• Juniores Provinciali GIR.C
  • Signa
  • 0 - 3
  • Lastrigiana


SIGNA 1914: Mori, Costa, Scala, Lulli, Corrado, Covelli, Giannini, Bosco, Virardi, Maimone Manuel, Maimone Davide. A disp.: Scianna, Faggioli, Fontanelli, Baldessari, Sitrialli, Santetti. All.: Gaetano Rotondo.
LASTRIGIANA: Capannoli, Bibbiani, Miniati, Rossi, Fossati, Caciolli, Genovese, Masini, Fontani, Giotti, Berni. A disp.: Mappa, Vizza, Martinuzzi, Orlandi, Biondi. All.: Mauro Nesi.

ARBITRO: Teora di Empoli.

RETI: 6' Genovese, 8' Giotti, 89' Biondi.



Tirando le somme al termine di questo derby sempre molto sentito e di conseguenza anche molto atteso, sono essenzialmente due le considerazioni che ci vengono da fare. Se questa è la vera Lastrigiana, sulla sponda sinistra dell'Arno possono stare più che tranquilli. Gira che è una bellezza il motore messo a punto dall'ex allenatore degli juniores del Novoli Mauro Nesi ed i numeri parlano per lui. Cinque partite, cinque vittorie ma soprattutto cinque acuti da grande squadra. Sul terreno del Crocifisso le cose non si erano messe bene. Il repentino doppio vantaggio aveva sì indirizzato la gara sui binari giusti, ma poi due sciagurate espulsioni venute nel giro di venti minuti avrebbero potuto creare non pochi grattacapi alla banda biancorossa. La Lastrigiana invece ha reagito con autorevolezza e grande maturità, non concedendo nulla ad un Signa che poco ha fatto per evitare una pesante batosta interna. Sembra incredibile: eppure a nessuno è sembrato che la Lastrigiana fosse in doppia inferiorità numerica. Il collettivo ha retto sia sul piano fisico-atletico sia su quello nervoso e alla fine è arrivata una vittoria netta e convincente. Se questo è il vero Signa, sulla sponda opposta, c'è di che preoccuparsi. E' vero che Rotondo doveva fare a meno di alcuni elementi importanti ma è anche vero che ad un Signa rimasto in doppia superiorità numerica per più di un tempo sono mancati gioco, grinta e carattere. Non ci sono stati segni di reazione alla doppia bastonata iniziale che non ha fatto altro che tramortire definitivamente una formazione gialloblu già priva di gioco ed idee, e neppure la superiorità numerica è poi servita per trovare spazi utili ad offendere; basti pensare che nella ripresa la conclusione più pericolosa operata dai padroni di casa è stata una punizione dalla lunghissima distanza calciata di poco sopra la traversa dal portiere Luca Mori: davvero troppo poco per lasciare il segno sulla partita. Inizia subito col piede giusto invece la formazione di Nesi, che si mostra tecnicamente meglio attrezzata in mezzo al campo potendo contare sulla giornata di grazia dell'esterno di destra Marco Genovese, un motorino instancabile che corre come un matto macinando chilometri. E' proprio lui che dopo soli sei minuti di gioco sblocca il risultato grazie ad una bella conclusione al volo in diagonale. La difesa di casa non ha neppure il tempo di assestarsi che all'8' arriva anche il raddoppio. Il mobilissimo Andrea Berni conquista una punizione tutta decentrata sulla sinistra. La posizione pare proibitiva ma tutti quelli che lo conoscono bene sanno che Leo Giotti è un vero e proprio specialista in materia. La sua parabola a girare è bellissima e precisa e per Mori non c'è proprio nulla da fare. Giotti, lo sappiamo, ne fa sempre una giusta e una no: così, al 18', protesta fin troppo vivacemente nei confronti del fiscalissimo Maurizio Teora che, senza pensarci troppo, tira fuori il cartellino rosso mandandolo a fare la doccia. Ora la Lastrigiana è in inferiorità numerica, ma nessuno se ne accorge. Il Signa in campo non c'è ed è la formazione biancorossa che ne approfitta per creare ancora pericoli. Fra il 24' ed il 25' Mori è bravissimo in due occasioni, prima togliendo dall'angolino basso alla sua sinistra una bella rasoiata di Fontani e successivamente, compiendo un vero e proprio miracolo, togliendo grazie ad un gran colpo di reni da sotto l'incrocio dei pali alla sua sinistra una grande battuta dalla distanza dell'incontenibile Genovese. Al 39' gli ospiti perdono un altro pezzo importante. Niccolò Fontani, solido attaccante e bomber per eccellenza, ammonito in precedenza, rimedia il secondo giallo lasciando i suoi in nove. A questo punto in molti si attenderebbero una reazione d'orgoglio da parte dei padroni di casa, ma col passare dei minuti ci si rende conto che il Signa non è nella sua miglior giornata. Nella ripresa, infatti, la Lastrigiana bada più che altro a controllare la partita e, sorprendentemente, la cosa le riesce anche molto bene. Il Signa in mezzo al campo è praticamente inesistente; male Bosco, poco incisivo Lulli, idem Giannini.. Insomma, poco o nulla da segnalare fino al 77', quando Manuel Maimone mette i brividi addosso ad un inoperoso Capannoli cogliendo la traversa con una parabola dalla grande distanza. L'estremo di casa Luca Mori, uno che notoriamente non si arrende mai, incita continuamente i suoi compagni e all'80' fornisce pure il buon esempio andando a calciare una punizione dalla grandissima distanza col pallone che finisce di poco oltre la traversa. Evidentemente il destino vuole che siano i portieri gli autentici protagonisti del finale di partita, visto che nella Lastrigiana entra in campo uno che il portiere lo faceva di mestiere ma che ora si è convertito al ruolo di attaccante. Niccolò Biondi, infatti, non solo entra in campo a dar manforte ai compagni di squadra, ma mette addirittura la sua firma autografa nel tabellino dei marcatori. All'89' infatti riceve un buon pallone al limite dell'area, lo controlla bene e lo indirizza con precisione nell'angolino basso alla destra di Mori. Buone le prestazioni di Mori per il Signa e di Rossi, Genovese, Masini, Berni, Giotti e Biondi per la Lastrigiana. Anche se non ha diretto male, dobbiamo contestare le due espulsioni all'esperto Teora. A noi sono parse un tantino affrettate. Visto che la gara è stata correttissima, a nostro avviso il direttore di gara avrebbe dovuto privilegiare la via del dialogo. Nell'occasione è stato esageratamente fiscale .

Nico Morali SIGNA 1914: Mori, Costa, Scala, Lulli, Corrado, Covelli, Giannini, Bosco, Virardi, Maimone Manuel, Maimone Davide. A disp.: Scianna, Faggioli, Fontanelli, Baldessari, Sitrialli, Santetti. All.: Gaetano Rotondo.<br >LASTRIGIANA: Capannoli, Bibbiani, Miniati, Rossi, Fossati, Caciolli, Genovese, Masini, Fontani, Giotti, Berni. A disp.: Mappa, Vizza, Martinuzzi, Orlandi, Biondi. All.: Mauro Nesi. <br > ARBITRO: Teora di Empoli.<br > RETI: 6' Genovese, 8' Giotti, 89' Biondi. Tirando le somme al termine di questo derby sempre molto sentito e di conseguenza anche molto atteso, sono essenzialmente due le considerazioni che ci vengono da fare. Se questa &egrave; la vera Lastrigiana, sulla sponda sinistra dell'Arno possono stare pi&ugrave; che tranquilli. Gira che &egrave; una bellezza il motore messo a punto dall'ex allenatore degli juniores del Novoli Mauro Nesi ed i numeri parlano per lui. Cinque partite, cinque vittorie ma soprattutto cinque acuti da grande squadra. Sul terreno del Crocifisso le cose non si erano messe bene. Il repentino doppio vantaggio aveva s&igrave; indirizzato la gara sui binari giusti, ma poi due sciagurate espulsioni venute nel giro di venti minuti avrebbero potuto creare non pochi grattacapi alla banda biancorossa. La Lastrigiana invece ha reagito con autorevolezza e grande maturit&agrave;, non concedendo nulla ad un Signa che poco ha fatto per evitare una pesante batosta interna. Sembra incredibile: eppure a nessuno &egrave; sembrato che la Lastrigiana fosse in doppia inferiorit&agrave; numerica. Il collettivo ha retto sia sul piano fisico-atletico sia su quello nervoso e alla fine &egrave; arrivata una vittoria netta e convincente. Se questo &egrave; il vero Signa, sulla sponda opposta, c'&egrave; di che preoccuparsi. E' vero che Rotondo doveva fare a meno di alcuni elementi importanti ma &egrave; anche vero che ad un Signa rimasto in doppia superiorit&agrave; numerica per pi&ugrave; di un tempo sono mancati gioco, grinta e carattere. Non ci sono stati segni di reazione alla doppia bastonata iniziale che non ha fatto altro che tramortire definitivamente una formazione gialloblu gi&agrave; priva di gioco ed idee, e neppure la superiorit&agrave; numerica &egrave; poi servita per trovare spazi utili ad offendere; basti pensare che nella ripresa la conclusione pi&ugrave; pericolosa operata dai padroni di casa &egrave; stata una punizione dalla lunghissima distanza calciata di poco sopra la traversa dal portiere Luca Mori: davvero troppo poco per lasciare il segno sulla partita. Inizia subito col piede giusto invece la formazione di Nesi, che si mostra tecnicamente meglio attrezzata in mezzo al campo potendo contare sulla giornata di grazia dell'esterno di destra Marco Genovese, un motorino instancabile che corre come un matto macinando chilometri. E' proprio lui che dopo soli sei minuti di gioco sblocca il risultato grazie ad una bella conclusione al volo in diagonale. La difesa di casa non ha neppure il tempo di assestarsi che all'8' arriva anche il raddoppio. Il mobilissimo Andrea Berni conquista una punizione tutta decentrata sulla sinistra. La posizione pare proibitiva ma tutti quelli che lo conoscono bene sanno che Leo Giotti &egrave; un vero e proprio specialista in materia. La sua parabola a girare &egrave; bellissima e precisa e per Mori non c'&egrave; proprio nulla da fare. Giotti, lo sappiamo, ne fa sempre una giusta e una no: cos&igrave;, al 18', protesta fin troppo vivacemente nei confronti del fiscalissimo Maurizio Teora che, senza pensarci troppo, tira fuori il cartellino rosso mandandolo a fare la doccia. Ora la Lastrigiana &egrave; in inferiorit&agrave; numerica, ma nessuno se ne accorge. Il Signa in campo non c'&egrave; ed &egrave; la formazione biancorossa che ne approfitta per creare ancora pericoli. Fra il 24' ed il 25' Mori &egrave; bravissimo in due occasioni, prima togliendo dall'angolino basso alla sua sinistra una bella rasoiata di Fontani e successivamente, compiendo un vero e proprio miracolo, togliendo grazie ad un gran colpo di reni da sotto l'incrocio dei pali alla sua sinistra una grande battuta dalla distanza dell'incontenibile Genovese. Al 39' gli ospiti perdono un altro pezzo importante. Niccol&ograve; Fontani, solido attaccante e bomber per eccellenza, ammonito in precedenza, rimedia il secondo giallo lasciando i suoi in nove. A questo punto in molti si attenderebbero una reazione d'orgoglio da parte dei padroni di casa, ma col passare dei minuti ci si rende conto che il Signa non &egrave; nella sua miglior giornata. Nella ripresa, infatti, la Lastrigiana bada pi&ugrave; che altro a controllare la partita e, sorprendentemente, la cosa le riesce anche molto bene. Il Signa in mezzo al campo &egrave; praticamente inesistente; male Bosco, poco incisivo Lulli, idem Giannini.. Insomma, poco o nulla da segnalare fino al 77', quando Manuel Maimone mette i brividi addosso ad un inoperoso Capannoli cogliendo la traversa con una parabola dalla grande distanza. L'estremo di casa Luca Mori, uno che notoriamente non si arrende mai, incita continuamente i suoi compagni e all'80' fornisce pure il buon esempio andando a calciare una punizione dalla grandissima distanza col pallone che finisce di poco oltre la traversa. Evidentemente il destino vuole che siano i portieri gli autentici protagonisti del finale di partita, visto che nella Lastrigiana entra in campo uno che il portiere lo faceva di mestiere ma che ora si &egrave; convertito al ruolo di attaccante. Niccol&ograve; Biondi, infatti, non solo entra in campo a dar manforte ai compagni di squadra, ma mette addirittura la sua firma autografa nel tabellino dei marcatori. All'89' infatti riceve un buon pallone al limite dell'area, lo controlla bene e lo indirizza con precisione nell'angolino basso alla destra di Mori. Buone le prestazioni di <b>Mori </b>per il Signa e di <b>Rossi, Genovese, Masini, </b><b>Berni, Giotti </b>e<b> Biondi</b> per la Lastrigiana. Anche se non ha diretto male, dobbiamo contestare le due espulsioni all'esperto Teora. A noi sono parse un tantino affrettate. Visto che la gara &egrave; stata correttissima, a nostro avviso il direttore di gara avrebbe dovuto privilegiare la via del dialogo. Nell'occasione &egrave; stato esageratamente fiscale . Nico Morali




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