• Finali Juniores Dilettanti
  • Sinalunghese
  • 2 - 0
  • Tor di Quinto


SINALUNGHESE: Scasciafratti, Leti R., Botarelli, Fanetti, Della Scala, Schillaci, Dyla, Crocini, Casini (53' Lucatti), Valenti, Oliverio (44' Salleonini). A disp.: Ugolini, Benincasa, Baldini, Stecchi, Mucciarelli. All.: Francesco Neri.
TOR DI QUINTO: De Simone 8, Caye do Ateso 6.5 (93' Lunetta NG), Proietti 5, Silvestro 5.5, Marcelli 7, Carlucci 7, Kanoute 7, Ulisse 6, Pischedda 5, Ciavarro 6, Marioni 7 (70' Ciuita 6). A disp.: Minelli, Farneti, Gloris, Berillo, Cola. All.: Paolo Testa.

ARBITRO: Graziella Pirriatore di Bologna, coad. da Branca di Bologna e Iarrobino di Modena.

RETI: 65' e 88' Schillaci.
NOTE: Ammoniti Dyla, De Simone, Proietti, Ulisse. Angoli: 6-2. Recupero 1'+5'. Sequenza rigori Crocini (S): gol; Silvestro (T): gol; Fanetti (S): gol; Ciuita (T): gol; Valenti (S): gol; Proietti (T): traversa; Dyla (S): gol; Pischedda (T): parato.



Le pagelle rossoblù
Scasciafratti: 9 Para il rigore decisivo per il passaggio del turno della Sinalunghese. Da aggiungere anche la parata decisiva al 19' del secondo tempo che suona la carica per i suoi, da lì in poi dominanti.
Leti Roland: 8 Ottimo il contenimento su Kanoute nel primo tempo. Nel secondo tempo ha maggiore spazio e spinge di più.
Botarelli: 8 Come Leti nel primo tempo, anche lui si occupa di Kanoute nella ripresa. Il terzino destro della Sinalunghese ha sempre la meglio in ogni contrasto e chiusura.
Fanetti: 8 Leader difensivo della squadra. l'esperienza maturata durante l'anno in prima squadra gli permette di essere un punto di riferimento con i pari età.
Della Scala: 8 Ha l'ingrato compito di sostituire Azemi, il perno della difesa della Sinalunghese. Carattere da vendere, si mette sulle tracce di Pischedda e lo manda fuori dal gioco.
Dyla: 8 Lavoro sporco, corsa e splendide geometrie in mezzo al campo.
Schillaci: 9.5 La sua doppietta permette alla Sinalunghese di andare ai rigori e quindi di passare il turno. Punto di riferimento nel gioco di mister Neri, è un arma tecnico-tattica straordinaria.
Crocini: 7.5 La difesa del Tor di Quinto raddoppia su di lui in ogni circostanza. Lui si sacrifica e decide di giocare per la squadra. E' il primo a presentarsi sul dischetto per i rigori. Da vero capitano realizza senza problemi.
Casini: 7.5 Come per Crocini, la difesa laziale gli riserva un trattamento di estrema attenzione. Lui ci prova in apertura e poi diventa il punto di riferimento in attacco per far salire la squadra nei momenti di difficoltà. Lavoro oscuro ma prezioso. 53' Lucatti: 7.5 Dà fisicità all'attacco della Sinalunghese. Come Casini e Crocini si sacrifica contro la difesa a uomo stile Messico ‘70 , del Tor di Quinto.
Valenti: 9 Suo l'assist in occasione del primo gol. Quando parte palla al piede è come un toro che vede rosso: incontenibile. Nella ripesa le sue giocate hanno dato il là al netto predominio territoriale della Sinalunghese. Gli manca il gol nei novanta minuti, si rifà con uno splendido cucchiaio durante i calci di rigore.
Oliverio: 7.5 Esce a fine primo tempo fermato da qualche malanno fisico. Prima un gol sfiorato e le consuete splendide geometrie in mezzo al campo. 44' Salleonini: 7.5 Generosità e corsa. Si getta su ogni pallone: mister utilità.
All. Francesco Neri: 10 Rimontare dal 2-0 subito all'andata ed eliminare i campioni d'Italia in carica sembrava una missione impossibile. La Sinalunghese compie un'altra impresa, per un sogno senza fine che fa volare questi ragazzi lassù dove mai era arrivato nella sua storia il club chianino.
Arbitro
Graziella Pirriatore di Bologna: 4 Onestamente, abbiamo fatto un po' di fatica a capire il metodo arbitrale. Primo tempo senza alcun fischio, secondo tempo a tratti eccessivamente spezzettato. Sinceramente, ci saremmo aspettati un fischetto più esperto rispetto alla graziosa signorina Pirriatore di Bologna.
IL COMMENTO
Impresa epica della Sinalunghese che rimonta lo svantaggio di due reti subito nella gara di andata, pareggia i conti con un doppietta di Schillaci, e passa il turno ai calci di rigore, qualificandosi per le semifinali scudetto. La Sinalunghese è tra le prime quattro squadre d'Italia. La partita con il Tor di Quinto è stata un'ulteriore grande prova di una squadra che quest'anno ha veramente sorpreso tutti quanti. Dopo un avvio di gara un po' timoroso, i ragazzi di Neri si rendono pericolosi al 6' con Casini e poi con Oliverio di testa al 32'. Nel mezzo, due occasioni per i laziali con Proietti di testa e poi con Pischedda di destro. In entrambi i casi però Scasciafratti respinge. La Sinlunghese preme ma non passa. La difesa estremamente arcigna del Tor di Quinto non lascia spazi agli attaccanti della Sinlunghese. Due difensori centrali in costante marcatura su Crocini e Casini, due esterni a contenimento di Dyla e Valenti più un libero costantemente staccato, Carlucci, rappresentano un muro a tratti invalicabile per la squadra di casa, un po' innervosita anche da un arbitraggio che a volte permette tutto a volte niente.
Nella ripresa subito due occasioni per il Tor di Quinto. Al 16' Pischedda ci prova con una girata che termina alta e poi al 19' ancora Pischedda ha sui piedi una palla buona per portare i suoi in vantaggio ma tergiversa troppo con il pallone e Scasciafratti respinge. La parata dell'estremo difensore locale suona la carica a tutta la sua squadra. Sul ribaltamento di fronte, Valenti si invola dal centrocampo facendo fuori prima Ciavarro e poi Carlucci, ubriacandoli con una serie interminabile di finte. Il suo cross dal fondo pesca sul secondo palo Schillaci che, tutto solo, batte De Simone con un preciso diagonale destro. È il gol che riapre la partita e il discorso qualificazione. Il Tor di Quinto prende paura e sparisce dal campo. La Sinalunghese, dall'altra parte, mette alle corde i suoi diretti avversari. Inizia una sfida nella sfida tra Valenti e il portiere laziale De Simone, con grandi tiri del fantasista senese e altrettante grandi risposte da parte dell'estremo difensore romano. Al 29' poi, quando De Simone non arriva al potente sinistro di Valenti, ci pensa la traversa a respingere la conclusione del numero 10 della Sinalunghese. Il Tor di Quinto non risponde più, proprio come un pugile suonato, di fronte ad una Sinalunghese che non la smette più di portare attacchi via via sempre più convinti. Se non ci fosse stato lo scudetto sulle maglie dei giocatori laziali, un qualsiasi osservatore esterno avrebbe detto che era la squadra di Neri la detentrice del titolo nazionale, non quella di Testa. La dimostrazione sta tutta nel raddoppio che arriva al 43'. Dyla, Crocini, Lucatti, Valenti, tutti toccano il pallone di prima in questa straordinaria azione collettiva che porta allo scarico per Schillaci e al suo sinistro che batte inesorabilmente De Simone. È il gol, splendido, che pareggia i conti con la partita dell'andata. È la rete che rimanda il discorso qualificazione alla lotteria dei calci di rigore. Infallibili i giocatori della Sinalunghese. Rigori trasformati da parte di Crocini, Fanetti, Valenti con il cucchiaio e Dyla. Dall'altra parte dopo le realizzazioni Silvestro e Ciuita, falliscono Proietti, che manda sulla traversa, e Pischedda, il cui penalty viene respinto da Scasciafratti. Sul campo e sugli spalti parte la festa. La Sinalunghese stacca il pass per le semifinali, dove mercoledì (domani) se la dovrà vedere in casa con il Soverato.
Andrea Frullanti
Le interviste
Siamo nella storia - commenta un felicissimo Egidio Antonini, presidente della Sinalunghese -. C'è grande gioia per essere tra le prime quattro società in Italia nella categoria Juniores. Una cosa impensabile fino a pochi anni fa. Il primo anno di Neri la squadra fece un campionato discreto ma non eccezionale. L'anno dopo lottò con il Chiusi per il titolo provinciale e rimase beffata nonostante gli 81 punti conquistati. La passata stagione abbiamo stravinto il titolo provinciale e nella stagione in corso quello regionale, dopo anni in cui mancavamo da simili palcoscenici giovanili. Che dire, da campioni di Toscana andremo a giocarci il titolo nazionale, a questo punto non ci poniamo limiti. Puntiamo allo Scudetto. Abbiamo eliminato il Tor di Quinto, campione d'Italia in carica e mina vagante tra le squadre qualificate per gli ottavi. È stato il giusto premio per la nostra determinazione e i nostri meriti. Noi ci crediamo .
Abbiamo fatto una cosa grandissima - esordisce mister Francesco Neri -. Ci inorgoglisce poi averlo fatto contro una società come il Tor di Quinto, organizzatissima e veramente preparata e professionale sotto ogni punto di vista. Però si è visto, con il cuore e la passione si può arrivare ovunque . Oggi Francesco la tua squadra è stata perfetta, potremmo dire.. Sono molto orgoglioso di quanto hanno fatto tutti i ragazzi. Abbiamo tirato fuori il carattere in una partita decisiva, in casa per di più, dove quest'anno abbiamo anche avuto qualche problema di rendimento. Abbiamo lottato veramente contro tutto e contro tutti. E vedere come sono scesi i ragazzi in campo, beh, è la gioia più grande che possono dare ad un allenatore . Il presidente Antonini ha detto che non vi ponete limiti ora.. Io lo dico dal primo giorno di preparazione. Questi ragazzi, per l'età che hanno, non conoscono ancora i loro limiti. Si devono quindi porre come obiettivo quello di un miglioramento e di una crescita costante. Io mi ricordo ancora le difficoltà di inizio anno e le prime sberle prese a livello di risultati nel campionato regionale. Però non ci siamo abbattuti, ci siamo messi a lavorare e con molta umiltà abbiamo costruito un grattacielo. Quando non siamo stati umili lo abbiamo sempre pagato, come a Tor di Quinto all'andata. Adesso però non è finita, finché scenderemo in campo vorremo vincere tutte le partite. Se dicessi ai ragazzi di accontentarsi di quanto fatto fin'ora o di giocare con un livello leggermente più basso di intensità, non avremmo fatto niente . Quale è il segreto di questa squadra? Ti dirò la mia personalissima formula che ripeto sempre ai ragazzi. Passione, umiltà e cuore. Tre elementi indispensabili per diventare prima uomini, poi atleti e giocatori .

A.F. SINALUNGHESE: Scasciafratti, Leti R., Botarelli, Fanetti, Della Scala, Schillaci, Dyla, Crocini, Casini (53' Lucatti), Valenti, Oliverio (44' Salleonini). A disp.: Ugolini, Benincasa, Baldini, Stecchi, Mucciarelli. All.: Francesco Neri.<br >TOR DI QUINTO: De Simone 8, Caye do Ateso 6.5 (93' Lunetta NG), Proietti 5, Silvestro 5.5, Marcelli 7, Carlucci 7, Kanoute 7, Ulisse 6, Pischedda 5, Ciavarro 6, Marioni 7 (70' Ciuita 6). A disp.: Minelli, Farneti, Gloris, Berillo, Cola. All.: Paolo Testa.<br > ARBITRO: Graziella Pirriatore di Bologna, coad. da Branca di Bologna e Iarrobino di Modena.<br > RETI: 65' e 88' Schillaci.<br >NOTE: Ammoniti Dyla, De Simone, Proietti, Ulisse. Angoli: 6-2. Recupero 1'+5'. Sequenza rigori Crocini (S): gol; Silvestro (T): gol; Fanetti (S): gol; Ciuita (T): gol; Valenti (S): gol; Proietti (T): traversa; Dyla (S): gol; Pischedda (T): parato. Le pagelle rossobl&ugrave;<br ><b>Scasciafratti: 9</b> Para il rigore decisivo per il passaggio del turno della Sinalunghese. Da aggiungere anche la parata decisiva al 19' del secondo tempo che suona la carica per i suoi, da l&igrave; in poi dominanti.<br ><b>Leti Roland: 8</b> Ottimo il contenimento su Kanoute nel primo tempo. Nel secondo tempo ha maggiore spazio e spinge di pi&ugrave;.<br ><b>Botarelli: 8</b> Come Leti nel primo tempo, anche lui si occupa di Kanoute nella ripresa. Il terzino destro della Sinalunghese ha sempre la meglio in ogni contrasto e chiusura.<br ><b>Fanetti: 8</b> Leader difensivo della squadra. l'esperienza maturata durante l'anno in prima squadra gli permette di essere un punto di riferimento con i pari et&agrave;. <br ><b>Della Scala: 8</b> Ha l'ingrato compito di sostituire Azemi, il perno della difesa della Sinalunghese. Carattere da vendere, si mette sulle tracce di Pischedda e lo manda fuori dal gioco.<br ><b>Dyla: 8</b> Lavoro sporco, corsa e splendide geometrie in mezzo al campo.<br ><b>Schillaci: 9.5</b> La sua doppietta permette alla Sinalunghese di andare ai rigori e quindi di passare il turno. Punto di riferimento nel gioco di mister Neri, &egrave; un arma tecnico-tattica straordinaria. <br ><b>Crocini: 7.5</b> La difesa del Tor di Quinto raddoppia su di lui in ogni circostanza. Lui si sacrifica e decide di giocare per la squadra. E' il primo a presentarsi sul dischetto per i rigori. Da vero capitano realizza senza problemi.<br ><b>Casini: 7.5</b> Come per Crocini, la difesa laziale gli riserva un trattamento di estrema attenzione. Lui ci prova in apertura e poi diventa il punto di riferimento in attacco per far salire la squadra nei momenti di difficolt&agrave;. Lavoro oscuro ma prezioso. <b>53' Lucatti: 7.5</b> D&agrave; fisicit&agrave; all'attacco della Sinalunghese. Come Casini e Crocini si sacrifica contro la difesa a uomo stile Messico ‘70 , del Tor di Quinto.<br ><b>Valenti: 9</b> Suo l'assist in occasione del primo gol. Quando parte palla al piede &egrave; come un toro che vede rosso: incontenibile. Nella ripesa le sue giocate hanno dato il l&agrave; al netto predominio territoriale della Sinalunghese. Gli manca il gol nei novanta minuti, si rif&agrave; con uno splendido cucchiaio durante i calci di rigore. <br ><b>Oliverio: 7.5</b> Esce a fine primo tempo fermato da qualche malanno fisico. Prima un gol sfiorato e le consuete splendide geometrie in mezzo al campo. <b>44' Salleonini: 7.5</b> Generosit&agrave; e corsa. Si getta su ogni pallone: mister utilit&agrave;.<br ><b>All. Francesco Neri: 10</b> Rimontare dal 2-0 subito all'andata ed eliminare i campioni d'Italia in carica sembrava una missione impossibile. La Sinalunghese compie un'altra impresa, per un sogno senza fine che fa volare questi ragazzi lass&ugrave; dove mai era arrivato nella sua storia il club chianino. <br >Arbitro<br ><b>Graziella Pirriatore di Bologna: 4</b> Onestamente, abbiamo fatto un po' di fatica a capire il metodo arbitrale. Primo tempo senza alcun fischio, secondo tempo a tratti eccessivamente spezzettato. Sinceramente, ci saremmo aspettati un fischetto pi&ugrave; esperto rispetto alla graziosa signorina Pirriatore di Bologna.<br >IL COMMENTO<br >Impresa epica della Sinalunghese che rimonta lo svantaggio di due reti subito nella gara di andata, pareggia i conti con un doppietta di Schillaci, e passa il turno ai calci di rigore, qualificandosi per le semifinali scudetto. La Sinalunghese &egrave; tra le prime quattro squadre d'Italia. La partita con il Tor di Quinto &egrave; stata un'ulteriore grande prova di una squadra che quest'anno ha veramente sorpreso tutti quanti. Dopo un avvio di gara un po' timoroso, i ragazzi di Neri si rendono pericolosi al 6' con Casini e poi con Oliverio di testa al 32'. Nel mezzo, due occasioni per i laziali con Proietti di testa e poi con Pischedda di destro. In entrambi i casi per&ograve; Scasciafratti respinge. La Sinlunghese preme ma non passa. La difesa estremamente arcigna del Tor di Quinto non lascia spazi agli attaccanti della Sinlunghese. Due difensori centrali in costante marcatura su Crocini e Casini, due esterni a contenimento di Dyla e Valenti pi&ugrave; un libero costantemente staccato, Carlucci, rappresentano un muro a tratti invalicabile per la squadra di casa, un po' innervosita anche da un arbitraggio che a volte permette tutto a volte niente. <br >Nella ripresa subito due occasioni per il Tor di Quinto. Al 16' Pischedda ci prova con una girata che termina alta e poi al 19' ancora Pischedda ha sui piedi una palla buona per portare i suoi in vantaggio ma tergiversa troppo con il pallone e Scasciafratti respinge. La parata dell'estremo difensore locale suona la carica a tutta la sua squadra. Sul ribaltamento di fronte, Valenti si invola dal centrocampo facendo fuori prima Ciavarro e poi Carlucci, ubriacandoli con una serie interminabile di finte. Il suo cross dal fondo pesca sul secondo palo Schillaci che, tutto solo, batte De Simone con un preciso diagonale destro. &Egrave; il gol che riapre la partita e il discorso qualificazione. Il Tor di Quinto prende paura e sparisce dal campo. La Sinalunghese, dall'altra parte, mette alle corde i suoi diretti avversari. Inizia una sfida nella sfida tra Valenti e il portiere laziale De Simone, con grandi tiri del fantasista senese e altrettante grandi risposte da parte dell'estremo difensore romano. Al 29' poi, quando De Simone non arriva al potente sinistro di Valenti, ci pensa la traversa a respingere la conclusione del numero 10 della Sinalunghese. Il Tor di Quinto non risponde pi&ugrave;, proprio come un pugile suonato, di fronte ad una Sinalunghese che non la smette pi&ugrave; di portare attacchi via via sempre pi&ugrave; convinti. Se non ci fosse stato lo scudetto sulle maglie dei giocatori laziali, un qualsiasi osservatore esterno avrebbe detto che era la squadra di Neri la detentrice del titolo nazionale, non quella di Testa. La dimostrazione sta tutta nel raddoppio che arriva al 43'. Dyla, Crocini, Lucatti, Valenti, tutti toccano il pallone di prima in questa straordinaria azione collettiva che porta allo scarico per Schillaci e al suo sinistro che batte inesorabilmente De Simone. &Egrave; il gol, splendido, che pareggia i conti con la partita dell'andata. &Egrave; la rete che rimanda il discorso qualificazione alla lotteria dei calci di rigore. Infallibili i giocatori della Sinalunghese. Rigori trasformati da parte di Crocini, Fanetti, Valenti con il cucchiaio e Dyla. Dall'altra parte dopo le realizzazioni Silvestro e Ciuita, falliscono Proietti, che manda sulla traversa, e Pischedda, il cui penalty viene respinto da Scasciafratti. Sul campo e sugli spalti parte la festa. La Sinalunghese stacca il pass per le semifinali, dove mercoled&igrave; (domani) se la dovr&agrave; vedere in casa con il Soverato. <br >Andrea Frullanti<br >Le interviste<br > <b>Siamo nella storia</b> - commenta un felicissimo Egidio Antonini, presidente della Sinalunghese -<b>. C'&egrave; grande gioia per essere tra le prime quattro societ&agrave; in Italia nella categoria Juniores. Una cosa impensabile fino a pochi anni fa. Il primo anno di Neri la squadra fece un campionato discreto ma non eccezionale. L'anno dopo lott&ograve; con il Chiusi per il titolo provinciale e rimase beffata nonostante gli 81 punti conquistati. La passata stagione abbiamo stravinto il titolo provinciale e nella stagione in corso quello regionale, dopo anni in cui mancavamo da simili palcoscenici giovanili. Che dire, da campioni di Toscana andremo a giocarci il titolo nazionale, a questo punto non ci poniamo limiti. Puntiamo allo Scudetto. Abbiamo eliminato il Tor di Quinto, campione d'Italia in carica e mina vagante tra le squadre qualificate per gli ottavi. &Egrave; stato il giusto premio per la nostra determinazione e i nostri meriti. Noi ci crediamo</b> .<br ><b> Abbiamo fatto una cosa grandissima</b> - esordisce mister Francesco Neri -<b>. Ci inorgoglisce poi averlo fatto contro una societ&agrave; come il Tor di Quinto, organizzatissima e veramente preparata e professionale sotto ogni punto di vista. Per&ograve; si &egrave; visto, con il cuore e la passione si pu&ograve; arrivare ovunque </b>. Oggi Francesco la tua squadra &egrave; stata perfetta, potremmo dire.. <b>Sono molto orgoglioso di quanto hanno fatto tutti i ragazzi. Abbiamo tirato fuori il carattere in una partita decisiva, in casa per di pi&ugrave;, dove quest'anno abbiamo anche avuto qualche problema di rendimento. Abbiamo lottato veramente contro tutto e contro tutti. E vedere come sono scesi i ragazzi in campo, beh, &egrave; la gioia pi&ugrave; grande che possono dare ad un allenatore</b> . Il presidente Antonini ha detto che non vi ponete limiti ora.. <b>Io lo dico dal primo giorno di preparazione. Questi ragazzi, per l'et&agrave; che hanno, non conoscono ancora i loro limiti. Si devono quindi porre come obiettivo quello di un miglioramento e di una crescita costante. Io mi ricordo ancora le difficolt&agrave; di inizio anno e le prime sberle prese a livello di risultati nel campionato regionale. Per&ograve; non ci siamo abbattuti, ci siamo messi a lavorare e con molta umilt&agrave; abbiamo costruito un grattacielo. Quando non siamo stati umili lo abbiamo sempre pagato, come a Tor di Quinto all'andata. Adesso per&ograve; non &egrave; finita, finch&eacute; scenderemo in campo vorremo vincere tutte le partite. Se dicessi ai ragazzi di accontentarsi di quanto fatto fin'ora o di giocare con un livello leggermente pi&ugrave; basso di intensit&agrave;, non avremmo fatto niente</b> . Quale &egrave; il segreto di questa squadra? <b>Ti dir&ograve; la mia personalissima formula che ripeto sempre ai ragazzi. Passione, umilt&agrave; e cuore. Tre elementi indispensabili per diventare prima uomini, poi atleti e giocatori</b> . A.F.




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