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    Sestese, il punto sul 2023/24 e sulla nuova stagione col ds Pacini

Dopo la vittoria del Torneo regionale Allievi, abbiamo intervistato il direttore sportivo della Sestese Roberto Pacini, che ci ha parlato della stagione 2023/2024 del settore giovanile rossoblù e delle prime novità per la nuova stagione. Ecco l'intervista uscita sull'ultimo numero di Calciopiù, in edicola questa settimana.

Direttore, partiamo dalle basi, dalle emozioni primarie: quali sono quelle che ha vissuto in quel lungo pomeriggio del Bozzi, in cui i vostri Giovanissimi prima e gli Allievi poi hanno sfidato il Tau per le due coppe in palio?
Pomeriggi come quello del Bozzi sono eventi da non perdere: un po' per il richiamo della sfida, un po' per la bellezza di occasioni come queste, ben organizzate dalla Federazione, la bella cornice di pubblico rende merito all'impegno profuso in campo dai ragazzi. Magari la coppa è un trofeo leggermente di secondo piano, ma è pur sempre importante ed è sempre un onore essere in lotta per la sua conquista.

Specialmente, appunto, se dall'altra parte c'è il Tau.
Sono convinto anche io che quando queste due società si sfidano regalano sempre un forte senso di attesa, anche da parte di tanti spettatori neutrali.

La finale dei Giovanissimi si è decisa ai rigori, dopo l'uno a uno dei tempi regolamentari. Al netto del ko dal dischetto, si può proporre un'analisi secondo la quale la sorpresa maggiore è stata vedere i vostri 2009 giocare alla pari contro una squadra che in campionato era arrivata davanti? Aver colmato il gap che vi separava da loro può essere comunque una bella consolazione?
Sono pienamente d'accordo, è l'analisi che ho fatto a mia volta. Ai nostri 2009 mancava probabilmente qualcosa per essere sul livello di Affrico e Tau, che si sono contesi fino alla fine il titolo regionale, ma sono risultati un'ottima squadra, che durante l'anno ha offerto tantissime prestazioni di alto profilo; con un pizzico di forza in più in fase offensiva avremmo probabilmente scalato ulteriormente il gap che ci separava dalla vetta. Ma nel momento in cui ci siamo potuti giocare una rivincita, per così dire, abbiamo dato vita a una finale combattuta e incerta; dopo un primo tempo leggermente favorevole al Tau, nella ripresa la Sestese si è fatta preferire, giusto l'epilogo ai rigori ma al 70', se il match si fosse deciso ai punti, nel complesso avremmo forse meritato qualcosina in più noi. In finale il gap che c'è stato durante l'anno non si è visto, dispiace che la coppa si sia decisa alla lotteria dei tiri dal dischetto, dove l'unico errore del nostro miglior giocatore è costato la sconfitta. E' un verdetto che accettiamo come tutti quelli che propone il campo, ma ci teniamo i progressi che sono stati fatti, di ottimo auspicio per il futuro.

Una coppa a testa: quella Giovanissimi al Tau, quella Allievi ve la siete portata a casa voi. In quest'ultimo caso, qual è la sua analisi?
Credo che la partita abbia confermato prima di tutto una cosa di cui sono convinto, ossia che dopo diversi anni abbiamo schierato una formazione Allievi con un organico in grado di giocarsi le proprie carte su tutti i fronti fino alla fine.

Il titolo regionale è sfumato con qualche giornata di anticipo rispetto alla trentesima, ma di fronte avevate due squadre che erano ambedue candidate fin dalla vigilia a contendersi il primato.
In rapporto a Tau e Affrico, rispetto ai primi non c'è stato un gap, lo dimostra la nostra vittoria ad Altopascio all'andata, mentre al ritorno perdemmo all'ultimo secondo, dopo essere rimasti in dieci a metà primo tempo. L'Affrico aveva qualcosina in più rispetto a noi, dispiace non averlo affrontato durante l'anno a ranghi completi o con la possibilità di schierare Mazzeo. Purtroppo abbiamo dovuto fare a meno di lui per tantissime partite, e la sua assenza ha coinciso con gran parte degli scontri diretti contro le squadre di testa e di vertice in generale. Un singolo giocatore, in ogni caso, non può spostare gli equilibri di una stagione, sia chiaro, perchè poi la differenza l'ha fatta qualche passo falso di troppo che ci siamo concessi.

Quando la pandemia irruppe nelle nostre vite, congelando per un bel po' anche il nostro calcio, la Sestese era ai vertici dei campionati regionali, in testa in alcuni campionati elite; la conquista della coppa può essere un volano per riprendere il feeling con la vittoria?
Negli ultimi tre anni la Sestese ha investito tantissimo nelle strutture. Qualche altra società durante il periodo pandemico ha continuato a lavorare a pieno regime e si è fatta trovare pronta al ritorno in campo, progressivamente sempre più regolare; il Tau è una di queste, ma nell'area fiorentina molte società come la nostra hanno accusato lo stop in maniera maggiore, o hanno colto l'occasione per riorientare i propri programmi. La vittoria in coppa è un bel traguardo e un premio al lavoro che abbiamo comunque svolto dal 2021 a oggi, un incentivo per il nostro staff dirigenziale a proseguire su questa strada e alzare ulteriormente il livello in vista della prossima stagione. In queste settimane stiamo rinforzando adeguatamente le squadre che prenderanno parte all'elite, senza ovviamente lasciare in secondo piano le due squadre Allievi e Giovanissimi fascia B, sulle quali è fondamentale agire in prospettiva futura, iniziando a programmare al meglio l'appuntamento che li attende da ora a un anno. Per una società come la Sestese, tornare ad alzare al cielo una coppa regionale è un traguardo importantissimo, lo è oggi e lo era ugualmente in passato. Per fortuna, e per merito anche, abbiamo vinto tanti titoli negli ultimi venti anni, ma la sensazione che dà ogni nuova vittoria è identica, se non maggiore, rispetto alle precedenti.

I vostri 2007 hanno terminato il loro percorso nel settore giovanile: che tipo di linfa arriverà al comparto dei grandi della vostra società, stabile nei regionali elite con gli Juniores e tornata in Eccellenza con la prima squadra?
Credo che la maggior parte di loro saranno riconfermati per comporre l'organico dei futuri Juniores elite; anche se non mi occupo della gestione di questo comparto, sono convinto che il mix fra i 2006 già in rosa e i 2007 in ingresso assicuri prospettive davvero intriganti, schiudendo alla possibilità di poter tornare a lottare per le posizioni di vertice. Chiaro che, sempre sulla carta, una squadra come l'Affrico ripartirà con tante credenziali visto l'apporto che daranno i suoi ex Allievi, e la Lastrigiana è un riferimento per la categoria Juniores a livello regionale, ma sono convinto che anche la nostra squadra potrà togliersi qualche importante soddisfazione.

Entriamo più nello specifico della Sestese versione 2024/25: si parla di tanti cambiamenti.
Abbiamo deciso di segnare una discontinuità con il recente passato per quanto riguarda la gestione tecnica delle nostre squadre: Marco Ferro allenerà le due squadre Allievi, elite e B regionali, Alessio Boscherini arriva dal Prato e prenderà in consegna i Giovanissimi elite mentre Jacopo Corti, ex Limite e Capraia, gestirà i Giovanissimi B 2011 nel loro primo ingresso nel settore agonistico.

Che tipo di profili sono quelli dei tre nuovi allenatori che gestiranno le vostre squadre del vivaio?
Sono tre allenatori preparati e competenti, ma prima ancora delle loro capacità mi piace sottolineare un aspetto: tutti e tre hanno voglia ed entusiasmo di allenare a Sesto. In estrema sintesi questo, ma per me dice tutto. La Sestese, per loro, è un punto importante della loro carriera, un appuntamento e un'opportunità all'interno del loro percorso tecnico che hanno desiderato cogliere senza indugio. Nel dar loro il benvenuto, ci tengo a salutare e a ringraziare per il lavoro e la collaborazione che hanno assicurato gli allenatori che in questa stagione hanno condotto le nostre quattro squadre giovanili.

In chiusura, e in un flash: su quale squadra fra quelle che avrete in organico si attende qualcosa di importante?
Sono curioso di vederle all'opera tutte, e di seguirle al meglio. Sono sicuro che tutte e quattro possano ambire a far bene, se proprio devo sbilanciarmi, pur parlando sempre sulla carta, e di sensazioni, al momento le prospettive migliori sono quelle dei Giovanissimi 2010, dai quali sarà lecito attendersi un bel campionato.
Lorenzo Martinelli