• Giovanissimi B Prof.
  • Fiorentina
  • 3 - 1
  • Livorno


FIORENTINA: Baldini (34' Ciurli), Sadu (31' Ciardini), Bicchi(42' Razzanelli), Parigi, Miccinesi, Calonaci, Belardi (47' Camero), Turrini (45' Delnero), Cacchiarelli (39' Martini), Peralta, Santamaria(31' Papini) All.: Vladimiro Carraro.

LIVORNO: Toso, Ciorba, Ricci (52' Di Lazzaro), Pepe, Torri, Grandi (52' Quilici), Borselli, Simonetti (48' Neri), Ceccarini (31' Priami), Geli (31' Bandinelli), Rosi (52'Salvetti). All.: Sannino.


ARBITRO: Picciotto di Firenze.


RETI: 8' Rosi, 16' Santamaria, 36' Parigi, 62' Martini.



Dieci minuti agli Inferi e poi la risalita verso il Paradiso. Si potrebbe leggere così la partita giocata al Velodromo sotto un insolito sole autunnale.

I labronici scendono in campo più convinti della Fiorentina, disordinata a centrocampo, senza idee, quasi svogliata. I ragazzi di Mister Carraro sembrano quasi giocare con sufficienza, troppo leziosi e poco concreti. Gli ospiti già al quarto cercano la via del gol, ma la punizione di Borselli finisce sopra la traversa. All'ottavo, però, il Livorno trova il gol del momentaneo vantaggio, anche con la complicità della difesa viola. Geli ruba palla a Parigi sulla trequarti fiorentina. Serve in profondità Ceccarini che è bravo a tirarsi dietro tutta la retroguardia viola prima di servire Rosi che solo soletto è libero di insaccare a porta vuota con un facile piattone. La Fiorentina non sembra in grado di reagire, spenta, priva di inventiva, subisce il grande dinamismo avversario che infatti sfiora di nuovo il gol con un'azione tutta in velocità tra Geli e Ceccarini, con quest'ultimo che nel tentativo di battere a rete a volo manca clamorosamente l'impatto col pallone, sprecando una ghitotta occasione. Al sedicesimo, però, come spesso accade, il Livorno, proprio nel suo momento migliore, subisce il gol del paraggio al termine di una azione davvero rocambolesca. Sadu tenta un tiro velleitario da fuori area che sbatte sulla schiena di un difensore amaranto, il pallone si impenna e rimbalza sulla parte alta della traversa. La sfera ricade ad un passo dalla linea di porta. Santamaria, con l'istinto del grande attaccante, è il più lesto di tutti a raccogliere il rimbalzo e mettere in rete il gol del pareggio, con i difensori ospiti colpevoli di non essere riusciti a liberare con prontezza l'area di rigore. Subito il gol, il Livorno si scioglie come neve al sole. D'un tratto smette di cercare di imporre il proprio gioco e inizia a subire la manovra dei padroni di casa che, al contrario, prendono coraggio e forza per avanzare in cerca del vantaggio. Già al quarto della ripresa la Fiorentina ha i tre punti in tasca. Punizione dal limite che Peralta tocca corta per Parigi. Il numero quattro fa partire una botta terrificante a mezz'altezza che il portiere riesce a malapena a sfiorare.

Trovato il vantaggio la Fioretina non correrà più nessun rischio fino allo scadere, mostrando grande maturità ed esperienza. Anzi, proprio a tempo scaduto i ragazzi di Mister Carraro troveranno anche il gol del definitivo tre a uno. Papini scodella al centro una gran palla Martini, solo nel mezzo dell'area. Botta di prima che scavalca il portiere con una traiettoria morbida che si insacca poco sotto la traversa.

Dunque Fiorentina che conquista tre punti importanti in una partita che non era certo iniziata sui binari giusti. Grande merito va alla caparbietà e determinazione dei ragazzi di Mister Carraro che non hanno mai smesso di crederci neanche quando il Livorno sembrava meritare qualcosa di più. Peccato per i ragazzi di Mister Sannino che non hanno saputo chiudere la partita quando era ancora possibile, e che poi non sono stati in grado di reggere l'urto dei padroni di casa, subendo troppo arrendevolmente le ripartenze veloci.

Francesco G. Pizzolante FIORENTINA: Baldini (34' Ciurli), Sadu (31' Ciardini), Bicchi(42' Razzanelli), Parigi, Miccinesi, Calonaci, Belardi (47' Camero), Turrini (45' Delnero), Cacchiarelli (39' Martini), Peralta, Santamaria(31' Papini) All.: Vladimiro Carraro. <br >LIVORNO: Toso, Ciorba, Ricci (52' Di Lazzaro), Pepe, Torri, Grandi (52' Quilici), Borselli, Simonetti (48' Neri), Ceccarini (31' Priami), Geli (31' Bandinelli), Rosi (52'Salvetti). All.: Sannino. <br > ARBITRO: Picciotto di Firenze. <br > RETI: 8' Rosi, 16' Santamaria, 36' Parigi, 62' Martini. Dieci minuti agli Inferi e poi la risalita verso il Paradiso. Si potrebbe leggere cos&igrave; la partita giocata al Velodromo sotto un insolito sole autunnale. <br >I labronici scendono in campo pi&ugrave; convinti della Fiorentina, disordinata a centrocampo, senza idee, quasi svogliata. I ragazzi di Mister Carraro sembrano quasi giocare con sufficienza, troppo leziosi e poco concreti. Gli ospiti gi&agrave; al quarto cercano la via del gol, ma la punizione di Borselli finisce sopra la traversa. All'ottavo, per&ograve;, il Livorno trova il gol del momentaneo vantaggio, anche con la complicit&agrave; della difesa viola. Geli ruba palla a Parigi sulla trequarti fiorentina. Serve in profondit&agrave; Ceccarini che &egrave; bravo a tirarsi dietro tutta la retroguardia viola prima di servire Rosi che solo soletto &egrave; libero di insaccare a porta vuota con un facile piattone. La Fiorentina non sembra in grado di reagire, spenta, priva di inventiva, subisce il grande dinamismo avversario che infatti sfiora di nuovo il gol con un'azione tutta in velocit&agrave; tra Geli e Ceccarini, con quest'ultimo che nel tentativo di battere a rete a volo manca clamorosamente l'impatto col pallone, sprecando una ghitotta occasione. Al sedicesimo, per&ograve;, come spesso accade, il Livorno, proprio nel suo momento migliore, subisce il gol del paraggio al termine di una azione davvero rocambolesca. Sadu tenta un tiro velleitario da fuori area che sbatte sulla schiena di un difensore amaranto, il pallone si impenna e rimbalza sulla parte alta della traversa. La sfera ricade ad un passo dalla linea di porta. Santamaria, con l'istinto del grande attaccante, &egrave; il pi&ugrave; lesto di tutti a raccogliere il rimbalzo e mettere in rete il gol del pareggio, con i difensori ospiti colpevoli di non essere riusciti a liberare con prontezza l'area di rigore. Subito il gol, il Livorno si scioglie come neve al sole. D'un tratto smette di cercare di imporre il proprio gioco e inizia a subire la manovra dei padroni di casa che, al contrario, prendono coraggio e forza per avanzare in cerca del vantaggio. Gi&agrave; al quarto della ripresa la Fiorentina ha i tre punti in tasca. Punizione dal limite che Peralta tocca corta per Parigi. Il numero quattro fa partire una botta terrificante a mezz'altezza che il portiere riesce a malapena a sfiorare. <br >Trovato il vantaggio la Fioretina non correr&agrave; pi&ugrave; nessun rischio fino allo scadere, mostrando grande maturit&agrave; ed esperienza. Anzi, proprio a tempo scaduto i ragazzi di Mister Carraro troveranno anche il gol del definitivo tre a uno. Papini scodella al centro una gran palla Martini, solo nel mezzo dell'area. Botta di prima che scavalca il portiere con una traiettoria morbida che si insacca poco sotto la traversa. <br >Dunque Fiorentina che conquista tre punti importanti in una partita che non era certo iniziata sui binari giusti. Grande merito va alla caparbiet&agrave; e determinazione dei ragazzi di Mister Carraro che non hanno mai smesso di crederci neanche quando il Livorno sembrava meritare qualcosa di pi&ugrave;. Peccato per i ragazzi di Mister Sannino che non hanno saputo chiudere la partita quando era ancora possibile, e che poi non sono stati in grado di reggere l'urto dei padroni di casa, subendo troppo arrendevolmente le ripartenze veloci. Francesco G. Pizzolante




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