- Juniores Regionali GIR.A
- Real Forte Querceta
-
1 - 1
- Urbino Taccola
REAL FORTE QUERCETA (4-3-3): Caivano 5; Gemignani 5 (61' Garbati 6), Ambrosino 7, Marraccini 6, Riccardo Pardini 5.5 (69' Nannetti 6); Prosperi 6.5, Remedi 6 (69' Chioni 6), Pacini 6.5; Vita 5.5, Traversari 5.5 (46' Landi 5), Ferrari 5.5 (82' Silvio Pardini sv). A disp.: Iacopi, Siniega. All.: Simone Giannarelli.
URBINO TACCOLA (4-4-1-1): Bertini 6; Tranquillo 6, Mignani 7, Pasco 5.5, Squarcini 6.5; Menicagli 5.5, Baroni sv (14' Franchi 6), Ceragioli 6.5, Fracasso 6 (69' Brigiotti 5.5); Dovico 6; Giannini 6. A disp.: Biasci, Manfredini, Gelli, Destri, Cantini. All.: Federico Lombardi.
ARBITRO: Foci di Carrara 5.
RETI: 28' Giannini, 73' Ambrosino.
NOTE: ammoniti Riccardo Pardini, Gemignani, Pasco, Tranquillo, Ceragioli, Mignani, Prosperi e Landi; angoli 6-3; recupero 0'+2'.
La maggiore copertura difensiva a fronte della poca ispirazione degli attaccanti partorisce uno dei tanti risultati di parità della giornata in una delle sfide al vertice del girone: Real Forte Querceta e Urbino Taccola si equivalgono in meriti e demeriti nel corso di una partita maschia, poco spettacolare e turbata nel finale da una decisione arbitrale come minimo discutibile. Riordinando il filo degli eventi, la voglia dei padroni di casa di festeggiare il ritorno al Necchi-Balloni (seminato e rimesso completamente a nuovo) si scontra con un avversario molto rinforzato dalla Prima Squadra, costretta a non giocare il giorno dopo per lo stop imposto alla Fortis Lucchese: Mignani e Squarcini faranno la differenza in positivo sulla linea difensiva, Menicagli non altrettanto sulla corsia laterale di destra. Nonostante l'attacco più prolifico del campionato, mister Giannarelli ha problemi a reperire un centravanti di ruolo e prova a mascherare l'inconveniente avanzando il trequartista Traversari in una posizione di falsa punta che consente comunque a Ferrari di accentrarsi quando il compagno arretra, mentre Vita si impossessa della fascia destra senza però mai creare superiorità numerica. Dall'altra parte invece mister Lombardi lascia agli avversari l'iniziativa e confida nella velocità dell'ala sinistra Fracasso, capace di mettere più volte in difficoltà Gemignani e tuttavia sciagurato nel far nascere dal suo piede soprattutto passaggi sbagliati. Ben presto i piani dei due allenatori cambiano, perché nei pisani Baroni è costretto a uscire e il nuovo assetto obbliga Dovico ad arretrare sul fianco destro di Ceragioli in una sorta di 4-3-3; tra i versiliesi è Prosperi a guadagnarsi il ruolo di trequartista con una serie di progressioni e di aiuti in pressing agli spaesati attaccanti. Da parte di Prosperi vengono fuori uno shoot radente da fuori area al 16' con Bertini costretto a rifugiarsi in angolo e un assist al 21' per la progressione sulla destra di Vita, che salta netto Pasco e verticalizza l'assist di ritorno per il compagno sul quale Tranquillo si immola prendendo un calcione nella efficace diagonale difensiva. Partita molto bloccata e distanze tra reparti già notevoli a metà tempo, sintomo di una difficoltà da parte di entrambe nell'impostare la manovra collettiva. Ma quando meno si aspetta, ecco giungere l'episodio che sblocca la situazione: Giannini riesce per la prima volta a sfruttare la sua fisicità nel difendere palla al limite dell'area e calciare un sinistro che sembra senza pretese ma che finisce per beffare l'incerto Caivano, tradito dalla pioggia e dal rimbalzo scivoloso. Ospiti in vantaggio e locali sotto shock per tutto il resto del primo tempo, durante il quale Giannini cerca il bis al 39' su un cross da destra di Tranquillo ma la palla sorvola la traversa. Cambio immediato nel Real Forte Querceta a inizio ripresa, si torna allo schema con un centravanti vero e poco importa che il fuoriquota Landi combini poco: ora almeno c'è una profondità all'azione d'attacco dei padroni di casa, che vanno a scontrarsi con un Urbino Taccola in totale proiezione difensiva. Occasione favorevole a Ferrari al 6' dopo un rimpallo vinto con Pasco, ma il destro da fuori area è inguardabile, e possibilità per i pisani di chiudere la partita di lì a poco con un'iniziativa sulla sinistra di Fracasso conclusa da un cross dal fondo sul quale Menicagli da pochi passi calcia addosso a Caivano. Sale il rendimento di Pacini, già debuttante in Prima Squadra, e il suo avanzamento all'ala sinistra genera un pericolo al 15' quando né lui né Landi riescono a risolvere una mischia in area avversaria. E allora per risolvere la situazione serve un calcio piazzato finalmente tirato in porta, dopo una serie di schemi da angolo o da punizione puntualmente abiurati per eccesso di tocchi corti: invece al 28' lo stopper Ambrosino si incarica di scagliare nell'angolo alto alla sinistra del portiere una punizione da 30 metri con una piazzatissima botta di mancino. Il pareggio non cambia la tattica ulivetese, che rimane con cinque difensori a protezione del pareggio e i versiliesi non vanno oltre una progressione sulla destra di Prosperi, che chiude il suo giro di campo come terzino e non va oltre un diagonale largo da buona posizione. Il veleno è tutto nella coda: all'ultimo minuto di recupero, il Real se la vede brutta su un tiro mancato da Giannini in area locale sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma la ripartenza a mille all'ora del classe '97 Garbati è letale e consente all'ala di presentarsi a tu per tu con Bertini (un po' in ritardo nell'uscita), l'affannoso recupero di un difensore stende l'avversario in piena area ma, nel dubbio di una punizione o di un rigore con sicura espulsione del giocatore ospite, l'arbitro fa beatamente segno di continuare. Non altrettanto beato sarà però il suo ritorno negli spogliatoi, durato 5 minuti per dribblare le proteste di giocatori e panchina di casa.
Calciatoripiù: prendiamo due difensori, a suggello di una partita con poche limpide occasioni da rete: Ambrosino, ormai da tre anni in categoria, si prende il merito di siglare il pareggio e ha nel sinistro un piede capace di creare gioco e partorire tiri potenti e precisi; Mignani dimostra di meritare di giocare in Eccellenza con un'eccellente prestazione in copertura.
Barnaba Lucchesi
REAL FORTE QUERCETA (4-3-3): Caivano 5; Gemignani 5 (61' Garbati 6), Ambrosino 7, Marraccini 6, Riccardo Pardini 5.5 (69' Nannetti 6); Prosperi 6.5, Remedi 6 (69' Chioni 6), Pacini 6.5; Vita 5.5, Traversari 5.5 (46' Landi 5), Ferrari 5.5 (82' Silvio Pardini sv). A disp.: Iacopi, Siniega. All.: Simone Giannarelli.<br >URBINO TACCOLA (4-4-1-1): Bertini 6; Tranquillo 6, Mignani 7, Pasco 5.5, Squarcini 6.5; Menicagli 5.5, Baroni sv (14' Franchi 6), Ceragioli 6.5, Fracasso 6 (69' Brigiotti 5.5); Dovico 6; Giannini 6. A disp.: Biasci, Manfredini, Gelli, Destri, Cantini. All.: Federico Lombardi.<br >
ARBITRO: Foci di Carrara 5.<br >
RETI: 28' Giannini, 73' Ambrosino.<br >NOTE: ammoniti Riccardo Pardini, Gemignani, Pasco, Tranquillo, Ceragioli, Mignani, Prosperi e Landi; angoli 6-3; recupero 0'+2'.
La maggiore copertura difensiva a fronte della poca ispirazione degli attaccanti partorisce uno dei tanti risultati di parità della giornata in una delle sfide al vertice del girone: Real Forte Querceta e Urbino Taccola si equivalgono in meriti e demeriti nel corso di una partita maschia, poco spettacolare e turbata nel finale da una decisione arbitrale come minimo discutibile. Riordinando il filo degli eventi, la voglia dei padroni di casa di festeggiare il ritorno al Necchi-Balloni (seminato e rimesso completamente a nuovo) si scontra con un avversario molto rinforzato dalla Prima Squadra, costretta a non giocare il giorno dopo per lo stop imposto alla Fortis Lucchese: Mignani e Squarcini faranno la differenza in positivo sulla linea difensiva, Menicagli non altrettanto sulla corsia laterale di destra. Nonostante l'attacco più prolifico del campionato, mister Giannarelli ha problemi a reperire un centravanti di ruolo e prova a mascherare l'inconveniente avanzando il trequartista Traversari in una posizione di falsa punta che consente comunque a Ferrari di accentrarsi quando il compagno arretra, mentre Vita si impossessa della fascia destra senza però mai creare superiorità numerica. Dall'altra parte invece mister Lombardi lascia agli avversari l'iniziativa e confida nella velocità dell'ala sinistra Fracasso, capace di mettere più volte in difficoltà Gemignani e tuttavia sciagurato nel far nascere dal suo piede soprattutto passaggi sbagliati. Ben presto i piani dei due allenatori cambiano, perché nei pisani Baroni è costretto a uscire e il nuovo assetto obbliga Dovico ad arretrare sul fianco destro di Ceragioli in una sorta di 4-3-3; tra i versiliesi è Prosperi a guadagnarsi il ruolo di trequartista con una serie di progressioni e di aiuti in pressing agli spaesati attaccanti. Da parte di Prosperi vengono fuori uno shoot radente da fuori area al 16' con Bertini costretto a rifugiarsi in angolo e un assist al 21' per la progressione sulla destra di Vita, che salta netto Pasco e verticalizza l'assist di ritorno per il compagno sul quale Tranquillo si immola prendendo un calcione nella efficace diagonale difensiva. Partita molto bloccata e distanze tra reparti già notevoli a metà tempo, sintomo di una difficoltà da parte di entrambe nell'impostare la manovra collettiva. Ma quando meno si aspetta, ecco giungere l'episodio che sblocca la situazione: Giannini riesce per la prima volta a sfruttare la sua fisicità nel difendere palla al limite dell'area e calciare un sinistro che sembra senza pretese ma che finisce per beffare l'incerto Caivano, tradito dalla pioggia e dal rimbalzo scivoloso. Ospiti in vantaggio e locali sotto shock per tutto il resto del primo tempo, durante il quale Giannini cerca il bis al 39' su un cross da destra di Tranquillo ma la palla sorvola la traversa. Cambio immediato nel Real Forte Querceta a inizio ripresa, si torna allo schema con un centravanti vero e poco importa che il fuoriquota Landi combini poco: ora almeno c'è una profondità all'azione d'attacco dei padroni di casa, che vanno a scontrarsi con un Urbino Taccola in totale proiezione difensiva. Occasione favorevole a Ferrari al 6' dopo un rimpallo vinto con Pasco, ma il destro da fuori area è inguardabile, e possibilità per i pisani di chiudere la partita di lì a poco con un'iniziativa sulla sinistra di Fracasso conclusa da un cross dal fondo sul quale Menicagli da pochi passi calcia addosso a Caivano. Sale il rendimento di Pacini, già debuttante in Prima Squadra, e il suo avanzamento all'ala sinistra genera un pericolo al 15' quando né lui né Landi riescono a risolvere una mischia in area avversaria. E allora per risolvere la situazione serve un calcio piazzato finalmente tirato in porta, dopo una serie di schemi da angolo o da punizione puntualmente abiurati per eccesso di tocchi corti: invece al 28' lo stopper Ambrosino si incarica di scagliare nell'angolo alto alla sinistra del portiere una punizione da 30 metri con una piazzatissima botta di mancino. Il pareggio non cambia la tattica ulivetese, che rimane con cinque difensori a protezione del pareggio e i versiliesi non vanno oltre una progressione sulla destra di Prosperi, che chiude il suo giro di campo come terzino e non va oltre un diagonale largo da buona posizione. Il veleno è tutto nella coda: all'ultimo minuto di recupero, il Real se la vede brutta su un tiro mancato da Giannini in area locale sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma la ripartenza a mille all'ora del classe '97 Garbati è letale e consente all'ala di presentarsi a tu per tu con Bertini (un po' in ritardo nell'uscita), l'affannoso recupero di un difensore stende l'avversario in piena area ma, nel dubbio di una punizione o di un rigore con sicura espulsione del giocatore ospite, l'arbitro fa beatamente segno di continuare. Non altrettanto beato sarà però il suo ritorno negli spogliatoi, durato 5 minuti per dribblare le proteste di giocatori e panchina di casa.<br ><b>
Calciatoripiù: </b>prendiamo due difensori, a suggello di una partita con poche limpide occasioni da rete: <b>Ambrosino</b>, ormai da tre anni in categoria, si prende il merito di siglare il pareggio e ha nel sinistro un piede capace di creare gioco e partorire tiri potenti e precisi; <b>Mignani </b>dimostra di meritare di giocare in Eccellenza con un'eccellente prestazione in copertura.
Barnaba Lucchesi