• Finali Juniores Nazionali
  • Pisa Sporting Club
  • 2 - 3
  • Faenza


PISA SPORTING CLUB: Di Lupo, Ghelardoni (68' Di Cianni), Aliotta, Fuschetto, Luperi, Chiarugi, Boulgarne, Vestri (72' Nicoletti), Benedetti, Bargi, Di Giacomantonio (83' Vismara). A disp.: Pioli, Morreale, Timpani, Fiaschi. All.: Roberto Taccori.
FAENZA: Bentivoglio 6,5, Avenbuan 7-, Visani A. 6-(23' Marasca 7), Bertocchi 6+, Venturi 6 +, Bertoni 6, Marocchi 7, Errani 6, Placci 5, Rondinini 6+ (65' Buddikhan 6,5), Visani R. 6+(80' Montevecchi 6) A disp.: Leonardi, Zambelli, Tassinari, Frapoli. All.: Delli Carri.

ARBITRO: Piscopo di Imperia, coad. da Spinetta di La Spezia e Pulcinelli di Albenga.

RETI: 5' Bargi, 27' Marocchi, 48' Benedetti 53' rig. Marasca, 61' Placci.
NOTE: espulso Placci al 61' per doppia ammonizione. Ammoniti: Placci, Chiarugi, Marocchi. Angoli 4-1. Recupero 2'+5'.



Le pagelle del Pisa S.C.
La premessa è che tutti meritano un 8 per il gran campionato disputato. Di seguito sintetici giudizi riferiti a quest'ultimo impegno stagionale
Di Lupo: incolpevole sui gol, attento e sicuro in ogni situazione.
Ghelardoni: sacrificato dagli eventi a indossare un abito che non gli è stato propriamente cucito addosso, fa tutto quello che sa e che può contro un avversario ostico. 68' Di Cianni: questa volta non riesce ad incidere come spesso gli è capitato di fare entrando a gara in corsa
Aliotta: nell'occasione deve dedicarsi principalmente alla fase difensiva, al contrario di quanto gli succede di solito. In una delle rare occasioni in cui si porta avanti sfiora il gol.
Fuschetto: il capitano deve farsi in quattro, tenuto conto dell'inferiorità numerica alla quale il Pisa S.C. è costretto nella zona nevralgica. Col passar dei minuti perde smalto al pari dei suoi compagni; lo spirito è quello giusto, la lucidità non sempre.
Luperi: la velocità e il continuo movimento degli avversari lo mettono a dura prova. Il centrale vende cara la pelle e sui tre gol incassati ha poche responsabilità. Difficile difendere senza punti di riferimento.
Chiarugi: stesso discorso fatto per Luperi. Le ripartenze veloci dei faentini sono insidiosissime, giornataccia per i difensori, costretti spesso all'uno contro uno. Gli attribuiscono un fallo da rigore, che diventa determinane; a noi è sembrato un intervento normale.
Boulgarne: finché ha la gamba, è la vera spina nel fianco della difesa avversaria. Quando esaurisce il carburante si appiattisce come tutta la squadra
Vestri: fino a quando è stato in campo secondo noi il migliore. Tonico, propositivo, illuminato. Suo l ‘ assist del primo vantaggio, come altre iniziative interessanti. Centrocampista completo, bravo anche come frangiflutti tenuto conto dell'abilità in acrobazia. 72' Nicoletti: entra nel momento più difficile del Pisa S.C.; prova a dar la scossa, ma non è supportato granché.
Benedetti: segna un gol importante, effettua qualche buon movimento. Nell'occasione, sui tiri piazzati, non ha il piede caldo.
Bargi: all'attivo un gol e alcuni guizzi nell'area avversaria che gli fanno meritare la sufficienza. Ma il vero Bargi può fare di più.
Di Giacomantonio: questa volta il fantasista ha di che recriminare. Sbaglia un paio di gol facili facili, non ha il piede caldo della finale regionale di Montelupo. Può capitare. 83' Vismara: dodici minuti che confermano una condizione psicofisica non ottimale.
Arbitro
Piscopo di Imperia: niente da dire sul direttore di gara, eccetto il rigore concesso al Faenza al sesto della ripresa per il quale rimangono diversi dubbi. Riguardo agli assistenti, un paio di off-side segnalati ci hanno fatto sgranare gli occhi, ma tantè....
IL COMMENTO
Passa il Faenza. I ragazzi di Delli Carri, pur due volte in svantaggio, riescono ad espugnare il Bui ed in virtù del numero dei gol realizzati in trasferta capovolgono la situazione maturata dopo il match giocato nella settimana precedente. Una gara strana sulla quale i nerazzurri hanno di che recriminare, tenuto conto che hanno avuto un paio di buone occasioni per chiudere il conto, tanto sull'uno a zero che sul due a uno. Squadre con difesa a quattro e due attaccanti. La gara decolla subito, anche se non col copione che era lecito attendersi. Al 4' angolo di Boulgarne, Benedetti di testa allarga per Vestri che dalla linea di fondo mette dietro per Di Giacomantonio; il numero undici calcia sul primo palo ma non inquadra la porta. È il preludio al gol che arriva un minuto dopo; grande palla filtrante di Vestri per Bargi che infila Bentivoglio sul palo lontano con un gran diagonale. Il Faenza impiega dieci minuti a riprendersi dal colpo, al 16' Placca calcia oltre la traversa una punizione dalla distanza. Pisa che ha la possibilità di chiudere i conti due minuti dopo; azione che passa da Boulgarne a Benedetti, sul primo tiro Bentivoglio respinge sui piedi di Di Giacomantonio che calcia incredibilmente fuori. Delli Carri effettua il primo cambio, l'intento è opporsi in modo più efficace alle scorribande pisane sul settore destro, di fatto Marasca che passa centrale diventerà un protagonista dell'incontro. Faenza che comincia rendersi pericoloso al minuto venticinque; taglio da sinistra a destra, Visani R. contende il pallone ad Aliotta contro il quale vince il terzo rimpallo, il cross dal fondo vede l'intervento in tuffo dell'attento Di Lupo. E' un campanello d'allarme, il pareggio arriva due minuti dopo; Placci serve in verticale Marocchi che si presenta davanti a Di Lupo, si fa respingere la prima conclusione ma ritorna sul pallone e dopo un rimpallo con lo stesso portiere appoggia nella porta sguarnita. Il Pisa capisce che il match si fa rischioso e si fa più prudente; i nerazzurri aspettano e ripartono come alla mezzora con Boulgarne che si fa quaranta metri di campo con un superbo allungo ma conclude a lato in diagonale. Per dieci minuti succede poco, poi al 41' si rivede Di Giacomantonio che entra in area, si libera di un avversario e finisce a terra dopo una piroetta, per il direttore di gara l'intervento difensivo faentino è regolare. Prima dell'intervallo un cross di Aliotta parato, un lancio di Di Giacomantonio per Bargi che non riesce a concludere, ed infine un taglio di Boulgarne per Di Giacomantonio che smarcato da un velo di Benedetti conclude a lato. La ripresa si apre di fatto col nuovo vantaggio del Pisa. Azione di Boulgarne e Bargi sulla destra, Di Giacomantonio si inserisce e innesca Benedetti che sul filo del fuorigioco trafigge Bentivoglio con un preciso diagonale. Passano però quattro minuti e il signor Piscopo punisce col penalty un contatto tra Chiarugi e Rondinini; decisione che lascia un po' perplessi, Marasca passa all'incasso e non fallisce dagli undici metri. Pisa che comincia davvero a temere il peggio e cerca nuovamente il vantaggio. Al 7' Benedetti è lanciato a rete ma esita e viene recuperato. Pisa S.C. che cerca di giocare in contropiede e con un'azione condotta in tandem da Vestri e Di Giacomantonio al 12' costringe ad un affannoso recupero la difesa faentina. Purtroppo per i nerazzurri la naturale predisposizione all'attacco costa cara ed al 14' la difesa viene punita da un contropiede finalizzato da Placci che per un gesto verso il pubblico si becca il secondo giallo e viene espulso. Il Faenza vede la qualificazione e pur in inferiorità numerica serra i ranghi; Taccori inserisce forze fresche ma ormai la squadra ha perso lucidità si che i nuovi innesti non riescono ad incidere più di tanto. A parte qualche conclusione dalla distanza pochi pericoli per Bentivoglio; una fiammata al trentaseiesimo, Fuschetto lancia Di Cianni che tira in corsa sul portiere. Un minuto dopo su punizione di Boulgarne Aliotta sceglie bene il tempo della deviazione di testa ma non inquadra la porta. Ci proverà Bargi con un tiro a volo, Benedetti su punizione, e Nicoletti che servito da Boulgarne calcia sul primo palo in pieno recupero. Festeggia il Faenza, il Pisa esce a testa alta dal confronto, finisce l'avventura a livello nazionale ma rimane la stagione da sogno.

Ruggiero Crupi PISA SPORTING CLUB: Di Lupo, Ghelardoni (68' Di Cianni), Aliotta, Fuschetto, Luperi, Chiarugi, Boulgarne, Vestri (72' Nicoletti), Benedetti, Bargi, Di Giacomantonio (83' Vismara). A disp.: Pioli, Morreale, Timpani, Fiaschi. All.: Roberto Taccori.<br >FAENZA: Bentivoglio 6,5, Avenbuan 7-, Visani A. 6-(23' Marasca 7), Bertocchi 6+, Venturi 6 +, Bertoni 6, Marocchi 7, Errani 6, Placci 5, Rondinini 6+ (65' Buddikhan 6,5), Visani R. 6+(80' Montevecchi 6) A disp.: Leonardi, Zambelli, Tassinari, Frapoli. All.: Delli Carri.<br > ARBITRO: Piscopo di Imperia, coad. da Spinetta di La Spezia e Pulcinelli di Albenga.<br > RETI: 5' Bargi, 27' Marocchi, 48' Benedetti 53' rig. Marasca, 61' Placci.<br >NOTE: espulso Placci al 61' per doppia ammonizione. Ammoniti: Placci, Chiarugi, Marocchi. Angoli 4-1. Recupero 2'+5'. Le pagelle del Pisa S.C.<br >La premessa &egrave; che tutti meritano un 8 per il gran campionato disputato. Di seguito sintetici giudizi riferiti a quest'ultimo impegno stagionale <br ><b>Di Lupo:</b> incolpevole sui gol, attento e sicuro in ogni situazione.<br ><b>Ghelardoni:</b> sacrificato dagli eventi a indossare un abito che non gli &egrave; stato propriamente cucito addosso, fa tutto quello che sa e che pu&ograve; contro un avversario ostico. 68' Di Cianni: questa volta non riesce ad incidere come spesso gli &egrave; capitato di fare entrando a gara in corsa <br ><b>Aliotta:</b> nell'occasione deve dedicarsi principalmente alla fase difensiva, al contrario di quanto gli succede di solito. In una delle rare occasioni in cui si porta avanti sfiora il gol. <br ><b>Fuschetto:</b> il capitano deve farsi in quattro, tenuto conto dell'inferiorit&agrave; numerica alla quale il Pisa S.C. &egrave; costretto nella zona nevralgica. Col passar dei minuti perde smalto al pari dei suoi compagni; lo spirito &egrave; quello giusto, la lucidit&agrave; non sempre. <br ><b>Luperi:</b> la velocit&agrave; e il continuo movimento degli avversari lo mettono a dura prova. Il centrale vende cara la pelle e sui tre gol incassati ha poche responsabilit&agrave;. Difficile difendere senza punti di riferimento. <br ><b>Chiarugi:</b> stesso discorso fatto per Luperi. Le ripartenze veloci dei faentini sono insidiosissime, giornataccia per i difensori, costretti spesso all'uno contro uno. Gli attribuiscono un fallo da rigore, che diventa determinane; a noi &egrave; sembrato un intervento normale.<br >Boulgarne: finch&eacute; ha la gamba, &egrave; la vera spina nel fianco della difesa avversaria. Quando esaurisce il carburante si appiattisce come tutta la squadra<br ><b>Vestri:</b> fino a quando &egrave; stato in campo secondo noi il migliore. Tonico, propositivo, illuminato. Suo l ‘ assist del primo vantaggio, come altre iniziative interessanti. Centrocampista completo, bravo anche come frangiflutti tenuto conto dell'abilit&agrave; in acrobazia. <b>72' Nicoletti: </b>entra nel momento pi&ugrave; difficile del Pisa S.C.; prova a dar la scossa, ma non &egrave; supportato granch&eacute;.<br ><b>Benedetti: </b>segna un gol importante, effettua qualche buon movimento. Nell'occasione, sui tiri piazzati, non ha il piede caldo.<br ><b>Bargi: </b>all'attivo un gol e alcuni guizzi nell'area avversaria che gli fanno meritare la sufficienza. Ma il vero Bargi pu&ograve; fare di pi&ugrave;. <br ><b>Di Giacomantonio: </b>questa volta il fantasista ha di che recriminare. Sbaglia un paio di gol facili facili, non ha il piede caldo della finale regionale di Montelupo. Pu&ograve; capitare. <b>83' Vismara: </b>dodici minuti che confermano una condizione psicofisica non ottimale. <br >Arbitro<br ><b>Piscopo di Imperia: </b>niente da dire sul direttore di gara, eccetto il rigore concesso al Faenza al sesto della ripresa per il quale rimangono diversi dubbi. Riguardo agli assistenti, un paio di off-side segnalati ci hanno fatto sgranare gli occhi, ma tant&egrave;....<br >IL COMMENTO<br >Passa il Faenza. I ragazzi di Delli Carri, pur due volte in svantaggio, riescono ad espugnare il Bui ed in virt&ugrave; del numero dei gol realizzati in trasferta capovolgono la situazione maturata dopo il match giocato nella settimana precedente. Una gara strana sulla quale i nerazzurri hanno di che recriminare, tenuto conto che hanno avuto un paio di buone occasioni per chiudere il conto, tanto sull'uno a zero che sul due a uno. Squadre con difesa a quattro e due attaccanti. La gara decolla subito, anche se non col copione che era lecito attendersi. Al 4' angolo di Boulgarne, Benedetti di testa allarga per Vestri che dalla linea di fondo mette dietro per Di Giacomantonio; il numero undici calcia sul primo palo ma non inquadra la porta. &Egrave; il preludio al gol che arriva un minuto dopo; grande palla filtrante di Vestri per Bargi che infila Bentivoglio sul palo lontano con un gran diagonale. Il Faenza impiega dieci minuti a riprendersi dal colpo, al 16' Placca calcia oltre la traversa una punizione dalla distanza. Pisa che ha la possibilit&agrave; di chiudere i conti due minuti dopo; azione che passa da Boulgarne a Benedetti, sul primo tiro Bentivoglio respinge sui piedi di Di Giacomantonio che calcia incredibilmente fuori. Delli Carri effettua il primo cambio, l'intento &egrave; opporsi in modo pi&ugrave; efficace alle scorribande pisane sul settore destro, di fatto Marasca che passa centrale diventer&agrave; un protagonista dell'incontro. Faenza che comincia rendersi pericoloso al minuto venticinque; taglio da sinistra a destra, Visani R. contende il pallone ad Aliotta contro il quale vince il terzo rimpallo, il cross dal fondo vede l'intervento in tuffo dell'attento Di Lupo. E' un campanello d'allarme, il pareggio arriva due minuti dopo; Placci serve in verticale Marocchi che si presenta davanti a Di Lupo, si fa respingere la prima conclusione ma ritorna sul pallone e dopo un rimpallo con lo stesso portiere appoggia nella porta sguarnita. Il Pisa capisce che il match si fa rischioso e si fa pi&ugrave; prudente; i nerazzurri aspettano e ripartono come alla mezzora con Boulgarne che si fa quaranta metri di campo con un superbo allungo ma conclude a lato in diagonale. Per dieci minuti succede poco, poi al 41' si rivede Di Giacomantonio che entra in area, si libera di un avversario e finisce a terra dopo una piroetta, per il direttore di gara l'intervento difensivo faentino &egrave; regolare. Prima dell'intervallo un cross di Aliotta parato, un lancio di Di Giacomantonio per Bargi che non riesce a concludere, ed infine un taglio di Boulgarne per Di Giacomantonio che smarcato da un velo di Benedetti conclude a lato. La ripresa si apre di fatto col nuovo vantaggio del Pisa. Azione di Boulgarne e Bargi sulla destra, Di Giacomantonio si inserisce e innesca Benedetti che sul filo del fuorigioco trafigge Bentivoglio con un preciso diagonale. Passano per&ograve; quattro minuti e il signor Piscopo punisce col penalty un contatto tra Chiarugi e Rondinini; decisione che lascia un po' perplessi, Marasca passa all'incasso e non fallisce dagli undici metri. Pisa che comincia davvero a temere il peggio e cerca nuovamente il vantaggio. Al 7' Benedetti &egrave; lanciato a rete ma esita e viene recuperato. Pisa S.C. che cerca di giocare in contropiede e con un'azione condotta in tandem da Vestri e Di Giacomantonio al 12' costringe ad un affannoso recupero la difesa faentina. Purtroppo per i nerazzurri la naturale predisposizione all'attacco costa cara ed al 14' la difesa viene punita da un contropiede finalizzato da Placci che per un gesto verso il pubblico si becca il secondo giallo e viene espulso. Il Faenza vede la qualificazione e pur in inferiorit&agrave; numerica serra i ranghi; Taccori inserisce forze fresche ma ormai la squadra ha perso lucidit&agrave; si che i nuovi innesti non riescono ad incidere pi&ugrave; di tanto. A parte qualche conclusione dalla distanza pochi pericoli per Bentivoglio; una fiammata al trentaseiesimo, Fuschetto lancia Di Cianni che tira in corsa sul portiere. Un minuto dopo su punizione di Boulgarne Aliotta sceglie bene il tempo della deviazione di testa ma non inquadra la porta. Ci prover&agrave; Bargi con un tiro a volo, Benedetti su punizione, e Nicoletti che servito da Boulgarne calcia sul primo palo in pieno recupero. Festeggia il Faenza, il Pisa esce a testa alta dal confronto, finisce l'avventura a livello nazionale ma rimane la stagione da sogno. Ruggiero Crupi




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