• Finali Primavera
  • Empoli
  • 1 - 2
  • Genoa


EMPOLI (4-3-3): Addario; Mazzanti, Tonelli, Angella (46' Mori), Tognarelli; Crafa (53' Lo Sicco), Signorelli, Guitto; Saponara, Dumitru, Fabbrini (63' Pucciarelli). All.: Ettore Donati.
GENOA (4-3-3): Perin; Bertoncini, De Bode, Terigi, Polenta; Doninelli, Cofie, Gucher; Ragusa (82' Lazarevic), Chinellato (82' Boakye), El Shaarawy. All.: Luca Chiappino.

ARBITRO: Pasqua.

RETI: 44' rig. Polenta, 59' El Shaarawy, 69' Pucciarelli.
NOTE: ammoniti Tognarelli, Gucher, Ragusa, Tonelli, Mori. Corner 6-4. Recupero 0'+3'.



LE PAGELLE
Empoli
Addario: 7 Due ottime parate; subito su Gucher, poi su colpo di testa di Chinellato. Sempre attento e concentrato.
Mazzanti: 6- Riesce a contenere El Shaarawy e Ragusa nell'arco dei due tempi, ma è sfortunato protagonista in due circostanze. Prima atterra Ragusa sbagliando il tempo dell'intervento (l'arbitro non vede), poi manca la chiusura in occasione del gol del raddoppio.
Angella: 6+ Prende quasi subito le misure a Chinellato a cui non concede nulla. A fine primo tempo però è lui a commettere il fallo da rigore su Ragusa, nell'occasione si infortuna. 46' Mori: 6 Nel secondo tempo, con l'Empoli sbilanciato in avanti, rimane in difesa dove riesce a mettere qualche pezza.
Tonelli: 6,5 Il capitano riesce a tenere a galla la difesa, non è impeccabile come spesso è accaduto, ma sicuramente in questa finale è stato il migliore del reparto arretrato.
Tognarelli: 5,5 Migliore in campo contro il Brescia, tra i più in difficoltà nell'atto finale. Soffre sia Ragusa sia El Shaarawy, rischia l'espulsione per un brutto fallo su Polenta. Anche quando sale per appoggiare l'azione è impreciso.
Signorelli: 6+ Elegante e preciso nel far girare palla, sfiora subito il gol. Per il resto della gara prova ad impostare la manovra azzurra, ma non trova mai la verticalizzazione giusta.
Guitto: 6,5 E' sempre nel vivo del gioco, tocca centinaia di palloni ed effettua lanci molto interessanti, anche se nel secondo tempo ne abusa un po'. Si conferma tra i migliori tra i toscani, anche se non riesce ad essere decisivo. Vicino al gol su calcio di punizione.
Crafa: 6- Stavolta viene gettato nella mischia dal primo minuto, ma probabilmente non incide come mister Donati vorrebbe. Si impegna a fondo ma non crea mai grosse cose in fase di rifinitura. 53' Lo Sicco: 6- Un po' meglio di Crafa, pimpante e dinamico, ma anche lui non emerge nel secondo tempo ed è sfortunato quando perde un rimpallo con Ragusa dando via libera alla ripartenza del 2-0.
Saponara: 6 Il guaio fisico riportato nella semifinale con il Brescia lo limita molto. Fa sempre tutto bene, ma manca nell'atto della conclusione. Suo comunque l'assist per il gol di Pucciarelli che riapre la partita.
Dumitru: 5,5 Decisivo contro il Palermo, ottimo contro il Brescia, stecca la partita decisiva. Si muove molto partendo anche largo e scambiandosi la posizione con Fabbrini, corre tantissimo e gioca per la squadra, ma in fase conclusiva manca totalmente e anche quando ha la palla buona per colpire non la sfrutta.
Fabbrini: 5,5 Classe 1990, dovrebbe fare la differenza visto le 30 presenze collezionate in serie B, invece non è proprio al meglio della forma e piano piano sparisce dalla partita, non riuscendo ad incidere. Al 26' dà un saggio della sua bravura con un bel tiro da lontano che manca di poco la porta, ma questo è l'unico lampo.
63' Pucciarelli: 7 Entra con la voglia giusta, con la rabbia dovuta all'esclusione dall'undici iniziale e incide nel giro di pochi minuti. Assist a Dumitru, bel destro che costringe Perin ad una gran parata e poi il gol che riapre la partita. Nel finale è l'unico che sembra avere da spendere qualcosa per rimontare, ma non trova la collaborazione dei suoi compagni stremati.
Genoa
Perin: 7 Nel giro di pochi minuti salva il risultato in due occasioni, su Dumitru e Pucciarelli, prima di capitolare. Poi chiude anche la strada alla punizione di Guitto.
Bertoncini: 6+ Finchè non entra in campo Pucciarelli blinda la fascia destra e sfiora il gol di testa. Poi soffre molto nella seconda parte del secondo tempo.
De Bode: 7 Nella gara d'esordio con il Chievo non era stato impeccabile, poi in semifinale era squalificato (somma d'ammonizioni). Rientra da titolare in finale e gioca una gran partita in coppia con Terigi; perfetto nel gioco aereo.
Terigi: 7 Il capitano si conferma su ottimi livelli, come nelle due precedenti partite. Vince nettamente il duello con Dumitru sia sulle palle alte sia quando viene puntato dall'avversario che lo salta raramente. Difensore pronto, completo.
Polenta: 7 L'uruguaiano, ammirato nelle fasi finali Allievi Nazionali dello scorso anno come difensore centrale, ancora una volta viene schierato sulla sinistra e ancora una volta risulta decisivo. Implacabile, perfetto nel chiudere gli spazi, dopo i due rigori al Chievo apre le marcature sempre dagli undici metri.
Doninelli: 6,5 Il centrocampista cosentino riceve tutti i palloni recuperati da Cofie e si conferma ottimo regista del team rossoblu. Ha buona visione di gioco e riesce anche ad inserirsi in avanti con puntualità.
Cofie: 6+ Partita dai due volti davanti alla difesa. Ottimo in fase di interdizione, arpiona molti palloni. Lento e non sempre preciso nell'impostare la manovra, comunque pedina preziosa.
Gucher: 6,5 Dinamico, generoso, il suo è un lavoro utile alla causa ma un po' oscuro. Sfiora il gol in avvio ed è lui ad avviare l'azione in occasione del rigore a fine primo tempo.
Ragusa: 8 L'uomo in più del Genoa in questa Final Eight. Con il Chievo era entrato a partita in corso e aveva guadagnato due rigori, cambiando volto alla squadra. In semifinale un'ottima prova e un gol di testa. In questa partita decisiva è il migliore in campo, nessun difensore riesce a prenderlo, guadagna altri due rigori (uno non concesso inspiegabilmente) e poi offre a El Shaarawy l'ottima palla per il 2-0. Nel finale rallenta un po', ma il suo marchio su questa finale è indelebile. 82' Lazarevic: s.v.
Chinellato: 6- Eroe della semifinale, nei primi dieci minuti serve due sponde molto interessanti, poi lotta molto ma viene ben marcato da Angella e Tonelli. Nel secondo tempo sfiora il gol di testa e continua a sacrificarsi per la squadra. 82' Boakye: s.v.
El Shaarawy: 7 Nel primo tempo viene ben controllato da Mazzanti e non incide, nella ripresa segna il gol decisivo e mette in mostra altre giocate da giocatore vero. Classe '92, se trova un po' di continuità ha un futuro assicurato!
IL COMMENTO
Dopo aver ceduto in finale al Torneo di Viareggio contro la Juventus, la squadra di Ettore Donati si deve accontentare anche stavolta del secondo posto, al termine di una finale bellissima, ben giocata, ma dove il Genoa è riuscito a creare di più in fase offensiva, a dare quel qualcosa in più . Sul bellissimo terreno di gioco dell' Helvia Recina di Macerata è dell'Empoli la prima conclusione della partita, con Signorelli che prova una sventola da oltre trenta metri che termina di poco alta sopra la traversa. Il Genoa si vede in avanti per la prima volta al 7': rimessa laterale, sponda di Chinellato e botta al volo di Gucher, Addario para all'angolino. Due minuti dopo ancora Chinellato serve all'indietro El Shaarawy, bel tiro e ottima parata, in sicurezza, di Addario. Dopo queste schermaglie iniziali l'Empoli prova a fare la partita, prende in mano il pallino del gioco con Guitto e Signorelli, il Genoa sembra in difficoltà ma concede pochissimo. Al 26' percussione di Signorelli che serve Fabbrini, bel tiro da venticinque metri del talentuoso giocatore della prima squadra e palla che sfiora l'incrocio dei pali. Al 28' ripartenza del Genoa, con Ragusa che taglia tutto il campo palla al piede, in piena area di rigore il numero undici rossoblu viene nettamente steso da Mazzanti, ma l'arbitro lascia incredibilmente proseguire, nell'incredulità generale. Pericolo scampato, ma l'Empoli accusa questo episodio, il Genoa nell'ultima parte di tempo cresce e al 43' trova il varco giusto per colpire. Azione insistita di Gucher sulla destra, palla in mezzo per Ragusa che anticipa Angella costringendolo al fallo da rigore, anche in questo caso netto. Stavolta il sig. Pasqua non ha dubbi e decreta la massima punizione. Dagli undici metri l'uruguaiano Polenta spiazza Addario in maniera perfetta. Prendere un gol un attimo prima della fine del primo tempo è sempre un duro colpo e infatti l'Empoli ad inizio secondo tempo non sembra avere le idee chiare su cosa fare per rimontare, il Genoa lascia l'iniziativa agli azzurri ma con le ripartenze di Ragusa (imprendibile) ed El Shaarawy crea molti problemi ad una difesa toscana in netta difficoltà. Al 58' ecco anche il secondo gol. In occasione di un calcio d'angolo a proprio favore, l'Empoli si fa trovare scoperto, troppo sbilanciato. Lo Sicco perde un rimpallo con Ragusa che parte palla al piede; dal cerchio di centrocampo proprio Ragusa serve sulla destra El Shaarawy, Mazzanti sbaglia l'intervento in extremis e il numero dieci genoano controlla, mantiene la calma e solo davanti ad Addario non sbaglia, segnando con un bel rasoterra sul primo palo. 2-0. L'Empoli sembra in balia degli avversari, al 62' angolo di El Shaarawy e colpo di testa di Chinellato, ottimo il riflesso di Addario che devia in angolo. Un minuto dopo angolo dalla parte opposta, sempre di El Shaarawy e Bertoncini si mangia un gol già fatto, di testa da due passi, tutto solo. Mister Donati prova a scuotere la squadra con un cambio: fuori Fabbrini e dentro Pucciarelli, da subito molto vivace. L'Empoli riprende coraggio, trascinato da Guitto in mezzo al campo e dal nuovo innesto sulla fascia sinistra. Al 68' dopo un'azione insistita di Saponara, chiuso dai difensori, Pucciarelli arriva sul fondo e mette in mezzo un ottimo cross per Dumitru, il centravanti cade a terra ma riesce ugualmente a tirare, Perin para d'istinto la doppia conclusione ravvicinata dell'avversario. Sul proseguo dell'azione Pucciarelli punta e salta l'uomo, esplode il destro ma anche in questo caso Perin è super. Ma è un buonissimo momento per l'Empoli, che un minuto dopo riapre la partita. Pucciarelli di testa serve Saponara che chiude benissimo il triangolo mettendo Pucciarelli davanti al portiere, il numero undici è perfetto nel rasoterra che supera Perin sul primo palo. L'Empoli ci crede, al 74' bella sventola di Guitto su punizione, la palla viene deviata prima dalla barriera e poi da Perin in calcio d'angolo, con la sfera destinata all'angolino basso. Nell'ultimo quarto d'ora la squadra di Donati si getta a testa bassa in avanti, ma ha speso molto e non riesce più ad impensierire più Perin, nonostante le buone azioni di Guitto, Pucciarelli e Dumitru, che provano fino all'ultimo a sfondare, senza gloria. All'84' Boakye sfrutta un regalo della difesa azzurra, tiro maldestro dal limite dell'area e palla di poco a lato. La gara si chiude così senza ulteriori sussulti, il Genoa di Chiappino si laurea campione d'Italia con merito, per l'Empoli un secondo posto a coronamento di un'ottima stagione, dove gli azzurri si sono fermati sempre ad un passo dal raggiungimento di due traguardi importanti. Ma l'ottimo lavoro di mister Donati è sotto gli occhi di tutti e addirittura saranno dodici i giocatori della primavera che partiranno in preparazione con la prima squadra di Alfredo Aglietti.

Tommaso Nesi EMPOLI (4-3-3): Addario; Mazzanti, Tonelli, Angella (46' Mori), Tognarelli; Crafa (53' Lo Sicco), Signorelli, Guitto; Saponara, Dumitru, Fabbrini (63' Pucciarelli). All.: Ettore Donati.<br >GENOA (4-3-3): Perin; Bertoncini, De Bode, Terigi, Polenta; Doninelli, Cofie, Gucher; Ragusa (82' Lazarevic), Chinellato (82' Boakye), El Shaarawy. All.: Luca Chiappino.<br > ARBITRO: Pasqua.<br > RETI: 44' rig. Polenta, 59' El Shaarawy, 69' Pucciarelli.<br >NOTE: ammoniti Tognarelli, Gucher, Ragusa, Tonelli, Mori. Corner 6-4. Recupero 0'+3'. <pstyle:H>LE PAGELLE<br >Empoli<br ><pstyle:Testo7><b>Addario: 7</b> Due ottime parate; subito su Gucher, poi su colpo di testa di Chinellato. Sempre attento e concentrato.<br ><b>Mazzanti: 6-</b> Riesce a contenere El Shaarawy e Ragusa nell'arco dei due tempi, ma &egrave; sfortunato protagonista in due circostanze. Prima atterra Ragusa sbagliando il tempo dell'intervento (l'arbitro non vede), poi manca la chiusura in occasione del gol del raddoppio. <br ><b>Angella: 6+</b> Prende quasi subito le misure a Chinellato a cui non concede nulla. A fine primo tempo per&ograve; &egrave; lui a commettere il fallo da rigore su Ragusa, nell'occasione si infortuna. <b>46' Mori: 6</b> Nel secondo tempo, con l'Empoli sbilanciato in avanti, rimane in difesa dove riesce a mettere qualche pezza.<br ><b>Tonelli: 6,5</b> Il capitano riesce a tenere a galla la difesa, non &egrave; impeccabile come spesso &egrave; accaduto, ma sicuramente in questa finale &egrave; stato il migliore del reparto arretrato.<br ><b>Tognarelli: 5,5</b> Migliore in campo contro il Brescia, tra i pi&ugrave; in difficolt&agrave; nell'atto finale. Soffre sia Ragusa sia El Shaarawy, rischia l'espulsione per un brutto fallo su Polenta. Anche quando sale per appoggiare l'azione &egrave; impreciso. <br ><b>Signorelli: 6+</b> Elegante e preciso nel far girare palla, sfiora subito il gol. Per il resto della gara prova ad impostare la manovra azzurra, ma non trova mai la verticalizzazione giusta.<br ><b>Guitto: 6,5</b> E' sempre nel vivo del gioco, tocca centinaia di palloni ed effettua lanci molto interessanti, anche se nel secondo tempo ne abusa un po'. Si conferma tra i migliori tra i toscani, anche se non riesce ad essere decisivo. Vicino al gol su calcio di punizione.<br ><b>Crafa: 6-</b> Stavolta viene gettato nella mischia dal primo minuto, ma probabilmente non incide come mister Donati vorrebbe. Si impegna a fondo ma non crea mai grosse cose in fase di rifinitura. <b>53' Lo Sicco: 6-</b> Un po' meglio di Crafa, pimpante e dinamico, ma anche lui non emerge nel secondo tempo ed &egrave; sfortunato quando perde un rimpallo con Ragusa dando via libera alla ripartenza del 2-0.<br ><b>Saponara: 6</b> Il guaio fisico riportato nella semifinale con il Brescia lo limita molto. Fa sempre tutto bene, ma manca nell'atto della conclusione. Suo comunque l'assist per il gol di Pucciarelli che riapre la partita. <br ><b>Dumitru: 5,5</b> Decisivo contro il Palermo, ottimo contro il Brescia, stecca la partita decisiva. Si muove molto partendo anche largo e scambiandosi la posizione con Fabbrini, corre tantissimo e gioca per la squadra, ma in fase conclusiva manca totalmente e anche quando ha la palla buona per colpire non la sfrutta. <br ><b>Fabbrini: 5,5</b> Classe 1990, dovrebbe fare la differenza visto le 30 presenze collezionate in serie B, invece non &egrave; proprio al meglio della forma e piano piano sparisce dalla partita, non riuscendo ad incidere. Al 26' d&agrave; un saggio della sua bravura con un bel tiro da lontano che manca di poco la porta, ma questo &egrave; l'unico lampo.<br ><b>63' Pucciarelli: 7</b> Entra con la voglia giusta, con la rabbia dovuta all'esclusione dall'undici iniziale e incide nel giro di pochi minuti. Assist a Dumitru, bel destro che costringe Perin ad una gran parata e poi il gol che riapre la partita. Nel finale &egrave; l'unico che sembra avere da spendere qualcosa per rimontare, ma non trova la collaborazione dei suoi compagni stremati.<br ><pstyle:H>Genoa<br ><pstyle:Testo7><b>Perin: 7</b> Nel giro di pochi minuti salva il risultato in due occasioni, su Dumitru e Pucciarelli, prima di capitolare. Poi chiude anche la strada alla punizione di Guitto. <br ><b>Bertoncini: 6+</b> Finch&egrave; non entra in campo Pucciarelli blinda la fascia destra e sfiora il gol di testa. Poi soffre molto nella seconda parte del secondo tempo.<br ><b>De Bode: 7</b> Nella gara d'esordio con il Chievo non era stato impeccabile, poi in semifinale era squalificato (somma d'ammonizioni). Rientra da titolare in finale e gioca una gran partita in coppia con Terigi; perfetto nel gioco aereo.<br ><b>Terigi: 7</b> Il capitano si conferma su ottimi livelli, come nelle due precedenti partite. Vince nettamente il duello con Dumitru sia sulle palle alte sia quando viene puntato dall'avversario che lo salta raramente. Difensore pronto, completo. <br ><b>Polenta: 7</b> L'uruguaiano, ammirato nelle fasi finali Allievi Nazionali dello scorso anno come difensore centrale, ancora una volta viene schierato sulla sinistra e ancora una volta risulta decisivo. Implacabile, perfetto nel chiudere gli spazi, dopo i due rigori al Chievo apre le marcature sempre dagli undici metri. <br ><b>Doninelli: 6,5</b> Il centrocampista cosentino riceve tutti i palloni recuperati da Cofie e si conferma ottimo regista del team rossoblu. Ha buona visione di gioco e riesce anche ad inserirsi in avanti con puntualit&agrave;.<br ><b>Cofie: 6+</b> Partita dai due volti davanti alla difesa. Ottimo in fase di interdizione, arpiona molti palloni. Lento e non sempre preciso nell'impostare la manovra, comunque pedina preziosa. <br ><b>Gucher: 6,5</b> Dinamico, generoso, il suo &egrave; un lavoro utile alla causa ma un po' oscuro. Sfiora il gol in avvio ed &egrave; lui ad avviare l'azione in occasione del rigore a fine primo tempo. <br ><b>Ragusa: 8</b> L'uomo in pi&ugrave; del Genoa in questa Final Eight. Con il Chievo era entrato a partita in corso e aveva guadagnato due rigori, cambiando volto alla squadra. In semifinale un'ottima prova e un gol di testa. In questa partita decisiva &egrave; il migliore in campo, nessun difensore riesce a prenderlo, guadagna altri due rigori (uno non concesso inspiegabilmente) e poi offre a El Shaarawy l'ottima palla per il 2-0. Nel finale rallenta un po', ma il suo marchio su questa finale &egrave; indelebile. <b>82' Lazarevic: s.v.</b><br ><b>Chinellato: 6-</b> Eroe della semifinale, nei primi dieci minuti serve due sponde molto interessanti, poi lotta molto ma viene ben marcato da Angella e Tonelli. Nel secondo tempo sfiora il gol di testa e continua a sacrificarsi per la squadra. 82' Boakye: s.v.<br ><b>El Shaarawy: 7</b> Nel primo tempo viene ben controllato da Mazzanti e non incide, nella ripresa segna il gol decisivo e mette in mostra altre giocate da giocatore vero. Classe '92, se trova un po' di continuit&agrave; ha un futuro assicurato!<br ><pstyle:H>IL COMMENTO<br ><pstyle:Testo7>Dopo aver ceduto in finale al Torneo di Viareggio contro la Juventus, la squadra di Ettore Donati si deve accontentare anche stavolta del secondo posto, al termine di una finale bellissima, ben giocata, ma dove il Genoa &egrave; riuscito a creare di pi&ugrave; in fase offensiva, a dare quel qualcosa in pi&ugrave; . Sul bellissimo terreno di gioco dell' Helvia Recina di Macerata &egrave; dell'Empoli la prima conclusione della partita, con Signorelli che prova una sventola da oltre trenta metri che termina di poco alta sopra la traversa. Il Genoa si vede in avanti per la prima volta al 7': rimessa laterale, sponda di Chinellato e botta al volo di Gucher, Addario para all'angolino. Due minuti dopo ancora Chinellato serve all'indietro El Shaarawy, bel tiro e ottima parata, in sicurezza, di Addario. Dopo queste schermaglie iniziali l'Empoli prova a fare la partita, prende in mano il pallino del gioco con Guitto e Signorelli, il Genoa sembra in difficolt&agrave; ma concede pochissimo. Al 26' percussione di Signorelli che serve Fabbrini, bel tiro da venticinque metri del talentuoso giocatore della prima squadra e palla che sfiora l'incrocio dei pali. Al 28' ripartenza del Genoa, con Ragusa che taglia tutto il campo palla al piede, in piena area di rigore il numero undici rossoblu viene nettamente steso da Mazzanti, ma l'arbitro lascia incredibilmente proseguire, nell'incredulit&agrave; generale. Pericolo scampato, ma l'Empoli accusa questo episodio, il Genoa nell'ultima parte di tempo cresce e al 43' trova il varco giusto per colpire. Azione insistita di Gucher sulla destra, palla in mezzo per Ragusa che anticipa Angella costringendolo al fallo da rigore, anche in questo caso netto. Stavolta il sig. Pasqua non ha dubbi e decreta la massima punizione. Dagli undici metri l'uruguaiano Polenta spiazza Addario in maniera perfetta. Prendere un gol un attimo prima della fine del primo tempo &egrave; sempre un duro colpo e infatti l'Empoli ad inizio secondo tempo non sembra avere le idee chiare su cosa fare per rimontare, il Genoa lascia l'iniziativa agli azzurri ma con le ripartenze di Ragusa (imprendibile) ed El Shaarawy crea molti problemi ad una difesa toscana in netta difficolt&agrave;. Al 58' ecco anche il secondo gol. In occasione di un calcio d'angolo a proprio favore, l'Empoli si fa trovare scoperto, troppo sbilanciato. Lo Sicco perde un rimpallo con Ragusa che parte palla al piede; dal cerchio di centrocampo proprio Ragusa serve sulla destra El Shaarawy, Mazzanti sbaglia l'intervento in extremis e il numero dieci genoano controlla, mantiene la calma e solo davanti ad Addario non sbaglia, segnando con un bel rasoterra sul primo palo. 2-0. L'Empoli sembra in balia degli avversari, al 62' angolo di El Shaarawy e colpo di testa di Chinellato, ottimo il riflesso di Addario che devia in angolo. Un minuto dopo angolo dalla parte opposta, sempre di El Shaarawy e Bertoncini si mangia un gol gi&agrave; fatto, di testa da due passi, tutto solo. Mister Donati prova a scuotere la squadra con un cambio: fuori Fabbrini e dentro Pucciarelli, da subito molto vivace. L'Empoli riprende coraggio, trascinato da Guitto in mezzo al campo e dal nuovo innesto sulla fascia sinistra. Al 68' dopo un'azione insistita di Saponara, chiuso dai difensori, Pucciarelli arriva sul fondo e mette in mezzo un ottimo cross per Dumitru, il centravanti cade a terra ma riesce ugualmente a tirare, Perin para d'istinto la doppia conclusione ravvicinata dell'avversario. Sul proseguo dell'azione Pucciarelli punta e salta l'uomo, esplode il destro ma anche in questo caso Perin &egrave; super. Ma &egrave; un buonissimo momento per l'Empoli, che un minuto dopo riapre la partita. Pucciarelli di testa serve Saponara che chiude benissimo il triangolo mettendo Pucciarelli davanti al portiere, il numero undici &egrave; perfetto nel rasoterra che supera Perin sul primo palo. L'Empoli ci crede, al 74' bella sventola di Guitto su punizione, la palla viene deviata prima dalla barriera e poi da Perin in calcio d'angolo, con la sfera destinata all'angolino basso. Nell'ultimo quarto d'ora la squadra di Donati si getta a testa bassa in avanti, ma ha speso molto e non riesce pi&ugrave; ad impensierire pi&ugrave; Perin, nonostante le buone azioni di Guitto, Pucciarelli e Dumitru, che provano fino all'ultimo a sfondare, senza gloria. All'84' Boakye sfrutta un regalo della difesa azzurra, tiro maldestro dal limite dell'area e palla di poco a lato. La gara si chiude cos&igrave; senza ulteriori sussulti, il Genoa di Chiappino si laurea campione d'Italia con merito, per l'Empoli un secondo posto a coronamento di un'ottima stagione, dove gli azzurri si sono fermati sempre ad un passo dal raggiungimento di due traguardi importanti. Ma l'ottimo lavoro di mister Donati &egrave; sotto gli occhi di tutti e addirittura saranno dodici i giocatori della primavera che partiranno in preparazione con la prima squadra di Alfredo Aglietti. Tommaso Nesi




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