- Allievi Regionali GIR.B
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Pianese
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4 - 4
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Valentino Mazzola
PIANESE: Mazzetti, Forti, Buononato (41' Contorni), Franceschelli (55' Turci), Tondi, Bonari, Demuru, Giglioni A., De Luca, Di Fiore, Caccamo. A disp.: Bisconti, Dabaj, Boffa, Scapigliati, Riccardi. All.: Guido Giglioni.
V. MAZZOLA: Gennai, Pagliantini, Monnecchi (41' Prugnoli e 78' Ricigliano), Lekeune, Ramerini (35' Pittalis), Pellegrini, Venuto (79' Chierici), Batignani (53' Pistella), Bardelli, Ruggiero, Bellugi. A disp.: Motroni, Mersini. All.: Marcello Lisci.
ARBITRO: Squillante di Grosseto
RETI: 18' e 25' Di Fiore, 52' e 63' Venuto, 54' Demuru, 69' Pistella, 79' Bardelli, 80' Caccamo.
NOTE: espulsi Di Fiore al 78' e Mazzetti al 81'
Finisce in parità il primo derby del girone di andata tra le formazioni senesi (tre in totale) di questo girone. Questa non sarebbe una grande novità, perché di spartizioni della posta in palio quando le partite sono molto sentite è piena la storia del calcio. Più avvincente invece il totale e la sequenza dei gol segnati con un finale di gara che vedrà sicuramente interessato il giudice sportivo.
Gli ospiti sul terreno di Santa Fiora iniziavano la gara con un 4-3-3 in apparenza spavaldo, ma in effetti molto coperto con Venuto vera punta, Bardelli a supporto e capitan Ruggiero a fare da quarto centrocampista. Mister Guido Giglioni rispondeva con identico modulo, causa la non piena disponibilità di qualche elemento che, forse più in avanti, consentirà schemi inediti, finora provati solo in preparazione. Dopo un primo quarto d'ora di gran ritmo i locali sembravano risentire già della stanchezza e le parole di mister Marcello Lisci che dava la colpa del pareggio della prima partita di campionato ad una non perfetta condizione psico-atletica della sua squadra sembravano azzeccate solo per la parte fisica, perché in quanto a grinta e pressione nervosa i suoi giocatori gli avrebbero risposto con i fatti nel prosieguo della gara. Al 17' De Luca in contropiede viaggiava come un treno sulla fascia sinistra ed arrivava a tu per tu con Gennai che con la punta del guantone sventava il tocco dell'attaccante, stremato per il coast-to-coast. La Pianese pressava e al 18' su azione corale rapidissima nei tocchi di prima arrivava al vantaggio con Di Fiore, smarcato sotto porta. Il raddoppio giungeva al 25' ancora su iniziativa di De Luca, servito da Caccamo e la ribattuta del portiere che finiva sui piedi del cecchino Di Fiore. Al 34' i locali recriminavano per un fallo di mano di un difensore ospite che bloccava quasi sulla linea la bordata di Alessandro Giglioni a portiere spiazzato; per il direttore di gara, apparso alquanto emozionato, era stato un tocco involontario. I biancocelesti sembrava volatilizzati: per vedere un pallone dalle parti di Venuto si doveva arrivare al 35' con un lancio verso l'attaccante che veniva anticipato da Mazzetti in uscita. Negli spogliatoi durante il riposo l'allenatore della formazione di Cerchiaia sbatteva i pugni sulla porta degli spogliatoi ed alzava la voce per incitare la squadra ad una prova di coraggio, anzi di cuore, come gridava sconsolato a squarciagola. I biancocelesti rientravano in campo ancora più scossi e al 51' De Luca, liberatosi in corsa davanti alla porta spediva, un pallone all'incrocio dei pali sulla destra di Gennai che andava a sventare liberando dalle ragnatele l'angolino estremo del sette della porta. Il vero choc era forse questo, tant'è che la formazione di Siena reagiva con il gol dell' 2-1 al 52' di Venuto, abile ad infilarsi in mezzo alla difesa e superare il portiere in uscita su un lancio in mezzo al campo quasi di alleggerimento. Nel frattempo gli ospiti avevano rinforzato l'attacco con Prugnoli e Pistella, mentre i locali avevano chiamato in avanti capitan Demuru che intuiva la necessità di risistemare i valori in campo espressi fino a quel momento ed infilava al 54' il gol del 3-1 con un bel diagonale dalla destra, sugli sviluppi di un calcio piazzato tirato da Caccamo.
Da quel momento in poi la Pianese si eclissava letteralmente, invischiata in una ragnatela di gioco interrotto da continui interventi dell'arbitro (assai poco esperto per incontri di tale rivalità ed agonismo), di tensione che aveva raggiunto livelli altissimi, animi esasperati e nervi assai poco saldi da parte di molti in campo, nelle panchine e sugli spalti. Venuto segnava il 3-2 e riapriva spiragli di luce per la sua squadra con la personale doppietta al 63' sempre su inserimento centrale. Pistella da bomber esperto pareggiava e siglava il 3-3 al 69', sulle ali dell'entusiasmo recuperato, mentre su dormita letterale dell'intero reparto difensivo avversario, Prugnoli in versione mini bolide sfrecciava sulla fascia destra e crossava nel mezzo per l'aitante Bardelli, che fino a quel momento non era entrato al meglio in partita: era addirittura il gol del vantaggio sul 3-4 al 77'. La partita finiva tra mille provocazioni, litigi, risse mal sedate, cartellini gialli e rossi a volontà per tutti. L'emozionante calcio da fermo assegnato alla Pianese all'inizio del tempo supplementare era affidato a Caccamo che lasciava partire un missile diretto a bucare la rete: il pallone con traiettoria beffarda, che solo i mancini naturali sanno imprimere alla sfera, si insaccava superando una barriera di dieci uomini; il pareggio era stato conquistato, però come si può riassumere alla meglio in poche righe, era costato lacrime e sangue.
Calciatoripiù: per il Valentino Mazzola senza dubbio Davide Gennai artefice di parate strepitose; subisce un poker di gol ma ne salva almeno altrettanti. Per la Pianese da encomio la tenacia e il piede caldissimo di Gabriele Caccamo, detto catch, giusto nickname per chi cattura in extremis un punto preziosissimo.
G.D.
PIANESE: Mazzetti, Forti, Buononato (41' Contorni), Franceschelli (55' Turci), Tondi, Bonari, Demuru, Giglioni A., De Luca, Di Fiore, Caccamo. A disp.: Bisconti, Dabaj, Boffa, Scapigliati, Riccardi. All.: Guido Giglioni.<br >V. MAZZOLA: Gennai, Pagliantini, Monnecchi (41' Prugnoli e 78' Ricigliano), Lekeune, Ramerini (35' Pittalis), Pellegrini, Venuto (79' Chierici), Batignani (53' Pistella), Bardelli, Ruggiero, Bellugi. A disp.: Motroni, Mersini. All.: Marcello Lisci. <br >
ARBITRO: Squillante di Grosseto<br >
RETI: 18' e 25' Di Fiore, 52' e 63' Venuto, 54' Demuru, 69' Pistella, 79' Bardelli, 80' Caccamo.<br >NOTE: espulsi Di Fiore al 78' e Mazzetti al 81'
Finisce in parità il primo derby del girone di andata tra le formazioni senesi (tre in totale) di questo girone. Questa non sarebbe una grande novità, perché di spartizioni della posta in palio quando le partite sono molto sentite è piena la storia del calcio. Più avvincente invece il totale e la sequenza dei gol segnati con un finale di gara che vedrà sicuramente interessato il giudice sportivo.<br >Gli ospiti sul terreno di Santa Fiora iniziavano la gara con un 4-3-3 in apparenza spavaldo, ma in effetti molto coperto con Venuto vera punta, Bardelli a supporto e capitan Ruggiero a fare da quarto centrocampista. Mister Guido Giglioni rispondeva con identico modulo, causa la non piena disponibilità di qualche elemento che, forse più in avanti, consentirà schemi inediti, finora provati solo in preparazione. Dopo un primo quarto d'ora di gran ritmo i locali sembravano risentire già della stanchezza e le parole di mister Marcello Lisci che dava la colpa del pareggio della prima partita di campionato ad una non perfetta condizione psico-atletica della sua squadra sembravano azzeccate solo per la parte fisica, perché in quanto a grinta e pressione nervosa i suoi giocatori gli avrebbero risposto con i fatti nel prosieguo della gara. Al 17' De Luca in contropiede viaggiava come un treno sulla fascia sinistra ed arrivava a tu per tu con Gennai che con la punta del guantone sventava il tocco dell'attaccante, stremato per il coast-to-coast. La Pianese pressava e al 18' su azione corale rapidissima nei tocchi di prima arrivava al vantaggio con Di Fiore, smarcato sotto porta. Il raddoppio giungeva al 25' ancora su iniziativa di De Luca, servito da Caccamo e la ribattuta del portiere che finiva sui piedi del cecchino Di Fiore. Al 34' i locali recriminavano per un fallo di mano di un difensore ospite che bloccava quasi sulla linea la bordata di Alessandro Giglioni a portiere spiazzato; per il direttore di gara, apparso alquanto emozionato, era stato un tocco involontario. I biancocelesti sembrava volatilizzati: per vedere un pallone dalle parti di Venuto si doveva arrivare al 35' con un lancio verso l'attaccante che veniva anticipato da Mazzetti in uscita. Negli spogliatoi durante il riposo l'allenatore della formazione di Cerchiaia sbatteva i pugni sulla porta degli spogliatoi ed alzava la voce per incitare la squadra ad una prova di coraggio, anzi di cuore, come gridava sconsolato a squarciagola. I biancocelesti rientravano in campo ancora più scossi e al 51' De Luca, liberatosi in corsa davanti alla porta spediva, un pallone all'incrocio dei pali sulla destra di Gennai che andava a sventare liberando dalle ragnatele l'angolino estremo del sette della porta. Il vero choc era forse questo, tant'è che la formazione di Siena reagiva con il gol dell' 2-1 al 52' di Venuto, abile ad infilarsi in mezzo alla difesa e superare il portiere in uscita su un lancio in mezzo al campo quasi di alleggerimento. Nel frattempo gli ospiti avevano rinforzato l'attacco con Prugnoli e Pistella, mentre i locali avevano chiamato in avanti capitan Demuru che intuiva la necessità di risistemare i valori in campo espressi fino a quel momento ed infilava al 54' il gol del 3-1 con un bel diagonale dalla destra, sugli sviluppi di un calcio piazzato tirato da Caccamo.<br >Da quel momento in poi la Pianese si eclissava letteralmente, invischiata in una ragnatela di gioco interrotto da continui interventi dell'arbitro (assai poco esperto per incontri di tale rivalità ed agonismo), di tensione che aveva raggiunto livelli altissimi, animi esasperati e nervi assai poco saldi da parte di molti in campo, nelle panchine e sugli spalti. Venuto segnava il 3-2 e riapriva spiragli di luce per la sua squadra con la personale doppietta al 63' sempre su inserimento centrale. Pistella da bomber esperto pareggiava e siglava il 3-3 al 69', sulle ali dell'entusiasmo recuperato, mentre su dormita letterale dell'intero reparto difensivo avversario, Prugnoli in versione mini bolide sfrecciava sulla fascia destra e crossava nel mezzo per l'aitante Bardelli, che fino a quel momento non era entrato al meglio in partita: era addirittura il gol del vantaggio sul 3-4 al 77'. La partita finiva tra mille provocazioni, litigi, risse mal sedate, cartellini gialli e rossi a volontà per tutti. L'emozionante calcio da fermo assegnato alla Pianese all'inizio del tempo supplementare era affidato a Caccamo che lasciava partire un missile diretto a bucare la rete: il pallone con traiettoria beffarda, che solo i mancini naturali sanno imprimere alla sfera, si insaccava superando una barriera di dieci uomini; il pareggio era stato conquistato, però come si può riassumere alla meglio in poche righe, era costato lacrime e sangue. <br ><b>
Calciatoripiù</b>: per il Valentino Mazzola senza dubbio <b>Davide Gennai </b>artefice di parate strepitose; subisce un poker di gol ma ne salva almeno altrettanti. Per la Pianese da encomio la tenacia e il piede caldissimo di <b>Gabriele Caccamo</b>, detto catch, giusto nickname per chi cattura in extremis un punto preziosissimo.
G.D.