- Trofeo Cerbai Allievi B
- Stella Rossa
-
1 - 2
- Antignano Banditella
CASTELFRANCO S.R. (4-4-1-1): Bagnoli, Cani, Auletta (64' Faratro), Rovai, Gjoka, Nuti (78' Gronchi), Golopyat (21' Nelli), Petrizzo, Gentili, Talini, Buhne. A disp.: Fabio, Bilanceri. All.: Daniele Giani.
ANTIGNANO BANDITELLA (4-4-2): Corucci, Vernaccini (51' Perullo), Bulciolu (41' Pecoraro), Chelini, Nesti (65' Balleri), Sarnelli, Tognotti (41' Cristiani), Gradassi, Marconi, Cerrai, Diversi (41' Bertini). A disp.: Mannucci, Gufoni. All.: Dario Giachini.
ARBITRO: Giacomo Lencioni di Lucca.
RETI: 46' Gentili, 74' Gradassi, 78' Bertini.
NOTE: ammoniti Gjoka al 74' e Gentili al 79'. Espulso Cani a fine partita. Calci d'angolo: 2-3. Recupero: 1'+5'. Spettatori 70.
LE PAGELLE
Castelfranco S.R.
Bagnoli: 5 La sua partita scorre tranquilla (pur con qualche brivido) fino al 74', ma il finale è da incubo: prima Gradassi lo fredda su punizione sfruttando un errato posizionamento della barriera, poi Bertini non perdona la sua uscita avventata e firma il 2-1. Giornataccia.
Cani: 6+ Bravo nell'anticipo e solido fisicamente, si conferma difensore difficile da superare. Al triplice fischio va a dire qualcosa all'arbitro e si becca un rosso che vale solo per le statistiche.
Auletta: 5,5 Sacrificato in avvio nel ruolo di terzino, torna presto alla più congeniale posizione di esterno di centrocampo, ma senza lasciare il segno. 64' Faratro: sv Classe '97, entra nel finale e assiste impotente al tracollo della propria squadra.
Rovai: 5,5 A causa della sua struttura fisica, soffre più di chiunque altro il caldo asfissiante. Non riesce ad esprimersi sui suoi livelli abituali, e per la squadra è un brutto colpo.
Gjoka: 6- Perfetto nel primo tempo, va un po' in affanno nella ripresa. Graziato dall'arbitro per un evidente mani in area, ammonito per un fallo che non c'è in occasione del pareggio.
Nuti: 6- Anche il capitano paga un finale tremendo, dopo una prova come sempre positiva. Condivide con Bagnoli le responsabilità sul gol del 2-1: il portiere sbaglia l'uscita, ma è lui a farsi sfuggire Bertini. 78' Gronchi: sv.
Golopyat: sv Non al meglio fisicamente, deve lasciare il campo dopo soli venti minuti. 21' Nelli: 6+ Si piazza nel consueto ruolo di terzino (consentendo ad Auletta di avanzare sulla fascia) e sfrutta le lunghe leve per chiudere e rilanciare l'azione.
Petrizzo: 6,5 Con Rovai a mezzo servizio, il peso del centrocampo ricade in gran parte su di lui, che non tradisce. Due volte al tiro in avvio, prezioso sia in interdizione che in fase di costruzione.
Gentili: 7,5 Il più ispirato in campo, e insieme il più generoso: a dispetto della temperatura, corre per tre e fa reparto da solo. Si vede che ha una voglia matta di segnare, e ci riesce in apertura di ripresa con un destro magnifico che sembra spianare ai suoi la strada della finale.
Talini: 6 Chiamato ad ispirare l'unica punta Gentili, alterna buoni spunti a pause in cui si defila dall'azione. Un buon tiro al 25', nella ripresa sembra crescere col passare dei minuti, ma anche lui nel finale non ne ha più.
Buhne: 5,5 Parte sulla fascia sinistra, per poi passare sulla destra dopo l'ingresso di Nelli. Raramente trova il guizzo per mettersi in mostra.
Antignano Banditella
Corucci: 6 Non deve compiere grandi interventi, ma si dimostra sicuro in ogni circostanza. Incolpevole sul destro ad incrociare di Gentili.
Vernaccini: 6+ Anche se dalle sue parti non giungono grandi insidie, lui è bravo a non complicarsi la vita. 51' Perullo: 6+ Va sulla destra e dà il suo contributo in fase di spinta.
Bulciolu: 6+ Presidia con ordine la fascia sinistra e si fa vedere anche in avanti con qualche buon cross. Rimane negli spogliatoi. 41' Pecoraro: 6 Prende il posto del compagno e non corre rischi. Prova anche il tiro al 64', ma senza convinzione.
Chelini: 6 Agisce nell'ombra, a fianco di Gradassi, e fa valere la sua fisicità.
Nesti: 6- Insieme a Sarnelli, deve vedersela con un gran brutto cliente come Gentili. Se la cava, anche se talvolta balla . 65' Balleri: sv. Va ad infoltire il centrocampo in vista dell'assalto finale.
Sarnelli: 6- Stesso discorso del collega. Soffre la velocità di Gentili, che però spesso è troppo isolato per far male.
Tognotti: 6,5 Nel primo tempo è il più vivace dei suoi, autore di buoni spunti sulla destra che mettono in difficoltà la difesa castelfranchese. Sfiora il gol con un bel sinistro. Forse dolorante, non rientra dagli spogliatoi. 41' Cristiani: 6 Inizia la ripresa da esterno destro, arretra dopo l'ingresso di Perullo, chiude da centrale quando la difesa passa a tre. Preciso.
Gradassi: 7,5 Contrasta con vigore e imposta da regista consumato, tagliando il campo con lanci millimetrici. Oltre ad essere il faro della squadra, dà il via alla rimonta con una punizione di precisione e d'astuzia. Trascinatore.
Marconi: 6,5 Ben controllato dai centrali pisani, riesce tuttavia a rendersi pericoloso con il suo dinamismo. Sbaglia un gol non impossibile, ma serve a Bertini la palla del sorpasso.
Cerrai: 6+ La qualità non gli manca, e lui prova a sfruttarla per inventare la giocata risolutrice. Non sempre gli riesce, ma la prova è positiva.
Diversi: 5,5 Affianca Marconi nel reparto offensivo livornese, ma non ha molte occasioni per mettersi in luce. 41' Bertini: 7 Eroe di giornata. Bagnoli lo agevola con un'uscita a dir poco improvvida, lui ha il merito di crederci e di trovare la zuccata che vale la finale.
Arbitro
Lencioni di Lucca: 5 Il caldo estenuante, rallentando il ritmo del gioco, avrebbe l'effetto di facilitare il compito del direttore di gara. Che tuttavia, sull'1-0, nega ai livornesi un rigore solare, prima di rimediare inventando la punizione del pareggio. Nel finale mancano due cartellini nelle file dell'Antignano.
IL COMMENTO
La chiameranno forse zona Antignano . A sette giorni dal gol in extremis di Chelini, valso a completare la rimonta ai danni dello Stiava (seppur nell'ambito del doppio confronto), i minuti finali sorridono ancora alla truppa di mister Giachini, che grazie alle reti di Gradassi e Bertini supera il Castelfranco - proprio quando tutto lasciava presagire un'affermazione dei pisani - e vola alla finale di Rufina, dove ad attenderla c'è la forte Cattolica, vittoriosa sul Maliseti. Una esito dunque non casuale, che premia la grande tenacia e forza d'animo dei livornesi, capaci di non arrendersi mai e di credere fino in fondo alla possibilità di ribaltare il risultato. Delusione bruciante, invece, per i ragazzi di Daniele Giani, puniti da due disattenzioni difensive quando, in vantaggio grazie alla splendida rete del solito Gentili e apparentemente in controllo sul match, stavano già assaporando un finale che avrebbe avuto i contorni dell'impresa, considerato che i biancoverdi si erano presentati all'appuntamento della semifinale in formazione largamente rimaneggiata: ben sei gli assenti tra infortuni e squalifiche, con addirittura quattro giocatori appiedati dal giudice sportivo in seguito alla battaglia (sportiva, s'intende) andata in scena quattro giorni prima in quel di Castelfiorentino e conclusasi con una qualificazione a dir poco rocambolesca. La cronaca. Sono quasi le 11.30 quando il sig. Lencioni dà inizio all'incontro, in un Comunale di Saltocchio ridotto ad una fornace da una temperatura che ha già raggiunto i trenta gradi. In un clima simile, che rende assai problematico giocare a calcio, le squadre partono guardinghe, attente a non scoprirsi e a non disperdere energie che potrebbero rivelarsi preziose nel prosieguo della gara. Più dinamico in avvio l'Antignano Banditella (in maglia bianca), con Tognotti assai vivace sulla destra, Gradassi padrone del centrocampo e la coppia Marconi-Cerrai a portare le prime insidie dalle parti di Bagnoli. Il Castelfranco (in tenuta rossa) risponde con le incursioni di un ispirato Gentili e le conclusioni dalla distanza di Petrizzo, ma le emozioni arrivano col contagocce. Si gioca in effetti su ritmi piuttosto blandi, che solo le fiammate dei singoli riescono a ravvivare. Al 18' Antignano vicino al gol con Tognotti, bravo a rientrare sul sinistro e a scaricare un gran tiro che termina alto di poco. Crescono i livornesi, Marconi vince due rimpalli al limite e va al tiro, ma Gjoka si immola e sventa la minaccia (23'). Dall'altra parte, Talini prova a sorprendere Corucci con un bel sinistro dai 25 metri, ma il portiere fa buona guardia. Passano pochi secondi e i ragazzi di Giani costruiscono l'occasione più ghiotta del primo tempo: Gentili triangola in velocità con Talini e si presenta davanti a Corucci, destro morbido e palla che sembra destinata alla rete, ma un difensore salva sulla linea e ricaccia in gola l'urlo dei tifosi pisani (26'). Nel finale di tempo ci provano ancora Tognotti e Cerrai da una parte, Rovai e Gentili dall'altra, ma la prima frazione, equilibrata e tutto fuorché esaltante, si chiude sullo zero a zero. Ad inizio ripresa mister Giachini inserisce forze fresche, provando a sfruttare la panchina più lunga, ma passano pochi minuti e (dopo una buona occasione non sfruttata da Buhne) arriva il lampo che sembra squarciare in due la partita: lo firma Gentili, ubriacando il diretto marcatore con una doppia finta nei pressi del vertice destro e scaricando uno strepitoso diagonale vicino al palo più lontano (46'). L'Antignano barcolla, e per la prima risposta bisogna attendere il 52', quando il colpo di testa di Marconi su cross di Cerrai termina non lontano dal palo. Antignano che protesta poi (giustamente) per un tocco di mano di Gjoka in area di rigore, sul quale l'arbitro lascia correre. La reazione dei livornesi, di per sé non molto convinta, sembra spegnersi pian piano, mentre il caldo aumenta e le idee si annebbiano sempre più; il Castelfranco, dal canto suo, controlla senza eccessivi patemi e sembra in grado di portare a casa il successo, ma abbassa pericolosamente il baricentro del gioco, finendo col rintanarsi nella propria metacampo in attesa del fischio finale ed esponendosi così a qualche rischio di troppo: come al 70', quando Bagnoli non trattiene una palla scodellata in area da Gradassi e Marconi per poco non ne approfitta tirando sull'esterno della rete da ottima posizione. È il preludio al pareggio, che arriva quattro minuti più tardi grazie ad una punizione (che non c'è) di Gradassi, chirurgico nel trovare lo spiraglio giusto per eludere l'opposizione della barriera e superare un Bagnoli non certo esente da colpe (74'). A questo punto fa la sua comparsa lo spettro dei rigori, che scatterebbero immediati al fischio finale. L'Antignano però comincia a crederci seriamente e fiuta l'impresa, che si concretizza al 78', quando Bertini si lancia su una palla prolungata da Marconi, brucia Nuti sullo scatto e si presenta davanti ad un Bagnoli che sbaglia i tempi dell'uscita: colpo di testa a scavalcare il portiere e palla che rotola in fondo al sacco per il 2-1. Una doccia fredda incredibile per i biancoverdi di mister Giani, che ormai esausti non riescono più a reagire e vedono così sfumare una vittoria cullata per tutta la ripresa. Al triplice fischio, la festa è tutta livornese. E domenica, per i ragazzi di Giachini, sarà finalissima: con questo spirito e questa caparbietà, il sogno può continuare.
Andrea Nelli
CASTELFRANCO S.R. (4-4-1-1): Bagnoli, Cani, Auletta (64' Faratro), Rovai, Gjoka, Nuti (78' Gronchi), Golopyat (21' Nelli), Petrizzo, Gentili, Talini, Buhne. A disp.: Fabio, Bilanceri. All.: Daniele Giani.<br >ANTIGNANO BANDITELLA (4-4-2): Corucci, Vernaccini (51' Perullo), Bulciolu (41' Pecoraro), Chelini, Nesti (65' Balleri), Sarnelli, Tognotti (41' Cristiani), Gradassi, Marconi, Cerrai, Diversi (41' Bertini). A disp.: Mannucci, Gufoni. All.: Dario Giachini.<br >
ARBITRO: Giacomo Lencioni di Lucca.<br >
RETI: 46' Gentili, 74' Gradassi, 78' Bertini.<br >NOTE: ammoniti Gjoka al 74' e Gentili al 79'. Espulso Cani a fine partita. Calci d'angolo: 2-3. Recupero: 1'+5'. Spettatori 70.
LE PAGELLE<br >Castelfranco S.R.<br ><b>Bagnoli: 5</b> La sua partita scorre tranquilla (pur con qualche brivido) fino al 74', ma il finale è da incubo: prima Gradassi lo fredda su punizione sfruttando un errato posizionamento della barriera, poi Bertini non perdona la sua uscita avventata e firma il 2-1. Giornataccia. <br ><b>Cani: 6+</b> Bravo nell'anticipo e solido fisicamente, si conferma difensore difficile da superare. Al triplice fischio va a dire qualcosa all'arbitro e si becca un rosso che vale solo per le statistiche. <br ><b>Auletta: 5,5</b> Sacrificato in avvio nel ruolo di terzino, torna presto alla più congeniale posizione di esterno di centrocampo, ma senza lasciare il segno. <b>64' Faratro: sv</b> Classe '97, entra nel finale e assiste impotente al tracollo della propria squadra. <br ><b>Rovai: 5,5</b> A causa della sua struttura fisica, soffre più di chiunque altro il caldo asfissiante. Non riesce ad esprimersi sui suoi livelli abituali, e per la squadra è un brutto colpo. <br ><b>Gjoka: 6-</b> Perfetto nel primo tempo, va un po' in affanno nella ripresa. Graziato dall'arbitro per un evidente mani in area, ammonito per un fallo che non c'è in occasione del pareggio.<br ><b>Nuti: 6-</b> Anche il capitano paga un finale tremendo, dopo una prova come sempre positiva. Condivide con Bagnoli le responsabilità sul gol del 2-1: il portiere sbaglia l'uscita, ma è lui a farsi sfuggire Bertini. <b>78' Gronchi: sv. </b><br ><b>Golopyat: sv</b> Non al meglio fisicamente, deve lasciare il campo dopo soli venti minuti. <b>21' Nelli: 6+</b> Si piazza nel consueto ruolo di terzino (consentendo ad Auletta di avanzare sulla fascia) e sfrutta le lunghe leve per chiudere e rilanciare l'azione.<br ><b>Petrizzo: 6,5</b> Con Rovai a mezzo servizio, il peso del centrocampo ricade in gran parte su di lui, che non tradisce. Due volte al tiro in avvio, prezioso sia in interdizione che in fase di costruzione.<br ><b>Gentili: 7,5</b> Il più ispirato in campo, e insieme il più generoso: a dispetto della temperatura, corre per tre e fa reparto da solo. Si vede che ha una voglia matta di segnare, e ci riesce in apertura di ripresa con un destro magnifico che sembra spianare ai suoi la strada della finale.<br ><b>Talini: 6</b> Chiamato ad ispirare l'unica punta Gentili, alterna buoni spunti a pause in cui si defila dall'azione. Un buon tiro al 25', nella ripresa sembra crescere col passare dei minuti, ma anche lui nel finale non ne ha più.<br ><b>Buhne: 5,5</b> Parte sulla fascia sinistra, per poi passare sulla destra dopo l'ingresso di Nelli. Raramente trova il guizzo per mettersi in mostra.<br >Antignano Banditella<br ><b>Corucci: 6</b> Non deve compiere grandi interventi, ma si dimostra sicuro in ogni circostanza. Incolpevole sul destro ad incrociare di Gentili.<br ><b>Vernaccini: 6+</b> Anche se dalle sue parti non giungono grandi insidie, lui è bravo a non complicarsi la vita. <b>51' Perullo: 6+</b> Va sulla destra e dà il suo contributo in fase di spinta.<br ><b>Bulciolu: 6+</b> Presidia con ordine la fascia sinistra e si fa vedere anche in avanti con qualche buon cross. Rimane negli spogliatoi. 41' Pecoraro: 6 Prende il posto del compagno e non corre rischi. Prova anche il tiro al 64', ma senza convinzione.<br ><b>Chelini: 6</b> Agisce nell'ombra, a fianco di Gradassi, e fa valere la sua fisicità.<br ><b>Nesti: 6-</b> Insieme a Sarnelli, deve vedersela con un gran brutto cliente come Gentili. Se la cava, anche se talvolta balla . 65' Balleri: sv. Va ad infoltire il centrocampo in vista dell'assalto finale.<br ><b>Sarnelli: 6-</b> Stesso discorso del collega. Soffre la velocità di Gentili, che però spesso è troppo isolato per far male. <br ><b>Tognotti: 6,5</b> Nel primo tempo è il più vivace dei suoi, autore di buoni spunti sulla destra che mettono in difficoltà la difesa castelfranchese. Sfiora il gol con un bel sinistro. Forse dolorante, non rientra dagli spogliatoi. <b>41' Cristiani: 6</b> Inizia la ripresa da esterno destro, arretra dopo l'ingresso di Perullo, chiude da centrale quando la difesa passa a tre. Preciso.<br ><b>Gradassi: 7,5</b> Contrasta con vigore e imposta da regista consumato, tagliando il campo con lanci millimetrici. Oltre ad essere il faro della squadra, dà il via alla rimonta con una punizione di precisione e d'astuzia. Trascinatore.<br ><b>Marconi: 6,5</b> Ben controllato dai centrali pisani, riesce tuttavia a rendersi pericoloso con il suo dinamismo. Sbaglia un gol non impossibile, ma serve a Bertini la palla del sorpasso.<br ><b>Cerrai: 6+</b> La qualità non gli manca, e lui prova a sfruttarla per inventare la giocata risolutrice. Non sempre gli riesce, ma la prova è positiva.<br ><b>Diversi: 5,5</b> Affianca Marconi nel reparto offensivo livornese, ma non ha molte occasioni per mettersi in luce. <b>41' Bertini: 7</b> Eroe di giornata. Bagnoli lo agevola con un'uscita a dir poco improvvida, lui ha il merito di crederci e di trovare la zuccata che vale la finale.<br >Arbitro<br ><b>Lencioni di Lucca: 5</b> Il caldo estenuante, rallentando il ritmo del gioco, avrebbe l'effetto di facilitare il compito del direttore di gara. Che tuttavia, sull'1-0, nega ai livornesi un rigore solare, prima di rimediare inventando la punizione del pareggio. Nel finale mancano due cartellini nelle file dell'Antignano. <br >IL COMMENTO<br >La chiameranno forse zona Antignano . A sette giorni dal gol in extremis di Chelini, valso a completare la rimonta ai danni dello Stiava (seppur nell'ambito del doppio confronto), i minuti finali sorridono ancora alla truppa di mister Giachini, che grazie alle reti di Gradassi e Bertini supera il Castelfranco - proprio quando tutto lasciava presagire un'affermazione dei pisani - e vola alla finale di Rufina, dove ad attenderla c'è la forte Cattolica, vittoriosa sul Maliseti. Una esito dunque non casuale, che premia la grande tenacia e forza d'animo dei livornesi, capaci di non arrendersi mai e di credere fino in fondo alla possibilità di ribaltare il risultato. Delusione bruciante, invece, per i ragazzi di Daniele Giani, puniti da due disattenzioni difensive quando, in vantaggio grazie alla splendida rete del solito Gentili e apparentemente in controllo sul match, stavano già assaporando un finale che avrebbe avuto i contorni dell'impresa, considerato che i biancoverdi si erano presentati all'appuntamento della semifinale in formazione largamente rimaneggiata: ben sei gli assenti tra infortuni e squalifiche, con addirittura quattro giocatori appiedati dal giudice sportivo in seguito alla battaglia (sportiva, s'intende) andata in scena quattro giorni prima in quel di Castelfiorentino e conclusasi con una qualificazione a dir poco rocambolesca. La cronaca. Sono quasi le 11.30 quando il sig. Lencioni dà inizio all'incontro, in un Comunale di Saltocchio ridotto ad una fornace da una temperatura che ha già raggiunto i trenta gradi. In un clima simile, che rende assai problematico giocare a calcio, le squadre partono guardinghe, attente a non scoprirsi e a non disperdere energie che potrebbero rivelarsi preziose nel prosieguo della gara. Più dinamico in avvio l'Antignano Banditella (in maglia bianca), con Tognotti assai vivace sulla destra, Gradassi padrone del centrocampo e la coppia Marconi-Cerrai a portare le prime insidie dalle parti di Bagnoli. Il Castelfranco (in tenuta rossa) risponde con le incursioni di un ispirato Gentili e le conclusioni dalla distanza di Petrizzo, ma le emozioni arrivano col contagocce. Si gioca in effetti su ritmi piuttosto blandi, che solo le fiammate dei singoli riescono a ravvivare. Al 18' Antignano vicino al gol con Tognotti, bravo a rientrare sul sinistro e a scaricare un gran tiro che termina alto di poco. Crescono i livornesi, Marconi vince due rimpalli al limite e va al tiro, ma Gjoka si immola e sventa la minaccia (23'). Dall'altra parte, Talini prova a sorprendere Corucci con un bel sinistro dai 25 metri, ma il portiere fa buona guardia. Passano pochi secondi e i ragazzi di Giani costruiscono l'occasione più ghiotta del primo tempo: Gentili triangola in velocità con Talini e si presenta davanti a Corucci, destro morbido e palla che sembra destinata alla rete, ma un difensore salva sulla linea e ricaccia in gola l'urlo dei tifosi pisani (26'). Nel finale di tempo ci provano ancora Tognotti e Cerrai da una parte, Rovai e Gentili dall'altra, ma la prima frazione, equilibrata e tutto fuorché esaltante, si chiude sullo zero a zero. Ad inizio ripresa mister Giachini inserisce forze fresche, provando a sfruttare la panchina più lunga, ma passano pochi minuti e (dopo una buona occasione non sfruttata da Buhne) arriva il lampo che sembra squarciare in due la partita: lo firma Gentili, ubriacando il diretto marcatore con una doppia finta nei pressi del vertice destro e scaricando uno strepitoso diagonale vicino al palo più lontano (46'). L'Antignano barcolla, e per la prima risposta bisogna attendere il 52', quando il colpo di testa di Marconi su cross di Cerrai termina non lontano dal palo. Antignano che protesta poi (giustamente) per un tocco di mano di Gjoka in area di rigore, sul quale l'arbitro lascia correre. La reazione dei livornesi, di per sé non molto convinta, sembra spegnersi pian piano, mentre il caldo aumenta e le idee si annebbiano sempre più; il Castelfranco, dal canto suo, controlla senza eccessivi patemi e sembra in grado di portare a casa il successo, ma abbassa pericolosamente il baricentro del gioco, finendo col rintanarsi nella propria metacampo in attesa del fischio finale ed esponendosi così a qualche rischio di troppo: come al 70', quando Bagnoli non trattiene una palla scodellata in area da Gradassi e Marconi per poco non ne approfitta tirando sull'esterno della rete da ottima posizione. È il preludio al pareggio, che arriva quattro minuti più tardi grazie ad una punizione (che non c'è) di Gradassi, chirurgico nel trovare lo spiraglio giusto per eludere l'opposizione della barriera e superare un Bagnoli non certo esente da colpe (74'). A questo punto fa la sua comparsa lo spettro dei rigori, che scatterebbero immediati al fischio finale. L'Antignano però comincia a crederci seriamente e fiuta l'impresa, che si concretizza al 78', quando Bertini si lancia su una palla prolungata da Marconi, brucia Nuti sullo scatto e si presenta davanti ad un Bagnoli che sbaglia i tempi dell'uscita: colpo di testa a scavalcare il portiere e palla che rotola in fondo al sacco per il 2-1. Una doccia fredda incredibile per i biancoverdi di mister Giani, che ormai esausti non riescono più a reagire e vedono così sfumare una vittoria cullata per tutta la ripresa. Al triplice fischio, la festa è tutta livornese. E domenica, per i ragazzi di Giachini, sarà finalissima: con questo spirito e questa caparbietà, il sogno può continuare.
Andrea Nelli