RINASCITA DOCCIA: Naccarato, De Lucia, Chiostri, Marzovilla, De Luca, Bencini, Rosano, Razzolini, Baldassini, Chiarusi, Guidarelli. A disp.: Seravalli, Francioni, Quercioli, Mannini, Garau, Battilocchi. All.: Nicola Massai.
U.T.CHIMERA:Bobini, Sgrevi, Zurli, Milan, Beoni, Bizzarri, Frosini, Romano, Bindi, Verrazzani, Berardi. A disp.: Nocentini, Pazzarelli, Occhini, Navarrini, Caporali. All.: Andrea Maurizi.

ARBITRO: Bianchi di Prato.

RETE: 14' aut. Beoni.



Continua sicura la marcia del Doccia che tiene il passo della capolista battendo di misura un Chimera combattivo e mai domo. Vittoria comunque giusta quella dei sestese, maggiormente pericolosi nel primo tempo e poi in controllo nella ripresa, quando gli aretini hanno alzato il baricentro. I rossoblu, di nuovo privi di Terzuoli, partono bene e segnano già al 14' quando Baldassini va via sulla sinistra e mette al centro un pallone teso che Beoni rinvia maldestramente verso la propria porta, la palla colpisce il palo e poi Bobini riesce ad agguantarla quando però sembra aver varcato la linea bianca. È della stessa opinione la signorina Bianchi che assegna la rete ai locali; proteste più vivaci sugli spalti che sul campo. Passano 60 sessanta e il Doccia colpisce un clamoroso palo con Chiarusi, a Bobini battuto, che gira benissimo al volo un bel servizio di Rosano. Al 26' il portiere ospite deve concedere il calcio d'angolo sul fendente rasoterra di Guidarelli. Sul finire della prima frazione, ancora rossoblu pericolosi con una combinazione fra Baldassini e Chiarusi sulla quale Sgrevi rischia un po' nel liberare. Tutto Doccia insomma nei primi 40 minuti che però non ha chiuso l'incontro. Nella ripresa il Chimera prova a reagire sospinto a centrocampo dall'ottimo Milan (il migliore in campo, insieme ai locali De Lucia e Marzovilla). Gli aretini sostano costantemente nella metà campo avversaria, ma non riescono mai a tirare in porta con un certa pericolosità, tant'è vero che nei secondi 40 minuti non c'è nessuna azione da segnalare (né da una parte e né dall'altra). Qualche mischia, un po' di palloni messi in mezzo, ma nel complesso Naccarato non è chiamato a parate importanti e alla fine può esultare, insieme a tutti i suoi compagni, per una vittoria che sa di maturità raggiunta.

Andrea L'Abbate RINASCITA DOCCIA: Naccarato, De Lucia, Chiostri, Marzovilla, De Luca, Bencini, Rosano, Razzolini, Baldassini, Chiarusi, Guidarelli. A disp.: Seravalli, Francioni, Quercioli, Mannini, Garau, Battilocchi. All.: Nicola Massai.<br >U.T.CHIMERA:Bobini, Sgrevi, Zurli, Milan, Beoni, Bizzarri, Frosini, Romano, Bindi, Verrazzani, Berardi. A disp.: Nocentini, Pazzarelli, Occhini, Navarrini, Caporali. All.: Andrea Maurizi.<br > ARBITRO: Bianchi di Prato.<br > RETE: 14' aut. Beoni. Continua sicura la marcia del Doccia che tiene il passo della capolista battendo di misura un Chimera combattivo e mai domo. Vittoria comunque giusta quella dei sestese, maggiormente pericolosi nel primo tempo e poi in controllo nella ripresa, quando gli aretini hanno alzato il baricentro. I rossoblu, di nuovo privi di Terzuoli, partono bene e segnano gi&agrave; al 14' quando Baldassini va via sulla sinistra e mette al centro un pallone teso che Beoni rinvia maldestramente verso la propria porta, la palla colpisce il palo e poi Bobini riesce ad agguantarla quando per&ograve; sembra aver varcato la linea bianca. &Egrave; della stessa opinione la signorina Bianchi che assegna la rete ai locali; proteste pi&ugrave; vivaci sugli spalti che sul campo. Passano 60 sessanta e il Doccia colpisce un clamoroso palo con Chiarusi, a Bobini battuto, che gira benissimo al volo un bel servizio di Rosano. Al 26' il portiere ospite deve concedere il calcio d'angolo sul fendente rasoterra di Guidarelli. Sul finire della prima frazione, ancora rossoblu pericolosi con una combinazione fra Baldassini e Chiarusi sulla quale Sgrevi rischia un po' nel liberare. Tutto Doccia insomma nei primi 40 minuti che per&ograve; non ha chiuso l'incontro. Nella ripresa il Chimera prova a reagire sospinto a centrocampo dall'ottimo Milan (il migliore in campo, insieme ai locali De Lucia e Marzovilla). Gli aretini sostano costantemente nella met&agrave; campo avversaria, ma non riescono mai a tirare in porta con un certa pericolosit&agrave;, tant'&egrave; vero che nei secondi 40 minuti non c'&egrave; nessuna azione da segnalare (n&eacute; da una parte e n&eacute; dall'altra). Qualche mischia, un po' di palloni messi in mezzo, ma nel complesso Naccarato non &egrave; chiamato a parate importanti e alla fine pu&ograve; esultare, insieme a tutti i suoi compagni, per una vittoria che sa di maturit&agrave; raggiunta. Andrea L'Abbate