• Primavera GIR.C
  • Fiorentina
  • 0 - 0
  • Palermo


FIORENTINA: Seculin, Mazuch, Bettoni, Tagliani, Aya, Alex, Diakhate, Romizi, Maritato, Gulan, Lepri. A disp.: Strambi, Masi, Tafi, Hable, Morelli, Babacar, Jefferson. All.: Alberto Bollini.

PALERMO: Ingrassia, Costantino, Mazzotta, Tranchina, Romeo, Adamo, Conti, Davì, Giovio, Misuraca, Pitarresi. A disp.: Marziani, Corsino, Siragusa, Lo Monaco, Zappalà, Carioto, Testa. All.: Pergolizzi.


ARBITRO: Chericoni di Pisa.



Una partita dai due volti quella che ha visto confrontarsi Fiorentina e Palermo. I viola, al loro esordio nel campionato Primavera dopo aver rinviato la trasferta ad Ancona prevista la scorsa settimana, faticano molto nel primo tempo a trovare spazi all'interno di una difesa, quella rosanero, già rodata da tre partite (due di coppa Italia e una di campionato) e ben registrata. Diversa la ripresa: l'ingresso in campo del giovanissimo Babacar (classe '93) dona al match imprevedibilità e verve e le azioni da gol, alcune di una certa rilevanza, fioccano.

Nella prima frazione c'è solamente da rilevare una punizione al 18' di Lepri, respinta con i punti da Ingrassia in bello stile e nulla di più. I siciliani dal canto loro si limitano a non scoprirsi e a distruggere la manovra viola. L'atteso Maritato non tocca palla, controllato com'è da uno, due avversari ogni volta.

Come già scritto il copione cambia nei secondi 45 minuti, con Babacar che, appena entrato si esibisce in un'insidiosa conclusione dalla distanza al 49' e un colpo di testa di poco alto un minuto più tardi. Al 54' il senegalese si libera benissimo sulla sinistra e serve un invitante pallone sui piedi di Lepri, Ingrassia mette miracolosamente in calcio d'angolo. Al 77' altro intervento decisivo dell'estremo difensore siciliano su un tiro dall'altezza del dischetto del rigore, manco a dirlo, di Babacar. Il quale completa il suo show con un'altra incornata allo scadere, che trova attento Ingrassia.

A fine gara il tecnico della Fiorentina, Alberto Bollini è molto soddisfatto dell'atteggiamento della sua squadra, ma non troppo del pareggio casalingo a reti bianche col Palermo: Nel primo tempo non abbiamo avuto occasioni più per meriti loro che per demeriti nostri. Noi riuscivamo a trovare spazi solo su palle inattive perché loro difendevano con nove uomini. Nel secondo tempo avremo meritato la vittoria sia per le occasioni da rete che per la compattezza della squadra. La fase difensiva è stata perfetta, il centrocampo ha profuso molto sia in fase di impostazione che di copertura, l'attacco ha creato tante occasioni. Babacar cerchiamo di sfruttarlo meglio possibile, si è inserito bene con umiltà nel gruppo: è entrato con la giusta cattiveria agonistica. Cerchiamo però di non chiedere troppo a questo giovane. Lepiller e Di Carmine sono usciti dalla Primavera e ora giocano in prime squadre: questo è il compito della Primavera. Infine una battuta anche su Jefferson: Grande disponibilità ad acquisire la condizione nonostante non abbia fatto la preparazione, ma grazie allo staff medico la sta ritrovando. Del resto si allena con noi da solo una settimana.

Stefano Del Corona FIORENTINA: Seculin, Mazuch, Bettoni, Tagliani, Aya, Alex, Diakhate, Romizi, Maritato, Gulan, Lepri. A disp.: Strambi, Masi, Tafi, Hable, Morelli, Babacar, Jefferson. All.: Alberto Bollini. <br >PALERMO: Ingrassia, Costantino, Mazzotta, Tranchina, Romeo, Adamo, Conti, Dav&igrave;, Giovio, Misuraca, Pitarresi. A disp.: Marziani, Corsino, Siragusa, Lo Monaco, Zappal&agrave;, Carioto, Testa. All.: Pergolizzi. <br > ARBITRO: Chericoni di Pisa. Una partita dai due volti quella che ha visto confrontarsi Fiorentina e Palermo. I viola, al loro esordio nel campionato Primavera dopo aver rinviato la trasferta ad Ancona prevista la scorsa settimana, faticano molto nel primo tempo a trovare spazi all'interno di una difesa, quella rosanero, gi&agrave; rodata da tre partite (due di coppa Italia e una di campionato) e ben registrata. Diversa la ripresa: l'ingresso in campo del giovanissimo Babacar (classe '93) dona al match imprevedibilit&agrave; e verve e le azioni da gol, alcune di una certa rilevanza, fioccano. <br >Nella prima frazione c'&egrave; solamente da rilevare una punizione al 18' di Lepri, respinta con i punti da Ingrassia in bello stile e nulla di pi&ugrave;. I siciliani dal canto loro si limitano a non scoprirsi e a distruggere la manovra viola. L'atteso Maritato non tocca palla, controllato com'&egrave; da uno, due avversari ogni volta. <br >Come gi&agrave; scritto il copione cambia nei secondi 45 minuti, con Babacar che, appena entrato si esibisce in un'insidiosa conclusione dalla distanza al 49' e un colpo di testa di poco alto un minuto pi&ugrave; tardi. Al 54' il senegalese si libera benissimo sulla sinistra e serve un invitante pallone sui piedi di Lepri, Ingrassia mette miracolosamente in calcio d'angolo. Al 77' altro intervento decisivo dell'estremo difensore siciliano su un tiro dall'altezza del dischetto del rigore, manco a dirlo, di Babacar. Il quale completa il suo show con un'altra incornata allo scadere, che trova attento Ingrassia. <br >A fine gara il tecnico della Fiorentina, Alberto Bollini &egrave; molto soddisfatto dell'atteggiamento della sua squadra, ma non troppo del pareggio casalingo a reti bianche col Palermo: <b>Nel primo tempo non abbiamo avuto occasioni pi&ugrave; per meriti loro che per demeriti nostri. Noi riuscivamo a trovare spazi solo su palle inattive perch&eacute; loro difendevano con nove uomini. Nel secondo tempo avremo meritato la vittoria sia per le occasioni da rete che per la compattezza della squadra. La fase difensiva &egrave; stata perfetta, il centrocampo ha profuso molto sia in fase di impostazione che di copertura, l'attacco ha creato tante occasioni. Babacar cerchiamo di sfruttarlo meglio possibile, si &egrave; inserito bene con umilt&agrave; nel gruppo: &egrave; entrato con la giusta cattiveria agonistica. Cerchiamo per&ograve; di non chiedere troppo a questo giovane. Lepiller e Di Carmine sono usciti dalla Primavera e ora giocano in prime squadre: questo &egrave; il compito della Primavera</b>. Infine una battuta anche su Jefferson: <b>Grande disponibilit&agrave; ad acquisire la condizione nonostante non abbia fatto la preparazione, ma grazie allo staff medico la sta ritrovando. Del resto si allena con noi da solo una settimana</b>. Stefano Del Corona




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