• Primavera GIR.A
  • Juventus
  • 3 - 0
  • Livorno


JUVENTUS: Costantino 6.5, Carfora 6, Liviero 6.5, Schiavone 5.5, Camilleri 5, Ferrero 6, Ruggiero 6 (67' Esposito sv), Belcastro 6.5 (74' Emmanuello sv), Libertazzi 6 (56' Bianconi 6), Ilari 6.5, De Silvestro 7. A disp.: Di Salvia, Rubin, Saporetti, Margiotta. All.: Giovanni Bucaro.
LIVORNO: Barbetta 5, Carani 5.5 (72' Bracci sv), Gonnelli 5.5, Oussou 5.5, Ceccherini 6, Malasoma 5.5, Menichetti 6 (35' Manzella 5.5), Carani 6, Moscati M. 5.5, Moscati F. 5.5, Colombi 5, Fiorini 5.5 (55' Papa 6). A disp.: Caneschi, Di Giuseppe, Scannadinari, Serri. All.: Davide Cei.

ARBITRO: Minelli di Varese.

RETI: 27' Belcastro, 43' Ilari, 84' De Silvestro.



Livorno - Juventus si era chiusa 4 a 1; Juventus - Livorno vede la differenza reti completamente ribaltata: la formazione bianconera si impone nettamente, tre marcature a zero. Un sole estivo ha battuto inesorabile su campo, giocatori e sulla centinaia di spettatori presenti per tutta la durata della gara. Forse clima e trasfertahanno svantaggiato gli amaranto, costringendoli ad un adattamento fisico più immediato, e perciò meno efficiente, al caldo rinnovato e inaspettatamente torrido.Un'impressione più persistente, però, è che la Juve abbia giocato con una condizione mentale migliore di quella avversaria. I bianconeri sono coinvolti in una lotta a tre per il secondo posto e la sfida con il Livorno si presentava come una prova generale per il derby - importantissimo - di mercoledì. Il Livorno, relegato nella zona bassa e poco interessante della classifica, è arrivato a Vinovo reduce da due sconfitte. Per dare una forma unitaria a questo insieme di precondizioni e congiunture, si può dire semplicemente che la formazione casalinga ha dato più importanza alla partita di quanto non abbia fatto il Livorno. La Juventus è quindi più spregiudicata fin dai primi minuti di gioco, costringendo un Livorno più timido nella propria metà campo. Nonostante la pressione offensiva avversaria, la prima vera occasione di rete è confezionata dagli amaranto: Ossou supera tutti di testa, andando a colpire praticamente da solo, ma la palla finisce sopra la traversa. Siamo al 16' ed è praticamente l'unica distrazione da parte della difesa bianconera, assolutamente impenetrabile per gli uomini d'attacco di Cei. Alla mezzora il Livorno è piegato da un fulmine a ciel sereno, firmato Belcastro: il capitano bianconero controlla, di spalle, a 25 metri dalla porta di Barbetta; si gira e si accentra col medesimo tocco, scoccando un tiro centralissimo che sorprende Barbetta, fuori dai pali. Traversa, il pallone rimbalza dietro la linea, rete convalidata. Il Livorno malsopporta lo svantaggio, ma la rabbiosa reazione non trova coesione offensiva. Gli amaranto si muovono in avanti sfruttando lanci lunghi,cercando costantemente i giocatori più avanzati(Moscati e Fiorini); al gioco aereo amaranto si contrappone l'insistenza perpetua sulle fasce dei bianconeri, producente ripartenze pericolose e - specialmente - calci d'angolo (cinque a due per la Juve). Ed è dagli sviluppi di un calcio d'angolo che, a primo tempo scaduto, arriva il raddoppio bianconero.Ilari sfrutta il fisico e schiaccia alle spalle di Barbetta un pallone teso, a mezz'altezza. Il Livorno affronta il secondo tempo con un atteggiamento diverso - migliorato. La Juventus, prevedibilmente, contiene quanto e come può. Considerando che contiene molto, e bene, il risultato è mantenuto. Gli sforzi offensivi livornesi, se apprezzabili, sono velleitari. A tempo scaduto Oussou perde inspiegabilmente di vista Carfora, permettendogli l'assist vincente per De Silvestro, che schiaccia in rete il breve passaggio rasoterra del compagno.Il Livorno getta la spugna, abbandonando del tutto una partita che, nonostante un'espulsione per parte, ha mostrato poco agonismo. Il risultato, alfine, sembrerebbe addossare maggiori responsabilità agli amaranto.

Calciatoripiù: De Silvestro (Juventus)
: Sfrutta ogni sfaccettatura del concetto di movimento per rendersi pericoloso: tagli, finte di corpo, scatti. L'effetto è devastante. Oussou (Livorno): il voto numerico, condizionato da un errore nel finale,non cancella le qualità fisiche del difensore, né il loro utilizzo costante durante ogni minuto della gara.

Henry Albert JUVENTUS: Costantino 6.5, Carfora 6, Liviero 6.5, Schiavone 5.5, Camilleri 5, Ferrero 6, Ruggiero 6 (67' Esposito sv), Belcastro 6.5 (74' Emmanuello sv), Libertazzi 6 (56' Bianconi 6), Ilari 6.5, De Silvestro 7. A disp.: Di Salvia, Rubin, Saporetti, Margiotta. All.: Giovanni Bucaro.<br >LIVORNO: Barbetta 5, Carani 5.5 (72' Bracci sv), Gonnelli 5.5, Oussou 5.5, Ceccherini 6, Malasoma 5.5, Menichetti 6 (35' Manzella 5.5), Carani 6, Moscati M. 5.5, Moscati F. 5.5, Colombi 5, Fiorini 5.5 (55' Papa 6). A disp.: Caneschi, Di Giuseppe, Scannadinari, Serri. All.: Davide Cei.<br > ARBITRO: Minelli di Varese.<br > RETI: 27' Belcastro, 43' Ilari, 84' De Silvestro. Livorno - Juventus si era chiusa 4 a 1; Juventus - Livorno vede la differenza reti completamente ribaltata: la formazione bianconera si impone nettamente, tre marcature a zero. Un sole estivo ha battuto inesorabile su campo, giocatori e sulla centinaia di spettatori presenti per tutta la durata della gara. Forse clima e trasfertahanno svantaggiato gli amaranto, costringendoli ad un adattamento fisico pi&ugrave; immediato, e perci&ograve; meno efficiente, al caldo rinnovato e inaspettatamente torrido.Un'impressione pi&ugrave; persistente, per&ograve;, &egrave; che la Juve abbia giocato con una condizione mentale migliore di quella avversaria. I bianconeri sono coinvolti in una lotta a tre per il secondo posto e la sfida con il Livorno si presentava come una prova generale per il derby - importantissimo - di mercoled&igrave;. Il Livorno, relegato nella zona bassa e poco interessante della classifica, &egrave; arrivato a Vinovo reduce da due sconfitte. Per dare una forma unitaria a questo insieme di precondizioni e congiunture, si pu&ograve; dire semplicemente che la formazione casalinga ha dato pi&ugrave; importanza alla partita di quanto non abbia fatto il Livorno. La Juventus &egrave; quindi pi&ugrave; spregiudicata fin dai primi minuti di gioco, costringendo un Livorno pi&ugrave; timido nella propria met&agrave; campo. Nonostante la pressione offensiva avversaria, la prima vera occasione di rete &egrave; confezionata dagli amaranto: Ossou supera tutti di testa, andando a colpire praticamente da solo, ma la palla finisce sopra la traversa. Siamo al 16' ed &egrave; praticamente l'unica distrazione da parte della difesa bianconera, assolutamente impenetrabile per gli uomini d'attacco di Cei. Alla mezzora il Livorno &egrave; piegato da un fulmine a ciel sereno, firmato Belcastro: il capitano bianconero controlla, di spalle, a 25 metri dalla porta di Barbetta; si gira e si accentra col medesimo tocco, scoccando un tiro centralissimo che sorprende Barbetta, fuori dai pali. Traversa, il pallone rimbalza dietro la linea, rete convalidata. Il Livorno malsopporta lo svantaggio, ma la rabbiosa reazione non trova coesione offensiva. Gli amaranto si muovono in avanti sfruttando lanci lunghi,cercando costantemente i giocatori pi&ugrave; avanzati(Moscati e Fiorini); al gioco aereo amaranto si contrappone l'insistenza perpetua sulle fasce dei bianconeri, producente ripartenze pericolose e - specialmente - calci d'angolo (cinque a due per la Juve). Ed &egrave; dagli sviluppi di un calcio d'angolo che, a primo tempo scaduto, arriva il raddoppio bianconero.Ilari sfrutta il fisico e schiaccia alle spalle di Barbetta un pallone teso, a mezz'altezza. Il Livorno affronta il secondo tempo con un atteggiamento diverso - migliorato. La Juventus, prevedibilmente, contiene quanto e come pu&ograve;. Considerando che contiene molto, e bene, il risultato &egrave; mantenuto. Gli sforzi offensivi livornesi, se apprezzabili, sono velleitari. A tempo scaduto Oussou perde inspiegabilmente di vista Carfora, permettendogli l'assist vincente per De Silvestro, che schiaccia in rete il breve passaggio rasoterra del compagno.Il Livorno getta la spugna, abbandonando del tutto una partita che, nonostante un'espulsione per parte, ha mostrato poco agonismo. Il risultato, alfine, sembrerebbe addossare maggiori responsabilit&agrave; agli amaranto. <br ><b> Calciatoripi&ugrave;: De Silvestro (Juventus)</b>: Sfrutta ogni sfaccettatura del concetto di movimento per rendersi pericoloso: tagli, finte di corpo, scatti. L'effetto &egrave; devastante. <b>Oussou (Livorno)</b>: il voto numerico, condizionato da un errore nel finale,non cancella le qualit&agrave; fisiche del difensore, n&eacute; il loro utilizzo costante durante ogni minuto della gara. Henry Albert




RITORNO ALLA RICERCA PARTITE SINGOLE


RICERCA CAMPIONATI