- Finali Giovanissimi Naz.
- Prato
-
0 - 1
- Brescia
PRATO: Ravenni, Chelini, Ciabatti, Lavorini, Melani, Cascino, Aspi (62' Lenzi), Safina (57' Pompeo), Iannone, Fasciglione (51' Torracchi), Baldasseroni (72' Martinelli). A disp.: Santoro, Soldi, Tuccori. All.: Massimo Indragoli.
BRESCIA: Tognazzi, Penocchio, Campo (49' Donnarumma), Forlami, Asare, Benedetti, Masperi (55' Zojzi), Ervini (59' Franzoni), Pagani (68' Lupattini), Said (38' Chiereghin), Bithiere (49' Pellini). A disp.: Ghezzi. All.: Ivan Javorcic.
ARBITRO: Capasso di Firenze, coad. da Martinelli di Lucca e Ceccarelli di Firenze.
RETE: 70' Franzoni.
NOTE: ammoniti Baldasseroni e Franzoni. Recupero 1'+5'.
Le pagelle biancazzurre
Ravenni: 6+ Partita da spettatore non pagante fino alla beffa finale di Franzoni su cui, a ben vedere, non può nulla.
Chelini: 7 Prima a destra e poi a sinistra, ma il risultato non cambia: dovunque lo si metta, il terzino biancazzurro non sbaglia nulla e concede pochissimo ai propri avversari.
Ciabatti: 6+ Non offre una grande spinta in avanti e raramente abbandona il proprio orticello di competenza. Si limita al compitino e poco altro.
Lavorini: 6,5 Se Ravenni non si sporca i guanti per settanta minuti, è anche per merito suo. Lavora bene in mezzo alla difesa ed ottiene una vittoria ai punti contro gli avanti lombardi: purtroppo, solo ai punti.
Melani: 6,5 Stesso discorso fatto per Lavorini: una vittoria di Pirro contro Iannone e compagni che, forse, rende ancor più amara la sconfitta.
Cascino: 7- Corre e lotta come un forsennato a centrocampo: il capitano di casa ci mette gambe e polmoni, e non molla fino alla fine. Purtroppo, non basta.
Aspi: 6+ Parte bene sulla fascia destra, creando non pochi grattacapi alla retroguardia ospite. Cala tuttavia col passare dei minuti e scompare definitivamente nella ripresa. 62' Lenzi: ng.
Safina: 6,5 Gran corridore del centrocampo di casa, alterna il lavoro sporco a qualche buona ripartenza e costruisce un'ottima mediana insieme a Cascino. 57' Pompeo: 6 Prova a dare il suo contributo alla retroguardia di casa.
Iannone: 6+ Svolge forse il lavoro più improbo: a sportellate contro la difesa lombarda, mentre il resto della squadra è impegnato a difendere il risultato dell'andata. Fa quello che può.
Fasciglione: 6+ Si muove fra le linee, cercando a sprazzi di mettere in apprensione la retroguardia ospite. Non sempre ci riesce, ma è anche vero che riceve pochi palloni 51' Torracchi: 6 Dà polmoni al centrocampo di casa.
Baldasseroni: 6,5 Corre si sbatte sulla fascia sinistra, anche se raramente riesce ad entrare nel vivo dell'azione. Non molla comunque fino alla fine. 72' Martinelli: ng.
IL COMMENTO
In cauda venenum. I lanieri di Indragoli cedono solo nel finale al Brescia di Javorcic e, dopo l'amaro 3-3 d'andata in terra lombarda, abbandonano con forte rammarico l'avventura nelle fasi finali del torneo nazionale. La beffa dei bresciani sopraggiunge infatti a tempo ormai scaduto, dopo settanta minuti di gioco rotto, contratto e pressoché privo di grandi emozioni. Un match lontano e diametralmente opposto al pirotecnico pareggio dell'andata, che aveva visto i toscani (ancora una volta!) raggiunti solo nel finale dall'undici di Javorcic. Non che ci fossero comunque i presupposti per una partita spettacolare. Il tecnico dei bresciani opta per un 4-3-3 a trazione anteriore con in testa il tridente d'attacco Pagani-Said-Bithiere: insomma, una formazione a propulsione offensiva per tentare di ribaltare il risultato dellandata. Indragoli preferisce invece un più tradizionale e quadrato 4-4-2 con un solido centrocampo e con Iannone spesso lasciato come unica punta centrale. Il risultato è un match combattuto e piuttosto equilibrato, giocato per lo più sulla linea del centrocampo e, come già detto, privo di grosse emozioni. I primi minuti di gioco scorrono dunque senza troppi sussulti ad un ritmo quasi soporifero. Rompe comunque l'empasse della partita al 18' Fasciglione, che gira a rete un calcio di punizione dalla destra di Aspi, trovando tuttavia la tempestiva opposizione della retroguardia ospite. Ma è soltanto un fuoco di paglia: il match riprende i binari dei primi minuti e le due formazioni tornano negli spogliatoi sul risultato di 0-0. L'avvio di ripresa segue la falsa linea del primo tempo e, nonostante alcuni cambi nelle file ospiti, niente sembra in grado di dare un svolta alla partita. Solo al 59' gli ospiti sfiorano il vantaggio con Chiereghin, che raccoglie un invito sulla profondità di Forlami e supera Ravenni da posizione favorevole: il signor Ceccarelli ravvisa tuttavia una (giusta) posizione di fuorigioco ed il direttore di gara annulla pertanto la marcatura. Rientrato il pericolo, il locali tornano a dar battaglia sulla linea di centrocampo ed i restanti minuti scorrono senza ulteriori sussulti. Si arriva pertanto agli ultimi istanti del match, con la tifoseria di casa che già assapora la sfida degli ottavi contro l'odiata strisciata . Ma al 70' arriva la beffa. A tempo ormai scaduto infatti Franzoni (bestia nera per il Prato e già artefice del 3-3 d'andata in zona-Cesarini) raccoglie una respinta corta della retroguardia di casa e supera Ravenni con una gran conclusione dal limite dell'area. Esplosione di gioia in campo per i bresciani e festa grande in tribuna per la tifoseria ospite, che lancia l'ultimo, irritante squittio (i presenti capiranno) della partita. Ancora pochi minuti di recupero e poi il triplice fischio finale del signor Capasso: il sogno del Prato termina qui.
Giacomo Corvi
L'intervista
Mister Indragoli ci raggiunge visibilmente amareggiato per la sconfitta maturata nei minuti finali: E' stata una partita viva, maschia e combattuta fra due formazioni determinate e ben messe in campo. Il Brescia ha dimostrato di essere un squadra molto organizzata tatticamente e, forse, ha anche meritato la vittoria e l'accesso agli ottavi. C'è tuttavia grande rammarico, considerando che, a due minuti appena dalla fine, avevamo passato il turno: abbiamo subito goal con l'unico tiro in porta dei nostri avversari e la rete nel finale ci ha impedito di proseguire la nostra avventura negli ottavi di finale. Anche all'andata abbiamo subito il pareggio proprio nel finale, regalando dei goal veramente sciocchi: e sono errori che, alla fine, si sono fatti sentire. È stata una buona stagione con il secondo posto nel girone e con l'approdo ai sedicesimi di finale. Ma il rammarico c'è ugualmente.. .
G.C.
PRATO: Ravenni, Chelini, Ciabatti, Lavorini, Melani, Cascino, Aspi (62' Lenzi), Safina (57' Pompeo), Iannone, Fasciglione (51' Torracchi), Baldasseroni (72' Martinelli). A disp.: Santoro, Soldi, Tuccori. All.: Massimo Indragoli.<br >BRESCIA: Tognazzi, Penocchio, Campo (49' Donnarumma), Forlami, Asare, Benedetti, Masperi (55' Zojzi), Ervini (59' Franzoni), Pagani (68' Lupattini), Said (38' Chiereghin), Bithiere (49' Pellini). A disp.: Ghezzi. All.: Ivan Javorcic.<br >
ARBITRO: Capasso di Firenze, coad. da Martinelli di Lucca e Ceccarelli di Firenze.<br >
RETE: 70' Franzoni.<br >NOTE: ammoniti Baldasseroni e Franzoni. Recupero 1'+5'.
Le pagelle biancazzurre<br ><b>Ravenni: 6+</b> Partita da spettatore non pagante fino alla beffa finale di Franzoni su cui, a ben vedere, non può nulla.<br ><b>Chelini: 7</b> Prima a destra e poi a sinistra, ma il risultato non cambia: dovunque lo si metta, il terzino biancazzurro non sbaglia nulla e concede pochissimo ai propri avversari.<br ><b>Ciabatti: 6+</b> Non offre una grande spinta in avanti e raramente abbandona il proprio orticello di competenza. Si limita al compitino e poco altro.<br ><b>Lavorini: 6,5</b> Se Ravenni non si sporca i guanti per settanta minuti, è anche per merito suo. Lavora bene in mezzo alla difesa ed ottiene una vittoria ai punti contro gli avanti lombardi: purtroppo, solo ai punti.<br ><b>Melani: 6,5</b> Stesso discorso fatto per Lavorini: una vittoria di Pirro contro Iannone e compagni che, forse, rende ancor più amara la sconfitta. <br ><b>Cascino: 7-</b> Corre e lotta come un forsennato a centrocampo: il capitano di casa ci mette gambe e polmoni, e non molla fino alla fine. Purtroppo, non basta. <br ><b>Aspi: 6+</b> Parte bene sulla fascia destra, creando non pochi grattacapi alla retroguardia ospite. Cala tuttavia col passare dei minuti e scompare definitivamente nella ripresa. <b>62' Lenzi: ng.</b><br ><b>Safina: 6,5</b> Gran corridore del centrocampo di casa, alterna il lavoro sporco a qualche buona ripartenza e costruisce un'ottima mediana insieme a Cascino. <b>57' Pompeo: 6</b> Prova a dare il suo contributo alla retroguardia di casa.<br ><b>Iannone: 6+</b> Svolge forse il lavoro più improbo: a sportellate contro la difesa lombarda, mentre il resto della squadra è impegnato a difendere il risultato dell'andata. Fa quello che può.<br ><b>Fasciglione: 6+</b> Si muove fra le linee, cercando a sprazzi di mettere in apprensione la retroguardia ospite. Non sempre ci riesce, ma è anche vero che riceve pochi palloni 51' <b>Torracchi: 6</b> Dà polmoni al centrocampo di casa.<br ><b>Baldasseroni: 6,5</b> Corre si sbatte sulla fascia sinistra, anche se raramente riesce ad entrare nel vivo dell'azione. Non molla comunque fino alla fine. <b>72' Martinelli: ng.</b><br >IL COMMENTO<br >In cauda venenum. I lanieri di Indragoli cedono solo nel finale al Brescia di Javorcic e, dopo l'amaro 3-3 d'andata in terra lombarda, abbandonano con forte rammarico l'avventura nelle fasi finali del torneo nazionale. La beffa dei bresciani sopraggiunge infatti a tempo ormai scaduto, dopo settanta minuti di gioco rotto, contratto e pressoché privo di grandi emozioni. Un match lontano e diametralmente opposto al pirotecnico pareggio dell'andata, che aveva visto i toscani (ancora una volta!) raggiunti solo nel finale dall'undici di Javorcic. Non che ci fossero comunque i presupposti per una partita spettacolare. Il tecnico dei bresciani opta per un 4-3-3 a trazione anteriore con in testa il tridente d'attacco Pagani-Said-Bithiere: insomma, una formazione a propulsione offensiva per tentare di ribaltare il risultato dellandata. Indragoli preferisce invece un più tradizionale e quadrato 4-4-2 con un solido centrocampo e con Iannone spesso lasciato come unica punta centrale. Il risultato è un match combattuto e piuttosto equilibrato, giocato per lo più sulla linea del centrocampo e, come già detto, privo di grosse emozioni. I primi minuti di gioco scorrono dunque senza troppi sussulti ad un ritmo quasi soporifero. Rompe comunque l'empasse della partita al 18' Fasciglione, che gira a rete un calcio di punizione dalla destra di Aspi, trovando tuttavia la tempestiva opposizione della retroguardia ospite. Ma è soltanto un fuoco di paglia: il match riprende i binari dei primi minuti e le due formazioni tornano negli spogliatoi sul risultato di 0-0. L'avvio di ripresa segue la falsa linea del primo tempo e, nonostante alcuni cambi nelle file ospiti, niente sembra in grado di dare un svolta alla partita. Solo al 59' gli ospiti sfiorano il vantaggio con Chiereghin, che raccoglie un invito sulla profondità di Forlami e supera Ravenni da posizione favorevole: il signor Ceccarelli ravvisa tuttavia una (giusta) posizione di fuorigioco ed il direttore di gara annulla pertanto la marcatura. Rientrato il pericolo, il locali tornano a dar battaglia sulla linea di centrocampo ed i restanti minuti scorrono senza ulteriori sussulti. Si arriva pertanto agli ultimi istanti del match, con la tifoseria di casa che già assapora la sfida degli ottavi contro l'odiata strisciata . Ma al 70' arriva la beffa. A tempo ormai scaduto infatti Franzoni (bestia nera per il Prato e già artefice del 3-3 d'andata in zona-Cesarini) raccoglie una respinta corta della retroguardia di casa e supera Ravenni con una gran conclusione dal limite dell'area. Esplosione di gioia in campo per i bresciani e festa grande in tribuna per la tifoseria ospite, che lancia l'ultimo, irritante squittio (i presenti capiranno) della partita. Ancora pochi minuti di recupero e poi il triplice fischio finale del signor Capasso: il sogno del Prato termina qui. <br >Giacomo Corvi<br >L'intervista<br >Mister Indragoli ci raggiunge visibilmente amareggiato per la sconfitta maturata nei minuti finali: <b>E' stata una partita viva, maschia e combattuta fra due formazioni determinate e ben messe in campo. Il Brescia ha dimostrato di essere un squadra molto organizzata tatticamente e, forse, ha anche meritato la vittoria e l'accesso agli ottavi. C'è tuttavia grande rammarico, considerando che, a due minuti appena dalla fine, avevamo passato il turno: abbiamo subito goal con l'unico tiro in porta dei nostri avversari e la rete nel finale ci ha impedito di proseguire la nostra avventura negli ottavi di finale. Anche all'andata abbiamo subito il pareggio proprio nel finale, regalando dei goal veramente sciocchi: e sono errori che, alla fine, si sono fatti sentire. È stata una buona stagione con il secondo posto nel girone e con l'approdo ai sedicesimi di finale. Ma il rammarico c'è ugualmente..</b> .
G.C.