Navacchio Zambra-Floria Grassina Belmonte 2-0
FLORIA GRASSINA BELMONTE: Morgenni, Ciabatti, Benvegnu, Sarti, Meini, Nahi, Baldazzi, Martini, Catalani, Li, Caponi. A disp.: Scaperrotta, Forzieri, Soldini, Ciappi, Bombassei, Cabras, Colzi, Zanotti, Sieni. All.: Pagliai Stefano
RETI: Maffei, Esposito
Con un gol per tempo, lo Zambra compie uno scatto significativo verso la permanenza nell'élite grazie al 2-0 inflitto alla Floria Grassina Belmonte. Con questi tre punti, la formazione pisana si porta a quota 7 punti, in prima posizione insieme al Turano Montignoso, con la Floria che insegue a 5 punti e pronta a dare battaglia fino alla fine negli ultimi due appuntamenti del girone. Intanto, però, è lo Zambra a conquistarsi la pole position grazie alla convincente vittoria sulla formazione di mister Sozzi. Nel primo tempo lo Zambra parte subito forte, mettendo sotto pressione la difesa della Floria e riuscendo a sbloccare il risultato al 6' con un gol bellissimo di Esposito che, sugli sviluppi di un calcio piazzato, stoppa il pallone e con una girata da attaccante di razza supera l'incolpevole Morgenni. Anche dopo aver sbloccato il risultato, è lo Zambra a fare qualcosa di più sul piano del gioco e delle occasioni, rendendosi ancora pericoloso con Bargi e con lo stesso Esposito. Sul finale di prima frazione si affaccia in avanti anche la Floria, che costruisce la prima palla gol della sua partita con un colpo di testa di Catalani che termina a lato di un soffio prima che l'arbitro mandi le due squadre negli spogliatoi. La ripresa inizia esattamente come era cominciata la prima frazione, con lo Zambra subito aggressivo e determinato a voler chiudere anzitempo la contesa. Come se non bastasse, i pisani trovano la rete del raddoppio esattamente dopo 6' (come nel primo tempo) dalla ripresa delle ostilità. A siglare il gol del 2-0 è Maffei con una gran botta da lontano che si infila al sette, dove Morgenni proprio non può arrivare. La Floria Grassina Belmonte prova a rimettersi in carreggiata con un'iniziativa personale di Caponi, ma il tiro dell'attaccante fiorentino termina a lato della porta di Ruglioni. Lo Zambra, dal canto suo, quando riparte riesce quasi sempre a creare pericoli dalle parti di Morgenni. In un paio di occasioni Bargi va vicinissimo al tris, trovando sulla sua strada un grande Morgenni a negargli la gioia del gol. Al tramonto della gara, Picchianti reclama un calcio di rigore che l'arbitro decide però di non assegnare. Poco male, perché comunque lo Zambra si porta a casa tre punti fondamentali e già la prossima può essere decisiva per mettere il sigillo sulla salvezza.
Calciatoripiù : nello Zambra prova maiuscola in difesa per
Cariello , mentre nella Floria Grassina Belmonte
Meini è spesso puntuale in chiusura.
Sporting Arno-Academy T.m. 2-3
SPORTING ARNO: Caracci, Aldighieri, Lepri, Piantini, Ben Moussa, Rossi, Bellonzi, Giannelli, Esposito A., Lenzi, Moccia. A disp.: Conti, Del Gaudio, Esposito, Moccia, Precaj, Sarti, Spinelli . All.: Marcelli Vittorio
ACADEMY T.M.: Zangani, Bacci, Sanchez, Giannotti, Bocchini, Tonarelli, Bonni, Anghele, Volpicelli, Vitaggio, Niang Papa. A disp.: Angelotti, Poli, Meloni, Alberti, Ferrari, Castaldo, . All.: Bertelloni Mario
RETI: Lepri, Spinelli, Vitaggio, Bonni, Giannotti
Ma quanto è bello il nuovissimo manto in erba sintetica di ultima generazione che ricopre il terreno del Comunale di Badia a Settimo: un eccellente restyling che la dirigenza rosanero ci presenta con giustificato orgoglio. Tanti sono stati i sacrifici e gli ostacoli superati ma adesso una società dalla grande storia e dall'indiscutibile blasone può finalmente vantare un terreno di gioco all'altezza delle proprie ambizioni. Calcandolo sembra di camminare sul litorale di Copacabana. Ben altra cosa rispetto all'ultima spiaggia sulla quale si ritrovano ad affrontarsi i Giovanissimi di Sporting Arno e Turano Montignoso (2-3 il finale). Nell'alveo di un primo tempo in cui a fare da padrone è un sano agonismo, sono proprio i padroni di casa a partire con buona convinzione facendo vedere cose buone sul piano squisitamente tecnico. Mentre i massesi interpretano il match in maniera molto più fisica giocando prevalentemente raccolti nella propria trequarti campo e cercando quando possibile di ripartire in contropiede, lo Sporting Arno prova a tenere palla a terra e a disegnare buone trame di gioco. Grazie all'intelligente lavoro svolto da Lenzi in cabina di regia e ai frequenti inserimenti di Lepri e Giannelli sul settore di destra da parte, i padroni di casa hanno il merito di tenere alto il baricentro del proprio gioco e conseguentemente, di costringere gli ospiti a dedicarsi in prevalenza alla fase di rottura. E non è un caso infatti che i ragazzi di Bertelloni cerchino di inaridire la fonte principale della manovra rosanero fermando più volte in maniera irregolare un Lenzi che comunque non disdegna la tenzone. Dopo una prima fase caratterizzata da una robusta opera di contenimento, la difesa massese inizia a scricchiolare ed è così lo Sporting a procurarsi le migliori occasioni. Al 6' una prepotente discesa sulla destra di Lepri manda fuori giri la retroguardia locale: il numero tre in maglia nera riesce anche ad evitare l'intervento di Zangani in chiusura ed è solo una fortunosa carambola a evitare guai peggiori per la difesa arancione; il pallone schizza fuori area sui piedi dell'accorrente Lenzi che senza pensarci troppo tenta di piazzarlo nello specchio della porta mancando di poco il bersaglio e spedendolo oltre la traversa. Solo sporadicamente in fase di ripartenza il Turano si affida ai piedi buoni e alla fisicità di Giannotti. Lo Sporting Arno continua ad attaccare e al 23' è interessante lo spunto di Adriano Esposito che va via sulla sinistra, stringe verso il centro e prova ad aprirsi il varco per la conclusione a rete ma poi tocca corto per l'accorrente Giannelli la cui rasoiata da fuori area costringe all'intervento in tuffo l'attento e preciso Zangani. Una prima frazione piuttosto povera di occasioni e contenuti e aggiudicabile solo leggermente ai padroni di casa nulla lascia presagire a quel che accadrà in una ripresa ricchissima di colpi di scena e dal finale psicodrammatico. I primissimi minuti del secondo tempo ripropongono il canovaccio recitato sin qui dallo Sporting Arno; con una variante non di poco conto, però. Al 39' la ficcante incursione sulla sinistra di Adriano Esposito si conclude con un'illuminante verticalizzazione che sorprendendo la retroguardia massese smarca, tutto solo dinanzi a Zangani il liberissimo Lepri: per lui è un gioco da ragazzi stoppare il pallone e depositarlo facilmente alle spalle dell'estremo difensore ospite. La gioia rosanero è al tempo stesso enorme e brevissima visto e considerato che dura quanto un batter di ciglia. Ripresa dal centro, veloce e ben articolata ripartenza del Turano Montignoso: il pallone arriva sui piedi di Bonni che dalla media distanza traduce in rete la prima autentica opportunità costruita dal Turan. Il rapidissimo botta e risposta cambia gli equilibri del match. Adesso anche i ragazzi di Bertelloni, trascinati da un inesauribile Giannotti, riescono ad alzare il ritmo e l'inserimento di Castaldo conferisce ulteriore spinta propulsiva alla fase offensiva arancione. Al 52' è proprio una spinta ai danni del numero diciassette ospite a indurre Mellini a prendere una decisione che segna il primo punto di svolta della gara. Ben posizionato a pochi passi dall'azione incriminata, l'arbitro concede infatti il calcio di rigore in favore del Turano. La decisione manda su tutte le furie i sostenitori di casa e fa perdere le staffe a Precaj che probabilmente a causa di qualche parola di troppo all'indirizzo dell'arbitro viene espulso. Sul dischetto si presenta Vitaggio che, nonostante che il giovanissimo Caracci intuisca la direzione del tiro, riesce soltanto a sfiorare: il Turano ribalta il risultato. In vantaggio di un gol e di un uomo, il compito degli ospiti parrebbe facilitato. Il condizionale è però d'obbligo, visto che al 58' è proprio una leggerezza ospite a rimettere in corsa lo Sporting Arno. I rosanero conquistano una punizione dai venti metri che Lepri s'incarica di calciare: ne viene fuori una traiettoria lenta, centrale e ben leggibile sulla quale però Zangani commette un errore imperdonabile; il pallone infatti sfugge alla sua presa favorendo l'intervento del ben appostato Spinelli che quasi non crede alla possibilità concessa; il suo tocco leggero basta e avanza a spingere il pallone oltre la linea bianca e a riportare lo Sporting Arno in linea di galleggiamento. Una sfida dal destino che sembrava segnato torna così in parità; nell'ultimo quarto i padroni di casa, pur in inferiorità numerica, non sfigurano di fronte a un avversario determinato e ben disposto in campo. La beffa però è sempre dietro l'angolo e quella più atroce si materializza nel modo più impensabile nel corso del terzo e ultimo minuto di recupero. Il Turano usufruisce di un calcio d'angolo e sugli sviluppi della battuta dalla bandierina di sinistra la velenosa traiettoria disegnata da Giannotti, dopo aver giocato di sponda con il montante di sinistra, gonfia la rete dello Sporting Arno facendo calare il sipario e il gelo sulle residue speranze di salvezza dei ragazzi di Caparrini. Esultano invece quelli di Bertelloni che al termine di una gara molto ben interpretata sul piano agonistico, mettono a frutto quel sano cinismo sportivo che permette loro di tramutare in oro le poche occasioni avute. Sono tre passi avanti fondamentali per il Turano che adesso punta con fiducia e ottimismo un traguardo più che mai alla portata. Solo un miracolo potrebbe mettere in salvo uno Sporting Arno a tratti bello ma anche molto sfortunato. Davvero poco si può rimproverare ai ragazzi di Caparrini che adesso devono mettere testa, gambe, piedi e grande cuore nella sfida che domani li vedrà impegnati sul terreno del Navacchio Zambra. Non è finita, finché non è finita , era solito dire il grande campione di baseball Hogi Berra. Un motto che lo Sporting deve far proprio. Perché il grand slam home run è ancora possibile. Nonostante sia stato più volte aspramente contestato, è stata più che sufficiente la direzione arbitrale di Mellini; anche se la spinta che ha originato il rigore in favore del Turano è stata piuttosto veniale, non ce la sentiamo d'imputargli troppe colpe: era molto vicino all'azione e la sua valutazione non ha palesato incertezze. Evidentemente dalla sua posizione ha visto qualcosa che a noi dev'essere sfuggito.
Calciatoripiù : nello Sporting Arno hanno ben impressionato i più giovani in campo, il portiere
Caracci e il centrale difensivo
Rossi , ragazzo dalla grande personalità che spesso ha retto le sorti del proprio reparto e del quale sentiremo certamente parlare in futuro. Buone anche le prove di
Lepri, Lenzi, Adriano Esposito e
Giannelli . Nel Turano ottima per qualità e quantità di gioco espresso la partita di
Giannotti ma molto bene sono andati anche
Bonni e il neoentrato
Castaldo .