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Intervista a Claudio Latini: Un calcio al pallone e un altro al Covid

Intervista a Claudio Latini: Un calcio al pallone e un altro al Covid

In vista della ripartenza dei camionati, abbiamo raggiunto Claudio Latini, tecnico degli Allievi d'elite di Grassina-Floria-Belmonte.


Abbiamo vaccini e regole chiare: non ripartire sarebbe una sconfitta


C'eravamo lasciati a dicembre, a ridosso della pausa natalizia, quando, prima i campionati provinciali, poi regionali e dilettanti hanno chiuso i battenti, senza una data per la ripartenza.  Ad onor del vero, senza neppure una previsione di ripartenza.  Eravamo a cavallo tra la seconda e la terza settimana dicembrina, da quel momento in poi sul calcio giocato sarebbe calato il sipario, e le luci dei riflettori avrebbero puntato dritto verso gli uffici della federazione che, in virtù delle decisioni che mietevano in contesti istituzionali più di rango, si appropinquavano a vivere il Natale più ingarbugliato da quando è scoppiata la pandemia, tra linee guida su come svolgere gli allenamenti, regole per chi poteva accedere agli impianti, chi sarebbe dovuto restarne ai margini,  chi poteva allenarsi, chi non poteva giocare, le tempistiche delle visite mediche post positività all'infezione. Insomma, un guazzabuglio senza precedenti, dinanzi al quale si è però accesa una luce. Già, perchè salvo controribaltoni dell'ultim'ora, possiamo dire che il count-down è ormai scattato:  questo weekend toccherà ai dilettanti riaprire le danze di un'altra stagione - la terza - tribolata dal Covid, quello successivo riecco invece i settori giovanili di ogni ordine e grado. 


Abbiamo voglia di calcio. Ma di quel calcio vero, giocato; quello che vivi in settimana quando prepari la partita, quello dell'attesa della vigilia, della scarica di adrenalina dei novanta minuti, dell'ansia di conoscere i risultati degli avversari, della classifica.


Ha fame di calcio mister Claudio Latini. Tanto tempo al Prato, poi alla Pistoiese, da due anni a questa parte le sue prestazioni se l'è assicurate la Floria che gli ha dapprima assegnato la panchina degli Allievi B regionali e poi lo ha riconfermato alla guida dello stesso gruppo (oggi Allievi d'elite) anche dopo aver siglato con Grassina e Belmonte il progetto di cooperazione tecnica ufficializzato a maggio scorso,  affidandogli di fatto la maturazione di un gruppo arricchito quest'anno di sei elementi. 


Dipendesse da lui la formazione anti-Affrico la darebbe adesso. Troppa è la voglia di riprendere quell'inseguimento interrotto a dicembre in un campionato - gli Allievi d'Elite - mai così avvincente e aperto come quest'anno. Lo comanda la Cattolica, forte dei suoi 21 punti, ma lui e i suoi ragazzi sono lì, ad appena due lunghezze, 


intenti a tallonare sì ma a loro volta tallonati visto che Scandicci e Monteriggioni sono alle calcagna.


E, scherzo del destino (leggi scherzo del calendario), l'ennesima ripartenza post pandemica glieli porterà al cospetto uno dopo l'altro. 


Attenzione - ci tiene a sottolineare - prima del doppio confronto incrociato abbiamo il derby con l'Affrico, e la gara d'andata deve ricordarci che in questo sport non c'è nulla di scontato. Stando alle occasioni annotate sul taccuino avremmo  dovuto vincere a maniche larghe, poi però il verdetto finale ha sancito che siamo tornati a casa con un solo punto: se collezioni  opportunità ma non fai un gol in più del tuo avversario il paniere resta sempre mezzo vuoto. Quindi - prosegue Latini -  guardia alta a prescindere dalla posizione in classifica dell'avversario di turno, perchè in un campionato  regionale di elite chiunque potrebbe rivelarsi quell'osso duro che non ti aspetti.


Guardia alta, voglia di vincere ma mettiamoci anche quel pizzico di fortuna che se non guasta a cose normali, figuriamoci in un momento del genere in cui, tra ragazzi positivi all'infezione, ragazzi in quarantena da contatto,  e tantissimi altri in attesa di effettuare la visita medica obbligatoria per rientrare nei ranghi, per un allenatore  è grasso che cola avere a disposizione 12-15 giocatori. 


Il mese di gennaio non è stato semplice per nessuno. Dai tornei della Befana in poi anche la Floria ha pagato dazio al Covid, con tutto ciò che ha comportato. Soltanto in questi ultimi giorni sono riuscito a recuperare quasi tutti i componenti della rosa ma,  a prescindere dal numero di giocatori a disposizione, credo che oggi ci siano tutti i presupposti per far sì che l'annata non finisca come le due precedenti, quando fermarsi fu invece sacrosanto. Ora ripartirei anche se  per mettere insieme una formazione da mandare in campo fossi costretto a dover attingere dal serbatoio dei più piccoli.


Insomma, la voglia è tanta, così come la consapevolezza che i paletti debbano essere dribblati uno per volta onde evitare inaspettati fuori-pista.


Anche perchè se ci si dovesse spingere troppo in là nelle settimane, la fantasia ci porterebbe direttamente all'ultima giornata di campionato quando, manco a farlo apposta, le due principali contendenti si ritroveranno una di fronte all'altra... come nel miglior thriller candidato all'Oscar.