• Finali Giovanissimi Nazionali
  • Inter
  • 0 - 0
  • Fiorentina


INTER (4-2-3-1): Costa 7; Bisceglia 6.5, Sciacca 6.5, Montanari 6, Manolache 6.5; Steffè 6+, Gaiola 6-; Golia 5.5, Rocca 5.5 (56' D'Auria 6.5), Lombardi 6.5; Ponti 5.5 (41' Casale 6.5). A disp.: Feleppa, Boateng, Simonato, Lomolino, Russo, Palazzi, Maiorano. All.: Salvatore Cerrone.
FIORENTINA: Bardini 6.5; Proietti 6.5, Segoni 6.5, Gigli 7, Pellegrino 6.5; Papini 7 (72' Rotesi sv), Berardi 6/7, Bangu 7 (75' Bicchi sv), Posarelli 6.5 (62' Voltolini sv); Gondo 6+, Di Curzio 7- (36' Mancini 7). A disp.: Chessa, Miccinesi, Dalla Costa, Cacchiarelli, Peralta. All.: Federico Guidi.

ARBITRO: Proietti di Terni, coad. da Foglini di Arezzo e Papapietro di Foligno.
NOTE: ammonito Manolache al 30'. Recupero 3'+6'. Corner 1-2.



Come se spolverassero una vetrina piena di cristalli, la parola d'ordine per Inter e Fiorentina è prudenza. Lo è per i viola di Guidi, ai quali basta un pareggio per conquistare la finalissima. E lo è per i nerazzurri di Cerrone, che, pur dovendo a tutti i costi vincere, non vogliono subire una rete. L'Inter è in campo con un 4-2-3-1 nel quale però il quartetto offensivo pare del tutto privo di inchiostro. Non lascia tracce la fase offensiva nerazzurra contro la consueta difesa a quattro viola, composta ancora da Gigli e Segoni (centrali) e da Pellegrino e Proietti (esterni). Il tecnico gigliato non si copre e schiera di nuovo la coppia di attacco composta da Di Curzio e Gondo; a centrocampo al fianco di Berardi c'è Bangu, con Papini e Posarelli sugli esterni. Complici le scelte audaci del proprio tecnico, la Fiorentina nel primo tempo non tiene affatto il baricentro basso; l'Inter ricorre sistematicamente al lancio lungo, ma Segoni e Gigli sono impeccabili e il pressing guidato dal temperamento di Berardi e dalla corsa di Bangu infrange ogni offensiva palla a terra dell'Inter. Al 12' un rinvio di Bardini, dopo un velo di Gondo, giunge a Posarelli, il quale allarga a sinistra per lo stesso Gondo: il mancino del centravanti viola termina alto. Poco più tardi un lancio di Proietti permette a Gondo di prendere il tempo a Montanari, ma il suo destro è debole e non crea problemi a Costa. La tensione è palpabile e le squadre commettono errori anche banali in fase di impostazione. Papini e Posarelli raddoppiano in fase di copertura e la Fiorentina non lascia che permette mai ai nerazzurri di entrare nell'area di Bardini. La partita diventa sempre meno spettacolare col passare dei minuti: Gondo e Di Curzio vengono serviti sempre peggio e per il quartetto difensivo interista diviene sempre più semplice fermare gli avanti gigliati. Al 26' Gigli di testa serve Papini, il cui destro viene deviato in angolo. Soltanto nel recupero l'Inter comincia a farsi insidiosa: il pressing della Fiorentina non è efficace come nei minuti precedenti e Steffè e Gaiola cominciano a pescare gli esterni. Lombardi, il più pericoloso dei suoi al 37' vince il duello fisico con Pellegrino, ma il difensore non si arrende ed ostacola la conclusione all'avversario, respinta di petto da Gigli; l'azione prosegue col pallone indirizzato dallo stesso Lombardi in rovesciata verso Ponti, ma l'arbitro ferma il gioco rilevando l'offside dell'attaccante.
L'avvio di ripresa è tutto viola. L'Inter, che nel primo tempo sembrava prudente, pare addirittura terrorizzata. Guidi toglie Di Curzio ed inserisce Mancini, avanzando Bangu al fianco di Gondo. Dopo nemmeno un minuto la punizione di Pellegrino da centrocampo trova la testa di Mancini ma Costa para facile. Al 37' Gondo punta Steffè e disegna al centro un cross mancino; il pallone viene respinto a mano aperta da Costa, Papini si avventa sulla ribattuta e, dopo aver saltato Montanari con uno splendido tocco di testa, a tu per tu col portiere, fa partire un sinistro che lo stesso Costa riesce a respingere; sulla possibile ribattuta Bangu è troppo avanzato e l'occasione sfuma. Nemmeno un minuto più tardi Bangu prova a servire in profondità Gondo, che sguscia tra Montanari e Sciacca ma Costa esce puntuale a terra e blocca. I cinque minuti di fuoco della Fiorentina si concludono con l'occasione più nitida di tutta la partita: Bangu chiede ed ottiene l'uno-due a Gondo; Bisceglia al limite nel tentativo di intervenire fa impennare la palla e lo stesso Bangu con in rovesciata prova a scavalcare Costa in pallonetto; il portiere pare battuto con un colpo di reni riesce a deviare la sfera sulla traversa; il pallone rimane in area, ma Papini non trova la ribattuta. La timida risposta dell'Inter giunge al 43' con un mancino di Steffè che Bardini blocca centrale. La Fiorentina, stanca e incapace di innescare con precisione Bangu e Gondo, abbassa il baricentro ma Gigli e Segoni sono due doganieri implacabili e nell'area viola si entra con estrema difficoltà. Al 46' Bardini esce a terra su Casale che aveva provato ad allungarsi palla. Al 52' Casale serve Manolache a sinistra; il suo cross mancino attraversa minaccioso l'area ma Lombardi non trova l'impatto col pallone di testa. Al 57' Bangu, dopo un velo di Gondo su una rimessa laterale, vince un contrasto e fa impennare il pallone in area; si avventa sulla sfera Mancini il cui sinistro da buona posizione termina alto. Un minuto più tardi Bangu serve Gondo che evita Montanari; il difensore al limite lo trattiene ma l'attaccante viola rimane in piedi e fa partire un destro che sorvola la traversa. Gondo è stremato dai numerosi scatti, i lanci della difesa viola sono sempre meno precisi e così l'Inter riesce a tenere la difesa alta dando continuità alle sue offensive. Ogni manovra però si infrange contro la scogliera composta dai mediani viola. Al 64' D'Auria per concludere in porta è costretto ad un tiro da fuori che Bardini blocca senza problemi. Nel lunghissimo recupero (sei minuti abbondanti) prevale la stanchezza: l'Inter penetra nell'area viola soltanto con D'Auria, che tenta la percussione partendo dal limite dell'area ma il neo entrato viene fermato da Proietti; l'azione non è finita ma Steffè viene anticipato dall'uscita di piede di Bardini. Al triplice fischio i viola (in campo e sugli spalti dell'impianto di Monteroni) esplodono di gioia: la favola della Fiorentina di Guidi continua.

Cosimo Di Bari INTER (4-2-3-1): Costa 7; Bisceglia 6.5, Sciacca 6.5, Montanari 6, Manolache 6.5; Steff&egrave; 6+, Gaiola 6-; Golia 5.5, Rocca 5.5 (56' D'Auria 6.5), Lombardi 6.5; Ponti 5.5 (41' Casale 6.5). A disp.: Feleppa, Boateng, Simonato, Lomolino, Russo, Palazzi, Maiorano. All.: Salvatore Cerrone.<br >FIORENTINA: Bardini 6.5; Proietti 6.5, Segoni 6.5, Gigli 7, Pellegrino 6.5; Papini 7 (72' Rotesi sv), Berardi 6/7, Bangu 7 (75' Bicchi sv), Posarelli 6.5 (62' Voltolini sv); Gondo 6+, Di Curzio 7- (36' Mancini 7). A disp.: Chessa, Miccinesi, Dalla Costa, Cacchiarelli, Peralta. All.: Federico Guidi.<br > ARBITRO: Proietti di Terni, coad. da Foglini di Arezzo e Papapietro di Foligno.<br >NOTE: ammonito Manolache al 30'. Recupero 3'+6'. Corner 1-2. Come se spolverassero una vetrina piena di cristalli, la parola d'ordine per Inter e Fiorentina &egrave; prudenza. Lo &egrave; per i viola di Guidi, ai quali basta un pareggio per conquistare la finalissima. E lo &egrave; per i nerazzurri di Cerrone, che, pur dovendo a tutti i costi vincere, non vogliono subire una rete. L'Inter &egrave; in campo con un 4-2-3-1 nel quale per&ograve; il quartetto offensivo pare del tutto privo di inchiostro. Non lascia tracce la fase offensiva nerazzurra contro la consueta difesa a quattro viola, composta ancora da Gigli e Segoni (centrali) e da Pellegrino e Proietti (esterni). Il tecnico gigliato non si copre e schiera di nuovo la coppia di attacco composta da Di Curzio e Gondo; a centrocampo al fianco di Berardi c'&egrave; Bangu, con Papini e Posarelli sugli esterni. Complici le scelte audaci del proprio tecnico, la Fiorentina nel primo tempo non tiene affatto il baricentro basso; l'Inter ricorre sistematicamente al lancio lungo, ma Segoni e Gigli sono impeccabili e il pressing guidato dal temperamento di Berardi e dalla corsa di Bangu infrange ogni offensiva palla a terra dell'Inter. Al 12' un rinvio di Bardini, dopo un velo di Gondo, giunge a Posarelli, il quale allarga a sinistra per lo stesso Gondo: il mancino del centravanti viola termina alto. Poco pi&ugrave; tardi un lancio di Proietti permette a Gondo di prendere il tempo a Montanari, ma il suo destro &egrave; debole e non crea problemi a Costa. La tensione &egrave; palpabile e le squadre commettono errori anche banali in fase di impostazione. Papini e Posarelli raddoppiano in fase di copertura e la Fiorentina non lascia che permette mai ai nerazzurri di entrare nell'area di Bardini. La partita diventa sempre meno spettacolare col passare dei minuti: Gondo e Di Curzio vengono serviti sempre peggio e per il quartetto difensivo interista diviene sempre pi&ugrave; semplice fermare gli avanti gigliati. Al 26' Gigli di testa serve Papini, il cui destro viene deviato in angolo. Soltanto nel recupero l'Inter comincia a farsi insidiosa: il pressing della Fiorentina non &egrave; efficace come nei minuti precedenti e Steff&egrave; e Gaiola cominciano a pescare gli esterni. Lombardi, il pi&ugrave; pericoloso dei suoi al 37' vince il duello fisico con Pellegrino, ma il difensore non si arrende ed ostacola la conclusione all'avversario, respinta di petto da Gigli; l'azione prosegue col pallone indirizzato dallo stesso Lombardi in rovesciata verso Ponti, ma l'arbitro ferma il gioco rilevando l'offside dell'attaccante. <br >L'avvio di ripresa &egrave; tutto viola. L'Inter, che nel primo tempo sembrava prudente, pare addirittura terrorizzata. Guidi toglie Di Curzio ed inserisce Mancini, avanzando Bangu al fianco di Gondo. Dopo nemmeno un minuto la punizione di Pellegrino da centrocampo trova la testa di Mancini ma Costa para facile. Al 37' Gondo punta Steff&egrave; e disegna al centro un cross mancino; il pallone viene respinto a mano aperta da Costa, Papini si avventa sulla ribattuta e, dopo aver saltato Montanari con uno splendido tocco di testa, a tu per tu col portiere, fa partire un sinistro che lo stesso Costa riesce a respingere; sulla possibile ribattuta Bangu &egrave; troppo avanzato e l'occasione sfuma. Nemmeno un minuto pi&ugrave; tardi Bangu prova a servire in profondit&agrave; Gondo, che sguscia tra Montanari e Sciacca ma Costa esce puntuale a terra e blocca. I cinque minuti di fuoco della Fiorentina si concludono con l'occasione pi&ugrave; nitida di tutta la partita: Bangu chiede ed ottiene l'uno-due a Gondo; Bisceglia al limite nel tentativo di intervenire fa impennare la palla e lo stesso Bangu con in rovesciata prova a scavalcare Costa in pallonetto; il portiere pare battuto con un colpo di reni riesce a deviare la sfera sulla traversa; il pallone rimane in area, ma Papini non trova la ribattuta. La timida risposta dell'Inter giunge al 43' con un mancino di Steff&egrave; che Bardini blocca centrale. La Fiorentina, stanca e incapace di innescare con precisione Bangu e Gondo, abbassa il baricentro ma Gigli e Segoni sono due doganieri implacabili e nell'area viola si entra con estrema difficolt&agrave;. Al 46' Bardini esce a terra su Casale che aveva provato ad allungarsi palla. Al 52' Casale serve Manolache a sinistra; il suo cross mancino attraversa minaccioso l'area ma Lombardi non trova l'impatto col pallone di testa. Al 57' Bangu, dopo un velo di Gondo su una rimessa laterale, vince un contrasto e fa impennare il pallone in area; si avventa sulla sfera Mancini il cui sinistro da buona posizione termina alto. Un minuto pi&ugrave; tardi Bangu serve Gondo che evita Montanari; il difensore al limite lo trattiene ma l'attaccante viola rimane in piedi e fa partire un destro che sorvola la traversa. Gondo &egrave; stremato dai numerosi scatti, i lanci della difesa viola sono sempre meno precisi e cos&igrave; l'Inter riesce a tenere la difesa alta dando continuit&agrave; alle sue offensive. Ogni manovra per&ograve; si infrange contro la scogliera composta dai mediani viola. Al 64' D'Auria per concludere in porta &egrave; costretto ad un tiro da fuori che Bardini blocca senza problemi. Nel lunghissimo recupero (sei minuti abbondanti) prevale la stanchezza: l'Inter penetra nell'area viola soltanto con D'Auria, che tenta la percussione partendo dal limite dell'area ma il neo entrato viene fermato da Proietti; l'azione non &egrave; finita ma Steff&egrave; viene anticipato dall'uscita di piede di Bardini. Al triplice fischio i viola (in campo e sugli spalti dell'impianto di Monteroni) esplodono di gioia: la favola della Fiorentina di Guidi continua. Cosimo Di Bari




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