• Juniores Provinciali GIR.A
  • Arno Laterina
  • 1 - 4
  • Alberoro


ARNO LATERINA: Mondò, Grasso, Cardinali, Gori, Marziali, Mazzeo, Cappelli Nofri (57' Boncompagni), Vannini, Patrussi, D'Andrea (57' Dervishi). A disp.: Pieri, Daveri, Basetti. All.: Pasqui.
ALBERORO: Saracini, Rossi (88' Bicchi), Agutoli (88' Baldi), Maccari, Grotti, Petroni, Santini (55' Cetoloni), Francioli, Tiezzi (85' Billi), Mattioli, Vagli (85' Mancini). A disp.: Biondini, Mancini, Tavanti, Baldi. All.: Gallastroni.

ARBITRO: Rosai di Arezzo.

RETI: 12', 16' e 80' Tiezzi, 34' Vannini, 88' Billi.



Dopo l'abbuffata della giornata precedente sul campo del Capolona, l'Arno Laterina subisce una disfatta casalinga, sottostando alla dantesca legge del contrappasso. Anche se, in ossequio alla obiettività, va detto subito che il punteggio non rispecchia certamente il divario tecnico tra le due squadre, tranne che la concretezza in rifinitura, venuta stavolta a mancare ai cadetti di Pasqui che, al riposo in svantaggio di misura e a partita dunque aperta, sono rientrati in campo con una faccia diversa da quella del primo tempo. I locali hanno disputato la parte centrale della ripresa sul filo del pari e addirittura del vantaggio, con un Alberoro, che benché sorpreso dal loro forcing sulla sua metà campo, non ha perso lucidità gestendo il vantaggio del punteggio, oltre che l'inferiorità numerica che li vedeva in dieci dal 22' quando l'arbitro con eccessiva severità, aveva espulso per un fallo non grave né cattivo benché da tergo, un Petroni sbigottito da quel rosso. E' stato in quella fase martellante, attorno alla mezz'ora della ripresa che il Laterina ha ripetutamente gettato al vento l'occasione di raddrizzare la partita e persino di vincerla, quando il miracolo di Saracini sulla secca conclusione ravvicinata di Vannini (che al 34' aveva accorciato le distanze intervenendo di rapina su una palla che Saracini non aveva trattenuto dopo la gran botta di Cardinali), ha mandato a dire che la partita aveva il destino segnato: da quel momento l'Arno si è disunito abbandonandosi alla terza prodezza di Tiezzi, il micidiale centravanti rossoblu e al colpo di grazia di Billi che, con un gran destro da grandi piedi ha folgorato Mondò al suo incrocio di sinistra Era il 43' . Un Mondò che dopo 4‘, con due strepitose parate sulle battute ravvicinate, negandogli la quinta rete, ha arginato con orgoglio e tempismo il dilagare della capolista. Singolari e uniche le coincidenze della partita: al 22' del 1' tempo è stato espulso con rosso diretto il n.6 dell'Alberoro Petroni e al 22' del secondo tempo, Mazzeo, il n.6 dell'Arno. Che poi è rimasto in nove dall'85' per un altro rosso diretto a Boncompagni a frittata largamente fatta. Un Arno Laterina dunque che, sebbene battuto, è riuscito ad uscire dal campo a testa alta per quanto ha fatto vedere nella parte centrale della difesa, quando alla bravura del portiere e a una certa imprecisione, deve aggiungere anche la malasorte i qualche fortuito rimpallo che ha impedito che la partita potesse imboccare un binario persino diverso. L'Alberoro, dal canto suo, sa di aver giocato a lungo in dieci contro undici, ma sa anche di avere tra le sue fila un certo Tiezzi che qualsiasi squadra vorrebbe dalla sua parte e che forse non del tutto a caso è il centravanti della capolista.

Giovanni Nocentini ARNO LATERINA: Mond&ograve;, Grasso, Cardinali, Gori, Marziali, Mazzeo, Cappelli Nofri (57' Boncompagni), Vannini, Patrussi, D'Andrea (57' Dervishi). A disp.: Pieri, Daveri, Basetti. All.: Pasqui.<br >ALBERORO: Saracini, Rossi (88' Bicchi), Agutoli (88' Baldi), Maccari, Grotti, Petroni, Santini (55' Cetoloni), Francioli, Tiezzi (85' Billi), Mattioli, Vagli (85' Mancini). A disp.: Biondini, Mancini, Tavanti, Baldi. All.: Gallastroni.<br > ARBITRO: Rosai di Arezzo.<br > RETI: 12', 16' e 80' Tiezzi, 34' Vannini, 88' Billi. Dopo l'abbuffata della giornata precedente sul campo del Capolona, l'Arno Laterina subisce una disfatta casalinga, sottostando alla dantesca legge del contrappasso. Anche se, in ossequio alla obiettivit&agrave;, va detto subito che il punteggio non rispecchia certamente il divario tecnico tra le due squadre, tranne che la concretezza in rifinitura, venuta stavolta a mancare ai cadetti di Pasqui che, al riposo in svantaggio di misura e a partita dunque aperta, sono rientrati in campo con una faccia diversa da quella del primo tempo. I locali hanno disputato la parte centrale della ripresa sul filo del pari e addirittura del vantaggio, con un Alberoro, che bench&eacute; sorpreso dal loro forcing sulla sua met&agrave; campo, non ha perso lucidit&agrave; gestendo il vantaggio del punteggio, oltre che l'inferiorit&agrave; numerica che li vedeva in dieci dal 22' quando l'arbitro con eccessiva severit&agrave;, aveva espulso per un fallo non grave n&eacute; cattivo bench&eacute; da tergo, un Petroni sbigottito da quel rosso. E' stato in quella fase martellante, attorno alla mezz'ora della ripresa che il Laterina ha ripetutamente gettato al vento l'occasione di raddrizzare la partita e persino di vincerla, quando il miracolo di Saracini sulla secca conclusione ravvicinata di Vannini (che al 34' aveva accorciato le distanze intervenendo di rapina su una palla che Saracini non aveva trattenuto dopo la gran botta di Cardinali), ha mandato a dire che la partita aveva il destino segnato: da quel momento l'Arno si &egrave; disunito abbandonandosi alla terza prodezza di Tiezzi, il micidiale centravanti rossoblu e al colpo di grazia di Billi che, con un gran destro da grandi piedi ha folgorato Mond&ograve; al suo incrocio di sinistra Era il 43' . Un Mond&ograve; che dopo 4‘, con due strepitose parate sulle battute ravvicinate, negandogli la quinta rete, ha arginato con orgoglio e tempismo il dilagare della capolista. Singolari e uniche le coincidenze della partita: al 22' del 1' tempo &egrave; stato espulso con rosso diretto il n.6 dell'Alberoro Petroni e al 22' del secondo tempo, Mazzeo, il n.6 dell'Arno. Che poi &egrave; rimasto in nove dall'85' per un altro rosso diretto a Boncompagni a frittata largamente fatta. Un Arno Laterina dunque che, sebbene battuto, &egrave; riuscito ad uscire dal campo a testa alta per quanto ha fatto vedere nella parte centrale della difesa, quando alla bravura del portiere e a una certa imprecisione, deve aggiungere anche la malasorte i qualche fortuito rimpallo che ha impedito che la partita potesse imboccare un binario persino diverso. L'Alberoro, dal canto suo, sa di aver giocato a lungo in dieci contro undici, ma sa anche di avere tra le sue fila un certo Tiezzi che qualsiasi squadra vorrebbe dalla sua parte e che forse non del tutto a caso &egrave; il centravanti della capolista. Giovanni Nocentini




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