- Giovanissimi Nazionali GIR.D
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Pisa
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0 - 2
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Livorno
PISA (4-4-1-1): Dei, Baggiani, Scurzoni, Marcon, Vannucci, Tosi, Bini, Corvo, Andreotti, Ghelardoni, Cirillo. A disp.: Sbrana, Chelotti M., Balduini, Signorini, Chelotti A., Lagarija, Fracasso. All.: Christian Martini.
LIVORNO (4-4-2): Cappelli, Stoppini, Del Punta, Pepe, Del Gratta, Borselli, Morelli, Muzzillo, Cantone, Simonetti, Ballestracci. A disp.: Panicucci, Ciurba, Ricci, Andreucci, Marchetti, Quilici, Baratti. All.: Yuri Cantini.
ARBITRO: Campagna di Lucca.
RETI: 50' Morelli, 70' Baratti.
LE PAGELLE
Pisa
Dei: 7 Incolpevole sui goal, ne para almeno un altro paio.
Baggiani: 5 Muzzillo gli è superiore per chili e centimetri, poteva poco.
Scurzoni: 5 Ha un cliente più malleabile di Baggiani e non ne approfitta.
Marcon: 6,5 Solita intelligenza tattica ma meno incisivo del solito.
Vannucci: 6 Non demerita nel complesso ma dov'era sul primo goal?
Tosi: 7 Se i goal arrivano da palle sporche il merito è suo, anticipa Cantone per tutta la partita.
Bini: 5 Troppo timido davanti e da una sua incertezza nasce il primo goal.
Corvo: 6,5 Parte come una furia pressando a tutto campo, si spegne nel finale.
Andreotti: 6,5 Fino a quando ne ha non si risparmia proteggendo palla e aprendo spazi interessanti, dovrebbe tirare di più.
Ghelardoni: 7,5 Pensa veloce e bene, è lui l'unico che crea pericoli davanti, quando lo capiscono anche gli avversari ha meno spazi.
Cirillo: 5 Come Bini non incide in attacco e perde l'uomo in difesa, ma non è il suo mestiere.
Livorno
Cappelli: 6 Poco impegnato, molto poco impegnato.
Stoppini: 6 Avrebbe spazi per affondare ma tiene la posizione.
Del Punta: 6,5 Tiene a bada Andreotti, non gli concede spazi per girarsi verso la porta.
Pepe: 6,5 Anche lui tiene d'occhio Andreotti ed è pronto ad uscire su Ghelardoni, lo fa bene.
Del Gratta: 6 Copre le spalle a Mazzillo.
Borselli: 6,5 Fa bene le due fasi, recupera e smista con intelligenza.
Morelli: 7 Mezzo voto in più per il tempismo del goal, per il resto non fa sfracelli ma tiene bassi gli esterni pisani su quella fascia.
Muzzillo: 7,5 Quando sgomma è imprendibile, apre in due la difesa pisana appena ne ha l'occasione, non segna ma manca solo quello.
Cantone: 6 Tosi lo infastidisce molto, è costretto a girare al largo.
Simonetti: 6 Ordina la manovra amaranto con diligenza ma non trova lo spunto in verticale.
Ballestracci: 6,5 Svaria su tutto il fronte, non dà riferimenti, sempre un pericolo.
IL COMMENTO
Questa non è una partita, è la partita. Per i giocatori e per i tifosi è il derby per antonomasia; storia, antagonismo e tradizione si riversano sul campo inesorabili. Il Pisa ne esce acciaccato nello spirito più che nella classifica, in fondo perdere con la capolista poteva essere messo in conto, ma contro gli amaranto brucia un po' di più. Non che il Livorno abbia sfoggiato la prestazione perfetta ma è bastato per avere ragione di un Pisa troppo contratto, tatticamente e mentalmente. Martini riporta Bini e Cirillo nelle abituali posizioni di esterni alti ma è proprio sulle corsie laterali che il Pisa cede e perde la partita. L'asse centrale dei nerazzurri, quello formato da Tosi-Marcon-Ghelardoni regge e produce gioco ma quando a palla arriva al fantasista mancano gli sbocchi sugli esterni; in questo modo è un gioco da ragazzi per il centrocampo amaranto applicare un raddoppio sistematico sulle fonti di gioco dei padroni di casa e soffocarne sul nascere le iniziative. Il Livorno capisce la difficoltà dell'avversario e allarga il gioco appena può, chiamando in causa sia Morelli che, soprattutto, Muzzillo. E' proprio l'ala amaranto che apre le danze al terzo minuto scappando a Baggiani e con un velenoso diagonale saggia il livello di attenzione di Dei. Il Pisa risponde con alcune iniziative solitarie di Ghelardoni che cerca spazi svariando su tutto il fronte di gioco. Il Livorno fraseggia corto e a lungo chiamando fuori la squadra avversaria e cercando il corridoio giusto per innescare Cantone e Ballestracci, bravi a scambiarsi di posizione togliendo ogni riferimento alla retroguardia nerazzurra. Tuttavia le azioni pericolose scarseggiano e i pochi pericoli sono sventati da Dei con tempestive uscite basse. Al minuto venti Muzzillo segue l'azione e approfittando di un rimpallo fortunato ha sui piedi la palla del vantaggio ma la spreca allargando troppo il piattone. Nel frattempo comincia a piovere sul serio e le condizioni del campo non favoriscono di certo lo spettacolo. A dieci dalla fine la maggiore occasione per gli ospiti: ancora Muzzillo in percussione, Dei esce e gli leva tempo e palla, la sfera finisce sui piedi dell'accorrente Ballestracci che dal dischetto spara a lato. La prima frazione si chiude a reti bianche. Al rientro è il Pisa che si butta in avanti, si vede finalmente Cirillo che sulla fascia di competenza tenta qualche sortita e si rende pericoloso. Corvo recupera e smista subito a Ghelardoni ma questi trova ancora gli spazi occupati. Al decimo della ripresa incursione di Ballestracci sulla destra, gran botta da distanza ravvicinata ma Dei si supera deviando d'istinto. Martini inserisce Fracasso al posto di Baggiani arretrando Bini in copertura, il neo entrato si fa subito notare per una buona iniziativa in verticale, Del Gratta recupera bene ed è fortunato a murare la conclusione. Nelle fila nerazzurre entra Lagarija per uno schieramento iper-offensivo ed è a questo punto che il Livorno affonda: Andreucci entra in area e riesce a crossare dalla linea di fondo, Dei ci arriva ma non trattiene e Morelli è il più lesto ad avventarsi sulla sfera per il tap-in vincente. A questo punto la partita cala su ritmi blandi, il Livorno difende il vantaggio e il Pisa sembra non avere più le energie fisiche e mentali per tentare la rimonta. Allo scadere il raddoppio è un'azione fotocopia del primo: da calcio da fermo la palla arriva in area, mischia di gambe, Dei para una prima conclusione e nulla può sulla ribattuta di Baratti da due passi. Il triplice fischio pone la fine su di una partita non eccelsa dal punto di vista estetico ma molto sofferta da ambedue le compagini, il Livorno ha retto meglio la pressione e ha portato a casa i tre punti confermando il proprio ruolo di favorita.
Luca Lunedì
PISA (4-4-1-1): Dei, Baggiani, Scurzoni, Marcon, Vannucci, Tosi, Bini, Corvo, Andreotti, Ghelardoni, Cirillo. A disp.: Sbrana, Chelotti M., Balduini, Signorini, Chelotti A., Lagarija, Fracasso. All.: Christian Martini.<br >LIVORNO (4-4-2): Cappelli, Stoppini, Del Punta, Pepe, Del Gratta, Borselli, Morelli, Muzzillo, Cantone, Simonetti, Ballestracci. A disp.: Panicucci, Ciurba, Ricci, Andreucci, Marchetti, Quilici, Baratti. All.: Yuri Cantini.<br >
ARBITRO: Campagna di Lucca.<br >
RETI: 50' Morelli, 70' Baratti.
LE PAGELLE<br >Pisa<br ><b>Dei: 7</b> Incolpevole sui goal, ne para almeno un altro paio.<br ><b>Baggiani: 5</b> Muzzillo gli è superiore per chili e centimetri, poteva poco.<br ><b>Scurzoni: 5</b> Ha un cliente più malleabile di Baggiani e non ne approfitta.<br ><b>Marcon: 6,5</b> Solita intelligenza tattica ma meno incisivo del solito.<br ><b>Vannucci: 6</b> Non demerita nel complesso ma dov'era sul primo goal?<br ><b>Tosi: 7</b> Se i goal arrivano da palle sporche il merito è suo, anticipa Cantone per tutta la partita.<br ><b>Bini: 5</b> Troppo timido davanti e da una sua incertezza nasce il primo goal.<br ><b>Corvo: 6,5 </b>Parte come una furia pressando a tutto campo, si spegne nel finale.<br ><b>Andreotti: 6,5</b> Fino a quando ne ha non si risparmia proteggendo palla e aprendo spazi interessanti, dovrebbe tirare di più.<br ><b>Ghelardoni: 7,5</b> Pensa veloce e bene, è lui l'unico che crea pericoli davanti, quando lo capiscono anche gli avversari ha meno spazi.<br ><b>Cirillo: 5</b> Come Bini non incide in attacco e perde l'uomo in difesa, ma non è il suo mestiere.<br >Livorno<br ><b>Cappelli: 6</b> Poco impegnato, molto poco impegnato.<br ><b>Stoppini: 6 </b>Avrebbe spazi per affondare ma tiene la posizione.<br ><b>Del Punta: 6,5</b> Tiene a bada Andreotti, non gli concede spazi per girarsi verso la porta.<br ><b>Pepe: 6,5</b> Anche lui tiene d'occhio Andreotti ed è pronto ad uscire su Ghelardoni, lo fa bene.<br ><b>Del Gratta: 6</b> Copre le spalle a Mazzillo.<br ><b>Borselli: 6,5</b> Fa bene le due fasi, recupera e smista con intelligenza.<br ><b>Morelli: 7 </b>Mezzo voto in più per il tempismo del goal, per il resto non fa sfracelli ma tiene bassi gli esterni pisani su quella fascia.<br ><b>Muzzillo: 7,5</b> Quando sgomma è imprendibile, apre in due la difesa pisana appena ne ha l'occasione, non segna ma manca solo quello.<br ><b>Cantone: 6</b> Tosi lo infastidisce molto, è costretto a girare al largo.<br ><b>Simonetti: 6</b> Ordina la manovra amaranto con diligenza ma non trova lo spunto in verticale.<br ><b>Ballestracci: 6,5</b> Svaria su tutto il fronte, non dà riferimenti, sempre un pericolo.<br >IL COMMENTO<br >Questa non è una partita, è la partita. Per i giocatori e per i tifosi è il derby per antonomasia; storia, antagonismo e tradizione si riversano sul campo inesorabili. Il Pisa ne esce acciaccato nello spirito più che nella classifica, in fondo perdere con la capolista poteva essere messo in conto, ma contro gli amaranto brucia un po' di più. Non che il Livorno abbia sfoggiato la prestazione perfetta ma è bastato per avere ragione di un Pisa troppo contratto, tatticamente e mentalmente. Martini riporta Bini e Cirillo nelle abituali posizioni di esterni alti ma è proprio sulle corsie laterali che il Pisa cede e perde la partita. L'asse centrale dei nerazzurri, quello formato da Tosi-Marcon-Ghelardoni regge e produce gioco ma quando a palla arriva al fantasista mancano gli sbocchi sugli esterni; in questo modo è un gioco da ragazzi per il centrocampo amaranto applicare un raddoppio sistematico sulle fonti di gioco dei padroni di casa e soffocarne sul nascere le iniziative. Il Livorno capisce la difficoltà dell'avversario e allarga il gioco appena può, chiamando in causa sia Morelli che, soprattutto, Muzzillo. E' proprio l'ala amaranto che apre le danze al terzo minuto scappando a Baggiani e con un velenoso diagonale saggia il livello di attenzione di Dei. Il Pisa risponde con alcune iniziative solitarie di Ghelardoni che cerca spazi svariando su tutto il fronte di gioco. Il Livorno fraseggia corto e a lungo chiamando fuori la squadra avversaria e cercando il corridoio giusto per innescare Cantone e Ballestracci, bravi a scambiarsi di posizione togliendo ogni riferimento alla retroguardia nerazzurra. Tuttavia le azioni pericolose scarseggiano e i pochi pericoli sono sventati da Dei con tempestive uscite basse. Al minuto venti Muzzillo segue l'azione e approfittando di un rimpallo fortunato ha sui piedi la palla del vantaggio ma la spreca allargando troppo il piattone. Nel frattempo comincia a piovere sul serio e le condizioni del campo non favoriscono di certo lo spettacolo. A dieci dalla fine la maggiore occasione per gli ospiti: ancora Muzzillo in percussione, Dei esce e gli leva tempo e palla, la sfera finisce sui piedi dell'accorrente Ballestracci che dal dischetto spara a lato. La prima frazione si chiude a reti bianche. Al rientro è il Pisa che si butta in avanti, si vede finalmente Cirillo che sulla fascia di competenza tenta qualche sortita e si rende pericoloso. Corvo recupera e smista subito a Ghelardoni ma questi trova ancora gli spazi occupati. Al decimo della ripresa incursione di Ballestracci sulla destra, gran botta da distanza ravvicinata ma Dei si supera deviando d'istinto. Martini inserisce Fracasso al posto di Baggiani arretrando Bini in copertura, il neo entrato si fa subito notare per una buona iniziativa in verticale, Del Gratta recupera bene ed è fortunato a murare la conclusione. Nelle fila nerazzurre entra Lagarija per uno schieramento iper-offensivo ed è a questo punto che il Livorno affonda: Andreucci entra in area e riesce a crossare dalla linea di fondo, Dei ci arriva ma non trattiene e Morelli è il più lesto ad avventarsi sulla sfera per il tap-in vincente. A questo punto la partita cala su ritmi blandi, il Livorno difende il vantaggio e il Pisa sembra non avere più le energie fisiche e mentali per tentare la rimonta. Allo scadere il raddoppio è un'azione fotocopia del primo: da calcio da fermo la palla arriva in area, mischia di gambe, Dei para una prima conclusione e nulla può sulla ribattuta di Baratti da due passi. Il triplice fischio pone la fine su di una partita non eccelsa dal punto di vista estetico ma molto sofferta da ambedue le compagini, il Livorno ha retto meglio la pressione e ha portato a casa i tre punti confermando il proprio ruolo di favorita.
Luca Lunedì