La crisi del nostro calcio: la parola agli utenti
Ecco una prima infornata di alcuni dei pareri che ci sono giunti dagli addetti ai lavori e dagli utenti di Calciopiù e Campionando in risposta al nostro invito di aprire uno spazio di riflessione comune a tutte le componenti del nostro calcio per analizzare la portata di quello che stiamo vivendo e le contromisure da adottare per uscire dalla crisi.
Sono Francesco Cecchi, vicepresidente dell'FC Litorale Pisano; un disastro! Ogni giorno se ne sente una nuova, le varie leghe viaggiano scollegate, si vive molto alla giornata. I grandi pensano a finire i campionati perchè i soldi vengono prima della salute, i calciatori professionistici si oppongono al 30 per cento in meno del proprio contratto e via dicendo. Ripartire sarà veramente difficile per tutto il sistema dilettantistico e giovanile, il nostro movimento vive sugli introiti degli incassi, bar, feste, tornei, sponsor (ad oggi tutti azzerati) ecc. Il pubblico come farà ad avere accesso agli impianti sportivi? Aspettiamo qualche mese in più per avere la certezza che questa brutta bestia sparisca definitivamente per il bene di tutti perché, ricordiamocelo, se manca la salute tutto il resto vale niente! Riflettiamoci bene! Congeliamo il calcio al momento dell'ultima gara e accettiamo le decisioni degli organi competenti sperando che nessuna società si opponga facendo ricorso complicando ancora di più tutto il sistema, già precario normalmente; speriamo poi di rivedere al più presto gli appassionati incitare liberamente la propria squadra!
La battaglia a questo giro va vinta fuori dal campo di calcio.
Francesco Cecchi
Sono Alessio Montagnani, il direttore sportivo del Mazzola Valdarbia e mi fa piacere trasmettervi la nostra posizione, proposta anche in Federazione, riguardo la ripresa del campionato.
Noi, come tantissime Società , in questa annata abbiamo investito tanto in capitale umano ed economico. Energie importanti per le nostre squadre: abbiamo messo a disposizione dei nostri ragazzi ottimi allenatori, preparatori, staff medico e pulmini per riuscire a dare un servizio efficiente e valido anche ai ragazzi residenti fuori Comune.
Non sappiano quale decisione prenderanno la FIGC e la LND ma il più grande errore sarebbe quello di chiudere ed annullare la stagione corrente. Ci fossimo trovati all'inizio oppure a metà campionato sarebbe stato giusto, ma non a fine stagione come siamo in questo momento; questa non può essere una stagione fantasma! Ci farebbe male vedere vanificato il lavoro di un anno di impegno, di passioni, di emozioni e di decisioni importanti. Guarderemmo con amarezza l'eventuale decisione di dover buttare via questo anno per essere poi parificati a coloro che si trovano nelle ultime posizioni per retrocedere.
Troviamo giusto invece dare Valore al merito
La UEFA intima a ciascuna Federazione e Lega di completare i rispettivi campionati, in qualsiasi periodo essi si debbano svolgere. La nostra speranza è quella che anche i nostri abbiano il coraggio di prendere una decisione responsabile, non la più facile: la più sensata: quella di congelare i campionati per poterli riprendere, speriamo, a settembre. A ottobre poi potremo cominciare con la nuova stagione calcistica.
In Germania ad esempio sono stati categorici, prima la conclusione e poi l'inizio della nuova stagione, al di là del periodo e della tempistica! I tempi ci sono, i tempi si trovano. Anche perchè con quale stimolo o soddisfazione potremo iniziare una nuova stagione senza aver concluso la precedente?
La nostra proposta, per quanto riguarda il Settore Giovanile, è quella di completare questa annata calcistica a settembre. In un mese la finiremmo tranquillamente. Prevedere poi 15 giorni di pausa per i nuovi tesseramenti e calendarizzazione per la successiva stagione. A metà ottobre si potrebbe partire con la nuova annata calcistica per finirla a fine maggio, con qualche turno infrasettimanale.
Come ha sottolineato il Presidente Mangini l'aspetto più importante è la sicurezza sanitaria, pertanto è lecito programmare il finale di questa stagione non appena le Autorità competenti ci daranno l'approvazione (anche fosse a Gennaio prossimo!). Dopodiché potremo programmare la stagione calcistica successiva.
Il Ministero dell'Istruzione ragiona allo stesso modo, l'annata scolastica va conclusa in qualsiasi modo, a costo di riparare eventuali debiti formativi a Settembre.
Molte squadre per 3/4 di campionato sono state sempre al vertice della classifica e questi ragazzi si meritano un riconoscimento per ciò che hanno fatto in questa stagione calcistica. Manca veramente poco al traguardo. Questi giovani non meritano di saltare un'annata. Pensate ai vostri ragazzi afferenti ad un campionato regionale che dopo aver impegnato tempo passione e sacrifici, adesso non gli venga riconosciuto niente. Sottolineiamo quindi che questa stagione è stata disputata per i suoi tre quarti.
E comunque, se proprio non ci dovessero essere i tempi e la volontà di completare i campionati, la decisione più giusta sarebbe quella che è stata adottata in Belgio e dalla Federazione dei Dilettanti in Francia: una fotografia delle classifiche attuali e premiazione di chi è in testa e penalizzazione eventuale di chi è in coda. La spiegazione è molto semplice. Se ci fosse l'obbligo di prendere una decisione così drastica, ci sarebbe il 50% di delusi e il 50% di contenti (qualcuno rimarrebbe danneggiato comunque). Ma, se permettete, a parità di decisione, sarebbe giusto premiare chi ad ora si trova al vertice della classifica per dare merito a chi ha lavorato e investito bene.
Alessio Montagnani
Mi auguro che anche i campionati giovanili possano essere terminati regolarmente, magari facendo disputare le rimanenti gare in luglio e agosto, chiaramente in orario serale. Per noi adulti, rimanere in casa è veramente dura, ma per tutti i ragazzi, specialmente quelli abituati agli allenamenti e alle partite, è un'autentica tortura di tipo medievale. Ovviamente con le dovute sicurezze sanitarie auspico un ritorno in campo quest'estate.
Mario Nelli
Sono Giovanni Graziotti responsabile dell'A.S.D. Monteriggioni.
Come tutti sono preoccupato dalla situazione che stiamo vivendo, naturalmente il mio pensiero è per chi si sta impegnando per trovare una via d'uscita. Ma in qualità di responsabile di una società di settore giovanile mi chiedo quale sarà il nostro futuro. È chiaro che ciò che ci aspetta sarà completamente diverso da quello che abbiamo lasciato, le incertezze economiche incideranno fortemente sulle nostre attività , forse è arrivato il momento che le istituzioni prendano consapevolezza dell'importanza che hanno le società sportive, molte non avranno la forza di ripartire se non verranno aiutate. Negli ultimi anni si è diffusa l'abitudine da parte dei Comuni di far pagare un canone di affitto alle società , ritenendo a torto che ci fossero degli utili nella gestione delle stesse. In alcuni casi hanno sindacato sui bilanci per evidenziare eventuali guadagni senza considerare l'impegno e le responsabilità , anche penali, che i dirigenti si assumono.
Inoltre il ruolo sociale delle associazioni sportive non è stato mai tenuto in considerazione o quanto meno non abbastanza, forse è arrivato il momento di rivederlo. L'attività sportiva ci aiuta a vivere meglio, i ragazzi imparano a socializzare, a rispettare le regole e gli avversari, cerchiamo di insegnare loro il valore di una vittoria e a fare tesoro di ogni sconfitta. Per tutte queste ragioni, chi di dovere dovrebbe in ogni modo aiutarci. La Federazione in tutto questo ha un ruolo fondamentale, certamente ci sarà da rivedere i costi per le iscrizioni ai campionati e soprattutto quello dei cartellini. Ad ogni inizio stagione una società medio piccola spende dai 4 ai 5.000 euro solo per l'iscrizione e il tesseramento dei propri ragazzi, sommato al costo dell'attrezzatura (palloni e materiale vario) per sentire il fischio d'inizio bisogna mettere in bilancio una spesa di circa 8 - 10.000 euro, non tutte riusciranno a farcela.
Vorrei poi spendere una parola relativa a questa stagione vista l'incertezza su una eventuale ripartenza nel rispetto delle norme sanitarie. Ritengo che la decisione della Figc di sospendere in maniera definitiva i campionati sia quella giusta, senza dimenticare però i sacrifici fatti fino ad oggi da parte delle società, dei ragazzi e dei genitori; non vorrei che si vanificasse tutto con un colpo di spugna. La sospensione è avvenuta a campionati quasi terminati con delle classifiche spesso ben delineate e ritengo sia giusto congelarle così. I risultati spesso sono il premio per chi ha fatto una lunga programmazione, magari ha lavorato per anni, su un gruppo di ragazzi per portali a certi livelli cercando di metter loro a disposizioni uno staff con istruttori qualificati. Tutto questo ha avuto un costo ed è giusto che chi ha lavorato con giudizio raccolga quanto fatto. Mi auguro che tutto ciò venga tenuto in considerazione mettendoci nelle migliori condizioni per continuare a regale un sogno ai nostri ragazzi.
Giovanni Graziotti
Penso che la cosa migliore sia chiudere qui tutti i campionati giovanili dilettantistici, con la formula che propongo: promozione delle prime due di ogni girone al campionato superiore, senza retrocessioni ma con il prossimo campionato con retrocessioni del numero di squadre previste dal regolamento più due. Esempio: salgono le prime due dei campionati allievi provinciali senza retrocessioni per i campionati regionali. Il prossimo campionato sale una squadra come da regolamento ma ne retrocede il numero da regolamento più altre due, così da riportare i gironi ai numeri normali.
Giovanni Guerrini
Salve, sono Alessio Bandinelli , direttore sportivo della Sangiovannese. Credo che per far ripartire il calcio in sicurezza sia fondamentale, in questa fase, mettere a punto le migliori procedure possibili per riprendere l'attività quando ripartirà tutto il Paese. Lavoriamo senza fretta, ma senza sosta per farci trovare pronti quando le istituzioni ci daranno il via. L'ambiente dedicato all'allenamento deve essere ovviamente sanificato, intendo il centro sportivo, le palestre, gli spogliatoi e le sedi con uffici. Dobbiamo ricordare che nel settore giovanile e soprattutto a livello di scuola calcio vi sono atleti minorenni e quindi deve essere prestata la massima attenzione. L'obiettivo adesso è quello di chiudere la stagione, confermando ogni società nei campionati che stava disputando cosi che alla ripartenza nessuno avrà perso niente.
Alessio Bandinelli
I tempi non sono ancora maturi per una ripresa del campionato o di qualsiasi altro torneo, considerando che dovremo convivere con questo virus fino all'arrivo del vaccino, vedo la ripresa dell'attività rischiosa considerando che il calcio è uno sport di contatto; anche se i casi diminuiscono purtroppo non spariscono del tutto. Pazienza, e peccato, perché con il tempo che passa il rischio di vanificare gli sforzi fatti finora è elevato.
Luigi Martino
a cura di Lorenzo Martinelli (Calciopiù)