- Pulcini B GIR.F
- Staffoli
-
1 - 5
- Bellaria Cappuccini
STAFFOLI: Gonzalez, Cullhaj, Andreini, Scatolini, Corsagni, Stema, Quagliarini, Ambrogini, Pucciarelli, Manzi, Lavigna. All.: Silvano Sainati.
BELLARIA CAPP.: Lupi, Masoni, Milo, Mureddu, Niccolini, Sadikaj, Taraj, Ofoma, Millozzi. All.: Filippo Monti.
RETI: Stema, Masoni, Niccolini, Milo 2, Lupi.
Senza voler tirare in ballo secoli e secoli di studi, va ancora una volta in scena l'applicazione pura e semplice della legge del più forte. Perché una Bellaria così è inarrestabile, anche se lo Staffoli ha giocato un primo tempo perfetto e, passato in vantaggio, aveva anche sfiorato il gol del 2-0. E forse l'incontro avrebbe potuto assumere un epilogo diverso. Chissà. Di sicuri nel calcio, e nella storia, ci sono solo i fatti. I padroni di casa disputano un primo quarto d'ora eccellente e passano avanti con la giocata di Stema che, liberatosi sulla sinistra, alza la testa e disegna una parabola perfetta che si spegne sotto l'incrocio più lontano. La Bellaria accusa il colpo e i locali sfiorano il colpaccio: Quagliarini si presenta davanti al portiere e riesce anche a scartarlo, ma nel dribbling si defila e conclude sull'esterno della rete. Nella ripresa la Bellaria alza i ritmi e trova il pari con Masoni che, ricevuto un assist di Niccolini, incrocia di destro sul palo opposto. Trascorrono pochi minuti e Niccolini, ricevuto il pallone sulla trequarti, salta due avversari e calcia in porta. Allo scadere del secondo tempo lo stesso Niccolini lancia in profondità Milo che tocca il pallone quel tanto che basta a superare il portiere avversario. Ma lo Staffoli è vivo e va vicinissimo alla rete che avrebbe riaperto l'incontro: prima Quagliarini salta un avversario dal limite destro e lambisce la traversa cercando l'incrocio più lontano, poi Corsagni chiama il portiere avversario a un super intervento su una conclusione al volo da distanza ravvicinata. Nel terzo tempo però la Bellaria prende il volo ancora con Milo che, lanciato da Masoni, incrocia di destro sul secondo palo. Chiude i conti un'azione personale di Taraj che recupera il pallone a centrocampo, salta due avversari e calcia forte: il portiere devia il pallone che ballonzola nei pressi della linea. Forse prima, forse dopo, forse proprio sopra. Ci pensa Lupi a risolvere la situazione accompagnando il pallone nel sacco.
STAFFOLI: Gonzalez, Cullhaj, Andreini, Scatolini, Corsagni, Stema, Quagliarini, Ambrogini, Pucciarelli, Manzi, Lavigna. All.: Silvano Sainati.<br >BELLARIA CAPP.: Lupi, Masoni, Milo, Mureddu, Niccolini, Sadikaj, Taraj, Ofoma, Millozzi. All.: Filippo Monti.<br >
RETI: Stema, Masoni, Niccolini, Milo 2, Lupi.
Senza voler tirare in ballo secoli e secoli di studi, va ancora una volta in scena l'applicazione pura e semplice della legge del più forte. Perché una Bellaria così è inarrestabile, anche se lo Staffoli ha giocato un primo tempo perfetto e, passato in vantaggio, aveva anche sfiorato il gol del 2-0. E forse l'incontro avrebbe potuto assumere un epilogo diverso. Chissà. Di sicuri nel calcio, e nella storia, ci sono solo i fatti. I padroni di casa disputano un primo quarto d'ora eccellente e passano avanti con la giocata di Stema che, liberatosi sulla sinistra, alza la testa e disegna una parabola perfetta che si spegne sotto l'incrocio più lontano. La Bellaria accusa il colpo e i locali sfiorano il colpaccio: Quagliarini si presenta davanti al portiere e riesce anche a scartarlo, ma nel dribbling si defila e conclude sull'esterno della rete. Nella ripresa la Bellaria alza i ritmi e trova il pari con Masoni che, ricevuto un assist di Niccolini, incrocia di destro sul palo opposto. Trascorrono pochi minuti e Niccolini, ricevuto il pallone sulla trequarti, salta due avversari e calcia in porta. Allo scadere del secondo tempo lo stesso Niccolini lancia in profondità Milo che tocca il pallone quel tanto che basta a superare il portiere avversario. Ma lo Staffoli è vivo e va vicinissimo alla rete che avrebbe riaperto l'incontro: prima Quagliarini salta un avversario dal limite destro e lambisce la traversa cercando l'incrocio più lontano, poi Corsagni chiama il portiere avversario a un super intervento su una conclusione al volo da distanza ravvicinata. Nel terzo tempo però la Bellaria prende il volo ancora con Milo che, lanciato da Masoni, incrocia di destro sul secondo palo. Chiude i conti un'azione personale di Taraj che recupera il pallone a centrocampo, salta due avversari e calcia forte: il portiere devia il pallone che ballonzola nei pressi della linea. Forse prima, forse dopo, forse proprio sopra. Ci pensa Lupi a risolvere la situazione accompagnando il pallone nel sacco.