- Finali Juniores Dilettanti
- Pietrasanta Marina
-
0 - 2
- Sinalunghese
PIETRASANTA MARINA: Tarabella, Gianardi, Martinelli (67' Gassani), Pantera, Sacchelli, Seghi, Corrado (46' Del Carlo), Puccetti (84' Tacchelli), Mancini, Cambi (46' Caiazzo), Francesconi. A disp.: Bigongiari, Caputo, Romano. All.: Damiano Bertocchi.
SINALUNGHESE: Scasciafratti, Leti R. (71' Sanleonini), Botarelli, Fanetti, Azemi, Schillaci, Dyla, Lucatti, Casini (67' Crocini), Mucciarelli (65' Leti S.), Oliverio. A disp.: Benincasa A., Baldini, Benincasa F., Della Scala. All.: Francesco Neri.
ARBITRO: Scogliamiglio di Empoli coad. da Pavoni e Rocchi di Carrara.
RETI: 55' Lucatti, 58' Casini.
NOTE: Ammoniti Corrado, Pantera. Angoli 3-5. Recupero 0'+4'.
LE PAGELLE
Pietrasanta Marina
Tarabella: 5 Gioca con la paura addosso. Ogni presa è un brivido, ogni rinvio è un'incognita. L'errore sul raddoppio della Sinalunghese pesa sulle sorti del passaggio del turno.
Gianardi: 5,5 La fascia destra del Pietrasanta Marina non funziona. Poco propositivo in avanti, soffre le iniziative di Dyla.
Martinelli: 6 Nel primo tempo è tra i più positivi. Black-out a inizio ripresa dal quale non si riprende più. 67' Gassani: 5,5 In pochi si aspettavano la sua esclusione dall'undici titolare. Quando entra, appare svuotato e privo di energie. Ma la partita era già compromessa.
Pantera: 5,5 Molto bene nella prima frazione, quando riesce a contenere in qualche modo il temibile attacco avversario. Poi si distrae un attimo e Lucatti non perdona. Da lì in poi sono dolori.
Sacchelli: 6 Tenta spesso l'anticipo su Lucatti e Casini. Efficace e volitivo, è uno dei pochi a salvarsi.
Seghi: 5,5 E' inutile negare che da uno come lui, costantemente nel giro della prima squadra, ci si attendeva molto di più. Vaga senza costrutto in mezzo al campo senza trovare la posizione, la sua regia è disordinata.
Corrado: 5,5 Paga più di altri una carente condizione atletica. Un tempo senza lampi, poi la sostituzione. 46' Del Carlo: 5,5 Non cambia l'inerzia della gara, anzi si adegua alla giornata no della sua squadra.
Puccetti: 6 Partenza sprint: corre, tampona e imposta. Col passare dei minuti non trova l'apporto dei compagni ma è uno degli ultimi a mollare. Si arrende soltanto ai crampi. 84' Tacchelli: ng.
Mancini: 5,5 Nei primi minuti sembra volere spaccare il mondo. Sue le iniziative più pericolose. Poi si eclissa dalla manovra e scompare dal campo.
Cambi: 5 Dopo aver disputato una stagione da protagonista, soprattutto in fase realizzativa, stecca la partita più importante. Sbatte contro la difesa avversaria. 46' Caiazzo: 6 Non combina granché, ma almeno ci prova. Meritava un posto da titolare.
Francesconi: 5,5 Lui, in prima squadra, è addirittura titolare. Lecito attendersi molto di più.
Sinalunghese
Scasciafratti: 6 Un solo intervento in apertura, quando smanaccia in corner un cross basso di Mancini. Non si sarebbe mai aspettato un pomeriggio così tranquillo.
Leti R.: 6 Presidia con disinvoltura la fascia sinistra. Corrado e Del Carlo non gli creano alcuna apprensione. 71' Sanleonini: ng.
Botarelli: 6 Qualche impaccio iniziale, fatica a trovare la posizione giusta e Francesconi ne approfitta. La sua crescita è inversamente proporzionale al calo di Francesconi.
Fanetti: 6,5 Ci mette un po' a prendere le misure a Mancini, di cui soffre la rapidità e il dinamismo. Poi acquista sicurezza e non sbaglia più niente.
Azemi: 7 Sicuro, autorevole, mai in difficoltà. Una prestazione da incorniciare.
Schillaci: 7,5 Centrocampista completo, recupera un'infinità di palloni, imposta e arriva con continuità al tiro. Nel primo tempo è il più pericoloso dei suoi. Pronto per il salto di qualità.
Dyla: 6,5 Giostra sulla sinistra. Pericoloso, mai banale nella scelta delle soluzioni, vince il duello contro l'arcigno Gianardi.
Lucatti: 7,5 Un giocatore, una garanzia. In questa categoria fa la differenza. Mette al servizio della squadra il suo strapotere fisico, togliergli il pallone è un'impresa alla quale i difensori del Pietrasanta Marina si arrendono presto. Bella per preparazione, coordinazione e esecuzione la rete del vantaggio.
Casini: 7 Gli sono sufficienti tre minuti per determinare l'incontro. Partecipa da comprimario al primo gol, realizza il raddoppio, sfruttando il gentile omaggio di Tarabella. 67' Crocini: 6 Contributo di sostanza.
Mucciarelli: 6 E' quello che incide di meno nel reparto avanzato. Trova sulla sua strada Martinelli che non gli lascia molto spazio. 65' Leti S.: 6 Utile il suo apporto nel finale.
Oliverio: 6 Fa valere la sua fisicità in mezzo al campo. Non molto mobile, rimedia con uno spiccato senso della posizione.
Arbitro
Scognamiglio di Empoli: 6,5 Arbitra all'inglese, fischiando poco. Decisione saggia e opportuna, vista anche la correttezza in campo.
IL COMMENTO
Game over. O forse poco ci manca. Nella partita d'andata delle semifinali la Sinalunghese espugna Pietrasanta con un secco 0-2 grazie alle reti di Lucatti e Casini e prenota un posto per la finale regionale. Soltanto un clamoroso ribaltone può rimettere in discussione il passaggio del turno perché, oltre al risultato, la squadra senese ha dimostrato una superiorità atletica lampante. La vittoria è meritata e non lascia adito a recriminazioni. Davvero forte e ben organizzata la squadra senese che, oltre a un impianto di gioco ben collaudato, può contare sulla forza di alcune individualità capaci di fare la differenza (Schillaci e Lucatti su tutti). Niente da fare per un Pietrasanta Marina remissivo e disordinato. Dopo una partenza sprint, i ragazzi di Bertocchi hanno perso smalto e convinzione, subendo il ritorno degli avversari. E' arrivata così la prima sconfitta stagionale in casa, male minore rispetto all'eventualità di abbandonare la corsa verso il titolo regionale. Metodi speculari per le due formazioni: entrambe propongono un 4-4-2 molto offensivo, con gli esterni di centrocampo pronti a coadiuvare gli attaccanti. A sorpresa il Pietrasanta Marina lascia in panchina Gassani e Caiazzo, al loro posto Seghi e Mancini, aggregati dalla prima squadra. La Sinalunghese può contare sull'apporto di Lucatti, che affianca Casini nel reparto avanzato. Il Pietrasanta Marina parte forte e cerca subito di rompere l'equilibrio. Al 3' Mancini sfugge via sulla sinistra a Fanetti e crossa al centro per Cambi, decisiva l'uscita bassa di Scasciafratti che si rifugia in angolo. I locali trovano nella fascia sinistra territorio buono per sfondare. Il tandem Martinelli-Francesconi smaschera l'imbarazzo di Botarelli, lasciato troppo solo dai compagni. La Sinalunghese sbanda ma non cade, anche grazie all'imprecisione di Cambi e Mancini, troppo frettolosi sotto porta. La sfuriata del Pietrasanta Marina dura poco. Dopo venti minuti la squadra sembra già a corto di energie e subisce il ritorno degli ospiti. Schillaci diventa il padrone del centrocampo e al 21' sfiora la rete del vantaggio con un gran destro dalla distanza che esce di poco. Lo stesso Schillaci ci riprova al 28', Tarabella blocca a terra. La fase della gara è congeniale alla Sinalunghese che guadagna metri e campo, sfruttando gli imbarazzi di un Pietrasanta Marina che paga l'inferiorità numerica in mezzo al campo (Francesconi gioca da terzo attaccante e non arretra in fase di non possesso). Al 37' Lucatti dà inizio al suo personale show: la sua punizione dal limite dell'area si stampa contro il palo alla destra di un Tarabella immobile e battuto. Bertocchi si accorge delle difficoltà dei suoi e all'intervallo cambia: fuori Corrado e Cambi e dentro Del Carlo e Caiazzo. L'inerzia della partita rimane però in mano alla Sinalunghese che al 55' legittima la superiorità con la rete dello 0-1. Punizione lunga battuta da Scasciafratti, sponda aerea di Casini per Lucatti che, spalle alla porta, protegge il pallone dall'intervento di Pantera, si gira e fulmina Tarabella con un gran diagonale di sinistro. Lo svantaggio è uno shock per il Pietrasanta che, tre minuti dopo, fa karakiri regalando il secondo gol. Protagonista in negativo è il portiere Tarabella che sbaglia completamente una facile uscita, si fa sfuggire il pallone dalle mani e consente a Casini di depositare nella porta sguarnita. Nei restanti trenta minuti succede poco altro. Il Pietrasanta Marina è atterrito e non ha la forza di reagire, mentre la Sinalunghese si limita a controllare il doppio vantaggio, sfiorando la terza rete al 78' con una punizione dalla lunga distanza di Azemi, respinta incerta di Tarabella e per poco Lucatti non completava nel migliore dei modi una giornata già ampiamente da ricordare. Domani, mercoledì 3 maggio, il ritorno. Visto il vantaggio, per la Sinalunghese sembra una pura formalità, anche se i ragazzi di Neri non possono permettersi troppe distrazioni. Al Pietrasanta Marina non resta altro che affidarsi alla cabala e ad un incoraggiante precedente: due anni fa, nella fase nazionale, la squadra allora allenata da Giuli perse 1-2 in casa contro l'Argentina, compagine di Imperia, salvo poi ribaltare tutto nella partita di ritorno. Certo, questa è un'altra storia ma vale la pena crederci, almeno per altri novanta minuti.
Michele Nardini
PIETRASANTA MARINA: Tarabella, Gianardi, Martinelli (67' Gassani), Pantera, Sacchelli, Seghi, Corrado (46' Del Carlo), Puccetti (84' Tacchelli), Mancini, Cambi (46' Caiazzo), Francesconi. A disp.: Bigongiari, Caputo, Romano. All.: Damiano Bertocchi.<br >SINALUNGHESE: Scasciafratti, Leti R. (71' Sanleonini), Botarelli, Fanetti, Azemi, Schillaci, Dyla, Lucatti, Casini (67' Crocini), Mucciarelli (65' Leti S.), Oliverio. A disp.: Benincasa A., Baldini, Benincasa F., Della Scala. All.: Francesco Neri.<br >
ARBITRO: Scogliamiglio di Empoli coad. da Pavoni e Rocchi di Carrara.<br >
RETI: 55' Lucatti, 58' Casini.<br >NOTE: Ammoniti Corrado, Pantera. Angoli 3-5. Recupero 0'+4'.
LE PAGELLE<br >Pietrasanta Marina<br ><b>Tarabella: 5</b> Gioca con la paura addosso. Ogni presa è un brivido, ogni rinvio è un'incognita. L'errore sul raddoppio della Sinalunghese pesa sulle sorti del passaggio del turno.<br ><b>Gianardi: 5,5</b> La fascia destra del Pietrasanta Marina non funziona. Poco propositivo in avanti, soffre le iniziative di Dyla.<br ><b>Martinelli: 6</b> Nel primo tempo è tra i più positivi. Black-out a inizio ripresa dal quale non si riprende più. <b>67' Gassani: 5,5</b> In pochi si aspettavano la sua esclusione dall'undici titolare. Quando entra, appare svuotato e privo di energie. Ma la partita era già compromessa.<br ><b>Pantera: 5,5 </b>Molto bene nella prima frazione, quando riesce a contenere in qualche modo il temibile attacco avversario. Poi si distrae un attimo e Lucatti non perdona. Da lì in poi sono dolori.<br ><b>Sacchelli: 6</b> Tenta spesso l'anticipo su Lucatti e Casini. Efficace e volitivo, è uno dei pochi a salvarsi.<br ><b>Seghi: 5,5</b> E' inutile negare che da uno come lui, costantemente nel giro della prima squadra, ci si attendeva molto di più. Vaga senza costrutto in mezzo al campo senza trovare la posizione, la sua regia è disordinata.<br ><b>Corrado: 5,5</b> Paga più di altri una carente condizione atletica. Un tempo senza lampi, poi la sostituzione. <b>46' Del Carlo: 5,5</b> Non cambia l'inerzia della gara, anzi si adegua alla giornata no della sua squadra.<br ><b>Puccetti: 6</b> Partenza sprint: corre, tampona e imposta. Col passare dei minuti non trova l'apporto dei compagni ma è uno degli ultimi a mollare. Si arrende soltanto ai crampi. <b>84' Tacchelli: ng.</b><br ><b>Mancini: 5,5</b> Nei primi minuti sembra volere spaccare il mondo. Sue le iniziative più pericolose. Poi si eclissa dalla manovra e scompare dal campo.<br ><b>Cambi: 5</b> Dopo aver disputato una stagione da protagonista, soprattutto in fase realizzativa, stecca la partita più importante. Sbatte contro la difesa avversaria. 46' Caiazzo: 6 Non combina granché, ma almeno ci prova. Meritava un posto da titolare.<br ><b>Francesconi: 5,5</b> Lui, in prima squadra, è addirittura titolare. Lecito attendersi molto di più.<br >Sinalunghese<br ><b>Scasciafratti: 6 </b>Un solo intervento in apertura, quando smanaccia in corner un cross basso di Mancini. Non si sarebbe mai aspettato un pomeriggio così tranquillo.<br ><b>Leti R.: 6</b> Presidia con disinvoltura la fascia sinistra. Corrado e Del Carlo non gli creano alcuna apprensione. <b>71' Sanleonini: ng.</b><br ><b>Botarelli: 6</b> Qualche impaccio iniziale, fatica a trovare la posizione giusta e Francesconi ne approfitta. La sua crescita è inversamente proporzionale al calo di Francesconi.<br ><b>Fanetti: 6,5</b> Ci mette un po' a prendere le misure a Mancini, di cui soffre la rapidità e il dinamismo. Poi acquista sicurezza e non sbaglia più niente. <br ><b>Azemi: 7</b> Sicuro, autorevole, mai in difficoltà. Una prestazione da incorniciare.<br ><b>Schillaci: 7,5</b> Centrocampista completo, recupera un'infinità di palloni, imposta e arriva con continuità al tiro. Nel primo tempo è il più pericoloso dei suoi. Pronto per il salto di qualità.<br ><b>Dyla: 6,5</b> Giostra sulla sinistra. Pericoloso, mai banale nella scelta delle soluzioni, vince il duello contro l'arcigno Gianardi.<br ><b>Lucatti: 7,5</b> Un giocatore, una garanzia. In questa categoria fa la differenza. Mette al servizio della squadra il suo strapotere fisico, togliergli il pallone è un'impresa alla quale i difensori del Pietrasanta Marina si arrendono presto. Bella per preparazione, coordinazione e esecuzione la rete del vantaggio.<br ><b>Casini: 7</b> Gli sono sufficienti tre minuti per determinare l'incontro. Partecipa da comprimario al primo gol, realizza il raddoppio, sfruttando il gentile omaggio di Tarabella. <b>67' Crocini: 6</b> Contributo di sostanza.<br ><b>Mucciarelli: 6</b> E' quello che incide di meno nel reparto avanzato. Trova sulla sua strada Martinelli che non gli lascia molto spazio. <b>65' Leti S.: 6</b> Utile il suo apporto nel finale.<br ><b>Oliverio: 6</b> Fa valere la sua fisicità in mezzo al campo. Non molto mobile, rimedia con uno spiccato senso della posizione.<br >Arbitro<br ><b>Scognamiglio di Empoli: 6,5</b> Arbitra all'inglese, fischiando poco. Decisione saggia e opportuna, vista anche la correttezza in campo. <br >IL COMMENTO<br >Game over. O forse poco ci manca. Nella partita d'andata delle semifinali la Sinalunghese espugna Pietrasanta con un secco 0-2 grazie alle reti di Lucatti e Casini e prenota un posto per la finale regionale. Soltanto un clamoroso ribaltone può rimettere in discussione il passaggio del turno perché, oltre al risultato, la squadra senese ha dimostrato una superiorità atletica lampante. La vittoria è meritata e non lascia adito a recriminazioni. Davvero forte e ben organizzata la squadra senese che, oltre a un impianto di gioco ben collaudato, può contare sulla forza di alcune individualità capaci di fare la differenza (Schillaci e Lucatti su tutti). Niente da fare per un Pietrasanta Marina remissivo e disordinato. Dopo una partenza sprint, i ragazzi di Bertocchi hanno perso smalto e convinzione, subendo il ritorno degli avversari. E' arrivata così la prima sconfitta stagionale in casa, male minore rispetto all'eventualità di abbandonare la corsa verso il titolo regionale. Metodi speculari per le due formazioni: entrambe propongono un 4-4-2 molto offensivo, con gli esterni di centrocampo pronti a coadiuvare gli attaccanti. A sorpresa il Pietrasanta Marina lascia in panchina Gassani e Caiazzo, al loro posto Seghi e Mancini, aggregati dalla prima squadra. La Sinalunghese può contare sull'apporto di Lucatti, che affianca Casini nel reparto avanzato. Il Pietrasanta Marina parte forte e cerca subito di rompere l'equilibrio. Al 3' Mancini sfugge via sulla sinistra a Fanetti e crossa al centro per Cambi, decisiva l'uscita bassa di Scasciafratti che si rifugia in angolo. I locali trovano nella fascia sinistra territorio buono per sfondare. Il tandem Martinelli-Francesconi smaschera l'imbarazzo di Botarelli, lasciato troppo solo dai compagni. La Sinalunghese sbanda ma non cade, anche grazie all'imprecisione di Cambi e Mancini, troppo frettolosi sotto porta. La sfuriata del Pietrasanta Marina dura poco. Dopo venti minuti la squadra sembra già a corto di energie e subisce il ritorno degli ospiti. Schillaci diventa il padrone del centrocampo e al 21' sfiora la rete del vantaggio con un gran destro dalla distanza che esce di poco. Lo stesso Schillaci ci riprova al 28', Tarabella blocca a terra. La fase della gara è congeniale alla Sinalunghese che guadagna metri e campo, sfruttando gli imbarazzi di un Pietrasanta Marina che paga l'inferiorità numerica in mezzo al campo (Francesconi gioca da terzo attaccante e non arretra in fase di non possesso). Al 37' Lucatti dà inizio al suo personale show: la sua punizione dal limite dell'area si stampa contro il palo alla destra di un Tarabella immobile e battuto. Bertocchi si accorge delle difficoltà dei suoi e all'intervallo cambia: fuori Corrado e Cambi e dentro Del Carlo e Caiazzo. L'inerzia della partita rimane però in mano alla Sinalunghese che al 55' legittima la superiorità con la rete dello 0-1. Punizione lunga battuta da Scasciafratti, sponda aerea di Casini per Lucatti che, spalle alla porta, protegge il pallone dall'intervento di Pantera, si gira e fulmina Tarabella con un gran diagonale di sinistro. Lo svantaggio è uno shock per il Pietrasanta che, tre minuti dopo, fa karakiri regalando il secondo gol. Protagonista in negativo è il portiere Tarabella che sbaglia completamente una facile uscita, si fa sfuggire il pallone dalle mani e consente a Casini di depositare nella porta sguarnita. Nei restanti trenta minuti succede poco altro. Il Pietrasanta Marina è atterrito e non ha la forza di reagire, mentre la Sinalunghese si limita a controllare il doppio vantaggio, sfiorando la terza rete al 78' con una punizione dalla lunga distanza di Azemi, respinta incerta di Tarabella e per poco Lucatti non completava nel migliore dei modi una giornata già ampiamente da ricordare. Domani, mercoledì 3 maggio, il ritorno. Visto il vantaggio, per la Sinalunghese sembra una pura formalità, anche se i ragazzi di Neri non possono permettersi troppe distrazioni. Al Pietrasanta Marina non resta altro che affidarsi alla cabala e ad un incoraggiante precedente: due anni fa, nella fase nazionale, la squadra allora allenata da Giuli perse 1-2 in casa contro l'Argentina, compagine di Imperia, salvo poi ribaltare tutto nella partita di ritorno. Certo, questa è un'altra storia ma vale la pena crederci, almeno per altri novanta minuti.<br >Michele Nardini