- Berretti GIR.C
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Pisa
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1 - 1
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Carpi
PISA (4-3-2-1): Di Salvia 7, Cardarelli 6, Zambarda 6,5, Nasuto 7, Panattoni 7, Sanseverino 7, Cambi 6, Brillanti 6, Marocchino 6 (60' Lorenzano sv), Briatore 7,5 (73' Piccirillo sv), Guida sv (16' Fortino 5,5). A disp.: Pozzi, Fabbrini, Scafuri, Mosti. All.: Carlo Caramelli.
CARPI (4-4-2): Borghi 5, Trufelli 6, Ferri 6, Cucurnia 6 (80' Rossi sv), Gabrieli 6,5, Marchesi 6, Lonardoni 7 (58' Vergnani 6), Benuzzi 6 (52' Nobile 6), Formato 6,5, Santini 6,5, Martino 6,5. A disp.: Gebrewaid, Marozzi, Gigli, Del Mastio. All.: Luigi Garzon.
ARBITRO: Baschieri di Lucca, coad. da Martelli, Di Ciao.
RETI: 20' Cambi, 92' Ferri.
Perdere due punti a due secondi dalla fine fa sempre male, è sempre una beffa tremenda. Si può dire che ha fatto bene il Carpi a crederci fino alla fine e portare avanti quell'ultima maledetta palla, si può dire che magari andava chiusa prima, si può dire che alla fine, per quanto visto in campo, il pareggio ci stava tutto, ma è sempre un amaro calice. Partono decisi gli ospiti che nelle prime battute di gioco stringono d'assedio il Pisa: nei primi cinque minuti una punizione al veleno di Martino sulla quale Di Salvia fa il miracolo e due angoli consecutivi. Retto l'urto iniziale i nerazzurri si spingono in avanti, Guida si allarga molto sulla destra e Briatore svaria su tutto il fronte offensivo alla ricerca del corridoio giusto per servire Marocchino riferimento centrale. Tuttavia si vede già una pecca che durerà per tutto l'incontro: il trio avanzato non rientra in fase di non possesso mentre i tre della mediana si abbassano molto, la squadra si spacca in due tronconi e così risulta difficoltosa la transizione fra le due fasi. Al quarto d'ora incursione di Lonardoni che prova la botta al volo dal limite, bello il gesto ma la mira è da rivedere. Subito dopo Guida chiama il cambio toccandosi la coscia, si sospetta uno stiramento per lui, Caramelli inserisce Fortino. Il Pisa si spinge nuovamente in avanti e stavolta trova la via del goal: corner dalla destra, Marocchino prolunga sul secondo palo dove Cambi brucia sul tempo la difesa emiliana e ribadisce in rete. Si riparte ma non si vede la reazione del Carpi, il Pisa gestisce il pallone senza accellerare, si fa vedere in contropiede ma più per spaventare che con vera convinzione. Gli ospiti arrivano bene nei pressi dell'area, il loro gioco fatto di tocchi in verticale è gradevole alla vista, ma evapora dove serve. Panattoni e Sanseverino fanno buona guardia giocando d'anticipo e andando a chiudere con tempismo i buchi che si creano ma Di Salvia fondamentalmente si gode il sole estivo.
L'ultimo guizzo prima del duplice fischio è nerazzurro: Briatore, il più vivo in avanti, lavora un pallone sulla destra, si ricava lo spazio per il cross che Marocchino subito scarica per Brillanti arrivato a traino; il suo tiro di controbalzo è centrale e debole. al rientro dopo il thè (freddo) è subito offensiva Carpi: Santini sfonda sulla destra liberandosi di due avversari e prova a sorprendere Di Salvia sul primo palo, il portiere nerazzurro è attento e blocca a terra. Continuano gli assalti ospiti ma il fortino oggi tiene guidato da un Nasuto in grande spolvero che guida in compagni ad ampi gesti. Al quarto della ripresa ancora Lonardoni trova il corridoio giusto e beffa il fuorigioco pisano, sembra involarsi verso la porta quando Di Salvia si avventa sul pallone levandolo dai piedi dell'avversario: intervento ad alto coefficiente di difficoltà, senza i tempi giusti è quasi sempre rigore. Il Carpi non ci sta e la foga comincia a diventare nervosismo, il Pisa non si fa pregare nel rispondere per le rime e Baschieri deve correre a sedare un paio di discussioni troppo accese. Caramelli capisce il momento e toglie Marocchino a forte rischio cartellino. Gli ospiti continuano ad attaccare senza grande costrutto, adesso le azioni sono frammentarie e il gioco non si sviluppa con la consueta fluidità, sulla sponda nerazzurra adesso dovrebbe essere il momento per chiudere definitivamente la gara ma si pensa più a contenere che ad offendere. Episodio da moviola al minuto 23: Martino parte centralmente ed entra in area, Sanseverino interviene rudemente e l'attaccante emiliano va giù; a velocità normale sembra rigore, Baschieri ammonisce Martino per simulazione. In pochi minuti il Pisa ha due limpide occasioni che non coglie: prima Borghi commette una grossa ingenuità prendendo con le mani un retropassaggio del compagno, punizione a due in area che non produce frutti, poi è Fortino ad avere la palla del raddoppio ma a tu per tu con Borghi si fa ipnotizzare e spreca. Questi sono le leggerezze che nell'economia finale peseranno come macigni. Perchè poi la partita scivola verso la fine senza altri sussulti, ma poi basta distrarsi un attimo, dimenticarsi Ferri in area da solo, guardare la palla che gli arriva e vedere, con quella girata che la spinge in rete, i due punti che evaporano nel caldo sole di un pomeriggio d'autunno.
Calciatoripiù: Briatore. Pressing e spunti velenosi, nell'uno contro uno è imprendibile, anche generoso nel cercare l'assist per il compagno. Nasuto come sempre, vero allenatore in campo. Lonardoni ha mezzi tecnici interessanti, a volte scompare ma quando si fa vedere non è mai banale.
Luca Lunedì
PISA (4-3-2-1): Di Salvia 7, Cardarelli 6, Zambarda 6,5, Nasuto 7, Panattoni 7, Sanseverino 7, Cambi 6, Brillanti 6, Marocchino 6 (60' Lorenzano sv), Briatore 7,5 (73' Piccirillo sv), Guida sv (16' Fortino 5,5). A disp.: Pozzi, Fabbrini, Scafuri, Mosti. All.: Carlo Caramelli.<br >CARPI (4-4-2): Borghi 5, Trufelli 6, Ferri 6, Cucurnia 6 (80' Rossi sv), Gabrieli 6,5, Marchesi 6, Lonardoni 7 (58' Vergnani 6), Benuzzi 6 (52' Nobile 6), Formato 6,5, Santini 6,5, Martino 6,5. A disp.: Gebrewaid, Marozzi, Gigli, Del Mastio. All.: Luigi Garzon.<br >
ARBITRO: Baschieri di Lucca, coad. da Martelli, Di Ciao.<br >
RETI: 20' Cambi, 92' Ferri.
Perdere due punti a due secondi dalla fine fa sempre male, è sempre una beffa tremenda. Si può dire che ha fatto bene il Carpi a crederci fino alla fine e portare avanti quell'ultima maledetta palla, si può dire che magari andava chiusa prima, si può dire che alla fine, per quanto visto in campo, il pareggio ci stava tutto, ma è sempre un amaro calice. Partono decisi gli ospiti che nelle prime battute di gioco stringono d'assedio il Pisa: nei primi cinque minuti una punizione al veleno di Martino sulla quale Di Salvia fa il miracolo e due angoli consecutivi. Retto l'urto iniziale i nerazzurri si spingono in avanti, Guida si allarga molto sulla destra e Briatore svaria su tutto il fronte offensivo alla ricerca del corridoio giusto per servire Marocchino riferimento centrale. Tuttavia si vede già una pecca che durerà per tutto l'incontro: il trio avanzato non rientra in fase di non possesso mentre i tre della mediana si abbassano molto, la squadra si spacca in due tronconi e così risulta difficoltosa la transizione fra le due fasi. Al quarto d'ora incursione di Lonardoni che prova la botta al volo dal limite, bello il gesto ma la mira è da rivedere. Subito dopo Guida chiama il cambio toccandosi la coscia, si sospetta uno stiramento per lui, Caramelli inserisce Fortino. Il Pisa si spinge nuovamente in avanti e stavolta trova la via del goal: corner dalla destra, Marocchino prolunga sul secondo palo dove Cambi brucia sul tempo la difesa emiliana e ribadisce in rete. Si riparte ma non si vede la reazione del Carpi, il Pisa gestisce il pallone senza accellerare, si fa vedere in contropiede ma più per spaventare che con vera convinzione. Gli ospiti arrivano bene nei pressi dell'area, il loro gioco fatto di tocchi in verticale è gradevole alla vista, ma evapora dove serve. Panattoni e Sanseverino fanno buona guardia giocando d'anticipo e andando a chiudere con tempismo i buchi che si creano ma Di Salvia fondamentalmente si gode il sole estivo.<br >L'ultimo guizzo prima del duplice fischio è nerazzurro: Briatore, il più vivo in avanti, lavora un pallone sulla destra, si ricava lo spazio per il cross che Marocchino subito scarica per Brillanti arrivato a traino; il suo tiro di controbalzo è centrale e debole. al rientro dopo il thè (freddo) è subito offensiva Carpi: Santini sfonda sulla destra liberandosi di due avversari e prova a sorprendere Di Salvia sul primo palo, il portiere nerazzurro è attento e blocca a terra. Continuano gli assalti ospiti ma il fortino oggi tiene guidato da un Nasuto in grande spolvero che guida in compagni ad ampi gesti. Al quarto della ripresa ancora Lonardoni trova il corridoio giusto e beffa il fuorigioco pisano, sembra involarsi verso la porta quando Di Salvia si avventa sul pallone levandolo dai piedi dell'avversario: intervento ad alto coefficiente di difficoltà, senza i tempi giusti è quasi sempre rigore. Il Carpi non ci sta e la foga comincia a diventare nervosismo, il Pisa non si fa pregare nel rispondere per le rime e Baschieri deve correre a sedare un paio di discussioni troppo accese. Caramelli capisce il momento e toglie Marocchino a forte rischio cartellino. Gli ospiti continuano ad attaccare senza grande costrutto, adesso le azioni sono frammentarie e il gioco non si sviluppa con la consueta fluidità, sulla sponda nerazzurra adesso dovrebbe essere il momento per chiudere definitivamente la gara ma si pensa più a contenere che ad offendere. Episodio da moviola al minuto 23: Martino parte centralmente ed entra in area, Sanseverino interviene rudemente e l'attaccante emiliano va giù; a velocità normale sembra rigore, Baschieri ammonisce Martino per simulazione. In pochi minuti il Pisa ha due limpide occasioni che non coglie: prima Borghi commette una grossa ingenuità prendendo con le mani un retropassaggio del compagno, punizione a due in area che non produce frutti, poi è Fortino ad avere la palla del raddoppio ma a tu per tu con Borghi si fa ipnotizzare e spreca. Questi sono le leggerezze che nell'economia finale peseranno come macigni. Perchè poi la partita scivola verso la fine senza altri sussulti, ma poi basta distrarsi un attimo, dimenticarsi Ferri in area da solo, guardare la palla che gli arriva e vedere, con quella girata che la spinge in rete, i due punti che evaporano nel caldo sole di un pomeriggio d'autunno.<br ><b>
Calciatoripiù: Briatore</b>. Pressing e spunti velenosi, nell'uno contro uno è imprendibile, anche generoso nel cercare l'assist per il compagno. <b>Nasuto </b>come sempre, vero allenatore in campo. <b>Lonardoni </b>ha mezzi tecnici interessanti, a volte scompare ma quando si fa vedere non è mai banale.
Luca Lunedì