• Finali Giovanissimi Nazionali
  • Napoli
  • 0 - 3
  • Fiorentina


NAPOLI (4-3-3): Salese (66' Contini B.); Guardiglio (52' Colandrea), Mangiapia (66' Girardi), Supino, De Vincenzo; Gaetano, Romano (64' Venditti), Palmiero; Tutino, De Iorio (66' Di Fiore), Gagliardi (53' Lombardi). A disp.: La Mura, Di Napoli, Morra. All.: Nicola Liguori.
FIORENTINA (4-4-1-1): Bardini; Proietti (65' Miccinesi), Segoni, Gigli, Pellegrino; Papini (63' Voltolini), Mancini (48' Di Curzio), Berardi, Posarelli (67' Cacchiarelli); Bangu (69' Peralta), Gondo (68' Rotesi). A disp.: Chessa, Dalla Costa, Bicchi. All.: Federico Guidi.

ARBITRO: Tardino di Milano, coad. da Sirizzotti di Crema e Di Federico di Lodi.

RETI: 14' Gondo, 22' Bangu, 36' pt Papini.
NOTE: corner 2-2. Ammoniti Mangiapia al 27, Supino al 37', Mancini al 44'. Recupero 1'+3'



LE PAGELLE
Fiorentina
Bardini: 6.5 I suoi guantoni anche stavolta non devono compiere miracoli: è sempre ben protetto sia dai centrali che dagli esterni e le conclusioni partenopee gli fanno il solletico. Reattivo nelle uscite, è graziato dal palo sul mancino imprendibile di Lombardi.
Proietti: 7+ Anche se Gagliardi e compagni provano con frequenza a puntarlo, l'esterno destro non si fa mai superare. Dopo aver abbinato copertura a spinta nel primo tempo, si preoccupa soprattutto di contenere nella ripresa e risulta, ancora una volta, impeccabile. 65' Miccinesi: sv. Il terzino destro dà il cambio al compagno e partecipa ai festosi ultimi minuti.
Segoni: 7.5 In finale si rivede il centrale difensivo che ha blindato la retroguardia viola nella seconda parte della stagione. Oltre lui e Gigli, come scolpì Ercole sui monti Calpe e Abila, nec plus ultra.
Gigli: 8 Quanta sicurezza e quanta classe al centro della difesa. Non va mai in affanno, non perde mai la posizione, non abbassa mai la concentrazione. Per la categoria uno dei centrali difensivi più forti in Italia.
Berardi: 8 Di centrocampisti così non ne nascono molti, almeno in Italia. Ha le giuste dosi di qualità e quantità per risultare un trascinatore in mezzo al campo. Mai un passo a vuoto, coordina il pressing dei compagni e rincorre come il miglior Gattuso ogni portatore di palla avversario. Un vero capitano.
Pellegrino: 7+ Come Projetti, il terzino sinistro non si fa mai mettere in ambasce dal diretto avversario. Controlla molto bene Tutino, che pure è tra i più ispirati dei suoi. Mancino puro, ha corsa e grande senso tattico.
Papini: 8 Con la sua rete (peraltro splendida) incide il nome della Fiorentina nell'Albo d'oro 2011. Con le sue corse risulta come al solito fondamentale, sia proteggendo Proietti, sia mandando in tilt la difesa partenopea. 63' Voltolini: sv Aiuta molto in copertura nella parte finale del match.
Mancini: 7.5 Preferito a Di Curzio dal primo minuto, il mediano di Guidi fa il suo dovere, alzando una barriera invalicabile davanti alla difesa. Sempre ben posizionato, forma con Berardi una coppia affiatata, che è un dissuasore mobile (e intelligente) per chiunque, tra gli azzurri, volesse tentare la percussione centrale. Bravo anche a far ripartire la squadra, accusa un po' di stanchezza nella ripresa. 48' Di Curzio: 7 Entra e dopo pochi secondi costringe subito Salese ad una difficile deviazione per negargli la rete. Sfortunato sul bel destro che avrebbe potuto rappresentare il poker ma che esce di pochissimo a lato.
Gondo: 8.5 Nessuno come lui in categoria. Non solo per centimetri e per struttura fisica, ma anche per reti segnate e capacità di incidere nei vari incontri disputati. Divora metri agli avversari con le sue falcate, segna la rete del vantaggio, offre a Bangu l'assist del raddoppio e fa impazzire la difesa del Napoli. Decisivo come un candela per il motore di un'auto. 68' Rotesi: sv Prima punta e poi, dopo l'ingresso di Peralta, centrocampista nel recupero.
Bangu: 8.5 Raro che la classe si abbini a tanta intelligenza tattica. Il '97, eletto miglior giocatore della fase finale, si muove sempre a proposito alle spalle di Gondo, calcia la punizione per il vantaggio viola e sfrutta l'assist dello compagno di reparto. Altro giocatore assolutamente decisivo, sul quale Corvino può puntare ad occhi chiusi. 69' Peralta: sv Schierato tra le linee, prova a mostrare i suoi numeri nel recupero.
Posarelli: 7.5 Se sulla destra ci fosse un autovelox per lui sarebbero guai. Aiuta in fase difensiva ed è sempre capace di saltare l'uomo nell'uno contro uno in avanti. Gli manca il guizzo nell'area avversaria, ma ancora una volta è tra i migliori. 67' Cacchiarelli: sv. Al di là della rima col compagno sostituito, raccoglie il testimone nel recupero.
Tommasiello: 10 Roberto segue la partita da bordo campo. Roberto ha le lacrime agli occhi quando i compagni lo vanno ad abbracciare e, sulla carrozzina che lo ospita dopo l'infortunio subito a Grosseto, lo portano a ritirare la Coppa. Questa Coppa, che non lo dimentichi mai, è anche sua. E quando, appena possibile, rientrerà, lo aspettiamo ancora più forte di prima.
Aggiungiamo anche coloro che non sono scesi in campo al Bonelli . Chessa: il portiere romano si è fatto trovare pronto tutte le volte che è stato chiamato in causa. Bertolacci: idem. Bicchi: difensore esterno bravo sia in copertura che in fase di spinta. Dalla Costa: difensore centrale che concede solo le briciole agli avversari. Razzanelli: impiegato sia al centro che in fascia nella difesa viola, sempre con profitto. Carnevale: centrocampista di buon rendimento quando è stato chiamato in causa.
All. Federico Guidi: 9 Il suo è un undici camaleontico. Che sa farsi blaugrana quando la partita lo permette; che bada al sodo e non si vergogna di spazzare quando serve. Che sa difendersi in modo organico e pressare in modo asfissiante. Tra lui e i suoi ragazzi, un'affinità elettiva. In sintesi, a nostro parere, in casa viola non c'è soltanto un bravo educatore capace di saldare un gruppo, ma anche un tecnico preparatissimo che meriterebbe una grande chance.
Napoli
Salese: 6.5 Bravo ad opporsi a Di Curzio nella ripresa, è sempre ben piazzato sulla conclusioni centrali dei viola e nulla può sulle tre reti.
Guardiglio: 6+ Tra i difensori partenopei è uno dei più presenti, sia sui palloni alti che quando viene affrontato in velocità da Posarelli. 52' Colandrea: 6.5 Terzino destro nel finale, prova anche a rendersi pericoloso con un paio di inserimenti.
De Vincenzo: 6.5 Anche il mancino che agisce a sinistra non sfigura. Dopo aver impiegato un tempo a rincorrere Papini e ad aiutare i centrali a contenere Gondo, cresce nella ripresa quando i suoi inserimenti a sinistra sono tra le maggiori minacce per Bardini.
Romano: 6.5 Centrocampista che gioca con la testa alta, è tra i trascinatori dei momenti migliori del Napoli. Sempre aggredito da Berardi & C., non riesce se non di rado a dare rapidità alla manovra. 64' Venditti: sv. Energie fresche a centrocampo.
Mangiapia: 5.5 Giornata difficilissima al centro della difesa, dove contro Gondo e Bangu si sta molto peggio che come d'autunno sugli alberi.. Perde il pallone che poi, conquistato da Gondo, Bangu spedisce in rete e soffre molto gli attaccanti avversari.
Supino: 6- Leggermente meglio rispetto al compagno, trascorre però un pomeriggio molto scomodo al centro della difesa.
Tutino: 6 Di solito pericoloso con i suoi tagli, la lama stavolta non ha modo di sfiorare la difesa viola. Controllato da vicino da Pellegrino, non riesce a farsi vedere in avanti se non sul finire del primo tempo.
Palmiero: 6 Uno dei protagonisti nel gironcino, in finale soffre molto il dinamismo e l'aggressività di Berardi e Mancini e, pur confermando di possedere ottime qualità, non lascia il segno.
De Iorio: 6+ Attaccante classe '97, si muove in modo molto minaccioso al centro dell'attacco. Anche se mostra qualità interessanti, è sempre fermato efficacemente dai difensori viola.
Gaetano: 6.5 Partenza difficile per il talentuoso regista che fatica a trovare spazi e a scovare corridoi in verticale. Fa apprezzare le sue qualità nella ripresa, sia in veste di rifinitore che come efficace percussionista nell'area avversaria.
Gagliardi: 6- Divorato dalla coppia Proietti-Segoni, non ha mai modo di incidere sulla sinistra. 53' Lombardi: 6/7 Entra subito in partita e va vicino alla rete in un paio di occcasioni.
All. Nicola Liguori: 7.5 Il voto non è tanto alla finale (per la quale servirebbe un sv), ma alla stagione. Conduce i suoi ragazzi ad un passo dal sogno tricolore, facendogli giocare un calcio offensivo e spettacolare.
Arbitro
Tardino di Milano: 6 In una gara priva di grandi insidie, dirige con qualche piccola sbavatura che comunque non incide sull'andamento del match
IL COMMENTO
Montepulciano in un tardo pomeriggio di giugno si tinge di viola per festeggiare il secondo tricolore in tre anni dal settore giovanile della Fiorentina. Federico Guidi e i suoi ragazzi si cuciono sul petto lo scudetto della categoria giovanissimi. Capitan Berardi e compagni sono campioni d'Italia con pieno merito: numeri da capogiro per una squadra che da fine dicembre a questa finale ha subito soltanto quattro reti. Una squadra che si plasmata giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, difficoltà dopo difficoltà. Il Bonelli accoglie le due squadre mentre gli altoparlanti, sfidando la torcida delle due fazioni, diffondono le note dei Pink Floyd. Scelta azzardata, ma apprezzata, almeno dal cronista. Guidi rinuncia a Di Curzio e dal primo minuto lancia Mancini, avanzando Bangu alle spalle di Gondo come seconda punta. Liguori nel disegnare il suo Napoli non rinuncia al tridente: Tutini e Gagliardi fanno da supporto alla prima punta ('97) De Iori, mentre il centrocampo, imbottito di piedi buoni, è imperniato sulla qualità di Palmiero e Gaetano. Le squadre impiegano cinque minuti a studiarsi, poi la prima conclusione è di Tutino, che col destro non inquadra lo specchio della porta. Tre minuti più tardi il Napoli tenta uno schema su un corner da sinistra: Gaetano serve De Iori che dal fondo di prima serve Romano, la cui conclusione al volo col destro termina alta sopra la traversa. Al 12' una rimessa laterale di Proietti viene prolungata dalla torre di Gigli, Berardi svetta di testa ma Salese è pronto a bloccare. Passa appena un minuto e lo stesso Berardi, dopo un break a centrocampo, serve Gondo, il cui destro esce a lato alla destra di Salese. Al 14' il signor Tardino rileva un fallo di Supino su Gondo sulla tre-quarti. Bangu calcia col destro in area a cercare (e a trovare) la testa di Gondo; il centravanti viola stacca bene e angola la palla spedendola sotto l'incrocio dei pali, dove Salese non può arrivare. Il vantaggio viola inserisce il silenziatore al Napoli, che non riesce ad uscire dalla sua metà campo e sembra in balia dei viola. Al 17' Papini in diagonale fa partire un destro che esce alla destra di Salese. Al 18' Posarelli serve Gondo che tenta la battuta col destro ma il portiere partenopeo para. Al 22' Supino perde palla sulla pressione di Gondo; l'attaccante viola affonda a destra e serve un cross basso per Bangu il quale con uno splendido aggancio si inserisce in area e col sinistro spedisce la palla in rete per il due a zero. Al 25' la Fiorentina può usufruire di un calcio di punizione in area per un gioco pericoloso di un difensore napoletano su Gigli; la punizione viene crossata sul secondo palo per Mancini che schiaccia bene, ma Salese si fa trovare pronto accanto al primo palo e blocca. Nel finale del primo tempo il Napoli cresce, soprattutto grazie alle iniziative di Tutino a destra; Romano è presente in ogni manovra partenopea e Gaetano comincia ad entrare in partita. Ma prima dell'intervallo è ancora la Fiorentina a colpire: Papini riceve una rimessa laterale di Proietti, controlla e dai trenta metri fa partire un destro che, come fosse telecomandato, si insacca imprendibile sotto l'incrocio dei pali.
Le tre sberle stordiscono il Napoli che anche nella ripresa non riesce a reagire. Al 40' la prima occasione della ripresa è ancora per i viola, ma il colpo di testa di Mancini termina alto sopra la traversa. Al 42' Bangu su calcio di punizione fa partire una conclusione che, deviata, non crea problemi a Salese. Dopo un pallonetto di Palmiero alto, sono ancora i viola a rendersi pericolosi: al 47' Gondo serve Di Curzio che a sinistra prende il tempo alla difesa azzurra e prova il tiro contro Salese in uscita, ma il portiere avversario riesce a deviare in angolo. La Fiorentina, dopo il primo quarto d'ora, capisce che è fondamentale non rischiare e concede agli avversari il possesso di palla. Al 49' Gaetano da fuori riesce ad andare al tiro ma Bardini para a terra. Al 58' lo stesso Gaetano, sempre più vivace, allarga a De Vincenzo, il quale al limite vede e serve Lombardi: il mancino del neo entrato batte sulla parte interna del palo e, per uno strano rimbalzo, torna in area dove la difesa libera. Al 60' il Napoli prova lo schema su punizione: il pallone passa da Palmiero a Romano a Gaetano, che di piatto destro è libero di colpire ma manda la sfera a lato di poco. Un minuto più tardi lo stesso Gaetano serve un cross insidioso, De Iorio serve Lombardi, il cui sinistro esce di poco sul fondo. Al 63' la Fiorentina potrebbe siglare il poker: in un contropiede Berardi è bravo ad innescare l'allungo di Di Curzio che supera il diretto avversario e, contro la disperata uscita di Salese, prova il tiro col piatto destro dalla lunga destra, ma la sfera esce di pochissimo. La girandola dei cambi è cloroformio per il match. L'ultima emozione è al 69', quando il mancino di Colandrea viene parato a terra da Bardini. Dopo i tre minuti di recupero, privi di emozioni ma pieni di sostituzioni, può iniziare la festa viola. Come dicevamo la scorsa settimana, una squadra che ha preso talmente la consapevolezza dei suoi mezzi al punto da non porsi limiti. E l'undici di Guidi i limiti non se li è posti nemmeno in finale, confermando tutto il suo cinismo, la sua organizzazione e le straordinarie a qualità dei suoi singoli. Un'orchestra che, diretta magistralmente da Guidi, suona alla perfezione. Il Napoli, forse, paga in finale la stanchezza dei precedenti impegni; incapace di mettere un freno a Gondo e a Bangu, l'undici di Liguori ha comunque reagito mettendo in campo le energie residue nella ripresa. Anche se non arriva l'ambito scudetto, questa finalissima - insieme alla qualificazione degli Allievi alle Final Eight e allo scudetto Berretti - testimonia come il progetto De Laurentis stia facendo passi da gigante, anche nel settore giovanile.

Cosimo Di Bari NAPOLI (4-3-3): Salese (66' Contini B.); Guardiglio (52' Colandrea), Mangiapia (66' Girardi), Supino, De Vincenzo; Gaetano, Romano (64' Venditti), Palmiero; Tutino, De Iorio (66' Di Fiore), Gagliardi (53' Lombardi). A disp.: La Mura, Di Napoli, Morra. All.: Nicola Liguori.<br >FIORENTINA (4-4-1-1): Bardini; Proietti (65' Miccinesi), Segoni, Gigli, Pellegrino; Papini (63' Voltolini), Mancini (48' Di Curzio), Berardi, Posarelli (67' Cacchiarelli); Bangu (69' Peralta), Gondo (68' Rotesi). A disp.: Chessa, Dalla Costa, Bicchi. All.: Federico Guidi.<br > ARBITRO: Tardino di Milano, coad. da Sirizzotti di Crema e Di Federico di Lodi.<br > RETI: 14' Gondo, 22' Bangu, 36' pt Papini.<br >NOTE: corner 2-2. Ammoniti Mangiapia al 27, Supino al 37', Mancini al 44'. Recupero 1'+3' LE PAGELLE<br >Fiorentina<br ><b>Bardini: 6.5</b> I suoi guantoni anche stavolta non devono compiere miracoli: &egrave; sempre ben protetto sia dai centrali che dagli esterni e le conclusioni partenopee gli fanno il solletico. Reattivo nelle uscite, &egrave; graziato dal palo sul mancino imprendibile di Lombardi.<br ><b>Proietti: 7+</b> Anche se Gagliardi e compagni provano con frequenza a puntarlo, l'esterno destro non si fa mai superare. Dopo aver abbinato copertura a spinta nel primo tempo, si preoccupa soprattutto di contenere nella ripresa e risulta, ancora una volta, impeccabile. <b>65' Miccinesi: sv</b>. Il terzino destro d&agrave; il cambio al compagno e partecipa ai festosi ultimi minuti.<br ><b>Segoni: 7.5</b> In finale si rivede il centrale difensivo che ha blindato la retroguardia viola nella seconda parte della stagione. Oltre lui e Gigli, come scolp&igrave; Ercole sui monti Calpe e Abila, nec plus ultra.<br ><b>Gigli: 8</b> Quanta sicurezza e quanta classe al centro della difesa. Non va mai in affanno, non perde mai la posizione, non abbassa mai la concentrazione. Per la categoria uno dei centrali difensivi pi&ugrave; forti in Italia. <br ><b>Berardi: 8</b> Di centrocampisti cos&igrave; non ne nascono molti, almeno in Italia. Ha le giuste dosi di qualit&agrave; e quantit&agrave; per risultare un trascinatore in mezzo al campo. Mai un passo a vuoto, coordina il pressing dei compagni e rincorre come il miglior Gattuso ogni portatore di palla avversario. Un vero capitano.<br ><b>Pellegrino: 7+</b> Come Projetti, il terzino sinistro non si fa mai mettere in ambasce dal diretto avversario. Controlla molto bene Tutino, che pure &egrave; tra i pi&ugrave; ispirati dei suoi. Mancino puro, ha corsa e grande senso tattico.<br ><b>Papini: 8</b> Con la sua rete (peraltro splendida) incide il nome della Fiorentina nell'Albo d'oro 2011. Con le sue corse risulta come al solito fondamentale, sia proteggendo Proietti, sia mandando in tilt la difesa partenopea. <b>63' Voltolini: sv</b> Aiuta molto in copertura nella parte finale del match.<br ><b>Mancini: 7.5</b> Preferito a Di Curzio dal primo minuto, il mediano di Guidi fa il suo dovere, alzando una barriera invalicabile davanti alla difesa. Sempre ben posizionato, forma con Berardi una coppia affiatata, che &egrave; un dissuasore mobile (e intelligente) per chiunque, tra gli azzurri, volesse tentare la percussione centrale. Bravo anche a far ripartire la squadra, accusa un po' di stanchezza nella ripresa. <b>48' Di Curzio: 7</b> Entra e dopo pochi secondi costringe subito Salese ad una difficile deviazione per negargli la rete. Sfortunato sul bel destro che avrebbe potuto rappresentare il poker ma che esce di pochissimo a lato.<br ><b>Gondo: 8.5</b> Nessuno come lui in categoria. Non solo per centimetri e per struttura fisica, ma anche per reti segnate e capacit&agrave; di incidere nei vari incontri disputati. Divora metri agli avversari con le sue falcate, segna la rete del vantaggio, offre a Bangu l'assist del raddoppio e fa impazzire la difesa del Napoli. Decisivo come un candela per il motore di un'auto. <b>68' Rotesi: sv </b>Prima punta e poi, dopo l'ingresso di Peralta, centrocampista nel recupero.<br ><b>Bangu: 8.5</b> Raro che la classe si abbini a tanta intelligenza tattica. Il '97, eletto miglior giocatore della fase finale, si muove sempre a proposito alle spalle di Gondo, calcia la punizione per il vantaggio viola e sfrutta l'assist dello compagno di reparto. Altro giocatore assolutamente decisivo, sul quale Corvino pu&ograve; puntare ad occhi chiusi. <b>69' Peralta: sv</b> Schierato tra le linee, prova a mostrare i suoi numeri nel recupero.<br ><b>Posarelli: 7.5</b> Se sulla destra ci fosse un autovelox per lui sarebbero guai. Aiuta in fase difensiva ed &egrave; sempre capace di saltare l'uomo nell'uno contro uno in avanti. Gli manca il guizzo nell'area avversaria, ma ancora una volta &egrave; tra i migliori. 67' Cacchiarelli: sv. Al di l&agrave; della rima col compagno sostituito, raccoglie il testimone nel recupero. <br ><b>Tommasiello: 10</b> Roberto segue la partita da bordo campo. Roberto ha le lacrime agli occhi quando i compagni lo vanno ad abbracciare e, sulla carrozzina che lo ospita dopo l'infortunio subito a Grosseto, lo portano a ritirare la Coppa. Questa Coppa, che non lo dimentichi mai, &egrave; anche sua. E quando, appena possibile, rientrer&agrave;, lo aspettiamo ancora pi&ugrave; forte di prima.<br >Aggiungiamo anche coloro che non sono scesi in campo al Bonelli . <b>Chessa</b>: il portiere romano si &egrave; fatto trovare pronto tutte le volte che &egrave; stato chiamato in causa. <b>Bertolacci</b>: idem. <b>Bicchi</b>: difensore esterno bravo sia in copertura che in fase di spinta. <b>Dalla Costa</b>: difensore centrale che concede solo le briciole agli avversari. <b>Razzanelli</b>: impiegato sia al centro che in fascia nella difesa viola, sempre con profitto. <b>Carnevale: </b>centrocampista di buon rendimento quando &egrave; stato chiamato in causa.<br ><b>All. Federico Guidi: 9</b> Il suo &egrave; un undici camaleontico. Che sa farsi blaugrana quando la partita lo permette; che bada al sodo e non si vergogna di spazzare quando serve. Che sa difendersi in modo organico e pressare in modo asfissiante. Tra lui e i suoi ragazzi, un'affinit&agrave; elettiva. In sintesi, a nostro parere, in casa viola non c'&egrave; soltanto un bravo educatore capace di saldare un gruppo, ma anche un tecnico preparatissimo che meriterebbe una grande chance. <br >Napoli<br ><b>Salese: 6.5</b> Bravo ad opporsi a Di Curzio nella ripresa, &egrave; sempre ben piazzato sulla conclusioni centrali dei viola e nulla pu&ograve; sulle tre reti.<br ><b>Guardiglio: 6+</b> Tra i difensori partenopei &egrave; uno dei pi&ugrave; presenti, sia sui palloni alti che quando viene affrontato in velocit&agrave; da Posarelli. <b>52' Colandrea: 6.5</b> Terzino destro nel finale, prova anche a rendersi pericoloso con un paio di inserimenti.<br >De Vincenzo: 6.5 Anche il mancino che agisce a sinistra non sfigura. Dopo aver impiegato un tempo a rincorrere Papini e ad aiutare i centrali a contenere Gondo, cresce nella ripresa quando i suoi inserimenti a sinistra sono tra le maggiori minacce per Bardini.<br ><b>Romano: 6.5</b> Centrocampista che gioca con la testa alta, &egrave; tra i trascinatori dei momenti migliori del Napoli. Sempre aggredito da Berardi & C., non riesce se non di rado a dare rapidit&agrave; alla manovra. <b>64' Venditti: sv.</b> Energie fresche a centrocampo.<br ><b>Mangiapia: 5.5</b> Giornata difficilissima al centro della difesa, dove contro Gondo e Bangu si sta molto peggio che come d'autunno sugli alberi.. Perde il pallone che poi, conquistato da Gondo, Bangu spedisce in rete e soffre molto gli attaccanti avversari.<br ><b>Supino: 6-</b> Leggermente meglio rispetto al compagno, trascorre per&ograve; un pomeriggio molto scomodo al centro della difesa.<br ><b>Tutino: 6</b> Di solito pericoloso con i suoi tagli, la lama stavolta non ha modo di sfiorare la difesa viola. Controllato da vicino da Pellegrino, non riesce a farsi vedere in avanti se non sul finire del primo tempo.<br ><b>Palmiero: 6</b> Uno dei protagonisti nel gironcino, in finale soffre molto il dinamismo e l'aggressivit&agrave; di Berardi e Mancini e, pur confermando di possedere ottime qualit&agrave;, non lascia il segno.<br ><b>De Iorio: 6+</b> Attaccante classe '97, si muove in modo molto minaccioso al centro dell'attacco. Anche se mostra qualit&agrave; interessanti, &egrave; sempre fermato efficacemente dai difensori viola.<br ><b>Gaetano: 6.5</b> Partenza difficile per il talentuoso regista che fatica a trovare spazi e a scovare corridoi in verticale. Fa apprezzare le sue qualit&agrave; nella ripresa, sia in veste di rifinitore che come efficace percussionista nell'area avversaria.<br ><b>Gagliardi: 6-</b> Divorato dalla coppia Proietti-Segoni, non ha mai modo di incidere sulla sinistra. <b>53' Lombardi: 6/7</b> Entra subito in partita e va vicino alla rete in un paio di occcasioni.<br ><b>All. Nicola Liguori: 7.5</b> Il voto non &egrave; tanto alla finale (per la quale servirebbe un sv), ma alla stagione. Conduce i suoi ragazzi ad un passo dal sogno tricolore, facendogli giocare un calcio offensivo e spettacolare.<br >Arbitro<br ><b>Tardino di Milano: 6</b> In una gara priva di grandi insidie, dirige con qualche piccola sbavatura che comunque non incide sull'andamento del match <br >IL COMMENTO<br >Montepulciano in un tardo pomeriggio di giugno si tinge di viola per festeggiare il secondo tricolore in tre anni dal settore giovanile della Fiorentina. Federico Guidi e i suoi ragazzi si cuciono sul petto lo scudetto della categoria giovanissimi. Capitan Berardi e compagni sono campioni d'Italia con pieno merito: numeri da capogiro per una squadra che da fine dicembre a questa finale ha subito soltanto quattro reti. Una squadra che si plasmata giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, difficolt&agrave; dopo difficolt&agrave;. Il Bonelli accoglie le due squadre mentre gli altoparlanti, sfidando la torcida delle due fazioni, diffondono le note dei Pink Floyd. Scelta azzardata, ma apprezzata, almeno dal cronista. Guidi rinuncia a Di Curzio e dal primo minuto lancia Mancini, avanzando Bangu alle spalle di Gondo come seconda punta. Liguori nel disegnare il suo Napoli non rinuncia al tridente: Tutini e Gagliardi fanno da supporto alla prima punta ('97) De Iori, mentre il centrocampo, imbottito di piedi buoni, &egrave; imperniato sulla qualit&agrave; di Palmiero e Gaetano. Le squadre impiegano cinque minuti a studiarsi, poi la prima conclusione &egrave; di Tutino, che col destro non inquadra lo specchio della porta. Tre minuti pi&ugrave; tardi il Napoli tenta uno schema su un corner da sinistra: Gaetano serve De Iori che dal fondo di prima serve Romano, la cui conclusione al volo col destro termina alta sopra la traversa. Al 12' una rimessa laterale di Proietti viene prolungata dalla torre di Gigli, Berardi svetta di testa ma Salese &egrave; pronto a bloccare. Passa appena un minuto e lo stesso Berardi, dopo un break a centrocampo, serve Gondo, il cui destro esce a lato alla destra di Salese. Al 14' il signor Tardino rileva un fallo di Supino su Gondo sulla tre-quarti. Bangu calcia col destro in area a cercare (e a trovare) la testa di Gondo; il centravanti viola stacca bene e angola la palla spedendola sotto l'incrocio dei pali, dove Salese non pu&ograve; arrivare. Il vantaggio viola inserisce il silenziatore al Napoli, che non riesce ad uscire dalla sua met&agrave; campo e sembra in balia dei viola. Al 17' Papini in diagonale fa partire un destro che esce alla destra di Salese. Al 18' Posarelli serve Gondo che tenta la battuta col destro ma il portiere partenopeo para. Al 22' Supino perde palla sulla pressione di Gondo; l'attaccante viola affonda a destra e serve un cross basso per Bangu il quale con uno splendido aggancio si inserisce in area e col sinistro spedisce la palla in rete per il due a zero. Al 25' la Fiorentina pu&ograve; usufruire di un calcio di punizione in area per un gioco pericoloso di un difensore napoletano su Gigli; la punizione viene crossata sul secondo palo per Mancini che schiaccia bene, ma Salese si fa trovare pronto accanto al primo palo e blocca. Nel finale del primo tempo il Napoli cresce, soprattutto grazie alle iniziative di Tutino a destra; Romano &egrave; presente in ogni manovra partenopea e Gaetano comincia ad entrare in partita. Ma prima dell'intervallo &egrave; ancora la Fiorentina a colpire: Papini riceve una rimessa laterale di Proietti, controlla e dai trenta metri fa partire un destro che, come fosse telecomandato, si insacca imprendibile sotto l'incrocio dei pali.<br >Le tre sberle stordiscono il Napoli che anche nella ripresa non riesce a reagire. Al 40' la prima occasione della ripresa &egrave; ancora per i viola, ma il colpo di testa di Mancini termina alto sopra la traversa. Al 42' Bangu su calcio di punizione fa partire una conclusione che, deviata, non crea problemi a Salese. Dopo un pallonetto di Palmiero alto, sono ancora i viola a rendersi pericolosi: al 47' Gondo serve Di Curzio che a sinistra prende il tempo alla difesa azzurra e prova il tiro contro Salese in uscita, ma il portiere avversario riesce a deviare in angolo. La Fiorentina, dopo il primo quarto d'ora, capisce che &egrave; fondamentale non rischiare e concede agli avversari il possesso di palla. Al 49' Gaetano da fuori riesce ad andare al tiro ma Bardini para a terra. Al 58' lo stesso Gaetano, sempre pi&ugrave; vivace, allarga a De Vincenzo, il quale al limite vede e serve Lombardi: il mancino del neo entrato batte sulla parte interna del palo e, per uno strano rimbalzo, torna in area dove la difesa libera. Al 60' il Napoli prova lo schema su punizione: il pallone passa da Palmiero a Romano a Gaetano, che di piatto destro &egrave; libero di colpire ma manda la sfera a lato di poco. Un minuto pi&ugrave; tardi lo stesso Gaetano serve un cross insidioso, De Iorio serve Lombardi, il cui sinistro esce di poco sul fondo. Al 63' la Fiorentina potrebbe siglare il poker: in un contropiede Berardi &egrave; bravo ad innescare l'allungo di Di Curzio che supera il diretto avversario e, contro la disperata uscita di Salese, prova il tiro col piatto destro dalla lunga destra, ma la sfera esce di pochissimo. La girandola dei cambi &egrave; cloroformio per il match. L'ultima emozione &egrave; al 69', quando il mancino di Colandrea viene parato a terra da Bardini. Dopo i tre minuti di recupero, privi di emozioni ma pieni di sostituzioni, pu&ograve; iniziare la festa viola. Come dicevamo la scorsa settimana, una squadra che ha preso talmente la consapevolezza dei suoi mezzi al punto da non porsi limiti. E l'undici di Guidi i limiti non se li &egrave; posti nemmeno in finale, confermando tutto il suo cinismo, la sua organizzazione e le straordinarie a qualit&agrave; dei suoi singoli. Un'orchestra che, diretta magistralmente da Guidi, suona alla perfezione. Il Napoli, forse, paga in finale la stanchezza dei precedenti impegni; incapace di mettere un freno a Gondo e a Bangu, l'undici di Liguori ha comunque reagito mettendo in campo le energie residue nella ripresa. Anche se non arriva l'ambito scudetto, questa finalissima - insieme alla qualificazione degli Allievi alle Final Eight e allo scudetto Berretti - testimonia come il progetto De Laurentis stia facendo passi da gigante, anche nel settore giovanile. Cosimo Di Bari




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