• Primavera GIR.A
  • Fiorentina
  • 1 - 2
  • Genoa


FIORENTINA: Seculin, Piccini, Bittante, Agyei, Fatticcioni, Camporese, Santana (78' Iemmello), Taddei, Seferovic, Carraro (83' Grifoni), Acosty (62' Matos). A disp.: Luciani, Bagnai, Biondi, Panatti. All.: Renato Buso.
GENOA: Perin 6.5, Tomovic 5.5, Carlin 5.5, De Bode 6, Polenta 7, Sturaro 6, Piras 5.5, Doninelli 6, Zigoni 5 (55' Romero 6), Boakye 5.5, Miracoli s.v. (19' Candia 6.5). A disp.: Oddo, Bertincini, Guarco, Bettati, Cane. All.: Ivan Juric e Sidio Corradi.

ARBITRO: Aureliano sez. Bologna 5, coadiuvato da Bonafede e Coli di Bologna .

RETI: 11' Seferovic, 63' rig. e 71' Polenta.
NOTE: ammoniti Polenta, Candia, Bittante, Camporese. Angoli 4-1. Recupero 0'+5'.



Le pagelle viola
Seculin: 6 Può poco sulle reti di Polenta, per il resto si dimostra attento e capace nelle uscite.
Piccini: 6.5 Il terzino ha davanti clienti pericolosi, ma se la cava egregiamente sia su Boakye ad inizio gara che su Candia.
Bittante: 6.5 Dopo aver ben controllato Miracoli, dal 20' ha di fronte a sé il temibile Boakye, che vanta un gol in Serie A e una doppietta in Supercoppa Primavera. Lo argina bene, facendo sfigurare la giovane promessa rossoblu.
Agyei: 7 Il pubblico del Poggioloni ha trovato un idolo: il giovane centrocampista lotta su ogni pallone, si fa apprezzare per la grinta e l'efficacia dei contrasti.
Fatticcioni: 6.5 Non si fa prendere quasi mai in velocità, arginando bene gli attacchi della squadra di Juric.
Camporese: 6 Buona la sua copertura, specie nel primo tempo, quando il mattatore della Supercoppa Zigoni è annullato.
Santana: 6.5 L'ala viola, al rientro dopo il brutto infortunio, fa buon gioco sulla fascia destra, facendo valere la sua esperienza e deliziando il pubblico con tocchi di classe. Ci si aspettava comunque maggiore incisività da un giocatore del suo livello. 78' Iemmello: s.v.
Taddei: 6 Bene nel primo tempo, quando con Agyei forma una coppia centrale praticamente insuperabile. Cala nella ripresa, non aiutando la difesa e sparendo dalla manovra.
Seferovic.: 6.5 Segna una bellissima rete, infilando il pallone sotto l'incrocio. Poco dopo si mangia il raddoppio e perde la lucidità nel passaggio. Ad ogni modo la sua prestanza tiene in apprensione Polenta e compagni.
Carraro: 6.5 Astuto nel servire subito il compagno nell'azione del gol, prova a mettersi in mostra più che altro su calci piazzati. Sfortunato quando Romero cerca il lieve contatto ingannando l'arbitro. Cala un po' nel finale, ma ha il merito di provare sempre a costruire qualcosa. 83' Grifoni: 6.5 Chi ha avuto occasione di ammirarlo tra gli Allievi sa che il ragazzo ha grandi potenzialità. Gioca una manciata di minuti ed è il più pericoloso su calci piazzati e cross.
Acosty: 6.5 Una furia ad inizio partita, supera più volte in velocità gli avversari, procurandosi falli e arrivando al tiro. Da rivedere invece in copertura. 62' Matos: 5.5 Non è incisivo come ci aspetta.
IL COMMENTO
I due confronti tra Toscana e Genova della prima giornata terminano con lo stesso risultato: 1-2. Se sabato l'Empoli esce vincitore dalla Sciorba contro la Sampdoria dopo un finale pirotecnico, domenica sono i campioni uscenti del Genoa a far festa al Poggioloni. Il Genoa si presenta col tricolore cucito sulla divisa e con ricordi ancora nitidi del 5-0 rifilato al Milan in Supercoppa giovedì. L'allenatore è Ivan Juric, mediano rude e falloso, idolo della Gradinata Nord e allievo prediletto di Gasperini. E si vede: 3-4-3, gioco sulle fasce e pochi complimenti nei contrasti. In porta c'è il promettente '92 Perin, che a Genova qualcuno vorrebbe titolare in prima squadra, con all'attivo già una chiamata in under 21; in difesa i grossi nomi Tomovic e Polenta, il tridente è Zigoni-Boakye-Miracoli. Renato Buso dal canto suo può contare su Mario Santana e sul talento svizzero Seferovic, vincitore e cannoniere dei mondiali Under 17 dello scorso anno. Difesa a 4, due centrocampisti centrali, Acosty a sinistra, Santana a destra e Carraro in appoggio alla punta. Parte bene il Genoa, con Miracoli che scappa a Bittante che è costretto a stenderlo: sembra l'inizio di uno show degli ospiti, ma invece cresce la Fiorentina. Bittante serve sull'esterno Acosty, che salta Piras e poi subisce fallo: la punizione di Carraro è di poco fuori. I ragazzi di Buso premono e all'11' passano: tocco di Carraro per Seferovic, che di prima intenzione calcia di sinistro da fuori area, insaccando il pallone sotto l'incrocio, laddove Perin non può arrivare. Bellissimo il tiro del centravanti svizzero, ma nessun difensore rossoblu va a disturbarlo. 3 minuti dopo l'occasione per il raddoppio: Seferovic salta abilmente De Bode, entra in area e calcia a colpo sicuro sul secondo palo, ma Perin in uscita compie il miracolo. Si fa vedere il Genoa, che è stranamente impreciso: Zigoni e Boakye sembrano lontani parenti di quelli ammirati 3 giorni prima e commettono errori sia in impostazione che in conclusione. I viola dominano negli uno contro uno, superando continuamente gli avversari, ma conquistano calci di punizione e poco più; su uno di questi, al 20' Carraro centra la porta da 25 metri, ma Perin devia in tuffo. Il Genoa è nervoso, sbaglia controlli facili, ma riesce comunque a mettere qualche debole pallone in area. La Fiorentina gioca palla a terra, ma non riesce quasi mai ad arrivare alla conclusione e ad alzare il ritmo per chiudere la gara. Santana regala ottimi colpi: al 35' salta due avversari e mette in area per Seferovic, il cui tiro è respinto. Nel finale di tempo la Fiorentina perde lucidità e soffre il pressing chiamato da Juric. La ripresa inizia con una bella azione manovrata da Acosty e Santana che libera Carraro al tiro, poi Piccini esalta il pubblico recuperando su Candia, bloccando l'azione avversaria e facendo ripartire la manovra viola. La Fiorentina fallisce un'altra ottima occasione al 55', quando Seferovic vanifica un contropiede sbagliando la misura del passaggio sulla corsa per Acosty che era lanciato. Nella fase di stanca della gara, poco dopo il cambio Matos-Santana, il fulmine a ciel sereno: sugli sviluppi di una punizione per i rossoblu, il signor Aureliano vede un fallo di Carraro sul neo entrato Romero e decreta rigore. Dalla tribuna il contatto appare lieve e cercato con mestiere; la decisione lascia più di un dubbio. Dal dischetto si presenta il gioiellino rossoblu Polenta che insacca: è il sospirato pari per gli ospiti. La gara si innervosisce, i falli si moltiplicano e la reazione viola è generosa, ma non molto incisiva. Ci prova Fatticioni di testa su punizione di Carraro, poi lo stesso fantasista è fermato in posizione di fuorigioco. Al 71' improvvisamente prende l'iniziativa il difensore uruguaiano Polenta e sul Poggioloni cala il gelo: il genoano parte da dietro, salta due avversari, arriva al limite dell'area e calcia morbido di destro col pallone che si insacca alle spalle dell'incredulo Seculin. Per Polenta, considerato in patria l'erede di Paolo Montero, è la doppietta e il terzo gol in 3 giorni, dopo quello al Milan. I viola, ridisegnati in chiave più offensiva, provano a reagire confusamente, ma riescono comunque ad arrivare sul fondo con Carraro. Iemmello dà più peso all'attacco, ma il Genoa ha occasioni in contropiede quasi mai sfruttate; l'arbitro perde la testa e, forse per compensazione, commette un altro grave errore, lasciando correre un brutto fallo su Candia che meritava di essere sanzionato. Romero va in gol, ma dopo aver commesso fallo su Seculin, mentre al 91' una punizione di Carraro termina di poco alta (forse toccata da Perin). Grifoni prova a sorprendere il grifone (perdonate il gioco di parole) con cross e calci piazzati, ma l'occasione più pericolosa al 93' (colpo di testa di Camporese su cross dello stesso Grifoni) è bloccata da Perin sulla linea. Dopo 5 minuti la gara si chiude, col pubblico imbufalito con l'arbitro e i genoani a festeggiare una vittoria insperata. Gara difficile da valutare per la Fiorentina, nei singoli e nel complesso migliore del Genoa. I ragazzi di Buso hanno fatto vedere più gioco, approfittando dell'appannamento delle stelline rossoblu, ma non hanno retto al colpo del rigore. Spiace dirlo, ma il dubbio penalty assegnato a Romero è stato decisivo: dopo quell'episodio la Fiorentina ha perso la tranquillità subendo l'avversario che pure non era in giornata irresistibile. Sono questi i due principali demeriti dei viola: non aver approfittato del momento positivo e aver perso lucidità dopo il pareggio. Per il grifone due squilli nel silenzio e poco più: una giornata innegabilmente fortunata in una settimana da ricordare.

Claudio Costagli FIORENTINA: Seculin, Piccini, Bittante, Agyei, Fatticcioni, Camporese, Santana (78' Iemmello), Taddei, Seferovic, Carraro (83' Grifoni), Acosty (62' Matos). A disp.: Luciani, Bagnai, Biondi, Panatti. All.: Renato Buso. <br >GENOA: Perin 6.5, Tomovic 5.5, Carlin 5.5, De Bode 6, Polenta 7, Sturaro 6, Piras 5.5, Doninelli 6, Zigoni 5 (55' Romero 6), Boakye 5.5, Miracoli s.v. (19' Candia 6.5). A disp.: Oddo, Bertincini, Guarco, Bettati, Cane. All.: Ivan Juric e Sidio Corradi. <br > ARBITRO: Aureliano sez. Bologna 5, coadiuvato da Bonafede e Coli di Bologna . <br > RETI: 11' Seferovic, 63' rig. e 71' Polenta.<br >NOTE: ammoniti Polenta, Candia, Bittante, Camporese. Angoli 4-1. Recupero 0'+5'. Le pagelle viola<br ><b>Seculin: 6</b> Pu&ograve; poco sulle reti di Polenta, per il resto si dimostra attento e capace nelle uscite.<br ><b>Piccini: 6.5</b> Il terzino ha davanti clienti pericolosi, ma se la cava egregiamente sia su Boakye ad inizio gara che su Candia. <br ><b>Bittante: 6.5</b> Dopo aver ben controllato Miracoli, dal 20' ha di fronte a s&eacute; il temibile Boakye, che vanta un gol in Serie A e una doppietta in Supercoppa Primavera. Lo argina bene, facendo sfigurare la giovane promessa rossoblu. <br ><b>Agyei: 7</b> Il pubblico del Poggioloni ha trovato un idolo: il giovane centrocampista lotta su ogni pallone, si fa apprezzare per la grinta e l'efficacia dei contrasti. <br ><b>Fatticcioni: 6.5</b> Non si fa prendere quasi mai in velocit&agrave;, arginando bene gli attacchi della squadra di Juric. <br ><b>Camporese: 6</b> Buona la sua copertura, specie nel primo tempo, quando il mattatore della Supercoppa Zigoni &egrave; annullato. <br ><b>Santana: 6.5</b> L'ala viola, al rientro dopo il brutto infortunio, fa buon gioco sulla fascia destra, facendo valere la sua esperienza e deliziando il pubblico con tocchi di classe. Ci si aspettava comunque maggiore incisivit&agrave; da un giocatore del suo livello. <b>78' Iemmello: s.v.</b><br ><b>Taddei: 6</b> Bene nel primo tempo, quando con Agyei forma una coppia centrale praticamente insuperabile. Cala nella ripresa, non aiutando la difesa e sparendo dalla manovra. <br ><b>Seferovic.: 6.5</b> Segna una bellissima rete, infilando il pallone sotto l'incrocio. Poco dopo si mangia il raddoppio e perde la lucidit&agrave; nel passaggio. Ad ogni modo la sua prestanza tiene in apprensione Polenta e compagni. <br ><b>Carraro: 6.5</b> Astuto nel servire subito il compagno nell'azione del gol, prova a mettersi in mostra pi&ugrave; che altro su calci piazzati. Sfortunato quando Romero cerca il lieve contatto ingannando l'arbitro. Cala un po' nel finale, ma ha il merito di provare sempre a costruire qualcosa. <b>83' Grifoni: 6.5</b> Chi ha avuto occasione di ammirarlo tra gli Allievi sa che il ragazzo ha grandi potenzialit&agrave;. Gioca una manciata di minuti ed &egrave; il pi&ugrave; pericoloso su calci piazzati e cross.<br ><b>Acosty: 6.5</b> Una furia ad inizio partita, supera pi&ugrave; volte in velocit&agrave; gli avversari, procurandosi falli e arrivando al tiro. Da rivedere invece in copertura. <b>62' Matos: 5.5 </b>Non &egrave; incisivo come ci aspetta. <br >IL COMMENTO<br >I due confronti tra Toscana e Genova della prima giornata terminano con lo stesso risultato: 1-2. Se sabato l'Empoli esce vincitore dalla Sciorba contro la Sampdoria dopo un finale pirotecnico, domenica sono i campioni uscenti del Genoa a far festa al Poggioloni. Il Genoa si presenta col tricolore cucito sulla divisa e con ricordi ancora nitidi del 5-0 rifilato al Milan in Supercoppa gioved&igrave;. L'allenatore &egrave; Ivan Juric, mediano rude e falloso, idolo della Gradinata Nord e allievo prediletto di Gasperini. E si vede: 3-4-3, gioco sulle fasce e pochi complimenti nei contrasti. In porta c'&egrave; il promettente '92 Perin, che a Genova qualcuno vorrebbe titolare in prima squadra, con all'attivo gi&agrave; una chiamata in under 21; in difesa i grossi nomi Tomovic e Polenta, il tridente &egrave; Zigoni-Boakye-Miracoli. Renato Buso dal canto suo pu&ograve; contare su Mario Santana e sul talento svizzero Seferovic, vincitore e cannoniere dei mondiali Under 17 dello scorso anno. Difesa a 4, due centrocampisti centrali, Acosty a sinistra, Santana a destra e Carraro in appoggio alla punta. Parte bene il Genoa, con Miracoli che scappa a Bittante che &egrave; costretto a stenderlo: sembra l'inizio di uno show degli ospiti, ma invece cresce la Fiorentina. Bittante serve sull'esterno Acosty, che salta Piras e poi subisce fallo: la punizione di Carraro &egrave; di poco fuori. I ragazzi di Buso premono e all'11' passano: tocco di Carraro per Seferovic, che di prima intenzione calcia di sinistro da fuori area, insaccando il pallone sotto l'incrocio, laddove Perin non pu&ograve; arrivare. Bellissimo il tiro del centravanti svizzero, ma nessun difensore rossoblu va a disturbarlo. 3 minuti dopo l'occasione per il raddoppio: Seferovic salta abilmente De Bode, entra in area e calcia a colpo sicuro sul secondo palo, ma Perin in uscita compie il miracolo. Si fa vedere il Genoa, che &egrave; stranamente impreciso: Zigoni e Boakye sembrano lontani parenti di quelli ammirati 3 giorni prima e commettono errori sia in impostazione che in conclusione. I viola dominano negli uno contro uno, superando continuamente gli avversari, ma conquistano calci di punizione e poco pi&ugrave;; su uno di questi, al 20' Carraro centra la porta da 25 metri, ma Perin devia in tuffo. Il Genoa &egrave; nervoso, sbaglia controlli facili, ma riesce comunque a mettere qualche debole pallone in area. La Fiorentina gioca palla a terra, ma non riesce quasi mai ad arrivare alla conclusione e ad alzare il ritmo per chiudere la gara. Santana regala ottimi colpi: al 35' salta due avversari e mette in area per Seferovic, il cui tiro &egrave; respinto. Nel finale di tempo la Fiorentina perde lucidit&agrave; e soffre il pressing chiamato da Juric. La ripresa inizia con una bella azione manovrata da Acosty e Santana che libera Carraro al tiro, poi Piccini esalta il pubblico recuperando su Candia, bloccando l'azione avversaria e facendo ripartire la manovra viola. La Fiorentina fallisce un'altra ottima occasione al 55', quando Seferovic vanifica un contropiede sbagliando la misura del passaggio sulla corsa per Acosty che era lanciato. Nella fase di stanca della gara, poco dopo il cambio Matos-Santana, il fulmine a ciel sereno: sugli sviluppi di una punizione per i rossoblu, il signor Aureliano vede un fallo di Carraro sul neo entrato Romero e decreta rigore. Dalla tribuna il contatto appare lieve e cercato con mestiere; la decisione lascia pi&ugrave; di un dubbio. Dal dischetto si presenta il gioiellino rossoblu Polenta che insacca: &egrave; il sospirato pari per gli ospiti. La gara si innervosisce, i falli si moltiplicano e la reazione viola &egrave; generosa, ma non molto incisiva. Ci prova Fatticioni di testa su punizione di Carraro, poi lo stesso fantasista &egrave; fermato in posizione di fuorigioco. Al 71' improvvisamente prende l'iniziativa il difensore uruguaiano Polenta e sul Poggioloni cala il gelo: il genoano parte da dietro, salta due avversari, arriva al limite dell'area e calcia morbido di destro col pallone che si insacca alle spalle dell'incredulo Seculin. Per Polenta, considerato in patria l'erede di Paolo Montero, &egrave; la doppietta e il terzo gol in 3 giorni, dopo quello al Milan. I viola, ridisegnati in chiave pi&ugrave; offensiva, provano a reagire confusamente, ma riescono comunque ad arrivare sul fondo con Carraro. Iemmello d&agrave; pi&ugrave; peso all'attacco, ma il Genoa ha occasioni in contropiede quasi mai sfruttate; l'arbitro perde la testa e, forse per compensazione, commette un altro grave errore, lasciando correre un brutto fallo su Candia che meritava di essere sanzionato. Romero va in gol, ma dopo aver commesso fallo su Seculin, mentre al 91' una punizione di Carraro termina di poco alta (forse toccata da Perin). Grifoni prova a sorprendere il grifone (perdonate il gioco di parole) con cross e calci piazzati, ma l'occasione pi&ugrave; pericolosa al 93' (colpo di testa di Camporese su cross dello stesso Grifoni) &egrave; bloccata da Perin sulla linea. Dopo 5 minuti la gara si chiude, col pubblico imbufalito con l'arbitro e i genoani a festeggiare una vittoria insperata. Gara difficile da valutare per la Fiorentina, nei singoli e nel complesso migliore del Genoa. I ragazzi di Buso hanno fatto vedere pi&ugrave; gioco, approfittando dell'appannamento delle stelline rossoblu, ma non hanno retto al colpo del rigore. Spiace dirlo, ma il dubbio penalty assegnato a Romero &egrave; stato decisivo: dopo quell'episodio la Fiorentina ha perso la tranquillit&agrave; subendo l'avversario che pure non era in giornata irresistibile. Sono questi i due principali demeriti dei viola: non aver approfittato del momento positivo e aver perso lucidit&agrave; dopo il pareggio. Per il grifone due squilli nel silenzio e poco pi&ugrave;: una giornata innegabilmente fortunata in una settimana da ricordare. Claudio Costagli




RITORNO ALLA RICERCA PARTITE SINGOLE


RICERCA CAMPIONATI