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Allievi Regionali GIR.D - Giornata n. 12

Montelupo-Atletica Castello 6-1

RETI: Marcoionni, Tofani G., Balis, Rosa, Rosa, Cintelli, Morsiani
MONTELUPO: Gori, Zanobetti, Mazzacuva, Balis, Scali, Bentivoglio, Milanesi, Marcoionni, Tofani, Cintelli, Cei. A disp.: Ceccatelli, Parrini G., Rosa, Canardi, Parrini A., Pelucchini, Rosone. All.: Cristiano Coli-Fabio Fabiani.
ATL.CASTELLO: Fantini, Sessou, Biliotti, Mori, Comparini, Morsiani, Lastrucci, Milite, Vivarelli, Marini, Bussotti. A disp.: Matera, Bandinelli, Cruciani, Cellai, Nardi, Neglia, Bajraktaraj, Mannini, Ignesti. All.: Alessio Donadi.
ARBITRO: Simoncini di Pontedera.
RETI: Morsiani, Balis, Tofani, Cintelli rig., Marcoionni, Rosa 2.



Il Montelupo riparte dopo le sconfitte esterne con Fucecchio e Fortis Juventus, chiudendo la stagione tra le mura amiche con un netto 6-1 ai danni del Castello. È stata un'ottima prestazione per i ragazzi di Coli e Fabiani, avanti 3-1 alla fine del primo tempo e poi a segno per altre tre volte nella ripresa. In campo, soprattutto in avvio, si è visto anche una buona compagine ospite. Il Castello approccia bene al match e riesce anche a portarsi in vantaggio: bella azione biancoverde, Vivarelli imbuca per Morsiani che a tu per tu col portiere mette in rete all'angolino per lo 0-1. La reazione del Montelupo è immediata: dopo aver costruito qualche buona occasione anche sullo 0-0, i padroni di casa riescono a pareggiare dopo pochi minuti; ci pensa Balis a firmare l'1-1 con un tiro di sinistro da fuori area. Il gol dà forza al Montelupo, che spinge con insistenza alla ricerca del vantaggio e riesce ben presto a trovarlo: lancio di Cintelli per Tofani, che controlla il pallone e conclude da dentro l'area di rigore scavalcando il portiere in pallonetto per il 2-1. Il Montelupo conduce la partita e nel primo tempo cala anche il tris: Milanesi viene fermato irregolarmente in area, conquistando un calcio di rigore; dal dischetto trasforma Cintelli per il 3-1. Il Montelupo ha in mano le redini della partita e non le lascia fino alla fine, ripartendo fortissimo anche nel secondo tempo. Dopo due-tre ghiotte chance non sfruttate in area avversaria, Marcoionni allunga il vantaggio locale con un tiro da fuori area all'angiolino. Poi ecco anche il 5-1 amaranto: il neoentrato Rosa stacca bene di testa in area su un cross dalla destra di Amedeo Parrini e mette in rete. È poi lo stesso Rosa (doppietta per lui) a chiudere il match sul definitivo 6-1, insaccando da due passi su un pallone crossato dal fondo da Milanesi. Si concretizza così il sedicesimo successo stagionale per il Montelupo che blinda definitivamente il quarto posto.
Calciatoripiù: Marcoionni, Zanobetti, Rosa
(Montelupo).
Firenze Ovest-Csl Prato Social Club 1-2

RETI: Ekani Effa, D Arco, Sow El Hadji
FIRENZE OVEST: Rovito, Buzukja, Pali, Tysak, Valcaccia, Banzi, Ekani, Di Mascolo, Talbi, Ayoazaian, Ballerini. A disp.: Salvadori, Cardinali, Vannini, Allegrucci, Cecchi, Bettini, Masini, Cioni, Chini. All.: Giacomo Tolossi.
CSL PRATO SOCIAL: Avella, Viggiano, Pelagalli, Montini, Fagotti, Gori, Dini, Sow, Pugliese, Lemma, D'Arco. A disp.: Sicuranza, Garofalo, Fantacci, Pistolesi, Paoli, Di Biase, D'Andrea. All.: Francesco Galeotti.
ARBITRO: Cioffi di Pistoia.
RETI: 4' Sow, 18' Ayoazaian, 78' D'Arco.



Partita stupenda quella giocata sul sintetico di Peretola, una gara che - finita sul punteggio di 1-2 - sin dai primi istanti si rivela divertente e piena di occasioni. Da una parte i padroni di casa del Firenze Ovest, già retrocessi, che vogliono onorare il campionato provando a chiudere in bellezza in casa; dall'altra gli ospiti del Csl Prato Social che con questo risultato consolidano il sesto posto in classifica. A partire meglio è la squadra di Galeotti che dopo appena 4 minuti passa in vantaggio: sugli sviluppi di un corner il pallone viene messo sul secondo palo dove Sow stacca più in alto di tutti e impatta di testa mandando il pallone alle spalle dell'incolpevole Rovito. I padroni di casa non accusano il colpo e iniziano a giocare forse la partita migliore dell'anno, ma nelle ultime giornate abbiamo visto cose molto interessanti nonostante la matematica retrocessione. Prima ci prova Talbi con una conclusione da fuori che non centra lo specchio della porta. All'11' arriva poi una grande occasione: dall'out destro Buzukja mette dentro il pallone su cui si avventa Ballerini, che di testa colpisce verso l'angolino sinistro; Avella effettua un autentico miracolo e devia in calcio d'angolo. Il Csl Prato Social fatica a rendersi pericoloso in avanti, il Firenze Ovest prende sempre più metri manovrando molto bene. Si arriva così al 18', quando Talbi gestisce palla al limite dell'area di rigore destro ed effettua un filtrante per Di Mascolo che, forse in posizione di off-side, controlla, alza la testa e mette dentro per l'accorrente Ayoazaian, che con il destro fredda Avella e riporta il punteggio in parità. 1-1. È il primo gol in assoluto per il ragazzo armeno, che al primo anno in Italia dà prova delle sue qualità e sigilla il primo centro tanto voluto. Le due squadre non mollano di un centimetro e la partita è molto bella da vedere, con continui capovolgimenti di fronte. Al 25' un intervento duro di un giocatore ospite, forse addirittura da cartellino rosso, costringe il classe 2007 Buzukja a lasciare il campo; al suo posto entra Vannini, che sarà uno dei migliori. Si arriva alla mezz'ora e il pallone arriva sull'out sinistro, Ayoazaian lo controlla, punta l'avversario e lo super entrando in area lasciando partire un potente destro sul quale Avella ancora una volta effettua un super miracolo, sventando in calcio d'angolo. Pochi istanti più tardi si fa vedere in avanti anche il Csl Prato Social con un pallone messo dalla sinistra sul quale si avventa Lemma, che tocca ma Rovito è attento e para. La partita continua su questa falsariga ma non registra altre azione degne di nota. Al rientro dall'intervallo è ancora il bel calcio che si vede in questo scontro con però nessuna delle due squadre che si fa fin troppo pericolosa. La prima squadra a farsi pericolosa in questa seconda frazione è il Firenze Ovest che ha una bella occasione con Chini che, ben imbeccato da Ayoazaian, non trova l'aggancio per un soffio. Il Csl Prato Social ci prova in avanti, Lemma riceve palla negli ultimi 16 metri e lascia andare una bella conclusione che però si spenge sul fondo. Al 70' Cecchi serve Bettini che effettua un tunnel a un avversario e conclude in porta; Avella è attento e sventa in calcio d'angolo. Si arriva al 78' quando gli ospiti si incaricano della battuta di un calcio d'angolo, il pallone è ben messo sul primo palo dove arriva D'Arco, che impatta di testa e mette la sfera alle spalle di Rovito per l'1-2. Due gol praticamente in fotocopia, uno sul primo palo e uno sul secondo. La squadra di mister Tolossi prova l'arrembaggio totale; il Csl Prato Social ha l'occasione di chiudere la gara con Paoli che colpisce un palo dopo una bella serpentina in solitaria. L'ultima occasione dei sei minuti di recupero capita per i padroni di casa sottoforma di un calcio di punizione dal limite: alla battuta va il classe 2007 Bettini che batte molto bene ma ancora una volta è Avella a sventare il tutto e a salvare i suoi definitivamente. La gara termina con la vittoria esterna del Csl Prato Social, che consolida così la sua posizione in classifica. Il Firenze Ovest continua a essere a dir poco commovente: la squadra di Tolossi ha fatto veramente vedere di che pasta è fatta, giocando una grande partita.
Calciatoripiù
: per il Firenze Ovest è stata una gara veramente importante, fatta di tante trame di gioco, tanti scambi e un lavoro che forse alla lunga è venuto fuori sul piano del gioco. Complimenti quindi a mister Tolossi, il quale riceve gli elogi anche dal collega di giornata per la partita disputata. Da elogiare assolutamente tutto l'organico: ogni ragazzo ha giocato una partita sontuosa, anche quelli entrati dalla panchina. Possiamo indicare sugli scudi le prove di Ballerini , che da quando è a centrocampo è un giocatore di categoria, una vera diga fisica in mezzo al campo; Vannini che, entrato senza riscaldamento, ha dato veramente prova delle sue qualità, e infine Ayoazaian per il suo primo gol italiano. Per il Csl Prato Social una buona partita, giocata con sicurezza e con serenità. La squadra di mister Galeotti ha disputato un bel campionato. Da elogiare senza ombra di dubbio la prova di Avella , il quale salva nel vero senso della parola i suoi. Prestazione da top11. Buona infine la prova di D'Arco , autore del gol che decide la partita.
Casellina-Folgor Calenzano 1-4

RETI: Pecori, Fiorentino, Fiorentino, Giardini, Bracale
CASELLINA: Biagiotti, Lagrimino, Verdi, Hila, Santi, Bargellini, Pecori, Diop, Hajurulahi, Dell'agnello, Bargagni. A Disp.: Bartolini, Giovagnola, Falco. All.: Alessio Pozzato.
FOLGOR CALENZANO: Gennaro, Lastrucci, Pancani, Giolli, Becheri, Pasquinucci, Bracale, Materassi, Andrea Fiorentino, Arcuri, Giardini. A Disp.: Ciappi, Accordi, Congiu, Saraci, Lako, Cetani, Tapinassi, Abati, Bandini. All.: Massimo Fiorentino.
ARBITRO: Cellai di Firenze
RETI: Bracale, Andrea Fiorentino 2, Giardini, Pecori.



Il pronostico per il match col Casellina, classico testacoda di fine stagione, pendeva tutto dalla parte del Calenzano: pronostico rispettato, visto che alla capolista sono bastati 45' conclusi sullo 0-4 per sistemare la pratica. Le reti in rapida successione le hanno segnate Bracale, Fiorentino (doppietta) e Giardini, autore di un gol di pregevole fattura: dopo la fuga sulla fascia destra, rientra sul mancino e insacca sul palo lungo da posizione molto defilata. Complessivamente non è stata una partita entusiasmante: il terreno sintetico davvero molto stretto e le linee dei giocatori molto vicine hanno spesso creato una serie di mischie che hanno impedito la produzione di gioco. La differenza tecnica a favore del Calenzano appare subito evidente anche il Casellina, imbottito per l'occasione di atleti classe 2007, ha fatto di tutto per contrastare lo strapotere degli ospiti e alla fine esce a testa altissima. Chiuso il primo tempo in largo vantaggio , nella seconda frazione il Calenzano rallenta operando le rotazioni necessarie e contemporaneamente cercando di arrotondare il bottino (tante le occasioni sprecate) senza riuscirci. Trova invece il gol il casellina che al termine di un contropiede ben orchestrato mette Pecori in condizione di battere Gennaro per il definitivo 1-4. Il Casellina ha lottato con valore contro una squadra decisamente meglio attrezzata: la sua è stata una stagione sfortunata, ma deve rialzarsi subito. La contemporanea vittoria dello Sporting Arno sull'ostico Limite e Capraia fa diventare la partita di lunedì prossimo un vero e proprio spareggio per la vittoria finale, al quale potrebbe seguirne un secondo in caso di ulteriore parità. Se per un verso è senz'altro crudele giocarsi tutto in un match secco, il Calenzano può comunque dirsi soddisfatto per essere arrivato fino a questo punto: il campionato era partito con auspici ben diversi . Il lavoro e l'applicazione di questo gruppo e la qualità dello staff hanno fatto capire a tutti che la vittoria finale non era un miraggio. Adesso mancano 90', una sola partita, una finale. Calenzano e Sporting Arno meritano di giocarla per la continuità mostrata in tutta la stagione; come nel tennis vincerà il gruppo che avrà voglia di vincere più che paura di perdere e che saprà compattarsi maggiormente e pensare e agire come una sola mente. Siamo sicuri che in tutti i casi la prossima sarà una splendida pagina di calcio giovanile.
Calciatoripiù: Pecori, Biagiotti
(Casellina), Giardini protagonista di un primo tempo da incorniciare, Bracale sempre lucido e il solito Fiorentino , arrivato a trentatré gol in stagione.
Sporting Arno-Limite E Capraia 2-0

RETI: Osasumwen, Osasumwen
SPORTING ARNO: Batisti, Fabbricini, Filocamo (78' Krasniqi), Maiorana, Pierattini, Nikaj, Cerrini, Del Gaudio (85' J. Pasqui), Osasumwen, Siano (86' Meucci), Giuliani (95' Rexhaj). A disp.: Buzzi, Misso, Ficai, Guidotti, Medina. All.: Alessandro Poggiolini.
LIMITE E CAPRAIA: C. Masini, Pitrone (76' Blè), Ferrari (82' Gagliardi), Gueye (66' G. Masini), Celoni (89' Cucè), Fokou, Iorio (53' Calvi), Mazzoni, Carlesi, Mancini, Robi (53' Mucaj). A disp.: D'Antonio, Riccomi, Paradiso. All.: Emanuele Marconcini.
ARBITRO: Rontani di Firenze
RETI: 63', 75' Osasumwen.
NOTE: ammoniti Celoni, Gueye, Mazzoni e Krasniqi. Angoli: 3-8. Recupero: 1'+7'.



Da un secolo si cerca di scoprire quale sia il mistero del calcio, e da un secolo si sbatte sull'unica verità possibile: vince chi ha il portiere più forte, il mediano più forte e il centravanti più forte. Lo Sporting Arno ce li ha fortissimi: non c'è bisogno d'analisi spinte per capire come mai abbia battuto 2-0 il Limite e Capraia ed escludendolo definitivamente dalla corsa alle prime due posizioni (per l'élite anche il secondo posto potrebbe bastare, tra la probabile promozione dell'Arezzo e la situazione complicata dello Zambra) sia rimasto agganciato al Calenzano con cui il giorno dopo Pasqua darà vita a una sfida favolosa. Le analisi spinte che potrebbero spiegare come mai il Limite e Capraia sia uscito sconfitto da una gara in cui sottoporta ha sbagliato di tutto e che per quasi due terzi l'ha visto schiacciare gli avversari alla ricerca della rete le sostituisce un terno secco: Batisti-Maiorana-Osasumwen, i perni cui lo Sporting Arno s'appiglia per uscire indenne da una serie di situazioni complicate e poi per avvicinarsi a un solo passo, o al massimo due, dal ritorno nella nobiltà toscana. Anche altrove lo Sporting Arno è andato bene: più che dietro, ove fino al vantaggio ha ballato, davanti, ove funziona l'intuizione di Poggiolini che spesso chiama Siano (partita preziosa, al netto di un'ingenuità pesante sottoporta; le lacrime cui s'abbandona felice e stremato dopo la sostituzione sono il simbolo concreto dell'attaccamento al rosa e al nero) a scambiarsi di posto con Osasumwen e che affida a Cerrini il ruolo di fantasista decentrato; è da qui che arriva l'assist sontuoso per il raddoppio. Ma fino al vantaggio lo Sporting Arno dietro ha ballato; ci sta quando s'affronta una squadra che abbina rapidità e fisico a una discreta dose di talento: basterebbero Mazzoni e Iorio per far raddoppiare all'istante il tasso tecnico di metà organici d'élite. Prima che chiunque se ne possa accorgere passa però una decina minuti in cui lo Sporting Arno sembra legittimare agevolmente i punti di vantaggio: già al 3' sulla punizione di Filocamo da sinistra (partita complicata in fase difensiva; ma difficilmente il suo mancino lascia partire palloni prevedibili) è necessaria la diagonale di Celoni per impedire che la spizzata di Osasumwen si trasformi in un assist vincente sul secondo palo. Lo Sporting Arno ci riprova cento secondi più tardi: Cerrini innesca dietro la difesa Osasumwen che, perso il tempo per la conclusione, da dentro l'area gioca di sponda al limite per Siano contenuto in angolo dalla scivolata di Fokou; da Siano, il cui filtrante premia il taglio di Giuliani timido però nella conclusione da sinistra, nasce anche la successiva azione per lo Sporting Arno, imprevedibilmente l'ultima del primo quarto di gara. Dopo dieci minuti d'affanno infatti il Limite e Capraia comincia ad attaccare, e da subito lo fa pericolosissimamente: Robi alimenta in solitudine una ripartenza sulla destra e nonostante la pressione di Nikaj riesce ad affondare fino a giungere al vertice dell'area di porta; da qui calcia col destro, d'una spanna dalla parte sbagliata del palo più lontano sul quale Carlesi non riesce a stringere (13'). Due minuti più tardi la mira del Limite e Capraia è migliore, ma neppure stavolta l'esecuzione va a segno: Batisti inaugura una mattinata perfetta prolungando in angolo il mancino che Iorio aveva esploso dal limite sinistro dopo un dribbling a rientrare su Fabbricini. Lo Sporting Arno fatica a uscire dalla propria trequarti ma a metà esatta del primo tempo, dopo aver di nuovo rischiato lo svantaggio sulla punizione di Mazzoni corretta di testa da Mancini e allontanata dallo specchio da Pierattini, in contropiede sfiora il vantaggio con l'occasione più nitida della prima ora di gioco: lasciato, unico, a presidio del cerchio mediano, sul rilancio affannoso della difesa avversaria Pitrone si concede un rimbalzo che da inutile diventa dannoso; Cerrini (calciatore favoloso) gli sgraffigna infatti la merenda e la trasforma in un filtrante per Siano che punta l'area ma, solo davanti a Christian Masini, opta per un improbabile esterno destro ampio sul fondo. Messi da parte l'errore e la paura, il Limite e Capraia torna a farsi pericolosissimo: solo la copertura di Maiorana impedisce a Iorio di calciare a colpo sicuro e sfruttare il corridoio apertogli dall'intuizione di Robi (25'). È qui che lo Sporting Arno s'appiglia a due dei perni più solidi per uscire indenne da una situazione complicata: di Maiorana s'è detto; Batisti lo affianca di lì a poco deviando in tuffo la punizione di Mazzoni che, leggermente decentrato a sinistra intorno ai venti metri, aveva fatto scendere il pallone dietro la barriera (28'). Il duello si replica due corner più tardi: dopo averlo mosso per Robi, Mazzoni calcia verso la porta il pallone di ritorno che Batisti tocca sulla base del palo; dallo specchio va più lontano Robi che, poco l'angolo a disposizione, scarica la ribattuta sull'esterno della rete. Fino alla pausa lo Sporting Arno non riesce a uscire dalla propria metà campo; la pressione del Limite e Capraia gli impedisce di ragionare e lo mette di nuovo in pericolo al 42', quando il traversone di Mazzoni sul servizio di Iorio libera ai dieci metri Robi sul cui destro a colpo sicuro si sacrifica Pierattini. Poggiolini però ha visto del buono nell'architettura della propria squadra e nella ripresa replica intatti gli undici; diversamente decide invece Marconcini che al 53' prova a sparigliare inserendo Calvi e Mucaj per Iorio e Robi. I primi segnali sembrano dargli ragione: a quattro minuti dall'ingresso è proprio Calvi a recuperare il pallone in mediana e a cederlo a Mancini la cui apertura consente a Ferrari di sfondare a sinistra e sprintare fino al vertice dell'area di porta; complicato dal ripiegamento di Fabbricini, il suo diagonale mancino a mezz'altezza esce però a lato di mezza spanna. Sembra il segnale che il Limite e Capraia è finalmente pronto ad assaggiare il vantaggio e il tamponamento in classifica, e invece è l'anticipazione d'una svolta a sorpresa: la costruisce Giuliani che chiuso al limite dell'area avversaria cambia gioco a sinistra; lì c'è Filocamo che crossa pericolosamente vicino al secondo palo; prolungato da Christian Masini, il pallone arriva nella zona di Osasumwen che, fortunato nel trovarsi nella posizione perfetta e meraviglioso nell'esecuzione, in acrobazia riesce a colpirlo con l'interno destro, a farlo passare nell'unica corsia possibile e a spedirlo dall'altro lato della porta. D'un tratto costretto a rincorrere, Marconcini interviene di nuovo sullo scacchiere rinunciando a Gueye e inserendo Gabriel Masini per trasformare il 3-5-2 in un offensivissimo 3-3-4 nel quale Ferrari cambia fascia per vestirsi da ala destra, posizione simmetrica a quella di Mucaj; insieme a Celoni e Fokou, a presidio dell'area resta Pitrone che, sgravato dai compiti offensivi, scala in posizione di centrale di destra. Ma per reagire il Limite e Capraia impiega qualche minuto in più del preventivato: sono quelli dei quali Cerrini tenta di approfittare con un mancino al volo (lancio stratosferico di Maiorana, a convertire in un pallone velenosissimo una punizione anonima dalla trequarti) allungato in angolo da Christian Masini (70'). Poi però il Limite e Capraia sfrutta il nuovo assetto per portarsi a cinque metri dal pari: servito sottoporta da Mazzoni, Ferrari non li colma a causa dell'uscita di Batisti di nuovo fenomenale. Ma ora il Limite e Capraia è troppo sbilanciato in avanti: ne approfitta Osasumwen che, liberato dietro la difesa dalla giocata di Cerrini, sprinta per quindici metri fino al limite dell'area e nonostante il mezzo fallo di Pitrone incrocia in porta col destro il rasoterra del raddoppio (75'). Ma la gara potrebbe riaprirsi, e il campionato dello Sporting Arno complicarsi, cinque minuti dopo quando dalla mediana Mancini apre a sinistra per Mucaj che, scattato in posizione sospetta, affonda in area e crossa sul secondo palo: memore di quanto accaduto una manciata d'azioni prima, stavolta Ferrari arma subito il mancino per calciare di prima; anche stavolta però l'esito è il medesimo, esce trionfante Batisti che con una parata che è insieme istinto e tecnica si ripete sulla ribattuta e merita di vedersi salvare dalla traversa sul tentativo di Gabriel Masini a colpo sicuro. Avrebbe potuto giocare altri tre giorni: contro un portiere così (e a partita finita fa bene ad andare a prendersi i complimenti delle ragazze in tribuna: mattinata perfetta) il Limite e Capraia non avrebbe segnato mai. Se nell'elenco degli avversari s'aggiunge un centravanti fortissimo come Osasumwen (quattro palloni toccati e due reti: per la media non serve una laurea in matematica) si capisce come mai abbia perso.
Calciatoripiù
: mezzala sinistra con l'autorizzazione d'allargarsi, stringere e affondare, per i cinquantatré minuti in cui resta sul terreno di gioco Iorio fa costantemente preoccupare la difesa avversaria, messa in apprensione dalle geometrie di Mazzoni e di Mancini (Limite e Capraia). Ma nel calcio non c'è niente di misterioso: bastano un portiere forte (e Batisti è fortissimo), un mediano forte (e Maiorana è fortissimo) e un centravanti forte (e Osasumwen è fortissimo) per avere buone chance d'uscire vincitori. Se ci s'aggiunge la fantasia non ingabbiabile di Cerrini (Sporting Arno), condensata in un assist che è insieme il massimo del talento e il massimo dell'efficacia, si capisce come mai questa partita finirebbe allo stesso modo in qualsiasi eventuale ripetizione.
Fortis Juventus-Olimpia Quarrata 2-0

RETI: D Esposito, Viviani
FORTIS JUVENTUS:Sartoni, Chenet, Grigoras, N. Silvestri, Anastasi, A. Belli, Amerighi, D'Esposito, Viviani, Razzauti, Bagiardi. A disp.:Biagioli, Sylla, D. Silvestri, Gianassi. All.: Falli.
OLIMPIA:Campagni, Vichi, Innocenti, Giovanchelli, Mezzotero, Anghel, Chelini, Kopshti, Duma, Musteqja, Noci. A disp.:Ciottoli, Olmi, Pecorini. All.: Leporatti.
ARBITRO: D'Amore di Prato.
RETI: 57' D'Esposito, 75' Viviani.



La Fortis Juventus supera l'Olimpia di Quarrata grazie a due reti realizzate nella ripresa e conferma il proprio momento positivo. Al Sussidiario Donatello Donatini di Borgo San Lorenzo la squadra guidata in panchina da Mauro Falli si impone con il punteggio di 2-0 al termine di una sfida che si accende soprattutto nel secondo tempo. Nel corso della frazione iniziale non si registrano molte occasioni da rete, con i biancoverdi locali che cercano di esercitare una supremazia territoriale. Gli ospiti però si rendono pericolosi con Noci e Chelini. Nel secondo tempo gli spunti sono decisamente maggiori. La Fortis Juventus colpisce due traverse, prima con Razzauti su calcio di punizione e poi con Viviani. Al 57' la compagine di mister Falli si porta in vantaggio sugli sviluppi di un calcio d'angolo, con D'Esposito che risolve una mischia sottoporta, per la quale gli ospiti reclamano per un possibile fallo sul portiere. L'Olimpia reagisce immediatamente e colpisce un palo con Noci. Anche Giovanchelli si mette in evidenza. Al 75' i mugellani raddoppiano al termine di un'azione personale di Viviani, che in una ripartenza salta alcuni avversari, subisce anche un probabile fallo da rigore, ma rimane in piedi e conclude di sinistro alle spalle del portiere degli ospiti. Le due squadre si avviano a concludere la stagione con riscontri positivi: entrambe si trovano a metà graduatoria. I mugellani si sono risollevati dopo una prima parte di stagione difficile ed hanno conquistato una salvezza tranquilla. Anche la squadra allenata da Vittorio Leporatti, nonostante i tanti infortuni patiti nel girone di ritorno, può vantare un classifica di valore.
Giov. Fucecchio-Rinascita Doccia 2-1

RETI: Schifano, Macelloni, Huaranga
GIOV.FUCECCHIO: Calugi, Fiore, Bindi, Schifano, Ippolito, Cappelli, Corsi, Cardini, Moscatelli, Locci, Santini. A disp.: Gori, Bartalucci, Fuso, Melani, Pieragnoli, Macelloni. All.: Paolo Barile.
RINASCITA DOCCIA: Toccafondo, Pedruzzi, Lisi, Tronca, Cipriani, Galietta, Gonfiantini, Bossio, Giorgetti, Sardiello, Aquafredda. A disp.: Serra, Cocchi, Huaranga, El Orch, Ciaurri, Margheri, Mosti Falconi. All.: Sauro Dolfi.
ARBITRO: Susini di Pontedera.
RETI: 50' Macelloni, 55' Schifano, 89' Huaranga.



Con qualche brivido nel finale, il Fucecchio fa bottino pieno contro il Doccia in una classica gara di fine stagione tra due squadre che non avevano più nulla da chiedere alla classifica. Forse anche per questo ne è uscita una partita divertente, che alla fine i bianconeri hanno meritato di portare a casa. In una prima parte di gara caratterizzata da ritmi blandi, le due occasioni più importanti portano la firma del classe 2007 Santini, che a porta spalancata spreca per ben due volte il gol del possibile vantaggio. Non fa meglio Corsi, che al 30' si libera per la conclusione mancando di poco il bersaglio grosso. La spinta del Fucecchio viene premiata al 5' della ripresa quando, appena entrato, l'altro classe 2007 Macelloni porta avanti i suoi con una conclusione forte ma centrale su cui Toccafondo si fa trovare impreparato. Sulle ali dell'entusiasmo, il Fucecchio continua ad attaccare a spron battuto e al 55' Schifano trova un gran gol con una conclusione da lontano su cui stavolta Toccafondo non può veramente nulla. L'uno-due del Fucecchio mette inizialmente k.o il Doccia, che però evita il tris avversario e nel finale rischia la clamorosa rimonta. A riaccendere le speranze del popolo rossoblù ci pensa Huaranga, che imita Schifano realizzando un gran gol da distanza siderale per il momentaneo 2-1. Nel finale il Doccia si riversa a pieno organico in avanti e con Bossio, Gonfiantini e soprattutto Giorgetti va vicino al pareggio. Il Fucecchio però resiste e al triplice fischio esulta per un successo tutto sommato meritato.
Calciatoripiù
: il Fucecchio costruisce la sua vittoria grazie al gran lavoro svolto a centrocampo dal trio Locci -Cardini -Schifano . Nel Doccia Huaranga merita gli applausi per aver realizzato un gol di pregevolissima fattura.
Castelfiorentino United-S.banti Barberino 2-0

RETI: Fe, Donati
CASTELFIORENTINO UTD: Gurrieri, Argeri, Kajmaku, Malatesti, Natale, Regini, Ticciati, Murati, Donati, Fè, Dani. A disp.: Giusti, Giuntini, Agostini, Romagnoli, Belaziz. All.: Alessandro Reali.
S.BANTI BARBERINO: Vecchio, Giannini, Belli, Mantelli, Poggini, Borracchini, Zanda, Sadiku, Tei, Severi, Cinquini. A disp.: Curaj. All.: Alessio Giannini.
ARBITRO: D'Aniello di Empoli.
RETI: 65' Donati, 66' Fè rig.



astano sessanta secondi di fuoco al Castelfiorentino per risolvere la pratica Banti Barberino. I sigilli di Donati e Fè - arrivati tra il 65' e il 66' - consentono alla compagine di Reali di salire a quota 27 punti in stagione. I padroni di casa si stabiliscono fin da subito nella metà campo mugellana, confezionando tre occasioni importanti nei primi 20': Dani coglie l'esterno della rete dopo 4'; al 13' Malatesti ci prova con una pregevole conclusione al volo che Vecchio devia in corner; infine al 20' è Fè a provarci con una staffilata da fuori mancando di poco il bersaglio grosso. Il Barberino però tiene botta e nel finale di primo tempo spaventa i gialloblù con una conclusione di Sadiku che si perde di poco sul fondo. Nel secondo tempo il Castelfiorentino prova ad alzare il proprio baricentro ma il primo pericolo lo confeziona sempre il Barberino con un colpo di testa di Sadiku sugli sviluppi di un corner: palla alta di poco. Scampato il pericolo, il Castelfiorentino riparte e al 65' sblocca l'incontro. L'azione del vantaggio parte dalla sinistra: Kajmaku serve Agostini il cui tiro viene ribattuto da Vecchio, il pallone viene raccolto da Donati che scarica una gran botta sotto la traversa per l'1-0 gialloblù. Un minuto più tardi, il Castelfiorentino concede il bis stavolta con un perfetto calcio di rigore di Fè assegnato per un tocco di mano in area da parte di un difensore avversario. A quel punto il Castelfiorentino gestisce il doppio vantaggio, senza però rinunciare ad attaccare quando si aprono gli spazi giusti. Anche il Barberino prova a rientrare in corsa con gli ultimi tentativi di Sadiku e Giuntini che vengono puntualmente neutralizzati da Gurrieri.