S.banti Barberino-Firenze Ovest 5-0
S.BANTI BARBERINO: Vecchio, Giannini, Cinquini, Sadiku, Poggini, Borracchini, Luordo, Mantelli, Tagliaferri, Severi, Vitali. A disp.: Menicacci, Tei, Belli, Piovanelli, Nigro, Gigli, BRACCESI, Curaj, Ferrazzano. All.: Giannini Alessio
FIRENZE OVEST: Rovito, Pellegrino, Vannini, Allegrucci, Valcaccia, Fioretti, Di Mascolo, Vaccarino, Ekani Effa, Di Felice, Talbi. A disp.: Parrini, Catalano, Cardinali, Cocchi, Cremonini, Lavado Tello, Masini, Talbi, Cecchi. All.: Tolossi Giacomo
RETI: Sadiku, Piovanelli, Vitali, Severi, Tagliaferri M.
S. BANTI BARBERINO: Vecchio, Giannini, Cinquini Sadiku, Poggini, Borracchini, Luordo, Mantelli, Tagliaferri, Severi, Vitali. A disp.: Menicacci, Tei, Belli, Piovanelli, Nigro, Gigli, Braccesi, Curaj, Ferrazzano. All.: Massai.
FIRENZE OVEST: Rovito, Pellegrino, Vannini, Allegrucci, Valcaccia, Banzi, Di Mascolo, Vaccarino, Ekani, Di Felice, Talbi.
A disp.: Catalano, Cardinali, Cocchi, Cremonini, Lavado, Masini, Tung, Cecchi, Parrini. All.: Tolossi.
ARBITRO: Giunta di Firenze.
RETI: 7' Sadiku, 10' Tagliaferri, 36' Vitali, 49' Severi, 66' Piovanelli.
Una giornata tipicamente autunnale, fredda ma soleggiata, ha fatto da sfondo a una partita senza storia (3-0 primo tempo) vinta, come spiega l'eloquente punteggio, dai rossoblù locali (in tenuta bianca con banda trasversale) apparsi formazione con un maggior numero di giocatori aventi qualità sia tecniche che atletiche migliori degli avversari. Scendendo nei dettagli, il Barberino ha nel reparto offensivo sicuramente la parte migliore, i tre davanti potrebbero giocare in categoria superiore e durante l'arco del campionato daranno fastidio a tutte le difese che si troveranno di fronte, anche a quelle di squadre più titolate. Il Firenze Ovest ha fatto quello che ha potuto (non moltissimo in verità) apparendo un buon collettivo e con spirito battagliero che potrà risultare vincente contro squadre di pari livello. Va aggiunto che al momento l'amalgama è ancora da assestare, quindi potrà esserci ampio margine di miglioramento. Per quel che riguarda il Barberino, va rimarcato come a livello giovanile lo sforzo profuso dagli addetti ai lavori, ds Lastrucci in primis, abbia prodotto già dall'anno scorso con tre campionati vinti, risultati eccellenti. La cronaca. Al 3' una bella conclusione di Severi da una decina di metri è parata a terra dall'attento Rovito. Al 7' dopo una bella sgroppata Luordo fornisce un pallone invitante a Sadiku che è bravo a battere in maniera vincente. All'8' una bella discesa di Vitali viene fermata all'ultimo dalla difesa ospite. Al 10' arriva il raddoppio da parte di Tagliaferri, lesto nel ribattere a rete una respinta della difesa fiorentina. Al 12' si fa vedere anche il Firenze Ovest a opera di Di Mascolo, la cui conclusione è ben respinta dal portiere di casa. Al 18' una bella azione personale di Talbi viene fermata in extremis dalla difesa di casa. Al 26' pregevole azione personale di Luordo che, dopo avere percorso 30 metri di campo, rimette benissimo al centro per Tagliaferri, ma il suo colpo di testa non è potente, graziando così il portiere ospite. Al 36' eurogol di Vitali, che è bravo nel colpire al volo una palla proveniente da 30 metri mandandola in rete nell'angolo alto a sinistra del portiere ospite. Al 39' lo stesso attaccante effettua un gran tiro da 15 metri, ma questa volta il portiere è attento e non si fa sorprendere. Su questa azione termina il primo tempo. Al 44' una bella azione ospite da parte di Talbi viene fermata con i piedi dal portiere di casa. Al 47' deliziosa azione personale di Luordo che semina il panico fra la difesa ospite, ma la conclusione non risulta vincente. Al 49' si segnala il gran gol di Severi che è bravo nel superare il portiere ospite con un pallonetto da circa 25 metri. Al 51' il Firenze Ovest non ha fortuna nella conclusione di Allegrucci, il cui tiro da circa 25 metri va a stamparsi sul palo a portiere ormai battuto. Al 59' ecco una bella parata del portiere locale su una bella conclusione di Lavado. Al 66' arriva il gol del 5-0 grazie al subentrato Piovanelli che è bravo nel raccogliere una corta respinta del portiere e insaccare senza grosse difficoltà. Al 73' spazio per un'occasione per Tei, la cui conclusione è respinta dal portiere ospite. Da qui al fischio finale non succede più niente degno di nota, solo Barberino proteso in avanti e Firenze Ovest schierato in difesa. Prosit.
Calciatorepiù: Luordo : imprendibile per i difensori ospiti, nonostante la mancanza del gol è stato più che una spina nel fianco nella difesa ospite.
Rovito : nonostante i gol subiti, sbroglia la matassa in più occasioni. Arbitro: cartellino facile (troppo), dirige con sagacia una partita tutt'altro che difficile.
Atletica Castello-Fortis Juventus 3-2
RETI: Cellai, Cellai, Milite, Amerighi, Razzauti
ATL.CASTELLO: Tognaccini, Lanzini, Biliotti, Mori, Lastrucci, Manna, Cruciani, Fedeli, Vivarelli, Marini, Milite. A disp.: Faccani, Cellai, Bandinelli, Sessou Selom, Fochi, Neglia, Bajraktaraj, Comparini, Bussotti. All.: Alessio Donadi.
FORTIS JUVENTUS: Orlandi, Hoxha, Fedi, Bagiardi, Belli, Anastasi, Cipriani, D'Esposito, Amerighi, Razzauti, Viviani. A disp.: Sartoni, Sylla, Chenet, Silvestri, Bucelli, Maretti. All.: Simone Maccari.
ARBITRO: Nannini di Firenze
RETI: 16' Milite rig., 55' Amerighi, 66' Razzauti, 81', 87' Cellai.
NOTE: espulsi Cipriani (72') e Hoxha (90').
Non sarà di certo solo per il cambio d'allenatore, ma un gruppo che l'anno scorso talvolta faticava a ritrovarsi per gli allenamenti esordisce negli Allievi regionali con una vittoria pesante: in rimonta il Castello batte la Fortis Juventus che, e probabilmente sarà leitmotiv della stagione, a un certo punto cala notevolmente; e non per motivi fisici, ma per le dimensioni della rosa che limitano le scelte di Maccari quando si tratta di cambiar volto alla squadra. Oltre al dodicesimo Sartoni, peraltro nella ripresa chiamato a sostituire l'infortunato Orlandi, e a Sylla in panchina ci sono infatti quattro 2007 che per quanto talentuosi pagano la differenza anagrafica con buona parte degli avversari. Il paradosso (il calcio non ne è il regno?) è che l'incontro lo decide uno dei due calciatori sotto età (l'altro è il portiere titolare Tognaccini che nell'intervallo lascia spazio a Faccani) schierato da Donadi quando deve spingere il Castello alla controrimonta: è infatti la doppietta di Cellai a ribaltare lo svantaggio della Fortis Juventus fin lì capace di portarsi avanti nonostante l'1-0 al quarto d'ora. L'incontro si sblocca infatti in avvio tra le mille proteste mugellane: Nannini (direzione rivedibile, l'auspicio è che come i calciatori anche gli arbitri abbiano bisogno di riprender confidenza col ritmo partita) valuta falloso l'intervento di Fedi che viene a contatto con Cruciani nel tentativo di proteggere il pallone destinato a uscire sul fondo; dal dischetto Milite inizia la nuova stagione nello stesso modo in cui aveva chiuso la scorsa e trascina avanti i suoi. L'incontro s'apre: con una serie ripetuta d'accelerazioni Cruciani tenta di spaccare la difesa della Fortis Juventus che però tiene e sfiora il pari prima con Belli (traversa) e poi con un'azione confusissima nella quale tutti gli attaccanti si portano al tiro e per quattro volte sbattono sul muro eretto dalla retroguardia avversaria. Per il pari bisogna dunque attendere la ripresa e una giocata sublime, tutta in verticale: Viviani alimenta la giocata di Razzauti con un filtrante per Amerighi che punta Faccani e lo supera con un rasoterra a incrociare. Pochi minuti e la sfida si ribalta: Faccani, cui non fa difetto il talento ma l'altezza un po' sì, riesce solo a toccare il tiro da lontano di Razzauti che aveva mirato sotto la traversa. La Fortis Juventus sembra in controllo della gara, ma due episodi ne cambiano l'inerzia: Cipriani si prende una seconda ammonizione evitabile e lascia i suoi in dieci; e nel tentativo di sfruttare la superiorità numerica Donadi si gioca Cellai che manda in tilt la difesa ospite fin lì inappuntabile: la sua deviazione sottoporta su una spizzata a centro area gli vale la rete all'esordio, bissata allo scadere in fondo a una percussione centrale chiusa con un tiro secco sul primo palo. Il Castello si riscopre grande, la Fortis Juventus (nel finale espulso anche Hoxha per proteste) deve ripartire da quello che ha compreso che già funziona e continuare a lavorare su tutto il resto.
Rinascita Doccia-Montelupo 3-0
RETI: Bossio, Huaranga, Sardiello
RINASCITA DOCCIA: Serra, Pedruzzi, Galietta, Tronca, El Orch, Cocchi, Andrei, Khorchani, Gonfiantini, Bossio, Huarenga. A disp.: Natali, Fognani, Banchelli, Margheri, Di Napoli, Giorgetti, Sardiello. All.: Sauro Dolfi.
MONTELUPO: Gori, Zanobetti, Giaquinta, Marcoionni, Scali, Bentivoglio, Milanesi, Parrini, Rosa, Cintelli, Cei. A disp.: Ceccatelli, Canardi, Gambini, Libertino, Francioni, Parrini, Pelucchini, Rosone. All.: Cristiano Coli - Fabio Fabiani.
ARBITRO: Sarchini di Firenze
RETI: 22' Bossio, 44' Huaranga, 85' Sardiello.
La svolta prende forma a metà ripresa, quando il Montelupo costruisce la miglior occasione per dimezzare le distanze e rimettere in discussione il successo del Doccia: El Orch affossa Cintelli in mezzo alla propria area e induce Sarchini a concedergli un rigore evidente sulla cui esecuzione però Serra ribadisce tutto il proprio talento; il Doccia resta avanti di due reti che diventano tre a 5' dalla fine. Se si riporta la proiezione all'inizio si nota un buon avvio del Montelupo che per il primo quarto di gara governa la manovra pur senza creare vere occasioni; situazione opposta per il Doccia che sta al capanno ma quando attacca sfiora il vantaggio sia con Andrei sia con Khorchani e poi lo trova su pallone inattivo: è interamente merito di Bossio che, leggermente decentrato a destra, conquista una punizione al limite dell'area e la converte in rete senza deviazioni. Il finale di tempo sembra andare in archivio senza troppi sussulti quando Sarchini, che evidentemente negli ultimi tre anni non ha mai letto un comunicato (grave) o Calciopiù (gravissimo), gli mette fine con 5' d'anticipo: la decisione di far durare i tempi 40', a prima vista irremovibile e se mantenuta soggetta a ricorso per errore tecnico, viene modificata solo dopo una provvidenziale capatina negli spogliatoi; e nei 5' restituiti il Doccia trova il raddoppio; è merito di Huaranga che, innescato da un lungo lancio, anticipa l'uscita del portiere prolungando la traiettoria con un tempestivo colpo di testa. Sotto due reti, nella ripresa il Montelupo reagisce e si piazza sulla trequarti avversaria; la produzione offensiva è però sterile, fino alla mezz'ora si registra una sola occasione (colpo di testa di Francioni) facilmente neutralizzata da Serra. Poi l'episodio su cui la gara potrebbe svoltare esalta le qualità di Serra decisivo a opporsi a Cintelli che il rigore se l'era procurato; il Doccia s'esalta e allunga con Sardiello che raggiunto di scatto il limite dell'area di porta segna in due tempi dopo una prima respinta della difesa. Rigore parato, porta inviolata, vittoria ampia: per il Doccia esordio migliore non avrebbe potuto esserci.
Calciatoripiù: Huaranga, Khorchani (Rinascita Doccia).
Sporting Arno-Casellina 6-1
SPORTING ARNO: Buzzi Samuel, Ficai Alessio, Governi Andrea, Maiorana Mirko, Pierattini Tommaso, Nikaj Endriu, Cerrini Dario, Giuliani Manuel, Osasumwen Lucky, Siano Tommaso, Pasqui Gabriele. A disp.: Misso, Filocamo Edoardo, Fabbricini Luca, Medina Tommaso, Dei Manuel, Centamore Lorenzo, Pasqui Jacopo, Guidotti Niccolò . All.: Atzeni Alessandro
CASELLINA: Biagiotti, La Porta, Pecori, Boscherini, Santi, Bargellini, Mosti Falconi, Fanfani, Raimondo, Margheri, Bargagni. A disp.: Musso, Bronzi, Catellacci, Dell Agnello, Diop, Mercatali S., Lagrimino, Geli, ABAZI. All.: Pozzato Alessio
RETI: Osasumwen, Osasumwen, Osasumwen, Siano, Maiorana, Guidotti, Bargagni
SPORTING ARNO: Buzzi, Ficai, Governi, Maiorana, Pierattini, Nikaj, Cerrini, Giuliani, Osasumwen, Siano, Pasqui Gabriele. A disp.: Misso, Filocamo, Fabbricini, Medina, Dei, Centamore, Pasqui Jacopo, Guidotti. All.: Alessandro Atzeni.
CASELLINA: Biagiotti, La Porta, Pecori, Boscherini, Santi, Bargellini, Mosti Falconi, Fanfani, Raimondo, Margheri, Bargagni. A disp.: Musso, Bronzi, Catellacci, Dell'Agnello, Diop, Mercatali, Lagrimino, Geli, Abazi. All.: Davide Del Re.
ARBITRO: Luddi di Firenze
RETI: 12', 33', 48' Osasumwen, 15' Bargagni, 57' Siano, 68' Maiorana rig., 83' Guidotti.
Lo scintillante sipario rosanero del Comunale di Badia a Settimo si apre lentamente svelando agli spettatori seduti in tribuna un rinnovato e splendido palcoscenico in erba sintetica. E quale miglior modo per inaugurare la nuova stagione dei campionati regionali se non quello di mettere in scena un derby che da queste parti è da sempre vissuto con grande partecipazione? Così, pur consapevoli di dover inseguire obiettivi ben diversi, Sporting e Casellina affrontano questo importante esordio stagionale accomunate dal medesimo spirito combattivo dando vita A una sfida interessante che i padroni di casa hanno vinto con largo margine in virtù di un maggior tasso tecnico e di un secondo tempo nel quale sono riusciti a tenere alto il livello della condizione atletica. Disputando un primo tempo più che dignitoso prima di alzare bandiera bianca, un Casellina completamente rinnovato e bisognoso di mettere a punto meccanismi e amalgama non solo è riuscito a mantenersi in piedi sul sempre sottile filo dell'equilibrio ma è andato a un passo da quel secondo punto del pareggio che con tutta probabilità avrebbe conferito alla seconda frazione connotati ben diversi. Parte con buon piglio lo Sporting Arno che in virtù di un'oculata occupazione degli spazi sul terreno di gioco e di una manovra sempre fluida, avvolgente e veloce veste con gran classe i panni dei perfetti padroni di casa costringendo il Casellina ad arroccarsi nella sua trequarti. Chiudendo a doppia mandata la cabina di regia, Siano prende per mano i compagni di reparto giocando con intelligenza e qualità un'infinità di palloni: s'avvale del supporto offertogli da Maiorana e Giuliani ma si giova anche dei puntuali inserimenti in fase d'impostazione del centrale di difesa Nikaj che spostando avanti il proprio raggio d'azione rappresenta un'alternativa spesso fondamentale ed imprevedibile in fase di palleggio. Alla coppia d'attacco composta dal frizzante Gabriele Pasqui e dal velocissimo e guizzante Osasumwen è affidato il compito di pungere negli ultimi sedici metri; al propositivo esterno destro d'attacco Cerrini quello di spingere con continuità lungo la corsia di competenza al fine di riproporre verso l'area biancorossa traversoni disegnati col goniometro che nelle intenzioni devono servire a mandare fuori giri la retroguardia ospite. L'architettura tecnico-tattica messa a punto da Atzeni sembra funzionare alla perfezione perché, dopo i primi minuti di studio, lo Sporting Arno accelera e sblocca il risultato. Al 12' Osasumwen, innescato lungo l'out di sinistra, va via in progressione al diretto avversario e dopo essere entrato in area supera Biagiotti con un tocco rasoterra che da due passi non lascia scampo al portiere biancorosso. Al 14' la veloce combinazione con Cerrini libera Gabriele Pasqui in piena area: provvidenziale si rivela nell'occasione il pronto intervento in uscita di Biagiotti che chiudendo in anticipo lo spazio mantiene la sua squadra in linea di galleggiamento. A ben guardare ciò che accade nel primo quarto d'ora di gioco sembra impossibile che un meccanismo così ben oliato possa avere dei difetti. E invece in fase difensiva lo Sporting Arno è tutt'altro che invulnerabile. Lento, impacciato e soprattutto in grande difficoltà sulle palle inattive, il quartetto schierato a difesa dei pali custoditi da Buzzi e composto dai centrali Nikaj e Pierattini e dagli esterni Ficai e Governi si sgretola in maniera a dir poco incredibile proprio allo scoccare del 15' quando, sugli sviluppi di un calcio piazzato dalla destra pennellato verso il centro dell'area da Margheri, Buzzi sbaglia il tempo dell'intervento in presa alta mancando il pallone e favorendo così l'intervento sottomisura di Andrea Bargagni: non gli par vero di spingere in rete il pallone del pareggio e consumare così la più classica delle vendette dell'ex; davvero una gran bella soddisfazione per lui che proprio nello Sporting Arno è calcisticamente nato e cresciuto. Il Casellina insomma in campo c'è e si vede. I ragazzi di Del Re si muovono con grande compattezza: mentre in fase difensiva si fa apprezzare il lavoro in chiusura svolto da Bargellini, La Porta, Pecori e Santi; e quando se ne presenta l'opportunità in ripartenza la coppia formata dal già citato Bargagni e dal potente Raimondo riesce a fare davvero male. È però sempre lo Sporting Arno a tenere in mano il pallino del gioco e si fanno nuovamente pericolosi al 21' quando il solito imprendibile Osasumwen, dopo essersi liberato in dribbling al limite dell'area, spara forte a rete centrando in pieno la traversa; il pallone palla rimbalza in campo sui piedi di Cerrini che a quel punto viene però a trovarsi in netta posizione di fuorigioco. È il fischio di Luddi a decretare la fine dell'azione ed a far tirare un bel sospiro di sollievo al Casellina. Lo Sporting Arno insiste nel far pressing a centrocampo e la generosa retroguardia avversaria è suo malgrado costretta a capitolare per la seconda volta allo scoccare del 33': un'ottima verticalizzazione di Nikaj taglia a fette la difesa centrale biancorossa liberando in area l'onnipresente Osasumwen che prima aggancia e poi, dopo aver evitato anche l'intervento in uscita da parte di Biagiotti, deposita comodamente in fondo al sacco il pallone che vale il 2-1. La fase finale del primo tempo resta comunque molto equilibrata e al 39' la velocissima ripartenza orchestrata da Raimondo e rifinita da Bargagni rischia di far molto male a Buzzi e compagni. Il numero nove biancorosso vola lungo la corsia di sinistra e, dopo essere giunto nei pressi della linea di fondo, taglia verso il centro un pallone rasoterra teso e forte che Bargagni, piombando in netto anticipo sui difensori, gira al volo verso i pali difesi da Buzzi: il portiere è battuto ma la traversa lo salva. Dopo averne colta la faccia interna, il pallone rimbalza in campo rendendo se possibile ancor più amara la beffa toccata in sorte al numero undici ospite. È questo il vero momento di svolta del match, perché nella ripresa un Casellina ormai a corto di energie cede il passo a uno straripante Sporting Arno. 48': Bargellini commette un errore fatale in fase di disimpegno aprendo la strada allo scatenato Osasumwen che entra in area e piazza imparabilmente nell'angolo basso alla destra di Biagiotti il pallone che gli vale la tripletta personale. 57': stupenda iniziativa personale di Siano che dopo aver recuperato palla nel cuore della trequarti avversaria chiede il triangolo a Osasumwen e, dopo averlo ottenuto ed essere entrato in area, realizza facilmente la quarta rete rosanera. 68': ancora Osasumwen (e chi sennò??) semina lo scompiglio nella retroguardia biancorossa e, dopo essersi incuneato in area da sinistra, trova l'opposizione di Santi che nel tentativo di fermarlo lo mette a terra inducendo Luddi (direzione più che sufficiente) a concedere un evidente rigore in favore dello Sporting Arno. Sul dischetto si presenta Maiorana che con precisione e freddezza spiazza il numero ventidue del Casellina fissando il punteggio sul 5-1. 83': c'è gloria anche per il neo entrato Guidotti che sistematosi sul settore destro dell'attacco badiano prima riceve un buon pallone e poi entra in area superando per la sesta volta l'incolpevole Biagiotti. Lo Sporting Arno legittima il successo con altre due occasioni che potrebbero dare al risultato dimensioni ancor più ampie ma Centamore prima (85') e ancora Guidotti poi (89') mancano d'un soffio l'appuntamento con quel settebello che avrebbe reso ancor più sfavillante una vittoria meritata e venuta al termine di novanta minuto molto ben interpretati sia in fase di costruzione del gioco, sia in fase conclusiva. Ce lo aveva confidato a microfoni spenti prima dell'inizio del match il diesse biancorosso Thomas Mercatali e lo hanno confermato poi sul campo i ragazzi di Del Re. Nonostante le logiche difficoltà che si trova a dover affrontare e superare una squadra ancora in costruzione, il Casellina ha dimostrato di possedere quei valori tecnici e quella solidità indispensabili al raggiungimento dell'obbiettivo salvezza. Superato il naturale periodo di rodaggio, anche i biancorossi saranno in grado di recitare appieno la propria parte.
Calciatoripiù : tre gol, un assist, un rigore procurato fanno guadagnare allo scatenato Osasumwen un posto in vetrina. Buone nello Sporting Arno anche le prove di
Nikaj, Siano, Cerrini, Gabriele Pasqui, Maiorana e di
Guidotti , entrato a partita in corso. Nel solido e generoso Casellina hanno ben figurato il centrale difensivo
Bargellini , l'esterno sinistro di difesa Pecori, il centrocampista di riferimento
Margheri e la veloce, robusta e concreta coppia d'attacco formata da
Raimondo e
Bargagni .
Csl Prato Social Club-Olimpia Quarrata 2-0
RETI: Lemma, Lemma
CSL PRATO SOCIAL: Avella, Dini, Garofalo, Pelagalli, Sow El Hadji, Pugliese, Montini, Sfrijan Cosa, Lemma, D'Arco, Santangelo. A disp.: Sicuranza, Volpi, Fantacci, Pistolesi, Fagotti, Paoli, Gori, Ulivi, Miceli. All.: Francesco Galeotti.
OLIMPIA: Ciottoli, Vichi, Morbidelli, Giovanchelli, Colangelo, Anghel, Chelini, Pretelli, Mezzotero, Musteqja, Noci A disp.: Campagni, Nesti, Olmi, Pancella, Patania, Fronteddu, Innocenti, Spinelli, Kopshti. All.: Vittorio Leporatti.
ARBITRO: Fioravanti di Firenze
RETI: Lemma 2.
Un paio di sbavature dietro e qualche incertezza sottoporta condannano l'Olimpia: dice bene l'esordio al nuovo Csl Prato Social Club trainato da un Lemma subito protagonista. Nell'avvio sostanzialmente bloccato è l'Olimpia a farsi preferire; l'occasione per il vantaggio capita a Pretelli che tocca ma non riesce a spingere in porta la punizione tagliata di Giovanchelli. Poi pur senza spingere più di tanto il Csl Prato Social Club trova il vantaggio: nonostante la superiorità numerica nel settore e il buon piazzamento, la difesa dell'Olimpia consente a Garofalo di saltare su un lancio dalle retrovie e a Lemma di scattare sulla spizzata; niente può Ciottoli, l'incontro si sblocca. Forte del vantaggio, in avvio di ripresa il Csl Prato Social Club alza il ritmo e si rende padrone della manovra pur concedendo all'Olimpia qualche tiro da fuori; va male però sia a Musteqja sia a Giovanchelli, Avella si salva senza troppi problemi. E nel finale il Csl Prato Social Club raddoppia: è sospetta la posizione di Lemma sull'imbucata di Montini, ma è superficiale la reazione della difesa che si ferma in attesa di un fischio rimasto nel mondo dei desideri e poi non riesce più a recuperare. 2-0 il finale, per i pratesi difficile immaginare un avvio migliore con la nuova denominazione.
Calciatoripiù: Lemma (Csl Prato Social),
Giovanchelli, Musteqja, Vichi (Olimpia).
Folgor Calenzano-Giov. Fucecchio 5-2
GIOV. FUCECCHIO: , , , . A disp.: , , . All.: Fiorentino Massimo
RETI: Pelagatti, Pelagatti, Fiorentino, Fiorentino, Pelagatti, Del Gronchio, Pieragnoli
FOLGOR CALENZANO: Gennaro, Congiu, Pasquinucci, Saraci, Lastrucci, Becheri, Baroni, Materassi, Fiorentino, Pelagatti, Giardini. A disp.: Giorgi, Accordi, Pancani, Vitale, Bracale, Cetani, Abati, Tapinassi, Bandini. All.: Massimo Fiorentino.
GIOVANI FUCECCHIO: Gori, Fiore, Bragetti, Cartocci, Pieragnoli, Gragnoli, Corsi, Cardini, Del Gronchio, Locci, Schifano. A disp.: Bertocci, Bartalucci, Melani, Ippolito, Mazzacuva, Borghini, Moscatelli, Brotini. All.: Paolo Barile.
ARBITRO: Picardo di Firenze.
RETI: 16' Fiorentino, 28', 40' e 60' Pelagatti, 49' Pieragnoli, 70' Fiorentino, 91' Moscatelli.
Mattina frizzante e luminosa, temperatura fresca ma perfetta per lo sport, un campo sintetico, il Silvano Facchini , tirato a lucido per l'occasione e una buona cornice di pubblico. I presupposti per una bella partita c'erano tutti, e va detto che sia la formazione della Folgor Calenzano, sia quella dei Giovani Fucecchio hanno onorato con il massimo impegno la prima partita del campionato Allievi regionali. Il risultato, mai in bilico se non nel primo quarto d'ora, premia la squadra di casa, grazie ad un approccio al match ben studiato e perfettamente messo in atto dai ragazzi
di mister Fiorentino. Parte bene la formazione ospite, con veloci attacchi sulle fasce e pressing sui portatori di palla, ma la pressione porta solo a un paio di corner senza esito. Il Calenzano, contrariamente al solito, preferisce tenere la squadra corta e affidarsi ai lunghi rilanci dalle retrovie. Si infortuna Fiore nel Fucecchio, sostituito da Bartalucci. È intorno al 10' che il Calenzano comincia a prendere il comando delle operazioni. Anche senza muovere troppo la palla in orizzontale, riesce spesso a mettere in difficoltà la difesa avversaria, con lanci lunghi sui quali i ragazzi di mister Barile a volte non sono impeccabili. Il Fucecchio predilige il gioco verticale sia sulle punte sia sulle fasce, ma i tre centrali della squadra di casa riescono sempre ad anticipare. Passa il Calenzano al 16': un malinteso in difesa su una palla innocua libera Fiorentino che appoggia in rete ma il vantaggio appare meritato, per quanto visto finora. Al 24' azione travolgente di Pelagatti che va al tiro senza trovare la porta. Sul ribaltamento di fronte Cardini spara alto da buona posizione. Subito dopo è Giardini ad alzare troppo di testa su un'altra dormita della difesa ospite. Il raddoppio del Calenzano arriva al 28' con Pelagatti ,lesto a spedire in rete una corta respinta sugli sviluppi di un calcio di punizione, l'estremo difensore del Ducecchio non è impeccabile nell'occasione. Al 40' va ancora in gol il calenzano sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto da Becheri; Pelagatti si inserisce e firma il 3-0. Calenzano padrone della situazione e per poco non trova anche il quarto gol, ancora su punizione: Materassi pennella sul secondo palo per Saraci che, tutto solo, non trova la porta. Parte bene il fucecchio nella seconda frazione, che prima scalda le mani a Gennaro con un tiro dalla distanza e poi trova il gol con Pieragnoli, bravo a trovare l'angolo alto da posizione defilata. Annullato un gol al Calenzano al 51' per fuorigioco, ma la formazione di casa non sembra soffrire più di tanto la pressione della squadra avversaria, che non dà la sensazione di credere alla rimonta. L'atteggiamento tattico della squadra di casa con marcature a uomo centrocampo non consente ai ragazzi del Fucecchio la fluidità di gioco necessaria. si riaffaccia in area avversaria il Calenzano che al 59' dopo una bella azione sulla sinistra, porta Pelagatti ancora al tiro che, deviato dal portiere finisce in calcio d'angolo. Il corner battuto da Materassi, trova prima una deviazione di Baroni parata dal portiere, che nulla puo' sulla successiva ribattuta del solito Pelagatti per la tripletta personale. Probabilmente il match termina qua, il 4-1 affossa le velleità di rimonta della squadra ospite, che continua ad attaccare con folate che finiscono sempre tra le maglie fittissime della difesa del Calenzano, mentre Fiorentino e Pelagatti, supportati da Giardini, creano sempre apprensioni alla retroguardia ospite. Le sostituzioni effettuate da entrambi i mister non modificano la direzione del match. Al 70' ancora in gol Fiorentino per il 5-1, bravo a liberarsi e pescare il palo lungo con un destro, non propriamente il piede forte, quasi chirurgico. Il forcing finale degli ospiti, frutta un palo di Cardini e una traversa scheggiata di Melani, ma anche un palo di Pelagatti. Prima del fischio finale c'è tempo ancora per il 5-2 segnato da Moscatelli di testa su corner. Esordio nel campionato Allievi regionali davvero positivo e convincente per la squadra di casa , che ha impressionato per maturità e personalità e soprattutto per la capacità di seguire le indicazioni di mister Fiorentino, probabilmente il vincitore vero di questo match. Se la disponibiltà e la voglia di soffrire mostrata verrà mantenuta in ogni partita, è facile prevedere un prosieguo di campionato piuttosto tranquillo e soddisfacente. Va considerato il fatto che questa è una squadra neo-promossa e che quasi tutta la rosa proviene dal settore giovanile. Da rivedere la compagine di mister Barile, troppo in difficoltà quando attaccata con palle alte, e poco reattiva ad adattarsi alle diverse fasi della partita e alla piega tattica che aveva preso il match.
Calciatoripiù: buona la prova di Del Gronchio e di Cardini negli ospiti, Pelagatti e Fiorentino determinanti nel Calenzano, anche se supportati da tutto il gruppo, ottima la prova della difesa, con una menzione particolare per Lapo Lastrucci, al rientro dal primo minuto dopo un infortunio subito nel finale dello scorso campionato che lo ha tenuto fuori dal campo a lungo.
Limite E Capraia-Castelfiorentino United 4-1
RETI: Gueye, Hoxha, Calvi, Ferrari, Pallassini
LIMITE E CAPRAIA: Boretti, Pitrone, Paradiso, Guye, Celoni, Fokou, Robi, Calvi, Ferrari, Mazzoni, Mucaj. A disp.: D'Antonio, Gagliardi, Iorio, Ble, Riccomi, Cucè, Hoxha, Mancini. All.: Emanuele Marconcini.
CASTELFIORENTINO: Siragusa, Belaaziz, Minuti, Murati, Natale, Regini, Dani, Ticciati, Donati, Fè, Fenderico. A disp.: Gurrieri, Fontanelli, Malatesti, Tripodi, Tinagli, Romagnoli, Pallassini, Giuntini, Franchi. All.: Alessandro Reali.
ARBITRO: Cilia di Empoli
RETI: Guye 2, Ferrari, Pallassini, Hoxha.
È vero che l'esordio va sempre analizzato con cautela, è vero che non si sa ancora quale sia il valore reale del Castelfiorentino; però se finora era difficile per il Limite e Capraia che s'è affidato a un tecnico vincente come Marconcini adesso nascondersi è impossibile: il 4-1 maturato tra un legno e l'altro (sono quattro quelli colti nella prima mezz'ora) è il preambolo chiaro di una stagione in prima classe con hostess dedicata. Il vantaggio prende forma subito: da fuori Robi calcia sulla traversa, il rimbalzo ripulito arriva a Guye che dal limite condanna Siragusa. Trovato l'1-0, il Limite e Capraia continua ad attaccare e costruisce in sequenza tre palle-gol sulle quali però la sorte ha un'idea diversa: traversa per Ferrari, palo per Calvi, traversa per Mucaj su una punizione incantevole. Il raddoppio arriva allora nel modo più sorprendente: Siragusa si prende una confidenza che il pallone non gli riconosce, in pressione Ferrari glielo porta via e lo deposita in rete. Ma il doppio vantaggio non arriva intatto all'intervallo: improvvisamente troppo leggera, la difesa del Limite e Capraia si fa trovare impreparata su una rimessa laterale che, battuta lunga, Pallassini converte nel 2-1. Fino a metà ripresa il nuovo parziale regge senza troppi scossoni, poi Marconcini si gioca il doppio cambio Gagliardi-Hoxha e alla prima azione ne raccoglie i frutti: giocata del primo, tiro del secondo e Limite e Capraia di nuovo avanti di due. Il Castelfiorentino fa poco per riportarsi sotto e nel finale subisce anche la quarta rete: la segna Guye che calcia verso l'area una punizione laterale da venticinque metri; tagliente, la traiettoria sorprende difesa e portiere e senza deviazioni si spenge accanto al secondo palo. E in attesa di capire quali saranno le vere rivali il Limite e Capraia si candida alla premiership.
Calciatoripiù: Paradiso (Limite e Capraia), terzino classe 2007 che dimostra enorme applicazione nelle due fasi e notevole intelligenza tattica.