• Allievi Regionali
  • Gracciano
  • 3 - 2
  • Forcoli


GRACCIANO (4-3-3): Andreola, Zacchia, Tafa, Mezzetti, Semilia, Sposato, Strangio (67' Taflaj), Laino (82' Rosati), Marcoionni, Bartali, Insinna. A disp.: Cristofaro, Rega, Morandi, Lavella, Baldaccheri. All.: Alessio Floridi.
FORCOLI (4-3-3): Silvi, Vannucci, Fedi, Cosci, Bernardeschi T. (55' Scateni), Colombini, Guerrini L. (59' Gargani), Meliani, Suta (70' Tommi), Sacheli (74' Nannelli), Benvenuti (41' Amato). A disp.: Bernardeschi S., Guerrini M. All.: Michele Citi.

ARBITRO: Bonucci di Grosseto.

RETI: 6' e 24' Marcoionni, 26' Suta, 44' Strangio, 75' aut. Tafa.
NOTE: Ammoniti Laino, Tafa, Suta, Colombini, Sacheli, Scateni. Angoli 6-2. Recupero 1'+4'.



LE PAGELLE
Gracciano
Andreola: 6 Sempre attento in area di rigore. Nel secondo gol avrebbe forse potuto fare qualcosa in più.
Zacchia: 7- Solita incessante corsa sulla corsia di destra. In particolare ad inizio partita, mette in difficoltà Fedi con le sue sovrapposizioni.
Tafa: 6 Gara ad alti e bassi. Dopo un avvio incerto, sale col passare dei minuti. Protagonista dell'avvio di secondo, macchia la sua prestazione con l'autogol.
Mezzetti: 6,5 Poco appariscente in mezzo al campo. Il suo contributo è comunque sempre prezioso: rompe la manovra avversaria ed imposta il gioco.
Semilia: 6,5 Perde l'uomo in occasione del primo gol avversario. Eccezione fatta per questo episodio, risulta tra i migliori chiudendo tutti gli spazi con tempismo.
Sposato: 6,5 Solito senso della posizione al centro della difesa. Sfrutta tutti i suoi centimetri per svettare di testa.
Strangio: 7+ Giocatore ritrovato. È bene ricordare sempre la sua assenza per mesi causa grave infortunio: nonostante il gran caldo però, il numero sette svaria su tutto il fronte d'attacco coronando la buona prestazione con un gol da cineteca del calcio. 67' Taflaj: sv Non sfrutta una buona occasione sotto porta.
Laino: 7 Almeno dieci falli subiti nell'arco della partita. Mette in difficoltà gli avversari con le sue serpentine ubriacanti. Gli mancano solo due qualità per essere completo: un po' più di altruismo e cercare maggiormente il tiro. 82' Rosati: sv
Marcoionni: 8 Finalmente Marcoionni. L'attaccante, dopo un periodo buio a causa del lento recupero dall'infortunio, torna il vero protagonista. Due gol da applausi, tanto movimento e un rigore procurato (e non concesso).
Bartali: 6,5 Il capitano è il solito trascinatore della squadra. Meno incisivo del solito, ma sempre fondamentale in mezzo al campo.
Insinna: 7 Vannucci, soprannominato Cafu , non riesce a spingere come vorrebbe. Di fronte trova infatti un martellante Insinna che lo costringe sulla difensiva. Splendido l'assist per Marcoionni.
Matteo Donatini
Forcoli
Silvi: 6,5 Incolpevole in occasione dei goal; sul secondo quasi compie un miracolo, sul terzo è davvero sfortunato.
Vannucchi: 5.5 Soffre terribilmente le incursioni di Insinna, che lo salta con inquietante puntualità.
Fedi: 6 La prima mezz'ora è un incubo, con Strangio e Zacchia che sfondano costantemente dalla sua parte; fortunatamente per lui le cose vanno via via migliorando.
Cosci: 6,5 Mediano di copertura davanti alla difesa, la riscossa del Forcoli nel corso del primo tempo passa principalmente dai suoi piedi.
Bernardeschi T.: 5.5 Ha responsabilità di non poco conto in occasione dei primi due goal. 55' Scateni: 6 si piazza davanti alla difesa in un secondo tempo di pura sofferenza.
Colombini: 6 Soffre come il suo compagno di reparto, ma oltre alle colpe per i primi due goal subiti si prende anche il merito per quelli segnati.
Guerrini L.: 6,5 La sua rapidità, specie nel primo tempo, è il grimaldello scelto da Citi per scardinare la retroguardia bianco blu; non fa miracoli, però fin tanto che ha fiato si rende utile. 59' Gargani: 6,5 Il suo ingresso contribuisce a far rialzare il baricentro della squadra.
Meliani: 6,5 è il perno del gioco amaranto; sbaglia qualche appoggio di troppo, ma nel complesso gioca una buona gara.
Suta: 7 Alle volte fa reparto da solo, svariando a più riprese lungo tutto il fronte offensivo; notevole per freddezza e rapidità in occasione del goal. 70' Tommi: s.v.
Sacheli: 6,5 Non è molto preciso, ma si rende utile con alcuni ottimi inserimenti da dietro che creano non pochi grattacapi alla difesa bianco blu. 74' Nannelli: s.v.
Benvenuti: 5,5 Non sfrutta gli spazi che si aprono spesso dalla sua parte e viene sostituito durante l'intervallo. 41' Amato: 6 Entra per spingere, finisce per dover principalmente coprire.
Arbitro
Bonucci di Grosseto: 5 Non convincono né la facilità con cui estrae il cartellino giallo, né la bontà di alcune decisioni; la sensazione è che, piuttosto che badare al sodo, sia spesso alla ricerca del virtuosismo interpretativo.
IL COMMENTO
Va al Gracciano il primo round della semifinale regionale tra le vincitrici dei gironi B e D. La squadra di Floridi ha sfiorato a più riprese il colpo del k.o., senza tuttavia riuscire a chiudere già oggi il discorso qualificazione e, anzi, concedendo al Forcoli la chance di giocarsela tra le mura amiche, con un incredibile suicidio difensivo a pochi minuti dal fischio finale. Cominciamo subito dicendo che la gara non è stata assolutamente spettacolare; si affrontavano due formazioni quadrate, arrivate a queste finali grazie soprattutto ad un gioco equilibrato e tatticamente molto attento. Ne è nato un confronto spesso giocato a centrocampo, deciso quasi interamente su azioni da palla inattiva e condotto in prevalenza dalla formazione di casa, specie in un secondo tempo in cui gli ospiti sono sembrati un po' a corto di ossigeno.
Le squadre scendono in campo con moduli speculari: Floridi piazza Insinna e Strangio ai lati di Marcoionni, sfruttando la rapidità dei primi due, la spinta di Zacchia sulla destra e consegnando le chiavi della squadra a Laino -il numero otto risulterà tra i migliori in campo. Risponde Citi con una formazione un pochino più accorta, che vede Benvenuti e Guerrini abbassarsi sulla linea dei centrocampisti in fase di contenimento, per poi allargarsi sulle fasce in fase di spinta, con il supporto di Sacheli per vie centrali e la libertà concessa a Suta di andarsi a trovare spazi su tutto il fronte offensivo. L'avvio, comunque, sorride ai padroni di casa: Benvenuti sembra il più in difficoltà dei suoi, permettendo a Zacchia di salire con una certa frequenza, cosa che obbliga Fedi a trovarsi spesso solo contro il terzino avversario e lo scatenato Strangio. Morale della favola, nei primi minuti il Forcoli non riesce ad uscire dalla propria metà campo. Con un simile antipasto, il Gracciano stimola il proprio appetito e alla prima occasione utile addenta il boccone: è il 6', Laino batte una rimessa laterale vicino alla bandierina del corner destro, la difesa amaranto buca in pieno l'intervento, permettendo a Marcoionni di controllare spalle alla porta all'altezza del dischetto, per poi battere Silvi con un collo destro da pochi passi. Citi stringe Benvenuti e allarga Sacheli e gli ospiti escono finalmente dal guscio. 16': Suta si guadagna un corner obbligando Andreola ad alzare la palla sopra la traversa, Vannucci crossa teso per Colombini che fa la torre verso il secondo palo, dove Benvenuti arriva con un attimo di ritardo su un pallone decisamente invitante. Il Forcoli continua a tenere alto il baricentro, facendo soffrire non poco l'undici padrone di casa. Ai ragazzi di Floridi vengono concessi solo un paio di contropiedi che, a parte mettere in evidenza la lentezza della retroguardia ospite, non creano poi troppi grattacapi. Ma proprio nel migliore momento degli ospiti, arriva la doccia fredda del secondo goal senese. Al 24', infatti, Insinna mette la freccia e supera di slancio Vannucci; giunto sul fondo taglia verso il centro un pallone velenoso che Colombini e Bernardeschi calcolano male; Silvi riesce ad opporsi in maniera quasi miracolosa al tiro a botta sicura del solissimo Marcoionni, ma la sfortuna vuole che la ribattuta faccia ritornare la palla proprio sui piedi del numero nove bianco blu, che questa volta, anche se da posizione più defilata, non sbaglia e centra il bersaglio. Ironia della sorte: quando meno te lo aspetti, infilzato l'avversario nel suo momento migliore, i padroni di casa commettono il primo dei due madornali errori della gara. Passano appena due minuti, infatti; il Forcoli può battere una punizione sulla tre quarti avversaria: Melani scodella a centro area, Colombini salta più in alto di tutti e serve sulla sinistra del dischetto del rigore il solissimo Suta, che può controllare di petto e battere al volo in sforbiciata l'incolpevole Andreola. Essersi dimenticati in piena area il centravanti ospite, per di più su calcio piazzato, non aiuta molto il morale graccianese. Al 37', infatti, l'undici di casa rischia ancora grosso su un colpo di testa ravvicinato di Suta terminato alto per pochi centimetri, prima che una punizione calciata alle stelle da Strangio metta fine al primo tempo.
Nella ripresa, però, la musica cambia decisamente. Il Gracciano che esce dagli spogliatoi, uguale negli uomini, pare cambiato nella mentalità. La squadra avanza di una ventina di metri il proprio baricentro, le sovrapposizioni sulle fasce aumentano, così come il ritmo del gioco. Il Forcoli appare frastornato: Meliani perde completamente i punti di riferimento in mezzo al campo e Guerrini, sempre meno servito, sparisce piano piano dalla gara. Di contro sale in cattedra Insinna, che scalza Marcoionni dalla vetta della classifica dei più pericolosi e ingaggia un duello spesso vinto con Vannucci. 4', Strangio batte una punizione dai venti metri, leggermente spostata sulla sinistra, l'interno destro carico di effetto sorvola la barriera, incoccia contro l'incrocio dei pali più vicino e poi, sbattendo contro la schiena dello sfortunatissimo Silvi, termina la sua corsa in fondo al sacco. E' l'apoteosi per il tifo di casa, perché la finale regionale sembra ormai ad un passo. Il Gracciano continua il suo forcing alla ricerca del quarto goal e chiude il Forcoli nella propria metà campo. 11': Marcoionni entra in area dalla destra, resiste ad una prima trattenuta di Bernardeschi ma non alla scivolata che lo falcia al momento di battere a rete; è rigore per tutti ma non per l'arbitro, che trasforma l'episodio in un corner a favore dei padroni di casa tra le proteste del pubblico e le presunte preghiere di ringraziamento di Citi, che di qui a pochi attimi opta per la sostituzione dello stesso Bernardeschi con Scateni. 19': punizione per il Gracciano, Laino tocca per Tafa che di sinistro aggira la barriera, sfiorando il palo lontano per pochi centimetri. 29': il Forcoli tenta di uscire dal prolungato assedio bianco blu, Meliani appoggia male per Cosci, bruciato dall'anticipo secco di Laino; la palla viaggia sulla sinistra verso Insinna che, approfittando della proiezione offensiva di Vannucci, può farsi tutta la fascia in solitudine e, una volta giunto sul fondo, toccare al centro verso l'accorrente Taflaj, disgraziatamente in ritardo di un millesimo di secondo per quello che sarebbe stato un facile tocco in rete da due passi. Secondo errore del Gracciano, dunque: partita ormai in discesa, avversario in grande difficoltà, colpo del k.o. alla portata. Niente di tutto ciò: finisce la benzina anche nelle gambe dell'undici casalingo e i ritmi tornano umani. Il Forcoli sfrutta la maggiore freschezza dei suoi cambi e si rimette pazientemente a fare gioco. Niente di trascendentale, intendiamoci, qualche timida azione di contropiede e un paio di corner insidiosi. Ma quanto basta per mettere in apprensione la difesa di casa. A cinque minuti dalla fine, infatti, una nuova punizione dalla tre quarti, una nuova palla scodellata a centro area, il secondo stacco di Colombini. Solo che questa volta tocca a Tafa travestirsi da centravanti amaranto - Suta è uscito da cinque minuti - e depositare la palla in rete - la propria! - con un irriverente tocco di testa all'indietro. Il Forcoli ringrazia, i suoi tifosi pure e fra sette giorni conosceremo il prezzo a cui il Gracciano pagherà i propri unici due errori in ottanta minuti di gioco quasi dominato.
Michele Peduto
Le interviste
Soddisfatto della prestazione dei suoi, ma amareggiato per l'epilogo sfortunato, Floridi tira le somme al termine di questi novanta minuti palpitanti. Resta un po' di rabbia per non aver chiuso il discorso qualificazione: col rigore non concesso e l'opportunità fallita da Taflaj, potevamo andare sul 4-1. Invece, come spesso succede nel calcio, siamo stati ingenerosamente puniti nel finale. La vittoria, seppur di un solo gol di scarto, ci dà comunque la possibilità di affrontare la gara di ritorni forti di due risultati su tre . Una valutazione sul Forcoli. Devo davvero fare i complimenti agli avversari: nel primo tempo hanno tenuto un ritmo elevatissimo creandoci più di un problema. Nella ripresa però sono calati, anche perché noi abbiamo iniziato a premere sull'acceleratore: nonostante ciò, mister Citi è stato bravo a tenere compatta la sua squadra . Purtroppo avete preso due gol per due disattenzioni. Il calcio è fatto di episodi. Devi sempre stare concentrato al massimo durante tutta la partita, altrimenti rischi di commettere errori. È quello che è capitato a noi, per giunta due volte: nel primo gol di loro abbiamo perso una marcatura, mentre nel secondo c'è stata un'incomprensione tra Tafa ed Andreola. Il calcio è questo . Quale credi sarà la chiave per il ritorno? Sicuramente l'agonismo. Loro in casa lotteranno fino al triplice fischio finale e noi dovremo essere bravi a non concedere nulla. Come detto l'altra settimana, noi siamo adesso consapevoli di essere una squadra compatta, meno spettacolare dell'andata, ma sicuramente più cinica . Congedato Floridi, raggiungiamo un soddisfatto Citi. Per come è stata preparata la partita, posso dire che abbiamo fatto un mezzo miracolo. Oltre all'assenza di Paoli, ho schierato Sacheli e Meliani, appena rientrati dagli infortuni. Abbiamo concluso un campionato psicologicamente massacrante: siamo stati infatti tutto l'anno davanti, col Castelfranco sempre attaccato alle nostre spalle. Oggi infatti eravamo abbastanza scarichi: ne è dimostrazione il secondo tempo, in cui di solito diamo il meglio di noi. Faccio i complimenti ai miei ragazzi che ci hanno creduto fino alla fine e, aiutati da un po' di fortuna, sono usciti dal campo con un buon risultato in vista del ritorno . Obbligati a vincere tra sette giorni. Non sarà assolutamente facile. Loro hanno un ottimo organico, mentre noi al momento non siamo al top. Sacheli squalificato e Bernardeschi infortunato, davvero non ci voleva. Inoltre non potrò contare neanche sui ragazzi del '94, impegnati nella Coppa Cerbai. Nonostante queste premesse, credo molto nel gruppo e nel fattore campo. Conosciamo i nostri pregi e i nostri difetti: solo giocando al massimo delle nostre possibilità potremo ribaltare il risultato .

Matteo Donatini GRACCIANO (4-3-3): Andreola, Zacchia, Tafa, Mezzetti, Semilia, Sposato, Strangio (67' Taflaj), Laino (82' Rosati), Marcoionni, Bartali, Insinna. A disp.: Cristofaro, Rega, Morandi, Lavella, Baldaccheri. All.: Alessio Floridi.<br >FORCOLI (4-3-3): Silvi, Vannucci, Fedi, Cosci, Bernardeschi T. (55' Scateni), Colombini, Guerrini L. (59' Gargani), Meliani, Suta (70' Tommi), Sacheli (74' Nannelli), Benvenuti (41' Amato). A disp.: Bernardeschi S., Guerrini M. All.: Michele Citi.<br > ARBITRO: Bonucci di Grosseto.<br > RETI: 6' e 24' Marcoionni, 26' Suta, 44' Strangio, 75' aut. Tafa.<br >NOTE: Ammoniti Laino, Tafa, Suta, Colombini, Sacheli, Scateni. Angoli 6-2. Recupero 1'+4'. LE PAGELLE<br >Gracciano<br ><b>Andreola: 6</b> Sempre attento in area di rigore. Nel secondo gol avrebbe forse potuto fare qualcosa in pi&ugrave;. <br ><b>Zacchia: 7-</b> Solita incessante corsa sulla corsia di destra. In particolare ad inizio partita, mette in difficolt&agrave; Fedi con le sue sovrapposizioni. <br ><b>Tafa: 6</b> Gara ad alti e bassi. Dopo un avvio incerto, sale col passare dei minuti. Protagonista dell'avvio di secondo, macchia la sua prestazione con l'autogol. <br ><b>Mezzetti: 6,5</b> Poco appariscente in mezzo al campo. Il suo contributo &egrave; comunque sempre prezioso: rompe la manovra avversaria ed imposta il gioco.<br ><b>Semilia: 6,5</b> Perde l'uomo in occasione del primo gol avversario. Eccezione fatta per questo episodio, risulta tra i migliori chiudendo tutti gli spazi con tempismo. <br ><b>Sposato: 6,5</b> Solito senso della posizione al centro della difesa. Sfrutta tutti i suoi centimetri per svettare di testa. <br ><b>Strangio: 7+</b> Giocatore ritrovato. &Egrave; bene ricordare sempre la sua assenza per mesi causa grave infortunio: nonostante il gran caldo per&ograve;, il numero sette svaria su tutto il fronte d'attacco coronando la buona prestazione con un gol da cineteca del calcio. <b>67' Taflaj: sv</b> Non sfrutta una buona occasione sotto porta.<br ><b>Laino: 7</b> Almeno dieci falli subiti nell'arco della partita. Mette in difficolt&agrave; gli avversari con le sue serpentine ubriacanti. Gli mancano solo due qualit&agrave; per essere completo: un po' pi&ugrave; di altruismo e cercare maggiormente il tiro. <b>82' Rosati: sv </b><br ><b>Marcoionni: 8</b> Finalmente Marcoionni. L'attaccante, dopo un periodo buio a causa del lento recupero dall'infortunio, torna il vero protagonista. Due gol da applausi, tanto movimento e un rigore procurato (e non concesso). <br ><b>Bartali: 6,5</b> Il capitano &egrave; il solito trascinatore della squadra. Meno incisivo del solito, ma sempre fondamentale in mezzo al campo.<br ><b>Insinna: 7</b> Vannucci, soprannominato Cafu , non riesce a spingere come vorrebbe. Di fronte trova infatti un martellante Insinna che lo costringe sulla difensiva. Splendido l'assist per Marcoionni.<br >Matteo Donatini<br >Forcoli<br ><b>Silvi: 6,5</b> Incolpevole in occasione dei goal; sul secondo quasi compie un miracolo, sul terzo &egrave; davvero sfortunato.<br ><b>Vannucchi: 5.5</b> Soffre terribilmente le incursioni di Insinna, che lo salta con inquietante puntualit&agrave;.<br ><b>Fedi: 6</b> La prima mezz'ora &egrave; un incubo, con Strangio e Zacchia che sfondano costantemente dalla sua parte; fortunatamente per lui le cose vanno via via migliorando.<br ><b>Cosci: 6,5</b> Mediano di copertura davanti alla difesa, la riscossa del Forcoli nel corso del primo tempo passa principalmente dai suoi piedi.<br ><b>Bernardeschi T.: 5.5</b> Ha responsabilit&agrave; di non poco conto in occasione dei primi due goal. 55' Scateni: 6 si piazza davanti alla difesa in un secondo tempo di pura sofferenza.<br ><b>Colombini: 6</b> Soffre come il suo compagno di reparto, ma oltre alle colpe per i primi due goal subiti si prende anche il merito per quelli segnati.<br ><b>Guerrini L.: 6,5</b> La sua rapidit&agrave;, specie nel primo tempo, &egrave; il grimaldello scelto da Citi per scardinare la retroguardia bianco blu; non fa miracoli, per&ograve; fin tanto che ha fiato si rende utile. <b>59' Gargani: 6,5</b> Il suo ingresso contribuisce a far rialzare il baricentro della squadra.<br ><b>Meliani: 6,5</b> &egrave; il perno del gioco amaranto; sbaglia qualche appoggio di troppo, ma nel complesso gioca una buona gara.<br ><b>Suta: 7</b> Alle volte fa reparto da solo, svariando a pi&ugrave; riprese lungo tutto il fronte offensivo; notevole per freddezza e rapidit&agrave; in occasione del goal. 70' Tommi: s.v.<br ><b>Sacheli: 6,5</b> Non &egrave; molto preciso, ma si rende utile con alcuni ottimi inserimenti da dietro che creano non pochi grattacapi alla difesa bianco blu. 74' Nannelli: s.v.<br ><b>Benvenuti: 5,5</b> Non sfrutta gli spazi che si aprono spesso dalla sua parte e viene sostituito durante l'intervallo. <b>41' Amato: 6</b> Entra per spingere, finisce per dover principalmente coprire.<br >Arbitro<br ><b>Bonucci di Grosseto: 5</b> Non convincono n&eacute; la facilit&agrave; con cui estrae il cartellino giallo, n&eacute; la bont&agrave; di alcune decisioni; la sensazione &egrave; che, piuttosto che badare al sodo, sia spesso alla ricerca del virtuosismo interpretativo.<br >IL COMMENTO<br >Va al Gracciano il primo round della semifinale regionale tra le vincitrici dei gironi B e D. La squadra di Floridi ha sfiorato a pi&ugrave; riprese il colpo del k.o., senza tuttavia riuscire a chiudere gi&agrave; oggi il discorso qualificazione e, anzi, concedendo al Forcoli la chance di giocarsela tra le mura amiche, con un incredibile suicidio difensivo a pochi minuti dal fischio finale. Cominciamo subito dicendo che la gara non &egrave; stata assolutamente spettacolare; si affrontavano due formazioni quadrate, arrivate a queste finali grazie soprattutto ad un gioco equilibrato e tatticamente molto attento. Ne &egrave; nato un confronto spesso giocato a centrocampo, deciso quasi interamente su azioni da palla inattiva e condotto in prevalenza dalla formazione di casa, specie in un secondo tempo in cui gli ospiti sono sembrati un po' a corto di ossigeno.<br >Le squadre scendono in campo con moduli speculari: Floridi piazza Insinna e Strangio ai lati di Marcoionni, sfruttando la rapidit&agrave; dei primi due, la spinta di Zacchia sulla destra e consegnando le chiavi della squadra a Laino -il numero otto risulter&agrave; tra i migliori in campo. Risponde Citi con una formazione un pochino pi&ugrave; accorta, che vede Benvenuti e Guerrini abbassarsi sulla linea dei centrocampisti in fase di contenimento, per poi allargarsi sulle fasce in fase di spinta, con il supporto di Sacheli per vie centrali e la libert&agrave; concessa a Suta di andarsi a trovare spazi su tutto il fronte offensivo. L'avvio, comunque, sorride ai padroni di casa: Benvenuti sembra il pi&ugrave; in difficolt&agrave; dei suoi, permettendo a Zacchia di salire con una certa frequenza, cosa che obbliga Fedi a trovarsi spesso solo contro il terzino avversario e lo scatenato Strangio. Morale della favola, nei primi minuti il Forcoli non riesce ad uscire dalla propria met&agrave; campo. Con un simile antipasto, il Gracciano stimola il proprio appetito e alla prima occasione utile addenta il boccone: &egrave; il 6', Laino batte una rimessa laterale vicino alla bandierina del corner destro, la difesa amaranto buca in pieno l'intervento, permettendo a Marcoionni di controllare spalle alla porta all'altezza del dischetto, per poi battere Silvi con un collo destro da pochi passi. Citi stringe Benvenuti e allarga Sacheli e gli ospiti escono finalmente dal guscio. 16': Suta si guadagna un corner obbligando Andreola ad alzare la palla sopra la traversa, Vannucci crossa teso per Colombini che fa la torre verso il secondo palo, dove Benvenuti arriva con un attimo di ritardo su un pallone decisamente invitante. Il Forcoli continua a tenere alto il baricentro, facendo soffrire non poco l'undici padrone di casa. Ai ragazzi di Floridi vengono concessi solo un paio di contropiedi che, a parte mettere in evidenza la lentezza della retroguardia ospite, non creano poi troppi grattacapi. Ma proprio nel migliore momento degli ospiti, arriva la doccia fredda del secondo goal senese. Al 24', infatti, Insinna mette la freccia e supera di slancio Vannucci; giunto sul fondo taglia verso il centro un pallone velenoso che Colombini e Bernardeschi calcolano male; Silvi riesce ad opporsi in maniera quasi miracolosa al tiro a botta sicura del solissimo Marcoionni, ma la sfortuna vuole che la ribattuta faccia ritornare la palla proprio sui piedi del numero nove bianco blu, che questa volta, anche se da posizione pi&ugrave; defilata, non sbaglia e centra il bersaglio. Ironia della sorte: quando meno te lo aspetti, infilzato l'avversario nel suo momento migliore, i padroni di casa commettono il primo dei due madornali errori della gara. Passano appena due minuti, infatti; il Forcoli pu&ograve; battere una punizione sulla tre quarti avversaria: Melani scodella a centro area, Colombini salta pi&ugrave; in alto di tutti e serve sulla sinistra del dischetto del rigore il solissimo Suta, che pu&ograve; controllare di petto e battere al volo in sforbiciata l'incolpevole Andreola. Essersi dimenticati in piena area il centravanti ospite, per di pi&ugrave; su calcio piazzato, non aiuta molto il morale graccianese. Al 37', infatti, l'undici di casa rischia ancora grosso su un colpo di testa ravvicinato di Suta terminato alto per pochi centimetri, prima che una punizione calciata alle stelle da Strangio metta fine al primo tempo.<br >Nella ripresa, per&ograve;, la musica cambia decisamente. Il Gracciano che esce dagli spogliatoi, uguale negli uomini, pare cambiato nella mentalit&agrave;. La squadra avanza di una ventina di metri il proprio baricentro, le sovrapposizioni sulle fasce aumentano, cos&igrave; come il ritmo del gioco. Il Forcoli appare frastornato: Meliani perde completamente i punti di riferimento in mezzo al campo e Guerrini, sempre meno servito, sparisce piano piano dalla gara. Di contro sale in cattedra Insinna, che scalza Marcoionni dalla vetta della classifica dei pi&ugrave; pericolosi e ingaggia un duello spesso vinto con Vannucci. 4', Strangio batte una punizione dai venti metri, leggermente spostata sulla sinistra, l'interno destro carico di effetto sorvola la barriera, incoccia contro l'incrocio dei pali pi&ugrave; vicino e poi, sbattendo contro la schiena dello sfortunatissimo Silvi, termina la sua corsa in fondo al sacco. E' l'apoteosi per il tifo di casa, perch&eacute; la finale regionale sembra ormai ad un passo. Il Gracciano continua il suo forcing alla ricerca del quarto goal e chiude il Forcoli nella propria met&agrave; campo. 11': Marcoionni entra in area dalla destra, resiste ad una prima trattenuta di Bernardeschi ma non alla scivolata che lo falcia al momento di battere a rete; &egrave; rigore per tutti ma non per l'arbitro, che trasforma l'episodio in un corner a favore dei padroni di casa tra le proteste del pubblico e le presunte preghiere di ringraziamento di Citi, che di qui a pochi attimi opta per la sostituzione dello stesso Bernardeschi con Scateni. 19': punizione per il Gracciano, Laino tocca per Tafa che di sinistro aggira la barriera, sfiorando il palo lontano per pochi centimetri. 29': il Forcoli tenta di uscire dal prolungato assedio bianco blu, Meliani appoggia male per Cosci, bruciato dall'anticipo secco di Laino; la palla viaggia sulla sinistra verso Insinna che, approfittando della proiezione offensiva di Vannucci, pu&ograve; farsi tutta la fascia in solitudine e, una volta giunto sul fondo, toccare al centro verso l'accorrente Taflaj, disgraziatamente in ritardo di un millesimo di secondo per quello che sarebbe stato un facile tocco in rete da due passi. Secondo errore del Gracciano, dunque: partita ormai in discesa, avversario in grande difficolt&agrave;, colpo del k.o. alla portata. Niente di tutto ci&ograve;: finisce la benzina anche nelle gambe dell'undici casalingo e i ritmi tornano umani. Il Forcoli sfrutta la maggiore freschezza dei suoi cambi e si rimette pazientemente a fare gioco. Niente di trascendentale, intendiamoci, qualche timida azione di contropiede e un paio di corner insidiosi. Ma quanto basta per mettere in apprensione la difesa di casa. A cinque minuti dalla fine, infatti, una nuova punizione dalla tre quarti, una nuova palla scodellata a centro area, il secondo stacco di Colombini. Solo che questa volta tocca a Tafa travestirsi da centravanti amaranto - Suta &egrave; uscito da cinque minuti - e depositare la palla in rete - la propria! - con un irriverente tocco di testa all'indietro. Il Forcoli ringrazia, i suoi tifosi pure e fra sette giorni conosceremo il prezzo a cui il Gracciano pagher&agrave; i propri unici due errori in ottanta minuti di gioco quasi dominato.<br >Michele Peduto<br >Le interviste<br >Soddisfatto della prestazione dei suoi, ma amareggiato per l'epilogo sfortunato, <b>Floridi </b>tira le somme al termine di questi novanta minuti palpitanti. <b>Resta un po' di rabbia per non aver chiuso il discorso qualificazione: col rigore non concesso e l'opportunit&agrave; fallita da Taflaj, potevamo andare sul 4-1. Invece, come spesso succede nel calcio, siamo stati ingenerosamente puniti nel finale. La vittoria, seppur di un solo gol di scarto, ci d&agrave; comunque la possibilit&agrave; di affrontare la gara di ritorni forti di due risultati su tre</b> . Una valutazione sul Forcoli. <b>Devo davvero fare i complimenti agli avversari: nel primo tempo hanno tenuto un ritmo elevatissimo creandoci pi&ugrave; di un problema. Nella ripresa per&ograve; sono calati, anche perch&eacute; noi abbiamo iniziato a premere sull'acceleratore: nonostante ci&ograve;, mister Citi &egrave; stato bravo a tenere compatta la sua squadra</b> . Purtroppo avete preso due gol per due disattenzioni. <b>Il calcio &egrave; fatto di episodi. Devi sempre stare concentrato al massimo durante tutta la partita, altrimenti rischi di commettere errori. &Egrave; quello che &egrave; capitato a noi, per giunta due volte: nel primo gol di loro abbiamo perso una marcatura, mentre nel secondo c'&egrave; stata un'incomprensione tra Tafa ed Andreola. Il calcio &egrave; questo </b>. Quale credi sar&agrave; la chiave per il ritorno? <b>Sicuramente l'agonismo. Loro in casa lotteranno fino al triplice fischio finale e noi dovremo essere bravi a non concedere nulla. Come detto l'altra settimana, noi siamo adesso consapevoli di essere una squadra compatta, meno spettacolare dell'andata, ma sicuramente pi&ugrave; cinica</b> . Congedato Floridi, raggiungiamo un soddisfatto Citi. <b>Per come &egrave; stata preparata la partita, posso dire che abbiamo fatto un mezzo miracolo. Oltre all'assenza di Paoli, ho schierato Sacheli e Meliani, appena rientrati dagli infortuni. Abbiamo concluso un campionato psicologicamente massacrante: siamo stati infatti tutto l'anno davanti, col Castelfranco sempre attaccato alle nostre spalle. Oggi infatti eravamo abbastanza scarichi: ne &egrave; dimostrazione il secondo tempo, in cui di solito diamo il meglio di noi. Faccio i complimenti ai miei ragazzi che ci hanno creduto fino alla fine e, aiutati da un po' di fortuna, sono usciti dal campo con un buon risultato in vista del ritorno</b> . Obbligati a vincere tra sette giorni. <b>Non sar&agrave; assolutamente facile. Loro hanno un ottimo organico, mentre noi al momento non siamo al top. Sacheli squalificato e Bernardeschi infortunato, davvero non ci voleva. Inoltre non potr&ograve; contare neanche sui ragazzi del '94, impegnati nella Coppa Cerbai. Nonostante queste premesse, credo molto nel gruppo e nel fattore campo. Conosciamo i nostri pregi e i nostri difetti: solo giocando al massimo delle nostre possibilit&agrave; potremo ribaltare il risultato</b> . Matteo Donatini




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