- Juniores Provinciali GIR.A
- Albereta
-
2 - 1
- San Clemente
ALBERETA: Frilli, Galli, Catania (75' Valente), Rigacci, Battaglini, Secci, Pugliatti (80' Innocenti), Riccucci, Prezioso, Rostagno (72' Lapenta), Segreto. All.: Scarpelli.
SAN CLEMENTE: Pezzatini, Guerrini (70' Berti), Viareggi (60' Becattini), Magni, Bagnai, Pinzani, Calcagno, Savi, Tartaglia (80' Baragli), Degl'Innocenti, Magni (55' Pungelli). All.: Viareggi.
RETI: 25' e 47' Pugliatti, 83' Calcagno.
L'influenza e gli infortuni occorsi ad alcuni titolari fanno sì che scenda in campo un'Albereta in versione inedita che, a dispetto di tutto, riuscirà a conquistare legittimamente quella vittoria stagionale che più volte le era sfuggita nei minuti finali delle prime partite disputate. Non che siano mancati i brividi per la squadra di casa, anche questa volta, in una partita a lungo dominata e che avrebbe potuto vederla in vantaggio di almeno quattro reti: un'incomprensione tra portiere e difensore, infatti, ha rischiato nel finale di far subire all'Albereta l'ennesima beffa di questo inizio di stagione. L'incontro ha avuto peraltro un andamento abbastanza lineare. Dopo una decina di minuti in cui le due squadre si osservano a vicenda, sono i padroni di casa a prendere decisamente il comando delle operazioni, mentre il San Clemente riesce solo ad impostare qualche contropiede manovrato che si conclude quasi sempre con tiri da fuori area. Alle spalle di Prezioso, punta unica, si muove Segreto con la libertà di svariare su tutto il fronte d'attacco, mentre Pugliatti sulla destra e, a turno, i centrocampisti, si inseriscono all'improvviso creando quasi sempre superiorità numerica nella zona decisiva del campo, sulla tre quarti, superiorità dalla quale scaturiscono diverse occasioni pericolose. Le azioni più incisive si sviluppano lungo la fascia sinistra, dove funziona bene la catena Catania-Rostagno, ideale trampolino di lancio per le scorribande di Segreto. Su una di queste, attorno al 20', quest'ultimo recupera un pallone imprendibile e, dopo essersi liberato di un difensore, punta verso il portiere e lo supera con un rasoterra che però viene respinto sulla linea da un difensore. In altre occasioni il gioco viene aperto bene da Prezioso, sempre molto abile nel difendere il pallone per far salire la quadra, con lanci che chiamano in causa sulla destra Pugliatti, il quale in più di un'occasione, attorno alla metà del tempo, si presenta per l'uno contro uno in area. Sul fronte opposto il San Clemente limita all'essenziale le sue sortite: una costruzione rapida dell'azione, con pochi passaggi per verticalizzare subito verso Magni o Tartaglia, abili spesso a farsi trovare liberi al limite dell'area, ma forse troppo precipitosi al momento del tiro, impensierendo raramente Frilli. Il vero pericolo lo crea al 20' Degl'Innocenti su punizione da fuori area; il suo tiro aggira la barriera e sibila a pochi centimetri dal palo di sinistra: sarebbe stato imprendibile per l'estremo difensore dell'Albereta. Lo scampato pericolo rilancia la squadra di casa che si presenta più convinta in avanti proponendo belle trame. Su una di queste, avviata da Rostagno, al 25' Segreto si invola verso l'area e mette nell'area piccola una palla molto veloce sulla quale si getta invano Pezzatini, anticipato dall'incursione vincente di Pugliatti. Passata in vantaggio l'Albereta tira un po' il fiato e la partita sembra girare a favore degli ospiti, i cui attacchi si fanno più continui, ma paradossalmente meno pericolosi. Nessuno viene liberato al tiro e così, quasi sempre, l'azione si conclude con un tiro da fuori area che non spaventa Frilli. Nella ripresa la partita si fa subito in discesa per l'undici di casa. Dopo un paio di minuti infatti l'Albereta raddoppia. Complice un cattivo piazzamento dei difensori centrali, Pugliatti si invola verso la porta direttamente su un calcio di rinvio del proprio portiere, autore quindi di un vero e proprio assist. L'ala destra dei padroni di casa aspetta l'uscita del portiere e con consumata freddezza lo infila con un tiro centrale a mezz'altezza. Da questo momento e per circa una mezz'ora si vede solo una squadra in campo, capace di mangiarsi quattro occasioni da rete che avrebbero dato dimensioni tennistiche al punteggio. Protagonista sfortunato di questa fase dell'incontro è Prezioso, che sciupa tutto lo sciupabile: palloni che imploravano di essere spinti in rete, occasioni che erano più facili da realizzare che da sbagliare. Servito da Pugliatti una volta e da Segreto una seconda, solo davanti al portiere, Prezioso riesce nel difficile compito di mettere a lato. Poi, nella sagra dell'errore, si cimenta anche Pugliatti, forse un po' egoista nella circostanza, dato che anziché concludere con un tiro un po' sbilenco avrebbe potuto servire un compagno libero con la porta spalancata davanti. Infine Segreto, che almeno, si fa per dire, da posizione molto defilata sulla sinistra colpisce la traversa, dopo una serie di dribbling effettuati danzando sulla linea di fondo. A questo punto la svolta, o quasi. Certamente l'ennesimo finale a rischio per l'Albereta. Una palla innocua dalla sinistra provoca la classica frittata tra portiere e difensore, che si ostacolano a vicenda, servendo su un piatto l'occasione da non perdere a Calcagno, che si trova tra i piedi una palla da sospingere in rete da pochi passi. Mancano 6-7 minuti alla conclusione (diventati oltre dieci con i 4 minuti di recupero concessi dall'arbitro) di una partita largamente dominata, e che rischia di trasformasi per l'Albereta nell'ennesima beffa. La quale, stavolta, non si è consumata. In fondo, il San Clemente aveva già dato tutto quanto poteva e non ha trovato le energie per un pareggio che sarebbe stato un regalo eccessivo, mentre l'Albereta è riuscita a tenere alta la concentrazione fino alla fine.
ALBERETA: Frilli, Galli, Catania (75' Valente), Rigacci, Battaglini, Secci, Pugliatti (80' Innocenti), Riccucci, Prezioso, Rostagno (72' Lapenta), Segreto. All.: Scarpelli.<br >SAN CLEMENTE: Pezzatini, Guerrini (70' Berti), Viareggi (60' Becattini), Magni, Bagnai, Pinzani, Calcagno, Savi, Tartaglia (80' Baragli), Degl'Innocenti, Magni (55' Pungelli). All.: Viareggi.<br >
RETI: 25' e 47' Pugliatti, 83' Calcagno.
L'influenza e gli infortuni occorsi ad alcuni titolari fanno sì che scenda in campo un'Albereta in versione inedita che, a dispetto di tutto, riuscirà a conquistare legittimamente quella vittoria stagionale che più volte le era sfuggita nei minuti finali delle prime partite disputate. Non che siano mancati i brividi per la squadra di casa, anche questa volta, in una partita a lungo dominata e che avrebbe potuto vederla in vantaggio di almeno quattro reti: un'incomprensione tra portiere e difensore, infatti, ha rischiato nel finale di far subire all'Albereta l'ennesima beffa di questo inizio di stagione. L'incontro ha avuto peraltro un andamento abbastanza lineare. Dopo una decina di minuti in cui le due squadre si osservano a vicenda, sono i padroni di casa a prendere decisamente il comando delle operazioni, mentre il San Clemente riesce solo ad impostare qualche contropiede manovrato che si conclude quasi sempre con tiri da fuori area. Alle spalle di Prezioso, punta unica, si muove Segreto con la libertà di svariare su tutto il fronte d'attacco, mentre Pugliatti sulla destra e, a turno, i centrocampisti, si inseriscono all'improvviso creando quasi sempre superiorità numerica nella zona decisiva del campo, sulla tre quarti, superiorità dalla quale scaturiscono diverse occasioni pericolose. Le azioni più incisive si sviluppano lungo la fascia sinistra, dove funziona bene la catena Catania-Rostagno, ideale trampolino di lancio per le scorribande di Segreto. Su una di queste, attorno al 20', quest'ultimo recupera un pallone imprendibile e, dopo essersi liberato di un difensore, punta verso il portiere e lo supera con un rasoterra che però viene respinto sulla linea da un difensore. In altre occasioni il gioco viene aperto bene da Prezioso, sempre molto abile nel difendere il pallone per far salire la quadra, con lanci che chiamano in causa sulla destra Pugliatti, il quale in più di un'occasione, attorno alla metà del tempo, si presenta per l'uno contro uno in area. Sul fronte opposto il San Clemente limita all'essenziale le sue sortite: una costruzione rapida dell'azione, con pochi passaggi per verticalizzare subito verso Magni o Tartaglia, abili spesso a farsi trovare liberi al limite dell'area, ma forse troppo precipitosi al momento del tiro, impensierendo raramente Frilli. Il vero pericolo lo crea al 20' Degl'Innocenti su punizione da fuori area; il suo tiro aggira la barriera e sibila a pochi centimetri dal palo di sinistra: sarebbe stato imprendibile per l'estremo difensore dell'Albereta. Lo scampato pericolo rilancia la squadra di casa che si presenta più convinta in avanti proponendo belle trame. Su una di queste, avviata da Rostagno, al 25' Segreto si invola verso l'area e mette nell'area piccola una palla molto veloce sulla quale si getta invano Pezzatini, anticipato dall'incursione vincente di Pugliatti. Passata in vantaggio l'Albereta tira un po' il fiato e la partita sembra girare a favore degli ospiti, i cui attacchi si fanno più continui, ma paradossalmente meno pericolosi. Nessuno viene liberato al tiro e così, quasi sempre, l'azione si conclude con un tiro da fuori area che non spaventa Frilli. Nella ripresa la partita si fa subito in discesa per l'undici di casa. Dopo un paio di minuti infatti l'Albereta raddoppia. Complice un cattivo piazzamento dei difensori centrali, Pugliatti si invola verso la porta direttamente su un calcio di rinvio del proprio portiere, autore quindi di un vero e proprio assist. L'ala destra dei padroni di casa aspetta l'uscita del portiere e con consumata freddezza lo infila con un tiro centrale a mezz'altezza. Da questo momento e per circa una mezz'ora si vede solo una squadra in campo, capace di mangiarsi quattro occasioni da rete che avrebbero dato dimensioni tennistiche al punteggio. Protagonista sfortunato di questa fase dell'incontro è Prezioso, che sciupa tutto lo sciupabile: palloni che imploravano di essere spinti in rete, occasioni che erano più facili da realizzare che da sbagliare. Servito da Pugliatti una volta e da Segreto una seconda, solo davanti al portiere, Prezioso riesce nel difficile compito di mettere a lato. Poi, nella sagra dell'errore, si cimenta anche Pugliatti, forse un po' egoista nella circostanza, dato che anziché concludere con un tiro un po' sbilenco avrebbe potuto servire un compagno libero con la porta spalancata davanti. Infine Segreto, che almeno, si fa per dire, da posizione molto defilata sulla sinistra colpisce la traversa, dopo una serie di dribbling effettuati danzando sulla linea di fondo. A questo punto la svolta, o quasi. Certamente l'ennesimo finale a rischio per l'Albereta. Una palla innocua dalla sinistra provoca la classica frittata tra portiere e difensore, che si ostacolano a vicenda, servendo su un piatto l'occasione da non perdere a Calcagno, che si trova tra i piedi una palla da sospingere in rete da pochi passi. Mancano 6-7 minuti alla conclusione (diventati oltre dieci con i 4 minuti di recupero concessi dall'arbitro) di una partita largamente dominata, e che rischia di trasformasi per l'Albereta nell'ennesima beffa. La quale, stavolta, non si è consumata. In fondo, il San Clemente aveva già dato tutto quanto poteva e non ha trovato le energie per un pareggio che sarebbe stato un regalo eccessivo, mentre l'Albereta è riuscita a tenere alta la concentrazione fino alla fine.