• Juniores Provinciali GIR.A
  • Arno Laterina
  • 1 - 0
  • Indomita Quarata


ARNO LATERINA: Martinelli, Grasso, Solenni (90' Daveri), Bucci, Marziali, Giangeri, Cappelli, Cardinali, Vannini (82' Basetti), Patrussi, Dervishi (60' Mancini). A disp.: Pieri. All.: Roberto Pasqui.
INDOMITA QUARATA: Severi, Neri, D'Antonio, Fracassi, Parolai, Trombetta, Perrino (68' Mainetti), Innocenti, Cojoc (55' Marchetta), Berneschi, Severi (17' Bisaccioni). A disp.: Sarrini, Frangipani, Peruzzi. All.: Antonio Paduano.

ARBITRO: Loreti di Arezzo.

RETE: 68' Vannini



Sono stati almeno due i segnali premonitori vigenti nel Calcio a indicare che il Quarata, pur essendo una squadra veloce e tecnica che per l‘intero primo tempo ha avuto il gioco in mano, non avrebbe vinto la partita: la bella chiusura di Martinelli appena al 5' sul sinistro secco di Severi da dentro l'area e il bacio in fronte che l'estremo difensore dell'Arno ha ricevuto dalla Dea Fortuna al 10', quando non è arrivato sulla palla con cui Cojoc ha colpito la sua traversa interna. Una fase in cui l'Arno per la verità balbettava sotto la furente pressione dei blu di Paluano che avevano in mano il centrocampo e che davano l'impressione che sarebbero passati da un momento all'altro, se non avessero avuto costantemente a che fare con Grasso e Solenni, due efficaci difensori diametralmente opposti: irruente e irriducibile il furetto di destra Grasso, tecnico e freddo Emanuele Solenni sulla sinistra, che aspettava la punta avversaria riuscendo quasi sempre a disarcionarla e a rilanciare il contropiede che tuttavia non trovava mai concretezza, spegnendosi sistematicamente sulla trequarti. Qui regnava sovrano Parolai dall'alto della sua statura che aveva sempre la meglio sulle palle alte che stentavano a tradursi in palla a terra come raramente si verificava con le propulsioni palla al piede di Solenni che tendeva ad insinuarsi sempre più in profondità tra le maglie severe del centrocampo avversario. La prima azione accettabile di attacco in profondità si è vista all'84' quando, proprio su un affondo di Solenni si è sviluppata la prima vera azione pericolosa dei gialloblu di Pasqui che, preceduta da uno scambio con Cardinali, è sfociata in un cross in area dove, tuttavia, Mancini non è arrivato al dirottamento di testa. Poco prima un'azione analoga era finita addirittura in rete, annullata dall'arbitro che aveva segnalato un fuori gioco. Un po' di cose belle che tuttavia sono venute fuori dopo il vantaggio dell'Arno, conquistato al 68' da Raffaele Vannini al suo primo tiro a rete, sugli sviluppi di una rimessa laterale che il difensore avversario aveva ciccato. C'è voluto il gol del centravanti di Pasqui a dare ossigeno ad una partita asfittica e inconcludente, che si è improvvisamente animata nella seconda parte della ripresa con il Laterina deciso a non gettare al vento un vantaggio insperato, e un Quarata che, dopo aver sempre dominato, non ci stava a tornare a casa a mani vuote. Un finale che si è persino scaldato un po', restando comunque tutto dentro le righe , fino a raggiungere - persino comprensibilmente - la panchina ospite dalla quale un dirigente è stato espulso.

Giovanni Nocentini ARNO LATERINA: Martinelli, Grasso, Solenni (90' Daveri), Bucci, Marziali, Giangeri, Cappelli, Cardinali, Vannini (82' Basetti), Patrussi, Dervishi (60' Mancini). A disp.: Pieri. All.: Roberto Pasqui.<br >INDOMITA QUARATA: Severi, Neri, D'Antonio, Fracassi, Parolai, Trombetta, Perrino (68' Mainetti), Innocenti, Cojoc (55' Marchetta), Berneschi, Severi (17' Bisaccioni). A disp.: Sarrini, Frangipani, Peruzzi. All.: Antonio Paduano.<br > ARBITRO: Loreti di Arezzo.<br > RETE: 68' Vannini Sono stati almeno due i segnali premonitori vigenti nel Calcio a indicare che il Quarata, pur essendo una squadra veloce e tecnica che per l‘intero primo tempo ha avuto il gioco in mano, non avrebbe vinto la partita: la bella chiusura di Martinelli appena al 5' sul sinistro secco di Severi da dentro l'area e il bacio in fronte che l'estremo difensore dell'Arno ha ricevuto dalla Dea Fortuna al 10', quando non &egrave; arrivato sulla palla con cui Cojoc ha colpito la sua traversa interna. Una fase in cui l'Arno per la verit&agrave; balbettava sotto la furente pressione dei blu di Paluano che avevano in mano il centrocampo e che davano l'impressione che sarebbero passati da un momento all'altro, se non avessero avuto costantemente a che fare con Grasso e Solenni, due efficaci difensori diametralmente opposti: irruente e irriducibile il furetto di destra Grasso, tecnico e freddo Emanuele Solenni sulla sinistra, che aspettava la punta avversaria riuscendo quasi sempre a disarcionarla e a rilanciare il contropiede che tuttavia non trovava mai concretezza, spegnendosi sistematicamente sulla trequarti. Qui regnava sovrano Parolai dall'alto della sua statura che aveva sempre la meglio sulle palle alte che stentavano a tradursi in palla a terra come raramente si verificava con le propulsioni palla al piede di Solenni che tendeva ad insinuarsi sempre pi&ugrave; in profondit&agrave; tra le maglie severe del centrocampo avversario. La prima azione accettabile di attacco in profondit&agrave; si &egrave; vista all'84' quando, proprio su un affondo di Solenni si &egrave; sviluppata la prima vera azione pericolosa dei gialloblu di Pasqui che, preceduta da uno scambio con Cardinali, &egrave; sfociata in un cross in area dove, tuttavia, Mancini non &egrave; arrivato al dirottamento di testa. Poco prima un'azione analoga era finita addirittura in rete, annullata dall'arbitro che aveva segnalato un fuori gioco. Un po' di cose belle che tuttavia sono venute fuori dopo il vantaggio dell'Arno, conquistato al 68' da Raffaele Vannini al suo primo tiro a rete, sugli sviluppi di una rimessa laterale che il difensore avversario aveva ciccato. C'&egrave; voluto il gol del centravanti di Pasqui a dare ossigeno ad una partita asfittica e inconcludente, che si &egrave; improvvisamente animata nella seconda parte della ripresa con il Laterina deciso a non gettare al vento un vantaggio insperato, e un Quarata che, dopo aver sempre dominato, non ci stava a tornare a casa a mani vuote. Un finale che si &egrave; persino scaldato un po', restando comunque tutto dentro le righe , fino a raggiungere - persino comprensibilmente - la panchina ospite dalla quale un dirigente &egrave; stato espulso. Giovanni Nocentini




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