XXII Trofeo Salvischiani - 2009 Segui i tornei su Campionando XXII Trofeo Salvischiani - 2009

XXII Trofeo Salvischiani - 2009


    Mauro Salvischiani

    MAURO SALVISCHIANI - Il dottore di tutti
    di Roberto Baldi
    Sempre un moto di commozione quando si celebra il trofeo Salvischiani oggi ventunesimo della serie. Era dove c'era il bisogno senza risparmiarsi mai in nulla. Ed era soprattutto una colonna portante della medicina dello sport pratese, primo servizio pubblico in Italia che conferì a me il primariato e quello di elaborare la prima regolamentazione di medicina dello sport in Italia attraverso la collaborazione con la regione toscana. Mauro ne era per così dire l'interprete vigile ed appassionato, con partecipazione viva a un'unità operativa che cresceva con il passare degli anni, grazie all'abnegazione sua e di altri colleghi senza risparmiarsi in nulla. Soprattutto quando si prospettava il caso delicato, come quando decidemmo insieme di conferire l'idoneità agonistica ad un cieco nella categoria non vedenti che, secondo le regole vigenti, doveva effettuare le gare con un accompagnatore.
    Biagio Manfredi, questo il suo nome, doveva superare alcune prove non perfette per uno della sua età. Di fronte a perplessità minori Mauro visitatore e firmatario dell’idoneità,  io direttore convenimmo che il nano vede più lontano del gigante quando ha la volontà del gigante a sorreggerlo. Biagio allora cinquantaduenne ottenne il secondo posto nella gara podistica, medaglia d'argento nazionale con tanto di articoli sui giornali.
    Mauro era anche l'amico sincero, non il falso amico come l'ombra che ti segue finché c'è il sole. C’era sempre e comunque. A distanza di tanti anni dalla sua morte è come fosse ieri, perché personaggi come Mauro Salvischiani non muoiono mai e restano sempre nell'età senza tempo del loro esempio e del loro insegnamento a ricordarti il significato della vera amicizia, che risplende quando tutto il resto si oscura. Come accadeva a lui che, nel precipitare del male, non dimenticò mai quelli che gli avevano voluto bene.