- Giovanissimi Regionali GIR.D
- Navacchio Zambra
-
3 - 2
- Mobilieri Ponsacco
NAVACCHIO ZAMBRA (4-3-3): Catarsi, Boccaccio, Benetti (41' Bucchi), Berretta (41' Billeri), Carmignani, Carugini, Cerrai (41' Cini), Cioni, Ciuffardi, Marconi, Farnesi. A disp.: Giovannetti, Mencaraglia. All.: Stefano Ciardelli.
MOB.PONSACCO (4-4-1-1): Rossi, Bellagotti, Vita, Cioni, Ansaldi, Scarfone (51' Lazzereschi), Settesoldi (71' Gasperini), Telleschi, Comini, Colli (51' Donzello), Leone. A disp.: Lenzi, Stefanelli, Moschettoni, Ciani. All.: Andrea Taddei.
ARBITRO: Rizzello da Pisa.
RETI: 26' Comini, 31' Scarfone, 43' Boccaccio, 65' Marconi, 70' Ciuffardi.
LE PAGELLE
Navacchio Zambra
Catarsi: 7 Incolpevole sui goal, si supera in più di un'occasione
Boccaccio: 8 Un goal, due assist e un moto perpetuo sulla fascia di competenza. Migliore in campo.
Benetti: 6,5 Ha qualità e quando si accentra dalla destra potrebbe fare male, ma si spegne troppo presto
Berretta: 7 E' il faro della manovra, delizia la platea con dei tocchi tutta tecnica, richiamato in panchina per ragion di Stato
Carmignani: 6 Corre molto ma non sempre con uno scopo
Carugini: 7 Qualità e quantità, da tenere d'occhio
Cerrai: 5,5 Dalle sue parti si passa, deve migliorare la fase difensiva
Cioni: 5,5 Come il compagno di reparto è spesso preso d'infilata
Ciuffardi: 6 Ha il merito del goal da tre punti
Marconi: 6,5 Lavoro prezioso per far salire la squadra
Farnesi: 6 Ha le sue colpe sui goal ma si riprende e guida la difesa con autorevolezza
Mobilieri Ponsacco
Rossi: 6 Sui goal può poco, per il resto poco impegnato
Bellagotti: 5,5 Due goal su palla inattiva sono gravi, prima ordinaria amministrazione.
Vita: 6,5 Il primo goal è suo, meglio quando scende che quando difende
Cioni: 5,5 Come per il compagno di reparto, pesano i due goal nel finale
Ansaldi: 5,5 In difesa poteva fare meglio
Scarfone: 7 Bella intuizione e gran goal
Settesoldi: 6 Fa il suo senza dannarsi
Telleschi: 6 Si vede poco
Comini: 6,5 Bene sul goal, poco operoso nel resto ma anche poco assistito
Colli: 5,5 Spaesato per il centrocampo, non riesce a prendere le misure
Leone: 7 Polmoni e piedi buoni, porta il primo pressing e si propone con costrutto.
IL COMENTO
Una partita epica per la sua completezza, un vero bignami del calcio in 90' minuti. C'è dentro tutto e proprio per questo chi l'ha vista la può raccontare in mille modi differenti, a seconda dei gusti e delle inclinazioni. Si può dire di un Navacchio che prima incanta e poi si perde specchiandosi fino a ritrovarsi sotto di due goal, non lo accetta e decide di riprendersi ciò che è suo rimontando e andando a vincere ma costretto ad usare le armi dell'avversario. Oppure potete raccontare di un Ponsacco orgoglioso ed epico nella sofferenza ma che proprio grazie alla capacità di soffrire e andare avanti riesce quasi a vincere sfiorando l'impresa. Insomma tutto si può dire meno che sia stata una partita banale. Pronti via ed è monologo azzurro. Il Navacchio la mette sulla tecnica e domina l'avvio di gara irretendo l'avversario con un fraseggio corto e palla a terra. Il Ponsacco si dibatte ma non riesce ad uscire dalla propria metà campo e ad imbastire un'azione decente. A Berretta, schierato come punta centrale del tridente con Benetti e Marconi, mancano i centimetri ma sopperisce con tecnica e visione di gioco. quando lui arretra sulla trequarti Boccaccio da sinistra si avventa nello spazio e detta il taglio, così le due file di quattro del Ponsacco non possono mai lasciare la posizione e chi ne fa le spese è Comini che resta isolato in avanti senza una palla giocabile. Tutto questo polverone di sovrapposizioni, tagli e tiqui-taqua stile barcellona non produce altrettante occasioni da goal. Una bella giostra ma poco più. Il Ponsacco ci mette venti minuti per accorgersene ma quando lo fa tenta l'affondo e scopre che sulle corsie esterne si può passare. Così al minuto 26' Vita si sgancia dalla difesa e palla al piede arriva dove nessun suo compagno era giunto prima, in area: con caparbietà mette a sedere Catarsi e appoggia al centro, Comini è il più lesto a fiondarsi sul pallone e appoggia in rete. Cinque minuti dopo il copione si ripete, solo che questa volta è Scarfone che intuisce lo spazio e aggira la difesa troppo alta del Navacchio, viene servito bene e si ritrova con una prateria fra sè e Catarsi. Ha tutto il tempo di mirare e scaricare in rete un potente e preciso diagonale che non lascia scampo. Di un cinismo enciclopedico il Ponsacco che con due tiri ha segnato due volte. Il Navacchio tutta qualità dell'asse Farnesi-Carugini-Berretta è sotto pesantemente e così va negli spogliatoi. Al rientro in campo Ciardelli prende le contromisure, tre sostituzioni per passare al 4-4-2 e aggiungere chili e centimetri in mezzo al campo e in attacco. Comincia un'altra partita anche se nessuno se ne accorge perchè la prima occasione è ancora per il Ponsacco con Settesoldi che scarica un bolide sotto la traversa ma Catarsi si supera e devia in angolo. E' il segnale della sveglia, al terzo Boccaccio ruba una palla sulla trequarti avversaria e in un fazzoletto si coordina e accorcia le distanze con un pregevole destro all'incrocio. Pronta la risposta del Ponsacco che con Leone affonda a destra ma ancora Catarsi con un riflesso felino nega la gioia del goal. Taddei inserisce forze fresche per non far respirare gli avversari e conservare il vantaggio, lascia Comini in avanti e affida a Leone il compito di trovare i varchi. Il Navacchio sente il tempo passare e allora abbandona definitivamente il fioretto per passare alla sciabola, basta pizzi e merletti per capitalizzare le palle inattive. Così succede che proprio da due angoli battuti dal piede educato di Boccaccio prima Marconi e poi Ciuffardi trovino la via del goal completando una rimonta che ha dell'incredibile.
Luca Lunedì
NAVACCHIO ZAMBRA (4-3-3): Catarsi, Boccaccio, Benetti (41' Bucchi), Berretta (41' Billeri), Carmignani, Carugini, Cerrai (41' Cini), Cioni, Ciuffardi, Marconi, Farnesi. A disp.: Giovannetti, Mencaraglia. All.: Stefano Ciardelli.<br >MOB.PONSACCO (4-4-1-1): Rossi, Bellagotti, Vita, Cioni, Ansaldi, Scarfone (51' Lazzereschi), Settesoldi (71' Gasperini), Telleschi, Comini, Colli (51' Donzello), Leone. A disp.: Lenzi, Stefanelli, Moschettoni, Ciani. All.: Andrea Taddei.<br >
ARBITRO: Rizzello da Pisa.<br >
RETI: 26' Comini, 31' Scarfone, 43' Boccaccio, 65' Marconi, 70' Ciuffardi.
LE PAGELLE<br >Navacchio Zambra<br ><b>Catarsi: 7</b> Incolpevole sui goal, si supera in più di un'occasione<br ><b>Boccaccio: 8</b> Un goal, due assist e un moto perpetuo sulla fascia di competenza. Migliore in campo.<br ><b>Benetti: 6,5</b> Ha qualità e quando si accentra dalla destra potrebbe fare male, ma si spegne troppo presto<br ><b>Berretta: 7</b> E' il faro della manovra, delizia la platea con dei tocchi tutta tecnica, richiamato in panchina per ragion di Stato<br ><b>Carmignani: 6</b> Corre molto ma non sempre con uno scopo<br ><b>Carugini: 7</b> Qualità e quantità, da tenere d'occhio<br ><b>Cerrai: 5,5 </b>Dalle sue parti si passa, deve migliorare la fase difensiva<br ><b>Cioni: 5,5</b> Come il compagno di reparto è spesso preso d'infilata<br ><b>Ciuffardi: 6</b> Ha il merito del goal da tre punti<br ><b>Marconi: 6,5</b> Lavoro prezioso per far salire la squadra<br ><b>Farnesi: 6 </b>Ha le sue colpe sui goal ma si riprende e guida la difesa con autorevolezza<br >Mobilieri Ponsacco<br ><b>Rossi: 6</b> Sui goal può poco, per il resto poco impegnato<br ><b>Bellagotti: 5,5</b> Due goal su palla inattiva sono gravi, prima ordinaria amministrazione.<br ><b>Vita: 6,5</b> Il primo goal è suo, meglio quando scende che quando difende<br ><b>Cioni: 5,5</b> Come per il compagno di reparto, pesano i due goal nel finale<br ><b>Ansaldi: 5,5</b> In difesa poteva fare meglio<br ><b>Scarfone: 7</b> Bella intuizione e gran goal<br ><b>Settesoldi: 6</b> Fa il suo senza dannarsi<br ><b>Telleschi: 6</b> Si vede poco<br ><b>Comini: 6,5</b> Bene sul goal, poco operoso nel resto ma anche poco assistito<br ><b>Colli: 5,5</b> Spaesato per il centrocampo, non riesce a prendere le misure<br ><b>Leone: 7</b> Polmoni e piedi buoni, porta il primo pressing e si propone con costrutto.<br >IL COMENTO<br >Una partita epica per la sua completezza, un vero bignami del calcio in 90' minuti. C'è dentro tutto e proprio per questo chi l'ha vista la può raccontare in mille modi differenti, a seconda dei gusti e delle inclinazioni. Si può dire di un Navacchio che prima incanta e poi si perde specchiandosi fino a ritrovarsi sotto di due goal, non lo accetta e decide di riprendersi ciò che è suo rimontando e andando a vincere ma costretto ad usare le armi dell'avversario. Oppure potete raccontare di un Ponsacco orgoglioso ed epico nella sofferenza ma che proprio grazie alla capacità di soffrire e andare avanti riesce quasi a vincere sfiorando l'impresa. Insomma tutto si può dire meno che sia stata una partita banale. Pronti via ed è monologo azzurro. Il Navacchio la mette sulla tecnica e domina l'avvio di gara irretendo l'avversario con un fraseggio corto e palla a terra. Il Ponsacco si dibatte ma non riesce ad uscire dalla propria metà campo e ad imbastire un'azione decente. A Berretta, schierato come punta centrale del tridente con Benetti e Marconi, mancano i centimetri ma sopperisce con tecnica e visione di gioco. quando lui arretra sulla trequarti Boccaccio da sinistra si avventa nello spazio e detta il taglio, così le due file di quattro del Ponsacco non possono mai lasciare la posizione e chi ne fa le spese è Comini che resta isolato in avanti senza una palla giocabile. Tutto questo polverone di sovrapposizioni, tagli e tiqui-taqua stile barcellona non produce altrettante occasioni da goal. Una bella giostra ma poco più. Il Ponsacco ci mette venti minuti per accorgersene ma quando lo fa tenta l'affondo e scopre che sulle corsie esterne si può passare. Così al minuto 26' Vita si sgancia dalla difesa e palla al piede arriva dove nessun suo compagno era giunto prima, in area: con caparbietà mette a sedere Catarsi e appoggia al centro, Comini è il più lesto a fiondarsi sul pallone e appoggia in rete. Cinque minuti dopo il copione si ripete, solo che questa volta è Scarfone che intuisce lo spazio e aggira la difesa troppo alta del Navacchio, viene servito bene e si ritrova con una prateria fra sè e Catarsi. Ha tutto il tempo di mirare e scaricare in rete un potente e preciso diagonale che non lascia scampo. Di un cinismo enciclopedico il Ponsacco che con due tiri ha segnato due volte. Il Navacchio tutta qualità dell'asse Farnesi-Carugini-Berretta è sotto pesantemente e così va negli spogliatoi. Al rientro in campo Ciardelli prende le contromisure, tre sostituzioni per passare al 4-4-2 e aggiungere chili e centimetri in mezzo al campo e in attacco. Comincia un'altra partita anche se nessuno se ne accorge perchè la prima occasione è ancora per il Ponsacco con Settesoldi che scarica un bolide sotto la traversa ma Catarsi si supera e devia in angolo. E' il segnale della sveglia, al terzo Boccaccio ruba una palla sulla trequarti avversaria e in un fazzoletto si coordina e accorcia le distanze con un pregevole destro all'incrocio. Pronta la risposta del Ponsacco che con Leone affonda a destra ma ancora Catarsi con un riflesso felino nega la gioia del goal. Taddei inserisce forze fresche per non far respirare gli avversari e conservare il vantaggio, lascia Comini in avanti e affida a Leone il compito di trovare i varchi. Il Navacchio sente il tempo passare e allora abbandona definitivamente il fioretto per passare alla sciabola, basta pizzi e merletti per capitalizzare le palle inattive. Così succede che proprio da due angoli battuti dal piede educato di Boccaccio prima Marconi e poi Ciuffardi trovino la via del goal completando una rimonta che ha dell'incredibile.
Luca Lunedì