Fratres Perignano-Audace Legnaia 4-1
RETI: Montagnani, Balducci, Carrai D., Bartoli, De Carlo
FRATRES PERIGNANO: Menicagli, Ferretti, Oliva, Crispino, Del Bono, Giorgi, D. Carrai, Montagnani, Balducci, Diaz Garrido, Ganetti. A disp.: Cirillo, Casalini, Volpi, Benedini, Bartoli, Pardini, Profeti, C. Carrai. All.: Fabio Bargigli.
AUDACE LEGNAIA: Fattovich, Sibilia, Spinella, Martini, Bruno, Corbucci, Vagaggini, Baravelli, Lelli, De Carlo, Stanzoni. A disp.: Cosi, N. Tofani, Amodio, Collini. All.: Marco Bertuccio.
ARBITRO: Mori di Livorno
RETI: 27' Montagnani, 47' pt De Carlo, 53' Balducci, 58' D. Carrai, 86' Bartoli.
NOTE: espulso Crispino (75').
Non poteva essere quello bruttino (eufemismo) d'Arezzo: il Fratres Perignano si ritrova e vince la terza partita del 2023; dal Matteoli esce sconfitto il Legnaia per il quale il 4-1 rischia d'essere qualcosa di più di mezza sentenza in vista del finale di campionato: l'ultima posizione buona per la salvezza ora dista addirittura tredici punti. È vero che per quasi mezz'ora il Perignano fatica a trovare il varco giusto, e che l'1-0 regge solo fino al recupero del primo tempo; ma la ripresa sancisce la sua superiorità su più livelli. A rompere per la prima volta l'equilibrio ci pensa Montagnani che, favorito dal movimento a vuoto di Balducci e dei difensori ospiti sul traversone di Oliva dalla corsa mancina, al volo schianta il pallone nella porta sguarnita. Ma mente coccola l'idea di trascinare il vantaggio all'intervallo il Perignano si vede raggiungere dalla quarta rete stagionale di De Carlo: Menicagli calcola male la traiettoria della sua punizione dal limite e riesce a toccare il pallone solo quando ha ormai varcato linea e pali. È dunque nella ripresa che matura il successo del Perignano, di nuovo avanti al 53' sul traversone di Giorgi da destra convertito in rete dalla torsione di Balducci. Il Legnaia stavolta crolla e tempo cinque minuti si ritrova sotto di due reti: segna Dennis Carrai che affronta la difesa avversaria con un'azione personale e, vinto l'ultimo rimpallo, calcia di potenza dall'interno dell'area. Nonostante il divario però la gara non è ancora conclusa: il Legnaia prova a riaprirla col colpo di testa di De Carlo, solo a centro area su un corner ma impreciso nell'esecuzione, e anche se il tempo si riduce si convince di potercela fare quando resta in superiorità numerica (espulso Crispino per doppia ammonizione). Ma a fargli capire che non è qui che arriveranno punti salvezza ci pensa Bartoli, partito in azione personale dalla linea mediana e a rete con un tiro secco sul primo palo dopo un paio di dribbling al limite dell'area. Il Perignano chiude all'attacco (poca fortuna per Montagnani e Cristian Carrai) e punta a chiudere la stagione in crescendo, con un promemoria per tutte le avversarie: qualsiasi sia l'obiettivo (devono ancora affrontarlo Maliseti, Sestese, Lastrigiana, Cenaia, San Marco Avenza e Affrico), farci punti sarà complicato.
Calciatoripiù : dall'assist del primo vantaggio in poi a sinistra
Oliva fa quello che vuole; tra i migliori gli fa compagnia
Casalini (Fratres Perignano), che Bargigli pesca dal mazzo nella ripresa e che sfodera mezz'ora di livello.
Maliseti Seano-Bibbiena 4-2
RETI: Coppini, Coppini, Dardha, Asara, Coli, Coli
MALISETI SEANO: Mardale, Abbachini (Aiazzi), Coppini, Meoni, Menichetti, Landini, Castrucci (Magelli), Sensi, Llana (Bargellini), Asara (Cini), Ballerini (Dardha) A disp.: Cavalieri, Chiti, Bertini, Badiani, Magelli. All.: Alessandro Di Vivona.
BIBBIENA: Marzani, Nanni, Ugolini (Vannucci), Checcucci, Corsani, Valentini, Mazzi, Ragazzini, Coli (Bernacchi), Grifagni (Kane), Lungu (Mazzotta). All.: Vinicio Dini.
ARBITRO: Tarchi di Firenze
RETI: 19', 45' rig. Coppini, 26', 38' Coli, 68' Dardha, 71' Asara.
Il Maliseti riesce a confermarsi in vetta alla classifica vincendo una gara che, complice un Bibbiena molto coraggioso e solido, s'era messa decisamente in salita. L'incontro s'accende subito: dopo neanche un minuto Maliseti crea un'occasione da rete con Llana a un passo dal vantaggio; al 3', sugli sviluppi di un corner di Asara, Ballerini manca di precisione e non trova la rete. Il Bibbiena replica al 10' con una conclusione di Nanni che, dopo aver ricevuto il pallone direttamente da fallo laterale, spedisce alto sopra la traversa. L'incontro si sblocca al 19': Coppini crossa in area un pallone che assume una traiettoria beffarda e supera Marzani nel secondo angolo (1-0). Il Bibbiena reagisce di rabbia e grazie a una pressione crescente nella metà campo avversaria al 26' impatta: Coli aggancia un lancio lungo molto ben calibrato e scavalca Mardale per l'1-1. E dopo dieci minuti il risultato si ribalta: dopo un'azione ben sviluppata sulla fascia sinistra, Coli riceve e trafigge nuovamente Mardale, stavolta con un'ottima soluzione rasoterra. Il Maliseti reagisce immediatamente prima con Ballerini (tiro fuori da posizione isolata, 43') e poi col cross di Llana che porta alla concessione di un rigore per un presunto tocco di mano; sul dischetto si presenta Coppini che trova doppietta e pari. Il primo tempo finisce dunque 2-2 tra le molte proteste degli ospiti per il rigore finale. La ripresa s'apre con una grande occasione per il Bibbiena: Mazzi scappa in velocità sulla fascia e serve bene Grifagni che però non da forza alla conclusione e permette a Mardale di effettuare una parata comoda. A rompere l'equilibrio però ci pensa Dardha che, ben smarcatosi in area, addomestica un cross laterale e appoggia in rete riportando avanti il Maliseti (68'). Stavolta Bibbiena accusa il colpo e dopo tre minuti subisce anche il 4-2: dopo un contatto sospetto in area di rigore, con un flipper il pallone capita sui piedi di Asara che da fuori area scocca una conclusione precisissima nell'angolo basso. Nel finale, nonostante l'inferiorità numerica per l'espulsione di Landini (somma di cartellini), il Maliseti si difende con ordine correndo solo un grande pericolo su una punizione da limite dell'area calciata benissimo da Checcucci; il pallone però va a stamparsi direttamente sulla traversa (76'). E, vista la frenata del Fucecchio a pochi chilometri di distanza, il Maliseti resta da solo in testa al campionato.
Zenith Prato-Fucecchio 1-1
RETI: Bashkimi, Badalassi
ZENITH PRATO: Landini, Nucci, Pagli, Casini, Bashkimi, Moretti, Cappellini (79' Galeotti), N. Ammendola, Buscema, D'Agati, Nuzzo. A disp.: Veroni, Kapidani, Malli, Muca. All.: Fabrizio Bellandi.
FUCECCHIO: Rocchi, Bindi, Banti, Ramku, Nannetti (64' Pagni), Geniotal (77' Bruno), Iaia (50' Tassi), Cullhaj, Agostini (82' Tiozzo), Badalassi, Masoni (55' Pieri). A disp.: Bigazzi, Mussetti, Sabatucci, Contri. All.: Mirko Giorgetti.
ARBITRO: Di Legge di Pisa
RETI: 7' Bashkimi, 46' pt Badalassi.
NOTE: ammoniti D'Agati, Ammendola, Badalassi, Pagni. Angoli: 4-5. Recupero: 1'+5'.
Si ferma la corsa della capolista Fucecchio, che impatta al Chiavacci di Prato contro una coriacea Zenith: al gol di Bashkimi ha risposto il rigore del diez Badalassi. La prima occasione della gara è di marca bianconera: al 4' capitan Iaia lascia partire un siluro di sinistro dai trenta metri ma trova pronti i guantoni di Landini, che vola all'incrocio e mette in angolo. La Zenith non ci sta e al 6' risponde: sul cross di Nucci dalla destra, Nuzzo vince un rimpallo e calcia a botta sicura ma viene murato dall'intervento provvidenziale di Bindi. È solo il preludio al gol azulgrana, che arriva solo un minuto più tardi: il tacco illuminante di Nuzzo premia l'inserimento di Bashkimi, che segna incrociando il mancino nell'angolo basso. Il Fucecchio non accusa il colpo e al 23' risponde con Badalassi, che premia la discesa sulla destra di Cullhaj: sul suo cross basso invitante al centro Casini chiude bene in scivolata. Al 24' la Zenith sfiora il raddoppio: D'Agati disegna un filtrante alle spalle dei difensori per Buscema, che però spreca calciando addosso a Rocchi. Il resto della prima frazione scorre via molto equilibrato senza grandi occasioni fino all'unico minuto di recupero concesso da Di Legge, quando appunto Badalassi entra in area e viene messo giù da Pagli: dal dischetto si presenta lo stesso Badalassi, che glaciale spiazza Landini aprendo il destro. 1-1 all'intervallo. La ripresa s'apre con una doppia occasione bianconera: sia Badalassi (50') sia Geniotal col destro (52') a giro calciano alto. La Zenith risponde al 61' con un'azione corale ben impostata: D'Agati cerca Nuzzo, che spizza di testa verso Buscema, ma Rocchi esce sicuro ed evita i guai. Al 63' doppia occasione azulgrana: prima Nuzzo raccoglie un pallone vagante su situazione da calcio d'angolo ma spara alto da ottima posizione; poi Buscema, lanciato a rete da D'Agati, calcia forte sul primo palo ma colpisce l'esterno della rete. Al 66' il Fucecchio si rifà avanti con pericolosità: sul tiro di Badalassi deviato Landini ci mette una mano prima che arrivino gli attaccanti a ribadire in rete. All'83' il Fucecchio prova a mettere la freccia: il solito Badalassi serve in area Tiozzo che supera con un tocco sotto Landini in uscita ma Casini salva i suoi spazzando via prima che il pallone varchi la linea. All'86 la Zenith torna all'attacco con Buscema che apre a sinistra: D'Agati supera due difensori e crossa sul secondo palo ma non trova nessun compagno. All'89' il Fucecchio prova a sfondare sulla destra con Pieri, che crossa basso e forte al centro ma sbatte contro la chiusura di Pagli. L'ultima occasione della gara è di marca azulgrana: al 4' minuto di recupero il tiro deviato di Niccolò Ammendola premia Nuzzo, che anticipa Rocchi ma si allunga troppo il pallone e se lo porta sul fondo. Termina così in pareggio una partita splendida: il Fucecchio inciampa contro una Zenith che si è dimostrata pienamente all'altezza dell'avversario.
Calciatoripiù : ottime le prestazioni di
Moretti , che guida il centrocampo con qualità, e
Casini (Zenith Prato), perfetto in tutte le chiusure difensive. Da segnalare inoltre la prestazione di
Badalassi (Fucecchio), che mette più volte in pericolo la retroguardia avversaria. Molto bene anche i due portieri,
Landini e
Rocchi , che in più occasioni calano la saracinesca davanti agli avversari.
Cenaia-Urbino Taccola 1-3
RETI: Reffo, Mogavero, Tahiri, Nordio
CENAIA: Cavallini, Taurasi, Bertuccelli, Barbieri, Palma, M. Landi II, Reffo, L. Landi, Brogi, Gliatta, Di Candia. A disp.: Badalassi, Serafini, Baesso, Ursi. All.: Stefano Bani.
URBINO TACCOLA: Batistoni, Monacci, Pannocchia, Ferrera, Paciarelli, Taglioli, Tahiri, Mogavero, Cioni, Salvadori, Nordio. A disp.: Hamza, Petrucci, Antoni, Schiavone. All.: Eli Angiolino Bottai.
ARBITRO: Benozzi di Empoli
RETI: 23' Mogavero, 50' Tahiri, 57' Reffo, 85' Nordio.
La striscia positiva s'interrompe: dopo aver ottenuto tre vittorie e un pareggio nelle quattro gare precedenti, il Cenaia perde di nuovo (quinta sconfitta interna) e alle proprie spalle vede avvicinarsi Affrico e San Marco Avenza che puntano a coinvolgerlo nella mischia. A condannarlo è l'Urbino Taccola che sfodera l'ennesima prestazione notevole e tiene aperta una serie inaugurata dalla vittoria con l'Olmoponte e proseguita con il pari di Legnaia e soprattutto col successo sulla Sestese, forse troppo poco celebrato. Al solito oltre agli avversari Bottai ha studiato il terreno di gioco: la sintesi tra l'ottimo fondo e le dimensioni contenute del Pennati gli suggeriscono di dire ai suoi di pressare alti, così da ottenere subito la supremazia a centrocampo. La mossa funziona, l'Urbino Taccola riempie da subito bene tutti gli spazi anche se la prima occasione la costruisce il Cenaia: Batistoni, dodicesimo della prima squadra chiamato a sostituire Giaconi tra i pali, rischia di farsi beffare dalla punizione di Gliatta che dalla trequarti colpisce la traversa. Il Cenaia prova a pungere anche con una percussione di Reffo che sfiora il palo, ma appena affonda l'Urbino Taccola sblocca il punteggio: Mogavero s'incarica di calciare una punizione da destra e col mancino cerca il quadratino accanto al secondo palo, trovato complice il velo dei compagni che fino all'ultimo nascondono il pallone a Cavallini (23'). L'Urbino Taccola contiene bene la reazione accennata dal Cenaia e in avvio di ripresa raddoppia con un'altra azione che una volta di più sottolinea l'estrema efficacia degli schemi di Bottai: Salvadori spizza il traversone tagliato che Nordio disegna da sinistra e favorisce l'inserimento vincente di Tahiri (50'). Una colpa però l'Urbino Taccola ce l'ha, non riuscire a ghiacciare la partita; tempo cinque minuti e il Cenaia dimezza lo scarto: Batistoni che non esce e Pannocchia indeciso leggono male un lungo lancio del Cenaia, Reffo s'inserisce sul fianco destro dell'area e in diagonale trova la porta. D'un tratto l'Urbino Taccola si fa sorprendere un po' intimorito e, pressato dai risultati che arrivano da Avenza e Campo di Marte, il Cenaia s'alza per cercare il pari: l'occasione più pulita la costruisce Reffo, il migliore dei suoi, sul cui scatto condito da cross rasoterra nessuno però segue l'azione. Così l'Urbino Taccola rifiata, riprende le posizioni e a cinque minuti dallo scadere chiude l'incontro, di nuovo sugli sviluppi di un pallone inattivo: per tutti la punizione di Hamza sembra destinata a spengersi oltre il secondo palo, per tutti tranne Nordio che sprinta e sottoporta spinge il pallone in rete. Il Cenaia esce dunque sconfitto; e ora davanti a sé ha un calendario da non sottovalutare.
San Marco Avenza-Grassina 3-2
RETI: Granai C., Guidi, Braida, Modesti, Rossi Lottini Da.
SAN MARCO AVENZA: T. Giromini, Lorenzoni, Mascarino, Guidi, Costi, Bernuzzi, Donati, Braida, Grassi, Granai, Santini. A disp.: Mariotti, Mazzanti, Petriccioli, Perinelli, Bertoloni, Molini, Basile, Mazzucchelli, Zaccagna. All.: Stefano Sora.
GRASSINA: Bellini, Cavallone, Falaschi, Massini, Cinquina, Fabiani, Senthilkumar, Diego Rossi Lottini, Davide Rossi Lottini, Bambi, Moriani. A disp.: Maranghi, Bilardi, Modesti, Salimbeni, Castaldi, Ballerini. All.: Luigi D'Andretta.
ARBITRO: Giusti di Livorno
RETI: Guidi rig., Granai, Davide Rossi Lottini rig., Braida, Modesti rig.
NOTE: espulso Senthilkumar.
Viene quasi da pensare che non sia il San Marco Avenza la squadra su cui chi insegue deve fare la corsa per evitare la retrocessione: il ritmo delle ultime settimane, sei punti nelle tre partite contro squadre nate per vincere il campionato, rappresentano un bottino notevole in vista dell'ultimo tratto; le prossime quattro, in cui affronterà quattro delle cinque squadre che le stanno dietro (in sequenza Porta Romana, Bibbiena, Olmoponte e Legnaia), faranno capire quanto il pronostico sia azzardato. Non è azzardato invece dire che con questa sconfitta (3-2 il finale) il Grassina è di fatto fuori dalla corsa al titolo (e, da neopromossa, già solo esserci stata finora è comunque un gran merito): sono ben otto, e tre le squadre in mezzo, i punti di distacco dal Maliseti capolista. D'altra parte si fa fatica a pensare a qualcosa in più d'un buon piazzamento se nelle ultime cinque giornate sono arrivati appena tre punti. La trasferta di Avenza ne porta in dote zero: il San Marco va alla pausa sul doppio vantaggio grazie al rigore di Guidi (fallo di Cinquina su Donati) e alla rete di Granai che sfrutta la spizzata di Santini per trovare la porta su un pallone verticale. Ma la gara è tutt'altro che decisa, perché il Grassina sfrutta l'intervallo per riorganizzarsi e approccia la ripresa con uno spirito ben diverso: è quasi inevitabile la rete del 2-1, segnata dal dischetto da Davide Rossi Lottini dopo un fallo di mano di Grassi. La rimonta sembra dunque fattibile, ma Giromini la lascia tra le utopie opponendosi prima a Diego Rossi Lottini e poi a Moriani che lo sollecitano da distanza ravvicinata; e in contropiede il San Marco Avenza si riporta a +2 con lo scavetto di Braida su Bellini. Sul 3-1 però la gara ha ancora molto da raccontare, tra l'espulsione di Senthilkumar che s'immola per annullare un'altra occasione da rete e la grande risposta di Giromini sul tiro di Salimbeni che allo scadere conquista il terzo rigore di giornata, il secondo per il Grassina (fallo di Lorenzoni): Modesti lo trasforma nel 3-2 che avvia l'arrembaggio finale, inutile. Il San Marco Avenza vince la seconda gara interna di fila: forse davvero la salvezza passerà dal Deste.
Calciatoripiù : le parate di
Giromini (San Marco Avenza) hanno un gran peso nel risultato finale, che né
Moriani né
Salimbeni né
Falaschi (Grassina) riescono a smontare.
Montelupo-Olmoponte Arezzo 3-0
RETI: Martelli Masi, Ciulli, Ciulli
MONTELUPO: Consani, Coppola, Masoni, Michelucci, Pasqualetti, Bagnoli, Martelli Masi, Potogu, Ciulli, Terramoto, Cintelli. A disp.: Murdocca, Nicolosi, Mancini, Simoncini, Scali, Parrini, S. Tofani. All.: Sauro Belli.
OLMOPONTE: Corallo, Zelli, Cialdea, Pasquini, Grazi, Bartolini, Boschi, Roggiolani, Tofi, Castellani, Marino. A disp.: Castellucci, Giannerini, Moretti, Masaaf, Ferrazzano. All.: Daniele Badini - Luca Beoni.
ARBITRO: Mohamed Abdulkadir Mohamed di Empoli
RETI: 14' Martelli Masi, 20', 49' Ciulli.
Quelle in cui si è obbligati a vincere sono le gare più insidiose: riuscire a farlo nonostante gli inciampi è segno di una maturità che a questo punto della stagione può fare la differenza tra salvarsi e affogare; è dunque giusto riconoscere al Montelupo il merito di non aver sottovalutato l'Olmoponte ultimo in classifica, d'aver continuato ad attaccare una volta trovate sia la prima sia la seconda rete e di non aver rischiato niente nonostante un po' di tensione sul pressing avversario. Contava vincere, perché altrimenti la classifica si sarebbe fatta complicata; contava vincere, perché la vittoria tiene a -8 l'Affrico quintultimo e vale un bel salto sul Cenaia, cuscinetto sulle squadre impegnate nella lotta per non andar giù. Contava vincere, lo sa Martelli Masi che al quarto d'ora calamita un pallone di nessuno nell'area avversaria (voleva essere un passaggio della difesa al portiere?) e con un tocco velenoso lo spinge in porta. Sei minuti esatti più tardi il Montelupo raddoppia con l'azione più scintillante di tutto l'incontro: Terramoto gioca verticale per lo stesso Martelli Masi che dal fronte sinistro dell'area premia l'inserimento di Ciulli, tiro in corsa e 2-0. A dispetto di una classifica drammatica però l'Olmoponte ancora non ha firmato la resa: lo dimostra l'azione che alla mezz'ora gli consente di conquistare il rigore del possibile 2-1; ma Consani, che travolgendo Tofi dopo una punizione non trattenuta aveva messo a rischio la propria porta, si riscatta neutralizzando l'esecuzione di Castellani e salva il doppio vantaggio. Il Montelupo lo mette sottovetro e in avvio di ripresa allunga: Ciulli ruba un altro pallone mal gestito dalla difesa avversaria e lo spinge in porta da dentro l'area. Resta poco da raccontare, se non qualche ininfluente imprecisione del Montelupo in fase di possesso e le occasioni di Samuele Tofani (quello buono a giocare, non quello buono a scrivere) e Nicolosi: successo mai a rischio e, grazie ai dieci punti ottenuti nelle ultime quattro giornate, classifica serena.
Calciatorepiù : subentra senza timori: nonostante l'età verdissima
Parrini (Montelupo) è già pronto ad affrontare un campionato così complesso.
Lastrigiana-Pontassieve 2-1
RETI: Autorete, El Youssefi, Niccoli
LASTRIGIANA: Hila, Sona, Marchi, D'Alessandro, Corsi, Guasti, Tomeo, Innocenti, Sarti, Caparrini, Fallani. A disp.: Velleca, Benvenuti, Torniai, Stefanucci, El Youssefi, Ballerini, Castiglioni, Talakhadze, Mandolini. All.: Nicola Massai.
PONTASSIEVE: Romano, Del Lungo, N. Mengozzi, Pilacchi, Quadri, Sy, Niccoli, Papini, Pacini, Lemmi, Mannini. A disp.: Foschi, Piccioli, Pretelli, Malaman, M. Mengozzi, Cassella, Sabatini. All.: Marco Privitera.
ARBITRO: Rastrelli di Firenze
RETI: N. Mengozzi aut., Niccoli, El Youssefi.
Se nel calcio contassero soltanto i segni la Lastrigiana potrebbe preparare gli scontri diretti con Fucecchio e Grassina con l'ottimismo dei campioni: dopo esser passata avanti con un'autorete, batte infatti il Pontassieve al 90'; e, terzo segno, il gol decisivo lo segna un calciatore entrato dalla panchina. E se nel calcio contassero soltanto le statistiche il Pontassieve farebbe bene a guardare dietro più che davanti: la sesta sconfitta consecutiva lo proietta infatti più vicino alla quintultima (+9) che alla capolista (-13); e così rischia di sfuggire anche la qualificazione in Coppa, per settimane parsa un obiettivo alla portata. Ora, il calcio non è solo segni né solo statistiche; è indubbio però che in casa Pontassieve quello targato 2023 è un perioduccio: la Lastrigiana lo sa, parte forte e sfiora subito la rete con la percussione di Fallani che, scattato in linea con la difesa avversaria leggermente defilato a sinistra, punta Romano e cerca di infilarlo sul secondo palo, solo sfiorato. Abituata alle insidie del terreno di Cerbaia, la Lastrigiana lascia al Pontassieve la manovra pallone a terra e nella prima fase s'affida a una soluzione antica quanto il calcio e i datteri: palloni lunghi, spizzate e inserimenti che però calciando a lato né Fallani né Caparrini riescono a convertire in rete. Il Pontassieve patisce anche perché non è sereno, lo dimostra il rinvio affrettato di Romano uscito al limite per tamponare un'azione offensiva: Fallani cattura il pallone sulla trequarti e da lì cerca la porta incustodita, che però manca di mezzo metro. Ma alla fine la Lastrigiana passa: la difesa ospite s'imbroglia sul pallone inattivo recapitato in area da Marchi, Romano non s'intende con Niccolò Mengozzi su cui il pallone rimbalza prima di finire in porta. Il Pontassieve sbarella e rischia la resa: gli va bene che si spenga sulla traversa il tiro di Innocenti dal limite e che di testa Sarti non trovi la porta sull'angolo velenoso di Marchi. Il doppio episodio accende il Pontassieve che s'affida a Lemmi per evitare la sesta sconfitta di fila: non la pensa allo stesso modo Hila, gran portiere, che toglie di porta il suo tiro diretto accanto al palo sinistro. Ma il Pontassieve sembra finalmente aver ritrovato lo spirito giusto e, aggressivo come alla fine del primo tempo, in avvio di ripresa trova l'1-1: Guasti lascia sfilare un pallone lungo che Niccoli cattura e che spedisce in porta calciando rasoterra in corsa. Sembra il sigillo sul pari e il sipario sulle speranze iridate della Lastrigiana che però strappa il successo mentre Rastrelli sta per ufficializzare quanto ancora si giocherà dopo il 90': il cross di Marchi, infinito sulla corsia mancina, pesca sul secondo palo El Youssefi che di testa segna il 2-1. È una rete pesantissima per entrambe le contendenti: il Pontassieve deve ritrovarsi alla svelta, la stagione è ancora lunga e potenzialmente ricca di soddisfazioni per abbandonarla così presto; la Lastrigiana invece sta bene e se uscirà con almeno quattro punti dalla doppia sfida con Fucecchio e Grassina potrà tener viva la propria candidatura per un titolo che ormai manca da un po'.
Calciatoripiù : nel momento di maggior difficoltà
Innocenti dà equilibrio all'assetto; la rete di
El Youssefi tiene la Lastrigiana a contatto di Maliseti e Fucecchio che devono ancora scontare il turno di riposo.
Affrico-Porta Romana 3-2
RETI: Masi, Mecatti, Di Gaudio, Frascadore, Antogna
AFFRICO: Del Bimbo, Passa, Boddi (58' Baffoni), Conversano (46' Barbieri), Renzi, Giovannoni, Iania, Puggelli, Di Gaudio, Masi (62' Malizia), Mecatti. A disp: Dos Santos, Laraia, Bartolacci, Miniati, Frilli. All.: Massimiliano Benfari.
PORTA ROMANA: Cecconi, Fiorini (54' Bacci), Galeazzo, Colombo (46' Frascadore), Zuffanelli, R. Ermini, Mazzei, Grifoni, Coli, Desii (46' Ciuffi), Antogna. A disp: Sorace, Di Francesco, Faralli, Tipaldi, Farulli, Ruocco Prince. All.: Alessandro Rossi (indisponibile, in panchina Mirko Giaconi).
ARBITRO: Sarchini di Firenze
RETI: 11' Antogna, 30' Masi, 40' Mecatti rig., 49' Frascadore, 53' Di Gaudio rig.
Contro il Porta Romana l'Affrico fa due su due con lo stesso risultato dell'andata (3-2) e continua a inseguire il sogno salvezza. L'avvio è subito incandescente, la posta enorme: già al 3' il Porta Romana costruisce un'occasione da rete con Antogna che, tutto solo davanti a Del Bimbo, di testa impatta centrale e non punge. Risponde l'Affrico su un pallone mal letto da Zuffanelli cui Di Gaudio ruba il tempo per involarsi in area e calcare a rete: attento, Cecconi devia in corner. Dalla bandierina Mecatti pennella perfettamente per la testa di Iania, sfortunato nella conclusione. All'11 però il Porta Romana sblocca il match: Mazzei serve in profondità Antogna che non ha problemi a battere Del Bimbo dopo una corsa solitaria. L'Affrico replica subito, prima con Mecatti che insidia la porta da trenta metri e poco dopo con Boddi che dal limite calcia alto. In questa fase i neroarancio soffrono molto il pressing avversario: l'unica vera azione offensiva la crea ancora Antogna, bravo anche in questo caso Del Bimbo a deviare in corner (24'). Alla mezz'ora però arriva il pari arrivata proprio dal numero uno locale: con una serie di tocchi tutti di prima il pallone scorre tra i piedi di Passa, Mecatti e Di Gaudio fino ad arrivare a Masi che, tutto solo davanti a Cecconi, deposita in rete senza problemi. Equilibrio ricostruito. Ora l'Affrico vuole effettuare il sorpasso prima della chiusura della frazione e porta in avanti tutti i propri uomini, creando un paio di occasioni con la discesa dei terzini. La giocata giusta si concretizza al 40': Mecatti stoppa il lancio lungo di Conversano, tra i migliori dei suoi nella primo tempo, e con un tunnel supera Fiorini che lo affossa all'interno dell'area. Sarchini rileva il fallo e assegna all'Affrico un rigore pesantissimo che lo stesso Mecatti converte in rete completando la rimonta biancoblù. Il primo tempo va in archivio con la volée di Masi sul perfetto cross di Passa: pallone a lato di pochi centimetri. Al rientro in campo delle squadre, il Porta Romana effettua un paio di sostituzioni inserendo Frascadore e Ciuffi. Proprio Frascadore approfitta immediatamente di uno svarione della difesa avversaria (Renzi non lo vede partire alle proprie spalle) e glaciale batte Del Bimbo per il 2-2. Ma l'Affrico impiega quattro minuti appena per riportarsi avanti, stavolta per restarci: servito perfettamente da Iania, Masi viene atterrato in area da Zuffanelli. Sarchini assegna all'Affrico il secondo penalty di giornata non calcolando le proteste degli ospiti per una presunta posizione di fuorigioco; sul dischetto questa volta si presenta Di Gaudio che trova il tredicesimo centro in campionato. Sul 3-2 l'Affrico sembra avere la partita in mano: Malizia, subentrato al 62' al posto di Masi stanchissimo, si rende pericoloso dopo aver dribblato mezza difesa avversaria, ma ben piazzato Cecconi devia in corner volando a coprire il primo palo. Sull'altro fronte il Porta Romana non riesce più a creare occasioni da rete, e nel finale l'Affrico sfiora la quaterna sia con Di Gaudio, ipnotizzato da Cecconi dopo una cavalcata in solitaria (86') sia con Malizia dalla distanza (88'). Ma il risultato non cambia più: l'Affrico porta a casa tre punti preziosi e cala il Porta Romana nell'abisso.
Calciatoripiù : nella prima frazione si mette in mostra
Conversano ; Mvp della partita è però Puggelli cui fanno compagnia
Mecatti, Passa e
Masi (Affrico). Ottime la prova di Antogna, il più pericoloso dei suoi, e di
Galeazzo ; buono anche l'impatto di
Frascadore (Porta Romana), in gol dopo pochi minuti.