• Juniores Provinciali
  • Virtus Comeana
  • 2 - 2
  • La Querce


V.COMEANA: Nenciarini, Restifo, Gulino, Peruzzi, Tasselli, Buricchi, Viola, Masini, Vezzosi, Mazzoni, Aldi. A disp.: Tamai, Locchi, Rivi, Spinelli, Starinieri, Bonciolini, Antonelli. All.: Marco Bigalli
LA QUERCE: Milli, Sarti, Crociani, Bucelli, Bini, Baio, Nesti, Giunta, Rabatti, Salvatore, Alfonso. A disp.: Mihana, Iuvara, Castellana, Gashi, Cardaropoli, All.: Pettinari.

ARBITRO: Biagi di Prato

RETI: 2' Mazzoni, 48' Alfonso, 54' Aldi, 68' Gashi.
Ammonito: Buricchi.



Viene fermata in corsa da La Querce, la Virtus Comeana, che, capolista con soli di punti di vantaggio dalla seconda in classifica (il Mezzana), puntava ad una vittoria che le avrebbe permesso di rendere più sicura la prima posizione in classifica. I ragazzi di mister Bigalli subiscono una battuta d'arresto e si devono accontentare di un solo punto che premette alle inseguitici di accorciare il gap. La partita ha visto gli ospiti di mister Pettinari dominare sul piano della gestione del campo, ma la prima delle due squadre ad andare a rete sono stati proprio i padroni di casa. Al secondo minuto di gioco infatti Mazzoni porta la Virtus in vantaggio ma al 6' sono già due le occasioni di pareggiare de La Querce, la più pericola delle quali è da attribuire a Giunta. Il numero 8 ospite infatti sembra essere il vero motore della squadra e mette in chiaro fin da subito che non ha intenzione di assecondare i pronostici. Grazie alla sua velocità e alla tecnica di Salvatore La Querce riesce ad impostare un gioco strutturato e sinergico che in più occasioni lascia spiazzati gli avversari. La Virtus non sembra aver decifrato le strategie di gioco de La Querce, che è brava a portare l'avversario a sbagliare, soprattutto sul filo del fuorigioco. Allo scadere della mezz'ora ancora un'altra occasione sprecata per i ragazzi a strisce, che non ottengono il pareggio per un miracolo di Nenciarini che al 42' replica l'impresa su un tiro del già citato Giunta. Il primo tempo finisce con la Virtus in vantaggio ma con quarantacinque minuti alle spalle non disputati all'altezza delle sue potenzialità. All'inizio del secondo tempo, precisamente al 48' arriva il prevedibile e giusto pareggio de La Querce, l'artefice è Alfonso. Il gol dell'1-1 scatena la reazione della panchina celeste perché il signor Biagi ha lasciato proseguire l'azione nonostante un giocatore di casa, Tasselli, fosse a terra dopo un contrasto. Al 54' l'imprevedibile; Aldi, su una sospetta azione di fuorigioco, sfrutta l'errore della difesa de La Querce e dopo aver lasciato a terra Milli va a gonfiare la rete riportando la situazione allo squilibrio iniziale. 2-1. Per la Virtus, Vezzosi, decisamente fermo nel primo tempo, inizia nella ripresa a mostrare il talento che gli ha permesso di essere uno tra i capocannonieri del campionato con 7 reti all'attivo; lo fa dando piccoli assaggi di ingegno, qualche piccola chicca, sempre apprezzabile. Ma è auspicabile per i capolisti che questi assaggi si trasformino in qualcosa di più concreto. Perché un solo gol di scarto con una squadra veloce e precisa come La Querce è un vantaggio troppo esiguo e sicuramente poco tranquillizzante. E infatti la sicurezza del parziale favorevole si infrange al 68' quando il neo entrato Gashi manda il suo tiro dritto in rete. 2-2. Questo il risultato definitivo. La Virtus perde l'occasione di fare la fuga in testa alla classifica a causa di un gioco non brillante dovuto oltre che alle non ottime condizioni fisiche di alcuni dei giocatori migliori di mister Bigalli, al fatto di aver incrociato sulla propria strada una squadra come La Querce che non perdona nessun errore e sembra inarrestabile sulle fasce e bravissima a centrocampo dove smista il gioco con facilità, per non parlare della grinta che gli ospiti hanno messo i campo. Per quanto riguarda l'arbitraggio, numerose sono state le recriminazioni da parte della panchina della Virtus per l'eccessiva severità di signor Biagi che tuttavia non vede il fuorigioco dal quale poi scaturisce il vantaggio dei padroni di casa.

G.Rafa V.COMEANA: Nenciarini, Restifo, Gulino, Peruzzi, Tasselli, Buricchi, Viola, Masini, Vezzosi, Mazzoni, Aldi. A disp.: Tamai, Locchi, Rivi, Spinelli, Starinieri, Bonciolini, Antonelli. All.: Marco Bigalli<br >LA QUERCE: Milli, Sarti, Crociani, Bucelli, Bini, Baio, Nesti, Giunta, Rabatti, Salvatore, Alfonso. A disp.: Mihana, Iuvara, Castellana, Gashi, Cardaropoli, All.: Pettinari.<br > ARBITRO: Biagi di Prato<br > RETI: 2' Mazzoni, 48' Alfonso, 54' Aldi, 68' Gashi.<br >Ammonito: Buricchi. Viene fermata in corsa da La Querce, la Virtus Comeana, che, capolista con soli di punti di vantaggio dalla seconda in classifica (il Mezzana), puntava ad una vittoria che le avrebbe permesso di rendere pi&ugrave; sicura la prima posizione in classifica. I ragazzi di mister Bigalli subiscono una battuta d'arresto e si devono accontentare di un solo punto che premette alle inseguitici di accorciare il gap. La partita ha visto gli ospiti di mister Pettinari dominare sul piano della gestione del campo, ma la prima delle due squadre ad andare a rete sono stati proprio i padroni di casa. Al secondo minuto di gioco infatti Mazzoni porta la Virtus in vantaggio ma al 6' sono gi&agrave; due le occasioni di pareggiare de La Querce, la pi&ugrave; pericola delle quali &egrave; da attribuire a Giunta. Il numero 8 ospite infatti sembra essere il vero motore della squadra e mette in chiaro fin da subito che non ha intenzione di assecondare i pronostici. Grazie alla sua velocit&agrave; e alla tecnica di Salvatore La Querce riesce ad impostare un gioco strutturato e sinergico che in pi&ugrave; occasioni lascia spiazzati gli avversari. La Virtus non sembra aver decifrato le strategie di gioco de La Querce, che &egrave; brava a portare l'avversario a sbagliare, soprattutto sul filo del fuorigioco. Allo scadere della mezz'ora ancora un'altra occasione sprecata per i ragazzi a strisce, che non ottengono il pareggio per un miracolo di Nenciarini che al 42' replica l'impresa su un tiro del gi&agrave; citato Giunta. Il primo tempo finisce con la Virtus in vantaggio ma con quarantacinque minuti alle spalle non disputati all'altezza delle sue potenzialit&agrave;. All'inizio del secondo tempo, precisamente al 48' arriva il prevedibile e giusto pareggio de La Querce, l'artefice &egrave; Alfonso. Il gol dell'1-1 scatena la reazione della panchina celeste perch&eacute; il signor Biagi ha lasciato proseguire l'azione nonostante un giocatore di casa, Tasselli, fosse a terra dopo un contrasto. Al 54' l'imprevedibile; Aldi, su una sospetta azione di fuorigioco, sfrutta l'errore della difesa de La Querce e dopo aver lasciato a terra Milli va a gonfiare la rete riportando la situazione allo squilibrio iniziale. 2-1. Per la Virtus, Vezzosi, decisamente fermo nel primo tempo, inizia nella ripresa a mostrare il talento che gli ha permesso di essere uno tra i capocannonieri del campionato con 7 reti all'attivo; lo fa dando piccoli assaggi di ingegno, qualche piccola chicca, sempre apprezzabile. Ma &egrave; auspicabile per i capolisti che questi assaggi si trasformino in qualcosa di pi&ugrave; concreto. Perch&eacute; un solo gol di scarto con una squadra veloce e precisa come La Querce &egrave; un vantaggio troppo esiguo e sicuramente poco tranquillizzante. E infatti la sicurezza del parziale favorevole si infrange al 68' quando il neo entrato Gashi manda il suo tiro dritto in rete. 2-2. Questo il risultato definitivo. La Virtus perde l'occasione di fare la fuga in testa alla classifica a causa di un gioco non brillante dovuto oltre che alle non ottime condizioni fisiche di alcuni dei giocatori migliori di mister Bigalli, al fatto di aver incrociato sulla propria strada una squadra come La Querce che non perdona nessun errore e sembra inarrestabile sulle fasce e bravissima a centrocampo dove smista il gioco con facilit&agrave;, per non parlare della grinta che gli ospiti hanno messo i campo. Per quanto riguarda l'arbitraggio, numerose sono state le recriminazioni da parte della panchina della Virtus per l'eccessiva severit&agrave; di signor Biagi che tuttavia non vede il fuorigioco dal quale poi scaturisce il vantaggio dei padroni di casa. G.Rafa




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