• Allievi Nazionali GIR.F
  • Lazio
  • 0 - 2
  • Fiorentina


LAZIO: Scarfagna 5, Oddo 6, Fagioli 6, Ippoliti 6, Di Costanzo 5.5, De Angelis 5.5, Grandicelli 6 (50' Singleton 5.5), Carru 5.5 (44' Miceli 6), Fabbri 5 (60' Paganini 6), Monteforte 6, Barluzzi 5.5 (66' Carriola sv). A disp.: Paracucchi, Stamenkovic, Barigelli. All.: Avincola.
FIORENTINA: David 6, Torre 6, Biondi 6.5, Gonnelli 6, Rosaia 6, Empereur 6, Matos 7 (77' Cafissi sv), Barbero 6.5, Kabangu 6.5 (73' Jackson sv), Baccarin 6.5 (70' Aiello sv), Grifoni 6.5 (62' Cissè Gningue 6). A disp.: Luciani, Busdraghi, Gioè. All.: Luca Guerri.

ARBITRO: Marini di Roma 1, 5.5, coad. da Carletti di Roma 1 e Filannino di Ostia

RETI: 9' Kabangu, 50' Matos.
NOTE: ammoniti Ippoliti (L), Rosaia ed Empereur (F). Nessun espulso. Giornata soleggiata. Campo in buone condizioni.



Secondo banco di prova per la Lazio di Avincola, seconda battuta d'arresto per i biancocelesti che cedono il passo ad una Fiorentina decisamente più organizzata e completa sotto il punto di vista tattico e tecnico. Una partita praticamente a senso unico quella di Torre in Pietra che ha visto i viola di Guerri confermarsi tra le migliori squadre del girone. Il tecnico capitolino punta sul consolidato 4-4-1-1, per sopperire all'assenza dell'ex Savio Spina, bloccato da un dolore all'adduttore, alle spalle di Monteforte in posizione inedita Barluzzi. Guerri si affida inizialmente al 4-3-3 già visto nella gara contro la Cisco Roma con Baccarin, Kabangu e Matos a formare un tridente offensivo tutta velocità e qualità. Pronti via e la squadra toscana passa subito in vantaggio, azione sulla destra del brasiliano Matos, indiavolato come al solito, che crossa in area per un Kabangu lasciato imprudentemente solo che con grande facilità insacca la sfera per l'1-0. Il vantaggio viola non scuote la Lazio, imbrigliata da una Fiorentina ben impostata a livello tattico. Poche le emozioni da una parte e dall'altra, solo al 15'pt i biancocelesti riescono a mettere in difficoltà la retroguardia viola: è Monteforte che in area addomestica il pallone di sinistro e sempre con lo stesso piede calcia potente ma centrale trovando la pronta risposta di David, bravissimo nel bloccare il pallone. Il primo tempo scivola via senza azioni degne di nota, con la squadra di Avincola che non riesce a rendersi pericolosa e con i viola che gestiscono la partita senza troppe difficoltà. La ripresa inizia senza grandi novità in campo, solo dopo quattro minuti il mister della Lazio richiama in panchina uno spento Carru, al posto del '94 si rivede invece Miceli. Una manciata di minuti però e la Forentina trova il raddoppio grazie all'errore di Scarfagna: il portiere, classe '94, rinvia il pallone sui piedi di Matos sulla trequarti campo laziale, il brasiliano non ci pensa due volte e con un delizioso pallonetto fredda l'estremo difensore capitolino, per un 2-0 che non ammette repliche. Avincola allora le prova tutte: dentro Paganini, Carriola e Singleton, fuori Fabbri (partito fuori ruolo come esterno alto di centrocampo), Barluzzi e Grandicelli. Al 32'st i biancocelesti sfiorano il gol su punizione: De Angelis calcia di sinistro, la barriera respinge, ancora l'ex centrocampista della Roma colpisce al volo ma la sfera rotola a lato del palo. Con una Fiorentina che gestisce il risultato senza correre gravi pericoli, sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi con una punizione di Monteforte che però David blocca senza difficoltà.
Seconda vittoria dunque in terra capitolina per la compagine di Guerri che come due settimane fa riprende la via di Firenze con altri tre punti in tasca e guarda col sorriso alla sfida di domenica prossima contro il Figline. E' buio pesto invece in casa Lazio che dopo quattro vittorie consecutive è prima incappata nella sconfitta nel derby e adesso lascia passare anche la Fiorentina. Una sconfitta che ridimensiona la compagine di Stefano Avincola che si conferma grande con le piccole ma non contro le squadre che si contendono i quattro posti valevoli per la post season. Ancora una volta le lacune evidenziate sono soprattutto in fase di costruzione del gioco, dovute anche alla scarsa personalità di un gruppo capace di fare la voce grossa contro le compagini mediocri.

Daniele Priori LAZIO: Scarfagna 5, Oddo 6, Fagioli 6, Ippoliti 6, Di Costanzo 5.5, De Angelis 5.5, Grandicelli 6 (50' Singleton 5.5), Carru 5.5 (44' Miceli 6), Fabbri 5 (60' Paganini 6), Monteforte 6, Barluzzi 5.5 (66' Carriola sv). A disp.: Paracucchi, Stamenkovic, Barigelli. All.: Avincola.<br >FIORENTINA: David 6, Torre 6, Biondi 6.5, Gonnelli 6, Rosaia 6, Empereur 6, Matos 7 (77' Cafissi sv), Barbero 6.5, Kabangu 6.5 (73' Jackson sv), Baccarin 6.5 (70' Aiello sv), Grifoni 6.5 (62' Ciss&egrave; Gningue 6). A disp.: Luciani, Busdraghi, Gio&egrave;. All.: Luca Guerri.<br > ARBITRO: Marini di Roma 1, 5.5, coad. da Carletti di Roma 1 e Filannino di Ostia<br > RETI: 9' Kabangu, 50' Matos.<br >NOTE: ammoniti Ippoliti (L), Rosaia ed Empereur (F). Nessun espulso. Giornata soleggiata. Campo in buone condizioni. Secondo banco di prova per la Lazio di Avincola, seconda battuta d'arresto per i biancocelesti che cedono il passo ad una Fiorentina decisamente pi&ugrave; organizzata e completa sotto il punto di vista tattico e tecnico. Una partita praticamente a senso unico quella di Torre in Pietra che ha visto i viola di Guerri confermarsi tra le migliori squadre del girone. Il tecnico capitolino punta sul consolidato 4-4-1-1, per sopperire all'assenza dell'ex Savio Spina, bloccato da un dolore all'adduttore, alle spalle di Monteforte in posizione inedita Barluzzi. Guerri si affida inizialmente al 4-3-3 gi&agrave; visto nella gara contro la Cisco Roma con Baccarin, Kabangu e Matos a formare un tridente offensivo tutta velocit&agrave; e qualit&agrave;. Pronti via e la squadra toscana passa subito in vantaggio, azione sulla destra del brasiliano Matos, indiavolato come al solito, che crossa in area per un Kabangu lasciato imprudentemente solo che con grande facilit&agrave; insacca la sfera per l'1-0. Il vantaggio viola non scuote la Lazio, imbrigliata da una Fiorentina ben impostata a livello tattico. Poche le emozioni da una parte e dall'altra, solo al 15'pt i biancocelesti riescono a mettere in difficolt&agrave; la retroguardia viola: &egrave; Monteforte che in area addomestica il pallone di sinistro e sempre con lo stesso piede calcia potente ma centrale trovando la pronta risposta di David, bravissimo nel bloccare il pallone. Il primo tempo scivola via senza azioni degne di nota, con la squadra di Avincola che non riesce a rendersi pericolosa e con i viola che gestiscono la partita senza troppe difficolt&agrave;. La ripresa inizia senza grandi novit&agrave; in campo, solo dopo quattro minuti il mister della Lazio richiama in panchina uno spento Carru, al posto del '94 si rivede invece Miceli. Una manciata di minuti per&ograve; e la Forentina trova il raddoppio grazie all'errore di Scarfagna: il portiere, classe '94, rinvia il pallone sui piedi di Matos sulla trequarti campo laziale, il brasiliano non ci pensa due volte e con un delizioso pallonetto fredda l'estremo difensore capitolino, per un 2-0 che non ammette repliche. Avincola allora le prova tutte: dentro Paganini, Carriola e Singleton, fuori Fabbri (partito fuori ruolo come esterno alto di centrocampo), Barluzzi e Grandicelli. Al 32'st i biancocelesti sfiorano il gol su punizione: De Angelis calcia di sinistro, la barriera respinge, ancora l'ex centrocampista della Roma colpisce al volo ma la sfera rotola a lato del palo. Con una Fiorentina che gestisce il risultato senza correre gravi pericoli, sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi con una punizione di Monteforte che per&ograve; David blocca senza difficolt&agrave;.<br >Seconda vittoria dunque in terra capitolina per la compagine di Guerri che come due settimane fa riprende la via di Firenze con altri tre punti in tasca e guarda col sorriso alla sfida di domenica prossima contro il Figline. E' buio pesto invece in casa Lazio che dopo quattro vittorie consecutive &egrave; prima incappata nella sconfitta nel derby e adesso lascia passare anche la Fiorentina. Una sconfitta che ridimensiona la compagine di Stefano Avincola che si conferma grande con le piccole ma non contro le squadre che si contendono i quattro posti valevoli per la post season. Ancora una volta le lacune evidenziate sono soprattutto in fase di costruzione del gioco, dovute anche alla scarsa personalit&agrave; di un gruppo capace di fare la voce grossa contro le compagini mediocri. Daniele Priori




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