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Juniores Regionali GIR.Torneo Reg. - Giornata n. 1

Audace Galluzzo-Antella 99 1-2

AUDACE GALLUZZO: Barlacchi, Napolitano, Vannini, Andrei G., Rapisarda, Auzzi, Di Maggio, Tereziu, Ara, Diaby, Ciccone. A disp.: , Mori, Obinu, Venturini, Jacopo Poggi 2006, Pratesi Niccoló 200, Banchini Giovanni 2006, Lorenzo Coló 2006 . All.: Colo Rudy
ANTELLA 99: Petroni, Cipriani, Romano, Lanotte, Picariello, Rossi, Tamburini G., Liguori, Aiello, D Angelo, Matteuzzi. A disp.: Sormani , Bragetta, Magli , Lumachi, Bordoni, Durazzini, Nannini , Guercini, Pecori . All.: Pisaneschi Giacomo
RETI: Mori, Tamburini G., Tamburini G.
Capezzano Pianore-Don Bosco Fossone 1-2

RETI: Gazzoli, Giromini, Lorenzini
Lastrigiana-Zenith Prato 1-2

RETI: Sarti, D Agati, Casini
LIVORNO: Ciobanu, Solari, Tantardini, Simonini (70' Riso), Piu, Palminteri, Dussol (67' Marinari), Romanacci, Di Fiandra, Guerriero (67' Morana), Megbli (74' Tarloni). A disp.: Tirabasso, Cittadini, Cecchi, Pacifico. All.: Mirco Brilli.
PRATO: Moretti, Bartolini (61' Pittalà), Nocentini, Biagi, Bucciantini, Di Vita (79' Ceccarelli), Innocenti, Limberti, Fiaschi (84' Colligiani), Colzi (74' Ferrari), Cavicchi (85' Tramacere). A disp.: Terlicher, Sepe, Tramacere Falco, Villani, Simonetti. All.: Maurizio Ridolfi.
ARBITRO: Zadrima di Pistoia, coad. da Dell'Agnello e Andreani.
RETI: 54', 62', 66' Fiaschi, 58' Dussol.



Legando quest'incipit a quello della scorsa settimana, la rincorsa divenuta corsa diventa una cavalcata: il Prato guida ancora in corsia di sorpasso la sua volta contro-pronostico e fa centro nuovamente nell'unico risultato giusto, quello della vittoria. Dopo aver espugnato il Bartolozzi di Scandicci, i ragazzi di Ridolfi violano anche il glorioso Picchi di Livorno, e la cornice dello stadio esalta i lanieri, protagonisti di un'altra prova di grande spessore, resa stellare dalla performance deluxe di Fiaschi, autore di una tripletta. Il rammarico del Livorno non sta tanto in questa gara, ma nelle condizioni in cui è arrivato a questa sfida decisiva: dopo la battaglia vincente di Pistoia, gli amaranto arrivano a questa gara costringendo Brilli a inventare completamente il centrocampo, reparto nevralgico e determinante per gli equilibri di ogni gara, a qualsiasi latitudine e altitudine di categoria. Con il solo Romanacci di professione centrocampista, il tecnico labronico chiede il sacrificio a Guerriero (attaccante) e arretra vertice basso Simoncini, che però ha spiccate attitudini offensive. Impegno e voglia di onorare la maglia non mancano mai agli amaranto, ma è un Prato brillantissimo sul piano atletico e trascinato dalle prestazioni monstre di numerosi suoi interpreti, come il già citato Fiaschi ovviamente ma anche Bucciantini a far sua la gara e le sue dinamiche più profonde. Il primo tempo scorre via comunque equilibrato, con poche occasioni; il Prato si fa preferire sul piano del gioco e delle potenziali occasioni create, che però non lasciano il segno. Il Livorno prova a chiudere in avanti i primi 45', ma è in avvio di ripresa che i padroni di casa vengono colti d'infilata. Scocca infatti il 54' quando una palla persa da Megbli sulla trequarti innesca la velocissima ripartenza di Fiaschi, che si incunea palla al piede nelle maglie difensive avversarie e poi batte Ciobanu con un tiro secco alla destra di quest'ultimo. La gara si infiamma e il Livorno ha una splendida reazione, che porta al pari: 58', Dussol riceve palla in area e fulmina l'incolpevole Moretti ristabilendo la parità. Gli amaranto provano a cavalcare le ali dell'entusiasmo e si spingono in avanti; al 62', sugli sviluppi di un corner in loro favore, il Prato conquista palla e lancia in campo aperto Fiaschi, che punta frontalmente Tantardini prima, poi la porta di Ciobanu gonfiandola ancora per l'uno a due. Chiamato ancora a reagire il Livorno non si tira indietro, ma incassa il tris: Bucciantini recupera un ennesimo pallone importantissimo e dà il la al contropiede dello scatenato Fiaschi, che si esalta e cala il tris personale, 1-3. Nel tempo che resta i locali continuano ad attaccare, ma il Prato, che fin qui ha concesso pochissimo, serra ulteriormente i ranghi; nel finale sono nuovamente i ragazzi di Ridolfi a sfiorare il quarto gol, con un'azione di Pittalà e Fiaschi che per poco Cavicchi non finalizza, fermato sul più bello da Ciobanu. Il triplice fischio consegna al Prato la vittoria dei play-off del girone F; i ragazzi di Ridolfi, la cui rincorsa è divenuta corsa prima e cavalcata poi, prosegue trionfale nella volata scudetto fra le migliori d'Italia.
Montespertoli-Centro Storico Lebowski 1-2

RETI: Lotti, Frullini, Fantoni
Fornacette Casarosa-Castiglioncello 0-2

RETI: Trambusti, Bardi
Camaiore-Lido Camaiore 1-0

RETI: Scevola
Maliseti Seano-Sestese 3-1

RETI: Dardha, Llana, Coppini, Viti
Venturina-Invicta Sauro 3-2

RETI: Palmieri, Palmieri, Bertini, Scartabelli, Vecchioni
TARANTO: Di Serio, Barchi, Polanco, Musto, Mariano, De Simone, Marini, Baratto (82' Caldiero), Badji, Colurciello, Koepke. A disp.: Palmieri, Sansolini, Polizzi, Muresan, Cannatella, Petrone, Califano, Mandueke, Valente, Lo Iacono, Gallitelli. All.: Marino.
AQUILA MONTEVARCHI: De Gennaro, Cappelli, Gori, Nardi (46' Cocci), Poggesi, Lucatuorto (61' Calosci), Casagni, Morozzi, Boncompagni, Croci (91' Bigazzi), Lorenzini. A disp.: Rossi, Dini, Tommasini, Parrini, Giusti. All.: Falagiani.
ARBITRO: Rispoli di Locri, coad. da Cecchi e Starnini.
RETI: 6' Mariano, 33' Badji, 47' Boncompagni.



Si dice che il calabrone voli - nonostante non possa in virtù del suo peso rapportato alla frequenza del battito d'ali - proprio perché non sappia di farlo. L'Aquila Montevarchi Primavera, invece, vola perché sa di poterlo fare. Terminati da tempo gli aggettivi, è un applauso scrosciante quello che accompagna i rossoblù di Stefano Falagiani verso la finale dei play-off, dove da tempo attende il San Donato Tavarnelle. Entrati di rincorsa nella griglia della post-season, i valdarnesi superano anche il doppio confronto del secondo turno, perdendo ma soltanto di misura contro il quotato Taranto; in virtù del 2-0 maturato all'andata, sono proprio i toscani a staccare il pass per l'ultimo atto, anche questo composto da andata e ritorno. Poco importa se la retrocessione in serie D del proprio club rende inutile, formalmente, il titolo in palio che spetterebbe di diritto a chi la spunterà dopo gli ultimi 180', perché proprio alla società Casagni, Gori e compagni dedicano questa loro cavalcata. Al De Molfetta, come facilmente pronosticabile, i toscani sono accolti da un clima infuocato: nonostante la pioggia battente nei primi 45', il pubblico incita a gran voce un Taranto che, chiamato a vincere con due gol di scarto, spinge fortissimo fin dal primo minuto. I pugliesi profondono in campo agonismo e determinazione, agevolati anche da una direzione di gara molto permissiva in tante occasioni. La miccia poi si accende in fretta, perché già al 6' i ragazzi di Marino passano in vantaggio grazie all'inzuccata vincente di Mariano, e da qui in poi fino al riposo i locali spingono a caccia del raddoppio, andandoci vicinissimi in due occasioni, con Colurciello e Badji, ma De Gennaro riesce a salvarsi assieme ai compagni. Al 33' però ecco che un rilancio in profondità premia la corsa proprio di Badji che, in posizione di sospetto fuorigioco, mette a segno il gol del 2-0. Bravissima l'Aquila nel restare in partita e arrivare al riposo in sofferenza, sotto di un due gol nel punteggio ma comunque in partita, forte del doppio vantaggio dell'andata, annullato dal Taranto sì, ma il peggio è evitato e ormai alle spalle. Negli spogliatoi infatti i ragazzi di Falagiani fanno quadrato, si guardano negli occhi e si scuotono a vicenda; al rientro in campo non a caso si vede tutta un'altra Aquila, che dopo appena due minuti dimezza lo svantaggio e mette la testa avanti nel complessivo delle segnature nell'arco dei 180': è Boncompagni a realizzare il gol del due a uno, con un guizzo sottomisura sugli sviluppi di un'azione d'attacco dei rossoblù. Costretto ancora a inseguire, il Taranto - sospinto dal suo pubblico - si getta all'assalto della porta avversaria e al 60' Badji, servito da Marini, spreca un'ottima chance per il tris. L'Aquila Montevarchi difende con le unghie e con i denti ma non si limita a questo, e lo dimostra attorno 75', quando Di Serio si ritrova fra i guantoni un tiro di Croci da posizione più che favorevole. In un finale accesissimo, è Koepke con una gran giocata a chiamare a una grande parata De Gennaro, che risponde decisamente presente. Si gioca fino al 95', ma il risultato non cambia più: ko indolore per l'Aquila, che vola in finale dove se la vedrà con il San Donato Tavarnelle, e ko tutto sommato indolore anche per il Taranto, che nutre ottime chance di ripescaggio in virtù della retrocessione fra i dilettanti delle prime squadre delle due finaliste (tre i posti virtualmente liberi visto la stessa sorte toccata alla Fidelis Andria, vincitrice del girone). Una stagione complicata per valdarnesi e chiantigiani, ma un raggio di sole all'orizzonte futuro lo regalano le rispettive formazioni Primavera.
Viaccia-Quarrata Olimpia 1-0

RETI: Raffaele
Casellina-Rinascita Doccia 3-1

RETI: Bardi, Bacheca, Canzani, Pepe
CROTONE: Martino, De Marco, La Pera, Galardo, Callipo, De Gennaro, Russo, Cacia, Ambrogio, Greco, Geremica. A disp.: Secreti, Loiacono, Lorenzano, Mancina, Ruggero, Terrasi, Varrese, Fratto. All.: Massimiliano Corrado.
PONTEDERA: Matteucci, Zanatta, Paolieri, Innocenti, Russo, Santini Leonardo, Santini Stefano, Bicchierini, Incorvaia, Coviello, Auricchio. A disp.: Saati, Lioci, Iacopini, Benucci, Freschi, Orlandini, Maiello, Rafanelli, Vitillo. All.: Giuseppe Creanza.
ARBITRO: Zangara di Catanzaro, coad. da Fanara e Presta.
RETI: 15' Paolieri, 55' Coviello, 70' Zanatta.



Un vestito elegante, impreziosito dalle cifre di Paolieri, Coviello e Zanatta. Il Pontedera entra a tutto gas nelle finali e si regala un ritorno degli ottavi di finale da vivere sì con la massima attenzione, ma messo decisamente in discesa dall'esito di questa gara di andata, interpretata in maniera superba. Il Crotone cade 3-0 in casa, annichilito dalla prova degli avversari che concedono un solo vero tiro in porta ai locali, al 90' e su calcio piazzato. Pronti, via e si capisce subito dopo le prime battute di gioco che seguono il fischio iniziale che il Pontedera è in stato di grazia; i primi affondi sono un segnale, che al 15' si traduce concretamente nel vantaggio di Paolieri, abile nel farsi trovare pronto e ben appostato per ribadire in rete un calcio piazzato di Coviello intercettato molto male dal portiere Martino, che perde la sfera in presa e la raccoglie poi in fondo al sacco. Il primo tempo è un dominio pressoché totale dei granata sul piano del gioco; il Crotone si difende e prova a ripartire ma non punge mai, mentre i toscani sfiorano il raddoppio soprattutto in un'occasione, Auricchio ritarda però troppo il momento del tiro e l'azione sfuma sul più bello. La ripresa non presenta variazioni allo spartito dei primi 45' e si apre con una ghiotta occasione per Coviello, che in realtà prende la mira perché al 55' è lui a firmare il raddoppio, toccando con la punta del piede il pallone sottomisura, velocizzando e rendendo così imprevedibile e vincente un precedente tiro di un compagno. La gara prosegue nel segno degli ospiti, vicini al terzo gol con Auricchio, che evita anche Martino in uscita ma si vede togliere il pallone calciato verso la porta sguarnita da un difensore. Anche un pizzico di sfortuna poi in occasione del palo colpito di testa da Russo, in seguito a un cross da corner. L'appuntamento con lo 0-3 è però soltanto rimandato, e ci pensa Zanatta a metterlo a referto, concludendo nel miglior modo possibile una bella azione, iniziata da Paolieri e Innocenti e rifinita da Rafanelli. Gli ultimi minuti sono contrassegnati da altri attacchi dei ragazzi di Creanza, che però non riescono a incrementare ulteriormente il loro bottino. Poco male, per un ritorno (a casa e non solo) sereno, basta e avanza quanto fatto fin qui.
Calciatoripiù
: prova super di tutto il Pontedera, impeccabile in difesa (soprattutto) e in ogni reparto; brillano su tutti Coviello, Innocenti, Auricchio e Zanatta .