• Finali Giovanissimi Naz.
  • Parma
  • 1 - 0
  • Empoli


PARMA: Ferrari, Barazzoni, Ghirardi, Ragno (57' Barbacini), Prete, Valenti, Berselli, Cucurnia, Martino, Rovelli (44' Consigli), Scopelliti (48' Moroni). A disp.: De Angelis, Truffelli, Gallina, De Vincentis. All.: Fausto Pizzi.

EMPOLI: Ricci, Bellavigna, Mattiello, Altieri (50' Bendini), Rugani, Hysay (42' Iozzi), Saccà, Diarra, Tempesti (43' Morano), Gatto, Montella (37' Franz). A disp.: Mosti, Vaglini, Pellegrini, All.: Mario Cecchi.


ARBITRO: Metelli di Chiari, coad. da Pini di Modena e Zeno di Bologna.


RETE: 11' Prete.



Come al termine della gara di Reggio Calabria, l'Empoli di mister Cecchi conclude la sfida di andata sotto di una rete e sarà chiamato all'impresa tra le mura amiche per centrare il passaggio del turno. Ma se nella prima gara dei sedicesimi di finale gli azzurri non impressionarono sul piano del gioco, stavolta la fortuna ha sicuramente voltato le spalle all'undici azzurro, che certo non meritava di uscire dal campo sconfitto e sicuramente avrebbe meritato, per le palle gol create, di realizzare almeno una rete. Il Parma, capace di eliminare il Pisa nel primo tempo e di fronteggiare la Fiorentina per tutto il campionato salvo arrendersi soltanto nel finale, dimostra di essere una bella squadra, compatta ed aggressiva in ogni zona del campo. I locali concedono agli avversari poche occasioni per rendersi pericolosi in avanti e provano a spingere sull'acceleratore fin dai primi minuti. L'Empoli comunque rimane in partita, non soffre l'iniziativa degli avversari e crea subito le sue buone occasioni per portasi in vantaggio. Tuttavia a segnare all'11' sono i padroni di casa di Fausto Pizzi: su una punizione dal limite dell'area arriva il preciso colpo di testa di Prete che beffa il numero 1 empolese Ricci per l'uno a zero dei suoi. È un gol che complica la strada agli azzurri che comunque non si perdono d'animo e cominciano a fare la partita. Subito lo svantaggio, nonostante la buona disposizione tattica dei locali, l'Empoli non corre grandi pericoli in fase difensiva e comincia a spingere con una certa costanza. I locali però sono bravi nei raddoppi sia a centrocampo che in fase difensiva e l'Empoli, pur tenendo in mano il pallino del gioco, fatica a confezionare l'ultimo passaggio vincente. Rispetto alla gara di Reggi Calabria, gli azzurri stavolta giocano bene, ma mancano decisamente azzurri in fase conclusiva: il numero 1 gialloblù Ferrari è costretto soltanto ad un paio di interventi contro Franz e Saccà, per il resto riesce senza affanni a tenere inviolata la sua porta fino al triplice fischio del signor Metelli. Due settimane dopo il successo contro la Reggina, domenica prossima a Monteboro per i ragazzi di mister Cecchi servirà dunque un'altra impresa (e un'altra gara perfetta) per centrare la qualificazione alla fase finale di Catania: una qualificazione che, per quanto visto in questa gara di andata, sarebbe sicuramente meritata. E sarà alla portata se i ragazzi di Cecchi sapranno esprimersi sui livelli messi in mostra per tutto l'arco della stagione.

L'intervista

Mario Cecchi è amareggiato più per il risultato finale che per la prova dei suoi ragazzi: Sono partite tirate: quando i valori tra le avversarie sono così equilibrate, il passaggio del turno è determinato soprattutto dagli episodi. Il Parma ha sfruttato una palla inattiva, che come sempre sono fondamentali in queste partite. Penso che la partita sia stata decisa da questo episodio, comunque è rimasta equilibrata ed è stata ben giocata da tutte e le due squadre fino alla fine. Peccato perché eravamo partiti meglio rispetto al Parma, poi subita la rete ci siamo un po' innervositi, abbiamo avuto un po' di frenesia e non siamo riusciti a gestire al meglio la gara. Con un po' di paura e di agitazione, diventa difficile riuscire a sfruttare le occasioni potenziali che avevamo creato. Il Parma è una squadra forte come la nostra: è aggressiva e ben organizzata, quindi mette tutti i suoi avversari in difficoltà. Non permette mai di ragionare in modo tranquillo e in più è una squadra che quando mette palla a terra gioca bene a calcio. Ci vorrà un'altra impresa, un'altra partita perfetta per ribaltare il risultato. Ci prepareremo al meglio in settimana: e se ce la faremo, dopo la vittoria contro la Reggina, sarà un'altra impresa .

PARMA: Ferrari, Barazzoni, Ghirardi, Ragno (57' Barbacini), Prete, Valenti, Berselli, Cucurnia, Martino, Rovelli (44' Consigli), Scopelliti (48' Moroni). A disp.: De Angelis, Truffelli, Gallina, De Vincentis. All.: Fausto Pizzi. <br >EMPOLI: Ricci, Bellavigna, Mattiello, Altieri (50' Bendini), Rugani, Hysay (42' Iozzi), Sacc&agrave;, Diarra, Tempesti (43' Morano), Gatto, Montella (37' Franz). A disp.: Mosti, Vaglini, Pellegrini, All.: Mario Cecchi. <br > ARBITRO: Metelli di Chiari, coad. da Pini di Modena e Zeno di Bologna. <br > RETE: 11' Prete. Come al termine della gara di Reggio Calabria, l'Empoli di mister Cecchi conclude la sfida di andata sotto di una rete e sar&agrave; chiamato all'impresa tra le mura amiche per centrare il passaggio del turno. Ma se nella prima gara dei sedicesimi di finale gli azzurri non impressionarono sul piano del gioco, stavolta la fortuna ha sicuramente voltato le spalle all'undici azzurro, che certo non meritava di uscire dal campo sconfitto e sicuramente avrebbe meritato, per le palle gol create, di realizzare almeno una rete. Il Parma, capace di eliminare il Pisa nel primo tempo e di fronteggiare la Fiorentina per tutto il campionato salvo arrendersi soltanto nel finale, dimostra di essere una bella squadra, compatta ed aggressiva in ogni zona del campo. I locali concedono agli avversari poche occasioni per rendersi pericolosi in avanti e provano a spingere sull'acceleratore fin dai primi minuti. L'Empoli comunque rimane in partita, non soffre l'iniziativa degli avversari e crea subito le sue buone occasioni per portasi in vantaggio. Tuttavia a segnare all'11' sono i padroni di casa di Fausto Pizzi: su una punizione dal limite dell'area arriva il preciso colpo di testa di Prete che beffa il numero 1 empolese Ricci per l'uno a zero dei suoi. &Egrave; un gol che complica la strada agli azzurri che comunque non si perdono d'animo e cominciano a fare la partita. Subito lo svantaggio, nonostante la buona disposizione tattica dei locali, l'Empoli non corre grandi pericoli in fase difensiva e comincia a spingere con una certa costanza. I locali per&ograve; sono bravi nei raddoppi sia a centrocampo che in fase difensiva e l'Empoli, pur tenendo in mano il pallino del gioco, fatica a confezionare l'ultimo passaggio vincente. Rispetto alla gara di Reggi Calabria, gli azzurri stavolta giocano bene, ma mancano decisamente azzurri in fase conclusiva: il numero 1 giallobl&ugrave; Ferrari &egrave; costretto soltanto ad un paio di interventi contro Franz e Sacc&agrave;, per il resto riesce senza affanni a tenere inviolata la sua porta fino al triplice fischio del signor Metelli. Due settimane dopo il successo contro la Reggina, domenica prossima a Monteboro per i ragazzi di mister Cecchi servir&agrave; dunque un'altra impresa (e un'altra gara perfetta) per centrare la qualificazione alla fase finale di Catania: una qualificazione che, per quanto visto in questa gara di andata, sarebbe sicuramente meritata. E sar&agrave; alla portata se i ragazzi di Cecchi sapranno esprimersi sui livelli messi in mostra per tutto l'arco della stagione. <br >L'intervista <br ><b>Mario Cecchi</b> &egrave; amareggiato pi&ugrave; per il risultato finale che per la prova dei suoi ragazzi: <b>Sono partite tirate: quando i valori tra le avversarie sono cos&igrave; equilibrate, il passaggio del turno &egrave; determinato soprattutto dagli episodi. Il Parma ha sfruttato una palla inattiva, che come sempre sono fondamentali in queste partite. Penso che la partita sia stata decisa da questo episodio, comunque &egrave; rimasta equilibrata ed &egrave; stata ben giocata da tutte e le due squadre fino alla fine. Peccato perch&eacute; eravamo partiti meglio rispetto al Parma, poi subita la rete ci siamo un po' innervositi, abbiamo avuto un po' di frenesia e non siamo riusciti a gestire al meglio la gara. Con un po' di paura e di agitazione, diventa difficile riuscire a sfruttare le occasioni potenziali che avevamo creato. Il Parma &egrave; una squadra forte come la nostra: &egrave; aggressiva e ben organizzata, quindi mette tutti i suoi avversari in difficolt&agrave;. Non permette mai di ragionare in modo tranquillo e in pi&ugrave; &egrave; una squadra che quando mette palla a terra gioca bene a calcio. Ci vorr&agrave; un'altra impresa, un'altra partita perfetta per ribaltare il risultato. Ci prepareremo al meglio in settimana: e se ce la faremo, dopo la vittoria contro la Reggina, sar&agrave; un'altra impresa</b> .




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