• Coppa Regionale Allievi
  • Scandicci
  • 2 - 1
  • Settignanese


SCANDICCI: Guetta, Feola (77' Vitiello), Ahmetaj (51' Genova), Gurioli, Belli, Davitti, Freschi (66' Pacchiella), Di Cosimo (60' Corsinovi), Maurello (57' Delfino), Pelli (49' Posarelli), Gueye. A disp.: Cersosimo. All.: Andrea Pratesi.
SETTIGNANESE: Santoro, Trisolini, Lamcja, Nuzzi, Bencini (63' Giovannoni), Betti, Nervini, Brunelleschi, Fani, Morganti, Gimignani. A disp.: Koroveschi, Cassetti, Cani, Formigli, Abelkader, Muca. All.: Marco Brunetti.

ARBITRO: Mazzoni di Prato.

RETI: 9' Di Cosimo, 79' Giovannoni, 81' Gueye.
NOTE: ammoniti Feola e Pacchiella. Fuorigioco: 2-0. Falli commessi: 17-9. Calci d'angolo: 1-3. Recupero: 0'+6'.



LE PAGELLE
Scandicci
Guetta: 6.5 Graziato da Brunelleschi nei primi minuti, si dimostra sicuro in presa alta anche se rischia in uscita in avvio di secondo tempo; bravo anche con i piedi al limite dell'area, non ha colpe sulla rete del provvisorio 1-1.
Feola: 6.5 Dopo aver conquistato il primo giallo dell'incontro, spinge molto sulla fascia; finché rimane a destra è una spina nel fianco dello schieramento rossonero con le sue sgroppate dalla propria area a quella avversaria. Passato a sinistra con l'ingresso di Genova, patisce, come tutti, il talento di Nervini. Ma forse non è un caso che la rete della Settignanese arrivi quando, stremato, è ormai uscito dal campo da un centinaio di secondi. 77' Vitiello: sv.
Ahmetaj: 5.5 Soffre la velocità di Nervini, nella prima frazione nascono dalla sua parte i maggiori pericoli per lo Scandicci. Pratesi è costretto a sostituirlo per tentare di porre un argine al sette avversario. 51' Genova: sv.
Gurioli: 7 Perno d'equilibrio in mezzo al campo, perde un pallonaccio sulla pressione di Fani in avvio di ripresa, ma è l'unico errore in una partita dal nitore perfino imbarazzante. (Quasi) impeccabile.
Belli: 6 Costretto a cavarsela con l'esperienza su Fani e Gimignani, una sua leggerezza a 5' dalla fine regala una punizione al limite per la Settignanese; perde la marcatura su Giovannoni a 1' dal termine, e i diavoli pareggiano.
Davitti: 7 Il capitano è più che una garanzia: solido e sicuro nel primo tempo, non abbassa la guardia nella ripresa nonostante 5' sottotono al rientro dagli spogliatoi.
Freschi: 7 È in giornata, trova subito la posizione giusta: pesca spesso Maurello sul filo del fuorigioco, dà prova di grande intelligenza sul velo per Gueye al 61' per la più grande occasione per il raddoppio locale. 66' Pacchiella: sv.
Di Cosimo: 7 La rete dell'1-0 è una perla in una prestazione maiuscola, condita da fosforo e capacità di gestirsi quando le forze cominciano a venire meno. 60' Corsinovi: sv.
Maurello: 6.5 Si sacrifica nello schema a doppio centravanti di Pratesi: generoso nel raddoppio di marcatura e nel decentrarsi in posizione di uomo-assist, è costretto a cercare la porta sempre da fuori. 57' Delfino: sv.
Pelli: 7 Imprescindibile per la manovra biancazzurra: falsa ala destra nell'anomalo 4-2-2-2 di Pratesi, cerca e trova la profondità in penetrazione per vie centrali. Il tocco è sempre di classe, mai banale, spesso spiazzante per la difesa rossonera; il tecnico lo sostituisce in avvio di ripresa per aumentare l'apporto di muscoli a metà campo. 49' Posarelli: 6 Mostra subito un buono spunto per l'occasione fallita da Gueye all'ora di gioco, fa sfumare una buona azione di alleggerimento con un cross da dimenticare nel momento di maggior sofferenza dello Scandicci.
Gueye: 7 Tocca due palloni, e quando conta fa centro; la sua presenza costituisce un pericolo costante per la retroguardia della Settignanese. Manca una rete clamorosa al 61' - pregevole però il gesto tecnico non scontato - , ricorda per stile David Trezeguet: una gara anonima e il gol della vittoria. Sono questi i calciatori che fanno vincere le partite.
Settignanese
Santoro: 6 Reattivo su Gueye al 7', cade alla seconda chiamata: non sembra abbia colpe evidenti, vede il pallone partire all'ultimo, ma è certo che la spinta sul ginocchio per il tuffo non fa entusiasmare. Cerca l'intervento alla disperata sulla rete del 2-1.
Trisolini: 7 Preciso nelle chiusure e nelle impostazioni di prima, è decisivo su Maurello alla mezz'ora. Sopra le righe per ottanta minuti, non entra in causa neppure nell'incredibile recupero.
Lamcja: 7 Costretto a vedersela con l'atipicità degli schemi locali, affronta alternativamente Pelli, Maurelli e Feola con buoni, se non ottimi, esiti. Corsa e fisico costituiscono i criteri con cui disbriga con autorevolezza l'incombenza.
Nuzzi: 7 Lucido nelle chiusure e nei raddoppi, non disdegna di impostare con efficacia ed eleganza l'azione.
Bencini: 6.5 Nei primi 5' sembra avere movenze da campione, e si capisce perché la Cattolica Virtus cerchi per il prossimo campionato Allievi d'élite questo centrocampista classe '96: uomo ovunque in rossonero, calcia e contrasta, cerca la porta da tutte le posizioni (forse troppo, a dir la verità). La rete dello Scandicci lo gela come una secchiata d'acqua ghiaccia: si involve nella ricerca dell'azione personale e lascia il proscenio a Nervini. Brunetti gli affida comunque tutti i calci da fermo e gli dà quella fiducia che gli permette di gestire con sufficienza l'azione offensiva rossonera sulla sinistra. 63' Giovannoni: 7 Un quarto d'ora per la rete - bella, voluta, cercata - dell'illusorio 1-1. Obiettivamente non avrebbe potuto fare di meglio.
Betti: 6 In una gara più che positiva al centro della retroguardia ospite, è coinvolto nella sciagurata perdita della marcatura di Gueye in pieno recupero.
Nervini: 8 Quando parte sulla destra il Bartolozzi trattiene il fiato; il riccioluto sette rossonero ha colpi e talento e nella prima frazione fa ammattire Ahmetaj. Lo stesso avviene nella ripresa, anche dopo lo spostamento di Feola a contenerne le insidie. Splendida l'azione con cui sfiora il pari al 45', delizioso e intelligente l'assist per il pari di Giovannoni. Se la Settignanese rimane in corsa fino all'81', lo deve essenzialmente a lui.
Brunelleschi: 5.5 Sulla valutazione pesa la clamorosa rete fallita quaranta secondi prima dell'1-0; prova a riscattarsi con qualche penetrazione sul secondo palo, ma si vede che è condizionato dall'episodio. Giusto comunque lasciarlo in campo fino alla fine.
Fani: 6.5 Belli è costretto a ricorrere alla maniere forti per contrastarlo; va meglio di sponda per far salire la squadra che sottoporta, come si nota al 54', quando solo in mezzo all'area di porta fallisce di testa l'occasione del pareggio.
Morganti: 7 In un ruolo apparentemente oscuro nell'orchestra di Brunetti, è l'architrave dello schema rossonero nella posizione di mediano davanti alla difesa: sicuro in entrambe le fasi.
Gimignani: 6.5 Sfiora la rete in avvio, costruisce sullo 0-0 la clamorosa occasione non sfruttata da Brunelleschi; insiste nelle vesti di uomo assist, raggiunge il fondo con una certa facilità e con le sue penetrazioni e accelerazioni mette alle strette la difesa biancazzurra.
Arbitro
Mazzoni di Prato: 5.5 Non convince per la gestione complessiva della gara, più che per qualche episodio - inesistente l'angolo dell'1-0, sospetto un mani in area locale a 10' dalla fine - per cui sarebbe più facile assolverlo. Tiene troppo alto il livello del fallo su Fani, stritolato con le buone (poche) e con le cattive (di più) tra i centrali dello Scandicci, non controlla le reti delle porte dopo l'intervallo, volta le spalle al portiere prima del rilancio col pallone in gioco, non riesce a tenere la barriera a distanza. Se la cura dei dettagli, come insegnano, è sintomo dell'attenzione posta alla gara, vuol dire che c'è qualcosa da rivedere. O forse sente soltanto il caldo e la fine della stagione.
IL COMMENTO
Un epilogo imprevedibile, a conclusione di una gara ricca e divertente, segna il confronto tra Scandicci e Settignanese; e per i biancoazzurri i tornei federali post-campionato iniziano nello stesso modo in cui si erano chiusi la scorsa stagione per annata - la Cerbai vinta a Pelago dal gruppo del '95 - e categoria - il trionfo proprio nel Torneo Regionale degli Allievi anche allora guidati da Pratesi. Il punteggio va però stretto alla Settignanese, che nel corso degli 80' ha dimostrato di potersela giocare alla pari con i quotati avversari ed è caduta in maniera incredibile soltanto nel recupero, meno di centoventi secondi dopo la rete del sospirato e meritato pareggio. Il tecnico locale schiera, davanti alla consueta difesa a quattro, due mediani stretti - Di Cosimo e Gurioli -, Freschi in posizione di mezz'ala sinistra e Pelli libero di svariare partendo da destra; davanti Gueye e Maurelli si scambiano di posizione per non dare punti di riferimento alla difesa rossonera, col paradosso che una squadra col doppio centravanti rischia di rimanere priva di un elemento fisso all'interno dei sedici metri avversari. La Settignanese risponde con un 4-2-3-1 ben oliato da Brunetti, che posiziona Morganti davanti alla difesa col dieci sulle spalle e dà mandato a Nervini di fare quello che vuole - e con quali esiti! - sulla fascia destra. Il primo brivido corre lungo la schiena dei biancazzurri, che sfiorano la débâcle già al 3': un'azione improvvisa nell'area locale libera alla conclusione Gimignani che dal limite dell'area di porta tenta il colpo da calcetto e sfiora il palo più lontano. Lo Scandicci prova ad allentare la pressione inferocita della Settignanese con una serie di passaggi tra Gueye e Freschi, ma all'8' la rete mangiata da Brunelleschi grida vendetta: Gimignani semina sulla sinistra un nugolo di avversari in azione personale e, raggiunto il fondo, mette in mezzo rasoterra, solo a un paio di metri da Guetta c'è il numero otto rossonero che calcia incredibilmente sporco e favorisce l'intervento dell'incredulo portiere. Passano quaranta secondi e lo Scandicci passa in vantaggio: sugli sviluppi di un angolo parso per la verità più che dubbio, lo schema tra Pelli e Maurello libera Di Cosimo alla conclusione dal limite: stop, destro, palo, rete. La Settignanese accusa il colpo e ci mette un po' a riorganizzarsi: bisogna attendere il 45' per il contropiede di Nervini che, servito da Morganti, effettua un doppio passo su Ahmetaj e calcia col destro un rasoterra che esce accanto al secondo palo. Ancora Nervini è imprendibile sulla destra: lascia sul posto Feola, scalato in marcatura dopo l'uscita di un Ahmetaj in grossa difficoltà, e cross in spaccata per il solo Fani, che di testa manda alto. Al 61' lo Scandicci potrebbe chiudere definitivamente i conti, ma il cobra ancora non morde: la discesa sulla destra del neoentrato Posarelli e il velo intelligentissimo di Freschi liberano alla conclusione Gueye che in girata dal dischetto calcia alto di prima intenzione. E, senza che nessuno se ne avveda, le spire della gara si avvolgono e precipitano verso un finale da romanzo: l'immenso Nervini sulla destra cross in mezzo dietro la difesa, Giovannoni svetta, spizza e insacca. E la rete è più che meritata per una formazione, quella rossonera, che aveva continuato a macinare gioco su gioco nonostante la sorte avversa; ma il fato lotta contro i diavoli di Settignano, e li castiga assumendo le forme del giustiziere Gueye, spento per tutto l'incontro, micidiale al primo di recupero. La punizione improvvisa sulla trequarti coglie infatti impreparata la difesa ospite, il numero undici biancazzurro al limite controlla e con un rasoterra secco piazza la sfera accanto al legno. E alla Settignanese non rimane altro, dopo aver avvicinato la mano all'impresa, che sentire il dolce profumo della propria prestazione e godersi almeno nel film dell'incontro le prodezze dei propri undici, su cui svetta un Nervini che col pallone ha fatto quel che ha voluto.

Samuele Tofani SCANDICCI: Guetta, Feola (77' Vitiello), Ahmetaj (51' Genova), Gurioli, Belli, Davitti, Freschi (66' Pacchiella), Di Cosimo (60' Corsinovi), Maurello (57' Delfino), Pelli (49' Posarelli), Gueye. A disp.: Cersosimo. All.: Andrea Pratesi.<br >SETTIGNANESE: Santoro, Trisolini, Lamcja, Nuzzi, Bencini (63' Giovannoni), Betti, Nervini, Brunelleschi, Fani, Morganti, Gimignani. A disp.: Koroveschi, Cassetti, Cani, Formigli, Abelkader, Muca. All.: Marco Brunetti.<br > ARBITRO: Mazzoni di Prato.<br > RETI: 9' Di Cosimo, 79' Giovannoni, 81' Gueye.<br >NOTE: ammoniti Feola e Pacchiella. Fuorigioco: 2-0. Falli commessi: 17-9. Calci d'angolo: 1-3. Recupero: 0'+6'. LE PAGELLE<br >Scandicci<br ><b>Guetta: 6.5</b> Graziato da Brunelleschi nei primi minuti, si dimostra sicuro in presa alta anche se rischia in uscita in avvio di secondo tempo; bravo anche con i piedi al limite dell'area, non ha colpe sulla rete del provvisorio 1-1.<br ><b>Feola: 6.5</b> Dopo aver conquistato il primo giallo dell'incontro, spinge molto sulla fascia; finch&eacute; rimane a destra &egrave; una spina nel fianco dello schieramento rossonero con le sue sgroppate dalla propria area a quella avversaria. Passato a sinistra con l'ingresso di Genova, patisce, come tutti, il talento di Nervini. Ma forse non &egrave; un caso che la rete della Settignanese arrivi quando, stremato, &egrave; ormai uscito dal campo da un centinaio di secondi. <b>77' Vitiello: sv</b>.<br ><b>Ahmetaj: 5.5</b> Soffre la velocit&agrave; di Nervini, nella prima frazione nascono dalla sua parte i maggiori pericoli per lo Scandicci. Pratesi &egrave; costretto a sostituirlo per tentare di porre un argine al sette avversario. <b>51' Genova: sv</b>.<br ><b>Gurioli: 7</b> Perno d'equilibrio in mezzo al campo, perde un pallonaccio sulla pressione di Fani in avvio di ripresa, ma &egrave; l'unico errore in una partita dal nitore perfino imbarazzante. (Quasi) impeccabile.<br ><b>Belli: 6</b> Costretto a cavarsela con l'esperienza su Fani e Gimignani, una sua leggerezza a 5' dalla fine regala una punizione al limite per la Settignanese; perde la marcatura su Giovannoni a 1' dal termine, e i diavoli pareggiano.<br ><b>Davitti: 7</b> Il capitano &egrave; pi&ugrave; che una garanzia: solido e sicuro nel primo tempo, non abbassa la guardia nella ripresa nonostante 5' sottotono al rientro dagli spogliatoi.<br ><b>Freschi: 7</b> &Egrave; in giornata, trova subito la posizione giusta: pesca spesso Maurello sul filo del fuorigioco, d&agrave; prova di grande intelligenza sul velo per Gueye al 61' per la pi&ugrave; grande occasione per il raddoppio locale. <b>66' Pacchiella: sv</b>.<br ><b>Di Cosimo: 7</b> La rete dell'1-0 &egrave; una perla in una prestazione maiuscola, condita da fosforo e capacit&agrave; di gestirsi quando le forze cominciano a venire meno. <b>60' Corsinovi: sv</b>.<br ><b>Maurello: 6.5</b> Si sacrifica nello schema a doppio centravanti di Pratesi: generoso nel raddoppio di marcatura e nel decentrarsi in posizione di uomo-assist, &egrave; costretto a cercare la porta sempre da fuori. <b>57' Delfino: sv</b>.<br ><b>Pelli: 7</b> Imprescindibile per la manovra biancazzurra: falsa ala destra nell'anomalo 4-2-2-2 di Pratesi, cerca e trova la profondit&agrave; in penetrazione per vie centrali. Il tocco &egrave; sempre di classe, mai banale, spesso spiazzante per la difesa rossonera; il tecnico lo sostituisce in avvio di ripresa per aumentare l'apporto di muscoli a met&agrave; campo. <b>49' Posarelli: 6</b> Mostra subito un buono spunto per l'occasione fallita da Gueye all'ora di gioco, fa sfumare una buona azione di alleggerimento con un cross da dimenticare nel momento di maggior sofferenza dello Scandicci.<br ><b>Gueye: 7</b> Tocca due palloni, e quando conta fa centro; la sua presenza costituisce un pericolo costante per la retroguardia della Settignanese. Manca una rete clamorosa al 61' - pregevole per&ograve; il gesto tecnico non scontato - , ricorda per stile David Trezeguet: una gara anonima e il gol della vittoria. Sono questi i calciatori che fanno vincere le partite.<br >Settignanese<br ><b>Santoro: 6</b> Reattivo su Gueye al 7', cade alla seconda chiamata: non sembra abbia colpe evidenti, vede il pallone partire all'ultimo, ma &egrave; certo che la spinta sul ginocchio per il tuffo non fa entusiasmare. Cerca l'intervento alla disperata sulla rete del 2-1.<br ><b>Trisolini: 7</b> Preciso nelle chiusure e nelle impostazioni di prima, &egrave; decisivo su Maurello alla mezz'ora. Sopra le righe per ottanta minuti, non entra in causa neppure nell'incredibile recupero.<br ><b>Lamcja: 7</b> Costretto a vedersela con l'atipicit&agrave; degli schemi locali, affronta alternativamente Pelli, Maurelli e Feola con buoni, se non ottimi, esiti. Corsa e fisico costituiscono i criteri con cui disbriga con autorevolezza l'incombenza.<br ><b>Nuzzi: 7</b> Lucido nelle chiusure e nei raddoppi, non disdegna di impostare con efficacia ed eleganza l'azione.<br ><b>Bencini: 6.5</b> Nei primi 5' sembra avere movenze da campione, e si capisce perch&eacute; la Cattolica Virtus cerchi per il prossimo campionato Allievi d'&eacute;lite questo centrocampista classe '96: uomo ovunque in rossonero, calcia e contrasta, cerca la porta da tutte le posizioni (forse troppo, a dir la verit&agrave;). La rete dello Scandicci lo gela come una secchiata d'acqua ghiaccia: si involve nella ricerca dell'azione personale e lascia il proscenio a Nervini. Brunetti gli affida comunque tutti i calci da fermo e gli d&agrave; quella fiducia che gli permette di gestire con sufficienza l'azione offensiva rossonera sulla sinistra. <b>63' Giovannoni: 7</b> Un quarto d'ora per la rete - bella, voluta, cercata - dell'illusorio 1-1. Obiettivamente non avrebbe potuto fare di meglio.<br ><b>Betti: 6</b> In una gara pi&ugrave; che positiva al centro della retroguardia ospite, &egrave; coinvolto nella sciagurata perdita della marcatura di Gueye in pieno recupero.<br ><b>Nervini: 8</b> Quando parte sulla destra il Bartolozzi trattiene il fiato; il riccioluto sette rossonero ha colpi e talento e nella prima frazione fa ammattire Ahmetaj. Lo stesso avviene nella ripresa, anche dopo lo spostamento di Feola a contenerne le insidie. Splendida l'azione con cui sfiora il pari al 45', delizioso e intelligente l'assist per il pari di Giovannoni. Se la Settignanese rimane in corsa fino all'81', lo deve essenzialmente a lui.<br ><b>Brunelleschi: 5.5</b> Sulla valutazione pesa la clamorosa rete fallita quaranta secondi prima dell'1-0; prova a riscattarsi con qualche penetrazione sul secondo palo, ma si vede che &egrave; condizionato dall'episodio. Giusto comunque lasciarlo in campo fino alla fine.<br ><b>Fani: 6.5</b> Belli &egrave; costretto a ricorrere alla maniere forti per contrastarlo; va meglio di sponda per far salire la squadra che sottoporta, come si nota al 54', quando solo in mezzo all'area di porta fallisce di testa l'occasione del pareggio.<br ><b>Morganti: 7</b> In un ruolo apparentemente oscuro nell'orchestra di Brunetti, &egrave; l'architrave dello schema rossonero nella posizione di mediano davanti alla difesa: sicuro in entrambe le fasi.<br ><b>Gimignani: 6.5</b> Sfiora la rete in avvio, costruisce sullo 0-0 la clamorosa occasione non sfruttata da Brunelleschi; insiste nelle vesti di uomo assist, raggiunge il fondo con una certa facilit&agrave; e con le sue penetrazioni e accelerazioni mette alle strette la difesa biancazzurra.<br >Arbitro<br ><b>Mazzoni di Prato: 5.5</b> Non convince per la gestione complessiva della gara, pi&ugrave; che per qualche episodio - inesistente l'angolo dell'1-0, sospetto un mani in area locale a 10' dalla fine - per cui sarebbe pi&ugrave; facile assolverlo. Tiene troppo alto il livello del fallo su Fani, stritolato con le buone (poche) e con le cattive (di pi&ugrave;) tra i centrali dello Scandicci, non controlla le reti delle porte dopo l'intervallo, volta le spalle al portiere prima del rilancio col pallone in gioco, non riesce a tenere la barriera a distanza. Se la cura dei dettagli, come insegnano, &egrave; sintomo dell'attenzione posta alla gara, vuol dire che c'&egrave; qualcosa da rivedere. O forse sente soltanto il caldo e la fine della stagione.<br >IL COMMENTO<br >Un epilogo imprevedibile, a conclusione di una gara ricca e divertente, segna il confronto tra Scandicci e Settignanese; e per i biancoazzurri i tornei federali post-campionato iniziano nello stesso modo in cui si erano chiusi la scorsa stagione per annata - la Cerbai vinta a Pelago dal gruppo del '95 - e categoria - il trionfo proprio nel Torneo Regionale degli Allievi anche allora guidati da Pratesi. Il punteggio va per&ograve; stretto alla Settignanese, che nel corso degli 80' ha dimostrato di potersela giocare alla pari con i quotati avversari ed &egrave; caduta in maniera incredibile soltanto nel recupero, meno di centoventi secondi dopo la rete del sospirato e meritato pareggio. Il tecnico locale schiera, davanti alla consueta difesa a quattro, due mediani stretti - Di Cosimo e Gurioli -, Freschi in posizione di mezz'ala sinistra e Pelli libero di svariare partendo da destra; davanti Gueye e Maurelli si scambiano di posizione per non dare punti di riferimento alla difesa rossonera, col paradosso che una squadra col doppio centravanti rischia di rimanere priva di un elemento fisso all'interno dei sedici metri avversari. La Settignanese risponde con un 4-2-3-1 ben oliato da Brunetti, che posiziona Morganti davanti alla difesa col dieci sulle spalle e d&agrave; mandato a Nervini di fare quello che vuole - e con quali esiti! - sulla fascia destra. Il primo brivido corre lungo la schiena dei biancazzurri, che sfiorano la d&eacute;bâcle gi&agrave; al 3': un'azione improvvisa nell'area locale libera alla conclusione Gimignani che dal limite dell'area di porta tenta il colpo da calcetto e sfiora il palo pi&ugrave; lontano. Lo Scandicci prova ad allentare la pressione inferocita della Settignanese con una serie di passaggi tra Gueye e Freschi, ma all'8' la rete mangiata da Brunelleschi grida vendetta: Gimignani semina sulla sinistra un nugolo di avversari in azione personale e, raggiunto il fondo, mette in mezzo rasoterra, solo a un paio di metri da Guetta c'&egrave; il numero otto rossonero che calcia incredibilmente sporco e favorisce l'intervento dell'incredulo portiere. Passano quaranta secondi e lo Scandicci passa in vantaggio: sugli sviluppi di un angolo parso per la verit&agrave; pi&ugrave; che dubbio, lo schema tra Pelli e Maurello libera Di Cosimo alla conclusione dal limite: stop, destro, palo, rete. La Settignanese accusa il colpo e ci mette un po' a riorganizzarsi: bisogna attendere il 45' per il contropiede di Nervini che, servito da Morganti, effettua un doppio passo su Ahmetaj e calcia col destro un rasoterra che esce accanto al secondo palo. Ancora Nervini &egrave; imprendibile sulla destra: lascia sul posto Feola, scalato in marcatura dopo l'uscita di un Ahmetaj in grossa difficolt&agrave;, e cross in spaccata per il solo Fani, che di testa manda alto. Al 61' lo Scandicci potrebbe chiudere definitivamente i conti, ma il cobra ancora non morde: la discesa sulla destra del neoentrato Posarelli e il velo intelligentissimo di Freschi liberano alla conclusione Gueye che in girata dal dischetto calcia alto di prima intenzione. E, senza che nessuno se ne avveda, le spire della gara si avvolgono e precipitano verso un finale da romanzo: l'immenso Nervini sulla destra cross in mezzo dietro la difesa, Giovannoni svetta, spizza e insacca. E la rete &egrave; pi&ugrave; che meritata per una formazione, quella rossonera, che aveva continuato a macinare gioco su gioco nonostante la sorte avversa; ma il fato lotta contro i diavoli di Settignano, e li castiga assumendo le forme del giustiziere Gueye, spento per tutto l'incontro, micidiale al primo di recupero. La punizione improvvisa sulla trequarti coglie infatti impreparata la difesa ospite, il numero undici biancazzurro al limite controlla e con un rasoterra secco piazza la sfera accanto al legno. E alla Settignanese non rimane altro, dopo aver avvicinato la mano all'impresa, che sentire il dolce profumo della propria prestazione e godersi almeno nel film dell'incontro le prodezze dei propri undici, su cui svetta un Nervini che col pallone ha fatto quel che ha voluto. Samuele Tofani




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