• Giovanissimi B GIR.A
  • Olimpia Firenze
  • 1 - 0
  • Scandicci


OLIMPIA FIRENZE: Biancalani, Bellucci, Caldarelli, Cambi, Fantechi, Lucchesini, Marino (44' Rosi), Renna (58' Biasini), Papini, Bonforte, Mariotti - In panchina : Temin, Ferreira, Nervini. All.: Fantini - Vice : Sig. Fracassini

SCANDICCI: Guetta, Feola, Bianchi, Freschi, Renieri, Belli, Posarelli, Pelli, Ridolfi, Chiaverini, Da Silva - A disposizione : Pallini, Bassi, Fiorenza, Formigli, Sternini, Genova, Cariulo. All. : Sig. Lupori


RETE: 34' Papini



Il big match della settima giornata del girone di merito si disputava senza dubbio al Cerreti di Firenze fra l'Olimpia e lo Scandicci, attese ad un incontro che confermasse quanto di buono le due squadre avessero fatto in questo primo scorcio di campionato. Ed incontro vibrante , appassonante ed avvincente fino all'ultimo secondo è stato, con lo Scandicci dotato di maggior dinamismo e prestanza fisica e con i padroni di casa a supplire questo gap con una tecnica complessivamente migliore; due impianti di gioco che tendono prevalentemente a costruire e non a distruggere, salvo poi logicamente prestare attenzione anche alla fase difensiva, senza per questo cadere in scorrettezze che possano portare a nervosismi inutili in campo da parte dei contendenti. Nei primi trenta minuti sono stati gli ospiti ad avere il predominio del gioco, impossessandosi della zona nevralgica del campo e non trovando una grande opposizione da parte giallonera, che non riusciva a trovare le giuste distanze fra i vari reparti; comunque i pericoli si sono equivalsi con Papini che incornava di testa su corner di Marino con la palla che lambiva il palo, con lo Scandicci che da un'altra azione di calcio d'angolo per i padroni di casa partiva rapidamente in contropiede trovando sguarnita la difesa di casa e arrestandosi solamente di fronte ad una prodigiosa diagonale di Bellucci che sventava il pericolo pur essendo in inferiorità numerica. Poi era nuovamente Papini ad incornare sul primo palo un cross di Caldarelli, ma rispondeva bravamente Guetta e a seguire Pelli, supportato molto bene anche da Freschi, riforniva più di un pallone ai suoi compagni dentro l'area giallonera senza però che Biancalani dovesse effettuare inteventi estremamente impegnativi. Negli spogliatoi Mister Fantini ridisegnava l'impostazione tattica dei ragazzi a sua disposizione (mancavano Sobrado e Mignani, mentre Nervini era a referto solo per stare vicino ai compagni, pertanto in panchina c'erano solo attaccanti) e gli effetti si vedevano subito. Al 4' si sviluppava l'azione che avrebbe deciso la partita : Cambi (ottimo il suo secondo tempo) apriva magistralmente sulla sinistra per l'accorrente Caldarelli che di prima intenzione pennellava un traversone sul secondo palo dove stavolta Papini non perdonava l'estremo azzurro. Lo Scandicci non si demoralizzava, otteneva qualche punizione sulla tre quarti e nell'area dell'Olimpia spiovevano palloni pericolosi perchè si accendeva qualche mischia che però non aveva esito positivo, fino a quando Pelli non calciava l'ennesimo calcio da fermo dalla parte corta dell'area giallonera ed andava a cogliere la parte alta della traversa per la sua disperazione. L'Olimpia però in questa frazione riusciva a poco a poco a venier fuori, prendendo a sua volta le redini della partita e cogliendo un clamoroso palo con una percussione centrale che portava Bonforte al tiro, che però a portiere battuto non aveva appunto successo. Doveva uscire per infortunio Marino ed al suo posto per guadagnare centimetri e peso entrava a dare una mano concreta Rosi impegnandosi in un ruolo non suo. L'occasionissima per pareggiare lo Scandicci ce l'aveva nell'ultimo dei tre minuti di recupero quando l'ultimo, disperato rinvio in avanti di Guetta trovava la corta respinta di testa di Lucchesini, con Fiorenza che non visto dal direttore di gara si aggiustava il pallone con una mano portandoselo in avanti e presentandosi tutto solo di fronte a Biancalani : silenzio tombale in tribuna, respiro trattenuto sulle panchine, ma il tiro del numero 14 scandiccese andava alle stelle. Per come si erano messe le cose e per l'andamento del secondo tempo sarebbe stata un'autentica beffa per l'Olimpia (e per come vanno le cose nel calcio, dove giustamente ogni contendente vede le cose dal proprio punto di vista) e nel contempo un meritato premio per i ragazzi di Lupori. Questa vittoria premia il carattere, la determinazione e il coraggio di pensare verso una certa direzione da parte dei ragazzi gialloneri, ma non vanno dimenticati le intuizioni e il lavoro della coppia Fantini/Fracassini. Sull'altro versante lo Scandicci rimane nelle zona alte della classifica, aspettando la prossima settimana sul terreno amico la favorita a questo punto del girone (la Cattolica Virtus), ed avendo ancora intatte tutte le possibilità di occupare a fine torneo quella seconda piazza che le consentirebbe di partecipare alla Coppa Toscana, vera Champions League per questi giovani calciatori.

OLIMPIA FIRENZE: Biancalani, Bellucci, Caldarelli, Cambi, Fantechi, Lucchesini, Marino (44' Rosi), Renna (58' Biasini), Papini, Bonforte, Mariotti - In panchina : Temin, Ferreira, Nervini. All.: Fantini - Vice : Sig. Fracassini <br >SCANDICCI: Guetta, Feola, Bianchi, Freschi, Renieri, Belli, Posarelli, Pelli, Ridolfi, Chiaverini, Da Silva - A disposizione : Pallini, Bassi, Fiorenza, Formigli, Sternini, Genova, Cariulo. All. : Sig. Lupori <br > RETE: 34' Papini Il big match della settima giornata del girone di merito si disputava senza dubbio al Cerreti di Firenze fra l'Olimpia e lo Scandicci, attese ad un incontro che confermasse quanto di buono le due squadre avessero fatto in questo primo scorcio di campionato. Ed incontro vibrante , appassonante ed avvincente fino all'ultimo secondo &egrave; stato, con lo Scandicci dotato di maggior dinamismo e prestanza fisica e con i padroni di casa a supplire questo gap con una tecnica complessivamente migliore; due impianti di gioco che tendono prevalentemente a costruire e non a distruggere, salvo poi logicamente prestare attenzione anche alla fase difensiva, senza per questo cadere in scorrettezze che possano portare a nervosismi inutili in campo da parte dei contendenti. Nei primi trenta minuti sono stati gli ospiti ad avere il predominio del gioco, impossessandosi della zona nevralgica del campo e non trovando una grande opposizione da parte giallonera, che non riusciva a trovare le giuste distanze fra i vari reparti; comunque i pericoli si sono equivalsi con Papini che incornava di testa su corner di Marino con la palla che lambiva il palo, con lo Scandicci che da un'altra azione di calcio d'angolo per i padroni di casa partiva rapidamente in contropiede trovando sguarnita la difesa di casa e arrestandosi solamente di fronte ad una prodigiosa diagonale di Bellucci che sventava il pericolo pur essendo in inferiorit&agrave; numerica. Poi era nuovamente Papini ad incornare sul primo palo un cross di Caldarelli, ma rispondeva bravamente Guetta e a seguire Pelli, supportato molto bene anche da Freschi, riforniva pi&ugrave; di un pallone ai suoi compagni dentro l'area giallonera senza per&ograve; che Biancalani dovesse effettuare inteventi estremamente impegnativi. Negli spogliatoi Mister Fantini ridisegnava l'impostazione tattica dei ragazzi a sua disposizione (mancavano Sobrado e Mignani, mentre Nervini era a referto solo per stare vicino ai compagni, pertanto in panchina c'erano solo attaccanti) e gli effetti si vedevano subito. Al 4' si sviluppava l'azione che avrebbe deciso la partita : Cambi (ottimo il suo secondo tempo) apriva magistralmente sulla sinistra per l'accorrente Caldarelli che di prima intenzione pennellava un traversone sul secondo palo dove stavolta Papini non perdonava l'estremo azzurro. Lo Scandicci non si demoralizzava, otteneva qualche punizione sulla tre quarti e nell'area dell'Olimpia spiovevano palloni pericolosi perch&egrave; si accendeva qualche mischia che per&ograve; non aveva esito positivo, fino a quando Pelli non calciava l'ennesimo calcio da fermo dalla parte corta dell'area giallonera ed andava a cogliere la parte alta della traversa per la sua disperazione. L'Olimpia per&ograve; in questa frazione riusciva a poco a poco a venier fuori, prendendo a sua volta le redini della partita e cogliendo un clamoroso palo con una percussione centrale che portava Bonforte al tiro, che per&ograve; a portiere battuto non aveva appunto successo. Doveva uscire per infortunio Marino ed al suo posto per guadagnare centimetri e peso entrava a dare una mano concreta Rosi impegnandosi in un ruolo non suo. L'occasionissima per pareggiare lo Scandicci ce l'aveva nell'ultimo dei tre minuti di recupero quando l'ultimo, disperato rinvio in avanti di Guetta trovava la corta respinta di testa di Lucchesini, con Fiorenza che non visto dal direttore di gara si aggiustava il pallone con una mano portandoselo in avanti e presentandosi tutto solo di fronte a Biancalani : silenzio tombale in tribuna, respiro trattenuto sulle panchine, ma il tiro del numero 14 scandiccese andava alle stelle. Per come si erano messe le cose e per l'andamento del secondo tempo sarebbe stata un'autentica beffa per l'Olimpia (e per come vanno le cose nel calcio, dove giustamente ogni contendente vede le cose dal proprio punto di vista) e nel contempo un meritato premio per i ragazzi di Lupori. Questa vittoria premia il carattere, la determinazione e il coraggio di pensare verso una certa direzione da parte dei ragazzi gialloneri, ma non vanno dimenticati le intuizioni e il lavoro della coppia Fantini/Fracassini. Sull'altro versante lo Scandicci rimane nelle zona alte della classifica, aspettando la prossima settimana sul terreno amico la favorita a questo punto del girone (la Cattolica Virtus), ed avendo ancora intatte tutte le possibilit&agrave; di occupare a fine torneo quella seconda piazza che le consentirebbe di partecipare alla Coppa Toscana, vera Champions League per questi giovani calciatori.




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