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Juniores Regionali GIR.Elite - Giornata n. 1

Arezzo F. Academy-Atletico Piombino 3-0

AREZZO F. ACADEMY: Regini, Savini, Magi, Palmieri, Grassini, Marmorini, Bardelli, Galassi, Papini, Sobhy, Zerbini D.. A disp.: Avelli, Cacioli, Paggini, Friscia, Valentini, Nardi, Paradiso, Diaco, Lazzeri. All.: Gennaioli Alfredo
ATLETICO PIOMBINO: Rossi Gia., Mitcul, El Bouhali, Talocchini, Battaglini L., Patara, Topi, Diagne Serigne, Ricci, Insolia, Regoli. A disp.: Tondellini, Rossi A., Dell Agnello, Barbati, Petrocchi, Lavagnini, Atqaoui, Campani. All.: Serena Mirko
RETI: Lazzeri, Papini, Galassi
AREZZO ACADEMY: Regini, Magi, Grassini, Palmieri, Savini, Marmorini, Bardelli, Galassi, Papini, Sobhy, Zerbini. A disp.: Avelli, Cacioli, Paggini, Friscia, Valentini, Nardi, Paradiso, Diaco, Lazzeri. All.: Alfredo Gennaioli.
ATLETICO PIOMBINO: Rossi, Mitcul, El Bouhlali, Talocchini, Battaglini, Patara, Topi, Diagne, Ricci, Insolia, Regoli. A disp.: Tondellini, Rossi, Dell'Agnello, Barbati, Petrocchi, Lavagnini, Atqaoui, Campani. All.: Mirko Serena.
ARBITRO: Leonetti di Firenze
RETI: Papini, Galassi rig., Lazzeri.

AREZZO ACADEMY: Regini, Magi, Grassini, Palmieri, Savini, Marmorini, Bardelli, Galassi, Papini, Sobhy, Zerbini. A disp.: Avelli, Cacioli, Paggini, Friscia, Valentini, Nardi, Paradiso, Diaco, Lazzeri. All.: Alfredo Gennaioli.
ATLETICO PIOMBINO: Rossi, Mitcul, El Bouhlali, Talocchini, Battaglini, Patara, Topi, Diagne, Ricci, Insolia, Regoli. A disp.: Tondellini, Rossi, Dell'Agnello, Barbati, Petrocchi, Lavagnini, Atqaoui, Campani. All.: Mirko Serena.
ARBITRO: Leonetti di Firenze
RETI: Papini, Galassi rig., Lazzeri.



Se almeno in parte anticipa l'andamento della stagione, Arezzo Academy e Atletico Piombino si troveranno davanti mesi molto differenti: il primo confronto tra neopromosse si chiude infatti con un risultato netto, un 3-0 che non può che lasciar soddisfatto il neotecnico amaranto Alfredo Gennaioli e che riempie d'interrogativi il lungo viaggio di ritorno (duecento chilometri e il resto, si comincia piano) di Mirko Serena, che ha visto la propria squadra crollare fisicamente dopo un buon primo tempo in cui aveva retto bene. Anzi, è proprio l'Atletico Piombino a costruire la prima occasione intorno alla metà del primo tempo: impreciso Ricci quando da superare c'era rimasto soltanto Regini. L'Arezzo Academy replica con una girata al volo di Bardelli da dentro l'area di porta: mira rivedibile anche in questa circostanza. Si capisce come mai lo 0-0 all'intervallo sia un risultato quasi scontato. Ben diversa però è la ripresa, aperta da due occasioni dell'Arezzo Academy (non pungono né Zerbini né Bardelli) che al terzo tentativo finalmente passa: sulla trequarti destra Papini recupera un pallone mal gestito dalla difesa avversaria, affonda la percussione e una volta entrato in area incrocia sul palo lungo il pallone del vantaggio. Il Piombino non reagisce e di lì a poco le reti da recuperare salgono a due: che punisca il fallo di mano di Diagne o un placcaggio a centro area tre secondi più tardi, Leonetti ha ragione nel comandare il rigore che Galassi converte nel raddoppio. Stremato, il Piombino non riesce non solo a imbastire qualche azione da rete per riaprire la contesa, ma addirittura a uscire dalla propria metà campo: ne approfitta l'Arezzo Academy che controlla, gestisce e nel finale triplica. Anche se indiretto, protagonista assoluto del tris è Bardelli che strappa lungo tutta la corsia sinistra e poi serve a Lazzeri, entrato da una manciata di minuti, un pallone che accompagnare in porta è facilissimo. Di obiettivi è prematuro parlare; ma a qualsiasi cosa servano i primi tre punti della stagione all'Arezzo Academy fanno decisamente comodo. Calciatorepiù : non segna, ma provoca un mal di testa persistente a tutta la difesa del Piombino: se Bardelli sta così l'Arezzo Academy può davvero divertirsi.

Se almeno in parte anticipa l'andamento della stagione, Arezzo Academy e Atletico Piombino si troveranno davanti mesi molto differenti: il primo confronto tra neopromosse si chiude infatti con un risultato netto, un 3-0 che non può che lasciar soddisfatto il neotecnico amaranto Alfredo Gennaioli e che riempie d'interrogativi il lungo viaggio di ritorno (duecento chilometri e il resto, si comincia piano) di Mirko Serena, che ha visto la propria squadra crollare fisicamente dopo un buon primo tempo in cui aveva retto bene. Anzi, è proprio l'Atletico Piombino a costruire la prima occasione intorno alla metà del primo tempo: impreciso Ricci quando da superare c'era rimasto soltanto Regini. L'Arezzo Academy replica con una girata al volo di Bardelli da dentro l'area di porta: mira rivedibile anche in questa circostanza. Si capisce come mai lo 0-0 all'intervallo sia un risultato quasi scontato. Ben diversa però è la ripresa, aperta da due occasioni dell'Arezzo Academy (non pungono né Zerbini né Bardelli) che al terzo tentativo finalmente passa: sulla trequarti destra Papini recupera un pallone mal gestito dalla difesa avversaria, affonda la percussione e una volta entrato in area incrocia sul palo lungo il pallone del vantaggio. Il Piombino non reagisce e di lì a poco le reti da recuperare salgono a due: che punisca il fallo di mano di Diagne o un placcaggio a centro area tre secondi più tardi, Leonetti ha ragione nel comandare il rigore che Galassi converte nel raddoppio. Stremato, il Piombino non riesce non solo a imbastire qualche azione da rete per riaprire la contesa, ma addirittura a uscire dalla propria metà campo: ne approfitta l'Arezzo Academy che controlla, gestisce e nel finale triplica. Anche se indiretto, protagonista assoluto del tris è Bardelli che strappa lungo tutta la corsia sinistra e poi serve a Lazzeri, entrato da una manciata di minuti, un pallone che accompagnare in porta è facilissimo. Di obiettivi è prematuro parlare; ma a qualsiasi cosa servano i primi tre punti della stagione all'Arezzo Academy fanno decisamente comodo. Calciatorepiù : non segna, ma provoca un mal di testa persistente a tutta la difesa del Piombino: se Bardelli sta così l'Arezzo Academy può davvero divertirsi.
Firenze Ovest-Maliseti Seano 3-2

FIRENZE OVEST: Ciappelli, Torelli, Chiariello, Mazzoli, Fabbri, Bertacchi, Giardini, Vettori, Ermini, Taoufik, Baldi. A disp.: Velleca, Margheri, Brou, Ballerini, Baluganti, Magrini, Gennaro, Giusepponi, Postiglione. All.: Gardellin Sandro
MALISETI SEANO: Nerini, Coppini, Ingrassia, Meoni, Bargellini, Asara, Osasumwen, Sensi, Chiti, Andreola, Ballerini. A disp.: Cavalieri A., Bartolozzi, Menichetti F., Luccioletti, Mema, Palumbo, Dardha, Taglioli. All.: Di Vivona Alessandro
RETI: Taoufik, Ermini, Bertacchi, Coppini, Ingrassia
Fornacette Casarosa-Montelupo 2-2

FORNACETTE CASAROSA: Profeti, Paciarelli, Casale, Ciardelli, Salvadori, Terraschi, Barsotti, Shllaku, Studiati Berni, Cerrai, Mariani. A disp.: Balluchi, Meola, Rossi, Ghezzani, Zaffora, Vivolo, Doda, Pistolesi, Bulku. All.: Pertici Enrico
MONTELUPO: Consani, Frilli, Urgolo, Michelucci, Cesari, Scali, Tofani S., Parrini G., Cerrini, Terramoto, Tofani G.. A disp.: Gori, Nicolosi L., Simoncini, Parrini A., Pelucchini, Marcoionni, Rosa, Cei. All.: Belli Sauro
RETI: Terraschi, Barsotti, Tofani S., Terramoto
FORNACETTE C.: Profeti, Paciarelli, Casale, Ciardelli, Salvadori, Terraschi, Barsotti, Shllaku, Studiati Berni, Cerrai, Mariani. A disp.: Balluchi, Meola, Rossi, Ghezzani, Zaffora, Vivolo, Doda, Pistolesi, Bulku. All.: Enrico Pertici.
MONTELUPO: Consani, Frilli, Urgolo, Michelucci, Cesari, Scali, S. Tofani, G. Parrini, Cerrini, Terramoto, G. Tofani. A disp.: Gori, Nicolosi, Simoncini, A. Parrini, Pelucchini, Marcoionni, Rosa, Cei. All.: Sauro Belli.
ARBITRO: Sara Foresi di Livorno
RETI: 6' Terraschi, 18' Barsotti, 30' S. Tofani, 40' Terramoto.

FORNACETTE C.: Profeti, Paciarelli, Casale, Ciardelli, Salvadori, Terraschi, Barsotti, Shllaku, Studiati Berni, Cerrai, Mariani. A disp.: Balluchi, Meola, Rossi, Ghezzani, Zaffora, Vivolo, Doda, Pistolesi, Bulku. All.: Enrico Pertici.
MONTELUPO: Consani, Frilli, Urgolo, Michelucci, Cesari, Scali, S. Tofani, G. Parrini, Cerrini, Terramoto, G. Tofani. A disp.: Gori, Nicolosi, Simoncini, A. Parrini, Pelucchini, Marcoionni, Rosa, Cei. All.: Sauro Belli.
ARBITRO: Sara Foresi di Livorno
RETI: 6' Terraschi, 18' Barsotti, 30' S. Tofani, 40' Terramoto.



Scintillante e illusorio (ma davvero è questa l'élite?) dopo un precampionato tragico contrassegnato da sconfitte a manciate contro squadre provinciali, il primo quarto d'ora non basta al Fornacette per ottenere un successo storico all'esordio in categoria: sotto di due reti al 18', il Montelupo si riaggiusta e prima dell'intervallo raggiunge il 2-2 che poi rimarrà intatto per tutta la ripresa. L'avvio però sembra promettere un epilogo diverso: dal primo fischio di Sara Foresi sono trascorsi sei minuti scarsi quando Cerrai batte un corner teso a centro area, convertito in rete dalla spizzata di Terraschi sul secondo palo. Ancora fuori dalla partita, il Montelupo non reagisce e a ridosso del 20' si trova a dover rimontare uno svantaggio doppio: battuta una rimessa laterale da sinistra, Casale riceve sul fondo il pallone dall'asse Studiati Bertini-Cerrai e pesca sul secondo palo Barsotti che sul rimbalzo scaraventa in rete il pallone del 2-0. Nei sette minuti successivi il Fornacette crea due occasioni enormi per triplicare e verosimilmente sigillare il successo: gli va male che il mancino di Studiati Berni, solo dentro l'area di porta dopo un paio di rimpalli al limite, s'impenni contro ogni regola di gravità, e che sulla percussione di Barsotti la deviazione di Cerrai a colpo sicuro si spenga sul riflesso straordinario di Consani. Ancora in vita, alla mezz'ora il Montelupo dimezza le distanze: chiamato in causa da una rimessa laterale in zona difensiva, Salvadori scivola sulla propria trequarti e trasforma un'azione innocua in un rischio potenziale; lo ingigantisce Cerrini che controlla il pallone e imbuca per Samuele Tofani che punta Profeti e schianta il pallone in porta. Il Fornacette si lancia all'attacco per ristabilire le due reti di vantaggio, ma sbatte di nuovo su Consani (altra grande parata su Cerrai servito dal fondo da Mariani) e sulla ripartenza avversaria è costretto a fermare Cerrini con un intervento non consentito quando all'ingresso dell'area mancano due passi scarsi; da lì Terramoto aggira la barriera piazzata malino e segna il 2-2 (40'). Stavolta la reazione alla rete subita è opposta: il Fornacette sbanda e soltanto Profeti le consente di non andare alla pausa in svantaggio. Ma l'inerzia della gara è cambiata e per un po' neppure gli aggiustamenti ideati da Pertici tengono il Montelupo lontano dalla zona calda: al Fornacette va bene che Profeti stavolta vinca il duello con Samuele Tofani, e che il tiro di Terramoto scortecci l'incrocio. Gli va male invece che il portiere avversario sia uno dei migliori della categoria: è di nuovo decisivo Consani a opporsi a Studiati Berni, al tiro a colpo sicuro dopo il break di Mariani che recuperato il pallone in mediana aveva condotto una ripartenza due contro uno. Anche se il pari non si schioda, la gara resta incandescente fino alla fine: Profeti imita Consani con una parata sensazionale sul tiro di Cesari che la difesa s'era scordata di marcare sull'ennesimo corner crossato dentro; e per interrompere un contropiede avversario Consani si prende più d'un rischio uscendo fuori area e toccando il pallone con le mani, infrazione punita soltanto con l'ammonizione da Sara Foresi che non ravvisa tutti e quattro i criteri dell'occasione da rete. 2-2 dunque il finale: al Fornacette dispiace per il doppio vantaggio svanito d'improvviso, ma per quanto costruito dalla mezz'ora in poi il Montelupo il punto l'ha meritatissimo. Calciatoripiù: Consani si conferma portiere d'eccellenza, Samuele Tofani (Montelupo) bomber quando serve. Non lo è Studiati Berni (Fornacette) la cui poca incisività sottoporta probabilmente costa due punti ai suoi, ma penalizzarlo sarebbe ingiusto: mette infatti tutto sé stesso, il fisico e il resto, al servizio della squadra; e dopo l'infortunio pesante da cui rientra deve essere sufficiente. Le reti arriveranno.

Scintillante e illusorio (ma davvero è questa l'élite?) dopo un precampionato tragico contrassegnato da sconfitte a manciate contro squadre provinciali, il primo quarto d'ora non basta al Fornacette per ottenere un successo storico all'esordio in categoria: sotto di due reti al 18', il Montelupo si riaggiusta e prima dell'intervallo raggiunge il 2-2 che poi rimarrà intatto per tutta la ripresa. L'avvio però sembra promettere un epilogo diverso: dal primo fischio di Sara Foresi sono trascorsi sei minuti scarsi quando Cerrai batte un corner teso a centro area, convertito in rete dalla spizzata di Terraschi sul secondo palo. Ancora fuori dalla partita, il Montelupo non reagisce e a ridosso del 20' si trova a dover rimontare uno svantaggio doppio: battuta una rimessa laterale da sinistra, Casale riceve sul fondo il pallone dall'asse Studiati Bertini-Cerrai e pesca sul secondo palo Barsotti che sul rimbalzo scaraventa in rete il pallone del 2-0. Nei sette minuti successivi il Fornacette crea due occasioni enormi per triplicare e verosimilmente sigillare il successo: gli va male che il mancino di Studiati Berni, solo dentro l'area di porta dopo un paio di rimpalli al limite, s'impenni contro ogni regola di gravità, e che sulla percussione di Barsotti la deviazione di Cerrai a colpo sicuro si spenga sul riflesso straordinario di Consani. Ancora in vita, alla mezz'ora il Montelupo dimezza le distanze: chiamato in causa da una rimessa laterale in zona difensiva, Salvadori scivola sulla propria trequarti e trasforma un'azione innocua in un rischio potenziale; lo ingigantisce Cerrini che controlla il pallone e imbuca per Samuele Tofani che punta Profeti e schianta il pallone in porta. Il Fornacette si lancia all'attacco per ristabilire le due reti di vantaggio, ma sbatte di nuovo su Consani (altra grande parata su Cerrai servito dal fondo da Mariani) e sulla ripartenza avversaria è costretto a fermare Cerrini con un intervento non consentito quando all'ingresso dell'area mancano due passi scarsi; da lì Terramoto aggira la barriera piazzata malino e segna il 2-2 (40'). Stavolta la reazione alla rete subita è opposta: il Fornacette sbanda e soltanto Profeti le consente di non andare alla pausa in svantaggio. Ma l'inerzia della gara è cambiata e per un po' neppure gli aggiustamenti ideati da Pertici tengono il Montelupo lontano dalla zona calda: al Fornacette va bene che Profeti stavolta vinca il duello con Samuele Tofani, e che il tiro di Terramoto scortecci l'incrocio. Gli va male invece che il portiere avversario sia uno dei migliori della categoria: è di nuovo decisivo Consani a opporsi a Studiati Berni, al tiro a colpo sicuro dopo il break di Mariani che recuperato il pallone in mediana aveva condotto una ripartenza due contro uno. Anche se il pari non si schioda, la gara resta incandescente fino alla fine: Profeti imita Consani con una parata sensazionale sul tiro di Cesari che la difesa s'era scordata di marcare sull'ennesimo corner crossato dentro; e per interrompere un contropiede avversario Consani si prende più d'un rischio uscendo fuori area e toccando il pallone con le mani, infrazione punita soltanto con l'ammonizione da Sara Foresi che non ravvisa tutti e quattro i criteri dell'occasione da rete. 2-2 dunque il finale: al Fornacette dispiace per il doppio vantaggio svanito d'improvviso, ma per quanto costruito dalla mezz'ora in poi il Montelupo il punto l'ha meritatissimo. Calciatoripiù: Consani si conferma portiere d'eccellenza, Samuele Tofani (Montelupo) bomber quando serve. Non lo è Studiati Berni (Fornacette) la cui poca incisività sottoporta probabilmente costa due punti ai suoi, ma penalizzarlo sarebbe ingiusto: mette infatti tutto sé stesso, il fisico e il resto, al servizio della squadra; e dopo l'infortunio pesante da cui rientra deve essere sufficiente. Le reti arriveranno.
Grassina-San Marco Avenza 0-3

GRASSINA: Balli, Cappelli, Cinquina, Giraldi, Chiti, Pescucci, Tempestini, Senthilkumar, Bambi, Giudice, Salimbeni. A disp.: Ceccuti, Ronchi, Acciai, Roschi, Sani, Corsini, Ignesti, Ballerini, Moriani. All.: Pisaneschi Giacomo
SAN MARCO AVENZA: Giromini, Cecchi, Narra, Pasquini T., Ratti, Granai L., Vernazza, Guidi, Cecchinelli, Belle, Dumani. A disp.: Scalisi, Rovani, Shqypi, Zaccagna, Gargiulo, Mazzucchelli, Mette, . All.: Braida Paolo
RETI: Cecchinelli, Pasquini T., Granai L.
Lastrigiana-Fucecchio 4-2

LASTRIGIANA: Hila, Bonaiuti, Sona, Castiglioni, Vettori, Mandolini, De Pascalis, Innocenti, Tomeo, Talakhadze, El Youssefi. A disp.: Isolani, Ballerini, Stefanucci, Fontani, Carcione, Stefanacci, Oliveri, Magnolfi N., Vignolini. All.: Guasti Davide
FUCECCHIO: Schiavone, Bindi, Banti, Iaia, Pagni, Geniotal, Melani, Cardini, Vaccaro G., Brotini, Tiozzo. A disp.: Gori, Contri, Sabatucci, Bertini, Gragnoli, Vaccaro D., Cartocci, Bruno, Del Gronchio. All.: Giorgetti Mirko
RETI: Tomeo, Fontani, Oliveri, Talakhadze, Brotini, Geniotal
LASTRIGIANA: Hila, Castiglioni (79' Stefanucci), Bonaiuti (47' Carcione), El Youssefi (83' Vignolini), Sona, De Pascalis, Talakhadze, Innocenti, Tomeo (66' Fontani), Mandolini (71' Oliveri), Ballerini. A disp.: Isolani, Stefanacci, N. Magnolfi, Vettori. All.: Davide Guasti.
FUCECCHIO: Schiavone, Bindi (58' Bruno), Banti, Iaia, Pagni (67' Bertini), Geniotal, Melani (70' D. Vaccaro), Cardini (88' Gragnoli), G. Vaccaro (52' Cartocci), Brotini, Tiozzo. A disp.: Gori, Contri, Sabatucci, Del Gronchio. All.: Mirko Giorgetti.
ARBITRO: Alessia Lisi di Empoli
RETI: 28' Brotini, 33' Tomeo, 35' Talakhadze, 69' Fontani, 75' Geniotal, 94' Oliveri.
NOTE: ammoniti Pagni, Iaia, Guasti e Giorgetti. Angoli: 2-6. Recupero: 0'+6'.

LASTRIGIANA: Hila, Castiglioni (79' Stefanucci), Bonaiuti (47' Carcione), El Youssefi (83' Vignolini), Sona, De Pascalis, Talakhadze, Innocenti, Tomeo (66' Fontani), Mandolini (71' Oliveri), Ballerini. A disp.: Isolani, Stefanacci, N. Magnolfi, Vettori. All.: Davide Guasti.
FUCECCHIO: Schiavone, Bindi (58' Bruno), Banti, Iaia, Pagni (67' Bertini), Geniotal, Melani (70' D. Vaccaro), Cardini (88' Gragnoli), G. Vaccaro (52' Cartocci), Brotini, Tiozzo. A disp.: Gori, Contri, Sabatucci, Del Gronchio. All.: Mirko Giorgetti.
ARBITRO: Alessia Lisi di Empoli
RETI: 28' Brotini, 33' Tomeo, 35' Talakhadze, 69' Fontani, 75' Geniotal, 94' Oliveri.
NOTE: ammoniti Pagni, Iaia, Guasti e Giorgetti. Angoli: 2-6. Recupero: 0'+6'.



Per il secondo anno di fila la sorte o chi per lei gli aveva proposto all'esordio i campioni in carica, favoriti per il bis; ma se la prima volta tutto andò secondo pronostico e dopo un primo tempo contratto il Tau Altopascio sbloccò la partita e la vinse di slancio, un anno dopo e una categoria sopra Davide Guasti si prende la rivincita e lancia la sua Lastrigiana tra le protagoniste assolute degli Juniores d'élite: anche se è solo calcio di settembre, molto è ancora da regolare e tra temperature folli e crampi anticipati sbilanciarsi è inopportuno, il 4-2 sul Fucecchio che sulla divisa sfoggia i fregi del campione è già un segnale chiaro alle altre quattordici rivali. Lo amplifica un'identità collettiva già riconoscibilissima: la Lastrigiana gioca bene, quasi sempre col pallone a terra, ha un'identità chiara e una panchina profonda evidenziata dalle reti di Fontani e di Oliveri cui Guasti concede la seconda parte della ripresa. E poi ha uno spirito camaleontico che le consente di cambiare in corsa sistema di gioco quando capisce che o lo fa o perde: a metà del primo tempo il coraggiosissimo 3-4-1-2 con Castiglioni ala destra, Talakhadze ala sinistra e Ballerini (non doveva giocare dall'inizio, ma nel riscaldamento s'infortuna Vettori) dietro Tomeo e Mandolini si trasforma in un più stabile 4-3-3, e pazienza se per un errore individuale e una giocata sopraffina di Tiozzo il primo effetto è il vantaggio del Fucecchio; alla Lastrigiana bastano tre minuti per colpire una traversa, cinque per pareggiare e sette per portarsi avanti dove, pur con qualche brivido nell'ultimo quarto d'ora, resterà da qui all'apoteosi finale. Ma prima d'arrivarci c'è da imbastire una partita che solo il tempo ci dirà se davvero ha messo a disposizione i primi tre punti pesanti per la corsa al titolo; bisogna attendere l'11' perché la Lastrigiana provi a capitalizzare il predominio territoriale con l'imbucata di El Youssefi per Castiglioni, chiuso in angolo dalla scivolata di Pagni. Cinque minuti più tardi la Lastrigiana ci riprova col lungo lancio di De Pascalis per Tomeo che, marcato da Pagni spalle alla porta, col ginocchio prova a mettere giù un pallone complicato: ne viene fuori un assist per Bonaiuti che dal limite calcia col destro al volo sul rimbalzo ma manca lo specchio di mezza porta. Il Fucecchio però si fa preferire in mediana, dove il trio Cardini-Geniotal-Melani può sfoderare maggior fisicità; Guasti la contrasta cambiando sistema di gioco e affiancando Talakhadze, che da sinistra passa al centrodestra, a El Youssefi (meraviglia) e Innocenti, ora non più in inferiorità numerica. Ma per una manciata di minuti il ritocco non è sufficiente a contenere il Fucecchio che al 25' sfiora il vantaggio con un'azione prolungata, nata da un angolo concesso da De Pascalis a Brotini che lo schema di Geniotal convoca al limite; Cardini interrompe la ripartenza avversaria che la svirgolata aveva innescato e serve a sinistra Tiozzo, il cui filtrante il mancino di Giulio Vaccaro in corsa spedisce a mezzo metro dall'incrocio. I brividi che sul calcio di rinvio Hila provoca ai suoi rischiando il flash sulla pressione di Tiozzo sono soltanto l'anticipazione dello 0-1 che il Fucecchio segna al 28': Castiglioni perde un pallone sciagurato in mediana e consente proprio a Tiozzo d'avanzare fino all'arco che invita all'area, da dove senza guardare fa passare il pallone tra De Pascalis e Bonaiuti; là con un timing perfetto taglia Brotini che sul secondo palo incrocia rasoterra il mancino del vantaggio. Ma la Lastrigiana costruisce immediatamente l'occasione del pari che soltanto la traversa rinvia: è qui che sbatte il destro secco di Ballerini, centrale ma tanto improvviso da sorprendere Schiavone pronto però ad agguantare il pallone sul successivo colpo di testa di Talakhadze che, partito in posizione regolare, da quattro metri impatta piano e senza angolare. La seconda occasione buona la Lastrigiana la costruisce trenta secondi più tardi con la punizione che dai trenta metri il destro morbido di Mandolini spedisce sul secondo palo per un altro taglio di Talakhadze: finisce come prima, duello vinto da Schiavone grazie a un tocco di troppo nel controllo. Per l'1-1 occorre dunque attendere il terzo tentativo e un'altra manciata di secondi: il tiro di Mandolini dal limite diventa un assist per Tomeo che, tenuto in gioco dall'intera linea avversaria, controlla il pallone e lo scarica sotto il secondo incrocio. C'è da esultare e da consentire al Fucecchio di ripartire da centrocampo: non fosse così, tra il pari e il raddoppio passerebbe meno d'un minuto. Sulla ripresa del gioco infatti la Lastrigiana recupera il possesso e segna il vantaggio che manterrà fino alla fine: la giocata profonda di El Youssefi innesca infatti Talakhadze che, perso dalla difesa avversaria, irrompe sul pallone al limite dell'area di porta e con un destro rasoterra a incrociare lo schianta in porta accanto al palo più lontano. Niente più Fucecchio da qui all'intervallo: al 43' la Lastrigiana sfiora addirittura il tris col mancino strozzato di Tomeo che, valutato in posizione regolare da Alessia Lisi (ahi), cestina la verticalizzazione di Talakhadze. Giorgetti benedice l'intervallo e alla ripresa pur senza sostituzioni (la prima la farà al 52' cambiando centravanti: dentro Cartocci per Giulio Vaccaro) nel Fucecchio si rivede l'anima della squadra che fino a qualche mese fa ha dominato in Toscana: Bindi verticalizza per Melani il cui tiro-cross rasoterra da destra Hila in uscita bassa allontana al limite; più di questo però è decisivo l'intervento successivo sul mancino di Banti che in corsa aveva mirato allo specchio. Guasti capisce che se non interviene sulla propria sinistra rischia di patire e cambia terzino inserendo Carcione per Bonaiuti; i pericoli autoprodotti arrivano però dall'altra parte dove Hila è costretto a opporsi col corpo a Giulio Vaccaro, spedito in porta dal cortissimo retropassaggio di Castiglioni (47'). Il Fucecchio però ora lascia spazi enormi alla Lastrigiana: un contropiede tre contro tre Mandolini-Ballerini-Mandolini non si chiude soltanto per l'uscita di Schiavone; replica Hila, di nuovo decisivo con una parata in allungo sul destro angolato di Geniotal (51'). Ora però la Lastrigiana sta soffrendo: Carcione va troppo morbido a contrastare Cartocci e, perso il pallone e fuori posizione, si fa sorprendere dal taglio di Brotini il cui destro dal limite dell'area di porta Sona sporca con una diagonale strabiliante. Calciato senza esito il corner e sostituito Bindi con Bruno per aumentare la pressione davanti, all'azione successiva il Fucecchio rischia però di subire la terza rete: Tomeo protegge il rilancio in avanti a scarica a destra per Talakhadze che va via a Banti con una spallata giudicata regolare da Alessia Lisi (ahi), s'accentra e serve sul secondo palo Mandolini, stranamente impreciso col destro da non più di cinque metri. Già calduccino, l'ambiente si fa rovente qualche istante più tardi quando Alessia Lisi (ahi) giudica regolare l'intervento di Hila, in ritardo su Tiozzo che lo aveva anticipato a cavallo del lato corto dell'area di rigore: forse fuori forse dentro, fallo di sicuro era. Invece si gioca, e Guasti decide che è il momento giusto per sostituire Tomeo con Fontani che lo ricompensa con un gioiello al primo pallone toccato: il suo mancino trasforma nel 3-1 la punizione conquistata per un fallo di Cardini ai venti metri. Ma la gara resta apparentemente chiusa per sei minuti appena: l'ennesima sbavatura di Castiglioni in uscita consegna a Tiozzo il pallone sulla trequarti; lo riceve a destra Brotini il cui servizio verticale il destro di Geniotal incrocia in porta per il 3-2 (75'). E cento secondi più tardi il Fucecchio costruisce l'azione più nitida per evitare la sconfitta: anticipando De Pascalis, Geniotal serve il taglio di Brotini il cui destro Hila strepitoso toglie dall'incrocio. Sull'angolo successivo Alessia Lisi rischia l'ennesimo errore decisivo: in mischia è netto il fallo su Hila che resta a terra, le va bene che sul colpo di testa di Cardini da lontanissimo a proteggere la porta ci sia Fontani che si rifugia in angolo. È l'ultima occasione per il pari costruita dal Fucecchio che fino al recupero resta nella metà campo avversaria senza però costruire occasioni da rete, né di fatto calciare verso lo specchio; la resa l'ufficializza al 4' di recupero, quando la difesa si scorda di marcare Oliveri (aveva sostituito Mandolini una ventina di minuti prima) su una punizione calciata lunga da Sona dalla propria trequarti verso l'area avversaria: tocco volante in anticipo su Schiavone, 4-2 e tribuna in estasi. E si capisce: oltre che del Fucecchio, all'esordio la Lastrigiana (e Guasti, e Guasti) è stata più forte del calendario, o della sorte, o di chi per loro. Calciatoripiù : la giocata di Tiozzo in occasione del vantaggio è rarissima anche in una categoria così competitiva; lo stesso si può dire per la classe di Geniotal , che unisce tecnica pulitissima e freddezza sottoporta a una personalità non comune e a un fisico invidiabile; è ottimo anche l'ingresso di Bruno (Fucecchio) che nell'ultima mezz'ora aumenta la pressione sulla difesa avversaria. Ma niente di tutto ciò è sufficiente per evitare la sconfitta: è complicato affrontare una squadra che a centrocampo può schierare Innocenti , Talakhadze ed El Youssefi (meraviglia) e che davanti può sostituire un centravanti completo come Tomeo e un talento purissimo come Mandolini con due calciatori spaziali come Fontani (rete magnifica) e Oliveri (Lastrigiana). Potrebbe essere questa la chiave per leggere la stagione: Guasti ha tra le mani una rosa in cui i titolari potenziali sono molti più di undici.

Per il secondo anno di fila la sorte o chi per lei gli aveva proposto all'esordio i campioni in carica, favoriti per il bis; ma se la prima volta tutto andò secondo pronostico e dopo un primo tempo contratto il Tau Altopascio sbloccò la partita e la vinse di slancio, un anno dopo e una categoria sopra Davide Guasti si prende la rivincita e lancia la sua Lastrigiana tra le protagoniste assolute degli Juniores d'élite: anche se è solo calcio di settembre, molto è ancora da regolare e tra temperature folli e crampi anticipati sbilanciarsi è inopportuno, il 4-2 sul Fucecchio che sulla divisa sfoggia i fregi del campione è già un segnale chiaro alle altre quattordici rivali. Lo amplifica un'identità collettiva già riconoscibilissima: la Lastrigiana gioca bene, quasi sempre col pallone a terra, ha un'identità chiara e una panchina profonda evidenziata dalle reti di Fontani e di Oliveri cui Guasti concede la seconda parte della ripresa. E poi ha uno spirito camaleontico che le consente di cambiare in corsa sistema di gioco quando capisce che o lo fa o perde: a metà del primo tempo il coraggiosissimo 3-4-1-2 con Castiglioni ala destra, Talakhadze ala sinistra e Ballerini (non doveva giocare dall'inizio, ma nel riscaldamento s'infortuna Vettori) dietro Tomeo e Mandolini si trasforma in un più stabile 4-3-3, e pazienza se per un errore individuale e una giocata sopraffina di Tiozzo il primo effetto è il vantaggio del Fucecchio; alla Lastrigiana bastano tre minuti per colpire una traversa, cinque per pareggiare e sette per portarsi avanti dove, pur con qualche brivido nell'ultimo quarto d'ora, resterà da qui all'apoteosi finale. Ma prima d'arrivarci c'è da imbastire una partita che solo il tempo ci dirà se davvero ha messo a disposizione i primi tre punti pesanti per la corsa al titolo; bisogna attendere l'11' perché la Lastrigiana provi a capitalizzare il predominio territoriale con l'imbucata di El Youssefi per Castiglioni, chiuso in angolo dalla scivolata di Pagni. Cinque minuti più tardi la Lastrigiana ci riprova col lungo lancio di De Pascalis per Tomeo che, marcato da Pagni spalle alla porta, col ginocchio prova a mettere giù un pallone complicato: ne viene fuori un assist per Bonaiuti che dal limite calcia col destro al volo sul rimbalzo ma manca lo specchio di mezza porta. Il Fucecchio però si fa preferire in mediana, dove il trio Cardini-Geniotal-Melani può sfoderare maggior fisicità; Guasti la contrasta cambiando sistema di gioco e affiancando Talakhadze, che da sinistra passa al centrodestra, a El Youssefi (meraviglia) e Innocenti, ora non più in inferiorità numerica. Ma per una manciata di minuti il ritocco non è sufficiente a contenere il Fucecchio che al 25' sfiora il vantaggio con un'azione prolungata, nata da un angolo concesso da De Pascalis a Brotini che lo schema di Geniotal convoca al limite; Cardini interrompe la ripartenza avversaria che la svirgolata aveva innescato e serve a sinistra Tiozzo, il cui filtrante il mancino di Giulio Vaccaro in corsa spedisce a mezzo metro dall'incrocio. I brividi che sul calcio di rinvio Hila provoca ai suoi rischiando il flash sulla pressione di Tiozzo sono soltanto l'anticipazione dello 0-1 che il Fucecchio segna al 28': Castiglioni perde un pallone sciagurato in mediana e consente proprio a Tiozzo d'avanzare fino all'arco che invita all'area, da dove senza guardare fa passare il pallone tra De Pascalis e Bonaiuti; là con un timing perfetto taglia Brotini che sul secondo palo incrocia rasoterra il mancino del vantaggio. Ma la Lastrigiana costruisce immediatamente l'occasione del pari che soltanto la traversa rinvia: è qui che sbatte il destro secco di Ballerini, centrale ma tanto improvviso da sorprendere Schiavone pronto però ad agguantare il pallone sul successivo colpo di testa di Talakhadze che, partito in posizione regolare, da quattro metri impatta piano e senza angolare. La seconda occasione buona la Lastrigiana la costruisce trenta secondi più tardi con la punizione che dai trenta metri il destro morbido di Mandolini spedisce sul secondo palo per un altro taglio di Talakhadze: finisce come prima, duello vinto da Schiavone grazie a un tocco di troppo nel controllo. Per l'1-1 occorre dunque attendere il terzo tentativo e un'altra manciata di secondi: il tiro di Mandolini dal limite diventa un assist per Tomeo che, tenuto in gioco dall'intera linea avversaria, controlla il pallone e lo scarica sotto il secondo incrocio. C'è da esultare e da consentire al Fucecchio di ripartire da centrocampo: non fosse così, tra il pari e il raddoppio passerebbe meno d'un minuto. Sulla ripresa del gioco infatti la Lastrigiana recupera il possesso e segna il vantaggio che manterrà fino alla fine: la giocata profonda di El Youssefi innesca infatti Talakhadze che, perso dalla difesa avversaria, irrompe sul pallone al limite dell'area di porta e con un destro rasoterra a incrociare lo schianta in porta accanto al palo più lontano. Niente più Fucecchio da qui all'intervallo: al 43' la Lastrigiana sfiora addirittura il tris col mancino strozzato di Tomeo che, valutato in posizione regolare da Alessia Lisi (ahi), cestina la verticalizzazione di Talakhadze. Giorgetti benedice l'intervallo e alla ripresa pur senza sostituzioni (la prima la farà al 52' cambiando centravanti: dentro Cartocci per Giulio Vaccaro) nel Fucecchio si rivede l'anima della squadra che fino a qualche mese fa ha dominato in Toscana: Bindi verticalizza per Melani il cui tiro-cross rasoterra da destra Hila in uscita bassa allontana al limite; più di questo però è decisivo l'intervento successivo sul mancino di Banti che in corsa aveva mirato allo specchio. Guasti capisce che se non interviene sulla propria sinistra rischia di patire e cambia terzino inserendo Carcione per Bonaiuti; i pericoli autoprodotti arrivano però dall'altra parte dove Hila è costretto a opporsi col corpo a Giulio Vaccaro, spedito in porta dal cortissimo retropassaggio di Castiglioni (47'). Il Fucecchio però ora lascia spazi enormi alla Lastrigiana: un contropiede tre contro tre Mandolini-Ballerini-Mandolini non si chiude soltanto per l'uscita di Schiavone; replica Hila, di nuovo decisivo con una parata in allungo sul destro angolato di Geniotal (51'). Ora però la Lastrigiana sta soffrendo: Carcione va troppo morbido a contrastare Cartocci e, perso il pallone e fuori posizione, si fa sorprendere dal taglio di Brotini il cui destro dal limite dell'area di porta Sona sporca con una diagonale strabiliante. Calciato senza esito il corner e sostituito Bindi con Bruno per aumentare la pressione davanti, all'azione successiva il Fucecchio rischia però di subire la terza rete: Tomeo protegge il rilancio in avanti a scarica a destra per Talakhadze che va via a Banti con una spallata giudicata regolare da Alessia Lisi (ahi), s'accentra e serve sul secondo palo Mandolini, stranamente impreciso col destro da non più di cinque metri. Già calduccino, l'ambiente si fa rovente qualche istante più tardi quando Alessia Lisi (ahi) giudica regolare l'intervento di Hila, in ritardo su Tiozzo che lo aveva anticipato a cavallo del lato corto dell'area di rigore: forse fuori forse dentro, fallo di sicuro era. Invece si gioca, e Guasti decide che è il momento giusto per sostituire Tomeo con Fontani che lo ricompensa con un gioiello al primo pallone toccato: il suo mancino trasforma nel 3-1 la punizione conquistata per un fallo di Cardini ai venti metri. Ma la gara resta apparentemente chiusa per sei minuti appena: l'ennesima sbavatura di Castiglioni in uscita consegna a Tiozzo il pallone sulla trequarti; lo riceve a destra Brotini il cui servizio verticale il destro di Geniotal incrocia in porta per il 3-2 (75'). E cento secondi più tardi il Fucecchio costruisce l'azione più nitida per evitare la sconfitta: anticipando De Pascalis, Geniotal serve il taglio di Brotini il cui destro Hila strepitoso toglie dall'incrocio. Sull'angolo successivo Alessia Lisi rischia l'ennesimo errore decisivo: in mischia è netto il fallo su Hila che resta a terra, le va bene che sul colpo di testa di Cardini da lontanissimo a proteggere la porta ci sia Fontani che si rifugia in angolo. È l'ultima occasione per il pari costruita dal Fucecchio che fino al recupero resta nella metà campo avversaria senza però costruire occasioni da rete, né di fatto calciare verso lo specchio; la resa l'ufficializza al 4' di recupero, quando la difesa si scorda di marcare Oliveri (aveva sostituito Mandolini una ventina di minuti prima) su una punizione calciata lunga da Sona dalla propria trequarti verso l'area avversaria: tocco volante in anticipo su Schiavone, 4-2 e tribuna in estasi. E si capisce: oltre che del Fucecchio, all'esordio la Lastrigiana (e Guasti, e Guasti) è stata più forte del calendario, o della sorte, o di chi per loro. Calciatoripiù : la giocata di Tiozzo in occasione del vantaggio è rarissima anche in una categoria così competitiva; lo stesso si può dire per la classe di Geniotal , che unisce tecnica pulitissima e freddezza sottoporta a una personalità non comune e a un fisico invidiabile; è ottimo anche l'ingresso di Bruno (Fucecchio) che nell'ultima mezz'ora aumenta la pressione sulla difesa avversaria. Ma niente di tutto ciò è sufficiente per evitare la sconfitta: è complicato affrontare una squadra che a centrocampo può schierare Innocenti , Talakhadze ed El Youssefi (meraviglia) e che davanti può sostituire un centravanti completo come Tomeo e un talento purissimo come Mandolini con due calciatori spaziali come Fontani (rete magnifica) e Oliveri (Lastrigiana). Potrebbe essere questa la chiave per leggere la stagione: Guasti ha tra le mani una rosa in cui i titolari potenziali sono molti più di undici.
Pontassieve-Affrico 3-2

PONTASSIEVE: Limentra, Niccoli, Mengozzi N., Pilacchi, Mengozzi M., Papini, Dreucci, Pretelli, Mannini, Lemmi, Candelori. A disp.: Gori, Cianferoni, Sy, Franceschini, Urbinati, Pistol, Novelli, Bartolozzi, Spagni. All.: Marchionni Marco
AFFRICO: Dos Santos, Conti, Baroncini, Merino Serna, Vignozzi, Bonaiuti, Petrini, Puggelli, Guerra, Mosconi, Palazzini. A disp.: Borgiotti, Bisaccia E., Bartolacci, Andrei, Consumi, Bisaccia G., Biba, Casoni, Rusta. All.: Benfari Massimiliano
RETI: Papini, Lemmi, Mannini, Guerra, Mosconi
PONTASSIEVE: Limentra, Niccoli, N. Mengozzi, Pilacchi, M. Mengozzi, Papini, Dreucci, Pretelli, Mannini, Lemmi, Candelori. A disp.: Gori, Cianferoni, Becay Sy, Franceschini, Urbinati, Pistol, Novelli, Bartolozzi, Spagni. All.: Marco Marchionni.
AFFRICO: Dos Santos, Conti, Baroncini, Merino Serna, Vignozzi, Bonaiuti, Petrini, Puggelli, Guerra, Mosconi, Palazzini. A disp.: Borgiotti, E. Bisaccia, Bartolacci, Andrei, Consumi, G. Bisaccia, Biba, Casoni, Rusta. All.: Massimiliano Benfari.
ARBITRO: Pisaneschi di Pistoia
RETI: 31' Papini, 42' Lemmi, 50' Mosconi, 75' Guerra rig., 83' Mannini rig.

PONTASSIEVE: Limentra, Niccoli, N. Mengozzi, Pilacchi, M. Mengozzi, Papini, Dreucci, Pretelli, Mannini, Lemmi, Candelori. A disp.: Gori, Cianferoni, Becay Sy, Franceschini, Urbinati, Pistol, Novelli, Bartolozzi, Spagni. All.: Marco Marchionni.
AFFRICO: Dos Santos, Conti, Baroncini, Merino Serna, Vignozzi, Bonaiuti, Petrini, Puggelli, Guerra, Mosconi, Palazzini. A disp.: Borgiotti, E. Bisaccia, Bartolacci, Andrei, Consumi, G. Bisaccia, Biba, Casoni, Rusta. All.: Massimiliano Benfari.
ARBITRO: Pisaneschi di Pistoia
RETI: 31' Papini, 42' Lemmi, 50' Mosconi, 75' Guerra rig., 83' Mannini rig.



Sperava di dover sudare meno, e invece nel suo destino è evidentemente prevista la sofferenza: nonostante una rosa profondamente cambiata, dopo i primi novanta minuti l'Affrico teme di trovarsi di nuovo davanti una stagione in cui ogni pallone e ogni punto conteranno; glielo ricorda il Pontassieve che, avanti 2-0 all'intervallo e agguantato nella ripresa, segna il rigore del 3-2 a sette minuti dalla fine e lo lascia a zero in una classifica che dovrà ben presto essere scalata. A metà gara era impossibile pronosticare un seguito così diverso: è da questo che deve ripartire Benfari, da questo e dalla speranza che i suoi evitino le ingenuità come quella che porta all'episodio decisivo; non può ripartire dal primo tempo, nel quale il Pontassieve schiaccia l'Affrico grazie a una prova soverchiante sulle corsie laterali. È dunque quasi paradossale che il risultato si sblocchi con un episodio che vede involontario protagonista Dos Santos, stranamente incerto sul tiro di Papini da fuori e costretto a districare dalla rete un pallone non imprendibile. I tiri dalla distanza segnano la parte finale del primo tempo: Conti, fuori di poco, ha sorte peggiore di Lemmi che al 42' schiaffa in porta il 2-0. E nel recupero la gara potrebbe chiudersi con un tempo d'anticipo: non ci sarebbe bisogno di giocare la ripresa se il tiro di Candelori finisse nello specchio anziché sulla traversa. L'Affrico invece in qualche modo continua a respirare e al 49' dimezza lo scarto: Limentra sbaglia il disimpegno e serve involontariamente Mosconi, il migliore dei suoi, che incrocia in porta il tiro del 2-1. È una mazzolata sul morale del Pontassieve che d'un tratto cala e, pur portandosi una manciata di volte nell'area avversaria (e Pisaneschi sorvola su un paio d'interventi sospetti), non costruisce occasioni da rete; lo fa invece l'Affrico che a un quarto d'ora dalla fine pareggia con il rigore concesso per un fallo di mano di Mattia Mengozzi in mischia, a pochi passi dalla porta: lo trasforma Guerra che dopo una stagione sfortunata a Lastra a Signa bagna con la rete l'esordio ufficiale in biancoblù. Ma i cambi di Marchionni (fuori Papini e Dreucci, ammoniti, per Urbinati e Cianferoni; e fuori anche Candelori e Niccoli per Bartolozzi e Franceschini) spostano di nuovo il baricentro della gara che si decide quando Pretelli riceve il pallone all'altezza delle panchine e sfonda lungo l'out sinistro saltando due avversari; anziché temporeggiare Bonaiuti lo accompagna in area ove lo falcia e costringe Pisaneschi a fischiare il secondo rigore dell'incontro, trasformato da Mannini nel 3-2. È il risultato su cui si chiude la gara: nei sette minuti restanti cui se n'aggiungono altrettanti di recupero l'Affrico non si rende mai pericoloso; nonostante un po' di inquietudine per aver rischiato di cestinare un risultato apparentemente acquisito il Pontassieve può dirsi fiducioso in vista della trasferta di Piombino.

Sperava di dover sudare meno, e invece nel suo destino è evidentemente prevista la sofferenza: nonostante una rosa profondamente cambiata, dopo i primi novanta minuti l'Affrico teme di trovarsi di nuovo davanti una stagione in cui ogni pallone e ogni punto conteranno; glielo ricorda il Pontassieve che, avanti 2-0 all'intervallo e agguantato nella ripresa, segna il rigore del 3-2 a sette minuti dalla fine e lo lascia a zero in una classifica che dovrà ben presto essere scalata. A metà gara era impossibile pronosticare un seguito così diverso: è da questo che deve ripartire Benfari, da questo e dalla speranza che i suoi evitino le ingenuità come quella che porta all'episodio decisivo; non può ripartire dal primo tempo, nel quale il Pontassieve schiaccia l'Affrico grazie a una prova soverchiante sulle corsie laterali. È dunque quasi paradossale che il risultato si sblocchi con un episodio che vede involontario protagonista Dos Santos, stranamente incerto sul tiro di Papini da fuori e costretto a districare dalla rete un pallone non imprendibile. I tiri dalla distanza segnano la parte finale del primo tempo: Conti, fuori di poco, ha sorte peggiore di Lemmi che al 42' schiaffa in porta il 2-0. E nel recupero la gara potrebbe chiudersi con un tempo d'anticipo: non ci sarebbe bisogno di giocare la ripresa se il tiro di Candelori finisse nello specchio anziché sulla traversa. L'Affrico invece in qualche modo continua a respirare e al 49' dimezza lo scarto: Limentra sbaglia il disimpegno e serve involontariamente Mosconi, il migliore dei suoi, che incrocia in porta il tiro del 2-1. È una mazzolata sul morale del Pontassieve che d'un tratto cala e, pur portandosi una manciata di volte nell'area avversaria (e Pisaneschi sorvola su un paio d'interventi sospetti), non costruisce occasioni da rete; lo fa invece l'Affrico che a un quarto d'ora dalla fine pareggia con il rigore concesso per un fallo di mano di Mattia Mengozzi in mischia, a pochi passi dalla porta: lo trasforma Guerra che dopo una stagione sfortunata a Lastra a Signa bagna con la rete l'esordio ufficiale in biancoblù. Ma i cambi di Marchionni (fuori Papini e Dreucci, ammoniti, per Urbinati e Cianferoni; e fuori anche Candelori e Niccoli per Bartolozzi e Franceschini) spostano di nuovo il baricentro della gara che si decide quando Pretelli riceve il pallone all'altezza delle panchine e sfonda lungo l'out sinistro saltando due avversari; anziché temporeggiare Bonaiuti lo accompagna in area ove lo falcia e costringe Pisaneschi a fischiare il secondo rigore dell'incontro, trasformato da Mannini nel 3-2. È il risultato su cui si chiude la gara: nei sette minuti restanti cui se n'aggiungono altrettanti di recupero l'Affrico non si rende mai pericoloso; nonostante un po' di inquietudine per aver rischiato di cestinare un risultato apparentemente acquisito il Pontassieve può dirsi fiducioso in vista della trasferta di Piombino.
Sestese-Fratres Perignano 1-2

SESTESE: Tognoni De Pugi, Boschi, Bravi, Cremonini, Macchinelli, Mazzoni, Mencarelli, Nuti, Papini, Pelagatti, Pisaniello. A disp.: Giusti, Corigliano, Garzi, Nuti, Gocaj, Paggetti, Vilcea, Pecchioli, Vannini. All.: Rossi Alessandro
FRATRES PERIGNANO: Chiaverini, Ceccanti, Gentile, Pozzolini, Polito, Del Bono, Carrai D., Venturini, Hoxha, Carrai C., Mariani T.. A disp.: Mariani G., Ferretti, Casalini, Orlandini, Fallacara, Zanutto, Vitillo, Ferrari, Guarente. All.: Pagliai Stefano
RETI: Cremonini, Hoxha, Ferrari
SESTESE:Tognoni De Pugi, Macchinelli (79' Nuti Samuele), Papini, Pisaniello, Pelagatti, Bravi (71' Gocaj), Mazzoni (66' Cirigliano), Cremonini, Boschi, Mencarelli (62' Pecchioli), Nuti Edoardo (62' Vannini). A disp.: Giusti, Garzi, Paggetti, Vilcea. All.: Alessandro Rossi.
FRATRES PERIGNANO: Chiaverini, Ceccanti, Gentile, Pozzolini, Polito (69' Ferretti), Fallacara, Carrai Dennis (75' Orlandini), Venturini, Hoxha (71' Ferrari), Carrai Cristian (81' Vitiello), Mariani Timothy (81' Guarente). A disp.: Mariani Gioele, Casalini,
Del Bono, Zanutto Salviato. All.: Stefano Pagliai.
ARBITRO: Lorenzo Mazzi di Prato.
RETI: 48' Cremonini, 51' Hoxha, 93' Ferrari.

SESTESE:Tognoni De Pugi, Macchinelli (79' Nuti Samuele), Papini, Pisaniello, Pelagatti, Bravi (71' Gocaj), Mazzoni (66' Cirigliano), Cremonini, Boschi, Mencarelli (62' Pecchioli), Nuti Edoardo (62' Vannini). A disp.: Giusti, Garzi, Paggetti, Vilcea. All.: Alessandro Rossi.
FRATRES PERIGNANO: Chiaverini, Ceccanti, Gentile, Pozzolini, Polito (69' Ferretti), Fallacara, Carrai Dennis (75' Orlandini), Venturini, Hoxha (71' Ferrari), Carrai Cristian (81' Vitiello), Mariani Timothy (81' Guarente). A disp.: Mariani Gioele, Casalini,
Del Bono, Zanutto Salviato. All.: Stefano Pagliai.
ARBITRO: Lorenzo Mazzi di Prato.
RETI: 48' Cremonini, 51' Hoxha, 93' Ferrari.



Sconfitta bruciante per la Sestese nella gara di esordio casalingo, contro un Fratres Perignano corsaro che espugna il Torrini in rimonta, grazie a un micidiale contropiede nei minuti di recupero. Niente da eccepire sul risultato perché gli ospiti sono stati bravi a capitalizzare al massimo le occasioni create nell'arco della gara, mentre la Sestese deve mangiarsi le mani (o, nel caso, i piedi) per un paio di errori clamorosi negli ultimi metri, sul risultato di parità. Siamo solo all'inizio e attenuanti ce ne sono per tutti, a cominciare anche dal caldo che si è fatto veramente sentire sul sintetico del Torrini, peraltro innaffiato a volontà prima della gara e nell'intervallo. Squadra profondamente rinnovata la Sestese del confermato mister Rossi, con ben quattordici classe 2006 sui venti a disposizione per la gara contro il Perignano. E se la difesa, malgrado i due gol subiti, pare avere già raggiunto un buon assetto, sotto la guida del capitano Pisaniello, gli altri reparti hanno bisogno ancora di trovare le giuste misure. Anche il Fratres Perignano si presenta altrettanto rinnovato: nell'undici iniziale sono ben sette i nati nel 2006 e, della squadra dello scorso anno sono presenti solo Ferretti e i gemelli Carrai, visto che Del Bono deve accomodarsi in panchina per un problema insorto durante il riscaldamento. La squadra del nuovo mister Pagliai si fa preferire nel primo tempo, dimostrando una buona organizzazione nei vari reparti e poi, nel secondo tempo, cala un po' e subisce non poco la rabbia agonistica dei ragazzi di casa. Il lampo di Ferrari, nel recupero, è un'iniezione di fiducia per tutta la squadra, chiamata a ripetersi sui buoni livelli dello scorso anno. Sestese in campo in completo bianco per lasciare i colori rossoblù agli ospiti; gli schieramenti sono sostanzialmente speculari, improntati ad un 4-3-3, comunque piuttosto duttile, a seconda delle fasi di gioco. Nella parte iniziale della gara accade veramente poco di rilevante. Desta curiosità, al 6', lo schema adottato dagli ospiti in occasione del primo calcio d'angolo: ben quattro giocatori del Perignano si piazzano ad un metro dalla linea di porta, eseguendo uno schema evidentemente provato, ma ne scaturisce solo una conclusione di testa, sopra la traversa, da parte di Fallacara, arrivato da dietro. Il primo squillo si registra al 15' e porta il sigillo del Perignano: palla conquistata a centrocampo con un intervento contestato dai sostenitori locali, apertura per Cristian Carrai che fa proseguire Hoxha il quale, dal limite, lascia partire un destro che scavalca il portiere ma va a colpire la parte alta della traversa. La Sestese cerca di dare continuità al proprio gioco, che però si affida a lanci lunghi sui quali le punte o sono anticipate o proprio non arrivano. Al 28' la squadra di casa arriva finalmente a conquistare profondità sulla fascia sinistra, ma Pelagatti è impreciso mandando il pallone direttamente sul fondo, per quella che resterà l'unica offesa alla porta avversaria del primo tempo. Il Perignano si dimostra più concreto e arriva al tiro al 35' con Cristian Carrai, che da lontano manda di poco a lato alla sinistra di Tognoni De Pugi. Al 42' ci prova ancora Hoxha dal limite: tesa la sua conclusione, che viene sventata in bello stile dal portiere locale, che si distende sulla sua sinistra. Ancora Tognoni De Pugi blocca con sicurezza un diagonale di Dennis Carrai da destra. Il tempo si chiude, al 45' esatto, con il duplice fischio del signor Mazzi che, in quanto a fischi complessivi, non ne ha fatti poi tanti di più. Si riparte con gli schieramenti immutati e poi, dopo un cross di Hoxha abbrancato con sicurezza da Tognoni De Pugi, la Sestese si porta improvvisamente in vantaggio. E' il 48', la squadra di casa preme al limite dell'area avversaria: nel gran traffico sbuca Cremonini che, con una rasoiata bassa, sorprende Chiaverini sulla sua destra. Gol al primo tiro in porta, ma il vantaggio è destinato a durare per poco. Si arriva al 51' e questa volta il pallone viaggia nell'area dei padroni casa: c'è un primo tiro rimpallato a pochi metri dalla porta e poi Hoxha si avventa sul pallone e lo scaraventa di forza in rete. Al 60' sugli sviluppi di un calcio di punizione di Pisaniello a spiovere in area avversaria Boschi non trova la coordinazione giusta per indirizzare il pallone nello specchio della porta. Al 62' Rossi fa uscire l'ex Maliseti Mencarelli e il veterano (si fa per dire!) Nuti e inserisce Pecchioli e Vannini; pochi minuti dopo entra anche Corigliano al posto di Mazzoni (ex Limite e Capraia). I nuovi entrati aggiungono qualcosa in più in avanti: al 68' un tiro che ci pare proprio di Corigliano viene alzato in corner da un difensore, appostato sulla linea di porta, a portiere battuto. Cominciano anche le sostituzioni nel Perignano e proseguono quelle della Sestese: alla fine si conteranno cinque cambi per parte. Verso la mezz'ora del secondo tempo si rivede in avanti il Perignano, con un'azione personale del numero 10 Carrai, che conclude di poco fuori alla sinistra del portiere. Ma si diceva dei nuovi della Sestese: comincia ad accendersi anche Pecchioli che, al 77', si accentra da sinistra e conclude di destro mandando il pallone a spiovere di un niente sopra la traversa. Se in questa occasione Pecchioli è sfortunato, un minuto dopo il numero 7 potrebbe far meglio: tutto solo, oltre il secondo palo, calcia al volo senza trovare lo specchio della porta. Ma non è finita: il pallone rimane alla Sestese e, da destra, parte un cross a pelo d'erba che attraversa tutta l'area piccola, senza che nessuno possa intervenire per la deviazione vincente. E mentre scorrono i minuti di recupero, con la Sestese colpevolmente scoperta in avanti, il nuovo entrato Ferrari sguscia tra due difensori e fulmina dal limite il malcapitato Tognoni De Pugi. Fa festa il Perignano, mastica amaro la Sestese che dovrà assorbire il colpo e ripartire dal prossimo turno, andando a far visita al Fucecchio, sconfitto a Lastra a Signa. Per il Perignano il debutto interno avverrà con un'altra sconfitta illustre del primo turno (il Grassina). Calciatoripiù : nella Sestese è da rilevare la prestazione da leader del capitano Pisaniello in difesa; segnali positivi giungono anche da parte di Cremonini (oltre al pregevole gol) e spunti interessanti li ha messi in mostra anche Boschi . Nel Fratres Perignano molto buone le prove del difensore Ceccanti , del capitano Pozzolini a centrocampo e dell'insidioso attaccante Hoxha .

Sconfitta bruciante per la Sestese nella gara di esordio casalingo, contro un Fratres Perignano corsaro che espugna il Torrini in rimonta, grazie a un micidiale contropiede nei minuti di recupero. Niente da eccepire sul risultato perché gli ospiti sono stati bravi a capitalizzare al massimo le occasioni create nell'arco della gara, mentre la Sestese deve mangiarsi le mani (o, nel caso, i piedi) per un paio di errori clamorosi negli ultimi metri, sul risultato di parità. Siamo solo all'inizio e attenuanti ce ne sono per tutti, a cominciare anche dal caldo che si è fatto veramente sentire sul sintetico del Torrini, peraltro innaffiato a volontà prima della gara e nell'intervallo. Squadra profondamente rinnovata la Sestese del confermato mister Rossi, con ben quattordici classe 2006 sui venti a disposizione per la gara contro il Perignano. E se la difesa, malgrado i due gol subiti, pare avere già raggiunto un buon assetto, sotto la guida del capitano Pisaniello, gli altri reparti hanno bisogno ancora di trovare le giuste misure. Anche il Fratres Perignano si presenta altrettanto rinnovato: nell'undici iniziale sono ben sette i nati nel 2006 e, della squadra dello scorso anno sono presenti solo Ferretti e i gemelli Carrai, visto che Del Bono deve accomodarsi in panchina per un problema insorto durante il riscaldamento. La squadra del nuovo mister Pagliai si fa preferire nel primo tempo, dimostrando una buona organizzazione nei vari reparti e poi, nel secondo tempo, cala un po' e subisce non poco la rabbia agonistica dei ragazzi di casa. Il lampo di Ferrari, nel recupero, è un'iniezione di fiducia per tutta la squadra, chiamata a ripetersi sui buoni livelli dello scorso anno. Sestese in campo in completo bianco per lasciare i colori rossoblù agli ospiti; gli schieramenti sono sostanzialmente speculari, improntati ad un 4-3-3, comunque piuttosto duttile, a seconda delle fasi di gioco. Nella parte iniziale della gara accade veramente poco di rilevante. Desta curiosità, al 6', lo schema adottato dagli ospiti in occasione del primo calcio d'angolo: ben quattro giocatori del Perignano si piazzano ad un metro dalla linea di porta, eseguendo uno schema evidentemente provato, ma ne scaturisce solo una conclusione di testa, sopra la traversa, da parte di Fallacara, arrivato da dietro. Il primo squillo si registra al 15' e porta il sigillo del Perignano: palla conquistata a centrocampo con un intervento contestato dai sostenitori locali, apertura per Cristian Carrai che fa proseguire Hoxha il quale, dal limite, lascia partire un destro che scavalca il portiere ma va a colpire la parte alta della traversa. La Sestese cerca di dare continuità al proprio gioco, che però si affida a lanci lunghi sui quali le punte o sono anticipate o proprio non arrivano. Al 28' la squadra di casa arriva finalmente a conquistare profondità sulla fascia sinistra, ma Pelagatti è impreciso mandando il pallone direttamente sul fondo, per quella che resterà l'unica offesa alla porta avversaria del primo tempo. Il Perignano si dimostra più concreto e arriva al tiro al 35' con Cristian Carrai, che da lontano manda di poco a lato alla sinistra di Tognoni De Pugi. Al 42' ci prova ancora Hoxha dal limite: tesa la sua conclusione, che viene sventata in bello stile dal portiere locale, che si distende sulla sua sinistra. Ancora Tognoni De Pugi blocca con sicurezza un diagonale di Dennis Carrai da destra. Il tempo si chiude, al 45' esatto, con il duplice fischio del signor Mazzi che, in quanto a fischi complessivi, non ne ha fatti poi tanti di più. Si riparte con gli schieramenti immutati e poi, dopo un cross di Hoxha abbrancato con sicurezza da Tognoni De Pugi, la Sestese si porta improvvisamente in vantaggio. E' il 48', la squadra di casa preme al limite dell'area avversaria: nel gran traffico sbuca Cremonini che, con una rasoiata bassa, sorprende Chiaverini sulla sua destra. Gol al primo tiro in porta, ma il vantaggio è destinato a durare per poco. Si arriva al 51' e questa volta il pallone viaggia nell'area dei padroni casa: c'è un primo tiro rimpallato a pochi metri dalla porta e poi Hoxha si avventa sul pallone e lo scaraventa di forza in rete. Al 60' sugli sviluppi di un calcio di punizione di Pisaniello a spiovere in area avversaria Boschi non trova la coordinazione giusta per indirizzare il pallone nello specchio della porta. Al 62' Rossi fa uscire l'ex Maliseti Mencarelli e il veterano (si fa per dire!) Nuti e inserisce Pecchioli e Vannini; pochi minuti dopo entra anche Corigliano al posto di Mazzoni (ex Limite e Capraia). I nuovi entrati aggiungono qualcosa in più in avanti: al 68' un tiro che ci pare proprio di Corigliano viene alzato in corner da un difensore, appostato sulla linea di porta, a portiere battuto. Cominciano anche le sostituzioni nel Perignano e proseguono quelle della Sestese: alla fine si conteranno cinque cambi per parte. Verso la mezz'ora del secondo tempo si rivede in avanti il Perignano, con un'azione personale del numero 10 Carrai, che conclude di poco fuori alla sinistra del portiere. Ma si diceva dei nuovi della Sestese: comincia ad accendersi anche Pecchioli che, al 77', si accentra da sinistra e conclude di destro mandando il pallone a spiovere di un niente sopra la traversa. Se in questa occasione Pecchioli è sfortunato, un minuto dopo il numero 7 potrebbe far meglio: tutto solo, oltre il secondo palo, calcia al volo senza trovare lo specchio della porta. Ma non è finita: il pallone rimane alla Sestese e, da destra, parte un cross a pelo d'erba che attraversa tutta l'area piccola, senza che nessuno possa intervenire per la deviazione vincente. E mentre scorrono i minuti di recupero, con la Sestese colpevolmente scoperta in avanti, il nuovo entrato Ferrari sguscia tra due difensori e fulmina dal limite il malcapitato Tognoni De Pugi. Fa festa il Perignano, mastica amaro la Sestese che dovrà assorbire il colpo e ripartire dal prossimo turno, andando a far visita al Fucecchio, sconfitto a Lastra a Signa. Per il Perignano il debutto interno avverrà con un'altra sconfitta illustre del primo turno (il Grassina). Calciatoripiù : nella Sestese è da rilevare la prestazione da leader del capitano Pisaniello in difesa; segnali positivi giungono anche da parte di Cremonini (oltre al pregevole gol) e spunti interessanti li ha messi in mostra anche Boschi . Nel Fratres Perignano molto buone le prove del difensore Ceccanti , del capitano Pozzolini a centrocampo e dell'insidioso attaccante Hoxha .
Zenith Prato-San Giuliano 3-2

ZENITH PRATO: Landini, Ammendola L., Bashkimi, D Agati, Dessi, Galeotti, Vignali, Nucci, Nuzzo, Pagli, Silveri. A disp.: Fiordi, Bozzoni, Caruso, Faggi, Lazzeri, Lombardi, Manganaro, Massimo, Pissuti. All.: Bellandi Fabrizio
SAN GIULIANO: Giaconi, Braccini, Murro, Borsacchi, Accorsini, Dalle Luche, Tarara, Baldacci D., Buzzanca, Ferrari, Papini. A disp.: Ria, Concordia, Galletti, Osabouhien, Mariani, Braccini, Luperini, Baldacci M., Nikiema. All.: Balestri Federico
RETI: Ammendola L., D Agati, D Agati, Mariani, Buzzanca
ZENITH: Landini, Ammendola, Bashkimi, D'Agati, Dessì, Galeotti, Nucci, Nuzzo, Pagli, Silveri, Vignali.
A disp.: Bozzoni, Caruso, Faggi, Fiordi, Lazzeri, Lombardi, Manganaro, Massimo, Pissuti. All.: Bellandi.
SAN GIULIANO: Giaconi, Braccini F., Murro, Borsacchi, Accorsini, Dalle Luche, Tararà, Baldacci D., Buzzanca, Ferrari, Papini. A disp.: Ria, Concordia, Galletti, Asabouhien, Mariani, Braccini M., Luperini, Baldacci M., Nikiema. All.: Balestri.
ARBITRO: Castorina di Lucca.
RETI: 22', 61' D'Agati, 27' Ammendola, 69' Mariani, 83' Buzzanca.

ZENITH: Landini, Ammendola, Bashkimi, D'Agati, Dessì, Galeotti, Nucci, Nuzzo, Pagli, Silveri, Vignali.
A disp.: Bozzoni, Caruso, Faggi, Fiordi, Lazzeri, Lombardi, Manganaro, Massimo, Pissuti. All.: Bellandi.
SAN GIULIANO: Giaconi, Braccini F., Murro, Borsacchi, Accorsini, Dalle Luche, Tararà, Baldacci D., Buzzanca, Ferrari, Papini. A disp.: Ria, Concordia, Galletti, Asabouhien, Mariani, Braccini M., Luperini, Baldacci M., Nikiema. All.: Balestri.
ARBITRO: Castorina di Lucca.
RETI: 22', 61' D'Agati, 27' Ammendola, 69' Mariani, 83' Buzzanca.



Contrariamente al pensiero comune dominante, secondo il quale gli allenatori siano più o meno capaci nel cambiare volto alla partita tramite i subentrati, uno dei massimi allenatori a livello internazionale (e più vincenti della storia di questo bellissimo sport), vale a dire Carlo Ancelotti, sostiene l'esatto contrario. Cioè che quando i cambi entrano sul terreno di gioco ed imprimono una svolta decisiva alla gara significa spesso una cosa: che la formazione giusta ha tradito le attese. Questo dilemma si è manifestato nella prestazione della matricola San Giuliano; ad un primo tempo in pratica regalato ai padroni di casa con una sola sterile conclusione nello specchio della porta, è corrisposta una ripresa completamente diversa evidenziata dai due gol messi a segno, dal palo colpito, da 2-3 occasioni da rete, un rigore reclamato e una conduzione di gara spesso con il pallino del gioco in mano. Il tutto grazie all'innesto di giocatori più fisici e forti fisicamente che hanno tenuto botta da pari a pari ai forti avversari pratesi. La formazione pisana, alla storica prima e meritata partecipazione nell'élite, è parsa buona squadra anche se un po' leggera fisicamente, con alcune individualità di rilievo e piacevoli schemi di gioco; va aggiunto che su un paio di gol l'estremo difensore non è sembrato il massimo della sicurezza. La permanenza in categoria pare alla portata dei nerazzurri viaggianti. La Zenith ha sfruttato al meglio le occasioni che le sono capitate e, una volta in vantaggio, si è resa più di una volta pericolosa con azioni di rimessa, presentando almeno un paio di volte uomini soli davanti al portiere rivale con la possibilità di dilatare il punteggio, legittimando una vittoria che, seppur sofferta, è meritata. Nell'insieme sono due formazioni che si equivalgono, con preferenza per gli amaranto padroni di casa, dati fin dalla vigilia come una delle formazioni più attrezzate del torneo. Tutto sommato è stata una partita piacevole, nonostante il termometro superasse i 30 gradi e che per vedere un tiro in porta degno di nota si siano dovuti attendere oltre venti minuti di gioco. La cronaca del primo tempo: le azioni e le occasioni da rete compresi i gol si contano sulle dita di una mano. Fino al 20' solo schermaglie a centrocampo e nessuna azione rilevante. Al 22', con il primo tiro in porta, la partita si sblocca: la Zenith passa in vantaggio grazie a D'Agati, che recupera un pallone vagante respinto dai difensori ospiti e, da appena dentro l'area, lascia partire un tiro non certo irresistibile che però sorprende il portiere ospite, in questo caso non esente da responsabilità. Dopo 5' la Zenith raddoppia grazie ad una pregevole giocata di Ammendola, che dopo avere saltato in dribbling il proprio avversario di riferimento lascia partire un diagonale appena dentro l'area che va ad insaccarsi all'angolo alto della porta difesa da Giaconi. Al 38' si fa vedere anche il San Giuliano: Baldacci da una ventina di metri fa partire un tiro centrale tutt'altro che irresistibile. Al 40' un bel diagonale di Dalle Luche da destra verso sinistra attraversa lo specchio della porta e termina fuori di poco. Da qui alla fine del primo tempo non succede più nulla. La ripresa del gioco si apre con un rigore reclamato dai pisani a causa di un fallo di gioco su Luperini che, stretto fra due avversari, cade a terra; il direttore di gara, nella circostanza ben appostato, fa segno che è tutto regolare e, seppur con qualche dubbio, fa proseguire il gioco. Al 50' spazio per un'annotazione da circoletto rosso, ad opera di Luperini che effettua una riuscita e pregevole ruleta saltando il proprio marcatore. Al 53', sugli sviluppi di una bella discesa di Papini, l'ex Pisa Tararà calcia sopra la traversa da buona posizione. Al 60' Buzzanca dopo aver ricevuto una palla a 3 metri dalla porta rivale è bravo nell'anticipare il diretto marcatore, ma la sua conclusione incoccia il palo interno e fuoriesce dallo specchio. Nel momento di maggiore pressione ospite arriva il terzo gol della Zenith: da una rimessa lunga di Landini, Giaconi non è perfetto nell'uscita e D'Agati invece è puntuale nell'andare a rete sfruttando l'inatteso regalo. Il San Giuliano reagisce prontamente e riapre la partita grazie ad un colpo di testa di Mariani, che a sua volta aveva ricevuto un bellissimo cross di Papini. Al 73' un calcio di punizione calciato da Murro da 25 metri viene bloccato a terra dall'attento Landini; dopo sessanta secondi si segnala una conclusione su azione di rimessa di Faggi che, solo davanti al portiere, effettua un bellissimo pallonetto, ma Giaconi all'altezza del limite dell'area respinge il pallone con le mani. I pratesi protestano circa la posizione dell'estremo difensore, a loro dire fuori area, chiedendone l'espulsione, ma l'arbitro lascia proseguire. Al 83' ecco il gol che riapre la partita ad opera di Buzzanca, bravo nel finalizzare una bella azione portata avanti da Luperini. Il match si accende e dopo un minuto un'uscita spericolata del portiere ospite offre la possibilità ai padroni di casa di chiudere la partita, ma la conclusione viene sventata sulla riga da Osabouhien. Dopo 5' di recupero che vedono gli ospiti protesi in avanti ma senza creare reali pericoli alla difesa amaranto il convincente direttore di gara dice che può bastare. Prosit. Calciatoripiù: D'Agati : tecnico e con il senso della porta, realizza due gol di pregevole fattura. È sempre prezioso in fase d'appoggio. Braccini : non impeccabile nella corsa, gioca a sinistra calciando di destro, ottimo in fase propositiva e bravo in quella difensiva, specie quando nel finale cambia zona di campo e alla fine della gara. Risulta tra i migliori in campo. Ammendola : rapido e veloce, segna un gol dopo una bellissima preparazione al tiro. Bravo anche nell'uno contro uno. Mariani : seppur a tratti un po' macchinoso, evidenzia capacità sia in fase di contrasto sia di riproposizione della manovra. Realizza il gol che riapre la partita. Arbitro, Castorina di Lucca: prestazione perfetta, sempre vicino all'azione. Bravo anche nella valutazione dei falli, anche se sul rigore non assegnato rimangono dei dubbi.

Contrariamente al pensiero comune dominante, secondo il quale gli allenatori siano più o meno capaci nel cambiare volto alla partita tramite i subentrati, uno dei massimi allenatori a livello internazionale (e più vincenti della storia di questo bellissimo sport), vale a dire Carlo Ancelotti, sostiene l'esatto contrario. Cioè che quando i cambi entrano sul terreno di gioco ed imprimono una svolta decisiva alla gara significa spesso una cosa: che la formazione giusta ha tradito le attese. Questo dilemma si è manifestato nella prestazione della matricola San Giuliano; ad un primo tempo in pratica regalato ai padroni di casa con una sola sterile conclusione nello specchio della porta, è corrisposta una ripresa completamente diversa evidenziata dai due gol messi a segno, dal palo colpito, da 2-3 occasioni da rete, un rigore reclamato e una conduzione di gara spesso con il pallino del gioco in mano. Il tutto grazie all'innesto di giocatori più fisici e forti fisicamente che hanno tenuto botta da pari a pari ai forti avversari pratesi. La formazione pisana, alla storica prima e meritata partecipazione nell'élite, è parsa buona squadra anche se un po' leggera fisicamente, con alcune individualità di rilievo e piacevoli schemi di gioco; va aggiunto che su un paio di gol l'estremo difensore non è sembrato il massimo della sicurezza. La permanenza in categoria pare alla portata dei nerazzurri viaggianti. La Zenith ha sfruttato al meglio le occasioni che le sono capitate e, una volta in vantaggio, si è resa più di una volta pericolosa con azioni di rimessa, presentando almeno un paio di volte uomini soli davanti al portiere rivale con la possibilità di dilatare il punteggio, legittimando una vittoria che, seppur sofferta, è meritata. Nell'insieme sono due formazioni che si equivalgono, con preferenza per gli amaranto padroni di casa, dati fin dalla vigilia come una delle formazioni più attrezzate del torneo. Tutto sommato è stata una partita piacevole, nonostante il termometro superasse i 30 gradi e che per vedere un tiro in porta degno di nota si siano dovuti attendere oltre venti minuti di gioco. La cronaca del primo tempo: le azioni e le occasioni da rete compresi i gol si contano sulle dita di una mano. Fino al 20' solo schermaglie a centrocampo e nessuna azione rilevante. Al 22', con il primo tiro in porta, la partita si sblocca: la Zenith passa in vantaggio grazie a D'Agati, che recupera un pallone vagante respinto dai difensori ospiti e, da appena dentro l'area, lascia partire un tiro non certo irresistibile che però sorprende il portiere ospite, in questo caso non esente da responsabilità. Dopo 5' la Zenith raddoppia grazie ad una pregevole giocata di Ammendola, che dopo avere saltato in dribbling il proprio avversario di riferimento lascia partire un diagonale appena dentro l'area che va ad insaccarsi all'angolo alto della porta difesa da Giaconi. Al 38' si fa vedere anche il San Giuliano: Baldacci da una ventina di metri fa partire un tiro centrale tutt'altro che irresistibile. Al 40' un bel diagonale di Dalle Luche da destra verso sinistra attraversa lo specchio della porta e termina fuori di poco. Da qui alla fine del primo tempo non succede più nulla. La ripresa del gioco si apre con un rigore reclamato dai pisani a causa di un fallo di gioco su Luperini che, stretto fra due avversari, cade a terra; il direttore di gara, nella circostanza ben appostato, fa segno che è tutto regolare e, seppur con qualche dubbio, fa proseguire il gioco. Al 50' spazio per un'annotazione da circoletto rosso, ad opera di Luperini che effettua una riuscita e pregevole ruleta saltando il proprio marcatore. Al 53', sugli sviluppi di una bella discesa di Papini, l'ex Pisa Tararà calcia sopra la traversa da buona posizione. Al 60' Buzzanca dopo aver ricevuto una palla a 3 metri dalla porta rivale è bravo nell'anticipare il diretto marcatore, ma la sua conclusione incoccia il palo interno e fuoriesce dallo specchio. Nel momento di maggiore pressione ospite arriva il terzo gol della Zenith: da una rimessa lunga di Landini, Giaconi non è perfetto nell'uscita e D'Agati invece è puntuale nell'andare a rete sfruttando l'inatteso regalo. Il San Giuliano reagisce prontamente e riapre la partita grazie ad un colpo di testa di Mariani, che a sua volta aveva ricevuto un bellissimo cross di Papini. Al 73' un calcio di punizione calciato da Murro da 25 metri viene bloccato a terra dall'attento Landini; dopo sessanta secondi si segnala una conclusione su azione di rimessa di Faggi che, solo davanti al portiere, effettua un bellissimo pallonetto, ma Giaconi all'altezza del limite dell'area respinge il pallone con le mani. I pratesi protestano circa la posizione dell'estremo difensore, a loro dire fuori area, chiedendone l'espulsione, ma l'arbitro lascia proseguire. Al 83' ecco il gol che riapre la partita ad opera di Buzzanca, bravo nel finalizzare una bella azione portata avanti da Luperini. Il match si accende e dopo un minuto un'uscita spericolata del portiere ospite offre la possibilità ai padroni di casa di chiudere la partita, ma la conclusione viene sventata sulla riga da Osabouhien. Dopo 5' di recupero che vedono gli ospiti protesi in avanti ma senza creare reali pericoli alla difesa amaranto il convincente direttore di gara dice che può bastare. Prosit. Calciatoripiù: D'Agati : tecnico e con il senso della porta, realizza due gol di pregevole fattura. È sempre prezioso in fase d'appoggio. Braccini : non impeccabile nella corsa, gioca a sinistra calciando di destro, ottimo in fase propositiva e bravo in quella difensiva, specie quando nel finale cambia zona di campo e alla fine della gara. Risulta tra i migliori in campo. Ammendola : rapido e veloce, segna un gol dopo una bellissima preparazione al tiro. Bravo anche nell'uno contro uno. Mariani : seppur a tratti un po' macchinoso, evidenzia capacità sia in fase di contrasto sia di riproposizione della manovra. Realizza il gol che riapre la partita. Arbitro, Castorina di Lucca: prestazione perfetta, sempre vicino all'azione. Bravo anche nella valutazione dei falli, anche se sul rigore non assegnato rimangono dei dubbi.