• Primavera GIR.A
  • Livorno
  • 1 - 1
  • Fiorentina


LIVORNO: Barbetta, Ceccherini, Welle, Serri, Agelli, Anzilotti (81' Bracci), Moscati M., Colombi, Moscati F., Manzella (93' Carani), Bencivenga (67' Papa). A disp.: Caneschi, Di Giuseppe, Scannadinari, Fiorini. All.: Davide Cei.
FIORENTINA: Miranda, Bittante, Romiti (67' Rosaia), Agyei, Fatticcioni, Masi, Piccini, Taddei, Iemmello, Carraro (67' Grifoni), Matos. A disp.: Luciani, Bagnai, Blondi, Capezzi, Baccarin. All.: Renato Buso.

ARBITRO: Sig. Pasquale Cangiano di Napoli, coad. da Carmignani di Pisa e Orlandi di Arezzo.

RETI: 9' Carraro, 92' Manzella.
NOTE: ammoniti Welle e Manzella.



LE PAGELLE
Livorno
Barbetta: 7 Sul gol di Carraro non può nulla. Dopo un primo tempo tutto sommato tranquillo, nella ripresa il portiere amaranto si destreggia benissimo nelle uscite, ed è bravo a impedire la rete a Iemmello e compagni. Interventi che, alla luce del gol di Manzella, risultano decisivi e gli valgono il titolo di migliore dei suoi.
Ceccherini: 6- Condivide con i compagni di reparto le responsabilità in occasione del vantaggio della Fiorentina. Per il resto offre una prova di sostanza, che unita all'imprecisione degli attaccanti ospiti permette di portare a casa un punto prezioso.
Welle: 6- Come Ceccherini non è perfetto sul cross di Matos che origina lo 0 a 1, ma nei 90 minuti non si segnalano altre particolari disattenzioni. Soffre come i compagni sui contropiedi viola, ma lo 0 a 2 non arriva, e questo è quello che conta.
Serri: 6.5 Gioca con personalità nonostante si trovi di fronte due giocatori come Agyei e Taddei. Tocca moltissimi palloni in fase d'impostazione, e spesso li gioca con successo. Partita positiva per qualità e intensità.
Agelli: 6- Il segno meno lo accomuna ai compagni di difesa, e serve a ricordare l'imprecisione sul gol subìto e l'affanno nei momenti di spinta degli avversari. Ma ad una squadra come la Fiorentina è impossibile non concedere qualche spazio. Prestazione nel complesso positiva.
Anzilotti: 6 Nel primo tempo non riesce a farsi coinvolgere con continuità nella manovra amaranto. Molto meglio nella ripresa, quando si fa più propositivo e spinge con insistenza sulla sinistra, con risultati apprezzabili. 81' Bracci: sv.
Moscati M.: 6+ Prova a sfondare sulla fascia destra, ma di fronte si trova un osso duro come Romiti. Nel primo tempo suona la carica per i suoi con una conclusione da fuori che termina di poco lontano dall'incrocio dei pali. Nel complesso è tra i più volitivi.
Colombi: 6- Ha il compito di arginare la manovra della Viola. Quando gli ospiti spingono va in difficoltà, come tutto il centrocampo di casa. Non è precisissimo in fase di costruzione, comunque non si arrende e recita la sua parte fino in fondo.
Moscati F.: 5.5 Una prova non all'altezza della sua fama. La difficoltà dei compagni nel servirlo, unita all'asfissiante marcatura dei centrali difensivi, non gli permette di mettere in mostra le sue doti. Ma combatte con caparbietà dal 1' al 93'.
Manzella: 6.5 Il calcio è fatto così. Passi un'intera partita alla ricerca del pallone buono, non riesci ad esprimerti al meglio, soffri la pressione degli avversari, e vai incontro ad una prestazione incolore. Poi, il destino ti concede un'ultima chance. E l'attaccante di casa è bravissimo, al 92', a non lasciarsela sfuggire. Un gol pesante quanto prezioso. 93' Carani: sv.
Bencivenga: 5.5 Si fa notare per una punizione nel primo tempo, per quello che risulterà uno dei pochi acuti della sua partita. Cerca d'impensierire la retroguardia viola con la sua velocità, ma i diretti marcatori spesso riescono a fermare le sue iniziative sul nascere. 67' Papa: 6- L'inserimento di una seconda punta da parte di mister Cei permette di alleggerire la pressione nei confronti di Moscati. Il neo entrato si getta subito nella mischia, ma in alcune situazioni risulta un po' troppo frenetico.
Fiorentina
Miranda: 5 Fino al recupero la sua prestazione è più che sufficiente. Ma al 91' commette due errori in sequenza che portano al pari del Livorno. Prima causa la punizione dal limite, poi, sulla conseguente conclusione, non copre a dovere il proprio palo. Esce dal campo deluso, ma sicuramente avrà occasione per rifarsi.
Bittante: 6.5 Parte come terzino destro, finisce come terzino sinistro. Ma pur invertendo le posizioni, il risultato non cambia, e il numero 2 viola appare sempre preciso nelle chiusure e sicuro nelle ripartenze.
Romiti: 6.5 Come Bittante, anche l'altro terzino della formazione di mister Buso interpreta la partita in maniera impeccabile. Moscati M. non trova varchi su quella fascia. Romi non si limita a chiudere, ma fa sentire il suo apporto anche in fase offensiva. 67' Rosaia: 6.5 La sua freschezza a centrocampo permette alla Viola di concretizzare alcuni break che meriterebbero una finalizzazione migliore da parte degli attaccanti.
Agyei: 6.5 Con Taddei forma una coppia di centrali di centrocampo a tratti insuperabile. Ottima l'intesa con i compagni di reparto, oltre a spezzare sul nascere molti tentativi degli avversari detta i tempi della manovra dei suoi. Prestazione positiva (e non è una novità).
Fatticcioni: 7 Il migliore in campo per continuità e intensità. Gioca una partita impeccabile, guidando una retroguardia praticamente perfetta, beffata solo in occasione della punizione finale. Non lascia neanche un centimetro a Moscati F., poi si francobolla sul nuovo entrato Papa con gli stessi, ottimi, risultati.
Masi: 6.5 Ottima l'intesa con Fatticcioni, con il quale si alterna nella marcatura dell'unica punta del Livorno. E' forse un po' meno preciso del compagno di reparto, ma è sempre efficace e tempestivo nei suoi interventi.
Piccini: 6+ Nella prima frazione stenta ad entrare in partita, e raramente si fa trovare nel vivo del gioco. Molto meglio nei secondi 45', quando viene servito con costanza dai compagni e riesce a far vedere giocate interessanti (vedasi su tutte l'assist per la traversa di Iemmello).
Taddei: 6.5 Con Agyei forma una diga invalicabile a centrocampo. Dirige la squadra con personalità e classe. Recupera diversi palloni sugli attacchi del Livorno, e sbroglia alcune situazioni che altrimenti sarebbero potute essere pericolose.
Iemmello: 5.5 Dopo 2' di gioco, quando si allunga troppo la palla a tu per tu col portiere, s'intuisce che questa non sarà la sua miglior partita. Nella ripresa si mangia il gol del raddoppio in due occasioni (traversa prima, parata di Barbetta poi): sfortuna e un pizzico di imprecisione che per la Viola risulteranno fatali.
Carraro: 6.5 Suo il gol che sblocca il risultato dopo soli 8 minuti. Una rete di pregevole fattura, con un controllo di petto in area di gran classe e precisione. Svaria sul tutto il fronte d'attacco, non è brillante come nelle scorse uscite, ma resta comunque tra i migliori. 67' Grifoni: 6 Si posiziona sull'out di sinistra e porta sostanza e freschezza alla manovra degli ospiti.
Matos: 6+ Mezzo voto in meno per la poca lucidità sottoporta (davvero una novità per lui). Se al 78' fosse riuscito a segnare, saremmo qui a parlare di un'altra partita. Prezioso comunque con l'assist per il gol di Carraro.
Arbitro
Cangiano di Napoli: 6.5 Dirige con personalità un match che non presenta particolari problemi. Viene aiutato dall'atteggiamento dei 22 in campo, che non si risparmiano ma non si rendono protagonisti di eccessive scorrettezze. E in quei pochi casi in cui emerge un po' di nervosismo ha il piglio giusto per far calmare gli animi. Positivo anche il lavoro dei suoi assistenti.
IL COMMENTO
La Fiorentina continua a non conoscere la parola sconfitta (dopo l'unico k.o. alla prima giornata contro il Genoa), ma in quest'ultimo turno del girone d'andata del Campionato Primavera vede svanire i 3 punti al penultimo minuto di recupero. Un pareggio rocambolesco, che punisce la poca concretezza dei viola e premia la caparbietà del Livorno, bravo a rimanere in partita fino alla fine e ad approfittare del regalo di Miranda al 92'. Ma andiamo con ordine... I ragazzi di mister Buso partono forte: dopo neanche due giri di lancette Iemmello sulla sinistra supera Welle in velocità, ma si allunga troppo la palla davanti a Barbetta, che può così bloccare la sfera in uscita. La risposta dei padroni di casa è affidata a Bencivenga direttamente su calcio di punizione, ma l'estremo difensore avversario para senza difficoltà. La Fiorentina continua a premere sull'acceleratore e già all'8' si porta in vantaggio. Matos controlla palla sulla fascia sinistra, si accentra fino al vertice, e fa partire un preciso cross a mezz'altezza: Carraro a centro area compie un taglio verso la traiettoria del pallone, stoppa la palla di petto, tagliando fuori il diretto marcatore, e ritrovandosi di fronte al portiere amaranto lo batte con un preciso tocco di sinistro. La gara sembra mettersi in discesa per la Viola, anche perché il Livorno non riesce ad imbastire una reazione concreta. Bisogna attendere il 18' per la replica dei ragazzi di mister Cei: Manzella allarga sulla destra per Moscati M. che dal limite calcia di potenza, con la sfera che esce di poco, vicino all'incrocio dei pali alla sinistra di Miranda. Ma questa è in pratica l'unica occasione di tutto il primo tempo, almeno fino al tentativo in spaccata di Bencivenga sugli sviluppi di una punizione concessa dal Sig. Cangiano nel recupero. La palla finisce sul fondo, e un primo tempo piuttosto avaro di emozioni termina così con il vantaggio ospite. Se nella parte finale della prima frazione era stato il Livorno a mantenere una certa superiorità nel possesso palla, nella ripresa è la Fiorentina che riprende in mano il pallino del gioco, cercando di rispettare la massima secondo la quale la miglior difesa è l'attacco . Il match non regala comunque emozioni forti fino agli ultimi 20', quando il Livorno, proteso in avanti alla ricerca del pareggio, si espone ai pericolosi contropiedi degli avversari. Al 72' Agyei, in pressione su Agelli, recupera un pallone prezioso sulla destra e lo serve a Piccini, che fa partire un cross preciso che supera Welle in area di rigore: Iemmello mette giù di petto e sull'uscita di Barbetta calcia preferendo la potenza alla precisione e colpendo una clamorosa traversa. Al 78' la palla buona per chiudere i conti capita invece sui piedi di Matos, ben imbeccato dal neo entrato Rosaia: l'attaccante classe '93 supera il diretto marcatore con un controllo destro-sinistro , ma la conclusione è debole e di facile presa per il portiere. All'88' Iemmello spreca la terza occasione della sua partita e non riesce a segnare la rete dello 0 a 2 a tu per tu con il portiere locale, bravo a respingere il tiro da distanza ravvicinata. Paradossalmente, è proprio quando la Fiorentina sembra aver legittimato la vittoria che il Livorno trova il pareggio. Al 92' Barbetta batte un calcio di punizione sulla propria tre quarti in direzione della porta avversaria: nonostante la difesa schierata, Miranda esce inspiegabilmente fino al limite dell'area, poi addirittura oltre, toccando la palla con le mani fuori dal limite consentito. L'arbitro assegna l'inevitabile punizione e ammonisce il portiere. Alla battuta del calcio da fermo si porta Manzella, che approfitta del posizionamento non perfetto dell'estremo difensore viola per batterlo con una conclusione rasoterra che s'insacca sul palo non coperto dalla barriera. C'è appena il tempo di concedere la standing ovation all'autore del gol e di riprendere il gioco da centrocampo prima del triplice fischio del Sig. Cangiano: Livorno 1, Fiorentina 1. Grande esultanza per i padroni di casa, bravi a ricompattarsi dopo lo svantaggio, a rimanere in partita fino alla fine, e a sfruttare una delle pochissime chance concesse dagli avversari. Delusione invece per la Fiorentina, che ha pagato a caro prezzo la poca incisività davanti alla porta. Il pari consente comunque di muovere la classifica e di prolungare la striscia di risultati utili consecutivi, iniziata dalla seconda giornata di campionato. Per finire, spazio ad alcune curiosità e coincidenze: il derby tra le due compagini toscane era terminato in parità anche nel torneo 2009-2010, e sempre con il punteggio di 1 a 1. In quell'occasione, lo stesso Carraro aveva portato avanti la Viola, raggiunta poi dagli amaranto grazie alla rete di Filippo Moscati.
Giorgio Carlini

LIVORNO: Barbetta, Ceccherini, Welle, Serri, Agelli, Anzilotti (81' Bracci), Moscati M., Colombi, Moscati F., Manzella (93' Carani), Bencivenga (67' Papa). A disp.: Caneschi, Di Giuseppe, Scannadinari, Fiorini. All.: Davide Cei.<br >FIORENTINA: Miranda, Bittante, Romiti (67' Rosaia), Agyei, Fatticcioni, Masi, Piccini, Taddei, Iemmello, Carraro (67' Grifoni), Matos. A disp.: Luciani, Bagnai, Blondi, Capezzi, Baccarin. All.: Renato Buso.<br > ARBITRO: Sig. Pasquale Cangiano di Napoli, coad. da Carmignani di Pisa e Orlandi di Arezzo.<br > RETI: 9' Carraro, 92' Manzella.<br >NOTE: ammoniti Welle e Manzella. LE PAGELLE<br >Livorno<br ><b>Barbetta: 7</b> Sul gol di Carraro non pu&ograve; nulla. Dopo un primo tempo tutto sommato tranquillo, nella ripresa il portiere amaranto si destreggia benissimo nelle uscite, ed &egrave; bravo a impedire la rete a Iemmello e compagni. Interventi che, alla luce del gol di Manzella, risultano decisivi e gli valgono il titolo di migliore dei suoi.<br ><b>Ceccherini: 6-</b> Condivide con i compagni di reparto le responsabilit&agrave; in occasione del vantaggio della Fiorentina. Per il resto offre una prova di sostanza, che unita all'imprecisione degli attaccanti ospiti permette di portare a casa un punto prezioso.<br ><b>Welle: 6-</b> Come Ceccherini non &egrave; perfetto sul cross di Matos che origina lo 0 a 1, ma nei 90 minuti non si segnalano altre particolari disattenzioni. Soffre come i compagni sui contropiedi viola, ma lo 0 a 2 non arriva, e questo &egrave; quello che conta.<br ><b>Serri: 6.5</b> Gioca con personalit&agrave; nonostante si trovi di fronte due giocatori come Agyei e Taddei. Tocca moltissimi palloni in fase d'impostazione, e spesso li gioca con successo. Partita positiva per qualit&agrave; e intensit&agrave;.<br ><b>Agelli: 6-</b> Il segno meno lo accomuna ai compagni di difesa, e serve a ricordare l'imprecisione sul gol sub&igrave;to e l'affanno nei momenti di spinta degli avversari. Ma ad una squadra come la Fiorentina &egrave; impossibile non concedere qualche spazio. Prestazione nel complesso positiva.<br ><b>Anzilotti: 6</b> Nel primo tempo non riesce a farsi coinvolgere con continuit&agrave; nella manovra amaranto. Molto meglio nella ripresa, quando si fa pi&ugrave; propositivo e spinge con insistenza sulla sinistra, con risultati apprezzabili. <b>81' Bracci: sv.</b><br ><b>Moscati M.: 6+</b> Prova a sfondare sulla fascia destra, ma di fronte si trova un osso duro come Romiti. Nel primo tempo suona la carica per i suoi con una conclusione da fuori che termina di poco lontano dall'incrocio dei pali. Nel complesso &egrave; tra i pi&ugrave; volitivi.<br ><b>Colombi: 6-</b> Ha il compito di arginare la manovra della Viola. Quando gli ospiti spingono va in difficolt&agrave;, come tutto il centrocampo di casa. Non &egrave; precisissimo in fase di costruzione, comunque non si arrende e recita la sua parte fino in fondo.<br ><b>Moscati F.: 5.5</b> Una prova non all'altezza della sua fama. La difficolt&agrave; dei compagni nel servirlo, unita all'asfissiante marcatura dei centrali difensivi, non gli permette di mettere in mostra le sue doti. Ma combatte con caparbiet&agrave; dal 1' al 93'. <br ><b>Manzella: 6.5</b> Il calcio &egrave; fatto cos&igrave;. Passi un'intera partita alla ricerca del pallone buono, non riesci ad esprimerti al meglio, soffri la pressione degli avversari, e vai incontro ad una prestazione incolore. Poi, il destino ti concede un'ultima chance. E l'attaccante di casa &egrave; bravissimo, al 92', a non lasciarsela sfuggire. Un gol pesante quanto prezioso. <b>93' Carani: sv.</b><br ><b>Bencivenga: 5.5</b> Si fa notare per una punizione nel primo tempo, per quello che risulter&agrave; uno dei pochi acuti della sua partita. Cerca d'impensierire la retroguardia viola con la sua velocit&agrave;, ma i diretti marcatori spesso riescono a fermare le sue iniziative sul nascere. <b>67' Papa: 6-</b> L'inserimento di una seconda punta da parte di mister Cei permette di alleggerire la pressione nei confronti di Moscati. Il neo entrato si getta subito nella mischia, ma in alcune situazioni risulta un po' troppo frenetico.<br >Fiorentina<br ><b>Miranda: 5</b> Fino al recupero la sua prestazione &egrave; pi&ugrave; che sufficiente. Ma al 91' commette due errori in sequenza che portano al pari del Livorno. Prima causa la punizione dal limite, poi, sulla conseguente conclusione, non copre a dovere il proprio palo. Esce dal campo deluso, ma sicuramente avr&agrave; occasione per rifarsi.<br ><b>Bittante: 6.5</b> Parte come terzino destro, finisce come terzino sinistro. Ma pur invertendo le posizioni, il risultato non cambia, e il numero 2 viola appare sempre preciso nelle chiusure e sicuro nelle ripartenze.<br ><b>Romiti: 6.5</b> Come Bittante, anche l'altro terzino della formazione di mister Buso interpreta la partita in maniera impeccabile. Moscati M. non trova varchi su quella fascia. Romi non si limita a chiudere, ma fa sentire il suo apporto anche in fase offensiva. <b>67' Rosaia: 6.5</b> La sua freschezza a centrocampo permette alla Viola di concretizzare alcuni break che meriterebbero una finalizzazione migliore da parte degli attaccanti.<br ><b>Agyei: 6.5</b> Con Taddei forma una coppia di centrali di centrocampo a tratti insuperabile. Ottima l'intesa con i compagni di reparto, oltre a spezzare sul nascere molti tentativi degli avversari detta i tempi della manovra dei suoi. Prestazione positiva (e non &egrave; una novit&agrave;).<br ><b>Fatticcioni: 7</b> Il migliore in campo per continuit&agrave; e intensit&agrave;. Gioca una partita impeccabile, guidando una retroguardia praticamente perfetta, beffata solo in occasione della punizione finale. Non lascia neanche un centimetro a Moscati F., poi si francobolla sul nuovo entrato Papa con gli stessi, ottimi, risultati.<br ><b>Masi: 6.5</b> Ottima l'intesa con Fatticcioni, con il quale si alterna nella marcatura dell'unica punta del Livorno. E' forse un po' meno preciso del compagno di reparto, ma &egrave; sempre efficace e tempestivo nei suoi interventi.<br ><b>Piccini: 6+</b> Nella prima frazione stenta ad entrare in partita, e raramente si fa trovare nel vivo del gioco. Molto meglio nei secondi 45', quando viene servito con costanza dai compagni e riesce a far vedere giocate interessanti (vedasi su tutte l'assist per la traversa di Iemmello).<br ><b>Taddei: 6.5</b> Con Agyei forma una diga invalicabile a centrocampo. Dirige la squadra con personalit&agrave; e classe. Recupera diversi palloni sugli attacchi del Livorno, e sbroglia alcune situazioni che altrimenti sarebbero potute essere pericolose.<br ><b>Iemmello: 5.5</b> Dopo 2' di gioco, quando si allunga troppo la palla a tu per tu col portiere, s'intuisce che questa non sar&agrave; la sua miglior partita. Nella ripresa si mangia il gol del raddoppio in due occasioni (traversa prima, parata di Barbetta poi): sfortuna e un pizzico di imprecisione che per la Viola risulteranno fatali.<br ><b>Carraro: 6.5</b> Suo il gol che sblocca il risultato dopo soli 8 minuti. Una rete di pregevole fattura, con un controllo di petto in area di gran classe e precisione. Svaria sul tutto il fronte d'attacco, non &egrave; brillante come nelle scorse uscite, ma resta comunque tra i migliori. <b>67' Grifoni: 6</b> Si posiziona sull'out di sinistra e porta sostanza e freschezza alla manovra degli ospiti.<br ><b>Matos: 6+</b> Mezzo voto in meno per la poca lucidit&agrave; sottoporta (davvero una novit&agrave; per lui). Se al 78' fosse riuscito a segnare, saremmo qui a parlare di un'altra partita. Prezioso comunque con l'assist per il gol di Carraro.<br >Arbitro<br ><b>Cangiano di Napoli: 6.5</b> Dirige con personalit&agrave; un match che non presenta particolari problemi. Viene aiutato dall'atteggiamento dei 22 in campo, che non si risparmiano ma non si rendono protagonisti di eccessive scorrettezze. E in quei pochi casi in cui emerge un po' di nervosismo ha il piglio giusto per far calmare gli animi. Positivo anche il lavoro dei suoi assistenti.<br >IL COMMENTO<br >La Fiorentina continua a non conoscere la parola sconfitta (dopo l'unico k.o. alla prima giornata contro il Genoa), ma in quest'ultimo turno del girone d'andata del Campionato Primavera vede svanire i 3 punti al penultimo minuto di recupero. Un pareggio rocambolesco, che punisce la poca concretezza dei viola e premia la caparbiet&agrave; del Livorno, bravo a rimanere in partita fino alla fine e ad approfittare del regalo di Miranda al 92'. Ma andiamo con ordine... I ragazzi di mister Buso partono forte: dopo neanche due giri di lancette Iemmello sulla sinistra supera Welle in velocit&agrave;, ma si allunga troppo la palla davanti a Barbetta, che pu&ograve; cos&igrave; bloccare la sfera in uscita. La risposta dei padroni di casa &egrave; affidata a Bencivenga direttamente su calcio di punizione, ma l'estremo difensore avversario para senza difficolt&agrave;. La Fiorentina continua a premere sull'acceleratore e gi&agrave; all'8' si porta in vantaggio. Matos controlla palla sulla fascia sinistra, si accentra fino al vertice, e fa partire un preciso cross a mezz'altezza: Carraro a centro area compie un taglio verso la traiettoria del pallone, stoppa la palla di petto, tagliando fuori il diretto marcatore, e ritrovandosi di fronte al portiere amaranto lo batte con un preciso tocco di sinistro. La gara sembra mettersi in discesa per la Viola, anche perch&eacute; il Livorno non riesce ad imbastire una reazione concreta. Bisogna attendere il 18' per la replica dei ragazzi di mister Cei: Manzella allarga sulla destra per Moscati M. che dal limite calcia di potenza, con la sfera che esce di poco, vicino all'incrocio dei pali alla sinistra di Miranda. Ma questa &egrave; in pratica l'unica occasione di tutto il primo tempo, almeno fino al tentativo in spaccata di Bencivenga sugli sviluppi di una punizione concessa dal Sig. Cangiano nel recupero. La palla finisce sul fondo, e un primo tempo piuttosto avaro di emozioni termina cos&igrave; con il vantaggio ospite. Se nella parte finale della prima frazione era stato il Livorno a mantenere una certa superiorit&agrave; nel possesso palla, nella ripresa &egrave; la Fiorentina che riprende in mano il pallino del gioco, cercando di rispettare la massima secondo la quale la miglior difesa &egrave; l'attacco . Il match non regala comunque emozioni forti fino agli ultimi 20', quando il Livorno, proteso in avanti alla ricerca del pareggio, si espone ai pericolosi contropiedi degli avversari. Al 72' Agyei, in pressione su Agelli, recupera un pallone prezioso sulla destra e lo serve a Piccini, che fa partire un cross preciso che supera Welle in area di rigore: Iemmello mette gi&ugrave; di petto e sull'uscita di Barbetta calcia preferendo la potenza alla precisione e colpendo una clamorosa traversa. Al 78' la palla buona per chiudere i conti capita invece sui piedi di Matos, ben imbeccato dal neo entrato Rosaia: l'attaccante classe '93 supera il diretto marcatore con un controllo destro-sinistro , ma la conclusione &egrave; debole e di facile presa per il portiere. All'88' Iemmello spreca la terza occasione della sua partita e non riesce a segnare la rete dello 0 a 2 a tu per tu con il portiere locale, bravo a respingere il tiro da distanza ravvicinata. Paradossalmente, &egrave; proprio quando la Fiorentina sembra aver legittimato la vittoria che il Livorno trova il pareggio. Al 92' Barbetta batte un calcio di punizione sulla propria tre quarti in direzione della porta avversaria: nonostante la difesa schierata, Miranda esce inspiegabilmente fino al limite dell'area, poi addirittura oltre, toccando la palla con le mani fuori dal limite consentito. L'arbitro assegna l'inevitabile punizione e ammonisce il portiere. Alla battuta del calcio da fermo si porta Manzella, che approfitta del posizionamento non perfetto dell'estremo difensore viola per batterlo con una conclusione rasoterra che s'insacca sul palo non coperto dalla barriera. C'&egrave; appena il tempo di concedere la standing ovation all'autore del gol e di riprendere il gioco da centrocampo prima del triplice fischio del Sig. Cangiano: Livorno 1, Fiorentina 1. Grande esultanza per i padroni di casa, bravi a ricompattarsi dopo lo svantaggio, a rimanere in partita fino alla fine, e a sfruttare una delle pochissime chance concesse dagli avversari. Delusione invece per la Fiorentina, che ha pagato a caro prezzo la poca incisivit&agrave; davanti alla porta. Il pari consente comunque di muovere la classifica e di prolungare la striscia di risultati utili consecutivi, iniziata dalla seconda giornata di campionato. Per finire, spazio ad alcune curiosit&agrave; e coincidenze: il derby tra le due compagini toscane era terminato in parit&agrave; anche nel torneo 2009-2010, e sempre con il punteggio di 1 a 1. In quell'occasione, lo stesso Carraro aveva portato avanti la Viola, raggiunta poi dagli amaranto grazie alla rete di Filippo Moscati.<br >Giorgio Carlini




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