Cattolica Virtus-Floria Grassina Belmonte 3-1
CATTOLICA VIRTUS: Ciappelli, Cagnina, Gelormini, Orselli, Becagli, Alfani, Pazzagli, Sarno, Faccendini (7), Del Zotto, Manuali. A disp.: Castellani, Legnante, Bargellini, Acciai, Bottino, Giudice, Tempestini, Frilli, Parenti. All.: Vallini Francesco
FLORIA GRASSINA BELMONTE: Marcantonini, Agrello, Piccini, Gori, Ronchi, Albani, Conti, Mugnai, Biliotti, Rufat, Tellini. A disp.: Corante Campos, Aimonetti, Paoletti, Coviello, Masseti, Frizzi, Zefi, Martelli, Ciabatti. All.: Sozzi Alessandro
RETI: 5' Sarno, 14' Biliotti, 26' Pazzagli, 32' Faccendini
CATTOLICA VIRTUS: Ciappelli, Cagnina (61' Bargellini), Gelormini (54' Acciai), Orselli (79' Bottino), Becagli, Alfani, Pazzagli (76' Giudice), Sarno (57' Tempestini, 89' Frilli), Faccendini, Del Zotto, Manuali (68' Parenti). A disp.: Castellani, Legnante. All.: Francesco Vallini.
FLORIA: Marcantonini, Agrello, Piccini (81' Aimonetti), Gori (68' Paoletti), Ronchi (86' Coviello), Albani, Conti (53' Masseti), Mugnai (53' Frizzi), Biliotti, Rufat, Tellini (68' Zefi). A disp.: Corante Campos, Martelli, Ciabatti. All.: Alessandro Sozzi (squalificato, in panchina Matteo Chiapponi).
ARBITRO: Luddi di Firenze
RETI: 5' Sarno, 14' Biliotti, 26' Pazzagli, 32' Faccendini.
NOTE: ammoniti Albani, Orselli, Pazzagli, Ronchi e Vallini. Angoli: 4-1. Recupero: 1'+5'. Spettatori: 150 mal contati.
Succede tutto nella prima frazione di gioco tra Cattolica Virtus e Floria Grassina Belmonte, gara che termina 3-1 per i padroni di casa che mantengono la vetta della classifica in coabitazione con il Tau Calcio.
Gi
C'è stato un frangente, un quarto d'ora scarso, in cui gli uomini di poca fede hanno dubitato; ma si dice che la fede sia un dono, non insegnabile né tantomeno inculcabile. E così, dopo aver legittimamente preteso la dovuta contrizione (si sa che in alcune zone a certe cose ci tengono), la Cattolica li smentisce senza serbare rancore: le quindici reti delle prime due giornate non sono state un caso e neppure lo è il primo posto insieme al Tau, uniche due a punteggio pieno quando la classifica comincia ad articolarsi. Non che stavolta i ritmi siano stati infernali; ma su un gruppo di grande qualità, vicecampione regionale nella scorsa primavera, si vede chiara l'impronta di Vallini capace di eliminare le ultime impurità di una melodia già ben musicata da Alla la stagione scorsa. Il 3-1 che manda battuta la Floria nasce dall'armonia tra tattica, talento e abnegazione: in mezzo c'è ancora qualcosa da registrare, troppo a lungo Orselli galleggia ai margini della manovra; dietro c'è ancora qualcosa da registrare, ottimo negli anticipi Becagli è talvolta troppo leggero in marcatura sull'uomo; però complessivamente il sistema tiene. È merito essenzialmente di Alfani, veterano di categoria e libero vecchia scuola e nuova classe; di Pazzagli e Sarno, mezzala e trequarti, che con i loro inserimenti da posizioni diverse slegano seconda e terza linea della Floria; e poi di quei due davanti perché come la fede far gol non s'insegna, si sa o non si sa, e la Cattolica parte avvantaggiata. Non si fa in tempo ad apprezzare la nuova generazione di maglie anticronista della Floria (dopo quelle storiche, splendide e odiatissime, bianche con numeri argento e quelle con la numerazione estratta sulla ruota di Grassina eccole verdissime con numero rosso esile: solidarietà anticipata a chi dovrà scriverne di qui a fine stagione) che la Cattolica è già avanti: chiudendo il triangolo con una giocata che ne sottolinea tutta la stoffa anche in fase di rifinitura Faccendini libera al limite Sarno tamponato da Agrello che si gioca il fallo per impedire che entri in area. Luddi, che al netto di un episodio dubbio nell'area ospite ha ben diretto (e non era facile: Corri la vita lo tiene lontano da Soffiano fino a un orario improponibile, lui riesce a dare il via alla gara con un solo minuto di ritardo e a calarsi subito nella parte), fischia una punizione evidente che lo stesso Sarno fa capire di voler calciare. «Tommi, sfondala; Tommi, sfondala» lo invita capitan Alfani dalla mediana; a farlo lo aiuta la barriera, spiazzatissima e soprattutto tutta in quota nel momento in cui il suo destro rasoterra cerca e trova il primo palo (5'). Costretta dagli eventi a indossare una taglia non sua, la Floria deve ripensare quantomeno lo spirito del 3-5-2 che Sozzi squalificato gestisce dalla tribuna ove un tempo stava il prete: nelle intenzioni chiamati innanzitutto a una gara di contenimento, Conti a destra e Piccini a sinistra devono da subito spingere se vogliono che la Floria non s'arrenda prima di cominciare. Le fa comodo la prestazione di Gori e Tellini, per mezz'ora preziosi in mediana, e soprattutto di Mugnai che al 13' invita Biliotti allo scatto verso la terrazza fianco a fianco con Becagli: il suo mancino in corsa esce di mezzo metro accanto al primo palo. Ma il duello si rinnova venti secondi più tardi e stavolta con esito opposto: Becagli è in evidente anticipo sul lancio profondo di Rufat, ma va in chiusura troppo leggero e concede a Biliotti il pallone e tre metri; gli sono sufficienti per incrociare il mancino del pari sul palo lontano. E per 12' la Cattolica sembra perdersi, a tentoni nell'oscurità che i costanti raddoppi della mediana avversaria fanno calare sulla sua manovra. Le ci vuole una tripla giocata di livello per ricacciare sott'acqua la testa della Floria: Gelormini (a seguirlo in tribuna c'è Fabio Giorgetti, Calcio in rete e Laurenziana e tutto il resto: ed è evidente che sia lì per lui, quando Vallini lo sostituisce si congeda) sfrutta per la prima volta la corsia mancina e verticalizza per Del Zotto che strappa su Conti e raggiunto il fondo cerca il secondo palo con un rasoterra potente; fino ad allora in ombra e da lì in poi incantevole, Pazzagli converge e incrocia il sinistro rasoterra sul palo più lontano. Di nuovo in vantaggio, stavolta la Cattolica non commette l'errore d'abbassarsi; anzi, ha capito quali siano strumenti e occasioni per spingere la Floria dalla bocca al ventre dell'abisso. Alla mezz'ora Gelormini sfrutta di nuovo la corsia mancina per alimentare lo scatto di Pazzagli che taglia da destra sbucando alle spalle di Conti e si vede fermato irregolarmente da Albani che, libero, si gioca l'ammonizione per neutralizzare un'azione d'attacco in superiorità numerica; del tiro libero s'incarica Sarno la cui traiettoria Becagli prolunga: Marcantonini respinge male, alla seconda deviazione di Becagli s'oppone un tocco sospetto che per la Cattolica è rigore e per l'arbitro no. E manca poco che dalla ripartenza nasca il pari: è decisivo Cagnina in copertura a ritardare lo scatto di Biliotti e Rufat e favorire l'uscita di Ciappelli. La Cattolica capisce che è ora d'affondare di nuovo e per farlo s'affida a colui la cui gara la rete ha invertito: è stellare ed efficacissima la giocata con cui dalla trequarti destra Pazzagli cerca in area Faccendini non seguito da Ronchi sul secondo palo; il suo rasoterra (e tre, quattro se si conta anche quello di Biliotti) incrociato col destro lancia la Cattolica sul doppio vantaggio. Ma il divario rischia di nuovo di ridursi prima dell'intervallo: Ciappelli (rivedibili entrambi i portieri sui palloni alti) esce in ritardo sullo spiovente di Conti, di testa Biliotti lo anticipa mancando però lo specchio di mezzo metro scarso. Il quarto d'ora a cavallo della pausa inquadra il momento di maggior pressione della Floria la cui struttura alla ripresa Socci ha trasformato in qualcosa molto somigliante a un 4-4-2 (di lì a poco entrerà Frizzi a proteggere le incursioni di Piccini piazzato stabile nella metà campo offensiva): sul calcio d'inizio Biliotti sfrutta il fisico per sgraffignare il pallone ad Alfani (molte le proteste di Vallini che chiedeva il fallo: ammonito) e serve Conti che non sfrutta; sul rilancio Conti recupera di nuovo il possesso sulla trequarti e viola l'area cercando il secondo palo con un rasoterra a lato di un palmo. È il momento in cui la Floria va più vicina alla rete del 3-2: al 51' il lungo rinvio di Marcantonini consente a Conti di premiare la sovrapposizione di Agrello; il servizio profondo innesca il solito Biliotti al cui mancino Ciappelli riesce ad opporsi. Vallini prova a ritoccare qualcosa chiamando fuori Gelormini (Giorgetti si congeda) e Sarno sostituiti da Acciai e Tempestini; ma la Floria riesce di nuovo a rendersi pericolosa con l'incursione di Frizzi che ai venti metri controlla un pallone sporco e col mancino scheggia il palo esterno (59'). È l'ultima vera occasione della Floria: nell'ultima mezz'ora suonerà a Cappelli soltanto con una punizione di Albani che, complice il movimento di Becagli scansatosi all'ultimo, sfiora la rete da quaranta metri. Per il resto c'è solo la Cattolica cui Luddi annulla (e fa bene, fuorigioco di Faccendini sul filtrante di Pazzagli) il 4-1 e che costruisce almeno tre occasioni limpide: la prima la neutralizza Marcantonini che alza sulla traversa l'incornata sottoporta di Faccendini sulla punizione di Del Zotto dalla trequarti destra (64'); la seconda s'infrange sulla scivolata di Agrello che toglie di porta il destro di Bottino dopo il dribbling al portiere (spizzata memorabile di Faccendini, 92'); alla terza s'oppone Frizzi che contrae il destro dello stesso Bottino a superare Marcantonini stavolta mal piazzato (95'). Non ha giocato a ritmi infernali, ma ha vinto senza rischiare davvero mai: a questa Cattolica è giusto dare fiducia che sì, non s'insegna e non s'inculca ma di sicuro s'alimenta quando si vede che tutto va come dovrebbe andare.
Calciatoripiù : segna una rete, potrebbe segnarne perlomeno un'altra: anche nell'élite l'ex Galluzzo Biliotti è il bomber che può rendere superlativa una squadra belloccia anche quando le gira male; e se le gira male non è certo colpa di Mugnai (Floria) per quasi un tempo baricentro in mediana. Alfani sbaglia un solo pallone; per la difesa avversaria Faccendini è il solito discolo con il viso perbene, quello di cui tutte s'innamorano e che tanto male fa a chi gli concede una spanna di confidenza; i migliori in assoluto sono però Sarno , punizione vincente a freddo e qualità estrema in un ruolo essenziale, e Pazzagli che dopo aver segnato il 2-1 si regala un assist vincente e circa un tempo da Hollywood.
Forcoli Valdera-Scandicci 0-3
RETI: Raimondi, Pisco, Rossi
FORCOLI VALDERA: Cammilli, Maccianti, Morelli, Banducci, El Ouardi, Balatresi, Menichini, Zaccheo, Karaj, Manetti, Lici. A disp.: Calloni, Izzo, Favarin, Guerrieri, Fogli, Nannetti, Farkas, Bartoli, Troiani. All.: Leonardo Giuntini.
SCANDICCI: Lami Enache, Lari, Grillo, Pisco, Chiariello, Raimondi, Papi, Giraldi, Rossi, Lepri, Lapucci. A disp.: Nati, Berti, Grisolini, Hognogi, Marotta, Giusepponi, Grevi, Tagliavini, Francini. All.: Fabio Zuccaro.
ARBITRO: Manduzio di Livorno
RETI: Raimondi, Pisco, Rossi.
La sfida con l'Arezzo atteso domenica al Bartolozzi descriverà definitivamente le ambizioni dello Scandicci: nel frattempo lo 0-3 di Forcoli dà continuità al successo interno col Mazzola che gli aveva consentito di scordare velocemente l'amarezza dell'esordio. Zuccaro può dirsi soddisfatto delle risposte della squadra: oltre alle tre reti sono arrivate perlomeno altrettante occasioni nitide non andate a buon fine soltanto per l'ottima giornata di Cammilli. In realtà il Forcoli non disputa una mala partita, tutt'altro; ma come già accaduto nelle prime due giornate, e deve cambiare se vuole schiodarsi in fretta dallo zero che la inchioda a fondo classifica, paga una serie d'ingenuità che sommate alla poca concretezza in attacco lo fanno uscire sconfitto per la terza volta di fila. Esemplificativo di tutta la gara, ma forse dell'intero inizio di stagione, è l'episodio che porta al vantaggio ospite e rompe un equilibrio fin lì apparentemente inscalfibile: la gestione scellerata di un corner consente a Papi di raccogliere il pallone nella propria metà campo, alzare la testa, accorgersi di quanto il Forcoli sia sbilanciato e far correre Raimondi che scattato sul filo del fuorigioco scarta Cammilli e appoggia in porta. In svantaggio alla prima vera occasione il Forcoli si deprime: provano ad approfittarne Lepri e Raimondi cui s'oppone Cammilli con due parate complicatissime e poi Lapucci che però calcia debolmente da buona posizione. Allo Scandicci tocca dunque attendere l'avvio della ripresa per trovare il raddoppio: per il Forcoli è di nuovo letale un calcio d'angolo, stavolta a sfavore; la difesa lo allontana con accuratezza rivedibile, lo calamita Pisco che incrocia in porta il mancino di controbalzo. Consapevole che se non reagisce la gara è compromessa, il Forcoli dimostra comunque di esserci attaccato: apprezzabile, la reazione produce una buona opportunità che Lici cestina calciando a lato. E così lo Scandicci allunga ancora sfruttando l'ennesima ingenuità degli avversari: la difesa si ferma pensando che il pallone sia uscito sul fondo, Berti invece lo tiene in gioco e dal fondo centra per Rossi cui non è richiesto grande sforzo per spingerlo dentro. Sullo 0-3 pur abbassando il ritmo lo Scandicci appare sempre in controllo della gara: Lami Enache mantiene la porta inviolata con due interventi su Lici che avrebbe potuto rendere meno aspro il passivo, nello spogliatoio blues sono legittimi pensieri angelici. È amara invece la domenica del Forcoli che suo malgrado non riesce ad abbinare la giusta concentrazione alle buone trame che sovente imbastisce; la trasferta di Sesto di domenica prossima rischia già d'essere il primo bivio d'una stagione per ora più complessa di quanto atteso.
Calciatoripiù: El Ouardi (Forcoli Valdera),
Raimondi, Grillo, Grevi (Scandicci).
Maliseti Seano-Monteriggioni 2-3
MALISETI SEANO: todaro, gelli, simoni, taglioli, viggiano , lombardi , ciaschi , avallone, lazzeri , palumbo, mencarelli . A disp.: lutzu, , bartolozzi . All.: Nerozzi Marco
RETI: 25' Lombardi, 43' Seroni, 60' Seroni, 70' Gangi, 88' Ciaschi
MALISETI SEANO: Todaro, Gelli, Simoni, Taglioli, Viggiano, Lombardi, Ciaschi, Avallone, Lazzeri, Palumbo, Mencarelli. A disp.: Lutzu, Guaspari, Montefusco, Bardazzi, Cioni, Varago, Ribecco, Piombanti, Bartolozzi. All.: Marco Bellantuono.
MONTERIGGIONI: Piliu, Mori, Martinez, Ljevica, Pacciani, Guarino, Gangi, Bacciottini, Iafelice, Bari, Seroni. A disp.: Minucci, Cirillo, Sabatino, Scagnetti, Tognazzi, Sangermano, Mennitto, Zizzo, Petri. All.: Eugenio Dinelli.
ARBITRO: Tesi di Pistoia.
RETI: 25' Lombardi, 43', 60' Seroni, 70' Gangi, 88' Ciaschi.
Partita al cardiopalma quella andata in scena al Comunale di Maliseti tra la formazione allenata da mister Bellantuono e il Monteriggioni, uscito vincitore grazie ad un pirotecnico 3-2.
Su un campo non in perfette condizioni, la gara si accende già nei primissimi minuti. Partono meglio i padroni di casa, che sin dai primi minuti impongono il proprio ritmo, costringendo la squadra ospite nella propria metà campo. La pressione iniziale del Maliseti viene premiata al 25' dal gol dell'1-0: su un calcio d'angolo battuto da Palumbo, è Lombardi a farsi spazio in area e a svettare più in alto di tutti battendo con un'incornata perfetta l'incolpevole Piliu. Anche dopo il vantaggio il copione è lo stesso con il Maliseti in pressione e il Monteriggioni costretto a giocare a palla lunga per uscire dalla propria metà campo. Tuttavia, proprio grazie ad un rilancio lungo, gli ospiti trovano il pareggio sorprendendo la difesa dei pratesi: è il l 43' quando, su un lancio lungo di Pacciani, Lombardi manca il rilancio, fornendo un corridoio involontario per Seroni che davanti a Todaro realizza il gol dell'1 a 1 che chiude la prima frazione. Nella ripresa la situazione non cambia, il Maliseti continua a proporre lunghe trame con palla a terra, mentre il Monteriggioni è pronto a ripartire con le ficcanti ripartenze dei propri attaccanti. Al 55' il Maliseti ci prova con una pregevole conclusione al volo di Lazzeri, che chiama Piliu ad un provvidenziale intervento in angolo. Subito dopo i padroni di casa reclamano un calcio di rigore per un intervento in area ai danni di un proprio giocatore, ma l'arbitro decide di lasciar correre. Ancora Maliseti pericoloso in questa fase centrale della ripresa: i pratesi si affacciano dalle parti di Piliu con due conclusioni dalla distanza di Taglioli che tuttavia non centra il bersaglio grosso. Proprio quando sembrava nell'aria il gol dei padroni di casa, il Monteriggioni si dimostra nuovamente implacabile in contropiede con il solito Seroni, bravo a sfuggire alle spalle di Gelli e a beffare Todaro con un tiro-cross che vale il 2-1 ospite. Il Maliseti prova a correrei ai ripari: dentro Varago per Mencarelli e Guaspari per Avallone. I cambi però non rivitalizzano i locali e il Monteriggioni ne approfitta per realizzare il gol del 3-1 con un tocco di Gangi sull'uscita disperata di Todaro. Il Maliseti ha il merito di non mollare e all'88' Ciaschi trova il gol del 2-3 con una zampata da dentro l'area che riaccende le speranze dei ragazzi di Bellantuono. Nel convulso finale di gara, un paio di potenziali occasioni fanno sperare nel pari il pubblico di casa ma la difesa Monteriggioni si dimostra granitica nel difendere il vantaggio fino al triplice fischio.
Calciatoripiù : nel Maliseti ottima la prova di
Lombardi , mentre tra le fila del Monteriggioni gli applausi vanno a
Seroni , imprendibile per la difesa locale e autore di due reti che hanno indirizzato la gara in favore dei senesi.
Zambra Calcio-Tau Calcio 0-1
RETI: 31' Bartelloni
ZAMBRA: Becherini, Galli, Toti, Taccini, Borsacchi, Dalle Luche, Virgili, Ghimenti, Sivieri, Cocucci, Guelfi. A disp.: Galloppo, Agostini, Ciampi, Ulivi, Arcidiacono, Del Cesta, Pucci, Cini, Rizzo. All.: Federico Lombardi.
TAU ALTOPASCIO: Taiti, Morandini, Capocchi, Sommani, Mazzi, Nistri, Bigazzi, Bellandi, Masini, Bartelloni, Vannuzzi. A disp.: Seghetti, Ferretti, Vannucchi, Matteoni, Vuturo, Tommasi, Notarelli, Bellandi. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Tarandetti di Pontedera
RETE: 31' Bartelloni
NOTE: espulso Sommani (35').
È una delle regole forti della letteratura: sono le difficoltà a forgiare i più grandi. Ora, non che il Tau ne avesse bisogno: la sua storia recente e le sue qualità dovrebbero essere già abbastanza; ma riuscendo a venir via da Zambra con un successo soffertissimo, ancora a punteggio pieno unico insieme alla Cattolica Virtus, avvia ufficialmente il duello a distanza con la rivale due volte sfidata e due volte battuta nella scorsa stagione. Per quasi un'ora il Tau gioca in dieci, espulso Sommani per bis d'ammonizioni; e dopo 35' in cui aveva imposto la propria manovra senza rischiare mai ed era riuscito a passare in vantaggio deve ripensarsi e rimodulare la nuova gara intorno all'inferiorità numerica e al nuovo spirito degli avversari che cominciano a credere nell'impresa. Nella prima mezz'ora però si suona su un altro spartito: il Tau signoreggia, si rende pericoloso con Bigazzi (volée alta da sei metri dopo un tiro da fuori che sporcato diventa un assist gustoso) e passa con una delle sue giocate classiche: ricevuto il pallone spalle alla porta, Bartelloni fa perno sul marcatore per girarsi rientrando da sinistra e scaricare il pallone sul palo più lontano. Sembra una delle solite gare in cui una volta che riesce a passare avanti il Tau poi allunga e consolida il successo; ma di solito Sommani, già ammonito per un'infrazione identica, non ferma fallosamente Sivieri che stava costruendo un'azione promettente: inevitabile la seconda ammonizione e l'inferiorità numerica al 35'. Lo Zambra non ha bisogno di stimoli ulteriori per farsi avanti: provano a pungere sia Cocucci, mancino alto da una decina di metri, sia Ulivi murato sottoporta sulla torre di Sivieri. Tarandetti non battezza la rete dello stesso Sivieri realizzata a gioco fermo (carica di Ghimenti su Taiti) e in avvio di ripresa incassa qualche (blanda) protesta per un intervento energico nell'area locale: troppo poco per il penalty. Quando però si distende anche se in dieci il Tau fa paura: la sorte non è amica di Tommasi che prima manda il pallone a schiaffeggiare il palo interno e poi lo piazza fuori d'una spanna; dall'altra parte lo Zambra prova a pungere con Galli, colpo di testa insidiosissimo murato da Bigazzi a cinque passi dalla linea, e con Cini che su punizione scorteccia la parte alta della traversa. Mentre lo Zambra si lancia all'arrembaggio finale il Tau costruisce due contropiedi potenzialmente letali: è necessario ogni grammo del talento di Becherini per impedire prima a Masini e poi a Tommasi di chiudere la contesa in diagonale. Lo Zambra resta aggrappato alla gara fino alla fine, ma seppur fradicio di sudore il Tau esce trionfante; anche se con umore diverso dalla sfida però entrambe possono trarre auspici positivissimi.
Calciatoripiù: Sivieri, Galli (Zambra),
Nistri, Bigazzi, Bartelloni (Tau Altopascio).
Atletico Lucca-Sporting Cecina 0-1
RETI: 52' Hasibra
ATLETICO LUCCA: Dovichi, Bertacca, Parducci, Lucchesi, Popa, Bossini, Stefani, Figliola, Martini, Lipparelli, Di Giulio. A disp.: Losavio, Michelotti, Dinelli, Faratro, vecchi, Stringari, Kovalenko, Salotti, Biagi. All.: Fabio Betti.
SPORTING CECINA: Fiumalbi, Massei, Agostini, Hasibra, Cozzatelli, Cionini, Dakaj, Moroni, Borghesi, Verucci, Geri. A disp.: Sozzi, Ristori, Desideri, Lischi. All.: David Tarquini.
ARBITRO: Mohamed di Empoli.
RETE: 52' Hasibra.
NOTE: 59' espulso Borghesi.
In attesa di verificare quanto a lungo resterà tale, lo Sporting Cecina si prende il ruolo di squadra rivelazione di questo inizio di campionato. La riprova arriva dalla trasferta di Lucca, dalla quale i ragazzi di Tarquini tornano con in saccoccia tre punti pesanti, conquistati contro un avversario di rango come i rossoneri. La spiegazione del blitz labronico si trova a metà strada fra i demeriti dei locali e la prova super degli ospiti; e dire che il Cecina arrivava a questa gara con diverse assenze, come quella di Pozzobon all'ultimo tuffo da sommare a chi manca da tempo come Maccari e Fabbris. Però il Cecina scende in campo con le giuste motivazioni e, approfittando di un avvio non perfetto degli avversari, disputa un gran primo tempo, creando subito la prima chance dopo appena 3' con Dakaj che si presenta solo a tu per tu con Dovichi ma gli calcia addosso. Al 16' ancora un'occasione per gli ospiti, Borghesi però non inquadra il bersaglio, così come Moroni poco più tardi; sul fronte opposto le azioni migliori dei padroni di casa restano a livello potenziale, e lo 0-0 è il parziale con cui si va al riposo. In avvio di ripresa l'Atletico Lucca prova scuotersi e nei primi minuti staziona in avanti; proprio nel momento migliore dei rossoneri però un Cecina compatto e cinico agisce di rimessa con l'azione che di fatto decide l'intera gara. Corre il 52' sul cronometro quando Borghesi recupera bene palla sulla sinistra e scarica per Verucci, che serve a sua volta l'accorrente Hasibra, abile nel puntare la porta avversaria e superare l'estremo difensore lucchese in uscita. La gara sembra nelle mani degli ospiti, che però dopo pochissimi minuti dalla rete del vantaggio perdono un uomo: espulso Borghesi per proteste. La gara a questo punto vede mutare un po' la propria inerzia, l'Atletico Lucca avverte la necessità di affrettare i tempi e si riversa in avanti, ma lo fa in maniera un po' confusionaria, senza la giusta lucidità di cui potrebbe disporre. La chance migliore per pervenire al pari i padroni di casa la creano con Martini, il cui tentativo non sortisce però l'esito sperato. Il Cecina amministra al meglio energie e risultato, difendendosi a ranghi compatti e agendo sempre e pericolosamente in contropiede, con Verucci e Lischi che si presentano in alcune occasioni al tiro in maniera pericolosa. Si gioca e si lotta fino all'ultimo istante, ma con la crescente sensazione che i tre punti siano del Cecina, il tutto certificato dal triplice fischio. Dopo il ko contro il Capezzano, che aveva però portato in dote una buona prova, l'Atletico Lucca incappa in una sconfitta che occorrerà mettere alle spalle il prima possibile; continua invece il volo ad alta quota di un Cecina degno di aggettivi soltanto al grado superlativo.
Calciatoripiù: Bertacca (Atletico Lucca): uno dei pochi a salvarsi nelle file locali, assicura vigoria e spinta sulla corsia di competenza. Nell'ottima prova corale del Cecina corsaro a Lucca, spiccano le prestazioni di
Cionini, Agostini, Massei e
Cozzatelli .
Forte Dei Marmi 2015-Capezzano Pianore 3-1
CAPEZZANO PIANORE: Gazzoli, Giorgi, Lari F., Bertola, Rami, Tofanelli, Pighini, Battisti, Casolare, Campera , Mattioli. A disp.: Giannecchini , Lari T , Bertuccelli , Bartalini , Riad , Steffich, Ganovelli , Rossi . All.: Mosti Luca
RETI: Pinna, Pinna, Luchini, Pighini
FORTE DEI MARMI: Calo, Donati, Zappelli, Iacomini, Botrugno, Deda, Luchini, Carli, Rosaia, Pinna, Sacchelli. A disp.: Bojan, Dalle Luche, Dell'Amico, Dumani, Galletti, Lazzeroni, Polenta, Torcigliani. All.: Luca Mosti.
CAPEZZANO P.: Gazzoli, Giorgi, F. Lari, Bertola, Rami, Tofanelli, Pighini, Battisti, Casolare, Campera, Mattioli. A disp.: Giannecchini, T. Lari, Bertuccelli, Bartalini, Riad, Steffich, Ganovelli, Rossi. All.: Marco Maffei.
ARBITRO: Checchi di Viareggio
RETI: Pighini, Pinna 2, Luchini.
A terra ne finisce un'altra: dopo due giornate in cui aveva tenuto il passo micidiale di Tau e Cattolica anche il Capezzano finisce fuori strada; è merito del Forte dei Marmi che, ingiustamente in svantaggio nel primo tempo, nella ripresa firma rimonta e sorpasso: la classifica (provvisoria, provvisorissima: ma da qualche parte bisogna partire) ora dice terzo posto insieme alla Sestese in attesa della trasferta di Cecina in programma domenica. Stranamente involuto, quasi svogliato, già in avvio il Capezzano fatica a resistere agli attacchi avversari: l'unico baluardo è Gazzoli che con quattro parate stratosferiche tiene Pinna, Luchini, Rosaia e Sacchelli lontani dalla porta. Il Capezzano non crea granché tranne una ripartenza in campo aperto buona per il vantaggio: Campera rompe la costante pressione del Forte dei Marmi avanzando fino all'area avversaria e poi serve al centro Pighini che in spaccata schianta il pallone sotto la traversa. Avanti oltre i propri meriti, il Capezzano viene raggiunto e rimontato nella ripresa da tre reti incredibilmente identiche: sui calci da fermo, e non è la prima volta, la difesa fa fatica; Iacomini lo sa e per tre volte calibra a centro area una punizione dalla trequarti; là indisturbati staccano per due volte Pinna e poi Luchini, sempre soli e sempre letali nella deviazione vincente sulla quale nemmeno un fenomeno come Gazzoli niente può. In nessun momento della ripresa uno spunto del Capezzano interrompe il monologo del Forte dei Marmi costantemente in pressione nella metà campo avversaria: è un modo eccellente per definire il proprio spazio in questo campionato.
Calciatoripiù: Pinna, Rosaia (Forte dei Marmi),
Gazzoli, Tofanelli (Capezzano P.).
Lastrigiana-Prolivorno Sorgenti 4-2
RETI: 10' Bonaiuti, 28' Becagli F., 39' Oliveri, 68' Guerra, 71' Attanasio, 83' Lupi
LASTRIGIANA: Cocchi, Corrado, Casini, Bonaiuti, Stefanacci, De Pascalis, F. Becagli, B. Becagli, Guerra, Olivieri, N. Magnolfi. A disp.: Carfora, Biagioni, Mantovelli, Firenzuoli, G. Magnolfi, Vignolini, Licciardello, Chini, Romagnoli. All.: Davide Guasti.
PRO LIVORNO SORG.: Palese, Chicca, Lupi, Difonzo, Grechi, Orsini, Sovran, Arigoni, Bottoni, Botta, Fermi. A disp.: Cioli, Mancino Ciurli, Borgi, Fabbri, Attanasio, El Kniri, Avola, Marchini. All.: Andrea Domenici.
ARBITRO: Chellini di Valdarno
RETI: 10' Bonaiuti, 28' F. Becagli, 39' Olivieri, 68' Guerra, 71' Attanasio, 83' Lupi.
Il terzo è quello buono: dopo la sconfitta col Tau e il pari di Monteriggioni la Lastrigiana sfrutta l'incontro con la Pro Livorno per centrare il primo successo stagionale. Nonostante la classifica povera già i primi due avevano suggerito che Guasti avesse tra le mani materiale buono; il 4-2 firmato Bonaiuti, F. Becagli, Olivieri e Guerra suggella la convinzione. Non che la Pro Livorno meriti del tutto gli zero punti cui resta attaccata, ma finché la mentalità non sarà quella giusta in tutti i reparti e in tutti i momenti sarà probabilissimo continuare a subire reti su reti; per difendere alta come le chiede Domenici è essenziale non perdere mai la concentrazione, neppure su un pallone. Decisa a conquistare la prima vittoria stagionale, la Lastrigiana parte forte e passa al secondo tentativo dopo la traversa di Guerra all'8': il corner di Olivieri da sinistra pesca a centro area Bonaiuti che, non sorvegliato dalla difesa ospite, di testa batte Palese. Chiamato a sostituire gli squalificati Calloni e Molinari, il portiere non è l'unico 2007 che Domenici schiera dall'inizio: negli undici titolari gli fanno compagnia Lupi, Grechi e Fermi, più di un terzo dello scacchiere. Non è sicuramente questo il motivo, ma la reazione stenta ad arrivare; la Lastrigiana continua ad affondare e al quarto d'ora sfiora due volte il vantaggio: finisce di poco a lato la deviazione di Bonaiuti alla ricerca del bis su un altro angolo di Olivieri che subito dopo sfrutta il filtrante di Guerra per disegnare un pallonetto fermato dalla traversa. Ma il calcio lascia sempre sparsi indizi chiari, e stavolta non c'è bisogno neppure di grande occhio per saperli leggere: il vantaggio è maturo, lo segna F. Becagli sul filtrante delizioso di Stefanacci. Manca poco alla mezz'ora, ma di qui all'intervallo la Lastrigiana riesce a piazzare un'altra rete: ancora (e per poco) alla ricerca della prima rete in biancorosso, Guerra non se ne fa un cruccio e arretra per lavorare da rifinitore; la sua verticalizzazione sorprende la difesa avversaria che sale male sul taglio di Olivieri, letale nella conclusione a rete. Il primo tempo ospite si riassume nel tiro debole di Bottoni da centro area: Cocchi controlla senza bisogno d'esprimere il proprio enorme talento, si va alla pausa con la Lastrigiana saldamente avanti. E a metà ripresa il divario aumenta: da Novoli all'élite, Guerra trova finalmente il primo centro con la nuova maglia conquistando il pallone sulla trequarti e insaccandolo col mancino al volo sul servizio di F. Becagli a chiudere il triangolo. La gara sembra ormai in archivio, ma d'un tratto la Pro Livorno si desta mentre la Lastrigiana rallenta: Domenici chiama lo schema su calcio d'angolo, Arrigoni riceve il passaggio breve e crossa al centro per Attanasio che in spaccata batte Cocchi. E 10' più tardi il vantaggio si riduce ancora: la Lastrigiana gestisce male il pallone in uscita e concede una punizione al limite, Lupi la converte in rete con l'aiuto della barriera. In casa Lastrigiana cominciano a farsi meno sfumati i contorni dell'incubo, ma in verità nonostante quattro tiri (due volte Attanasio, uno a testa Borgi e Ciurli) la Pro Livorno non riesce a farsi davvero insidiosa: Guasti può festeggiare, Domenici si dice convinto che «tra quattro o cinque partite usciremo fuori da questo gorgo; abbiamo calciatori di qualità, una volta assimilata la mentalità necessaria ad affrontare questo campionato cominceremo a fare i punti che ci servono e che ci meritiamo».
Calciatoripiù: Stefanacci, Olivieri, Guerra (Lastrigiana),
Attanasio, Borgi (Pro Livorno Sorg.)
Mazzola Valdarbia-Sestese 0-1
RETI: 17' Rapezzi
MAZZOLA VALDARBIA: Pasquinuzzi, Parricchi, Kokoshi, Borgheresi, Saburri, Bove, Pes, Oretti, Brocchi, Turillazzi, Bruni. A disp.: Lika, Grazzini, Livi, Monaci, Di Blasi, Neri, Malcangio, Milani, Pasqui. All.: Vincenzo Di Guida.
SESTESE: Fantini, Nuti, Gori, Bottai, Macchinelli, Papucci, Gocaj, Rapezzi, Baldi, Ferroni, Nannini. A disp.: Tognoni, Alickaj, Boschi, Bravi, Corigliano, Papini, Patrignani. All.: Andrea Bellini.
ARBITRO: Norgiolini di Arezzo.
RETI: 17' Rapezzi.
Seconda vittoria stagionale per la Sestese, che porta a casa tre punti importantissimi grazie all'1-0 sul campo del Mazzola. Decisivo il gol di Rapezzi, che ha consentito ai rossoblù di ripartire immediatamente dopo il pari col Forte dei Marmi e di imporsi contro un Mazzola in netta ripresa. Nel primo tempo è la Sestese a prendere subito in mano l'iniziativa, mentre il Mazzola - almeno nelle prime battute - si mostra leggermente timoroso. Infatti, al primo affondo della gara, la Sestese passa grazie ad una splendida azione corale finalizzata da Rapezzi con una conclusione su cui Pasquinuzzi non può nulla. Ci si attende l'immediata reazione da parte del Mazzola, ma la prima frazione di gioco è un quasi monologo della Sestese, che con Baldi e Nannini va a pochi passi dal raddoppio: i tentativi dei due attaccanti sestesi, però, si perdono sul fondo. Copione decisamente diverso nella seconda frazione di gioco. Il Mazzola entra in campo con un piglio completamente diverso da quello del primo tempo e comincia a mettere sotto pressione la retroguardia avversaria. Mister Vincenzo Di Guida rinforza il proprio reparto avanzato, inserendo tutti gli attaccanti a sua disposizione. Dal canto suo, la Sestese regge l'urto delle offensive del Mazzola, che a metà ripresa sfiora il pari colpendo una traversa su un'azione tambureggiante in area ospite. Il Mazzola insiste e a 15' dalla fine reclama anche un calcio di rigore, che non viene però assegnato dal direttore di gara. Anche gli ultimi sforzi dei senesi terminano però con un nulla di fatto e al triplice fischio è la Sestese a poter festeggiare un successo fondamentale per non perdere terreno dalla vetta. Gli applausi se li prende però pure il Mazzola, che nonostante una classifica che recita ancora 0 punti dopo tre gare ha dimostrato di potersela giocare alla pari contro un avversario dal blasone importante.
Calciatoripiù : nella Sestese la palma di migliore in campo va al match-winner
Rapezzi , autore di un gol pesantissimo e di una prestazione da applausi nella zona nevralgica del campo.