- Giovanissimi Regionali GIR.C
- Pianese
-
2 - 1
- Rinascita Doccia
PIANESE: Bisconti, Forti, Boffa, Buononato, Contorni, Bonari, Medhy, Giglioni A., De Luca, Scapigliati, Agrimonti. A disp.: Buoni, Contorni, Perugini, Perini. All.: Guido Giglioni.
RINASCITA DOCCIA: Baldi, Orlandi, Hoffmann, Cipriani, Ieva, Lenzi, Ciolli, Matucci, Arlia, Cece, Morarasu. A disp.: Sodi, Elia, Maranci, Rosselli, Sarchi, Cecchini. All.: Luigi Cartei.
ARBITRO: Pallari di Siena.
RETI: 19' Cece, 35 e 60' De Luca.
La Pianese riscatta la prestazione del primo turno con una gara maiuscola mettendo in mostra tutte le componenti agonistiche possibili: forza, coraggio e tecnica. Gli ospiti hanno resistito e lottato fino alla fine, compresi i lunghissimi dieci minuti di recupero concessi dalla signorina Pallari che ha arbitrato con discreto piglio una partita non proprio facilissima. Locali subito in attacco con i primi quindici minuti senza tregua per i giovanissimi allenati da Cartei che ancora non si erano svegliati dal torpore della lunga trasferta fino alla rocca di Radicofani, dove i bianconeri disputano gli impegni casalinghi. Poi al 19' una fiammata del centravanti fiorentino Arlia e Bisconti pronto ad immolarsi respingendo con tutto il corpo la cannonata ravvicinata al limite dell'area. Era il preludio al vantaggio del Rinascita (come evitare il gioco di parole?). Sull'azione successiva leggera incomprensione del reparto difensivo a seguito di un lancio in profondità e Cece al limite dell'area di rigore metteva un piede tra difensore e portiere in uscita e siglava di pallonetto il gol che lo esaltava ulteriormente, già gasato dopo le tre reti inflitte al malcapitato Calenzano nell'esordio. I pianesi accusavano il colpo e ci volevano almeno dieci minuti per riprendersi, nel mentre aleggiavano paurosi fantasmi da sconfiggere assolutamente per evitare clamorosi, negativi debutti addirittura casalinghi. Sul finire del primo tempo ancora un atletico scatto di reni di Bisconti impediva il raddoppio e si andava al riposo con i nervi a fior di pelle. Nella ripresa Lorenzo Forti dava la carica spingendo senza troppi complimenti sull'out di sinistra, volendo riscattare la sua assenza nella prima giornata per pregressi motivi disciplinari. I compagni capivano che avrebbero dovuto immolarsi e intuivano che lo stato d'animo da assumere non era la rabbia sterile e inconcludente, ma la grinta autentica non scalfibile dalle emozioni; si disponevano in lungo e in largo sul terreno di gioco per coprire tutti gli spazi. Bonari ordinava la linea difensiva dove Contorni e Boffa non si lasciavano cogliere impreparati dall'isolatissimo Cece che, intento a battibeccare con il folto pubblico, non toccava più un pallone sempre stretto in una gabbia che somigliava ad una tagliola affilata. Al centrocampo Buononato e Giglioni insieme a Medhy, fermavano qualsiasi apertura e soffocavano il gioco sul nascere, così Scapigliati emergendo da regista autentico, recuperava palloni nelle mischie, alzava la testa e serviva altruisticamente Agrimonti e De Luca che venivano controllati implacabilmente a raddoppio di marcatura. Quando al 39' su lancio tagliato di Giglioni, il folletto De Luca trovava il tocco vincente per il pareggio, si intuiva che la gara non sarebbe assolutamente finita in parità. I rossoblù sestesi si difendevano fino allo spasimo. Ciolli ci metteva tutto il fisico possibile, ma pure lui che è un mastino con velocità da levriero, doveva capitolare di fronte alla furia incontenibile dei bianconeri. Agrimonti al 60' teneva palla in equilibrio in mezzo ad un nugolo di avversari, trovava il varco per servire con la punta del suo temibile sinistro De Luca che in area di rigore si toglieva il lusso di dribblare terzino e portiere infilando il gol della sudatissima, ma altrettanto meritata vittoria. Nessuno pensi di ottenere successi, trionfi e salvezza in questo torneo senza gruppi ben affiatati e con pochi isolati solisti. Il girone C è così tecnico e imprevedibile che nessuna Cassandra può altresì permettersi il lusso di predire l'esito finale, né tantomeno dopo le prime due giornate.
Calciatoripiù: Per il Rinascita Doccia gli unici a mettersi in evidenza sono stati Cece e Ciolli, elementi che tutti vorrebbero comunque averli in squadra. Per la Pianese due nomi su tutti meritevoli di particolare menzione: Forti e Scapigliati, ovvero sacrificio, tenacia e fantasia; da sempre accoppiate vincenti.
G.D.
PIANESE: Bisconti, Forti, Boffa, Buononato, Contorni, Bonari, Medhy, Giglioni A., De Luca, Scapigliati, Agrimonti. A disp.: Buoni, Contorni, Perugini, Perini. All.: Guido Giglioni.<br >RINASCITA DOCCIA: Baldi, Orlandi, Hoffmann, Cipriani, Ieva, Lenzi, Ciolli, Matucci, Arlia, Cece, Morarasu. A disp.: Sodi, Elia, Maranci, Rosselli, Sarchi, Cecchini. All.: Luigi Cartei. <br >
ARBITRO: Pallari di Siena.<br >
RETI: 19' Cece, 35 e 60' De Luca.
La Pianese riscatta la prestazione del primo turno con una gara maiuscola mettendo in mostra tutte le componenti agonistiche possibili: forza, coraggio e tecnica. Gli ospiti hanno resistito e lottato fino alla fine, compresi i lunghissimi dieci minuti di recupero concessi dalla signorina Pallari che ha arbitrato con discreto piglio una partita non proprio facilissima. Locali subito in attacco con i primi quindici minuti senza tregua per i giovanissimi allenati da Cartei che ancora non si erano svegliati dal torpore della lunga trasferta fino alla rocca di Radicofani, dove i bianconeri disputano gli impegni casalinghi. Poi al 19' una fiammata del centravanti fiorentino Arlia e Bisconti pronto ad immolarsi respingendo con tutto il corpo la cannonata ravvicinata al limite dell'area. Era il preludio al vantaggio del Rinascita (come evitare il gioco di parole?). Sull'azione successiva leggera incomprensione del reparto difensivo a seguito di un lancio in profondità e Cece al limite dell'area di rigore metteva un piede tra difensore e portiere in uscita e siglava di pallonetto il gol che lo esaltava ulteriormente, già gasato dopo le tre reti inflitte al malcapitato Calenzano nell'esordio. I pianesi accusavano il colpo e ci volevano almeno dieci minuti per riprendersi, nel mentre aleggiavano paurosi fantasmi da sconfiggere assolutamente per evitare clamorosi, negativi debutti addirittura casalinghi. Sul finire del primo tempo ancora un atletico scatto di reni di Bisconti impediva il raddoppio e si andava al riposo con i nervi a fior di pelle. Nella ripresa Lorenzo Forti dava la carica spingendo senza troppi complimenti sull'out di sinistra, volendo riscattare la sua assenza nella prima giornata per pregressi motivi disciplinari. I compagni capivano che avrebbero dovuto immolarsi e intuivano che lo stato d'animo da assumere non era la rabbia sterile e inconcludente, ma la grinta autentica non scalfibile dalle emozioni; si disponevano in lungo e in largo sul terreno di gioco per coprire tutti gli spazi. Bonari ordinava la linea difensiva dove Contorni e Boffa non si lasciavano cogliere impreparati dall'isolatissimo Cece che, intento a battibeccare con il folto pubblico, non toccava più un pallone sempre stretto in una gabbia che somigliava ad una tagliola affilata. Al centrocampo Buononato e Giglioni insieme a Medhy, fermavano qualsiasi apertura e soffocavano il gioco sul nascere, così Scapigliati emergendo da regista autentico, recuperava palloni nelle mischie, alzava la testa e serviva altruisticamente Agrimonti e De Luca che venivano controllati implacabilmente a raddoppio di marcatura. Quando al 39' su lancio tagliato di Giglioni, il folletto De Luca trovava il tocco vincente per il pareggio, si intuiva che la gara non sarebbe assolutamente finita in parità. I rossoblù sestesi si difendevano fino allo spasimo. Ciolli ci metteva tutto il fisico possibile, ma pure lui che è un mastino con velocità da levriero, doveva capitolare di fronte alla furia incontenibile dei bianconeri. Agrimonti al 60' teneva palla in equilibrio in mezzo ad un nugolo di avversari, trovava il varco per servire con la punta del suo temibile sinistro De Luca che in area di rigore si toglieva il lusso di dribblare terzino e portiere infilando il gol della sudatissima, ma altrettanto meritata vittoria. Nessuno pensi di ottenere successi, trionfi e salvezza in questo torneo senza gruppi ben affiatati e con pochi isolati solisti. Il girone C è così tecnico e imprevedibile che nessuna Cassandra può altresì permettersi il lusso di predire l'esito finale, né tantomeno dopo le prime due giornate.<br ><b>
Calciatoripiù</b>: Per il Rinascita Doccia gli unici a mettersi in evidenza sono stati <b>Cece </b>e <b>Ciolli</b>, elementi che tutti vorrebbero comunque averli in squadra. Per la Pianese due nomi su tutti meritevoli di particolare menzione: <b>Forti </b>e <b>Scapigliati</b>, ovvero sacrificio, tenacia e fantasia; da sempre accoppiate vincenti.
G.D.