• Finali Giovanissimi Naz.
  • Roma
  • 0 - 3
  • Milan


ROMA (4-3-3): Perilli; Nanni, Di Giovacchino, Romagnoli, Sammartino (45' Rebecchini); Ferazzoli (49' Stati), Catania (61' Mazzitelli), Musto (22' Lucatelli); Anastasio (35' Casciani), Fedeli (63' Teti), Ferri. A disp.: Tassi, Stati, Battaglia, Martino. All.: Vincenzo Montella.
MILAN (4-3-3): Vimercati; Binda, Lecchi, Lucarini, Rondanini (65' Pinato); Bende, Cristante, D'Avolio (70' Peroni); Claveria, Petagna (61' Bance), Galbusera (61' Rota). A disp.: Andrenacci, Apicella, Guzzi, Iobbi, Longo. All.: Roberto Bertuzzo.

ARBITRO: Diego Bruno di Torino, coad. da Davide Giampiedruzzi di Chiavari e Simone Galeotti di Prato.

RETI: 12' e 51' Galbusera, 58' Petagna.
NOTE: nessun ammonito. Angoli 7-2. Recupero 2'+4'.



LE PAGELLE
Roma
Perilli: 6.5 Nessuna responsabilità sulle tre reti: anzi, salva alcune situazioni delicate.
Nanni: 6.5 Terzino interessante: nonostante le qualità degli avversari, sia a destra che a sinistra si mostra sempre attento e preciso.
Di Giovacchino: 6- Prova difficile per il centrale, spesso esposto alla velocità del tridente rossonero; non demerita, mettendo spesso la pezza in modo decisivo.
Romagnoli: 5.5 Dalla sua parte opera spesso Claveria, che ha il dribbling facile. Non alza mai bandiera bianca.
Sammartino: 5.5 Soffre insieme al compagno di reparto la velocità e la qualità di Claveria. 45' Rebecchini: 5.5 Non ha vita più semplice del compagno: a destra deve occuparsi di Galbusera.
Ferazzoli: 6 Dinamico, ha piedi buoni e intelligenza tattica. Stenta nel primo tempo, cresce nella ripresa. 49' Stati: 6- Fatica a entrare in partita nei venti minuti finali.
Catania: 6 Vertice basso davanti alla difesa, incontra qualche difficoltà nel primo tempo, ma prova sempre a far ragionare la squadra. 61' Mazzitelli: sv Calcia alcune punizioni interessanti.
Musto: 5.5 Pochi minuti senza lasciare il segno. 22' Lucatelli: 6+ Entra in partita e prova spesso, soprattutto nella ripresa, la conclusione.
Anastasio: 5.5 Largo a destra, non riesce ad incidere. 35' Casciani: 6 Qualche discesa interessante, non trova comunque molto spazi contro Rondanini.
Fedeli: 6.5 Attaccante generoso, è incisivo sia come prima punta che come esterno sinistro. 63' Teti: sv.
Ferri: 7 Anche se con qualche pausa, il mancino di Montella è il più pericoloso dei suoi. Imprendibile nell'uno contro uno, se la cava anche di testa. Coglie un palo e prova la conclusione più volte.
Milan
Vimercati: 6.5 Blinda la sua porta sui tentativi, comunque spesso centrali, della Roma.
Binda: 7 Un salvataggio sulla linea e tanta sicurezza per l'esterno destro di Betuzzo.
Lecchi: 6.5 Fedeli è un cliente difficile, ma se la cava sempre egregiamente.
Lucarini: 7 Comanda il reparto: non manca un intervento di testa, difficile da superare nell'uno contro uno.
Rondanini: 6.5 Blinda la corsia di competenza. 65' Pinato: sv
Bende: 7 Premiato come miglior giocatore delle Final Six, abbina qualità a quantità. Sembra già un giocatore.
Cristante: 7.5 Macina chilometri ma non perde mai lucidità. Dirige il traffico davanti alla difesa, mostrandosi uno dei giocatori più interessanti della categoria.
D'Avolio: 7 Contiene bene le incursioni avversarie e si inserisce con molta efficacia. 70' Peroni: sv.
Claveria: 7.5 Classe da vendere per lo sgusciante numero 10 rossonero che non trova il gol ma mette lo zampino in ogni azione offensiva dei compagni.
Petagna: 6.5 Dei tre giocatori attacco è quello controllato meglio dalla retroguardia giallorossa. Ma, appena ha l'occasione, non manca il bersaglio. 61' Bance: sv Incisivo in alcune ripartenze.
Galbusera: 7.5 Spesso imprendibile a sinistra, lascia il segno eccome in questa finale con due reti che valgono un'ipoteca sul tricolore. 61' Rota: sv Va al tiro nel finale.
Arbitro
Bruno di Torino: 7 Direzione di gara impeccabile, ben coadiuvato dagli assistenti.
IL COMMENTO
Dieci mesi e oltre di sudore e sacrifici: agosto 2009-giugno 2010: sui 605 metri sul livello del mare di Montepulciano si gioca la gara che decide quale sarà la squadra campione d'Italia. Temperatura perfetta per giocare. Il Bonelli è stipato come nelle grandi occasioni. E di grande occasione si tratta: i giallorossi di Montella contendono il tricolore al Milan di Bertuzzo: due squadre che dopo i rispettivi cammini in campionato hanno ottenuto la qualificazione per questa finale con prestazioni straordinarie nei due difficilissimi gironi di qualificazione. La Finale, quella con la f maiuscola, comincia subito a ritmi serrati. Montella schiera i suoi ragazzi con un 4-3-3 nel quale il pacchetto difensivo è composto (da destra a sinistra) da Nanni, Di Giovacchino, Romagnoli e Sammartino); a centrocampo agiscono al fianco di capitan Catania Musto e Ferazzoli, mentre in attacco se Anastasio parte largo da destra, Fedeli e Ferri si alternano nel ruolo di prima punta. Bertuzzo sceglie un modulo simile al suo collega: davanti a Vimercati sono Lecchi e Lucarini i due centrali difensivi, mentre Binda e Rondanini agiscono esterni. Il timone del centrocampo è affidato a capitan Cristante, affiancato da Bende e D'Avolio; in attacco Claveria parte da destra ma, in virtù della sua fantasia, ha licenza di spaziare su tutto il fronte di attacco, mentre Galbusera è esterno a sinistra e Petagna agisce da prima punta. La Roma parte col piede schiacciato sull'acceleratore, trascinata dal talento e della personalità di Ferri. Al 5' Anastasio da destra appoggia all'indietro per Ferri che carica il sinistro e fa partire un tiro che si stampa sul palo alla sinistra di Vimercati. Dopo i primi minuti di marca giallorossa, il Milan cresce e, grazie alla forza e alla qualità del terzetto del centrocampo, prende in mano la partita. Bravissimi nel palleggio, i ragazzi di Bertuzzo alzano il baricentro e cominciano ad avvicinarsi alla porta di Perilli. Al 12' azione sulla sinistra di Galbusera, cross teso al centro sul quale nessuno riesce ad arrivare; dalla parte opposta D'Avolio raccoglie la sfera e serve al centro un contro-cross sul quale arriva lo stesso Galbusera di testa (tanto libero da marcatura da anticipare il compagno di squadra Petagna) ad insaccare in rete l'uno a zero. La Roma tenta di reagire, ma non trova più la lucidità dei primi minuti e la difesa rossonera non lascia passare nemmeno uno spiffero. Al 21' Claveria imbecca Petagna il cui sinistro termina alto di poco. In questa fase la squadra giallorossa fatica a ripartire e si affida a lanci lunghi che diventano spesso facile preda per Lucarini (dominatore dell'area di rigore) e compagni. Montella prova dunque a cambiare qualcosa e sostituisce Musto con Lucatelli: il numero 18 agisce da rifinitore e dunque il modulo diventa un 4-2-3-1. Al 23' però è ancora il Milan a rendersi pericoloso: il lancio di Claveria innesca la velocità di Galbusera che vince un contrasto con Di Giovacchino ma poi viene fermato dalla tempestiva uscita a terra di Perilli. Al 27' la Roma torna a farsi vedere in avanti, grazie ad un'incursione centrale palla al piede di Fedeli che, poco prima di entrare in area, fa partire una conclusione che non trova lo specchio della porta. Tre minuti più tardi l'incontenibile Claveria a destra dalla linea di fondo si libera di un avversario, si porta il pallone sul sinistro e calcia ma la sfera termina sull'esterno della rete. Un minuto più tardi sul cross da sinistra di Fedeli, Ferri stacca di testa trovando la pronta risposta di Vimercati che blocca con sicurezza. Al 32' Rondanini serve D'Avolio che controlla e conclude di sinistro senza inquadrare lo specchio; sulla rimessa giocata corta da Perilli, Claveria soffia il pallone alla retroguardia giallorossa ma Ferazzoli scampa il possibile pericolo. Il Milan, trascinato dal terzetto di centrocampo Bende-Cristante-D'Avolio, addomestica la partita, continuando a gestire da grande squadra il possesso di palla. E prima dell'intervallo l'occasione per segnare capita ancora ai rossoneri: Bende serve Galbusera che si libera di un avversario e da sinistra fa partire un tiro che Perilli non ha difficoltà a bloccare. Prima dell'intervallo Montella opera anche il secondo cambio, inserendo Casciani al posto di Anastasi (stesso ruolo del compagno di squadra per il neo entrato). Il primo tempo comunque si chiude senza altre sorprese, col Milan meritatamente in vantaggio.
Nella ripresa, mentre il tramonto comincia a pitturare le suggestive nuvole che circondano il Bonelli , l'andamento della gara non diverge dalla prima frazione: il Milan non si lascia schiacciare nella sua metà campo, anzi continua a produrre gioco e a tenere impegnata la retroguardia giallorossa. Al 43' comunque la prima occasione è per i ragazzi di Montella: Ferri da sinistra serve Catania che avanza di qualche passo e fa partire un destro che Vimercati blocca centralmente. Dopo dieci minuti dall'inizio del secondo tempo la Roma prova ad intensificare gli attacchi. Al 46' Ferazzoli prova la conclusione su calcio piazzato ma non trova lo specchio della porta. Un minuto dopo Claveria innesca Galbusera che da sinistra opera un ghiotto cross: Petagna non ci arriva per un soffio ma irrompe dalla parte opposta Nanni che col destro calcia alto. Anche senza creare nitide occasioni, adesso la Roma sembra crederci e alza decisamente il baricentro. Al 49' Ferazzoli lancia in verticale Ferri: il numero 10 giallorosso entra in area palla al piede e fa partire un sinistro che termina però sull'esterno della rete. Due minuti più tardi, nel momento migliore dei giallorossi, il Milan raddoppia: Galbusera riceve un assist in verticale, entra in area e fa partire un sinistro che batte sulla parte inferiore della traversa, rimbalza a terra e bacia di nuovo la traversa prima di oltrepassare del tutto la linea. Una rete che merita gli applausi di tutto il pubblico sugli spalti del Bonelli . Al 53' azione tutta in velocità del tridente rossonero che adesso va a nozze negli spazi che vengono ad aprirsi: Galbusera scambia con Petagna, il cui colpo di tacco manda al tiro Claveria: il mancino del numero 10 milanista però finisce alto sopra la traversa. Prima che la Roma riesca a reagire, il Milan fa in tempo a concludere una volta in porta (Perilli blocca un tiro di Claveria smorzato da un difensore) e a triplicare: Claveria con un'intuizione geniale smarca Petagna solo davanti a Perilli. Al numero 9 rossonero con una freddezza da bomber di razza basta un tocco di sinistro per superare il portiere avversario in uscita. Il tre a zero stenderebbe forse un elefante, ma non la squadra di Montella che non sembra avere intenzione, nonostante il passivo, di arrendersi prima del triplice fischio. Al 62' la Roma infatti torna a farsi vedere in avanti con una punizione crossata in area da Mazzitelli; dopo una respinta Fedeli calcia potente ma non trova lo specchio della porta. Al 64' splendida iniziativa di Rota che, da poco entrato in campo, prova il tiro di destro ma il pallone finisce sopra la traversa. Al 65' il mai domo Ferri si incunea tre due avversari e serve Lucatelli, il cui tentativo viene salvato dal provvidenziale di Binda sulla linea di porta; l'azione prosegue con Casciani che da destra prova di nuovo il tiro ma Vimercati si oppone prontamente. L'ultimo brivido della partita è al 68': su un corner di Mazzitelli, la deviazione di Romagnoli favorisce la conclusione di Lucatelli, ma anche stavolta il tentativo del giocatore giallorosso viene sventato dalla retroguardia del Milan. I quattro minuti di recupero, nonostante il cuore dei ragazzi giallorossi, non offrono altri pericoli a Vimercati e la gara si conclude sul risultato di tre a zero. Punteggio troppo severo per la Roma che, come testimoniano i sette corner guadagnati, ha creato gioco ed occasioni, ma non è riuscita a finalizzare; i rimpianti per i ragazzi di Montella sono legati soprattutto al palo colpito nel primo tempo, quando il risultato era ancora a reti inviolate. Rimane comunque la consapevolezza di aver condotto una stagione strepitosa e, visto l'esempio offerto dagli Allievi, questo gruppo di '95 ha tutte le carte in regola per tentare l'assalto al tricolore tra due anni. Tripudio in casa Milan: il gruppo allenato da Bertuzzo ha saputo agguantare uno scudetto che mancava addirittura dal 1992. Una squadra cresciuta esponenzialmente settimana dopo settimana e mese dopo mese: una squadra dalle qualità interessantissime in ogni settore del campo e capace di esprimere un calcio elegante e sontuoso, brillante e spettacolare e ma anche, quando serve, pratico ed efficace.

Cosimo Di Bari ROMA (4-3-3): Perilli; Nanni, Di Giovacchino, Romagnoli, Sammartino (45' Rebecchini); Ferazzoli (49' Stati), Catania (61' Mazzitelli), Musto (22' Lucatelli); Anastasio (35' Casciani), Fedeli (63' Teti), Ferri. A disp.: Tassi, Stati, Battaglia, Martino. All.: Vincenzo Montella. <br >MILAN (4-3-3): Vimercati; Binda, Lecchi, Lucarini, Rondanini (65' Pinato); Bende, Cristante, D'Avolio (70' Peroni); Claveria, Petagna (61' Bance), Galbusera (61' Rota). A disp.: Andrenacci, Apicella, Guzzi, Iobbi, Longo. All.: Roberto Bertuzzo.<br > ARBITRO: Diego Bruno di Torino, coad. da Davide Giampiedruzzi di Chiavari e Simone Galeotti di Prato.<br > RETI: 12' e 51' Galbusera, 58' Petagna.<br >NOTE: nessun ammonito. Angoli 7-2. Recupero 2'+4'. <pstyle:H>LE PAGELLE<br >Roma<br ><pstyle:Testo7><b>Perilli: 6.5</b> Nessuna responsabilit&agrave; sulle tre reti: anzi, salva alcune situazioni delicate.<br ><b>Nanni: 6.5</b> Terzino interessante: nonostante le qualit&agrave; degli avversari, sia a destra che a sinistra si mostra sempre attento e preciso.<br ><b>Di Giovacchino: 6-</b> Prova difficile per il centrale, spesso esposto alla velocit&agrave; del tridente rossonero; non demerita, mettendo spesso la pezza in modo decisivo.<br ><b>Romagnoli: 5.5</b> Dalla sua parte opera spesso Claveria, che ha il dribbling facile. Non alza mai bandiera bianca. <br ><b>Sammartino: 5.5</b> Soffre insieme al compagno di reparto la velocit&agrave; e la qualit&agrave; di Claveria. <b>45' Rebecchini: 5.5</b> Non ha vita pi&ugrave; semplice del compagno: a destra deve occuparsi di Galbusera.<br ><b>Ferazzoli: 6</b> Dinamico, ha piedi buoni e intelligenza tattica. Stenta nel primo tempo, cresce nella ripresa. <b>49' Stati: 6-</b> Fatica a entrare in partita nei venti minuti finali. <br ><b>Catania: 6</b> Vertice basso davanti alla difesa, incontra qualche difficolt&agrave; nel primo tempo, ma prova sempre a far ragionare la squadra. <b>61' Mazzitelli: sv</b> Calcia alcune punizioni interessanti.<br ><b>Musto: 5.5</b> Pochi minuti senza lasciare il segno. <b>22' Lucatelli: 6+</b> Entra in partita e prova spesso, soprattutto nella ripresa, la conclusione.<br ><b>Anastasio: 5.5</b> Largo a destra, non riesce ad incidere. 35' Casciani: 6 Qualche discesa interessante, non trova comunque molto spazi contro Rondanini.<br ><b>Fedeli: 6.5</b> Attaccante generoso, &egrave; incisivo sia come prima punta che come esterno sinistro. 63' Teti: sv.<br ><b>Ferri: 7</b> Anche se con qualche pausa, il mancino di Montella &egrave; il pi&ugrave; pericoloso dei suoi. Imprendibile nell'uno contro uno, se la cava anche di testa. Coglie un palo e prova la conclusione pi&ugrave; volte. <br ><pstyle:H>Milan <br ><pstyle:Testo7><b>Vimercati: 6.5</b> Blinda la sua porta sui tentativi, comunque spesso centrali, della Roma.<br ><b>Binda: 7</b> Un salvataggio sulla linea e tanta sicurezza per l'esterno destro di Betuzzo.<br ><b>Lecchi: 6.5</b> Fedeli &egrave; un cliente difficile, ma se la cava sempre egregiamente.<br ><b>Lucarini: 7</b> Comanda il reparto: non manca un intervento di testa, difficile da superare nell'uno contro uno. <br ><b>Rondanini: 6.5</b> Blinda la corsia di competenza. <b>65' Pinato: sv</b><br ><b>Bende: 7</b> Premiato come miglior giocatore delle Final Six, abbina qualit&agrave; a quantit&agrave;. Sembra gi&agrave; un giocatore.<br ><b>Cristante: 7.5</b> Macina chilometri ma non perde mai lucidit&agrave;. Dirige il traffico davanti alla difesa, mostrandosi uno dei giocatori pi&ugrave; interessanti della categoria.<br ><b>D'Avolio: 7</b> Contiene bene le incursioni avversarie e si inserisce con molta efficacia. <b>70' Peroni: sv. </b><br ><b>Claveria: 7.5</b> Classe da vendere per lo sgusciante numero 10 rossonero che non trova il gol ma mette lo zampino in ogni azione offensiva dei compagni.<br ><b>Petagna: 6.5</b> Dei tre giocatori attacco &egrave; quello controllato meglio dalla retroguardia giallorossa. Ma, appena ha l'occasione, non manca il bersaglio. <b>61' Bance: sv</b> Incisivo in alcune ripartenze. <br ><b>Galbusera: 7.5 </b>Spesso imprendibile a sinistra, lascia il segno eccome in questa finale con due reti che valgono un'ipoteca sul tricolore. 61' Rota: sv Va al tiro nel finale. <br ><pstyle:H>Arbitro<br ><pstyle:Testo7><b>Bruno di Torino: 7</b> Direzione di gara impeccabile, ben coadiuvato dagli assistenti.<br ><pstyle:H>IL COMMENTO<br ><pstyle:Testo7>Dieci mesi e oltre di sudore e sacrifici: agosto 2009-giugno 2010: sui 605 metri sul livello del mare di Montepulciano si gioca la gara che decide quale sar&agrave; la squadra campione d'Italia. Temperatura perfetta per giocare. Il Bonelli &egrave; stipato come nelle grandi occasioni. E di grande occasione si tratta: i giallorossi di Montella contendono il tricolore al Milan di Bertuzzo: due squadre che dopo i rispettivi cammini in campionato hanno ottenuto la qualificazione per questa finale con prestazioni straordinarie nei due difficilissimi gironi di qualificazione. La Finale, quella con la f maiuscola, comincia subito a ritmi serrati. Montella schiera i suoi ragazzi con un 4-3-3 nel quale il pacchetto difensivo &egrave; composto (da destra a sinistra) da Nanni, Di Giovacchino, Romagnoli e Sammartino); a centrocampo agiscono al fianco di capitan Catania Musto e Ferazzoli, mentre in attacco se Anastasio parte largo da destra, Fedeli e Ferri si alternano nel ruolo di prima punta. Bertuzzo sceglie un modulo simile al suo collega: davanti a Vimercati sono Lecchi e Lucarini i due centrali difensivi, mentre Binda e Rondanini agiscono esterni. Il timone del centrocampo &egrave; affidato a capitan Cristante, affiancato da Bende e D'Avolio; in attacco Claveria parte da destra ma, in virt&ugrave; della sua fantasia, ha licenza di spaziare su tutto il fronte di attacco, mentre Galbusera &egrave; esterno a sinistra e Petagna agisce da prima punta. La Roma parte col piede schiacciato sull'acceleratore, trascinata dal talento e della personalit&agrave; di Ferri. Al 5' Anastasio da destra appoggia all'indietro per Ferri che carica il sinistro e fa partire un tiro che si stampa sul palo alla sinistra di Vimercati. Dopo i primi minuti di marca giallorossa, il Milan cresce e, grazie alla forza e alla qualit&agrave; del terzetto del centrocampo, prende in mano la partita. Bravissimi nel palleggio, i ragazzi di Bertuzzo alzano il baricentro e cominciano ad avvicinarsi alla porta di Perilli. Al 12' azione sulla sinistra di Galbusera, cross teso al centro sul quale nessuno riesce ad arrivare; dalla parte opposta D'Avolio raccoglie la sfera e serve al centro un contro-cross sul quale arriva lo stesso Galbusera di testa (tanto libero da marcatura da anticipare il compagno di squadra Petagna) ad insaccare in rete l'uno a zero. La Roma tenta di reagire, ma non trova pi&ugrave; la lucidit&agrave; dei primi minuti e la difesa rossonera non lascia passare nemmeno uno spiffero. Al 21' Claveria imbecca Petagna il cui sinistro termina alto di poco. In questa fase la squadra giallorossa fatica a ripartire e si affida a lanci lunghi che diventano spesso facile preda per Lucarini (dominatore dell'area di rigore) e compagni. Montella prova dunque a cambiare qualcosa e sostituisce Musto con Lucatelli: il numero 18 agisce da rifinitore e dunque il modulo diventa un 4-2-3-1. Al 23' per&ograve; &egrave; ancora il Milan a rendersi pericoloso: il lancio di Claveria innesca la velocit&agrave; di Galbusera che vince un contrasto con Di Giovacchino ma poi viene fermato dalla tempestiva uscita a terra di Perilli. Al 27' la Roma torna a farsi vedere in avanti, grazie ad un'incursione centrale palla al piede di Fedeli che, poco prima di entrare in area, fa partire una conclusione che non trova lo specchio della porta. Tre minuti pi&ugrave; tardi l'incontenibile Claveria a destra dalla linea di fondo si libera di un avversario, si porta il pallone sul sinistro e calcia ma la sfera termina sull'esterno della rete. Un minuto pi&ugrave; tardi sul cross da sinistra di Fedeli, Ferri stacca di testa trovando la pronta risposta di Vimercati che blocca con sicurezza. Al 32' Rondanini serve D'Avolio che controlla e conclude di sinistro senza inquadrare lo specchio; sulla rimessa giocata corta da Perilli, Claveria soffia il pallone alla retroguardia giallorossa ma Ferazzoli scampa il possibile pericolo. Il Milan, trascinato dal terzetto di centrocampo Bende-Cristante-D'Avolio, addomestica la partita, continuando a gestire da grande squadra il possesso di palla. E prima dell'intervallo l'occasione per segnare capita ancora ai rossoneri: Bende serve Galbusera che si libera di un avversario e da sinistra fa partire un tiro che Perilli non ha difficolt&agrave; a bloccare. Prima dell'intervallo Montella opera anche il secondo cambio, inserendo Casciani al posto di Anastasi (stesso ruolo del compagno di squadra per il neo entrato). Il primo tempo comunque si chiude senza altre sorprese, col Milan meritatamente in vantaggio. <br >Nella ripresa, mentre il tramonto comincia a pitturare le suggestive nuvole che circondano il Bonelli , l'andamento della gara non diverge dalla prima frazione: il Milan non si lascia schiacciare nella sua met&agrave; campo, anzi continua a produrre gioco e a tenere impegnata la retroguardia giallorossa. Al 43' comunque la prima occasione &egrave; per i ragazzi di Montella: Ferri da sinistra serve Catania che avanza di qualche passo e fa partire un destro che Vimercati blocca centralmente. Dopo dieci minuti dall'inizio del secondo tempo la Roma prova ad intensificare gli attacchi. Al 46' Ferazzoli prova la conclusione su calcio piazzato ma non trova lo specchio della porta. Un minuto dopo Claveria innesca Galbusera che da sinistra opera un ghiotto cross: Petagna non ci arriva per un soffio ma irrompe dalla parte opposta Nanni che col destro calcia alto. Anche senza creare nitide occasioni, adesso la Roma sembra crederci e alza decisamente il baricentro. Al 49' Ferazzoli lancia in verticale Ferri: il numero 10 giallorosso entra in area palla al piede e fa partire un sinistro che termina per&ograve; sull'esterno della rete. Due minuti pi&ugrave; tardi, nel momento migliore dei giallorossi, il Milan raddoppia: Galbusera riceve un assist in verticale, entra in area e fa partire un sinistro che batte sulla parte inferiore della traversa, rimbalza a terra e bacia di nuovo la traversa prima di oltrepassare del tutto la linea. Una rete che merita gli applausi di tutto il pubblico sugli spalti del Bonelli . Al 53' azione tutta in velocit&agrave; del tridente rossonero che adesso va a nozze negli spazi che vengono ad aprirsi: Galbusera scambia con Petagna, il cui colpo di tacco manda al tiro Claveria: il mancino del numero 10 milanista per&ograve; finisce alto sopra la traversa. Prima che la Roma riesca a reagire, il Milan fa in tempo a concludere una volta in porta (Perilli blocca un tiro di Claveria smorzato da un difensore) e a triplicare: Claveria con un'intuizione geniale smarca Petagna solo davanti a Perilli. Al numero 9 rossonero con una freddezza da bomber di razza basta un tocco di sinistro per superare il portiere avversario in uscita. Il tre a zero stenderebbe forse un elefante, ma non la squadra di Montella che non sembra avere intenzione, nonostante il passivo, di arrendersi prima del triplice fischio. Al 62' la Roma infatti torna a farsi vedere in avanti con una punizione crossata in area da Mazzitelli; dopo una respinta Fedeli calcia potente ma non trova lo specchio della porta. Al 64' splendida iniziativa di Rota che, da poco entrato in campo, prova il tiro di destro ma il pallone finisce sopra la traversa. Al 65' il mai domo Ferri si incunea tre due avversari e serve Lucatelli, il cui tentativo viene salvato dal provvidenziale di Binda sulla linea di porta; l'azione prosegue con Casciani che da destra prova di nuovo il tiro ma Vimercati si oppone prontamente. L'ultimo brivido della partita &egrave; al 68': su un corner di Mazzitelli, la deviazione di Romagnoli favorisce la conclusione di Lucatelli, ma anche stavolta il tentativo del giocatore giallorosso viene sventato dalla retroguardia del Milan. I quattro minuti di recupero, nonostante il cuore dei ragazzi giallorossi, non offrono altri pericoli a Vimercati e la gara si conclude sul risultato di tre a zero. Punteggio troppo severo per la Roma che, come testimoniano i sette corner guadagnati, ha creato gioco ed occasioni, ma non &egrave; riuscita a finalizzare; i rimpianti per i ragazzi di Montella sono legati soprattutto al palo colpito nel primo tempo, quando il risultato era ancora a reti inviolate. Rimane comunque la consapevolezza di aver condotto una stagione strepitosa e, visto l'esempio offerto dagli Allievi, questo gruppo di '95 ha tutte le carte in regola per tentare l'assalto al tricolore tra due anni. Tripudio in casa Milan: il gruppo allenato da Bertuzzo ha saputo agguantare uno scudetto che mancava addirittura dal 1992. Una squadra cresciuta esponenzialmente settimana dopo settimana e mese dopo mese: una squadra dalle qualit&agrave; interessantissime in ogni settore del campo e capace di esprimere un calcio elegante e sontuoso, brillante e spettacolare e ma anche, quando serve, pratico ed efficace. Cosimo Di Bari




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