U.S. LIVORNO - GHIVIBORGO 1 - 4
LIVORNO - GHIVIBORGO 1-4
LIVORNO: Cardelli, Arcuri, Brenna, Risaliti (84' Siniega), Parente (46' Vallini), Bellini, Currarino (72' Russo), Malva (89' D'Ancona), Capparella, Marinari (84' Boroduska), Dionisi. A disposizione: Tani, Calvosa, Borri, Islam. All.: Indiani
GHIVIBORGO: Bonifacio, Vari (87' Lika), Nottoli, Giannini (87' Nardo), Lopez Petruzzi, Conti, Gori (92' Bifini), Noccioli, Barbera, Bura, Simonetta (89' Campani). A disposizione: Gambassi, Russo, Fischer, Rea, Signorini. All.: Bellazzini
ARBITRO: Luigi Pica di Roma 1, coadiuvato da Elisino di Ostia Lido e Bosco di Roma 2
RETI: 23', 64' e 83' Gori, 28' Dionisi, 75' Nottoli
NOTE: Ammoniti Lopez Petruzzi, Capparella, Dionisi. Recupero 1' e 4'.
Con il secondo successo per 4-1 di fila sul campo dell'Orvietana, il Livorno mette la quinta e innesca la prima mini-fuga del campionato, consolidando il proprio primato davanti ai cugini del Siena distanti già 5 punti. I numeri sono tutti dalla parte di Indiani, gli amaranto sembrano già mostrare una struttura organizzata e solida in tutti i reparti, elementi determinanti con cui confermare - anche contro il Ghiviborgo - la reale forza dei giocatori labronici. La formazione ospite, però, ha già dato ampia dimostrazione di essere un'ottima squadra, reduce dalla vittoria per 3-2 sul Terranuova Traiana si presenta all'Ardenza da quarta in classifica e dunque con tutte le carte in regola per continuare ad essere la vera sorpresa della stagione. Pronti via, e il Livorno prende subito in mano il pallino del gioco, orchestrando le geometrie e le verticalizzazioni con grande precisione. Già al 2' Bellini recupera un pallone in mezzo al campo per servire lo scatto di Capparella ma il suo sinistro dal limite sfiora il palo e mette i brividi alle spalle di Bonifacio. Al 6' ancora Livorno si vede in avanti con Malva, l'esterno sinistro fa valere tutta la sua potenza fisica entrando con rabbia in area, ma il sinistro successivo non trova il bersaglio grosso di un soffio. La risposta della banda di Bellazzini (ex centrocampista amaranto) non si fa attendere, e al 12' si mostrano dalle parti di Cardelli con una incursione di sull'out destro, poi lo scarico a centro è perfetto per il tiro di Giannini respinto dal numero uno labronico, la palla resta viva e sempre Giannini spara in curva una grandissima opportunità. Passano centoventi secondi e il Ghiviborgo ci riprova con Barbera, il suo sinistro però termina alto. Due squilli che rimettono in moto i pistoni della cerniera mediana locale, di nuovo carica a manetta in zona d'attacco: al 16' Parente vince un contrasto e disegna un cross morbido che Brenna gira di testa senza fortuna; poi Malva al 22' raccoglie un rinvio di Cardelli puntando il diretto marcatore all'altezza del vertice alto dell'area di rigore, ma anche in questo caso il tentativo verso l'incrocio dei pali più lontano non va a buon fine. Tre minuti dopo, il Ghiviborgo approfitta di un disimpegno errato in difesa del Livorno per passare in vantaggio: Cardelli serve Currarino al centro del campo, ma il suo lancio in verticale di prima viene stoppato da Vari che lancia in avanti Gori, sterzata e destro chirurgico nell'angolino che vale l'1-0. L'inaspettato vantaggio ospite chiama gli amaranto alla pronta reazione, bastano infatti cinque minuti alla squadra di Indiani per rimettere in parità il punteggio. Brenna si alza a pressione sulla trequarti, recupera palla e serve profondo Dionisi. L'attaccante labronico scarica un destro violento e preciso che si insacca all'incrocio dei pali. Niente da fare per Bonifacio e 1-1. Prima del riposo, infine, c'è spazio per un altro paio di emozioni. Ci prova Arcuri con un mancino forte che trova l'opposizione dei guanti di Bonifacio; poi è Malva che serve un assist al bacio per Dionisi troppo sprecone dal limite alzando il pallone in curva; e per ultimo Brenna si avvita dal corner di Capparella trovando solo la parte alta della traversa. La ripresa inizia con il Livorno già in palla e Dionisi incalzato da un tacco splendido di Capparella si invola in porta ma colpisce ancora la traversa. Poi ancora Dionisi scappa via sulla sinistra e incroci il mancino trovando la deviazione di Bonifacio che non consente a nessuna maglia amaranto accorsa sul secondo palo di ribattere in rete. Gli amaranto spingono alla ricerca del raddoppio e costruiscono ancora: Dionisi protegge una palla a favore dello scatto di Capparella, poi l'apertura verso Malva porta l'esterno al tiro che però esce strozzato e termina sul fondo. Il Livorno sembra in controllo, ma al 64' Brenna commette l'errore più grave regalando al Ghiviborgo il 2-1. Il colpo di testa del capitano mette in movimento Gori che, solo davanti a Cardelli, lo supera per poi insaccare a porta vuota. Gli amaranto non ci stanno e si rigettano in avanti creando tanta pressione e diversi palloni pericolosi all'interno dell'area di rigore. Tutte situazioni potenzialmente pericolose ma sprecate senza fortuna. Al 75' l'episodio cardine del match: Malva sfonda sulla corsia sinistra e serve Capparella che irrompe in corsa in area ma, di fronte al portiere viene agganciato clamorosamente cascando a terra. L'inciampo non viene ravvisato dal direttore di gara che lascia correre e dalla ripartenza successiva Nottoli avvita il mancino all'incrocio dei pali per l'incredibile 3-1 ospite. Da qui in avanti il Livorno si affievolisce, attecchito da una situazione negativa che avrebbe potuto rimettere in piedi il risultato. Il Ghiviborgo, squadra solida e ben organizzata, ha avuto il merito e il cinismo di approfittare di ogni episodio a favore, arrivando a segnare addirittura il poker con Gori. Tripletta per lui e giornata indimenticabile per la prestazione offerta su un campo glorioso come quello dell'Ardenza. Il Livorno cade per la prima volta in campionato, resta al comando della classifica ma si ritrova il fiato sul collo dello stesso Ghiviborgo, salito al secondo posto in graduatoria.