Castiglionese A.s.d.-Sinalunghese 0-1
RETI: Alessi
Il gol di Alessi nel primo tempo decide la sfida di Castiglion Fiorentino e permette alla Sinalunghese di fare un discreto passo in avanti nella rincorsa alla vetta. Nel pomeriggio dei pareggi nel gruppone delle inseguitrici del Grassina, i rossoblù vincono lo scontro diretto con i viola e si portano al terzo posto, a tre lunghezze di distanza dalla capolista, costretta al primo stop stagionale nel derby con l'Antella. La Sinalunghese si gode un sabato positivo, non demerita comunque la Castiglionese: la sfida infatti risulta sostanzialmente combattuta e ben interpretata dalle due squadre. Subito in avvio sono gli ospiti a mancare di poco il vantaggio: Alessi recupera un buon pallone e conclude di poco a lato. La Castiglionese prende campo col passare dei minuti e inizia a portare i primi pericoli in area rossoblù: si annotano i tentativi di Veltroni, Nanni e Cilia, che non riescono però a concretizzare. Non sbaglia dall'altra parte la Sinalunghese, che passa con Alessi: calcio di punizione di Monaci, il pallone servito in mezzo viene raccolto da Pinsuti - contrastato (probabilmente in maniera irregolare) da un avversario - e resta pericolosamente in area; il più veloce di tutti è Alessi, che mette in rete per lo 0-1. La sfida si accende, si fa sempre più maschia e nervosa. Nella seconda frazione di gioco la Castiglionese torna in campo alla ricerca del pari; la Sinalunghese controlla con ordine il vantaggio e prova a colpire ancora in contropiede. Non mancano le occasioni anche nei secondi 45': gli ospiti creano nitide palle-gol con Casagni, Alessi e Canapini, ma non riescono a chiudere un match che rimane così in bilico. La Castiglionese si batte fino alla fine alla ricerca del pari, riuscendo a creare le occasioni più ghiotte soprattutto sui calci da fermo ma senza riuscire a colpire. Il gol non arriva, è 0-1 al fischio finale. La Sinalunghese esulta e risale ancora la classifica di un girone che si è improvvisamente riacceso dopo il k.o. della capolista Grassina; esce dal campo con un po' di rammarico invece la Castiglionese, che avrebbe probabilmente meritato qualcosa in più degli zero punti raccolti.
Calciatoripiù: per la Sinalunghese un applauso va a tutta la squadra, autrice di una buona prestazione su un campo non semplice; un punto in più ad
Alessi per il gol decisivo.
Colligiana-Mazzola Valdarbia 1-1
RETI: Baccani, Ventrone Ti.
Su un terreno di gioco reso pesante dalla pioggia caduta anche durante tutto l'arco della gara, Colligiana e Mazzola Valdarbia impattano per uno a uno al termine di una gara che ha visto pochissime azioni da rete, in cui i portieri sono rimasti per gran parte inoperosi; Bacciottini non ha dovuto in pratica effettuare alcun intervento di rilievo. La Colligiana avrebbe forse meritato di accaparrarsi l'intera posta per le maggiori occasioni avute. Pronti, via e la Colligiana passa subito in vantaggio grazie alla conclusione di Baccani dal limite dell'area. All'ottavo Nasca impegna il portiere ospite che devia e poi blocca. Al 21' il Mazzola Valdarbia batte dalla bandierina e Ventrone è svelto a deviare alle spalle di Bacciottini per il pareggio degli ospiti. Al 27' Bimaj vede la sua conclusione deviata in angolo. Nella ripresa, al 55' cross di Nasca per Bimaj che conclude di poco fuori. Al 59' la punizione di Baccani viene deviata in fallo laterale da Caro, dopo una decina di minuti invece Nasca conclude centralmente per la facile parata di Caro. Questa la cronaca della gara nelle sue fasi salienti.
Calciatoripiù: per la Colligiana da segnalare la buona prova di
Baccani, autore del gol, e di
Becchi attento in difesa.
Grassina-Antella 99 1-2
RETI: Autorete, Manetti Sam., Bandini
Non chiamatela partita e neppure derby. Per chi quotidianamente lo vive su una delle due sponde della barricata, il confronto fra Grassina e Antella è prima di tutto un sentimento. Una questione di cuore che non lascia dubbio alcuno riguardo la fede calcistica che dimora nell'anima di queste due piccole enclave inglobate nel comune di Bagno a Ripoli. Perché se nelle vene ti scorre sangue rossoverde, mai e poi mai ti farai trasfondere quello biancazzurro: e viceversa. Se poi, come in questa occasione, la posta in gioco è così alta, quest'ardente passione si tramuta in un incendio capace di riscaldare anche un grigio, freddo e piovoso sabato pomeriggio d'inizio dicembre. Pur potendosi giovare del fattore campo, il Grassina cade in casa e vede accorciarsi la classifica: la insidia l'Antella che passa in trasferta 1-2. Le prime battute di questo attesissimo derby non fanno che dar corpo a quello che alla vigilia era solo un buon auspicio in casa ospite. Sfoderando personalità da grande squadra, è proprio l'Antella a prendere in mano l'iniziativa dimostrando con quale e quanta meticolosità Merciai abbia preparato la partita. Sfruttando la buona vena ispiratrice del regista D'Angelo, i frequenti spunti sulla corsia di sinistra dell'ex Cattolica Manetti e soprattutto, l'inarrestabile progressione sulla destra dell'ex Settignanese e Valdarno Liberati, sono proprio gli ospiti a fare la partita in maniera a dir poco inattesa. Plumbeo e buio come il cielo sopra al Pazzagli sembra invece essere il gioco di un Grassina inaspettatamente povero di idee a centrocampo e privo della consueta rapidità in fase offensiva. È vero che la cerniera mediana formata da Fabiani e capitan Iacovitti conferisce al reparto buona solidità ma è altrettanto vero che gli esterni Rossi Lottini e Colasuono, sempre ottimamente tamponati dagli omologhi difensivi biancazzurri Sormani e Chelazzi, non riescono a cambiare passo. L'ex Olimpia e Sestese Gjana, piazzato da Cellini in cabina di regia, ha sì buoni numeri sul piano della tecnica individuale; ma, anche per caratteristiche assai differenti, non possiede gli spunti e la genialità di Minischetti. Il dispositivo difensivo antellino, completato dai centrali Picariello e Rossi, ha così buon gioco sia sul numero dieci grassinese sia su Bambi che in pratica, non vede quasi mai palla. L'Antella sfrutta invece come meglio non potrebbe l'unico vero tallone d'Achille della retroguardia rossoverde rappresentato dall'esterno sinistro Salvini, messo sovente in serio imbarazzo dai cambi di marcia operati da un imprendibile Liberati. Non è un caso che proprio da quel versante arrivino le preoccupazioni più grandi per Bartoli che nel primo quarto di gara si erge con bravura quale baluardo insormontabile a difesa dei suoi pali. Al 7' Bandini (ottimo il suo lavoro in qualità di pallanuotistico centroboa) protegge con caparbietà un buon pallone al limite dell'area procurandosi con intelligenza un calcio piazzato da favorevole posizione. S'incarica del tentativo di trasformazione D'Angelo sulla cui battuta a rete, assai educata e ben indirizzata, Bartoli risponde «presente» fagocitando la sfera grazie a un bell'intervento in volo plastico sulla propria destra. Al 17' il dialogo stretto fra Sormani e Liberati manda ancora in tilt la retroguardia di casa. Il numero sette biancazzurro parte in progressione, s'incunea in area ma sulla battuta a rete da distanza ravvicinata Bartoli è nuovamente bravissimo ad abbassare la saracinesca respingendo di piede un rasoterra quanto mai insidioso. I ragazzi di Cellini annaspano in fase d'impostazione faticando a creare il canonico gran volume di gioco. Nel primo tempo, i rossoverdi lasciano un'unica traccia in cronaca. Al 28' Gjana pennella verso il centro dell'area ospite una punizione dalla trequarti sulla quale Iacovitti manca d'un soffio la deviazione vincente. Al 35' è ancora l'inarrestabile Liberati a far paura grazie alla consueta ripartenza in stile Marcel Jacobs che lo porta fin nel cuore dell'area avversaria per poi sciupare un'ottima occasione calciando di una spanna oltre la traversa. Il profumo di gol si avverte ormai fino in via di Pulicciano e allo scoccare del 36' la gioia biancazzurra esplode anche sulla tribuna del vicino Pazzagli. Manco a dirlo, l'azione buona si sviluppa nuovamente lungo la catena di destra dove Sormani prima si libera abilmente per il traversone e poi rimette verso il centro un delizioso pallone che il ben appostato Bandini traduce in rete da due passi grazie a un preciso colpo di testa. L'immagine del Grassina è quella tipica del pugile stretto all'angolo. Incapace di reagire e far male, al collettivo di Cellini non sembra essere utile a recuperare forze e idee neppure l'intervallo di metà gara. Una seppur flebile reazione, i padroni di casa la mettono in evidenza nei minuti iniziali del secondo tempo. Ne sono passati appena due quando la bella conclusione dalla distanza proposta da Gjana trova pronto alla respinta in tuffo Magnolfi che, dopo essersi salvato una prima volta, si ripete deviando in corner il successivo tentativo di tiro-cross dalla sinistra messo in opera da Salvini. L'Antella riprende ben presto in mano il bandolo della matassa e, grazie al continuo fluttuare di D'Angelo fra centrocampo e attacco, torna a bussar forte alla porta difesa da Bartoli allo scoccare del 55'. Dopo aver recuperato un buon pallone sulla trequarti sinistra ed essere andato via in dribbling, il numero dieci antellino scocca un velenoso fendente rasoterra dal limite: il pallone sibila di poco a lato del palo sinistro della porta difesa da Bartoli. L'Antella c'è; l'Antella è in fiducia e continuando a intessere buone trame di gioco tenendo costantemente alto il baricentro della manovra, induce spesso all'errore i centrocampisti avversari. Fatale è quello che la mediana grassinese compie al 69' quando, perdendo un sanguinoso pallone rubato proprio da D'Angelo, fa scattare la fulminea ripartenza antellina. Liberati allarga sulla destra per Bandini che approfittando al meglio del comprensibile sbilanciamento del quale resta vittima la retroguardia avversaria, vola indisturbato lungo la linea dell'out per poi tagliare verso il centro dell'area un preciso pallone rasoterra: ci si catapulta Manetti al quale non resta altro da fare che spingere in rete da due passi il punto del raddoppio. Per il Grassina questo sembra proprio il classico colpo del ko ma come spesso avviene quando le pratiche sembrano già chiuse ermeticamente in archivio, nel bene prima e nel male poi, ci pensa l'Antella a rimettere involontariamente in partita i padroni di casa a sette minuti dal termine. Sugli sviluppi di una discesa sulla sinistra, Salvini pennella verso il centro un bel traversone sul quale interviene in anticipo il neoentrato Norfini. Nel tentativo di liberare i propri sedici metri, il giocatore biancazzurro colpisce malamente di testa un pallone che prima s'impenna e poi scavalca beffardamente Magnolfi insaccandosi sotto la traversa. Peccato che però il Grassina deluda i propri sostenitori non approfittando di questo inaspettato regalo. Chi si attende il forcing finale da parte dei ragazzi di Cellini è destinato a rimanere a bocca asciutta. Un Grassina senza idee né mordente non riesce a far tesoro neppure dei sei minuti di recupero concessi da Misuri; e a fine gara esplode in modo irrefrenabile la gioia in casa Antella per un successo costruito, voluto, cercato e trovato attraverso il buon gioco espresso e che adesso dà tutto un altro sapore alla lotta per il vertice del girone F. Perdere l'imbattibilità stagionale proprio in quella che da queste parti è considerata la mamma di tute le partite è certamente una beffa difficile da digerire. Nessuna giustificazione però può essere concessa a un Grassina il cui vessillo rosso e verde stavolta è parso decisamente sbiadito. Ben oltre la sufficienza la direzione di gara da parte di Misuri, bravo a tenere saldamente in pugno le redini di un match dal tasso adrenalinico potenzialmente molto elevato.
Calciatoripiù: nel Grassina vanno sottolineate la buona prova di
Bartoli fra i pali e di
Iacovitti nel cuore del centrocampo. Tanti invece i protagonisti in positivo nelle file antelline. Hanno ben interpretato i loro ruoli
Rossi, Chelazzi e
Sormani in fase difensiva; l'imprendibile
Liberati lungo la catena di destra; l'immarcabile
D'Angelo in cabina di regia;
Manetti e
Bandini in fase realizzativa.
Foiano-Giov. Grassina Belmonte 2-1
RETI: Fabianelli, Koroveshi, Ara
Al termine di una gara lottata e combattuta tra due compagini che miravano entrambe al bersaglio grosso, il Foiano sconfigge il Belmonte per 2-1 e fa un bel balzo in classifica dove stacca la Colligiana, supera l'Arezzo Football Academy ed aggancia l'Asta Taverne; la formazione ospite viene invece raggiunta dal Chiusi e vede abbastanza elevarsi la salita per la salvezza. È stato un match giocato a viso aperto da due squadre che si sono fronteggiate senza remore, anche se è pur vero che le occasioni migliori sono capitate alla compagine locale. Cominciano però meglio gli ospiti con un angolo di Gori: grande la parata di Sanarelli che con un colpo di reni respinge. 1' dopo reagisce il Foiano con Rescigno il cui tiro rasoterra viene parato a terra da Pazzagli. Il vantaggio locale arriva al 17' quando il portiere smanaccia il cross basso di Koroveshi: Fabianelli insacca in tap-in per l'1-0 amaranto. La compagine di Farnetani continua ad attaccare: 5' dopo ci prova di nuovo Rescigno con una punizione che termina sulla barriera. Ben più pericolosa al 40' la punizione di Koroveshi che termina a lato di poco; un 1' dopo sull'altro fronte il tiro-cross di Ara attraversa tutta l'area e si spegne sul fondo. Il primo tempo si chiude quindi sull'1-0. Il secondo si apre con il Foiano in avanti e la punizione del solito Rescigno: ottima la parata del portiere ospite protagonista poi di un miracolo sulla ribattuta di Durbiano. Si passa poi al 56' col filtrante di Perju per Fabianelli: Pazzagli para il tiro incrociato, sulla ribattuta Koroveshi calcia fuori. Passano 2' e il Belmonte pareggia: è Ara, partito in posizione sospetta sul quando da destra di Bonciani, a realizzare l'1-1 e a costringere la squadra di casa a ricominciare tutto da capo. Ci prova subito Bigozzi dal limite: il pallone termina non lontano dal montante. Al 73' il team ospite prova addirittura a portar via l'intera posta, ma Sanarelli è attento sul tiro di Bonciani e devia in angolo; passano 8' e Colombo colpisce di testa sull'angolo di Koroveshi, ma la sua inzuccata termina sul fondo. All'84', su un angolo calciato bene dal solito undici locale, Colombo stavolta arriva con un attimo in ritardo: Il Foiano a questo punto crede ai tre punti e li trova all'87' quando Koroveshi controlla al limite, salta il marcatore con un pallonetto e calcia mandando il pallone a insaccarsi all'angolo basso. È il definitivo 2-1.
Calciatoripiù: Tommaso Durbiano, Mitjon Koroveshi e
Andrea Fabianelli (Foiano); oltre al gol,
Ara (Belmonte) è stata una costante pungolo per la retroguardia foianese.
Rignanese-Chiusi 2-2
RIGNANESE: Chiti, Luccianti, Lepri, Mugnai, Galletti, Degl Innocenti, Ciardini, Franchi, Faellini, Nidi, Andreaggi. A disp.: Baldoni, Secori, Pepi, Nenciarini, Giuffre, Terruso, Mannucci, Grassi, Musumeci. All.: Rossi Alessandro
CHIUSI: Mangiavacchi, Velluzzi, Benucci, Kumagai, Gori, Pinzi, Pompili, Bologni, Marku, Ferranti, Castrini. A disp.: Antinoro, Jasharosvshi, Furiani, Castellana, Nenkov, Mencarelli, Vannuzzi, Romoli, Fastelli. All.: Castrini Stefano
RETI: Faellini, Faellini, Ferranti, Castrini
La Rignanese frena ancora, il Chiusi riparte con un buon pareggio dopo il turno di riposo: finisce 2-2 il match di Rignano sull'Arno. L'inizio di partita è di marca ospite: il Chiusi parte infatti fortissimo e al quarto d'ora è già avanti di due gol. Subito al 7' ecco lo 0-1: Castrini dialoga bene con Benucci, quest'ultimo serve un preciso cross in mezzo per il colpo di testa vincente di Ferranti, che realizza l'immediato vantaggio ospite. Intorno al 15' poi il Chiusi raddoppia, ancora su un buon cross in mezzo servito da Benucci: questa volta è Castrini, bravo nel controllo e poi nella conclusione, a far esultare gli ospiti. Il Chiusi gioca bene ed è avanti di due gol, ma gli ospiti devono fare i conti con il ritorno della Rignanese. Dopo un avvio un po' sottotono, i biancoverdi prendono campo col passare dei minuti e già alla mezz'ora riescono a recuperare lo svantaggio. Dopo appena cinque minuti dal raddoppio del Chiusi, la Rignanese riesce ad accorciare le distanze con il tocco vincente in mischia di Faellini. Alla mezz'ora poi lo stesso Faellini firma il 2-2 con una gran giocata, insaccando il pallone in rete con un tiro a incrociare sul secondo palo. Una volta tornata in parità, la partita prosegue sul filo dell'equilibrio: le due formazioni provano a superarsi per tutto il secondo tempo ma senza riuscire a trovare lo spunto vincente per far loro la partita. La Rignanese si fa pericolosa in tre-quattro mischie in area, il Chiusi risponde con i tentativi di Marku, Castrini (conclusione ribattuta) e del neoentrato Fastelli, che conclude fuori a tu per tu con il portiere. Finisce 2-2, arriva il terzo pareggio stagionale per Rignanese e Chiusi. Grazie a questo punto gli ospiti ripartono col piede giusto, agganciano il Giovani Grassina Belmonte a quota 6 e si mantengono in scia delle altre formazioni in lotta per la salvezza. Se in testa la classifica si è accorciata, anche in fondo la battaglia è accesissima.
Asta-Figline 1965 1-1
RETI: Di Dio, Pilati
L'Asta cercava punti per trovare una posizione più tranquilla, il Figline per agganciare il treno delle prime in lotta per la vittoria finale: ne scaturisce una partita dai due volti, finita 1-1 dopo che le due squadre si sono prese un tempo a testa. La breve fase di studio dura 8', poi l'Asta fa registrare la prima occasione con una punizione poco fuori area che si spegne sul fondo. Un minuto più tardi il Figline contrattacca prima con una conclusione dalla destra che attraversa l'area e finisce sul fondo, subito dopo con E. Gjata che da fuori area sfiora la traversa. Si torna sull'altro fronte e un'azione insistita vede Boscagli mettere in mezzo un pallone radente che arriva al limite dell'area: Masotti ha lo spazio per calciare da solo ma non trova lo specchio. L'Asta prova ad approfittare della difficoltà del Figline e continua a rendersi pericoloso: Simoni disinnesca sicuro la punizione di Masotti (24'), subito dopo Di Dio si libera dal limite e calcia fuori di poco. Poi, dopo che il Figline prova a prender fiato con il tiro centrale di Arnetoli che calcia su Pepi, al 38' Boscagli è veloce ad avventarsi su un pallone vagante in area avversaria: un difensore entra in ritardo e lo stende causando il rigore; Di Dio realizza con freddezza per il vantaggio dell'Asta. Per portare il vantaggio al riposo però Pepi deve compiere un grande intervento alzando sulla traversa un tiro ravvicinato di Borrello. Nella ripresa l'ingresso di Nety vivacizza e dà maggior imprevedibilità all'attacco del Figline che al 64' arriva al pareggio: l'Asta perde palla in uscita e Nety mette in mezzo per Pilati che dal limite calcia e coglie in controtempo Pepi; il tocco non basta a evitare l'1-1. Ora l'Asta torna ad attaccare; poi al 73' Carapelli anticipa A. Gjata che alza troppo il piede colpendolo alla testa; l'arbitro estrae il cartellino rosso. Ma la superiorità numerica non giova all'Asta; in questa fase è il Figline a giocare meglio. Al 78' Borrello si libera al limite dell'area e calcia poco sopra la traversa: Pepi sembrava comunque in controllo. Nei 3' di recupero l'occasione buona capita sui piedi di Nety che riceve da fallo laterale in area, si gira in un fazzoletto e calcia da posizione defilata: il pallone attraversa tutta l'area piccola senza trovare un compagno pronto per la deviazione. Sull'altro versante un'incursione di Masotti serve Masini che entra in area in velocità ma tarda il cross: la difesa chiude in extremis. Arriva quindi il fischio finale di Travaglione che manda le squadre sotto la doccia: 1-1 il finale.
Calciatoripiù: buona la prova di
Di Dio e della solida coppia difensiva
Brandini-Carapelli (Asta); ottimo l'ingresso di Nety che affianca
Borrello (Figline) già pericoloso quando calcia.