• Finali Giovanissimi Nazionali
  • Fiorentina
  • 3 - 0
  • Lecce


FIORENTINA (4-4-1-1): Bardini; Proietti (57' Miccinesi), Segoni, Gigli, Pellegrino (71' Razzanelli); Papini (60' Rotesi), Bangu (62' Mancini), Berardi, Posarelli; Gondo (66' Peralta); Di Curzio (51' Voltolini). A disp.: Chessa. All.: Federico Guidi.
LECCE (3-5-2): Ciccarelli 6.5; Pino 6.5, Luperto 6.5, Cormaci 6+; Parlati 6 (36' Monaco 6+), Ciuffetti 6.5 (60' Fiorito sv), Di Domenico 6.5 (71' Cicerello sv), Guadalupi 6.5, Montinaro 6; Meleleo 6.5, Di Mariano 6.5. A disp.: Trinchera, Gigante, Colazzo, Stefani. All.: Luperto.

ARBITRO: Bercigli sez. Valdarno, coad. da Abati e Pacini di Prato.

RETI: 20' e 42' Gondo, 45' Di Curzio.
NOTE: ammoniti Posarelli al 26', Pino al 36', Di Mariano al 39' Voltolini al 69'. Espulsi Posarelli al 50' (somma di ammonizioni), Di Curzio al 52' (offese?) Pino al 65' (somma di ammonizioni). Corner 4-1. Recupero 3'+3'.



Le pagelle viola
Bardini: sv Giornata tranquilla per il numero 1 gigliato. Anche quando si affacciano nella sua area, i giallorossi non inquadrano la porta.
Proietti: 6.5 Sempre preciso in ogni chiusura sulla destra, prova anche ad accompagnare Papini con alcune efficaci sovrapposizioni. Mai in apprensione. 57' Miccinesi: 6.5 Sempre attento nel quarto d'ora finale.
Segoni: 7 Di Mariano sfonda dalla sua parte in una sola occasione, per il resto il difensore centrale viola non si fa mai impensierire: concreto ed efficace, non sbaglia un intervento.
Gigli: 7.5 Guida il reparto con autorità, permettendosi a malapena un rinvio corto a fine gara. Per il resto una gara assolutamente impeccabile.
Berardi: 7.5 Il capitano è un giocatore importantissimo per gli equilibri della squadra: calamita palloni su palloni a centrocampo, troncando sul nascere molte ripartenze. Ma attenzione: non è solo un incontrista e sbaglia pochissimo anche quando imposta. Centrocampista da seguire.
Pellegrino: 6/7 Tra i più arrembanti nel primo tempo, non concede spazi a Montinaro e compagni guadagna più volte il fondo a sinistra e propone al centro palloni interessanti. 71' Razzanelli: sv Mai impegnato nei minuti di recupero a sinistra.
Papini: 6.5 L'esterno destro non è molto cercato dai compagni in questa gara, ma riesce ugualmente a rendersi protagonista di alcune iniziative interessanti. Bravo anche nella ripresa quando aiuta Proietti e Miccinesi nel contenere le ripartenze giallorosse. 60' Rotesi: 6.5 Concentrato, abbina la copertura ad alcune efficaci ripartenze.
Bangu: 7.5 Si intrufola in ogni azione del Lecce e ingaggia una sfida interna con Berardi su chi recupera più palloni. Sempre lucido anche l'impostare, detta i tempi alla squadra per tutto il primo tempo. 62' Mancini: sv Fosforo e freschezza per il centrocampo viola nel finale.
Di Curzio: 7 Riceve pochi palloni nel primo tempo, ma con uno di questi pochi colpisce la traversa. Nel secondo tempo un assist e un gol capolavoro. Peccato soltanto per l'espulsione - pare - rimediata per aver suggerito agli avversari di andare al mare la settimana prossima. Se è vero, la severità di Bercigli sarà un torto che i viola sconteranno la prossima settimana dovendo fare a meno del loro bomber. 51' Voltolini: 6.5 Dopo l'espulsione di Posarelli si posiziona esterno di centrocampo e, oltre a spezzare il gioco avversario, promuove interessanti ripartenze.
Gondo: 7.5 Non sta fermo un attimo e, pur agendo qualche metro più arretrato rispetto a Di Curzio, è il più pericoloso dei suoi. Decisiva la doppietta che mette la gara in discesa. 66' Peralta: sv Si fa largo con alcune incursioni e pressa efficacemente.
Posarelli: 7 La sua velocità scardina spesso i solidi meccanismi difensivi dei giallorossi. Peccato per il doppio giallo: due cartellini apparsi troppo severi.
Arbitro
Bercigli sez. Valdarno: 4.5 Troppo nervoso, in questi settanta minuti, per ricoprire il ruolo di arbitro. Scontenta tutti, con errori spesso banali, e pare a volte accanirsi contro la squadra di Guidi. Una giornata decisamente storta.
IL COMMENTO
Palloncini e bandierine viola circondano la recinzione del rettangolo di gioco. Altoparlanti da concerto intonano l'inno viola e lungo la rete bisogna spingere per trovare un posto libero. C'è voglia di vedere vincere la Fiorentina all'impianto della Trave. Visto lo zero a zero dell'andata, solo una vittoria qualificherebbe i gigliati di Guidi. La Fiorentina prende subito il comando delle operazioni, col Lecce che si rintana dietro la linea della palla, abbottonato in un 3-5-2 molto difensivo. Guidi schiera Di Curzio dal primo minuto con Cedric Gondo che parte qualche metro più arretrato. La Fiorentina, sospinta da Berardi e Bangu, spinge sull'acceleratore e tiene il baricentro alto con i centimetri di Segoni e Gigli che in difesa scoraggiano ogni tentativo di ripartenze di Di Mariano. Al 13' sugli sviluppi di un corner di Bangu, Di Curzio anticipa tutti di testa sul primo palo ma la traversa gli nega il vantaggio. Al 18' capitan Berardi fa partire un tiro potente che, deviato da Cormaci, diventa un assist per Papini, ma l'esterno destro, che ha pochi centesimi di secondo per coordinarsi, di piatto manda alto. Due minuti più tardi Bercigli rileva un fallo di Di Domenico su Posarelli; Bangu calcia col destro e trova in mezzo all'area Gondo che con un bel movimento arriva per primo sul pallone e di testa manda la sfera nell'angolo basso alla destra di Ciccarelli. Il vantaggio non tranquillizza i viola, che subendo una rete vedrebbero compromessa la qualificazione: il Lecce reagisce e per una decina di minuti prova ad estrarre la testa dal guscio. Al 23' Meleleo ('97 interessante, che fa rima con Pantaleo, chissà che qualcuno non decida di portarlo in viola) pesca in verticale Di Mariano (altro elemento che, nonostante il nervosismo, mostra tutto il suo valore) il cui sinistro termina di poco a lato accanto al primo palo. Dopo una punizione di Meleleo dal limite alta, il finale di tempo è tutto dei ragazzi di Guidi. Al 29' una rimessa laterale di Pellegrini cerca e trova la testa di Gondo; Luperto forse mura il pallone a braccia alzate, ma Bercigli lascia proseguire. Al 33' Pellegrino ruba palla a sinistra, guadagna il fondo e crossa basso per Gondo che calcia di prima; la sfera, forse sfiorata da Di Curzio, batte sul palo. L'uno a zero sta stretto ai viola e prima dell'intervallo la porta gigliata (imbattuta in campionato per tutto il 2011!) trema quando il corner di Meleleo viene raccolto di testa da Pino che manda la sfera a sfiorare il palo alla sinistra di Bardini. Nel secondo tempo la Fiorentina non arretra di un centimetro e anzi pare sempre più determinata a mettersi al sicuro da brutte sorprese. Al 42' Di Curzio serve Gondo: il potente destro del numero 10 viola, rimbalzando davanti a Ciccarelli, assume una traiettoria che beffa il portiere gialloblù. Passano tre minuti e la Fiorentina blinda il passaggio del turno: in una ripartenza Di Curzio guadagna palla, la difende caparbiamente e, dopo essersi destreggiato tra tre avversari, non serve Gondo nel momento propizio; la difesa del Lecce sembra aver rimediato il pericolo, ma il centravanti viola alza la testa e decide per il tiro: il suo destro parte teso e, dopo aver toccato la parte inferiore della traversa, gonfia la rete leccese per il tre a zero. La partita è chiusa: a ravvivarla ci prova un nervoso Bercigli che espelle per somma di ammonizioni Posarelli (fallo tattico a centrocampo) e che, su segnalazione dell'assistente estrae il rosso anche per il già sostituito Di Curzio (parola di troppo nei confronti di un avversario?). Il Lecce cerca la rete della bandiera, ma non riesce a scalfire la granitica difesa viola che con Gigli e Segoni non lascia avvicinare nessun giallorosso a Bardini. In dieci la Fiorentina prova sempre a ripartire, ma non crea altre occasioni per il quattro a zero e, dopo tre minuti di recupero, i ragazzi viola - che dedicano ancora la vittoria al compagno di squadra Tommasiello infortunato - possono pensare agli ottavi. Complimenti a mister Guidi, un allenatore che - come può rilevare chiunque segua una partita di questa squadra - insegna calcio ai suoi ragazzi e che permette la crescita di tutto il settore giovanile viola. La Fiorentina adesso però non dovrà sedersi, ma continuare a lavorare sodo per centrare l'obiettivo Final Eight.

Cosimo Di Bari FIORENTINA (4-4-1-1): Bardini; Proietti (57' Miccinesi), Segoni, Gigli, Pellegrino (71' Razzanelli); Papini (60' Rotesi), Bangu (62' Mancini), Berardi, Posarelli; Gondo (66' Peralta); Di Curzio (51' Voltolini). A disp.: Chessa. All.: Federico Guidi.<br >LECCE (3-5-2): Ciccarelli 6.5; Pino 6.5, Luperto 6.5, Cormaci 6+; Parlati 6 (36' Monaco 6+), Ciuffetti 6.5 (60' Fiorito sv), Di Domenico 6.5 (71' Cicerello sv), Guadalupi 6.5, Montinaro 6; Meleleo 6.5, Di Mariano 6.5. A disp.: Trinchera, Gigante, Colazzo, Stefani. All.: Luperto.<br > ARBITRO: Bercigli sez. Valdarno, coad. da Abati e Pacini di Prato.<br > RETI: 20' e 42' Gondo, 45' Di Curzio.<br >NOTE: ammoniti Posarelli al 26', Pino al 36', Di Mariano al 39' Voltolini al 69'. Espulsi Posarelli al 50' (somma di ammonizioni), Di Curzio al 52' (offese?) Pino al 65' (somma di ammonizioni). Corner 4-1. Recupero 3'+3'. Le pagelle viola<br ><b>Bardini: sv</b> Giornata tranquilla per il numero 1 gigliato. Anche quando si affacciano nella sua area, i giallorossi non inquadrano la porta.<br ><b>Proietti: 6.5</b> Sempre preciso in ogni chiusura sulla destra, prova anche ad accompagnare Papini con alcune efficaci sovrapposizioni. Mai in apprensione. <b>57' Miccinesi: 6.5 </b>Sempre attento nel quarto d'ora finale.<br ><b>Segoni: 7</b> Di Mariano sfonda dalla sua parte in una sola occasione, per il resto il difensore centrale viola non si fa mai impensierire: concreto ed efficace, non sbaglia un intervento.<br ><b>Gigli: 7.5</b> Guida il reparto con autorit&agrave;, permettendosi a malapena un rinvio corto a fine gara. Per il resto una gara assolutamente impeccabile.<br ><b>Berardi: 7.5</b> Il capitano &egrave; un giocatore importantissimo per gli equilibri della squadra: calamita palloni su palloni a centrocampo, troncando sul nascere molte ripartenze. Ma attenzione: non &egrave; solo un incontrista e sbaglia pochissimo anche quando imposta. Centrocampista da seguire.<br ><b>Pellegrino: 6/7</b> Tra i pi&ugrave; arrembanti nel primo tempo, non concede spazi a Montinaro e compagni guadagna pi&ugrave; volte il fondo a sinistra e propone al centro palloni interessanti. <b>71' Razzanelli: sv</b> Mai impegnato nei minuti di recupero a sinistra.<br ><b>Papini: 6.5</b> L'esterno destro non &egrave; molto cercato dai compagni in questa gara, ma riesce ugualmente a rendersi protagonista di alcune iniziative interessanti. Bravo anche nella ripresa quando aiuta Proietti e Miccinesi nel contenere le ripartenze giallorosse. <b>60' Rotesi: 6.5</b> Concentrato, abbina la copertura ad alcune efficaci ripartenze.<br ><b>Bangu: 7.5</b> Si intrufola in ogni azione del Lecce e ingaggia una sfida interna con Berardi su chi recupera pi&ugrave; palloni. Sempre lucido anche l'impostare, detta i tempi alla squadra per tutto il primo tempo. <b>62' Mancini: sv</b> Fosforo e freschezza per il centrocampo viola nel finale.<br ><b>Di Curzio: 7</b> Riceve pochi palloni nel primo tempo, ma con uno di questi pochi colpisce la traversa. Nel secondo tempo un assist e un gol capolavoro. Peccato soltanto per l'espulsione - pare - rimediata per aver suggerito agli avversari di andare al mare la settimana prossima. Se &egrave; vero, la severit&agrave; di Bercigli sar&agrave; un torto che i viola sconteranno la prossima settimana dovendo fare a meno del loro bomber. <b>51' Voltolini: 6.5 </b>Dopo l'espulsione di Posarelli si posiziona esterno di centrocampo e, oltre a spezzare il gioco avversario, promuove interessanti ripartenze.<br ><b>Gondo: 7.5</b> Non sta fermo un attimo e, pur agendo qualche metro pi&ugrave; arretrato rispetto a Di Curzio, &egrave; il pi&ugrave; pericoloso dei suoi. Decisiva la doppietta che mette la gara in discesa. <b>66' Peralta: sv</b> Si fa largo con alcune incursioni e pressa efficacemente.<br ><b>Posarelli: 7</b> La sua velocit&agrave; scardina spesso i solidi meccanismi difensivi dei giallorossi. Peccato per il doppio giallo: due cartellini apparsi troppo severi. <br >Arbitro<br ><b>Bercigli sez. Valdarno: 4.5 </b>Troppo nervoso, in questi settanta minuti, per ricoprire il ruolo di arbitro. Scontenta tutti, con errori spesso banali, e pare a volte accanirsi contro la squadra di Guidi. Una giornata decisamente storta.<br >IL COMMENTO<br >Palloncini e bandierine viola circondano la recinzione del rettangolo di gioco. Altoparlanti da concerto intonano l'inno viola e lungo la rete bisogna spingere per trovare un posto libero. C'&egrave; voglia di vedere vincere la Fiorentina all'impianto della Trave. Visto lo zero a zero dell'andata, solo una vittoria qualificherebbe i gigliati di Guidi. La Fiorentina prende subito il comando delle operazioni, col Lecce che si rintana dietro la linea della palla, abbottonato in un 3-5-2 molto difensivo. Guidi schiera Di Curzio dal primo minuto con Cedric Gondo che parte qualche metro pi&ugrave; arretrato. La Fiorentina, sospinta da Berardi e Bangu, spinge sull'acceleratore e tiene il baricentro alto con i centimetri di Segoni e Gigli che in difesa scoraggiano ogni tentativo di ripartenze di Di Mariano. Al 13' sugli sviluppi di un corner di Bangu, Di Curzio anticipa tutti di testa sul primo palo ma la traversa gli nega il vantaggio. Al 18' capitan Berardi fa partire un tiro potente che, deviato da Cormaci, diventa un assist per Papini, ma l'esterno destro, che ha pochi centesimi di secondo per coordinarsi, di piatto manda alto. Due minuti pi&ugrave; tardi Bercigli rileva un fallo di Di Domenico su Posarelli; Bangu calcia col destro e trova in mezzo all'area Gondo che con un bel movimento arriva per primo sul pallone e di testa manda la sfera nell'angolo basso alla destra di Ciccarelli. Il vantaggio non tranquillizza i viola, che subendo una rete vedrebbero compromessa la qualificazione: il Lecce reagisce e per una decina di minuti prova ad estrarre la testa dal guscio. Al 23' Meleleo ('97 interessante, che fa rima con Pantaleo, chiss&agrave; che qualcuno non decida di portarlo in viola) pesca in verticale Di Mariano (altro elemento che, nonostante il nervosismo, mostra tutto il suo valore) il cui sinistro termina di poco a lato accanto al primo palo. Dopo una punizione di Meleleo dal limite alta, il finale di tempo &egrave; tutto dei ragazzi di Guidi. Al 29' una rimessa laterale di Pellegrini cerca e trova la testa di Gondo; Luperto forse mura il pallone a braccia alzate, ma Bercigli lascia proseguire. Al 33' Pellegrino ruba palla a sinistra, guadagna il fondo e crossa basso per Gondo che calcia di prima; la sfera, forse sfiorata da Di Curzio, batte sul palo. L'uno a zero sta stretto ai viola e prima dell'intervallo la porta gigliata (imbattuta in campionato per tutto il 2011!) trema quando il corner di Meleleo viene raccolto di testa da Pino che manda la sfera a sfiorare il palo alla sinistra di Bardini. Nel secondo tempo la Fiorentina non arretra di un centimetro e anzi pare sempre pi&ugrave; determinata a mettersi al sicuro da brutte sorprese. Al 42' Di Curzio serve Gondo: il potente destro del numero 10 viola, rimbalzando davanti a Ciccarelli, assume una traiettoria che beffa il portiere giallobl&ugrave;. Passano tre minuti e la Fiorentina blinda il passaggio del turno: in una ripartenza Di Curzio guadagna palla, la difende caparbiamente e, dopo essersi destreggiato tra tre avversari, non serve Gondo nel momento propizio; la difesa del Lecce sembra aver rimediato il pericolo, ma il centravanti viola alza la testa e decide per il tiro: il suo destro parte teso e, dopo aver toccato la parte inferiore della traversa, gonfia la rete leccese per il tre a zero. La partita &egrave; chiusa: a ravvivarla ci prova un nervoso Bercigli che espelle per somma di ammonizioni Posarelli (fallo tattico a centrocampo) e che, su segnalazione dell'assistente estrae il rosso anche per il gi&agrave; sostituito Di Curzio (parola di troppo nei confronti di un avversario?). Il Lecce cerca la rete della bandiera, ma non riesce a scalfire la granitica difesa viola che con Gigli e Segoni non lascia avvicinare nessun giallorosso a Bardini. In dieci la Fiorentina prova sempre a ripartire, ma non crea altre occasioni per il quattro a zero e, dopo tre minuti di recupero, i ragazzi viola - che dedicano ancora la vittoria al compagno di squadra Tommasiello infortunato - possono pensare agli ottavi. Complimenti a mister Guidi, un allenatore che - come pu&ograve; rilevare chiunque segua una partita di questa squadra - insegna calcio ai suoi ragazzi e che permette la crescita di tutto il settore giovanile viola. La Fiorentina adesso per&ograve; non dovr&agrave; sedersi, ma continuare a lavorare sodo per centrare l'obiettivo Final Eight. Cosimo Di Bari




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