- Finali Primavera
- Inter
-
2 - 1
- Siena
INTER (4-4-2): Belec 6; Donati 6+ (39' Giacomelli 6/7), Daminuta 6-, Mei 5.5, Caldiorla 6.5; Obi 6, Krhin 5.5, Esposito 5.5 (39' Beretta 6/7); Napoli 6.5, Bocalon 5 (54' Destro 6.5). A disp.: Bavena, Rigione, Tremolada, Fortunato. All.: Vincenzo Esposito.
SIENA (4-4-2): Ivanov; Capogrosso, Malquori, Castaldo, Mannini (71' Crociani); Re (83' Del Colle), Romano, Buchel, Arroe (76' Spada); Giannetti, Larrondo. A disp.: Gori, Checchi, Mugelli, Mennavalerio. All.: Marco Baroni.
ARBITRO: Penno di Nichelino 6.5, coad. da Callistra e Salvato.
RETI: 22' Giannetti, 56' Daminuta, 67' Giacomelli.
NOTE: ammoniti Belec, Mei, Destro, Mannini, Arroe, Giannetti, Spada.
Le pagelle del Siena
Ivanov: 6.5 Non riesce ad arrivare sulla beffarda punizione di Daminuta, ma con i suoi interventi - sia tra i pali che in uscita - dà grande sicurezza a tutto il reparto.
Capogrosso: 7 Ottima prova per l'esterno destro di Baroni. Due piccole sbavature sul finire del primo tempo, per il resto grande concentrazione in difesa, sia contro Esposito che contro Giacomelli. Una prova impreziosita poi dall'assist servito a Giannetti in occasione del vantaggio senese.
Mannini: 6.5 Al difensore classe '92 spetta in consegna uno dei giocatori più insidiosi dell'Inter: Obi. Si fa saltare raramente e protegge bene la fascia per tutto il primo tempo, proponendosi anche con efficaci inserimenti. Un po' di stanchezza nella ripresa, fino alla sostituzione. 70' Crociani: 6.5 Perfetto il passaggio del testimone col compagno: negli ultimi venti minuti a sinistra non si passa.
Romano: 7.5 Anima e scheletro della squadra. Nel primo tempo sovrasta Krhin e Gerbo, atleticamente e tecnicamente. Nel secondo tempo con l'iniziativa in mano all'Inter arretra di qualche metro il suo raggio d'azione, ma il capitano è comunque determinante in fase di interdizione.
Castaldo: 7 Altra prova di grande sicurezza al centro della difesa: bravo di testa, imbattibile nell'uno contro uno. Non si distrae un attimo ed è decisivo in molte situazioni caotiche nell'area senese nella ripresa.
Malquori: 7 Si completa perfettamente con Castaldo: tiene alta la retroguardia e annulla per un tempo Bocalon. E anche con gli avversari protesi in avanti nella ripresa è sempre puntuale e preciso.
Re: 6/7 Uno dei migliori nel primo tempo, quando assiste Capogrosso in copertura e si avventura spesso in proiezione offensiva sulla fascia. Spende molto ed è inevitabile il calo nella ripresa. 83' Del Colle: sv Entra subito in partita.
Buchel: 6/7 Anche per lui prova a due facce: arrembante e incontenibile nel primo tempo, quando si trasforma in incubo per Krhin, tira il fiato nella ripresa quando comunque contribuisce a infoltire il fitto centrocampo senese.
Larrondo: 6.5 Il fuoriquota classe '88 combatte come un leone e tiene costantemente in apprensione la titubante difesa interista. Fa salire la squadra e va più volte pericolosamente al tiro, dimostrando un'ottima intesa con Giannetti. Meno brillante nel secondo tempo.
Arroe: 6.5 Dinamico e funambolico, tenta numerose sgroppate sulla sinistra nel primo tempo, andando anche vicinissimo al vantaggio. A volte lezioso nella ripresa, si sacrifica comunque anche in copertura. 76' Spada: 6.5 La sua fantasia subito al servizio della squadra: porta energie fresche e idee positive, sfiorando il gol con un pericoloso diagonale e aiutando Crociani in copertura.
Giannetti: 7+ Svaria su tutto il fronte di attacco e manda il tilt la retroguardia nerazzurra. Una prestazione molto positiva per uno dei '92 più interessanti in Italia. E in più trova un gol capolavoro che, dopo quello dell'andata, vale l'accesso ai quarti di finale.
All. Marco Baroni: 7.5 Si vede la sua mano di stratega sulla partita: nel primo tempo il suo Siena annienta il potenziale offensivo dell'Inter e mette costantemente in difficoltà gli avversari. Nel secondo tempo la sua squadra soffre, ma gli inserimenti di Spada e Crociani e un pizzico di fortuna consentono di conservare il risultato.
IL COMMENTO
Bel gioco, ordine e concretezza. Gli ingredienti per sognare ci sono tutti. Mister Baroni e i suoi ragazzi scrivono una pagina indimenticabile del settore giovanile del Siena. La qualificazione centrata tra le otto formazioni più forti d'Italia è il sigillo e il certificato di garanzia dell'ottimo lavoro svolto da Prospero e da tutto lo staff del settore giovanile bianconero negli ultimi anni. Una doppia sfida memorabile, interpretata perfettamente per 135 minuti e condotta in porto con un po' sofferenza (e di fortuna) nell'ultimo quarto (ovvero nella ripresa della sfida di Interello). Andiamo con ordine. Mister Baroni rinuncia a Spada, lanciando dal primo minuto Arroe, schierato sulla sinistra. Esposito rilancia con la maglia numero 10 il suo omonimo centrocampista e schiera Obi sulla destra. La gara comincia su ritmi vertiginosi, considerato anche il caldo tropicale. Dopo un minuto il romeno Daminuta calcia una punizione dalla distanza, Ivanov in uscita respinge con i pugni. Ma il Siena non sta a guardare: al 2' Romano si incarica di battere un corner dalla destra, al centro Castaldo anticipa tutti (anche Larrondo) e indirizza verso la porta, ma Belec in tuffo riesce a deviare sul palo. La risposta dell'Inter è affidata al lancio di Gerbo, che imbecca Obi a destra; Ivanov in uscita non trattiene, ma la difesa bianconera riesce a liberare. L'Inter prova a spingere sull'acceleratore, ma trova sulla sua strada un Siena assolutamente impermeabile ad ogni manovra degli avversari: all'8' Napoli affonda a destra, scambia con Obi e prova un tiro che, rimpallato, finisce tra le braccia di Ivanov. Il Siena è schierato benissimo in campo: come due elastici, i due esterni Re e Arroe convergono quando gli avversari sono in possesso di palla e si scagliano in avanti quando la sfera è tra i piedi dei compagno. Romano e Buchel tappano ogni interstizio a centrocampo e si fiondano in ficcanti inserimenti. Al 9' Larrondo si fionda su un maldestro rimpallo della difesa nerazzurra e fa partire un bel tiro che termina fuori. Il di namismo e la tecnica degli avanti senesi manda in tilt la difesa interista, che appare, minuto dopo minuto sempre più vulnerabile. Cinque più minuti lo scatenato Giannetti crossa da destra, Buchel si coordina col sinistro e fa partire un tiro mancino al volo che esce di poco a lato. Al 21' Giannetti innesca Arroe che lascia sul posto con uno scatto bruciante la difesa avversaria e, giunto a tu per tu con Belec, tenta un pallonetto che, pur scavalcando il numero 1 avversario, viene sventato sulla linea dal prodigioso recupero di Donati. Il gol è maturo: un minuto più tardi Capogrosso va al cross da destra, al centro Giannetti, pur essendo in controtempo, trova la coordinazione per colpire la palla al volo in rovesciata: la conclusione pesca l'angolo basso alla destra di Belec e va a gonfiare la rete dell'Inter. Un gol stupendo. E meritato. La reazione dell'Inter, che a questo punto per il passaggio del turno deve segnare tre reti, è flebile. Al 25' Napoli prova un tiro che esce ben lontano dallo specchio della porta. Al 31' Castaldo mette in angolo la punizione calciata da Esposito. Ben più insidioso risulta invece il Siena: al 31' Romano affonda in percussione e serve Larrondo: il centravanti fa partire un potente destro che Belec riesce a deviare in angolo. Al 38' la prima vera occasione dell'Inter capita sui piedi di Napoli che, sfuggito a Castaldo, prova un mancino che esce di poco a lato accanto al primo palo. Mister Esposito prova a mescolare le carte: fuori il difensore Donati e l'evanescente Esposito, dentro Beretta e Giacomelli. Ma al 41' è ancora Siena: Larrondo (ancora una volta) ruba il tempo a Daminuta e conclude, ma Belec para in due tempi. Sul finire del tempo il Siena sembra accusare un po' di stanchezza la rivoluzionata Inter (4-2-4 con Obi arretrato al fianco di Genco) va vicinissima al pareggio: al 43' sul cross di Beretta da destra, Caldirola è libero di colpire di testa ma la sua deviazione colpisce il palo esterno e finisce sul fondo. In un'azione molto simile un minuto dopo Beretta pennella da destra un invitante traversone sul quale Napoli anticipa Capogrosso, ma viene fermato per la posizione irregolare.
Nel secondo tempo l'Inter prova a partire forte, ma la prima occasione è ancora dei senesi: Arroe dopo una serie di dribbling giunge al limite e prova a piazzare il destro nell'angolino della porta di Belec, ma la palla esce di pocchisimo. Al 50' fallo di Castaldo su Giacomelli: l'Inter può usufruire di un corner corto che, battuto da Daminuta, innesca una mischia furibonda in area; dopo un tiro rimpallato di Giacomelli, il Siena sventa il pericolo. Al 56' l'Inter rilancia le sue speranze: Arroe commette fallo su Napoli. La punizione, dai 25 metri sulla destra, è affidata allo specialista Daminuta che col destro fa partire un tiro non potente ma angolato che sorprende Ivanov dietro la barriera. L'entusiasmo per il pareggio trascina l'Inter che, rinforzata anche dall'ingresso dell'acciaccato Destro, prova a spingere sull'aceleratore: al 58' dopo un corner battuto da Daminuta, il controcross di Giacomelli diventa preda di Caldirola che però manda la palla sul fondo. Al 60' il Siena torna a farsi pericoloso: la punizione di Arroe, deviata in barriera, sembra facile preda di Belec, ma il numero 1 non trattiene, sulla ribattuta si avventa Giannetti che però vede parare il suo tap-in dal numero 1 nerazzurro. Proprio quando l'entusiasmo per il gol sembra svanire e il Siena sembra riprendere il controllo del centrocampo, l'Inter raddoppia: Beretta si destreggia bene al limite e prova la conclusione, Ivanov respinge e sulla ribattuta si avventa Giacomelli, per il quale è un gioco da ragazzi depositare in rete il due a uno. L'Inter ci crede sempre di più, il Siena rimane bloccato nella sua metà campo. Al 68' sulla punizione di Daminuta, Destro prova l'acrobazia, ma Ivanov blocca. Al 75' Ivanov respinge in uscita, Beretta serve Destro che di testa, da ottima posizione, manda a lato. Al 83' il Siena offre un prezioso break: Giannetti manda al tiro Spada, il cui destro in diagonale sibila di pochissimo accanto al palo della porta di Belec. Al 87' Destro libera Giacomelli solo davanti a Ivanov: l'attaccante nerazzurro va a contatto col portiere ospite e finisce a terra, ma il gioco è fermo per la posizione irregolare del numero 17 di Esposito. L'Inter preme, ma il Siena risponde colpo su colpo. Si entra nel recupero: al 92' Daminuta imbecca su punizione Napoli, il quale serve Destro che, tutto solo, non inquadra lo specchio (a gioco comunque fermo per fuorigioco). Al 93' il brivido più grande per la difesa toscana: Destro si incunea al limite, serve con un rimpallo a sinistra Napoli, il cui tiro si stampa sulla traversa a Ivanov battuto. Il Siena tiene il sospiro fino al quarto minuto, quando l'ennesima punizione di Daminuta spiove nell'affollatissima area senese (nella quale c'è anche Belec a saltare), ma il sinistro di Mei non inquadra lo specchio. E' tutto: il Siena conquista una qualificazione tutto sommato meritata e, dopo gli splendidi risultati al Torneo di Viareggio, conferma di essere una delle squadre più interessanti d'Italia nella categoria.
Cosimo Di Bari
INTER (4-4-2): Belec 6; Donati 6+ (39' Giacomelli 6/7), Daminuta 6-, Mei 5.5, Caldiorla 6.5; Obi 6, Krhin 5.5, Esposito 5.5 (39' Beretta 6/7); Napoli 6.5, Bocalon 5 (54' Destro 6.5). A disp.: Bavena, Rigione, Tremolada, Fortunato. All.: Vincenzo Esposito.
<br >SIENA (4-4-2): Ivanov; Capogrosso, Malquori, Castaldo, Mannini (71' Crociani); Re (83' Del Colle), Romano, Buchel, Arroe (76' Spada); Giannetti, Larrondo. A disp.: Gori, Checchi, Mugelli, Mennavalerio. All.: Marco Baroni.
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ARBITRO: Penno di Nichelino 6.5, coad. da Callistra e Salvato.
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RETI: 22' Giannetti, 56' Daminuta, 67' Giacomelli.
<br >NOTE: ammoniti Belec, Mei, Destro, Mannini, Arroe, Giannetti, Spada.
Le pagelle del Siena
<br ><b>Ivanov: 6.5</b> Non riesce ad arrivare sulla beffarda punizione di Daminuta, ma con i suoi interventi - sia tra i pali che in uscita - dà grande sicurezza a tutto il reparto.
<br ><b>Capogrosso: 7</b> Ottima prova per l'esterno destro di Baroni. Due piccole sbavature sul finire del primo tempo, per il resto grande concentrazione in difesa, sia contro Esposito che contro Giacomelli. Una prova impreziosita poi dall'assist servito a Giannetti in occasione del vantaggio senese.
<br ><b>Mannini: 6.5</b> Al difensore classe '92 spetta in consegna uno dei giocatori più insidiosi dell'Inter: Obi. Si fa saltare raramente e protegge bene la fascia per tutto il primo tempo, proponendosi anche con efficaci inserimenti. Un po' di stanchezza nella ripresa, fino alla sostituzione. <b>70' Crociani: 6.5</b> Perfetto il passaggio del testimone col compagno: negli ultimi venti minuti a sinistra non si passa.
<br ><b>Romano: 7.5</b> Anima e scheletro della squadra. Nel primo tempo sovrasta Krhin e Gerbo, atleticamente e tecnicamente. Nel secondo tempo con l'iniziativa in mano all'Inter arretra di qualche metro il suo raggio d'azione, ma il capitano è comunque determinante in fase di interdizione.
<br ><b>Castaldo: 7</b> Altra prova di grande sicurezza al centro della difesa: bravo di testa, imbattibile nell'uno contro uno. Non si distrae un attimo ed è decisivo in molte situazioni caotiche nell'area senese nella ripresa.
<br ><b>Malquori: 7</b> Si completa perfettamente con Castaldo: tiene alta la retroguardia e annulla per un tempo Bocalon. E anche con gli avversari protesi in avanti nella ripresa è sempre puntuale e preciso.
<br ><b>Re: 6/7</b> Uno dei migliori nel primo tempo, quando assiste Capogrosso in copertura e si avventura spesso in proiezione offensiva sulla fascia. Spende molto ed è inevitabile il calo nella ripresa. <b>83' Del Colle: sv</b> Entra subito in partita.
<br ><b>Buchel: 6/7</b> Anche per lui prova a due facce: arrembante e incontenibile nel primo tempo, quando si trasforma in incubo per Krhin, tira il fiato nella ripresa quando comunque contribuisce a infoltire il fitto centrocampo senese.
<br ><b>Larrondo: 6.5</b> Il fuoriquota classe '88 combatte come un leone e tiene costantemente in apprensione la titubante difesa interista. Fa salire la squadra e va più volte pericolosamente al tiro, dimostrando un'ottima intesa con Giannetti. Meno brillante nel secondo tempo.
<br ><b>Arroe: 6.5</b> Dinamico e funambolico, tenta numerose sgroppate sulla sinistra nel primo tempo, andando anche vicinissimo al vantaggio. A volte lezioso nella ripresa, si sacrifica comunque anche in copertura. <b>76' Spada: 6.5</b> La sua fantasia subito al servizio della squadra: porta energie fresche e idee positive, sfiorando il gol con un pericoloso diagonale e aiutando Crociani in copertura.
<br ><b>Giannetti: 7+</b> Svaria su tutto il fronte di attacco e manda il tilt la retroguardia nerazzurra. Una prestazione molto positiva per uno dei '92 più interessanti in Italia. E in più trova un gol capolavoro che, dopo quello dell'andata, vale l'accesso ai quarti di finale.
<br ><b>All. Marco Baroni: 7.5</b> Si vede la sua mano di stratega sulla partita: nel primo tempo il suo Siena annienta il potenziale offensivo dell'Inter e mette costantemente in difficoltà gli avversari. Nel secondo tempo la sua squadra soffre, ma gli inserimenti di Spada e Crociani e un pizzico di fortuna consentono di conservare il risultato.
<br >IL COMMENTO
<br >Bel gioco, ordine e concretezza. Gli ingredienti per sognare ci sono tutti. Mister Baroni e i suoi ragazzi scrivono una pagina indimenticabile del settore giovanile del Siena. La qualificazione centrata tra le otto formazioni più forti d'Italia è il sigillo e il certificato di garanzia dell'ottimo lavoro svolto da Prospero e da tutto lo staff del settore giovanile bianconero negli ultimi anni. Una doppia sfida memorabile, interpretata perfettamente per 135 minuti e condotta in porto con un po' sofferenza (e di fortuna) nell'ultimo quarto (ovvero nella ripresa della sfida di Interello). Andiamo con ordine. Mister Baroni rinuncia a Spada, lanciando dal primo minuto Arroe, schierato sulla sinistra. Esposito rilancia con la maglia numero 10 il suo omonimo centrocampista e schiera Obi sulla destra. La gara comincia su ritmi vertiginosi, considerato anche il caldo tropicale. Dopo un minuto il romeno Daminuta calcia una punizione dalla distanza, Ivanov in uscita respinge con i pugni. Ma il Siena non sta a guardare: al 2' Romano si incarica di battere un corner dalla destra, al centro Castaldo anticipa tutti (anche Larrondo) e indirizza verso la porta, ma Belec in tuffo riesce a deviare sul palo. La risposta dell'Inter è affidata al lancio di Gerbo, che imbecca Obi a destra; Ivanov in uscita non trattiene, ma la difesa bianconera riesce a liberare. L'Inter prova a spingere sull'acceleratore, ma trova sulla sua strada un Siena assolutamente impermeabile ad ogni manovra degli avversari: all'8' Napoli affonda a destra, scambia con Obi e prova un tiro che, rimpallato, finisce tra le braccia di Ivanov. Il Siena è schierato benissimo in campo: come due elastici, i due esterni Re e Arroe convergono quando gli avversari sono in possesso di palla e si scagliano in avanti quando la sfera è tra i piedi dei compagno. Romano e Buchel tappano ogni interstizio a centrocampo e si fiondano in ficcanti inserimenti. Al 9' Larrondo si fionda su un maldestro rimpallo della difesa nerazzurra e fa partire un bel tiro che termina fuori. Il di namismo e la tecnica degli avanti senesi manda in tilt la difesa interista, che appare, minuto dopo minuto sempre più vulnerabile. Cinque più minuti lo scatenato Giannetti crossa da destra, Buchel si coordina col sinistro e fa partire un tiro mancino al volo che esce di poco a lato. Al 21' Giannetti innesca Arroe che lascia sul posto con uno scatto bruciante la difesa avversaria e, giunto a tu per tu con Belec, tenta un pallonetto che, pur scavalcando il numero 1 avversario, viene sventato sulla linea dal prodigioso recupero di Donati. Il gol è maturo: un minuto più tardi Capogrosso va al cross da destra, al centro Giannetti, pur essendo in controtempo, trova la coordinazione per colpire la palla al volo in rovesciata: la conclusione pesca l'angolo basso alla destra di Belec e va a gonfiare la rete dell'Inter. Un gol stupendo. E meritato. La reazione dell'Inter, che a questo punto per il passaggio del turno deve segnare tre reti, è flebile. Al 25' Napoli prova un tiro che esce ben lontano dallo specchio della porta. Al 31' Castaldo mette in angolo la punizione calciata da Esposito. Ben più insidioso risulta invece il Siena: al 31' Romano affonda in percussione e serve Larrondo: il centravanti fa partire un potente destro che Belec riesce a deviare in angolo. Al 38' la prima vera occasione dell'Inter capita sui piedi di Napoli che, sfuggito a Castaldo, prova un mancino che esce di poco a lato accanto al primo palo. Mister Esposito prova a mescolare le carte: fuori il difensore Donati e l'evanescente Esposito, dentro Beretta e Giacomelli. Ma al 41' è ancora Siena: Larrondo (ancora una volta) ruba il tempo a Daminuta e conclude, ma Belec para in due tempi. Sul finire del tempo il Siena sembra accusare un po' di stanchezza la rivoluzionata Inter (4-2-4 con Obi arretrato al fianco di Genco) va vicinissima al pareggio: al 43' sul cross di Beretta da destra, Caldirola è libero di colpire di testa ma la sua deviazione colpisce il palo esterno e finisce sul fondo. In un'azione molto simile un minuto dopo Beretta pennella da destra un invitante traversone sul quale Napoli anticipa Capogrosso, ma viene fermato per la posizione irregolare.
<br >Nel secondo tempo l'Inter prova a partire forte, ma la prima occasione è ancora dei senesi: Arroe dopo una serie di dribbling giunge al limite e prova a piazzare il destro nell'angolino della porta di Belec, ma la palla esce di pocchisimo. Al 50' fallo di Castaldo su Giacomelli: l'Inter può usufruire di un corner corto che, battuto da Daminuta, innesca una mischia furibonda in area; dopo un tiro rimpallato di Giacomelli, il Siena sventa il pericolo. Al 56' l'Inter rilancia le sue speranze: Arroe commette fallo su Napoli. La punizione, dai 25 metri sulla destra, è affidata allo specialista Daminuta che col destro fa partire un tiro non potente ma angolato che sorprende Ivanov dietro la barriera. L'entusiasmo per il pareggio trascina l'Inter che, rinforzata anche dall'ingresso dell'acciaccato Destro, prova a spingere sull'aceleratore: al 58' dopo un corner battuto da Daminuta, il controcross di Giacomelli diventa preda di Caldirola che però manda la palla sul fondo. Al 60' il Siena torna a farsi pericoloso: la punizione di Arroe, deviata in barriera, sembra facile preda di Belec, ma il numero 1 non trattiene, sulla ribattuta si avventa Giannetti che però vede parare il suo tap-in dal numero 1 nerazzurro. Proprio quando l'entusiasmo per il gol sembra svanire e il Siena sembra riprendere il controllo del centrocampo, l'Inter raddoppia: Beretta si destreggia bene al limite e prova la conclusione, Ivanov respinge e sulla ribattuta si avventa Giacomelli, per il quale è un gioco da ragazzi depositare in rete il due a uno. L'Inter ci crede sempre di più, il Siena rimane bloccato nella sua metà campo. Al 68' sulla punizione di Daminuta, Destro prova l'acrobazia, ma Ivanov blocca. Al 75' Ivanov respinge in uscita, Beretta serve Destro che di testa, da ottima posizione, manda a lato. Al 83' il Siena offre un prezioso break: Giannetti manda al tiro Spada, il cui destro in diagonale sibila di pochissimo accanto al palo della porta di Belec. Al 87' Destro libera Giacomelli solo davanti a Ivanov: l'attaccante nerazzurro va a contatto col portiere ospite e finisce a terra, ma il gioco è fermo per la posizione irregolare del numero 17 di Esposito. L'Inter preme, ma il Siena risponde colpo su colpo. Si entra nel recupero: al 92' Daminuta imbecca su punizione Napoli, il quale serve Destro che, tutto solo, non inquadra lo specchio (a gioco comunque fermo per fuorigioco). Al 93' il brivido più grande per la difesa toscana: Destro si incunea al limite, serve con un rimpallo a sinistra Napoli, il cui tiro si stampa sulla traversa a Ivanov battuto. Il Siena tiene il sospiro fino al quarto minuto, quando l'ennesima punizione di Daminuta spiove nell'affollatissima area senese (nella quale c'è anche Belec a saltare), ma il sinistro di Mei non inquadra lo specchio. E' tutto: il Siena conquista una qualificazione tutto sommato meritata e, dopo gli splendidi risultati al Torneo di Viareggio, conferma di essere una delle squadre più interessanti d'Italia nella categoria.
Cosimo Di Bari