Olmoponte Arezzo-Audace Legnaia 0-2
RETI: De Carlo, Baravelli
OLMOPONTE: Castellucci, Roggiolani, Velniciuc, Pasquini, Bartolini, Cialdea, Tacchini, Boschi, Tofi, Castellani, Masaaf. A disp.: Corallo, Giannerini, Marino, Statti, Tavanti, Fabianelli, Meoni. All.: Luca Beoni.
AUDACE LEGNAIA: Fattovich, Tarantoli, Vanzi, Martini, Gasparini, Corbucci, Amodio, Baravelli, N. Tofani, Lelli, De Carlo. A disp.: Collini, Bruno, Spinella, Pini Prato, Sibilia, Cosi, Stanzoni, Papini, Francini. All.: Marco Bertuccio.
ARBITRO: Di Leo di Siena
RETI: Baravelli, De Carlo.
L'Olmoponte è di fatto condannato, il Legnaia ancora no: la vittoria per 0-2 sul campo dell'ultima in classifica gli consente infatti di salire a sei punti dalla zona salvezza e di affrontare il girone di ritorno con qualche speranza in più. Chiamato a sostituire Carlo Gioli, Bertuccio esordisce (curiosità: rispetto all'anno scorso lui e Francesco Guidotti si sono scambiati la panchina) col successo: più che una prestazione spumeggiante serviva quello. L'importanza del risultato appiattisce sin dall'inizio il tasso tecnico dell'incontro che il Legnaia sblocca alla fine del primo tempo grazie a un errore generale della difesa avversaria: in quattro lisciano l'angolo di Lelli, non Baravelli che apre l'interno in corsa e segna lo 0-1. È l'unica emozione del primo tempo e una delle uniche due dell'intero incontro, che va definitivamente in archivio quando da una trentina di metri De Carlo spedisce il pallone sotto la traversa. Di più non succede, anche perché il Legnaia non ne ha bisogno; ora c'è il turno di riposo e, anche se probabilmente allungherà di nuovo la classifica, potrà essere utile a Bertuccio per far assimilare ai suoi le proprie idee.
Calciatoripiù : in mediana funziona la coppia
Baravelli-Martini (Audace Legnaia).
Fucecchio-Fratres Perignano 4-2
FRATRES PERIGNANO: Profeti, Gambini, Crispino, Lelli, Del Bono, Oliva, Pozzolini, Giorgi, Balducci, Diaz Garrido, Ganetti. A disp.: Cirilli, Bartoli, Volpi, Ferretti, Carrai C., . All.: Giorgetti Mirko
RETI: Badalassi, Doni, Agostini, Doni, Balducci, Balducci
FUCECCHIO: Rocchi, Bindi, Banti, Ramku, Barone, Geniotal, Iaia, Cullhaj, Agostini, Badalassi, Pieri. A disp.: Bigazzi, Mussetti, Tassi, Bruno, Doni, Tiozzo, Contri, Sabatucci. All.: Mirko Giorgetti.
FRATRES PERIGNANO: Profeti, Gambini, Oliva, Crispino, Lelli, Del Bono, Pozzolini, Giorgi, Balducci, Diaz, Benedini. A disp.: Cirillo, Casalini, Bartoli, Ganetti, Ferretti, Pardini, Carrai C. All.: Fabio Bargigli.
ARBITRO:
RETI: 22', 26' Balducci, 55' Badalassi, 72', 92' Doni, 77'A Agostini.
Balducci illude il Fratres Perignano, che scappa sul doppio vantaggio ma viene poi recuperato e doppiato dal veemente ritorno di fiamma del Fucecchio, che con una ripresa gagliarda e propositiva si prende i tre punti con il pirotecnico finale di 4-2. Nonostante sia un successo ottenuto in rimonta, i locali erano comunque partiti bene; nei primi 10' molto bene il Fucecchio che già al 4' si rende pericoloso. Iaia spizza di testa all'indietro, il portiere avversario - colto leggermente fuori dei pali - recupera la posizione e mette in corner. Nei primi dieci minuti si registrano diverse azioni, soprattutto dei bianconeri, che sfruttano bene le fasce per insidiare gli avversari. Gli ospiti sono comunque in partita e lo dimostrano al 9' quando, con un'azione di alleggerimento sulla sinistra, la palla arriva in area a Balducci che, libero da marcature, gira verso la porta locale sporcando però la conclusione che risulta debole e imprecisa. Da qui in poi la gara diventa esteticamente meno bella, si lotta molto in mezzo al campo, l'equilibrio per un po' si livella verso il basso. Al 22' la situazione però si accende con il gol degli ospiti: Balducci penetra in area locale dalla destra sorprendendo l'acciaccato Barone (poi costretto al cambio) e piazza il pallone sul primo palo, Rocchi non riesce a intervenire al meglio ed è 0-1. Il Fucecchio si mette ad assestare i propri equilibri dopo il cambio, ma non c'è tempo a sufficienza per farlo al meglio perché al 26' un pallone in profondità sorprende i bianconeri; Balducci attacca il pallone prendendo alle spalle la linea difensiva avversaria e scarica in rete alle spalle di Rocchi, 0-2. Sotto di due gol, il Fucecchio non si arrende e inizia a reagire, imprimendo intensità alla gara, mentre il Fratres prova a gestire. Al32' ecco una ghiotta occasione per i locali: Agostini, da fuori area, si impossessa del pallone e conclude con potenza di destro, il tiro si perde alto di pochissimo sopra la traversa. Al 43' Badalassi invece colpisce in pieno la traversa dopo una corta respinta della difesa pisana; il pallone torna in campo e in area, Badalassi va giù a contatto con un avversario ma l'arbitro lascia proseguire. Il secondo tempo è quasi del tutto a tinte bianconere solo, e si comincia al 3' con un tiro di Agostini, dalla sinistra a incrociare, che trova la decisiva opposizione di Lelli che si inserisce sulla linea di tiro. Al 55' ecco invece il gol di Badalassi: un eurogol vero e proprio, che manda il pallone a insaccarsi all'altezza del palo opposto rispetto al punto di battuta. Subito il gol, il Fratres Perignano accusa il colpo e il Fucecchio è abile a inserirsi in sella sul match, cavalcandone l'inerzia. I locali si dispongono con un iper-offensivo 4-2-4 e al 58' vanno vicini al pari con il palo di Tassi, colpito con un tiro da distanza ravvicinata. Al 62' invece ecco un'altra punizione di Badalassi alta di poco, vicina al sette; la rete è nell'aria e il pari arriva al 72' con Doni, a segno con un preciso interno piede dopo un cross dalla destra. Il Fucecchio continua a spingere e trova il vantaggio poco dopo: Agostini riceve un cross dalla destra a centro area e calcia di prima intenzione di collo insaccando alla sinistra dell'estremo difensore avversario. Nel finale (92') i bianconeri di Giorgetti legittimano la loro vittoria con la quarta rete, messa a segno ancora da Dani, che finalizza come meglio non si può un'incursione offensiva sulla corsia mancina di Tiozzo.
Calciatoripiù: Doni, Banti (Fucecchio);
Giorgi, Balducci (Fratres Perignano).
Bibbiena-Urbino Taccola 3-1
RETI: Agostini, Agostini, Agostini, Ferrera
BIBBIENA: Marzani, Detti, Ugolini, Checcucci, Corsani, Valentini, Bronchi, Ragazzini, Colì, Grifagni, Mazzi. A disp.: Vannucci, Lanini, Nanni, Lungu, Mazzotta, Kane, Tizzanini, Bernacchi. All.: Vinicio Dini.
URBINO TACCOLA: Schiavone, Monacci, Pannocchia, Ferrera, Oshadogan, Petrucci, Salvadori, Mogavero, Cioni, Antoni, Nordio. A disp.: Taglioli, Paciarelli, Tahiri, Batistoni, Hamza. All.: Angiolino Eli Bottai.
ARBITRO: Galighi di Firenze.
RETI: Colì, Ferrera, Grifagni, Detti.
Partita delicata quella che va in scena all'Aldo Zavagli di Bibbiena tra la squadra di casa, che deve dare continuità e confermare la bella prestazione di sabato scorso a Legnaia, e un Urbino Taccola che viene da una serie di risultati importanti. Fin dalle prime battute, però, si intuisce che è la squadra di mister Dini a interpretare meglio la partita mettendoci intensità, corsa e una discreta qualità di gioco, mentre i ragazzi di Bottai subiscono l'iniziativa dei casentinesi e nel finale di partita perdono la testa rimanendo in nove e collezionando ben sette cartellini gialli. Venendo alla cronaca, nel primo tempo il Bibbiena si affida alla velocità e alla corsa dei due davanti Colì e Grifagni, supportati dalle giocate e dalle geometrie di un Ragazzini in grande spolvero. Nella prima mezz'ora, però, i locali non riescono a creare vere e proprie occasioni da goal. Per vederne una bisogna aspettare il 31', quando sulla punizione di Valentini è Grifagni ad anticipare tutti di testa mettendo Colì nelle condizioni di battere da due passi l'incolpevole Schiavone: 1-0. A questo punto i pisani provano a reagire e si buttano in avanti ottenendo un calcio di rigore al 35' sul contrasto di un tiro ormai terminato abbondantemente a lato. Dagli undici metri, però, Mogavero si fa ipnotizzare da un freddissimo Marzani che con sicurezza devia il tiro in angolo. Il Bibbiena riprende a giocare e al 45' Ragazzini innesca Mazzi il cui tiro cross è deviato sulla traversa, la palla ritorna in campo e Corsani calcia a botta sicura ma capitan Oshadogan si sostituisce a Schiavone e para con le mani la conclusione a rete. Ovviamente l'arbitro concede calcio di rigore ed estrae il cartellino rosso, ma anche stavolta il duello dagli undici metri viene dal portiere con Schiavone che respinge la conclusione di Ragazzini. La ripresa inizia sempre con il Bibbiena all'attacco e l'Urbino Taccola sulle difensive. Tuttavia, mentre tutti si aspettano il raddoppio degli uomini di Dini, arriva a sorpresa il pareggio dei pisani. Al 59' Petrucci sale su un calcio d'angolo e di testa rimette il pallone in mezzo per l'accorrente Ferrera, che da distanza ravvicinata non fallisce il tap in e fa 1-1. Tutto da rifare per il Bibbiena, che comunque non si scompone e ricomincia a gestire il pallone con razionalità. La partita a questo punto vive una fase di grande equilibrio, che viene spezzato solo al 63': lungo lancio di Corsani, Grifagni è bravissimo a tagliare la difesa ospite e prendere tutti sul tempo scagliando dal vertice sinistro dell'area, dopo quarante metri di corsa, un bolide che piega le mani a Schiavone e si insacca nell'angolo lontano. Un grandissimo gol che indirizza definitivamente la partita, perché da qui in poi l'Urbino Taccola pur provandoci non riesce più a rendersi pericoloso. Anzi al 65' subisce in contropiede il 3-1 per mano di Detti, il quale converge dalla fascia e dopo aver lasciato sul posto il difensore con un doppio passo indirizza il pallone all'incrocio dei pali opposto da distanza siderale. Nel finale il Bibbiena sfiora più volte il poker con Grifagni, Bernacchi e Coli, ma l'ultima fase di gara è caratterizzata soprattutto da una grande nervosismo: nelle file degli ospiti fioccano le ammonizioni e al 90' Taglioli rimedia anche il cartellino rosso per un doppio fallo intenzionale su Ragazzini. Al netto di certi episodi, comunque, al triplice fischio dell'arbitro il Bibbiena festeggia una vittoria che le permette di rilanciarsi in chiave salvezza, ai danni di un Urbino Taccola che ha fatto troppo poco per poter pensare di uscire dal campo con qualche punto in tasca.
Calciatoripiù :
Grifagni ,
Colì ,
Ragazzini e
Marzani (Bibbiena).
Schiavone e
Monacci (Urbino Taccola).
Lastrigiana-Maliseti Seano 1-2
RETI: Marchi, Chiti, Llana
LASTRIGIANA: Hila, Torniai, Marchi, Innocenti, Sona, Corsi, Tomeo, Caparrini, Sarti, Fallani, Vettori. A disp.: Velleca, Maranghi, Stefanucci, Bonaiuti, El Youssefi, F. Becagli, Ballerini, Talakhadze, Castiglioni. All.: Nicola Massai.
MALISETI SEANO: Mardale, Baldi, Coppini, Meoni, Chiti, Landini, Cini, Sensi, Llana, Asara, Dardha. A disp.: Cavalieri, Badiani, Abbachini, Aiazzi, Magelli, Castrucci, Bargellini, Ballerini. All.: Alessandro Di Vivona.
ARBITRO: Macchini di Pistoia
RETI: 7' Chiti, 26' Llana, 57' Marchi.
La paura della solitudine è bastarda, ci spinge ad accontentarci di qualsiasi compagnia; più di una settimana da sola la Lastrigiana non sa stare, l'abbraccio col Grassina è già ricomposto. A differenza di tanti innamorati per finta o convenienza ne avrebbe fatto sicuramente a meno, ma si sa che una volta che ci si finisce dentro uscire da alcune relazioni è molto complicato; diventa quasi impossibile quando assiso sul terzo lato del triangolo c'è il Maliseti che ormai non può più nascondere i propri sentimenti. L'1-2 col quale si chiude lo scontro diretto della seconda di ritorno (anche all'andata vinsero gli stessi, anche allora di misura) cambia di nuovo la situazione in testa alla classifica, ove ormai sono in sei ad avere ambizioni dichiarate: alle tre già citate è obbligo aggiungere Sestese e Fucecchio, finaliste nel 2022, più il Pontassieve; prevedere come finirà è impossibile, anche se capire com'è andata può portare un po' di luce. La Lastrigiana paga le assenze (tra infortuni e convocazioni in prima squadra mancano Mandolini, D'Alessandro, Guasti e Marchetti; in panchina salgono due 2006, Bonaiuti e Francesco Becagli) e un avvio sottotono: il Maliseti passa in vantaggio già all'8' col colpo di testa di Chiti sull'angolo di Asara. Per nascondere le assenze Massai ha ideato una squadra decisamente offensiva nella quale Fallani e Tomeo agiscono larghi alle spalle di Sarti e Vettori; ma l'iniziale poca reattività in mediana consente al Maliseti di arrivare in vantaggio su tutti i secondi palloni e di portarsi ripetutamente al tiro con Dardha e Llana (preziosi i servizi di Asara, in difficoltà enorme Torniai e Sona) che al 20' grazia Hila alzando troppo il pallonetto. La rete del raddoppio è comunque inevitabile: la costruisce di nuovo Asara che, ricevuto il pallone da una rimessa laterale, accende il dribbling di Llana, letale nel tiro incrociato. Il doppio svantaggio scuote finalmente la Lastrigiana che nell'ultimo quarto d'ora prima della pausa costruisce tre occasioni per riaprire la sfida; l'esito però è amaro: Marchi calcia su Mardale dall'interno dell'area di porta; situazione simile con Sarti protagonista intorno al 35'; traversa clamorosa di Innocenti (decisiva la deviazione di Baldi sul colpo di testa a colpo sicuro) sull'angolo con cui si chiude il primo tempo. Nell'intervallo Massai prova a dare maggior equilibrio alla Lastrigiana togliendo Fallani e Torniai per inserire un difensore, Stefanucci, e un centrocampista, El Youssefi (e nella ripresa entreranno anche Talakhadze e Ballerini per Vettori e Innocenti, infortunato). L'1-2 arriva subito, prima dell'ora di gioco: Marchi addomestica un angolo respinto dalla difesa ospite e col mancino trova i pali. Ora la gara cambia, perché il Maliseti capisce che è il momento d'accontentarsi e si pone a presidio della propria area; la Lastrigiana attacca con quasi tutti gli effettivi, ma una pressione di quasi mezz'ora sfocia soltanto in due occasioni nel finale, il colpo di testa di El Youssefi e il tiro di Caparrini dalla distanza ai quali Mardale s'oppone con i soliti riflessi eccellenti. Dopo l'1-0 dell'andata, il Maliseti batte la Lastrigiana per la seconda volta: sarebbe insensato non calcolarlo in una corsa al titolo in cui le ambizioni sono tante e le gelosie idem.
Calciatoripiù : specie nella ripresa
Caparrini e
Innocenti tengono la mediana in equilibrio; e se gioca con questo spirito di sicuro
Sarti (Lastrigiana) tornerà presto a segnare. Ma ci sono alcune giornate in cui tutto sembra gravato da un incanto: la formula l'hanno pronunciata
Chiti che abbina una rete pesante a una prestazione stratosferica in difesa,
Llana al quinto centro stagionale e
Asara (Maliseti Seano) che condisce un primo tempo di qualità con due assist vincenti.
Grassina-Cenaia 5-1
RETI: Rossi Lottini Di., Fabiani, Bambi, Castaldi, Senthilkumar, Landi M.04
GRASSINA: Bellini, Falaschi, Salvini (90' Azzini), Massini, Bilardi, Fabiani, Cinquina (85' Modesti), Senthilkumar, Rossi Lottini Davide (78' Castaldi), Bambi, Rossi Lottini Diego. A disp.: Maranghi, Cavallone, Azzini, Castaldi, Moriani, Modesti, Ballerini, Bini. All.: Luigi D'Andretta.
CENAIA: Badalassi, Taurasi, Mariotti, Landi, Palma (61' Ursi), Salvadori, Reffo, Mazzoni, Ariete (16' Brogi), Di Candia (65' Montagnani), Bertuccelli (53' Serafini). A disp.: Cavallini, Ursi, Montagnani, Serafini, Brogi, Barbieri, Bragagni. All.: Stefano Bani.
ARBITRO: Rosini di Arezzo.
RETI: 22' Rossi Lottini Diego, 25' Landi, 40' Fabiani, 44' Bambi, 80' Castaldi, 95' Senthilkumar.
NOTE: ammoniti Brogi (36'), Massini (57') e Fabiani (85').
Probabilmente a Grassina piace cercare analogie con la serie A: non può spiegarsi in altro modo il sontuoso 5-1 rifilato al Cenaia dai rossoverdi in maniera tanto analoga a come il Napoli ha fatto con la Juventus. Certamente D'Andretta non è Spalletti e il Pazzagli non è il Maradona (anche se pure Andrea Pazzagli ha giocato in serie A), ma gli juniores padroni di casa regalano comunque molto spettacolo e anche loro lottano per la vittoria del campionato. Paragoni e adeguate proporzioni a parte, questi tre punti permettono al Grassina di tornare al primo posto in classifica, almeno in attesa del posticipo del Pontassieve. Inoltre i rossoverdi vendicano così l'amara sconfitta dell'andata; un fine settimana perfetto. L'incontro si sblocca inizialmente con Rossi Lottini Diego, che fantasticamente servito di tacco dal fratello, sigla con freddezza il vantaggio. La risposta del Cenaia non si fa però attendere e pochi minuti dopo, al 25', Landi dalla trequarti lascia partire un tiro non irresistibile ma sicuramente molto potente e valido per l'1-1. Dopo un inizio molto combattuto equilibrato, che vede le due forze in campo annullarsi, i padroni di casa assumono il dominio del gioco. Il pareggio quindi non dura molto e sul finale di frazione i rossoverdi trovano due reti. Prima con Fabiani di testa da calcio d'angolo e poi con Bambi di sinistro dal limite dell'area. Entrambi su assist di un particolarmente ispirato Cinquina. Con due gol di vantaggio, al rientro in campo nel secondo tempo il Grassina deve così solo amministrare il risultato. Gestione che riesce senza problemi e anzi permette ai ragazzi di D'Andretta di trovare altre realizzazioni. All'80' Castaldi devia fortunosamente un tiro di Bambi aggiungendo il proprio nome sul tabellino dei marcatori in stile Inzaghi. Infine al 95'Senthilkumar approfitta di alcuni rimpalli nell'area avversaria per sentenziare un definitivo, altisonante 5-1. Triplice fischio che sancisce dunque una bella e importante vittoria per il Grassina: dopo la sconfitta di settimana scorsa c'era subito bisogno di conferme. Al contrario il Cenaia, pur avendo forse giocato meglio di quanto possa testimoniare il risultato, ha molto da rimproverarsi, soprattutto per aver concesso troppo spazio agli avversari accusando un vistoso calo.
Calciatoripiù: Cinquina: incredibilmente ispirato, non sbaglia nulla e serve due assist perfetti: sarebbe bello vederlo così più spesso;
Fabiani : è un piacere vederlo giocare, ma forse è giusto che resti in prima squadra: troppo superiore, fuori categoria sotto ogni punto di vista;
Bambi (Grassina): probabilmente ha un interruttore dietro la schiena e purtroppo ogni tanto è spento, ma quando si acceso gli avversari possono solo affidarsi a qualche preghiera: gol, tunnel, assist; quando vuole fa tutto ciò ciò che vuole;
Landi : il centrocampo del Cenaia è lui, tutto il resto è noia, maledetta noia;
Bertuccelli (Cenaia):cercare la definizione di capitano sul Treccani e trovare una sua foto non sarebbe una sorpresa: che peccato vederlo uscire così presto.
Porta Romana-Sestese 0-1
RETI: Pecchioli
PORTA ROMANA: Sorace, Fiorini, Bacci, Zuffanelli, Faralli, R. Ermini, Tipaldi, Colombo, Antogna, Desii, Frascadore. A disp.: Cecconi, Galeazzo, Farulli, Grifoni, Mazzei, Marchi, Ruocco, Coli. All.: Alessandro Rossi.
SESTESE: Misuri, Nocentini, Pizzuto, Pisaneschi, Pisaniello, Guerrini, Pecchioli, Cremonini, Papi, Angiolini, Giustarini. A disp.: Tognoni De Pugi, De Rosis, Nenci, Boschi, Arrighi, Viti, Pelagatti, Kapanadze. All.: Alessandro Rossi.
ARBITRO: Iacopini di Firenze
RETE: 93' Pecchioli rig.
Nella scala del dolore la progressione è nota: perdere, perdere in casa, perdere su rigore, perdere nel recupero. Quando anziché alternarsi le variabili s'accumulano il dolore non si somma, ma si moltiplica: si capisce come mai alla fine della sfida con la Sestese, che strappa lo 0-1 con il primo penalty stagionale, il Porta Romana sia furibondo con la direzione di Iacopini; è vero però che soprattutto nel primo tempo gli avversari avevano creato un buon numero d'occasioni con cui sbloccare la gara con un certo anticipo. Anche se minima, la vittoria la lancia con decisione nella corsa al titolo nella quale ancora non si vede una protagonista decisa: occhio che, come nelle altre categorie con colori diversi, alla fine il 2023 non sia altro che un 2022 bis. Ma per rompere la resistenza del Porta Romana (in settimana è cambiato allenatore: e, curiosità statistica, l'ex Rignanese Alessandro Rossi esordisce contro il proprio omonimo) c'è voluta una discreta tigna: già in avvio con un tiro velenosissimo Antogna fa capire che sarà un pomeriggio intenso. In affanno per una decina di minuti complice il gran ritmo tenuto dagli avversari, da metà primo tempo in avanti la Sestese cresce e a cavallo della mezz'ora costruisce tre occasioni limpide: va male sia a Pecchioli cui s'oppone l'ex Legnaia Sorace, sia a Papi (alto) sia a Nocentini il cui traversone per poco non si trasforma in un tiro velenoso sotto la traversa. Si va alla pausa a reti bianche, ma consapevoli che alla ripresa la Sestese alzerà il ritmo; lo sa anche il Porta Romana che nel secondo tempo si piazza a difesa del pari e prova a ripartire in contropiede con Antogna, spesso fermato in fuorigioco, e Tipaldi cui nell'occasione migliore s'oppone Misuri. L'aumentato peso offensivo della Sestese (Rossi finisce con un solo difensore di ruolo per inserire tutti gli attaccanti che può) sembra vanificato dalle parate di Sorace su Pecchioli che però mentre il recupero sta per esaurirsi conquista un penalty contestatissimo: per Iacopini la pressione di Riccardo Ermini è fallosa tanto da meritarsi un castigo che è quasi una condanna. A secco da qualche settimana, Iacopini chiede e ottiene di poter calciare il rigore del successo: l'esecuzione è perfetta, Sorace perde un solo duello ma tanto basta alla Sestese per venir via dal Bozzi con un successo pesantissimo.
Calciatoripiù : l'esperienza di
Pisaneschi in difesa e di
Giustarini a centrocampo è l'ingrediente con cui la Sestese cucina il successo.
Zenith Prato-Affrico 3-2
RETI: Autorete, Casini, Buscema, Laraia, Mecatti
ZENITH PRATO: Landini, Ammendola L., Nucci, Casini, Pagli, Bashkimi, Silveri, Galeotti, Ammendola N., Nuzzo, Buscema. A disp.: Veroni, Muca, Malli, Cappellini. All.: Fabrizio Bellandi.
AFFRICO: Del Bimbo, Passa, Boddi, Barbieri, Laraia, Giovannoni, Iania, Puggelli, Di Gaudio, Masi, Mecatti. A disp.: Dos Santos, Milazzo, Bartolacci, Baffoni, Chelli, Malizia, Miniati, Frilli, Renzi. All.: Massimiliano Benfari.
ARBITRO: Iglio di Pistoia.
RETI: aut. Del Bimbo, Casini, Buscema, Laraia, Mecatti.
Vittoria con finale thriller per la Zenith Prato, cui basta un tempo e mezzo perfetto per avere la meglio sull'Affrico. Il 3-2 inflitto ai fiorentini consente alla squadra di Bellandi di raccogliere il nono successo in campionato e di salire a quota 31 punti. Dopo un quarto d'ora di sostanziale equilibrio, a rompere l'impasse arriva la sfortunata autorete di Del Bimbo che consente alla Zenith di portarsi in vantaggio in una prima frazione che per il resto non regala altre emozioni. La gara del Chiavacci si infiamma nella ripresa, caratterizzata da una partenza folgorante di Buscema e compagni. Intorno al 60' Casini realizza il raddoppio con una conclusione su cui Del Bimbo non può nulla mentre due minuti più tardi la zampata di Buscema - giunto con questo centro a quota 14 in campionato - sembra chiudere anzitempo i conti sul parziale di 3-0. Nel momento più complicato, però, l'Affrico tira fuori la classica reazione d'orgoglio trovando due reti con Laraia e Mecatti che nel giro di pochi minuti rimettono in corsa i fiorentini. La formazione di Benfari ci prova fino all'ultimo ma Landini e compagni si difendono con ordine fino al triplice fischio che certifica il 3-2 finale in favore della Zenith.
Pontassieve-Montelupo 0-3
RETI: Potogu, Cintelli, Mancini
PONTASSIEVE: Foschi, Celoni, Manetti, Salvadori, Del Lungo, Niccoli, Candelori, Dreucci, Mannini, Malaman, Pacini. A disp.: Quadri, Lemmi, Mengozzi, Bartolozzi, Rasi, Papini, Pretelli. All.: Marco Privitera.
MONTELUPO: Consani, Pasqualetti, Masoni, Michelucci, Bagnoli, Mancini, Bianchini, Potogu, Ciulli, Terramoto, Coppola. A disp.: Tofani, Martelli, Nicolosi, Cintelli, Balis, El Makhilmi. All.: Sauro Belli.
ARBITRO: Giovannini di Prato.
RETI: Potogu, Cintelli, Michelucci.
L'impresa è servita. Ne aveva bisogno come il pane, ma il pasto è da chef stellati, questo successo al Montelupo, reduce da un periodo sfortunato in cui non aveva raccolto quanto meritato. Il posticipo del lunedì proponeva una gara proibitiva per i ragazzi di Sauro Belli, che però interpretano il copione come un attore consumato ed effettuano un blitz destinato a pesare. Mastica amaro il Pontassieve, che rimanda i propri sogni di gloria e deve ora rimboccarsi le maniche, per riprendere il proprio fantastico cammino dopo questo passo falso. A Pontassieve va in scena una gara combattuta in cui le squadre non si risparmiano: lo dimostrano i rossi estratti dall'arbitro, che fa chiudere la contesa in nove effettivi ai locali, in dieci agli ospiti. Particolarmente equilibrati i primi 45', che vanno in archivio sullo 0-1, decisi dal gol di Potogu che supera Foschi con una rasoiata da fuori area. I locali non brillano come sono abituati a fare, ben contenuti da un Montelupo impeccabile in fase difensiva. La voglia di rivalsa dei biancoblù si scontra, nella ripresa, con una squadra ospite che non diminuisce intensità e concentrazione, e si prende il raddoppio con una magia del classe 2006 Cintelli. Nel finale, caratterizzato da un pizzico di nervosismo, arriva anche il terzo gol degli amaranto: lo realizza Michelucci per quello che sa tanto di punto esclamativo sull'urlo del Montelupo.