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    Juniores Elite Bibbiena, intervista al capitano Pietro Zavagli

Nel fine settimana si sono giocate soltanto tre partite nel campionato Juniores regionali élite. Tra le squadre scese regolarmente in campo c'è il Bibbiena, che ha sbancato per 1-0 il campo dell'Arezzo Academy conquistando tre punti importantissimi in chiave salvezza. La neopromossa squadra di Alessandro Regini sta lottando per mantenere la categoria e noi abbiamo intervistato il capitano Pietro Zavagli:

In un sabato particolare, voi avete giocato regolarmente la vostra partita sul campo dell'Arezzo Academy e l'avete vinta. Come siete riusciti a ottenere questo risultato così importante e che valore ha per voi, soprattutto sul piano psicologico e motivazionale?

Sicuramente non è stata una vigilia normale, in quanto conoscevamo la situazione in tutta la Toscana e non eravamo sicuri dell'effettivo svolgersi della partita. Nonostante questo io e i miei compagni abbiamo affrontato il pre-gara normalmente, in quanto conoscevamo l'importanza di questo appuntamento che avevamo preparato molto bene in settimana. Siamo in una fase del campionato in cui gli errori si pagano caro e noi non possiamo più permettercene.

Venivate da un periodo difficile, con quattro sconfitte e un pareggio nelle precedenti cinque giornate. È fuori dubbio che, da qui a fine campionato, servirà una maggiore continuità per raggiungere la salvezza: in che modo potrete trovarla? Su quali aspetti credi che dobbiate lavorare di più?

Sicuramente quest'ultima fase di campionato è stata per noi un passaggio a vuoto. Abbiamo però la coscienza pulita perché ci siamo allenati molto bene in queste settimane, nonostante tutte le difficoltà. Speriamo che la vittoria di sabato ci permetta d'ora in poi di entrare in campo più spensierati, visto che ultimamente giocavamo con un po' di paura e questo ci impediva di esprimerci al meglio.

Questa categoria l'avete conquistata vincendo il campionato nella scorsa stagione. Da neopromossa, quanto è stato difficile adattarsi al livello dell'élite? Che bilancio fai di questa vostra prima esperienza in un campionato così competitivo?

L'anno scorso abbiamo vinto il campionato con una buona componente di ragazzi del 2005, quindi la squadra è molto cambiata in questa stagione. Molti giocatori sono passati direttamente dal provinciale all'élite, e questo sicuramente ha influito nelle prime cinque giornate in cui abbiamo totalizzato zero punti dimostrando di doverci ancora ambientare e di essere meno organizzati di altre squadre. L'unico modo per salvarci comunque è allenarci in modo continuativo e, comunque andrà, siamo orgogliosi del nostro percorso e di essere arrivati a giocarcela fino in fondo.

In questa squadra hai un ruolo importante perché ne sei il capitano. In un momento così delicato della stagione, come riesci a trasmettere la tua leadership e la tua esperienza ai compagni?

Siamo un gruppo di amici che si conoscono da una vita, e questo ha semplificato il mio lavoro perché ogni cosa che dico viene subito percepita dai miei compagni. Siamo tutti ragazzi del Casentino che tengono a questa squadra, lo dimostra la presenza di tutti agli allenamenti. Possiamo inoltre contare su due grandi allenatori che hanno creduto in noi fin dall'inizio, quando pochi altri lo facevano, e questo ci dà la forza per affrontare le ultime tre giornate di campionato.

Nelle prossime due giornate affronterete la Sestese, già campione, e l'Atletico Piombino, ormai retrocesso, mentre all'ultima riceverete il Firenze Ovest in quello che potrebbe essere uno scontro decisivo per la salvezza. Come valuti il percorso che vi attende da qui a fine campionato? Guardando il calendario, sei fiducioso che possiate raggiungere il vostro obiettivo?

Sabato abbiamo fatto il primo passo, ma sappiamo benissimo che non basta. Ci aspettano tre battaglie per raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati all'inizio della stagione. Comunque vada sono orgoglioso di ciò che abbiamo fatto, in quanto siamo arrivati alla fine del campionato con ancora il nostro destino in mano, contro ogni più rosea aspettativa. Siamo pronti a combattere con le unghie e con i denti nelle prossime tre partite.

Giulio Dispensieri

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