Inter-Fiorentina 3-1
RETI: Alborghetti, Chawinga, Chawinga, Boquete
INTER: Piazza, Thogersen, Van der Gragt, Alborghetti, Merlo, Santi (62' Simonetti), Mihashi, Fordos, Pandini, Chawinga, Polli (73' Nchout). A disp.: Gilardi, Belli, Marinelli, Zappettini, Kristjansdottir, Calegari, Colonna. All.: Rita Guarino.
FIORENTINA: Schroffenegger, Cafferata, Tortelli, Agard, Tucceri Cimini, Catena (65' Severini), Parisi (73' Longo), Zamanian, Boquete, Mijatovic (65' Kajan), Hammarlund. A disp.: Baldi, Jackmon, Erzen, Breitner, Johannsdottir, Monnecchi. All.: Patrizia Panico.
ARBITRO: Iannello di Messina coadiuvato da Barberis e Decorato.
RETI: 13' Boquete, 23' e 27' Chawinga, 86' Alborghetti.
Grazie ad un meritato 3-1 in rimonta dovuto soprattutto ad una Chawinga pressoché in stato di grazia, al Konami Youth Development Center l'Inter supera la Fiorentina scavalcandola così al terzo posto in graduatoria proprio al foto-finish della regular season, in attesa del via che prenderà la poule Scudetto (unitamente alla corrispettiva dedicata alla retrocessione, in cui si affronteranno le ultime cinque squadre classificate) tra due settimane, grazie ad una prestazione corale molto buona ed imperniata sull'attenzione, sull'ordine e sulla compattezza maturata ai danni delle ragazze di Patrizia Panico che invece, d'altro canto, sono apparse tutto sommato spente e poco ciniche guardando alle comunque non molte occasioni capitate sui loro piedi. Al fischio iniziale del direttore di gara sono proprio le padrone di casa a partire forte, sia pur momentaneamente senza successo come dimostrato da un diagonale della Chawinga al 2' che, verosimilmente dovuto alla troppa foga di calciare, si perde al lato, da un colpo di testa centrale della Van der Gragt al 5' e da un destro da oltre 25 metri di capitan Alborghetti che, 4' più tardi, viene parimenti controllato senza eccessivi problemi dall'estremo difensore viola. Sul fronte opposto, dopo un tentativo alto della Catena al 7', al primo vero e rilevante affondo la Fiorentina si porta in vantaggio quando Mijatovic è bravissima a servire di prima intenzione ed in profondità la Boquete cogliendo di sorpresa la retroguardia nerazzurra e permettendo alla numero 87 ospite di involarsi indisturbata verso la porta difesa dalla Piazza per poi superare quest'ultima di potenza. La rete subita, tuttavia, non demoralizza affatto la formazione della Guarino che, anzi, trova la forza di reagire immediatamente alla ricerca di un pari che peraltro arriva dopo una scarsa decina di minuti grazie al capocannoniere del campionato Chawinga che, una volta ricevuto un traversone della Merlo proveniente dalla corsia mancina, riesce ad addomesticarlo da posizione centrale, a resistere alla pressione della Tucceri Cimini ed a fulminare sotto la traversa l'incolpevole Schroffenegger. A questo punto l'Inter comincia a viaggiare sulle ali dell'entusiasmo ed al 27' piazza il micidiale e devastante uno-due ai danni delle viola con un capolavoro della Chawinga che, dopo aver scambiato con la Polli, parte da centrocampo in una propulsione incontenibile per la difesa avversaria grazie alla quale riesce a portarsi palla al piede fino all'area piccola da dove deposita agevolmente in rete il sorpasso in rasoterra una volta elusa anche l'uscita della Schroffenegger. In virtù di tale centro, l'attaccante nerazzurra sale a quota 16 ma, oltre ad un'ottima vena realizzativa messa in evidenza nella sua prima stagione assoluta in massima serie, non è da sottovalutare neppure il suo operato in termini di assist: già 5, infatti, i servizi vincenti per le compagne fino a questo punto che potrebbero al 31' diventare anche sei se non fosse per la girata di prima in area della Mihashi che tuttavia non inquadra lo specchio della porta. Sul fronte opposto, al 38' torna a farsi viva la Fiorentina che, per poco, non agguanta il pari quando sugli sviluppi di un piazzato dalla distanza della Zamanian il pacchetto arretrato locale respinge corto il pallone che schizza sui piedi della Catena appostata ai sedici metri che calcia con l'esterno destro facendo però la barba al palo. Prima del duplice fischio del Sig. Iannello, al 42', c'è spazio anche per quella che sarebbe stata la tripletta di una Chawinga in versione turbo se non fosse stato per la giusta segnalazione della relativa posizione di off-side da parte dell'arbitro il quale la ravvisa partente al di là della retroguardia viola su un pallone al bacio messo in mezzo dalla Mihashi. Al rientro sul rettangolo verde con le stesse undici di partenza e dopo un primo tempo più che piacevole, il ritmo si abbassa notevolmente con la Fiorentina non in grado di trovare i giusti spazi per riuscire a far male alle proprie avversarie, brave per parte loro a contenere molto bene le scorribande gigliate amministrando senza troppi rischi il punteggio favorevole. Quando poi le due allenatrici, dopo l'ora di gioco, cominciano a ridisegnare i propri assetti tattici con forze fresche e volti nuovi dalle rispettive panchine, l'intensità del gioco ne risente in positivo; al 66', infatti, la solita Chawinga va ancora a caccia di un hat-trick che tuttavia sfuma anche in tale circostanza da che il proprio doppio tentativo viene prima murato dalle dirette marcatrici per poi spegnersi sull'esterno della rete. Pochissimo dopo, ad ogni modo, le ospiti avrebbero un'occasione a dir poco ghiotta per ristabilire le sorti dell'incontro: la Boquete parte in transizione dettando il ritmo, elude un'avversaria e vede il taglio della neo-entrata Kajan alle spalle della difesa del Biscione liberandola ottimamente davanti alla porta ma incredibilmente l'attaccante ungherese conclude con eccessiva superficialità a tu per tu con la Piazza consegnandole di fatto la sfera con un diagonale rasoterra tanto debole quanto assai poco angolato. Dopo aver sentito il brivido lungo la propria schiena, l'Inter trova la forza di spingere ancora in fase offensiva determinato più che mai a mettere definitivamente in cassaforte il risultato e se il goal che chiude i conti non arriva al 72' quando i guantoni della Schroffenegger fermano in due tempi la botta da fuori della Pandini ci pensa la Alborghetti ad ipotecare il successo nelle battute finali con un preciso colpo di testa all'angolino profittante a dovere della torre della Van der Gragt in occasione di un tiro da fermo guadagnato, tanto per cambiare, da un'imprendibile Chawinga che sfugge a Cafferata costringendola all'ammonizione. Al 90', infine, la compagine casalinga avrebbe finanche la chance per il punto esclamativo con la Nchout che, confezionato un uno-due con la Chawinga, scaglia una conclusione ravvicinata e velenosa che chiama al colpo di reni la Schroffenegger per evitare un passivo ancor più pesante ai danni della Viola, la quale esce comunque sconfitta dall'impianto intitolato alla memoria di Giacinto Facchetti col punteggio di 3-1.